Di redazione Salsomaggiore Terme, 14 settembre 2022 - "Ho partecipato da giurato , dice Igam, a diversi contest di bellezza di cui due volte alle finali di miss Italia e le 28 ragazze giunte in finale dalle selezioni regionali erano veramente meritevoli di titolo ( alla fine sono state assegnate 6 fasce), fatto che mi ha ricordato appunto il concorso di miss Italia ed i suoi fasti."
Aggiunge Cristina: "da diversi anni però miss Italia, intendo le ultime edizioni svolte a Salsomaggiore per la Rai, erano realizzate in una logica esclusivamente adattata agli interessi milionari degli sponsor televisivi e non erano più partecipate dalla città, svolgendosi al palasport, decentrato rispetto alla vita ed agli interessi salsesi, perdendo anno dopo anno quella allure e coinvolgimento che avevano caratterizzato il concorso fin dalle sue origini, legandolo strettamente anche a livello affettivo al binomio bellezza salute.”
"Anche dal punto di vista economico, continua Igam, era diventato insostenibile per le risorse locali e perdere la manifestazione, seppur con sofferenze nostalgiche , è stata la scelta migliore dovuta anche ad una rigidità contrattuale da parte degli organizzatori che chiedevano sempre più soldi mentre i ritorni sulla città si erano ridotti indecorosamente. Era diventata una pietra al collo di cui ci si doveva liberare. Negli anni però miss Italia si era legata indissolubilmente al nome di Salsomaggiore tanto da farne un'identità riconosciuta anche all'estero. Non trovare una mediazione per mantenerla è stato dannoso anche per gli organizzatori ed oggi di miss Italia non ci si accorge nemmeno più..."
Partendo da queste premesse , senza voler rinunciare a quella che era per noi una tradizione, intendendo la salute coniugata alla bellezza, perché non ripristinare il binomio d'immagine vincente con il contest di Morgantini.
Sinestesia fra le Arti lancia il sasso nell'acqua ferma e vediamo cosa ci diranno la gente, gli operatori economici, la pubblica amministrazione.
Sinestesia fra le arti si propone di tessere collaborazioni al fine di raggiungere l'obiettivo, peraltro assolutamente in linea con i suoi progetti di rigenerazione urbana che persegue da 2017.
Ci è particolarmente piaciuta la manifestazione per la sua dimensione umana, improntata sulla collaborazione fra le persone coinvolte: patron, sponsors, amici, tutti coesi per la buona riuscita dell'evento in primi.
L'artigianalità è il vero valore aggiunto della manifestazione grazie alla disponibilità del Grand Hotel Regina direzione Bellé , con le sue sale pregne di storia che non ci hanno fatto rimpiangere, nemmeno per un momento, MISS Italia, anzi ci fanno ipotizzare una crescita dei MISS MONNALISA NEL MONDO a misura delle esigenze cittadine, orientate a positive ricadute socioeconomiche per il nostro territorio.
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Nelle foto allegate alcuni momenti della serata di gala: membri della giuria, il patron Cesare MORGANTINI Igam e Cristina
La vincitrice indossa un modular dress in pura seta di IGAM USSARO con fantasia tratta dai dipinti di CRISTINA SERVINI