Una donna di 26 anni è morta all'aeroporto internazionale Louis Armstrong di New Orleans dopo che i suoi capelli sono rimasti impigliati nel nastro trasportatore dei bagagli.
Secondo i media statunitensi, la portavoce dell'aeroporto Erin Berns ha affermato che la donna coinvolta nell'incidente, Jermani Thompson, era uno del personale di terra dell'aeroporto e stava lavorando per caricare i bagagli sul nastro trasportatore martedì sera quando i suoi capelli sono rimasti impigliati nel nastro trasportatore. È stata immediatamente portata al vicino ospedale, dove ha ceduto alle gravi ferite riportate. La madre della donna ferita, Angela Dorsey, ha detto a VSDU TV che sua figlia viveva per il basket ed era una brava bambina. “Il dottore ci ha detto che i suoi capelli erano rimasti impigliati sul nastro trasportatore e i suoi colleghi hanno cercato di tagliarli ma non ci sono riusciti. Mia figlia è morta mentre andava in ospedale”, ha spiegato la madre sconvolta. Ancora una volta si pone non solo il grave ed annoso problema della sicurezza dei lavoratori aeroportuali, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ma anche quello non meno importante dei rischi connessi all’utilizzo dei nastri trasportatori che riguarda anche i viaggiatori.
La raccomandazione è non solo quella di implementare apparati sempre più sicuri e che consentano l’immediato arresto dei macchinari, ma di prestare sempre attenzione quando ci si approssima ai nastri bagagli perché le insidie continuano a far segnalare periodicamente incidenti come quello accaduto alla malcapitata operatrice americana.