La persona denunciata, un imprenditore bolognese di 53 anni, deteneva all’interno di un capannone agricolo di Galliera (BO), alcune decine di pappagalli appartenenti a specie tutelate dalla Convenzione di Washington (CITES) in pessime condizioni igieniche per la presenza di escrementi, residui di mangimi sul pavimento e sul fondo delle gabbie, nonché rifiuti di varia natura. In diversi casi le gabbie apparivano sottodimensionate rispetto alle normali esigenze dei pappagalli in esse contenuti. Un pappagallo presentava una grave forma di deplumazione, sintomo di disagio legato alle cattive condizioni di vita e un altro veniva rinvenuto morto. La carcassa di quest’ultimo pappagallo è stata inviata all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Bologna per l’esame necroscopico, volto ad accertare le cause della morte. Sono in corso ulteriori accertamenti finalizzati alla verifica della legale provenienza dei pappagalli detenuti dall’allevatore bolognese, che verranno effettuati anche ricorrendo all’analisi del DNA.
I Nuclei Carabinieri CITES, dislocati su tutto il territorio nazionale, costituiscono un reparto speciale dell’Arma dei Carabinieri con funzioni di controllo sull’applicazione della Convenzione di Washington (Convention on International Trade in Endangered Species of Wild Fauna and Flora - C.I.T.E.S.) sul commercio internazionale di specie animali e vegetali minacciate di estinzione. I Nuclei CC CITES fanno capo al Raggruppamento Carabinieri CITES con sede a Roma quest’ultimo incardinato nel Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dell’Arma dei Carabinieri dal quale dipendono reparti dedicati all’espletamento di compiti particolari in materia di tutela dell’ambiente, del territorio, delle acque, delle risorse forestali e della sicurezza agroalimentare. I Nuclei Carabinieri CITES, oltre all’attività di contrasto al traffico illecito di specie tutelate dalla Convenzione di Washington (CITES) nonché dalla normativa nazionale e comunitaria, sia che si tratti di esemplari vivi che di prodotti derivati (es. pellami, avorio, legname, prodotti cosmetici e farmaceutici ecc.) sono chiamati ad intervenire anche contro i reati di maltrattamento ai danni di animali e di bracconaggio.