La Guardia di Finanza di Piacenza scoperte truffe assicurative per quasi 3,5 milioni di euro.
Piacenza, 13 marzo 2018
Nell'ambito di un'ampia attività d'indagine su delega della locale Procura della Repubblica, la Guardia di Finanza di Piacenza ha denunciato 5 soggetti per i reati di truffa, truffa aggravata ed appropriazione indebita, configurando altresì l'ipotesi di associazione per delinquere.
L'indagine è stata originata da una denuncia/querela, presentata da una nota compagnia assicurativa nei confronti di una sub-agenzia, con sede in Fiorenzuola d'Arda (PC), gestita da un sodalizio criminale a livello familiare, con la quale ha inteso esporre rilevanti anomalie emerse da un'ispezione interna con riguardo alla stipula di contratti recanti false sottoscrizioni.
Da una prima analisi sono infatti emerse polizze inesistenti, premi non contabilizzati o contabilizzati solo in parte e comunicazioni contrattuali non veritiere poiché stipulate all'insaputa dei clienti. Pertanto, la compagnia assicurativa, oltre a denunziare i fatti, ha proceduto con la revoca del mandato assicurativo ai sub-agenti. Tuttavia il sodalizio criminale ha continuato, con analoghe modalità, a reiterare il reato, mediante la costituzione di altre società attraverso le quali sono state prodotte e sottoscritte nuove polizze false riconducibili ad altra compagnia assicurativa.
Il meccanismo truffaldino è consistito nel confezionare polizze assicurative fasulle, per appropriarsi dei relativi premi. Gli ignari clienti, vittime della fiducia accordata all'assicuratore, convinti di avere sottoscritto una regolare polizza, di fatto sono rimasti privi di ogni forma di copertura assicurativa.
Nel corso delle indagini, su specifiche disposizioni del Pubblico Ministero inquirente, sono state effettuate perquisizioni presso le abitazioni degli indagati, nonché presso le sedi delle agenzie assicurative ancora operanti, ove è stata sottoposta a sequestro documentazione utile alle indagini stesse. Inoltre, l'Autorità Giudiziaria ha disposto l'acquisizione di copia dei c/c bancari intestati alle società coinvolte ed alle persone ad esse direttamente riconducibili, per l'esecuzione degli accertamenti finanziari riferibili a tutte le operazioni documentate ed eseguite nei predetti conti. Preziosa collaborazione hanno fornito alcuni dei 44 clienti truffati che, oltre a denunziare i fatti, hanno confermato di essere stati indirizzati, dai soggetti indagati, a cambiare compagnia di assicurazione spostando i loro investimenti a favore di un'altra.
L'esito della complessa attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Piacenza ed eseguita dalle Fiamme Gialle piacentine ha permesso di accertare una truffa per quasi 3,5 milioni di euro.
Gli indagati dovranno definire anche la propria posizione nei confronti dell'Erario. Tutte le somme di denaro sottratte e non restituite agli ignari clienti costituiscono, infatti, proventi di natura illecita realizzati senza il pagamento delle imposte, assoggettabili ad imposizione in quanto provento di reato.