Diciottenne segregata in casa dal padre pakistano: picchiata e minacciata di morte.
09 novembre 2017
I Carabinieri di Budrio (BO) hanno arrestato un trentottenne pakistano per sequestro di persona, maltrattamenti in famiglia e minaccia aggravata. E' successo ieri pomeriggio. La ragazza, diciottenne era vittima dei metodi malsani del padre che dopo essersi trasferito in Italia, aveva continuato a maltrattarla, senza abituarsi alla nuova cultura. Ieri pomeriggio, i Carabinieri si sono recati a casa della vittima che viveva con il padre, assieme a un assistente sociale del luogo, per verificarne le condizioni di salute.
Davanti al portone di casa, situato al terzo piano di un palazzo condominiale, hanno provato a mettersi in contatto con la ragazza che si trovava all'interno, per farsi aprire, ma lei, piangendo, ha spiegato che non poteva perché il padre, uscito alle prime ore del mattino per andare a lavorare, l'aveva chiusa dentro.
Oltre al sequestro di persona, la ragazza disperata, ha raccontato di essere stata anche picchiata e minacciata di morte dal padre che per aumentare il suo ruolo di comando le aveva mostrato un video, in cui compariva affacciato alla finestrata di casa che sparava con una pistola. Durante la perquisizione del furgone in uso all'uomo, i Carabinieri hanno trovato una pistola scacciacani, forse la stessa utilizzata per registrare il video.
L'uomo, trentottenne pakistano, è stato arrestato per sequestro di persona, maltrattamenti in famiglia e minaccia aggravata. Su disposizione del Sostituto Procuratore di turno, Dott. Flavio Lazzarini, è rinchiuso nel carcere di Bologna.