I colpi del falso sacerdote sono stati messi a segno a Sassuolo e a Pavullo. A Modena e a Campogalliano, invece, un sedicente avvocato e un finto dipendente di un servizio pubblico hanno messo a segno due truffe ai danni di altrettanti cittadini.
Di Manuela Fiorini
Modena, 9 febbraio 2016
L'abito non fa il monaco. Anzi, in questo caso, il prete, dal momento che dietro al clergyman non c'era un sacerdote, ma un abile truffatore che, nei giorni scorsi, ha messo a segno due colpi in altrettante parrocchie nel territorio tra Sassuolo e Pavullo.
In entrambi i casi, l'uomo, un italiano sulla cinquantina, si è presentato fingendosi un sacerdote dell'Arcidiocesi di Modena e Nonantola a due distinte parrocchie, chiedendo del prete titolare, ma facendo bene attenzione a cogliere il momento in cui, effettivamente, il sacerdote "vero" non era in parrocchia. Veniva, pertanto, fatto accomodare nell'attesa. Momenti che il ladro coglieva al volo per fare man bassa. Nel primo caso, si sarebbe appropriato del portafoglio del sacerdote titolare con circa 200 euro, mentre, nel secondo, delle offerte dei fedeli per circa 800 euro.
I parroci derubati dal finto "collega" hanno sporto denuncia ai Carabinieri, che stanno indagando. Il malvivente è ancora a piede libero e pare che si tratti di un professionista della truffa, talmente abile da non lasciare indizi nei luoghi dove ha colpito.
Si è finto, invece, un avvocato il truffatore che, nei giorni scorsi, a Modena è riuscito a farsi consegnare del denaro da un parente delle vittime per risarcire i danni derivati da un fantomatico incidente.
Truffa ai danni di un anziano, invece, a Campogalliano, dove un finto dipendente di un serviziio pubblico è riuscito a entrare in casa del malcapitato e con la scusa di fargli mettere al sicuro alcuni gioielli d'oro nel frigorifero, è riuscito a dileguarsi con il bottino.
I Carabinieri invitano la popolazione a diffidare di chiunque si presenti avanzando richieste, di non aprire la porta di casa a sconosciuti e, in caso di dubbi, di avvertire immediatamente le Forze dell'Ordine.
foto di Claudio Vincenzi