Cindy Quiroz di Calerno e Ezziri Abdessamad di Reggio sono i vincitori della tappa di Sant’Ilario. Miriam e Linda Mbaye due gemelle di Reggio si sono aggiudicate due titoli degli otto in palio.

 

Reggio Emilia, 3 aprile 2014 -

Grande successo per la prima selezione emiliana del concorso internazionale Miss e Mister Europa in tour, avvenuta nei giorni scorsi, al  Ristorante Cavallino Nero, presso l’Hotel Forum. I partecipanti sono stati protagonisti dei vari  momenti moda per poi terminare con il classico costume da bagno . Ospiti della manifestazione condotta con allegria da Fausto Barlesi , Viorel Alexi Mitu Mister Europa Italia 2013 apparso anche Domenica 30 Marzo in qualità di ospite a Quelli che il Calcio –Rai 2 , Prince Buadu Mister Europa Fitness Italia (fisico da Bronzo di Riace)   la bellissima Laura Fele Miss Europa Italia 2013, Cristina Bushaj Miss Europa Sorriso Italia e l’attore Alberto Petrolini visto recentemente nel film di Pupi Avati  IL Matrimonio Rai 1 e prossimamente in un film con Sharon Stone . 

Mister Europa in tour è giunto alla sua XV Nazionale è ormai  collocato  nel panorama  degli spettacoli italiani , ed europei non è  il solito Concorso di Bellezza  femminile infatti vuole mettere in piena luce la bellezza paritetica e Multietnica dei due sessi. In un momento così difficile il nostro aspetto fisico, volenti o nolenti,  è il primo biglietto da visita che presentiamo agli altri, la cura del  corpo e dell’immagine assumono in un mondo moderno  e globale  un ruolo di primaria importanza. Miss e Mister Europa è un concorso che si prefigge lo scopo di dare un’importanza di rilievo ai partecipanti creando una apposita vetrina per la loro persona , cercando poi per chi lo richiederà di dare l’aiuto necessario per cercare di  realizzare le proprie aspirazioni. Il tour si snoderà per 70 tappe in tutta Italia, la finale nazionale si svolgerà in Settembre .

 

La giuria della prima tappa emilia ha assegnato i seguenti titoli:

Miss   Europa Al Cavallino Nero (1)

Cindy Quiroz (mamma di Santo Domingo) alta1,80-17anni

Calerno-Sant’Ilario 

Miss   Europa Beauty

Linda Mbaye Argentina origini Senegalesi 1,78 - 19 anni

Di Reggio 

Miss   Europa Talento 

Mariam Mbaye Argentina origini Senegalesi 1.75 -19 anni

Di Reggio 

Miss   Europa Fitness

Dayane Pereira Brasiliana – 18 anni –alta 1,66 

Di Parma

Miss   Europa Fashion

Matilde Zucchelli  di Parma -18 anni –alta 1,72

Di Parma 

     

Mister Europa Al Cavallino Nero (1)

Ezziri Abdessamad del Marocco 21 anni –alto 1,87 

Di Reggio Emilia

Mister Europa Beauty

Jurge Shera  dell’Albania 22 anni  alto 1,82

di Reggio Emilia 

Mister Europa Fitness

Raffaele Aiardo 28 anni alto 1,82

dii Parma 

 

 Visto il successo avuto la direzione del Cavalllino Nero si sta attivando per programmare un'altra selezione in versione estiva.

 

(Fonte: ufficio stampa Miss e Mister Europa in Tour)

 

La nuova struttura è stata inaugurata alla presenza del Presidente della Commissione Antimafia Rosy Bindi a Sorbara, frazione del Comune di Bomporto. Ospiterà iniziative per promuovere la cultura della legalità e contrastare i fenomeni delle infiltrazioni mafiose sul territorio. 

Di Manuela Fiorini

Il più grande inganno della mafia è stato quello di farci credere che la mafia non esiste. Per tanto, troppo tempo, il Nord Italia si è sentito “immune” dalle infiltrazioni mafiose . Invece, a poco a poco, la criminalità organizzata ha cominciato a gettare i suoi semi e a mettere radici anche in ambiti prima “insospettabili”. Ed è arrivata anche nella Bassa modenese, in un territorio dall’economia ricca, appetibile, ultimamente anche fragile, a causa del terremoto del maggio 2012 e dell’alluvione del gennaio di quest’anno. Ha cavalcato le debolezze degli imprenditori, ha sfruttato la loro necessità di capitali, spesso negati dai canali legali, si è giudicata appalti attraverso aziende prestanome e riciclato il denaro sporco, proveniente da attività illecite, come lo sfruttamento della prostituzione, il gioco d’azzardo illegale e il commercio di sostanze stupefacenti, in altre attività che di pulito hanno solo la facciata. Tuttavia, la mafia vive e si nutre anche di altri aspetti, di cui tutti possiamo, più o meno consapevolmente, diventare complici: facendo finta di non vedere, voltandoci dall’altra parte, negando l’evidenza, consentendo o tollerando certi atteggiamenti che vanno ad alimentare le cosiddette “zone grigie”, situazioni in cui il confine tra ciò che è legale e quello che non lo è diventa sempre più sfumato. Proprio per cambiare questa mentalità, partendo dal “basso”, quindi dall’educazione della cittadinanza attraverso la conoscenza dei fenomeni e il loro contrasto, ha aperto i battenti a Sorbara di Bomporto (Modena), la Casa delle Legalità, una struttura di 250 mq realizzata con il contributo della Regione Emilia Romagna e della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. Una vera e propria “spina nel fianco” per le organizzazione mafiose, che terrà alta l’attenzione su di loro anche attraverso la collaborazione con associazioni come Libera e Gruppo Abele, da sempre attive sul territorio nazionale nella lotta contro la criminalità organizzata. 

Una scelta non casuale, quella di costruire la “Casa della Legalità” a Sorbara, una piccola frazione con circa 5000 abitanti, conosciuta per la produzione del suo ottimo Lambrusco. Nel 2011, qui arriva Egidio Coppola, legato alle cosche casalesi della Nuova Famiglia prima e al Clan Bardellino, poi. Coppola, dopo aver scontato la pena in carcere, chiede di stabilire il suo “soggiorno obbligato” nella casa presa in affitto dalla moglie, ufficialmente per ricongiungersi alla sua famiglia. Subito la popolazione e le istituzioni si sollevano. La scelta di Coppola non pare essere stata casuale, dal momento che proprio la Bassa modenese è sotto la lente delle Forze dell’Ordine per la concentrazione di affiliati, o sospetti tali, ai clan camorristici. Egidio Coppola torna in carcere dopo una nuova condanna a 7 anni per associazione a delinquere di stampo mafioso, ma la presa di coscienza da parte di cittadini e istituzioni porta alla decisione di costruire proprio a pochi metri dalla casa di Coppola, su un terreno di proprietà comunale, la Casa della Legalità. 

Rosy Bindi 4 gde

Al taglio del nastro ha presenziato anche la Presidente della Commissione Nazionale Antimafia Rosy Bindi, che nel suo intervento ha sottolineato come l’Italia sia sì, il paese delle mafie ma anche “il paese della lotta alle mafie, grazie anche alla reazione civile che da qualche anno a questa parte c’è nel nostro paese e che ogni giorno trova interlocutori più consapevoli nel tessuto economico e sociale”. Nel suo intervento la Bindi ha parlato anche degli strumenti e delle strategie da mettere in atto per un contrasto sempre più forte e capillare al fenomeno delle infiltrazioni mafiose. Primo tra tutte la legge 416 ter sul voto di scambio, per fare sì che, soprattutto in vista delle prossime elezioni amministrative del 25 maggio, la politica  si renda “indisponibile” alle mafie. Una riflessione ha riguardato anche riguardo alla cosiddetta “White list”, la lista delle imprese dichiarate “pulite” che, alla prova dei fatti, si è rivelata un’iniziativa buona a metà e da completare e con strumenti più dinamici,  poiché “qualche volta rischia di dare la patente di “bianco” a chi nel giro di poco tempo bianco non lo è più, oppure lo è nella prima fase”, perché “i mafiosi non partecipano agli appalti, hanno chi partecipa per loro e ha il bollino blu” e “. quando si interdice un’azienda la si leva dal mercato”. E la “chiamata alla responsabilità” è rivolta anche ai notai e ai direttori di banca, ai quali non si chiede di “diventare eroi” ma di “fare il proprio dovere” segnalando le operazioni sospette o rimandando la decisione di finanziamenti o mutui di immobili o attività che presumono derivanti da attività illecite” .

All’inaugurazione della Casa della Legalità c’erano anche tanti cittadini, famiglie e bambini e ragazzi delle scuole. Vincenza Rando dell’Ufficio legale di Libera, nel suo intervento ha citato il giudice Antonino Caponnetto che sosteneva quanto la mafia abbia più paura della scuola, dei ragazzi dal pensiero libero, che dell’ergastolo e dei sequestri dei loro beni. Più volte citato anche il caso di Giovanni Tizian, il giornalista modenese minacciato dalle cosche e messo sotto scorta per aver portato alla luce, con i suoi articoli di inchiesta, gli affari sporchi e le dinamiche mafiose sul territorio, facendo nomi e cognomi delle persone coinvolte. Un caso emblematico, in quanto il processo, tutt’ora in corso,contro il gruppo malavitoso che ha minacciato il giornalista, ha visto la costituzione parte civile, oltre che di Libera, anche della Regione Emilia Romagna, del Comune e della Provincia di Modena, mentre hanno intenzione di seguire questa strada anche Confindustria Nazionale e lo Stato italiano a dimostrazione che le istituzioni sono dalla parte dei cittadini che perseguono la strada della legalità e dell’onestà. 

 

 

Sabato, 29 Marzo 2014 19:05

Scatta l’ora legale

Scatta l’ora legale.  A passo svelto verso l’estate...

Parma 29 Marzo 2014 -- --

Un’ora di sonno in meno ma ne vale la pena. Lancette avanti di un’ora da Domenica 30 marzo sino a Domenica 26 ottobre

L’inverno è ormai dietro alle spalle e con l’ora legale scatta quel meccanismo psicologico che ci proietta velocemente verso l’estate e la voglia di divertimento e trasgressione.

 Il periodo di vacanza tanto atteso ma che poi si consumerà rapidamente.

Godiamo delle aspettative e dell’allungamento delle giornate per riprendere vigore e alimentare le speranze. 

Da domani mattina alle 2.00 alzatevi e portate avanti  le lancette delle svegliette.

 

 

Tenace, bella e brava. Ha colpito anche Berlusconi?

di LGC - 

Parma 27 Marzo 2014 ---- 

Ana Damian, 34 anni sposata e madre di due figli è arrivata sulla copertina dei media nazionali per essere la numero 1 nella sua professione (premiata migliore venditrice del Folletto) e, più recentemente, per i commenti di Berlusconi che, stando a Libero Quotidiano.it su una ricostruzione della Adnkronos, avrebbe fatto un pensierino  sulla signora Moldava ma naturalizzata a Parma. 

Un pensiero per portare il talento di Ana in partito sembra proprio che l’avesse fatto ma, dopo avere notato l’avvenenza, avrebbe ritirato la candidatura per timore di innescare gelosie. 

Comunque vadano le cose onore alla Signora che, oltre alla bellezza, ha saputo distinguersi  per carattere e professionalità. Un bel modo di onorare il proprio Paese d’origine e la cittadina che la ospita.

(Foto tratta dal profilo Facebook di Ana Damian)

 

 

Di Manuela Fiorini

C’è l’abito indossato da Edy Campagnoli, la storica valletta di Mike Bongiorno, in Lascia o Raddoppia, nel 1956, e quello che la cantante Noemi ha sfoggiato durante l’ultimo Festival di Sanremo. In mezzo, ci sono 60 anni di storia della televisione raccontati attraverso 40 abiti della Maison Gattinoni, in mostra, dal 1° al 23 marzo nella suggestiva cornice della Chiesa di San Carlo, nel centro storico di Modena.

“Gattinoni:la televisione è di moda” è un suggestivo “amarcord” che ripercorre le tappe più importanti della storia del piccolo schermo e che diventa anche una riflessione sull’evoluzione della moda, del costume e della società .

Fin dall’inizio delle trasmissioni della Rai, il 3 gennaio 1954, era evidente che le immagini che entravano nelle case degli italiani avrebbero suggerito le nuove tendenze e influenzato i gusti degli spettatori, trasformando le annunciatrici, le soubrette, le vallette e le conduttrici in icone di stile ed eleganza. Fra i creatori di moda, Fernanda Gattinoni è stata una delle prime a intuire l’importanza del nuovo mezzo di comunicazione vestendo, nel 1954, Fulvia Colombo,la prima annunciatrice televisiva. Da allora, la collaborazione tra la maison e la televisione non si è mai fermata. Hanno indossato abiti firmati Gattinoni cantanti come Jula de Palma, Iva Zanicchi, Mina,Orietta Berti, Sabrina Salerno e Mietta, soubrette come le gemelle Alice ed Hellen Kessler, Alba Parietti, Anna Falchi, Ela Weber e Valeria Marini, presentatrici come Milly Carlucci, Gabriella Carlucci, Antonella Clerici, attrici come Sandra Mondaini, Anna Marchesini, Anna Valle.

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La mostra, inaugurata alla presenza di Stefano Dominella, Presidente della Maison Gattinoni Couture e Vicepresidente con delega alla Moda di Unindustria, Guillermo Mariotto, Direttore Creativo della Maison Gattinoni dal 1993, Stefano Prampolini, Assessore alle Politiche Economiche del Comune di Modena, Maria Carafoli, organizzatrice dell’evento e Mauro Rossi, Vice Presidente di Modenamoremio, si apre con una splendida prospettiva che dall’ingresso della Chiesa di San Carlo porta all’altare. Nella navata centrale, una selezione di abiti haute couture dell’Archivio storico Gattinoni, accompagnano il visitatore attraverso un viaggio nella storia della moda e del costume. I capi esposti nelle due navate laterali, invece, sono accompagnati dalle immagini e dai video di Rai Teche e di Cinecittà Luce, che ritraggono le dive del piccolo schermo e i momenti che le hanno viste protagoniste insieme alle creazioni Gattinoni. C’è , tra gli altri, il raffinato abito a sirena indossato da Francesca Dellera, di un rosa cipria studiato apposta per essere intonato alla pelle perfetta dell’attrice; ci sono i vestiti “gemelli” delle Kessler e l’”Omaggio al Tricolore” della collezione Gattinoni couture primavera-estate 2011, interpretato da Francesca Testasecca, Miss Italia 2010. E, ancora, il tailleur “grintoso”, pensato per l’energica Raffaella Carrà in Sogni, nel 2004 e il lungo abito rosso fiamma con lo strascico esibito da Milly Carlucci in “Ballando con le stelle”, nel 2011, accanto al romantico vestito a corolla, anch’esso rosso, indossato dalla simpatica Antonella Clerici nel Treno dei Desideri, nel 2006.

E, se “La Televisione è di moda”, la moda e la televisione “fanno scuola”. Gli abiti Gattinoni, infatti, hanno ispirato le allieve delle classi 5°F e 5°G Istituto Cattaneo – Deledda Indirizzo Moda di Modena che, coordinate dalle insegnanti Angela Alvino, Vincenza Cortese, Raffaella di Iorio e Tiziana Mezzetti, ne hanno studiato le linee, le trame e i ricami per realizzare quattro abiti dal taglio artigianale, due a corolla e due a sirena, anch’essi in mostra. I capi sono stati realizzati con tessuti offerti dall’azienda Messori di Fiorano Modenese e Maria Grazia Severi di Casinalbo di Formigine.

Singolare, ma di sicuro impatto, la location scelta per la mostra: la seicentesca chiesa di San Carlo. Un contrasto solo apparente, quello tra gli stucchi e i dipinti barocchi e lo sfavillante mondo della moda, grazie al sapiente allestimento che ha saputo fondere insieme due concetti di bellezza. Fiore all’occhiello l’altare, sul quale sono esposti sei abiti talari Gattinoni Couture, omaggio al film “La Grande Bellezza” di Paolo Sorrentino.

“Gattinoni. La televisione è di moda”

1-23 marzo

Chiesa di San Carlo, via San Carlo 5, Modena

Orario: da martedì a venerdì, 16-19; sabato e domenica 10-13 e 16-19

Per informazioni: Modenamoremio, via Scudari 12, Modena, tel 059/212714, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Maria Carafoli e Guillermo Mariotto gde gde

 

 

Con Open Urbe l'agenda digitale la decidono i cittadini 

di Ivan Rocchi - 

Reggio Emilia 16 Febbraio 2014 -- --

Smart mobility, smart development, smart environment. Ma anche smart people, smart living e smart governance. L’importante è che contribuisca a rendere Reggio Emilia una vera e propria smart city. Con queste premesse il Comune ha dato il via al progetto Open Urbe, che si propone di raccogliere i suggerimenti e i bisogni di cittadini, aziende, associazioni ed enti per stabilire le priorità dell’agenda digitale locale. Terminata la fase della raccolta delle proposte on line, ieri mattina nella sede dell’Università in viale Allegri si è tenuto un incontro aperto a tutti i cittadini, che dopo aver discusso le varie proposte arrivate sul sito le hanno votate. Adesso basterà andare sul sito entro il 15 marzo e votare le priorità che faranno da indirizzo per l’agenda digitale del Comune.

Ma che cosa rende furba e intelligente - qui si direbbe “sgaggia” – una città? Sul termine smart si gioca infatti una parte significativa della qualità della vita di una comunità, nelle scelte strategiche come nelle azioni di vita quotidiana. Da una parte significa rendere la città più appetibile, per esempio con un grande portale, un sito internet, dove si possano trovare tutti – ma proprio tutti - gli eventi artistici e culturali che si svolgono a Reggio. Ma vuole dire anche aumentarne l’accessibilità e la fruibilità per i cittadini, per esempio con un’app gestita dal Comune che dia informazioni dettagliate e in tempo reale sul traffico, sulle piste ciclabili, sui mezzi pubblici. Smart può essere sinonimo di ambiente, per esempio con un’app utilizzabile da tutti per fare le segnalazioni ambientali, oppure con dei cassonetti intelligenti che segnalino alla base quando è ora di ritirarli. Ma indica anche la possibilità di poter accedere ai servizi anagrafici attraverso il sito del Comune e scaricare in formato digitale tutti i propri documenti.

La metodologia dell’Ost (Open space technology), scelta per l’incontro di ieri, è semplice: si lavora in un’unica giornata, attraverso tavoli paralleli sugli asset individuati, coordinati da dirigenti comunali competenti in materia e da stakeholder significativi. All’interno dei diversi gruppi di lavoro, si sono così potuti approfondire i bisogni emersi dalla partecipazione online. Nella prima parte della mattinata è stato illustrato ai partecipanti il percorso complessivo e i contributi raccolti via web. Ogni cittadino ha quindi potuto scegliere a quale gruppo di lavoro specifico partecipare. I contributi raccolti e le priorità definite dall’assemblea verranno ora consegnati alla giunta comunale, che esaminerà quanto emerso dal percorso e farà confluire gli esiti del percorso partecipativo di Open Urbe nell'Agenda digitale locale, che individuerà le risposte ai bisogni e definirà formalmente la fattibilità e la priorità dei progetti selezionati. 

L’iniziativa Open Urbe è realizzata nell’ambito del progetto Madler ideato dalla nostra regione, a cui hanno già aderito altre amministrazioni pubbliche dell’Emilia-Romagna. Il progetto si inserisce dunque nelle politiche di sviluppo tecnologico regionali. A Reggio è promosso dal Comune e si avvale della collaborazione dell'Università degli studi di Modena e Reggio, del Club Digitale di Reggio e di Rei – Reggio Emilia Innovazione. Inoltre l’Agenda digitale è uno degli obiettivi prioritari del Governo italiano e una delle sette iniziative faro della strategia di Europa 2020, che fissa obiettivi per la crescita nell’Unione europea da raggiungere entro il 2020. L’Agenda digitale europea propone di sfruttare al meglio il potenziale delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Ict) per favorire l’innovazione, la crescita economica e il progresso.

I bisogni raccolti finora e che potranno essere votati sul sito openurbe.comune.re.it:

Smart Development (Sviluppo)

Social market pe aiutare le famiglie colpite dalla crisi; Coworking; Adempimenti fiscali in cloud; Fibra ottica; Vetrina virtuale per promuovere start up e idee innovative; Sito web per trovare e recensire artigiani; Crowdfunding; Sito web dedicato ai mercati biologici e a chilometro zero, arricchito dall’elenco dei produttori che vendono presso il loro domicilio.

Smart Living (Attrattività e opportunità culturali)

Orari dei negozi accessibili on line; Visita virtuale dei musei cittadini; Eventi on line; Piattaforma web per connettere gli sportivi; QR code sui monumenti cittadini per avere informazioni direttamente sullo smartphone; Sito web interattivo sulla Reggia di Rivalta integrato con QR code da posizionare all’interno della Reggia e nel parco; App che descriva eventi e luoghi adatti per famiglie e bambini.

Smart Governance (Rapporti con l’amministrazione pubblica)

Personale della pubblica amministrazione a domicilio; Procedimenti pubblico spettacolo on line; Portale unico del cittadino; Estensione Adsl a tutta la città; Open data; Sistema di autenticazione unico; Tecnologia open source per il Comune di Reggio Emilia; Estensione wifi in tutti i centri sociali.

Smart People (Cura delle persone e socialità)

Banca del tempo; Tessera del volontario (si ricarica facendo azioni di volontariato); Città della Scienza; App sugli asili reggiani; Nuove tecnologie nelle scuole applicate alla didattica.

Smart Mobility (Mobilità)

Car sharing; Infomobilità sugli autobus urbani ed extraurbani; Portabici intelligenti per contrasto ai furti; Ammodernamento tecnologico autobus; Disponibilità parcheggi a pagamento in tempo reale; Servizi mezzi pubblici via sms; Metropolitana di superficie da Rimini a Piacenza; Permessi ztl on line; App sulle piste ciclabili; App dedicata ai mezzi pubblici; Miglioramento app Sosta Facile; Informazioni sul traffico in tempo reale; Attraversamenti pedonali più sicuri; Misurazione del traffico sulle vie principali; Nuovi servizi e piattaforma ict per l’intermodalità; Rilevatori intelligenti di velocità.

Smart Environment (Tutela dell’ambiente e del territorio)

Segnalazioni ambientali; Cassonetti intelligenti; Fotovoltaico sui tetti degli edifici pubblici; Miglioramento app Parchi del Comune di Reggio Emilia; Dati su qualità dell’aria e situazione pollini su smartphone; Realizzare un’app sul Parco del Rodano. 

Ivan Rocchi

 

 

 

Sarà il tango il vero protagonista della serata.

- Reggio Emilia, 14 febbraio 2014 - 

Sarà un San Valentino all'insegna del risparmio energetico quello offerto questa sera dal Comune di Reggio, che anche quest'anno ha aderito alla campagna nazionale "M'illumino di meno". L'invito rivolto a tutti i cittadini è quello di spegnere tra le 18 e le 19.30 tutte le luci e i dispositivi elettrici non indispensabili, per ridurre i consumi. Ma sarà il tango il vero protagonista della serata, che con la sua poesia uscirà dalle sale da ballo per contaminare le piazze e i portici per un evento che si preannuncia suggestivo.
Sotto il portico del Municipio dalle 18.30 alle 19.30 prenderà vita una milonga a basso consumo organizzata da un gruppo di cittadini in collaborazione con il Comune, alla quale tutti sono chiamati a partecipare. La musica sarà assicurata da uno smartphone collegato ad un mini altoparlante a pile coadiuvato da un vaso in vetro per incrementare l'amplificazione a costo e impatto energetico zero.I partecipanti dovranno portare con sé una candela, in modo da rendere ancora più suggestivo l'evento. Insomma, un tango da passeggio, da ballare, ma anche solo da ascoltare e guardare.
La giornata di risparmio energetico, giunta alla sua decima edizione, è promossa dalla trasmissione radiofonica Caterpillar di Radio2 e ha ottenuto il patrocinio della Presidenza della Repubblica e del Parlamento Europeo. Il Comune di Reggio è impegnato da anni su questa tematica e ha sostituito le lampade ad incandescenza dei semafori con led, che permetteranno un risparmio del 70% rispetto a quelle precedenti. Inoltre sono stati installati i regolatori di flusso sugli impianti principali di pubblica illuminazione e si sta provvedendo a sostituire tutte le lampade classiche con quelle a risparmio energetico. E' anche in atto una generale verifica di tutti i punti luce per una ottimizzazione dei consumi: attraverso questi interventi, ci si attende in futuro un risparmio di circa il 20% dei consumi elettrici.
Ivan Rocchi

All’inaugurazione hanno presenziato Giuseppe Schena,  sindaco di Soliera e presidente dell’Unione Terre d’Argine, Maria Cecilia Guerra, viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Federico Tusberti, presidente della Cooperativa sociale Eortè, capofila e coordinatrice delle associazioni e dei volontari coinvolti e Angelo Morselli, presidente provinciale dell’Auser. 

Soliera 11 Gennaio 2014 -- - -

Di Manuela Fiorini - 

Si chiama “Il Pane e le Rose” (www.ilpaneelerosesoliera.it) il nuovo social market inaugurato questa mattina in via Serrasina 93 a Soliera, in provincia di Modena. Si tratta del primo market solidale presente in un comune che non è capoluogo di provincia e si propone di rispondere ai bisogni delle persone in difficoltà a causa della crisi economica attraverso la filosofia del welfare di comunità. Il nuovo social market sarà aperto due volte a settimana: il mercoledì pomeriggio dalle 15 alle 18 e il sabato mattina dalle 9 alle 12. I prodotti sugli scaffali, generi alimentari di prima necessità o per l’igiene della persona e della casa, sono donati dalla grande distribuzione o attraverso collette alimentari, secondo una logica che mette in rete gli esercizi commerciali, la distribuzione organizzata, i laboratori artigianali, le attività industriali e agricole, l’associazionismo e i privati cittadini. Potranno essere ritirati dalle famiglie residenti nel territorio comunale che ne avranno i requisiti, secondo un regolamento elaborato dai Servizi Sociali dell’Unione Terre d’Argine e condiviso con gli altri soggetti promotori. A ogni famiglia sarà conferita una tessera punti a scalare, che consentirà di scegliere i prodotti a seconda dei gusti, della composizione del nucleo familiare e delle necessità. Accanto a ogni prodotto, infatti, non compare il prezzo in denaro, ma il suo valore in punti. 

All’inaugurazione hanno presenziato Giuseppe Schena,  sindaco di Soliera e presidente dell’Unione Terre d’Argine, Maria Cecilia Guerra, viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Federico Tusberti, presidente della Cooperativa sociale Eortè, capofila e coordinatrice delle associazioni e dei volontari coinvolti e Angelo Morselli, presidente provinciale dell’Auser. 

Nel suo intervento, il viceministro Guerra ha sottolineato come, in seguito alla crisi economica, siano raddoppiate le famiglie in difficoltà, in particolare i nuclei in cui sono presenti minori. 

“Entro la seconda metà del 2014 – ha preannunciato il viceministro – sarà varata una misura nazionale di contrasto alla povertà. L’intervento, per il quale saranno messi a disposizione 500 milioni di euro e prevede l’utilizzo del Fondo Europeo per gli indigenti, sarà gestito direttamente dai Comuni, attraverso la rete dei Servizi locali, delle scuole e dei Centri per l’Impiego e sarà rivolto alle famiglia con minori in cui gli adulti hanno perso il lavoro o ne hanno uno precario”. 

 

Il nuovo social market è ospitato in un capannone condiviso con la Croce Blu e altre associazioni di volontariato solieresi. Gli allestimenti sono stati forniti da Coop Estense, mentre i lavori di ristrutturazione sono stati realizzati senza alcuna spesa grazie al contributo di Auser e dell’architetto Cristiano Rinaldi. La gestione del market, poi, è affidata a volontari che, attualmente, sono circa una ventina e si occupano della gestione del magazzino, della sistemazione dei prodotti sugli scaffali, della pulizia dei locali e del carico e scarico delle merci. 

 

Si può sostenere il progetto offrendo un po’ del proprio tempo come volontario, oppure promuovendo una colletta alimentare. Si può anche donare una sporta della spesa con 15 euro, un carrello con 30 euro o effettuare una donazione con bonifico presso Banca Popolare Etica (IBAN IT 14 R 05018 02400 000000166403) con la causale “Progetto Il Pane e le Rose”. 

 

 

Una conferenza di Gherardo Colombo l’ha spinta a studiare Giurisprudenza (“per diventare giudice”).

Modena, 11 gennaio 2014 -

Miss Italia elegge la Prima miss dell’Anno: Stefania Toma, studentessa in Giurisprudenza con la passione per la danza e la recitazione. L’attività di volontariato con la Croce Blu di Modena caratterizza la sua vita di giovane ventenne impegnata nel sociale.

La presentazione ufficiale della miss, che ottiene l’accesso di diritto alle Prefinali Nazionali 2014 del Concorso, è avvenuta oggi a Roma nella splendida cornice dell’Hotel Excel Montemario, alla presenza di giornalisti e fotografi. Domani è in programma a Modena, città di residenza della miss, una conferenza stampa di presentazione nella sede della Croce Blu.

Al tavolo dei relatori a Roma, oltre a Stefania, Patrizia Mirigliani, la presidente della Croce Blu Ivana Rebecchi. Tra i presenti il presidente del Codacons Carlo Rienzi, uno dei tre giurati che ha votato Stefania insieme all’attrice Fioretta Mari e alla fotografa Tiziana Luxardo

«Stefania, Prima Miss 2014, apre la nuova edizione di Miss Italia puntando le luci sul sociale. Con la sua attività di volontaria per la Croce Blu di Modena, questa ragazza è l’ennesima dimostrazione che la bellezza impegnata ha un valore aggiunto. La bellezza ultimamente ha subito talmente tanti attacchi che sembra quasi vada a sminuire una donna piuttosto che accrescerne le doti. Nel nostro Concorso sono tante le giovani ragazze che hanno un ruolo importante nell’aiutare gli altri, Stefania ne è l’esempio», ha introdotto Patrizia Mirigliani.

Ivana Rebecchi, presidente della Croce Blu, sorpresa  che una delle sue volontarie abbia raggiunto questo traguardo, ha detto: «Associare la bellezza al sociale non si da per scontato, ma ha la sua importanza. Stefania è entrata a 16 anni nella nostra realtà, attraverso la scuola, e oggi, dopo numerosi corsi di formazione, offre il suo contributo è prezioso».

Nata a Como ma residente a Modena con la famiglia, Stefania è stata scelta all’unanimità tra 12 candidate al titolo.

Studentessa in Giurisprudenza (iscritta al II anno), la Miss è orgogliosa per il riconoscimento «soprattutto per il messaggio che porto con me, per il mio ruolo di volontaria che permette di puntare l’attenzione sull’attività  complessa della Croce Blu».

Il volontariato a Modena è infatti la sua attività principale, quando non studia: Stefania presta servizio di emergenza in convenzione al 118. «Quando facciamo trasporti socio-sanitari ci occupiamo di persone che fanno dialisi, prevalentemente anziani, i quali ogni giorno devono essere trasportati da casa in ospedale e viceversa. Sono persone sole, che non hanno nessuno. Il grazie che ti dicono è un grazie che viene dal cuore», racconta.

In futuro Stefania vuole diventare giudice, motivando così la sua scelta di vita: «Quando avevo 14 anni ho assistito ad una conferenza dell’ex magistrato Gherardo Colombo e una sua frase mi colpì  particolarmente: ‘Se vogliamo cambiare qualcosa dobbiamo partire dai giovani’. Io voglio diventare un giudice e voglio poter cambiare qualcosa’».

Appassionata anche di recitazione, dichiara di sognare una vita «tra colpi di martelletto e colpi di ciack»: studia infatti per diventare attrice da quando era bambina.

Foto©Luigi Saggese

Domani la presentazione della Miss a Modena, nella sua città -

Modena, 10 gennaio 2014 -

Stefania, ha 20 anni, è una studentessa di Modena e aspirante avvocato, alta 1.79 m, capelli castano scuri, occhi marroni con una bella passione per il baseball e le sfilate di moda. Ha conquistato l'ambita fascia nazionale di "Prima Miss dell'Anno" che le permetterà di accedere direttamente alle Prefinali Nazionali di Miss Italia 2014 e domani sarà presentata alla stampa nella sua città. L'incontro avverrà nella sede della Croce Blu, l'Associazione nella quale la ragazza svolge attività di volontariato.

(fonte: ufficio stampa Miss Italia Emilia Romagna)

 

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