La redazione di "Gazzetta dell'Emilia & Dintorni" augura uno splendido ferragosto ai suoi sempre più numerosi affezionati lettori.
Emilia 15 agosto 2015 - -
In vacanza o al lavoro, sparsi qua e là per i vari continenti, adagiati su una sdraio, in ascesa sulle Alpi o sugli Appennini, in giro per le città d'arte o a godersi la propria città, ai nostri sempre più numerosi e affezionati lettori, la redazione di "Gazzetta dell'Emilia & Dintorni" augura uno splendido Ferragosto.
Lunedì 17 Agosto a Bedonia in provincia di Parma il Beauty Talent Bellezza Italiana, sceglie la più bella dell'Emilia. Alle ore 21.30 in Via Aldo Moro
Il lungo tour del nuovo contest Bellezza Italiana in Emilia Romagna, è in dirittura d'arrivo con l'attribuzione delle fasce regionali.
La più importante, quella di "Bellezza Italiana Emilia 2015", verrà assegnata Lunedì 17 Agosto nella centralissima Via Aldo Moro a Bedonia e sarà il passaporto per accedere alle finali Nazionali di Bellezza Italiana che si terranno dal 21 al 26 Agosto a Salsomaggiore Terme.
Per il settimo anno consecutivo quindi Bedonia in provincia di Parma, accoglierà la bellezza Italiana e il talento, in quell'appuntamento che richiama tantissime persone, organizzato da Mirka Fochi responsabile nazionale di Bellezza Italiana,con la collaborazione dall'Amministrazione Comunale,e il sostegno di imprenditori ed aziende locali,che per l'occasione realizzeranno un vero e proprio salotto all'aperto,con tanti tavoli posizionati a margine del grande palco di Bellezza Italiana.
A contendersi l'ambita a fascia ,saranno tutte le ragazze di Bellezza Italiana, prime classificate nelle varie selezioni o vincitrici di titoli speciali, che si sono svolte in Emilia Romagna, alle 21.30 si aprirà il sipario sullo show dell'estate, con un copione di sicuro effetto, tra l'eleganza di sfilate in abito da sera, prove di talento nel Canto,Ballo,Recitazione,Sport e nel Fashion, movimenti coreografici,defilè di costumi da bagno e poco dopo le ore 23.30 si saprà il nome di colei che avrà conquistato la fascia di "Bellezza Italiana Emilia 2015"
Intanto, tutte le ragazze che volessero sulla partecipazione a "Bellezza Italiana" (iscrizioni gratuite) basta contattare Mirka Fochi al 338.33.39.327 o inviare un' e.mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., oppure attraverso il sito ufficiale www.bellezzaitalianacontest.it
Bellezza Italiana 2015: due le fasce regionali assegnate al "Bagno del Pino Beach" di Milano Marittima.
Passano alle finali nazionali di Salsomaggiore Alessia e Chiara di Reggio Emilia
Prosegue a pieno ritmo la corsa, di tante ragazze iscritte al Contest Bellezza Italiana,verso Salsomaggiore Terme, sede delle finali nazionali della prima edizione del concorso che premia il talento dedicato a giovani italiane ideato e gestito da Mirka Fochi.
Milano Marittima, capitale modaiola dell'estate Italiana e il Bagno Del Pino Beach 318 , hanno ospitato la "6° finale regionale Emilia Romagna" di Bellezza Italiana, mantenendo fede all'appuntamento con la bellezza che si ripete ogni anno.
Due ore di autentico Talent-Show, seguito da centinaia di persone che dalla spiaggia,allestita come un grande ristorante di Saint Tropez, ha portato all'assegnazione di due fasce valide per l'accesso alla Finalissima di Salsomaggiore in programma dal 21 al 26 Settembre.
Il titolo di "Bellezza Italiana Fashion Attitude Emilia Romagna 2015" è stato assegnato alla splendida modella Alessia Maiorino, 19 anni di Reggio Emilia che si è esibita davanti alla Giuria,in uno Shooting Fotografico, mentre l'altra fascia in palio,quella di "Bellezza Italiana Talento Emilia Romagna 2015", è andata ad un'altra reggiana Chiara Becchi 18 anni,che si esibita in una straordinaria performance di ballo entusiasmato giuria e pubblico presente. Entrambe le ragazze conquistano il passaporto per la finale nazionale.
Altri riconoscimenti sono andati alla bellissima Alessia Becchi, 15 anni, di Reggio Emilia (sorella di Chiara)che ha conquistato il titolo di "Bellezza Italiana 2015"; alla ballerina riminese 18enne Daniela Russo (Bellezza Italiana Talento); alla campionessa di equitazione e indossatrice Giulia Bigarelli 19 anni di Carpi (Bellezza Italiana Special Prix) ed infine,ma non meno importante, Nicole Fragapane 15 di Como è stata nominata "Bellezza Italiana Young" .
Tutte le ragazze vincitrici sono state incoronate dall'artista Lidia Frattini (unica in Europa ad incidere straordinarie figure di donna sull'oro) per Frattini Diamond e le acconciature sono state curate dalla Hair-Stylist Simona Sinigallia per "Le Follie di Simona" di Ca' de Fabbri a Bologna
La volontà del patron del "Bagno Del Pino Beach 318", Maurizio Maraldi , ha reso possibile la realizzazione di un evento(rimandato lunedì scorso per maltempo) che ha attirato l'attenzione di tantissime persone che hanno potuto assistere e applaudire un grande show dedicato al Talento.
Tutte le ragazze che volessero partecipare a "Bellezza Italiana" (iscrizioni gratuite) possono contattare Mirka Fochi al numero 338.33.39.327 oppure inviare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Per qualsiasi informazione basterà consultare il sito ufficiale www.bellezzaitalianacontest.it
Il Cosmograph è la rivoluzione concettuale dell'orologio: il quadrante 'complesso' è il vero centro estetico. Le modifiche nel corso degli anni rendono difficile riconoscere le numerose imitazioni dagli originali. -
Parma, 25 luglio 2015 -
Sembra un cruscotto di una sportiva con gli indicatori incassati. E' l'orologio icona, quello che immediatamente ricolleghiamo allo sguardo magnetico di Paul Newman.
Si chiama Rolex Daytona Newman. Dopo un percorso lungo e tortuoso, perché non è nato come orologio da mettere in bella mostra al polso, ma aveva uno scopo puramente tecnico, questo gioiello è diventato uno status symbol.
Il Rolex Cosmograph, passato alla storia come "Daytona", negli anni ha avuto una escalation incredibile, divenendo un vero e proprio mito che continua a essere riconosciuto come tale anche quando nasce un nuovo modello che dovrebbe sostituire il precedente.
Il "boom" di questo orologio si ha in Italia nel 1985 quando una rivista patinata pubblica fotografie di gente che contava con al polso il classico "6263" con quadrante chiaro.
La maison Rolex lancia, con questo orologio, un moderno concetto di quadrante: prima del Daytona, esso era, per i cronografi, un elemento puramente funzionale per la lettura delle informazioni; era infatti 'farcito' di numeri e di linee e dei dati sul costruttore e sulla natura di cronografo. Lo spazio libero era molto ridotto e questo rendeva più difficile la lettura delle informazioni e faceva in modo che i colori del quadrante rendessero confuso l'insieme.
Anche la loro impermeabilità era di solito inferiore a quella degli altri modelli contemporanei meno costosi.
Il Cosmograph rappresenta una vera rivoluzione concettuale ispirata all'idea di considerare il quadrante come il vero centro estetico dell'orologio, liberandolo da tutto ciò che non era strettamente necessario, trovando anche una collocazione nuova alla scala tachimetrica che esce dal quadrante e va a collocarsi sulla lunetta esterna; quest'ultima scala, all'inizio, era posizionata al centro del quadrante oppure alla periferia, in coabitazione con quella telemetria, il che rendeva spesso difficile distinguerle rapidamente.
Luca Carboni, orologiaio parmigiano, che ha ereditato dal nonno e dal padre passione e conoscenza, cercherà di rispondere alle domande più frequenti per farci addentrare nel mondo del Daytona.
Carboni, di Cosmograph ne avrà visti tanti, cosa dobbiamo guardare prima di tutto di un Newman?
La caratteristica del quadrante è che è caratterizzato dalla tridimensionalità cioè c'è un dislivello tra corpo centrale, perimetro e contatori, ovviamente dai colori a contrasto. Ad ore 6 c'è la scritta t swiss t. Il contatore è realizzato a cerchi concentrici che, nella stragrande maggioranza dei casi, iniziano subito sotto lo scalino, ma esistono, soprattutto nelle ultime versioni, quadranti con il bordo dei contatori inclinato. Sulla parte centrale del quadrante, ad ore 6, sopra il contatore delle ore, c'è la scritta Daytona. Questa è presente in tutti i modelli. In alto troviamo la corona logo Rolex, la scritta Rolex e quella Cosmograph, nome di invenzione Rolex comune a tutti i crono manuali di quel periodo che vuol evocare anche le imprese spaziali che in quegli anni erano la frontiera che da li a poco l'uomo si accingeva a varcare.
Perché' è nato il Rolex Daytona Newman?
Il quadrante Newman è diventato uno status symbol. E' la versione con il look più sportivo e legato al mondo delle corse. Nasce in concomitanza alla collaborazione di Rolex come cronometrista ufficiale ai circuiti di Daytona in Florida e le Mans in Francia.
Montato dopo il 1964 circa venne battezzato esotico e tropicale per poi trovare il suo definitivo soprannome grazie ai collezionisti italiani, i quali lo notarono al polso del noto attore in una pubblicità destinata al nostro mercato del film "Indianapolis pista infernale".
Quali sono i colori distintivi?
Le versioni di abbinamento di colore sono due, comunemente definite due e tre colori. Come due colori identificheremo la variante con fondo bianco crema contatori neri e pista dei secondi cronografici nera. Tre colori sia con fondo chiaro che con fondo nero contatori e pista dei secondi con colore a contrasto e scala cronografica in rosso. La scritta Daytona posizionata sopra il contatore ore crono ad ore 6 è sempre di colore rosso.
Il look del Daytona automatico deve essere stato, al suo arrivo, uno shock per un pubblico abituato ai cronografi concepiti per essere il meno vistosi possibile....
I quadranti furono accolti molto freddamente dal mercato. In quei tempi il pubblico cercava l'orologio automatico , elegante e sottile. Alla riscoperta di Rolex da parte del mercato, avvenuta a metà anni 80 , questo quadrante fu subito ricercato e , in primis oltreoceano, riprodotto. Il mercato fu invaso da questo tipo di quadranti falsi. A quei tempi il pubblico non sapeva distinguere un originale.
Nel decennio successivo sono stati commercializzati migliaia di orologi di secondo polso non veri, facendo finire il Newman negli orologi troppo rischiosi per essere comprati: era un quadrante 'pericoloso', dove non ci si capiva niente.
I principali cambiamenti nel corso del tempo?
Il 1987 segna l'uscita di scena dei Cosmograph manuali e il contemporaneo arrivo della prima referenza di cronografo Rolex con vetro zaffiro anziché plexiglass: è il celeberrimo modello con carica automatica e referenza di base 16520 (acciaio). La macchina che lo equipaggia è il calibro Rolex 4030 derivato dallo Zenith El Primero 400, ma con un tale numero di modifiche e miglioramenti che lo rendono di fatto un calibro a sé stante.
Tantissime le versioni e le modifiche... in questa giungla di modelli e piccoli cambiamenti chi desidera acquistare un orologio di secondo polso ha veramente difficoltà a districarsi...Come facciamo a essere certi dell'originalità?
Bisogna affidarsi ad un esperto. Solo negli ultimi anni il quadrante Newman è stato analizzato approfonditamente e distinto da copie in giro per il mondo... Alcune imperfezioni sintomatiche dell'originalità, alcune caratteristiche, le riconosce solo l'occhio di un buon conoscitore. Ed è fondamentale farsi rilasciare sempre una dichiarazione di vendita o documento fiscale.
Il costo indicativo di un Daytona usato?
Il costo del daytona in acciaio si aggira intorno ai 10.000€, quello in oro è intorno sui 30.000€ mentre i daytona vecchi a carica manuale vanno dai 20/25.000€ ai 100/150.000€ del Paul Newman.
Ai designer della Rolex va il merito di aver creato uno status symbol, sebbene all'inizio tutti guardassero questo modello in modo scettico... Rimane il fatto che quando si pensa ad un crono, oggi, si pensa al Daytona...
L'uomo è maschio, anche se indossa reggiseno e mutande di pizzo? E' confuso? Oppure gioca a sedurre con le stesse armi della donna? Dopo la lingerie femminile per uomo lanciata da un'azienda sul web qualche domanda ce la siamo fatta. Risponde la sessuologa Chiara Simonelli. -
Parma, 15 luglio 2015 - di Alexa Kuhne - guarda le immagini nella galleria in fondo al testo -
Che un pizzico di mistero giovasse alla coppia lo si è sempre detto. Che il gioco fosse un toccasana pure. Che qualche sorpresa ogni tanto interrompesse la routine anche. Ma che un uomo indossi della merlettata lingerie femminile pare davvero un bell'elemento di rottura!
Succede anche questo e, forse, un motivo ci sarà....O probabilmente è soltanto voglia di divertirsi, in coppia.
Partiamo da un dato: la moda del maschio che in un gioco di vedo e non vedo cela il suo corpo sotto pizzi raffinatissimi l'ha lanciata già da qualche anno Homme mystere, un brand australiano che ha intuito il desiderio, questa volta tutto maschile, di stupire nell'intimità e di esaltare le forme con seduzione.
L'azienda nel 2008 ha pubblicizzato sul web la sua prima linea di intimo per lui modellata sul corpo di lei. Ed è stato un vero successo. Specialmente - pare - nel pubblico eterosessuale che rappresenterebbe circa il 90% della clientela della griffe.
E' un intimo ricercato, di qualità, elegante, pensato per l'uomo che ama così tanto pizzi, cuoricini, fiocchetti, reggiseni e perizoma da bramarli e da indossarli anche per sé? O è un uomo un po' 'confuso', che fa della femminilizzazione del proprio corpo un appello inconsapevole, lanciando una richiesta d'aiuto alla donna sempre più mascolina e poco seducente?
"Le immagini sono simpatiche ma non sensuali -, commenta la professoressa Chiara Simonelli, sessuologa dell'Università La Sapienza -. Le foto di coppia sono divertenti e di certo il target è alto, nel senso che difficilmente un uomo poco acculturato accetterebbe di giocare con la biancheria intima femminile indossandola! Gli stereotipi di genere infatti sono assai più rigidi nei ceti sociali più bassi".
E' vero. Le immagini pubblicate dall'azienda di intimo comunicano un messaggio di coppia sorridente, sensuale, giocosa, quindi felice ed eterosessuale. La coppia sembra essere complice e affiatata, perché vuole condividere la passione per lo stesso tipo di biancheria.
Forse è davvero come appare. Niente di più: l'intimo pizzi e merletti per l'uomo vuol dire affiatamento e condivisione con l'altra metà dell'universo, perché tra adulti si gioca anche così.
"Il gioco e la complicità che si può creare quando si usano sex toys graditi a entrambi i partner (e questi indumenti rientrano in quest'area) è proprio la componente che unisce due persone... Infatti nei casi in cui il sesso non funziona bene le persone lamentano assenza di complicità e distanza emotiva e di capacità ludica. Anche rigidità fisica e mentale. Naturalmente non deve essere obbligatorio l'introdurre nello scambio erotico gadgets come questi o altre cose specifiche, specie se non piace affatto l'idea", spiega la professoressa Simonelli.
A una donna verrebbe da chiedere se apprezza e trova eccitante il maschio che si presenta sotto le lenzuola con lingerie femminile, se lo trova davvero misterioso e sensuale.
"Certo che un uomo che riesce a scherzare con l'intimo femminile senza aver paura di perdere la propria virilità ha una marcia in più! - ammette la Sessuologa -. A meno che non si tratti di una parafilia o perversione sessuale: da sempre esistono maschi che per sentirsi eccitati indossano biancheria femminile di nascosto dalle loro fidanzate o mogli. In questi casi però non si tratta di una scelta e non c'è un atteggiamento ludico e tantomeno complice...piuttosto è l'unico modo, che si ripete sempre uguale, di accedere ad un erotismo che al di là delle apparenze è monotono e piuttosto difficile da attivare senza quel preciso rituale".
Insomma, secondo l' esperta, l'uomo non avrebbe perso la la sua mascolinità, non sarebbe cambiato nel suo intimo, perché la sua 'femminilizzazione' è sì un processo sociale sempre più evidente, ma che non deve mettere in allarme. Se è vero che ruoli, definizioni e competenze in determinati casi sono saltati, per cui l'uomo scava nel suo intimo, è anche vero che il problema va ridimensionato...
"Io non la chiamo femminilizzazione ma 'flessibilità' o, se si preferisce, 'fluidità' perché è come un movimento fra elementi maschili e femminili dettati dagli stereotipi di genere...". Spiega Chiara Simonelli.
Dire 'femminilizzazione' evocherebbe una sorta di rinuncia/castrazione della virilità: "Qui si aggiunge qualcosa nell'aprirsi a comportamenti ed esperienze che possono essere interessanti (forse non sempre e non tutte...)", dice la Sessuologa, chiarendo: "Che i maschi oggi siano più presenti nella cura della casa, dei figli anche piccolissimi e si concedano atteggiamenti meno rigidi lo vedo come un'acquisizione di 'androginia psicologica', cioè avere frecce al proprio arco più numerose sia di tipo tradizionale maschile che femminile".
In fondo è vero che questo percorso le donne l'hanno cominciato coi movimenti femminili e femministi e che non ci sentiamo meno femmine e non ci vengono i baffi se guidiamo l'auto, usiamo il trapano o fumiamo per strada (3 attività che le nostre nonne raramente potevano sperimentare...). Quindi l'aver conquistato territori tradizionali maschili non ci ha tolto nulla, se non il tempo...che sempre scarseggia nelle nostre vite femminili, ma questo è un altro discorso.
Secondo la Sessuologa la gente ha paura, se non terrore, che i due "generi" si avvicinino e mescolino troppo finendo con l'assomigliarsi e perdere quella bella tensione erotica che deriva dalle differenze nette. "Ma questo spettro, che ha una forte valenza "politica" , è agitato dai più insicuri e bigotti. Quelli che sono contrari ad ogni sperimentazione e gradiscono le vecchie e solide certezze di sempre: la donna con la gonna e il maschio coi baffoni (l'Isis in questo come ogni altro fondamentalismo religioso ha le idee sbagliate ma chiarissime)...".
Conclusione: non c'è da temere se lui vuole indossare la lingerie di lei. Finchè c'è tempo per attività ludiche, anche da adulti, va tutto bene!
Assegnate alla Golfa di Castelfranco Emilia le fasce di "Bellezza Italiana 2015". Vince il titolo di regina di Modena e Provincia la 23enne Lorella Bonura di Castelfranco. -
Castelfranco Emilia(Mo), 6 luglio 2015 -
Si chiama Lorella Bonura vive a Castelfranco Emilia ed è la nuova regina di Modena e provincia. E' stata incoronata dal nuovo contest Bellezza Italiana, organizzato da Mirka Fochi (per oltre 20 anni responsabile in Emilia Romagna di Miss Italia) e dedicato alle ragazze di età compresa tra i 16 e i 26 anni, belle ma soprattutto dotate di talento nel ballo, canto, recitazione, nel fashion e nello Sport.
Proclamata l'altra sera alla Piscina Ristorante "Golfa" di Castelfranco, la selezione prevedeva l'assegnazione della fascia di "Bellezza Italia Modena 2015". Lorella ha 23 anni, alta 1.70, capelli castani, occhi marroni, è impiegata contabile ed è nata sotto il segno del Capricorno. Fisico longilineo e sguardo curioso, per sua definizione è impulsiva e un po' permalosa.
Alle 21.30 il via allo show e dopo un balletto introduttivo, le rituali sfilate, (abiti rossi uguali per tutte e il Body istituzionale) e le performance artistiche di Recitazione, Danza, Sport e Fashion davanti ad un folto pubblico ed alla Giuria presieduta da Stefano Reggianini Sindaco di Castelfranco Emilia, poco dopo le 23 è stata resa nota la classifica finale.
"Bellezza Italiana Modena 2015" è stato assegnato a Lorella Bonura, mentre la fascia di "Bellezza Italia Golfa 2015" e andato alla bella 19enne reggiana Federica Pattacini, che ha sfilato per la categoria Fashion.
Con il titolo di "Bellezza Italiana Talento" è stata premiata la ballerina di danza classica Daniela Russo 18 anni di Rimini, mentre la fascia di "Bellezza Italiana Sport" è andata a Tiziana Cappa 18 anni di Crespellano, che si è esibita in una performance di Fit Box.
Il titolo di "Bellezza Italia International" è stato assegnato alla studentessa Italo-Tunisina Dorsaf Abbes 16 anni di Vezzano sul Crostolo, ed infine a Desirè Campo di Castelfranco Emilia è andato il riconoscimento di "Bellezza Italiana Young" titolo dedicato alle giovanissime.
Il prossimo appuntamento col le selezione di "Bellezza Italiana"in terra modenese è fissato per Giovedì 9 Luglio a Cavezzo, dove a partire dalle 21.30, nel Centro Polivalente Villa Giardino si assegnerà una Fascia Regionale, passaporto per le Finali Nazionali di Salsomaggiore Terme.
Per informazioni sulla partecipazione al Bellezza Italiana, si può contattare Mirka Fochi, responsabile nazionale, al numeri 338.33.39.327 o inviare una e.mail attraverso il sito www.bellezzaitalianacontest.it
Gran classe e robustezza per due orologi inossidabili. Studiati per i subacquei preferiti da chi vive sportivamente ma non rinuncia all'eleganza. Seadweller ha una una valvola speciale che lo rende unico. Submariner viaggia al polso di James Bond. -
Parma, 7 giugno 2015 -
A colpo d'occhio sembrano orologi simili, con qualche variante. A guardarli da vicino, invece, ci si accorge che sono come due fratelli diversi per tante caratteristiche.
Submariner e Seadweller sono gli sportivi eleganti per eccellenza, inossidabili, quelli che più passa il tempo e più piacciono, anche con qualche acciacco che, invece, dona loro quel tocco di vissuto che affascina i veri collezionisti.
Scopriamoli, pezzo per pezzo, con Luca Carboni, orologiaio che ha ereditato l'arte di apprezzare questi meccanismi perfetti da suo padre, esperto e raffinato gioielliere parmigiano.
La Rolex è ancora l'azienda con il sistema di ingranaggi maggiormente certificati tra gli orologi da polso. E, tra i modelli più noti, ci sono quelli pensati per chi fa immersione. Il Submariner è uno degli orologi più ricercati dai collezionisti che sono disposti a spendere anche cifre considerevoli per i 'James Bond', perchè indossati dal famoso agente segreto nella maggior parete dei suoi film.
Come presenteresti il più noto Submariner?
"E' l'emblema della superiorità in quanto a impermeabilità. Il Submariner Date può arrivare fino a una profondità di 300 metri/1000 piedi ed è dotato di una lunetta unidirezionale per una indicazione sicura dei tempi di immersione. Le sue infinite capacità sono state rilevate in occasione di imprese oceaniche e nelle spedizioni in Antartide, dove ha superato senza problemi temperature anche sotto ai 45°C".
Cosa ci racconti dell'antenato dei moderni Submariner?
"La prima versione fu testata per immersioni sino a 100 metri. Negli anni '50 l'orologio venne portato dal Professor Picard, studioso di abissi marini, sino a una profondità di 3.500 metri e riemerse perfettamente funzionante. Uno speciale modello fuori commercio fu fatto scendere, nel 1965, col batiscafo Trieste, sino ai diecimila metri di profondità della Fossa delle Marianne e ne riemerse intatto".
A quando risalgono i primi modelli?
"Al termine del 1953, ma la presentazione ufficiale è datata 1954, in occasione della Fiera di Basilea".
Illustra qualche caratteristica che determina la sua particolarità...
"A carica automatica, questo Rolex può avere la cassa in acciaio 904L (abitualmente impiegato nell'industria chimica per garantire la massima resistenza all'erosione) o in oro. Il bracciale è formato da più di cento parti snodabili, mentre i bordi sono scolpiti e levigati per assicurare un grande confort. Grazie al nuovo disegno, la fibia si apre e si chiude con maggiore facilità e la lunghezza può essere regolata personalmente".
Quali sono state le modifiche principali a questo gioiello da polso?
"Il primo è stato garantito per una profondità di 100 metri; il movimento è il calibro A.260, impiegato anche in altri modelli, ma nel primo Submariner presenta la particolarità di avere il fondo bombato. La cassa è sormontata da una ghiera girevole, tipica degli orologi per subacquei, dal piccolo diametro di 37 mm. Il sezionamento della ghiera avviene per intervalli di 5 minuti, con i numeri arabi presenti ogni dieci. Nei modelli successivi è espressamente concepito per misurare il tempo trascorso in immersione, fornendo una preziosa informazione al sommozzatore. Il quadrante è nero, laccato o con finitura honeycomb, mentre una particolarità di questo modello è la corona di carica, che presenta un diametro di 5.3 mm e la croce sulla parte sporgente. L'attuale serie si Submariner300 metri comprende cinque modelli, tutti a carica automatica, che si differenziano per la colorazione e l'impiego di materiali. La cassa è stata aumentata a 40 mm, per una migliore visibilità, mentre il bracciale è un Oyster con fermaglio Rolex Glidelock, che è praticamente a prova di apertura accidentale. La lunetta è realizzata con un disco Cerachrom, estremamente resistente e dalle eccellenti qualità anti-corrosione, che la rendono inalterabile nel colore ed inscalfibile, e che a causa della sua particolare struttura richiede 40 ore per l'incisione dei numeri e delle tacche. su di essa".
Quali sono le versioni attuali?
"Submariner Date in acciaio con ghiera nera o verde, con ghiera blu e incisioni in oro giallo massiccio e bracciale in oro e acciaio, oppure tutto in oro giallo e ghiera blu, in oro giallo con ghiera nera oppure in oro bianco con ghiera blu. I modelli in oro massiccio hanno la particolarità del bracciale a due toni, tono su tono".
C'è un altro modello Rolex facilmente assimilabile al Submariner: è il Seadweller. Particolare, robusto e raffinato. Ha una storia a sé stante, che lo rende ricco di seduzione e oggetto del desiderio di nicchia. E se è usato ancora meglio, ha più avventure da raccontare...
"Per chi ama e vive il mare, soprattutto a livello agonistico, il Rolex Sea-Dweller Deepsea è una soluzione ideale e di gran classe. E se si pensa alla storia di quella che oggi noi intendiamo come immersione subacquea professionale, si torna indietro di parecchi anni, almeno al 1960, quando i vari problemi relativi alla decompressione, alla temperatura dell'acqua e così via permisero di arrivare a produrre orologi specifici per il settore. Tra gli orologi Rolex destinati ai sub, dunque, questo modello presenta un sistema Ringlock, ovvero una caratteristica della cassa che le consente di resistere alla grande pressione esercitata dall'acqua a grandi profondità".
Qualche dettaglio tecnico...
"La cassa da 43 mm in titanio, funzioni di ore e minuti, secondi centrali, datario a ore 3, vetro zaffiro antiriflesso, movimento automatico, calibro 3135, cronometro certificato, impermeabile fino a 3.900 metri, lo zero della lunetta graduata, indici e lancette in oro visibili anche al buio o nelle profondità del mare grazie a un materiale luminescente che emette un riflesso blu. Il bracciale con sistema Glidelock può essere regolato con estrema precisione stesso al polso per assicurare una presa sicura e confortevole su qualsiasi tipo di tuta o protezione".
Ma una particolarità lo rende davvero unico..
"Il Seadweller ha una valvola dell'elio realizzata in acciaio inossidabile che consente ai gas che si infiltrano durate l'immersione di fuoriuscire nel lasso di tempo in cui il sub torna in superficie. La valvola è stata realizzata e prodotta dalla COMEX, Compagnia Marittima e rinomata azienda francese specializzata in ingegneria subacquea e iperbarica tecnologia che ha collaborato per lunghi proprio per gli orologi Rolex. E ogni Deepsea Rolex, prima di arrivare in commercio, viene rigorosamente sottoposto a intensi test da mani esperte".
Lo chef stellato Davide Oldani racconta e prepara la ricetta del suo "Zafferano e Riso" a bordo del nuovo Mercedes Benz Marco Polo. -
Parma, 3 giugno 2015 -
Davide Oldani, ambasciatore Mercedes-Benz ad Expo 2015 ha cucinato a bordo di Marco Polo il suo famoso risotto dedicato a Expo.
- Scopri la ricetta nel video in fondo alla pagina -
(in collaborazione con www.videomotori.eu)
A colpi di grandi successi e inediti Fabio Curto, Thomas Cheval, Carola Campagna, Roberta Carrese, si sono guadagnati la finale di "The Voice of Italy", in onda mercoledì prossimo.-
Parma, 20 maggio 2015 -
Fabio Curto, Thomas Cheval, Carola Campagna, Roberta Carrese sono i quattro finalisti che si contenderanno il titolo durante l'attesissima finale di "The Voice of Italy" condotta da Federico Russo in onda mercoledì 27 maggio in prima serata su Rai2.
Roby e Francesco Facchinetti, J-Ax, Noemi e Pelù ieri sera hanno messo a confronto le ultime 2 Voci del proprio team e il loro punteggio, sommato al risultato del televoto, ha stabilito il nome dei finalisti. Un'avvincente sfida che ha visto le 8 voci in gara cimentarsi non solo in una cover ma anche in un brano inedito. A lasciare il programma sono state Keeniatta, Sara Vita Felline, Ira Green e Sarah Jane Olog.
Numerosi gli ospiti che si sono succeduti sul palco del quarto live. Ad aprire lo show una straordinaria performance del Dj producer Robin Schulz accompagnato dalle 8 voci sulle note del successo dance "Prayer in C" e del nuovo brano "Headlights". Doppietta anche per il cantante R'n'B Jason Derulo che si è prima esibito insieme ai due talenti del team Noemi in "Talk dirty" ed ha poi presentato il nuovo singolo "Want to want Me". Atmosfere esotiche con Alvaro Soler che ha cantato insieme alle due ragazze del team Ax la hit "El mismo sol". La puntata si è conclusa con l'inedita versione piano e voce di "Firestone" del duo formato da Kygo e Conrad Sewell.
I finalisti:
TEAM FACH: Fabio Curto (nato ad Acri, Cosenza, vive a Bologna) con "Emozioni" di Lucio Battisti e con l'inedito "L'ultimo esame".
TEAM NOEMI: Thomas Cheval (Ferrara) con "Someone like you" di Adele e con l'inedito "Allons danser".
TEAM J-AX: Carola Campagna (Triuggio, Monza Brianza)con "The circle of life" di Elton John e con l'inedito "Se solo".
TEAM PELÙ: Roberta Carrese (Venafro, Isernia)con "Sei Bellissima" di Loredana Bertè e con l'inedito "La mia conquista".
La V-Reporter Valentina Correani, ha condotto dalla Web Room la diretta streaming sul sito www.thevoiceofitaly.rai.it prima dello show insieme ai talenti e ai coach, ha interagito con lo studio durante il Live, dando voce agli utenti dei social, ed è tornata in streaming nel post serata con i commenti a caldo dei protagonisti.
"The Voice of Italy" è attivo su Facebook: thevoiceufficiale, Twitter: @THEVOICE_ITALY con gli hashtag #tvoi e per le squadre #teamnoemi #teampelù #teamjax #teamfach, Instagram: thevoice_italy e Vine: @thevoice_ita. Con l'App ufficiale di "The Voice of Italy" (disponibile per Android e iOs) si può diventare un Coach, costruire il proprio Team e sfidare altri Team. Sarà come essere seduti sulla poltrona rossa.
Grande successo per gli Atelier organizzati in occasione della manifestazione, con oltre 500 corsi completati. -
Parma, 20 maggio 2015 -
Si è conclusa domenica con una buona affluenza di visitatori la fiera Italia Invita, dedicata alla creatività tessile. Una tre giorni di pizzi, merletti knitting, quilting, patchwork ma anche di laboratori e tra questi quello di Maria Elena Bonnini specializza nella realizzazione di diverse tecniche antiche di ricamo (macramè, chiacchierino, pizzo del '400, pizzo del '500 e uncinetto) che ha portato a Italia Invita tutta la sua expertise fatta anche di collaborazioni con l'alta moda e con lo Star System e le principesse del Medio Oriente. Alle di Fiere di Parma accanto a tessuti, ricami, e finiture d'alta moda è stato protagonista assoluto il bottone.
Fiere di Parma in collaborazione con il CNA Federmoda hanno infatti organizzato la prima edizione del concorso "Disegna un Bottone", durante il quale gli allievi delle più prestigiose scuole di moda hanno presentato i loro 1500 elaborati. Il 25 luglio a Riccione in occasione di Riccionemodaitalia, sarà reso noto il vincitore "assoluto" - cui andrà oltre alla Medaglia d'onore del Presidente della Repubblica e un sofisticato software CAD per il taglio sartoriale - e i vincitori "di sezione" (uno per sezione) che potranno beneficiare di una borsa di studio e di uno stage aziendale.
Grande successo per la prima tappa reggiana del nuovo talent Bellezza italiana. Fascia principale della serata alla giovane di Cavriago. Tra le frasce assegnate, quella alla modenese Elisa Palumbo, Bellezza Italiana Fashion Attitude e Bellezza Italiana Style, per Martina Jessica Francica, di Mirandola. -
Reggio Emilia, 10 maggio 2015 - tutte le foto in galleria -
La prima volta di Bellezza Italiana a Reggio Emilia ha regalato una notte di divertimento ed emozioni ai tanti clienti del Prestige di Via Che Guevara. Dall'aperitivo fino a sera inoltrata, in un crescendo di fascino, musica, ritmo e talento. Anche nella tappa reggiana del 17 maggio, Bellezza Italiana ha portato sul palco tante giovani con ottime propensioni artistiche, attratte dalle opportunità che il talent mette loro a disposizione.
Sei le ragazze premiate nelle rispettive categorie in cui hanno deciso di partecipare: Bellezza Italiana Prestige, titolo principale di serata, è stata conquistata da Alessia Maiorino, 18 anni di Cavriago. La 21enne modenese Elisa Palumbo, è Bellezza Italiana Fashion Attitude. Denise Diana, ballerina di Bologna (17 anni), ha indossato la fascia di Bellezza Italiana Talento. Per la riminese Silvia Maioli (19 anni), invece, la proclamazione a Bellezza Italiana Sport. Bellezza Italiana Style, nella notte del Prestige, ha il nome di Martina Jessica Francica, 19 anni, di Mirandola. Infine, ma non meno importante, la giovanissima italo-palestinese Sofia Ghbarieh (16 anni), ha meritato la fascia di Bellezza Italiana International.
Bellezza Italiana è un vero e proprio Talent, che supera il concetto di Miss o di Reginetta di bellezza. Le Finali Regionali in Emilia Romagna si terranno nel mese di Agosto, mentre la finalissima Nazionale di Bellezza Italiana si svolgerà dal 21 al 26 Settembre a Salsomaggiore Terme, la Città che accoglierà le 100 finaliste, in quel luogo dove la bellezza è di casa.
Le iscrizioni, gratuite, sono ancora aperte. Per informazioni sulla partecipazione a "Bellezza Italiana" basta contattare Mirka Fochi (0521.64.72.75 o 338.33.39.327) oppure inviare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Infine si potranno avere tutte le informazioni necessarie (iscrizione compresa) consultando il sito www.bellezzaitalianacontest.it
Prima serata parmigiana per il nuovo Contest "Bellezza Italiana", ideato da Mirka Fochi. Tra le fasce quella di Bellezza Italiana Talento conquistata dalla parmigiana Carlotta Lenzi e Bellezza Italiana Fashion Attitude per Giulia Gabbiai anche lei di Parma. Si aggiudica la fascia di Bellezza Italiana Style 2015 la piacentina Beatrice Sportelli. -
Parma, 6 maggio 2015 -
Il nuovo Contest Bellezza Italiana sbarca a Fidenza. Il Bò Live Dance Club e la seconda tappa del concorso regionale Aibes, sezione Emilia Romagna- Repubblica di San Marino, sono state le cornice ideali di un evento che non ha tradito le aspettative. Otto le ragazze selezionate per le diverse categorie in gara: tra le giovani, anche ballerine, cantanti e pole dancer, oltre alle aspiranti modelle dalla cavalcata fiera e sicura in passerella.
Le vincitrici a Fidenza
A conquistare il titolo principale durante l'appuntamento fidentino è stata la bella Federica Pattacini 19 anni di Albinea, alta 1.70, di professione modella. Per lei la fascia di Bellezza Italiana Aibes Fidenza.
Il titolo di Bellezza Italiana Talento, invece, è stato conquistato dalla 19enne parmigiana Carlotta Lenzi che si è esibita con una acrobatica performance di Pole Dance. Di Parma anche Giulia Gabbiai studentessa di 18 anni che ha conquistato la fascia di Bellezza Italiana Fashion Attitude, mentre la ballerina bolognese Denise Diana è stata segnalata invece come Bellezza Italiana Sport. Infine la statuaria pallavolista Beatrice Sportelli di Piacenza, 17 anni per 1.80 di altezza, è stata nominata Bellezza Italiana Style 2015.
Tutte le premiata accedono di diritto alle Finali Regionali di Bellezza Italiana in Emilia Romagna nel mese di Agosto, da dove usciranno le concorrenti che andranno alla finalissima.
Le finali
Le finali nazionali di Bellezza Italiana si svolgeranno dal 21 al 26 Settembre a Salsomaggiore Terme. La città accoglierà le 100 finaliste provenienti da tutto lo Stivale, ricreando quel magico connubio tra il fascino femminile e la splendida realtà della nostra provincia.
Come iscriversi al concorso
Le iscrizioni, gratuite, sono ancora aperte. Per informazioni basterà contattare la responsabile nazionale Mirka Fochi già agente in Emilia Romagna di Miss Italia ai numeri 0521.64.72.75 o 338.33.39.327 oppure inviare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Terza possibilità: il sito internet www.bellezzaitalianacontest.it
Angiolina, un secolo sulle spalle e non sentirlo.
Sembra che il tempo si sia fermato vent'anni fa per l' "highlander" Angiolina. 100 anni compiuti lo scorso 21 aprile e non dimostrarli nè di "testa", come si suol dire, e tantomeno di fisico. Sempre pronta e in prima fila a fare gli esercizi ginnici organizzati dal fisioterapista della struttura, IRIS & DALIA, diventata da pochi mesi, la sua nuova casa.
Ogni giorno è una conquista, almeno a sentire l'Angiolina, e il domani "chissà se ci sarò ancora" e così, con questa semplice formula, saluta le nipotine e i nipoti, la figlia piuttosto che gli altri amici con il calore di chi non tornerà dal sonno.
Invece, il giorno dopo, è come al solito pronta a pettinarsi, vestirsi e iniziare la sua attività quotidiana. Se avesse la patente sarebbe pronta a partire per chissà dove e invece, dice l'arzilla nonnina, "Devo sempre dipendere da qualcuno".
E già, perché dipendere non le è mai piaciuto. Donna energica forte temprata da due guerre e dalla vita che l'ha obbligata a lavorare sin da bambina perché orfana del padre in giovanissima età.
Nata un mese prima che i Fanti attraversassero il Piave, di cose ne ha vissute, delle incursioni di "Pippo" ai navigatori satellitari, dalla televisione al telefono cellulare che, peraltro, attualmente utilizza.
Una vita vissuta e ancora da vivere pienamente per l'Angiolina, ricca di vita e di sarcasmo condito di quel pizzico di cinismo che le persone forti e sicure possiedono.
E se qualcuno le chiede quale è il suo segreto di giovinezza, lei risponde "il dado, tutte le sere mi faccio il brodino con il dado".
Attorno a Angiolina, al suo traguardo a tre cifre, si sono raccolti tutti insieme i suoi familiari più prossimi e soprattutto, oltre alla figlia Adua, le nipotine e i nipoti che, manco a dirlo, sono la luce dei suoi occhi.
Buon Compleanno, nonna Angiolina, tutti i tuoi cari ti sono vicini come tu sei sempre stata, e sarai per molto tempo ancora, vicina a loro.
(in allegato galleria immagini)
Nei primi dieci anni di produzione il Rolex Explorer Freccione è diventato una delle passioni dei collezionisti. Ha guadagnato il podio raggiungendo alte quotazioni. Ecco i suoi segreti. A cominciare dal suo nome....
Parma, 25 aprile 2015 -
Raro, misterioso e pieno di fascino. Proprio come il buon vino: invecchia per farsi apprezzare sempre di più. Si parla del Rolex Explorer II, detto 'Freccione', ma conosciuto anche come Steve Mcqueen.
E, in effetti, è uno dei sogni nel cassetto degli amanti di orologi vintage di eccellenza. Esploriamolo – è proprio il caso di dirlo! - con uno dei maggiori esperti di orologi, Luca Carboni, un appassionato conoscitore che 'coccola' le sue 'creature' nel suo storico negozio nel centro di Parma.
Un orologio dice molto della persona che lo indossa, non è vero?
Non solo è il frutto di una scelta personale ma ha anche una storia da raccontare, soprattutto quando si tratta di un orologio vintage. Ognuno sceglie il gioiello da polso che più gli si addice per determinate caratteristiche. Un orologio non è mai una scelta casuale e quando lo si preferisce difficilmente ci si stacca da lui...
Il Rolex Explorer II, ref 1655, inaugura la nuova generazione degli anni Settanta. Come nasce?
"Fu ideato per gli speleologici – spiega Carboni - che, durante le loro missioni al buio, perdono la capacità di distinguere le ore diurne da quelle notturne. Questo modello, infatti, ha la caratteristica di avere una lancetta arancione con terminazione a freccia che fornisce l'indicazione giorno-notte".
Come mai è chiamato anche Steve Mcqueen?
"I personaggi più famosi hanno sempre avuto al polso un Rolex. Al punto tale che alcuni modelli hanno assunto il nome dei protagonisti dei film. Penso al Rolex Cosmograph Daytona che in un suo particolare quadrante diventò ancora più famoso come Rolex Paul Newman; il Submariner che diventò l'orologio di 007, fino a quello di Steve McQuenn, conosciuto nel mondo dei collezionisti come "Freccione"".
Quindi Steve Mcqueen perché richiama lo spirito un po' avventuroso, rude e ribelle del personaggio che decise di farlo suo?
"In realtà Steve McQueen non è mai stato ritratto nelle immagini ufficiali con un Freccione al polso, anzi, il più delle volte è ripreso con al polso il Submariner ma, certamente, è un vero mito delle generazioni moderne, il suo carattere brusco e difficile da vita da ribelle, sia nelle scene dei film più famosi come nella realtà, lo rendono uno degli idoli di una generazione al limite. In The Great Escape è l'unica volta in cui indossa un Rolex. L'unica spiegazione plausibile è che questo modello fosse tra i suoi preferiti nella sua vita privata".
Quali caratteristiche rendono così particolare l'Explorer II 1655?
"Prodotto dal 1971 fino al 1984 nella sola versione in acciaio, l'Explorer II affianca la produzione dell'Explorer 1 ma con l'aggiunta dell'indicazione delle 24 ore sulla lunetta graduata esterna; novità importante per l'esploratore che lo utilizza al buio per l'identificazione temporale tra mattino e sera, per sapere ad esempio se si tratta delle 10 o delle 22. Nel mondo collezionistico verrà battezzato "freccione" per la dimensione della sfera delle 24 ore.
Il calibro utilizzato per tutta la produzione è il 1575 (il 5 finale indica la presenza della data), però sul ponte troveremo sempre incisa la referenza del calibro base 1570".
Quali sono stati i cambiamenti nel corso degli anni?
"Nel corso degli anni sono state identificate cinque diverse versioni, con differenti sfere, casse, quadranti e ghiere. Nelle prime due versioni, quelle prodotte tra il 1971 e il 1977, la sfera dei secondi non ha il pallino luminoso e le spallette di protezione della corona i carica sono molto sottili. Il quadrante riporta ancora la dicitura "T SWISS T". Durante i primi tre anni di produzione la sfera delle 24 ore aveva una colorazione rossa. Ad oggi, la quasi totalità dei modelli presenta la colorazione del freccione arancione o gialla o bianca. Dal 1974 le spallette di protezione della ghiera di carica diventano più grosse, in linea con altri modelli dell'epoca. Contemporaneamente nasce anche un nuovo quadrante con una grafica più snella, denominata 'Rail dial' che serve a individuare l'allineamento della scritta di certificazione di cronometro. La novità sta anche nei pallini luminosi introdotti con la sfera dei secondi. Il quadrante viene valorizzato con una corona più sottile e allungata".
A chi regaleresti un orologio come il Freccione?
"Il suo nome è dovuto ad una sua lancetta particolarmente evidente che indica sulla ghiera fissa l'orario effettivo da 0 a 24, quindi l'orologio è decisamente un professionale di livello, adatto a chi in condizioni estreme di poca luce, ha bisogno di capire tempestivamente l'ora effettiva. E' anche un orologio solido, quindi sicuramente lo consiglierei a uno sportivo che non ha paura di osare....".