I luoghi del Festival di Cannes allestiti per l'occasione tra i padiglioni per ogni stato e hotel a tema cinematografico. Gente più o meno stravagante che attraverso attività semplici o spettacolari tentano di attirare l'attenzione dei passanti e delle star nelle strade del Festival di Cannes.
Tutte le foto di Federico Meneghini e Ludovico Casalone nella galleria in fondo alla pagina
15 nuovi ingressi nella quinta Blind Audition di The Voice of Italy. I team prendono forma. Supera le Blind Audition anche una giovane modenese: Francesca Basaglia originaria di Cavezzo.
Modena, 24 marzo 2016
Nella penultima "Blind Audition" di The Voice of Italy andata in onda ieri sera su Rai2, protagonista anche una giovane modenese: Francesca Basaglia originaria di Cavezzo.
Raffaella Carrà, Dolcenera, Emis Killa e Max Pezzali sono stati impegnati ad assicurarsi le Voci migliori da aggiungere ai propri team. Il programma, condotto da Federico Russo, ha visto 25 concorrenti impegnati al massimo interpretando al meglio i successi italiani e internazionali e 15 sono i ragazzi che hanno conquistato il cuore dei coach. Tra loro c'è anche chi arriva da un paese straniero, come Edith Brinca, originaria della Romania che in Italia ha trovato la sua nuova famiglia e chi, come Salvo Matarazzo, ha fatto della musica la sua vita, ha iniziato a studiare canto quando aveva solo 5 anni.
Le Voci che hanno superato la quinta Blind: Salvo Matarazzo (Canicattini Bagni, SR), Elisa Meo (Treviso), Erika Finotti (Siziano, PV), Ottavia Bruno (Brescia), Edith Brinca (Di Iasi, Romania, vive a Verbania), Enrico Bernardo (Nola), Federica Vincenti (Parabita, LE), Jennifer Vargas Antela (L'Avana, Cuba), Francesca Basaglia (Cavezzo, MO), Irene Colzani (Calenzano, FI), Mirko Ciulla (Palermo), Luca De Gregorio (Campobasso), Noemi Castagnanova (Brindisi), Viviana Buonomo (Pomigliano D'Arco, Na), Valentina Buccinnà (Lamezia Terme).
Il cerchio si stringe sui 4 coach che devono terminare le proprie squadre, per riuscirci rimane una sola, decisiva "Blind audition". Imperdibile, quindi, l'appuntamento di mercoledì 30 marzo.
I team di appartenenza delle Voci scelte finora:
TEAM CARRÀ: Erika Finotti, Ottavia Bruno, Federica Vincenti, Irene Colzani, Alessia Langella, Francesca Profico, Elisa Maffenini, Bruna Zaccaro, Valentino Bianconi, Daniele Soffiani, Tanya Borgese, Cristina Ambu, Andrea Palmieri, iWolf (Cristina De Vita e Michele Bonfitto), Manuel Aspidi, Sorelle Baccaglini, Samuel Pietrasanta
TEAM DOLCENERA: Edith Brinca, Enrico Bernardo, Luca De Gregorio, Joe Croci, Agata Aquilina, Giulia Franceschini, Frank Polucci, Alice Paba, Greta Squillace, Danylo Palyeyev Barmansky, Agnese Cacciola - Neja, Domenico Caringella, Massimo Cantisani, Sara Caratelli, Chiara Granetto, Stephanie Riondino, Annamaria Castaldi, Giorgia Alò, Fabio De Vincente
TEAM KILLA: Salvo Matarazzo, Jennifer Vargas Antela, Mirco Ciulla, Viviana Buonomo, Frances Alina Ascione, Giuseppe Giordano, Veronica Moscara, Roberto Nasti, Charles Kablan, Giorgia Papasidero, Corinne Marchini, William Prestigiacomo, Giuliana Ferraz, Marta Pedoni, Debora Cesti, Davide Ruda, Mariangela Corvino
TEAM PEZZALI: Elisa Meo, Francesca Basaglia, Noemi Castagnanova, Valentina Buccinnà, Ivan Giancarlo Giannini, Viviana Colombo, Mirko Adinolfi, Davide Carbone, Katy Desario; Andrea Cerrato, Clara Aceti, Claudio Cera, Kimia Ghorbani, Elya Zambolin, Kevin Pappano, Cristiano Carta, Aurora Lecis, Virna Marangoni.
La luna ha da sempre un suo fascino tutto speciale e secondo antiche tradizioni influenza buona parte della natura che ci circonda. Anche il mondo del vino e quello delle pratiche agricole hanno un forte legame con la luna.
Di Cecilia Novembri
Racconti, leggende e poesie in ogni luogo e tempo sono sempre stati influenzati dall'inafferrabile ed enigmatica Luna!
Ariosto, Leopardi, Shakespeare e, fino ai nostri giorni, Banana Yoshinomo e Haruki Murakami sono solo alcuni degli scrittori e poeti che si sono ispirati per i loro racconti dalla luna.
Anche registi del calibro di Federico Fellini con il suo "La Voce della luna" l'astro è presente per tutta la durata del film interpretando l'inconscio dei protagonisti.
Anche il mondo del vino e quello delle pratiche agricole hanno un forte legame con la luna, seguendo le esperienze tramandate attraverso i secoli dalla tradizione popolare, i contadini hanno sempre seguito le fasi lunari per la semina, l'impianto, le cure colturali e la raccolta.
Per esempio si ritiene che durante il periodo che va dalla luna nuova alla luna piena le radici assorbano dal terreno il nutrimento, la linfa sia in pieno movimento e le piante si sviluppino con maggior forza mentre nella fase dal plenilunio alla luna nuova i ritmi rallentino.
Inoltre i giorni immediatamente precedenti la luna piena sono considerati i migliori per la semina in quanto il seme ha il tempo di abituarsi al nuovo habitat prima di subire l'influsso energetico indotto dal plenilunio.
La tradizione lunare consiglia di imbottigliare: al primo quarto in fase di luna crescente per ottenere vini frizzanti, all'ultimo quarto in fase di luna calante i vini a lungo invecchiamento, con la luna piena si può imbottigliare qualsiasi tipo di vino.
Molti sono i produttori di vino che sono rimasti affascinati da questi antiche tradizioni seguendo loro stessi le tecniche antiche oppure rendendo merito alla luna nei nomi delle loro produzioni.
Una di queste è Il Palagio, la tenuta chiantigiana di Sting che non a caso ha chiamato uno dei suoi vini Sister Moon. Nel Lazio, in zona Castelli Romani, Fontana Candida ha dedicato alla luna il suo Frascati Superiore top di gamma, il Luna Mater, sottolineando il suo ascendente benefico sulla nascita dei frutti della Terra.
Ai silenzi della luna fa invece allusione il passito Ombre di Luna, prodotto dalla tenuta Merlotta.
"Alle volte si crede di trovare il sole d'agosto e si trova la luna di marzo"!
Dall'ultima Fashion Week milanese lo stile di un giovane couturier dalla ricchissima esperienza: MARIO DICE. Un sovrapporsi di stili contemporanei, unici e originali, uno sguardo al passato e al futuro.
Di Veronica Volpi
Continuando la carrellata dei reportage sulle novità mostrate durante l'ultima Fashion Week milanese a Febbraio, siamo state particolarmente affascinante nel scoprire le linee e lo stile di un giovane couturier dalla ricchissima esperienza, vogliamo presentarvi il "mood" di MARIO DICE.
Facendo una piccola introduzione sul brand, la maison di MARIO DICE nasce nel 2007 dopo un esperienza ventennale del suo omonimo creatore.
Dopo l'incontro con Kevin Carrigan affermato professionista della Maison CALVIN KLEIN a New York, lo stilista inizia a lavorare per una delle più conosciute case di moda al mondo, l'esperienza new yorkese incide profondamente nel suo percorso formativo, dandogli l'opportunità di sperimentarsi in diversi ambiti artistici. Rientrato in Italia, l'esigenza di affinare i tecnicismi della moda lo porta ad affiancare le SORELLE FONTANA che gli permettono di acquisire un know how per infine collaborare con le più prestigiose case di moda italiane, tra cui GATTINONI, TRUSSARDI, KRIZIA e DAVID KOMA.
Uno stilista completo, terreno nelle strutture e le tecniche, ma visionario nelle forme e colori, curioso nell'utilizzare, e nello sperimentare tessuti all'avanguardia, propone anche con le sue omonime linee uomo/donna, capi iconici sartoriali, con contaminazioni del mondo artistico nelle sue diverse forme, danno alle sue collezioni un sapore "classico futurista".
Casual e raffinato, sobrio e divertente, elegante e dinamico, il look di MARIO DICE è un sovrapporsi di stili contemporanei, unici e originali, uno sguardo al passato e al futuro.
Nell'ultima collezione A/I 2016-17 presentata a Milano, la donna di Mario Dice non è solo sinonimo di eleganza e di femminilità, ma anche di forza combattiva e di tenacia.
Da questo concetto nasce l'ispirazione di "Roushi-gun", una forte pagina della storia del Giappone che racconta il coraggio di donne che hanno combattuto la guerra al fianco dei loro uomini.
La tradizione nipponica si respira in ogni particolare: la trama a origami fuoriesce in tubini dal tessuto broccato, creando giochi di chiaro-oscuro che conferiscono movimento alla pesantezza della stoffa.
Il disegno stilizzato si fa sempre più chiaro e nitido, assumendo dapprima la conformazione dell'araba fenice, e quindi dei fiori dei loti.
Con la cascata di fiori, la pesantezza del broccato lascia il posto alla leggerezza del jersey, che come un tatuaggio si plasma alla pelle disegnando aderenti bustier nel seducente gioco del vedo e non vedo.
Le lunghezze si protendono, le forme si ampliano e la seta avanza in un'esplosione infinita di animalier.
Leggiadre come libellule le modelle avanzano nell'incalzare della loro seta come pali di un fiore, che sul finale chiude la sua corolla avvolgendo il corpo in abiti a sirena dai raffinati e decori.
Rosso e blu cobalto sono i colori della battaglia e i riflessi dei fiori di loto che sul finale lasciano il posto alla sensualità del nero e alla raffinatezza del bianco.
With the Courtesy of: mariodice.com
Con l'arrivo della primavera ci si avvia verso la Pasqua. Ecco qualche valido consiglio per preparare una tavola ad hoc per questa festività. Come creare simpatici centrotavola o segnaposto realizzando la mise en place perfetta a tema.
Di Giulia Santoro
Dopo Natale ecco un secondo appuntamento vederci radunati intorno ad una bella tavola imbandita dedicato alla Pasqua.
Pasqua religiosamente parlando rappresenta la rinascita. Di solito è il primo campanello anche per un altro arrivo importante, la primavera. Dopo le giornate fredde e corte, dopo il grigio e gli alberi spogli, ecco che la natura si risveglia, il sole comincia a scaldare e la vita ritorna.
È quindi chiaro che sia simbolicamente che realmente questa nostra festa dovrà essere un esaltazione della vita e della gioia.
Come del resto ogni ricorrenza anche questa viene solitamente vissuta in famiglia. È bello poter dedicare una giornata per stare con le nostre persone più care, ecco quindi alcune idee e consigli su come preparare con amore una Tavola di Pasqua perfetta.
Partirei col ricordare ciò che sempre dico nei nostri articoli e cioè che bisogna partire con le idee chiare.
Prima infatti di occuparvi della "mise en place" dovreste già aver scelto il menù da proporre perché la tavola dovrà accompagnare i vostri piatti ed è sempre un tocco di classe poter armonizzare pietanze con tovagliato.
Ricordatevi del tema della Pasqua che come dicevo è la rinascita e la vita. Preferite quindi toni vivaci e pastello, magari giocando con le varie tonalità anche dello stesso colore.
In realtà questa festa dovrebbe essere pensata proprio in virtù degli affetti e uno stile che meglio di tutti esprime calore ed armonia è lo Shabby Chic.
Dal momento che è diventato un "must", sarà sicuramente semplice per voi assemblare la tavola perfetta sfruttando quello che avrete in casa.
Partendo dalle basi, la tovaglia.
Meglio se bianca, burro, crema, sabbia, insomma un colore tirante al neutro.
I tovaglioli, assolutamente di stoffa, invece sarebbe carino metterli colorati. L'ideale sarebbe che avessero il colore o richiamassero il colore del centrotavola, altrimenti andranno benissimo anche quelli bianchi.
Se avete in casa il famoso corredo della nonna sarà questa l'occasione ideale per farne buon uso!
La tavola di Pasqua in realtà è quella che, a mio parere, deve divertire di più con gli addobbi, come per esempio le uova di cioccolato, le colombe e i coniglietti con tanto di sorpresa.
Tutta questa divertente simbologia, purtroppo anche molto calorica, potrete sfruttarla per la vostra "mise en place".
Giocate quindi con i contrasti del bianco, del pastello e del cioccolato. Acquistando magari dei piccoli coniglietti di cioccolata, potrete fare i segnaposto.
Risalteranno benissimo sulla tovaglia bianca appunto.
Lo stesso discorso potrebbe essere fatto con piccole uova, anche se sinceramente quelle le prenderei si, ma per comporre il vostro centro tavola che, come sempre, è il cuore pulsante di una "mise en place" d'autore.
Concentriamoci dunque proprio sul centrotavola.
Abbiamo detto che perfetto sarà abbinare i tovaglioli con i colori dei fiori del centrotavola per esempio.
Acquistate dunque da un fiorista una spugnetta che andrete a inzuppare d'acqua. Su questa spugnetta andate a sistemare una abbondante dose di rose, fresie, tulipani, lavanda che abbellirete con ranuncoli e anemoni.
La composizione apparirà cosi imponente, profumata ed elegantissima. Per smorzare quindi un po' i toni, e divertire anche i commensali, nascondete tra i fiori le vostre ovette sulle quali avrete scritto frasi di augurio o i nomi dei vostri invitati. Sarà piacevole a pranzo ultimato poter giocare alla caccia al tesoro e portarsi via un souvenir della giornata.
Una "mise en place" di questo genere andrà benissimo sia per un pranzo che per una cena dove eventualmente sarà sufficiente aggiungere delle candele, possibilmente lontano dal centrotavola floreale, per dare quel quid romantico e serio in più.
Il vero segreto che una "mise en place" ben riuscita deve svelare chi siete voi con qualcosa di personale da percepire dalla vostra tavola.
Non importa se avrete o non avrete usato bicchieri di Baccarat piuttosto che la tavoglia di Jesorum piuttosto che l'argenteria d'epoca.
Questi dettagli non significano nulla se usati senza gusto, senza amore e senza anima.
Se la tavola rispecchierà la vostra creatività e la vostra passione, sarà sicuramente magnifica anche se semplice.
A questo punto un augurio: Buona Pasqua da tutti noi di FlashOn Mag!
Photo With the Courtesy of: lifestyle.alice.tv, dalani, damigellachicca.it, mitindo.it, finanzaonline.com, luxgallery.it – alice.tv
Sapienti mani dell'alta artigianalità con tradizioni antiche. FLASHON MAG vuole andare alla scoperta di queste più celate attività con CECILIA NOVEMBRI che inizia da oggi la nuova Rubrica "Arti e Mestieri" per presentarci una di queste "eccellenze". Scopriamo insieme LOCALE PARMA, piccolo atelier di "menti in fermento"!
Di Cecilia Novembri
Sabato 5 marzo, in occasione dell'open day di Marina Rinaldi nello store di via Repubblica a Parma, si è tenuta la presentazione di alcune fra le creazioni dell'atelier LOCALE PARMA di Cristina Poldi Allay.
Le sue opere di un'arte antica sono state rappresentate, in quest'occasione, dai cappellini che sono dei veri e propri ornamenti, realizzati dalle mani sapienti delle collaboratrici di Cristina, che dopo aver chiuso l'attività di famiglia nel settore alimentare, per puro caso ha iniziato a lavorare in un'azienda del gruppo Armani e da lì è cominciata la sua esperienza decennale in vari settori legati al mondo della moda.
Il trasferimento dell'azienda fuori Parma e la sua necessità di rimanere in città l'ha spinta a lasciare quest'esperienza lavorativa e alla luce delle sue conoscenze, alla soglia dei 50 anni, Cristina ha voluto creare qualcosa che le permettesse di lavorare, ma al contempo di trovare la soddisfazione e il "bello" da realizzare.
Ed è nato così, il 17 ottobre del 2015, il progetto Locale Parma la cui mission è di TORNARE ALLE ORIGINI.
L'attività rappresenta una bandiera per tutte quelle donne che perdono il lavoro, vivono un momento difficile o che si trovano ad un'età particolare che le potrebbe relegare fuori dal mondo del lavoro.
Ed è con delle amiche carissime che, la scorsa estate all'ombra di una pianta davanti ad un gelato, hanno deciso di condividere questo sogno nel cassetto!
Ognuna di loro è speciale e competente in qualcosa di specifico: Cinzia realizza il manufatto del cappello, dalla messa in forma a tutto ciò che porta al prodotto finale, Cleo si occupa della parte sartoriale, è lei che progetta la rimessa a nuovo degli abiti e dei cappotti, a Giovanna è affidata la parte più creativa e unica, lei è dotata di vena artistica e realizza capi unici, che vanno dai cappelli ai dipinti sui tessuti a mano libera, Laura è incaricata della realizzazione del capo finito, così come deve essere. Poi c'è Cristina che cura la parte commerciale, la ricerca dei materiali e dei tessuti, la coordinazione delle collaboratrici per cercare di valorizzare le specialità di ognuna combinandola con le altre.
I risultati sono più che buoni e proseguire con la realizzazione delle collezioni sartoriali è certamente la strada principale, ma cercare anche delle nuove collaborazioni per muovendosi in altri settori e non rimanere agganciati esclusivamente al discorso atelier, è sicuramente un loro proposito.
Così hanno iniziato a creare dei satelliti che possano gravitare attorno alla loro attività: un cappellino per uno sport, o un dettaglio di una maglia per i giocatori di golf, dei foulard ricamati e dipinti a mano, cravatte particolari, charms per bracciali da collegare a sport con tornei di grande risonanza. Le menti sono in fermento!
Siete pronti a festeggiare il papà? Ricordatevi che sabato 19 Marzo è la sua festa, anche se poi l'affetto lo si dimostra ogni giorno, ma questo è ovvio! SUSANNA VOLIANI, con la consueta dolcezza che l'avvicina al mondo dell'infanzia, ci offre uno spunto dedicato ai nostri amici bimbi da condividere con il loro P...di Papà!
Di Susanna Voliani
Se ancora non avete deciso che cosa regalare al papà dei vostri bambini, date un'occhiata a questo albo edito alcuni anni fa da Topipittori, scritto da Isabel Minhos Martins ed amabilmente illustrato da Bernardo Carvalho.
In realtà non c'è molto da leggere in queste poche pagine, se non la definizione di ciò che ciascun papà, all'occorrenza, può diventare.
Eppure quelle brevi e semplici parole sono ricchissime di significato in quanto perfette per evocare i mille mondi in cui un papà trasformista è capace di trasportarti.
Il papà può mettere a disposizione il proprio corpo per diventare papà poltrona, papà aeroplano, papà tunnel e divenire quasi un attrezzo utile per fare il papà salvagente, papà gru, papà motore, persino il papà ombrello, in un susseguirsi di momenti coinvolgenti ed emozionanti.
Un papà sensibile insomma, che sa coccolare, giocare e far divertire.
Su sfondi con pochi ma sapienti colori si stagliano due figure stilizzate, essenziali, un papà e un bambino o una bambina, quasi due ombre immortalate in una sorta di danza, elegantissime e buffe al tempo stesso, e di grande tenerezza e impatto.
Sarà alquanto felice il papà di sfogliare questo libro con il suo piccolo, magari per prendere spunto ed imitare qualche immagine, e voi mamme di leggerlo in sua assenza, per ricordare e ridere dei gesti di buffa dolcezza. Dai 2 anni.
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Il video realizzato alla Milano Fashion Week della sfilata ERMANNO SCERVINO. In passerella Moda Donna Collezioni Autunno Inverno 2016-17. In collaborazione con Best Vision.tv.
GUARDA IL VIDEO!
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Scopri tutto sulla sfilata di Ermanno Scervino.
Libri e vino: alcuni avvincenti romanzi che sono accomunati dal nettere di Bacco. Ecco gli autori che si sono lasciati ispirare da questo fantastico elemento per creare tutto attorno delle vicende incantevoli!
Di Cecilia Novembri
I veri appassionati del nettare di Bacco non si accontentano di aprire, annusare e degustare un vino, ma cercano di abbracciare il "tema" in qualsiasi suo aspetto.
Un vino ha sempre una storia da raccontare e molti sono stati gli autori che si sono lasciati ispirare da questo fantastico elemento per creare tutto attorno delle vicende incantevoli!
Romanzo appassionante "La confraternita dell'uva" di John Fante, ha come panorama la California, non è un romanzo sul vino ma è un elemento che rimane sullo sfondo e nel bicchiere, mai protagonista anche se compagno di tutta la vita dei protagonisti.
E' prima di tutto il racconto del conflittuale rapporto tra padre e figlio, lo scontro non solo tra due generazioni ma tra due culture, la prima contadina, emigrata, salda su pochi semplici principi.
L'altra di "americani di seconda generazione" che si sono conquistati un posto al sole e guardano alle proprie origini con sospetto e vergogna.
Altro libro, e film, imperdibile è "Sideways" di Rex Pickett, un viaggio che segue i vigneti della vallata californiana di Santa Ynez, l'addio al celibato di Jack, dongiovanni esuberante, un tempo attore di discreta notorietà, insieme all'amico di lunga data Miles, grande esperto di vino, insegnante e scrittore frustrato.
"Non potrei frequentare una donna a cui non piace il Pinot" il loro motto!
Chi poi ha amato "Chocolat" non potrà non amare il romanzo "Vino, patate e mele rosse", la storia di un giovane scrittore inglese che, alle prese con un libro che non decolla e un rapporto amoroso in crisi, decide di abbandonare Londra per trasferirsi in un paesino del Sud della Francia. Un altro viaggio, ma dentro se stesso. Joanne Harris, come sempre, ha la dote di saper descrivere con rara magia sapori e profumi, di raccontare paesaggi ed atmosfere che alla fine sembrano quasi essere dipinti sulle pagine.
Tutto è magico, anche i vini come quelli prodotti Joe Cox con patate, mele rosse e altri frutti misteriosi.
In "Vino Rosso Tacco 12" di Adua Villa la protagonista è Gilda che ha un lavoro diverso da tanti altri: è wine taster. Il suo sogno la accomuna a mille altre donne: trovare l'uomo della vita che, nel suo caso deve essere un mix di etichette italiane e francesi, all'esame gustativo dovrà risultare equilibrato, fine, amabile, morbido, fresco, armonico e maturo; a quello visivo consistente e brillante, caldo come il rosso rubino; all'olfatto speziato, intenso e complesso.
Romanzo spiritoso che porterà la nostra protagonista ad ogni fiera, salone, presentazione, cocktail party e degustazione in giro per l'Italia e per il mondo.
A Londra per il concorso International Wine Challenge, nelle Langhe per un tour di cantine e paesaggi, fino a raggiungere le leggendarie strade della California. Un viaggio tra vino e divertimento!
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Il video con l'intervista e il backstage della sfilata ELISABETTA FRANCHI dalla recente FW a Milano - Moda Donna Collezioni A/I 2016-17. In collaborazione con BESTVISION.IT by Gianmario Cereda (montaggio).
Special Thanks To: Beatrice Rinaldi from EF Staff Riccardo Luisi (video maker) - Paolo Loffi (photographer) LOCALE PARMA by Cristina Poldi Allay PERSONALITA' HAIR STYLE by Visioli Morgan.
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Scopri la sfilata Elisabetta Franchi di Milano nel corso della Fashion Week- Moda Donna per la collezione Autunno/Inverno 2016-17.
Le favole fanno sempre sognare ad ogni età (guai se così non fosse!) e irrompono nella moda. Ecco le attuali tendenze che hanno a tema proprio le favole...ce n'è davvero per tutti i gusti...
Di Mariasole
Il 2016 è contagiato dal trend fiabesco, moda, mostre, film e festival sono stati incantati per sempre!
Dal 15 gennaio al 16 aprile al Fashion Institute of Technology di New York c'è l'esposizione "Fairy Tale Fashion" che mette in relazione il mondo della moda e le favole, proponendo tantissimi abiti ed accessori divisi per tipologia.
E i film che si ispirano alle storie più amate dai bimbi?
"Il Piccolo Principe", uscito all'inizio dell'anno al cinema, è stato un grandissimo successo, e poi "Alice attraverso lo specchio", secondo attesissimo capitolo sul sottomondo del regista Tim Burton, in uscita a maggio.
In arrivo sul grande schermo anche "Pinocchio" e "Hansel e Gretel: Witch Hunters 2" e come dimenticare il remake in lavorazione della "Belle e la Bestia" con Emma Watson.
Da non perdere, per rimanere completamente immersi nel mondo delle fiabe, alcuni accessori moda. Ecco dunque la pochette di Alice nel paese delle meraviglie della collezione "I'm not like other girls" di Marc Jacobs, e ancora gli orecchini in argento e oro rosa a forma di carrozza di Cenerentola Rue de Mille, oppure la protagonista di Belle e la Bestia in una borsa delle Pandorine.
Per chi poi volesse avventurarsi in un viaggio itinerante e andare a scoprire i luoghi che fanno da sfondo alle numerose fiabe non può perdere "La città delle fiabe" di Emanuele Roncalli, tour attraverso case, castelli, boschi e località dove sono state ambientate le pagine più conosciute della letteratura per l'infanzia e che oggi rivivono grazie a spettacoli, musei o festival.
Sfogliare le pagine significa trasformare la fantasia in realtà: attraverso i Paesi di tutta Europa è possibile visitare parchi, esposizioni, monumenti legati ai personaggi delle fiabe, dalla città di Andersen a quella dei fratelli Grimm, dal paese di Collodi a quello della Lindgren, il castello della Bella Addormentata, il bosco di Cappuccetto Rosso, il Parco di Pinocchio, la città del Pifferaio magico, quella di Gulliver e del Gatto con gli stivali.
In Belgio a Bruxelles, si può fare un giro al Moof, Museum of original Figurines, dove si scopre il villaggio dei Puffi, nati dalla genialità di Peyo, accanto alle ricostruzioni dei personaggi di Asterix e Obelix, Solfamì e Gargamella, i Dalton e Tintin.
Insomma un viaggio sulle ali della fantasia che tocca vari e differenti argomenti!
CREDITS:
www.fitnyc.edu www.marcjacobs.com www.ruedemille.it www.lepandorine.it
Ad accompagnare le sfilate delle grandi maison della Settimana della Moda milanese interessanti eventi-presentazioni in cui emerge la creatività, lo stile, l'innovazione dell'eccellenza italiana. Alessandra Grillo e Domenico Zambelli, sempre impeccabili organizzatori di Top Events, hanno accompagnato FLASHON MAG a scoprire due entusiasmanti brand.
di Maria Carla Magni
Tra le innumerevoli iniziative collaterali, alle più gettonate sfilate delle grandi maison durante la settimana della moda milanese, ci sono gli eventi e le presentazioni dei nuovi "young talents" altrettanto importantissimi.
E' quasi impossibile riuscire a seguire tutto, ma FlashOn Mag non poteva assolutamente perdere due presentazioni speciali, uniche e innovative come la collezione di TAK.ORI, che presenta una maglieria con capi risolutamente urban, estremamente contemporanei e delicatamente femminili, e l'ED – EMOTION DESIGN by Sara Giusti che introduce una business shopper rivisitata in chiave contemporanea pensata per una donna sempre in movimento.
Tak.Ori, che sceglie come location per la sua presentazione uno spazio ricco di storia e molto elegante come il Grand Hotel et De Milan di Via Manzoni, rivisita i dettagli dei grandi classici, come il punto maglia e le frange fatte a mano con i ferri dalla nonna, immaginando una donna che ama l'eleganza ma che non rinuncerebbe mai alla comodità e alla libertà di movimento.
Tre silhouette importanti infiammano la stagione: gonne a campana, cappotti oversize, maglie patchwork.
Così pure le stampe etniche presenti su maglie e cappotti di leggere finezze come le grafiche e i colori Aztechi, il patchwork ed i temi floreali su abiti e gonne avvolgenti, sciarpe e morbide maglie si incontrano con i classici beanie di Tak.Ori dove la parole d'ordine è sempre e comunque il "comfort".
Sorprendente e sogno per tutte le donne è invece la business shopper proposta da L'ED – Emotion Design, in cui già nel nome del marchio si svela la creativa novità della sua proposta.
Ma quale è l'autentica sorpresa che troviamo all'interno della borsa?
Una Luce (L'ED) e il carica batteria incorporati per visualizzare il contenuto e per ricaricare il nostro "famigerato" smartphone o tablet che sia, che si scarica sempre nei momenti di maggiore necessità!
Ecco la novità: ogni borsa della collezione è dotata di una tecnologia brevettata che all'apertura aziona una strip di led e da una porta USB. Oltre all'iconica Persefone, il modello protagonista della collezione FW16/17 è appunto la nuova Era il cui effetto finale è in una sorprendente varietà di cromie che sposano perfettamente i materiali identificativi del brand – che ama pellami quali bufali, vitelli e capre- sino a creare intarsi preziosi sui modelli di punta della collezione.
Importante sottolineare che ogni modello della collezione L'ED è realizzata interamente in Italia da maestri artigiani con pellami pregiati e grande attenzione alle finiture ad ai dettagli.
Entrambi gli eventi sono stati organizzati con la consueta eccellente professionalità e grande passione per il proprio lavoro dall'instancabile e affascinante Alessandra Grillo insieme all'amico Domenico Zambelli, punto di riferimento dei "top events" nazionali.
Special Thanks to:
Locale Parma by Cristina Poldi Allay – Personalità HairStyling by Morgan Visioli
Le interviste in esclusiva ed il backstage alla sfilata RICHMOND del 28 Febbraio 2016! Special Thanks to: Alessandra Moschillo by Richmond
- Marco Passoni by Verso Agency.
La sfilata RICHMOND si è svolta a Milano nel corso della Fashion Week- Moda Donna per la collezione Autunno/Inverno 2016-17.
Online sul canale You Tube-FlashOn Mag e su www.flashonmag.com
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L'artigianalità fiore all'occhiello del made in Italy. Abilmente: la mostra atelier internazionale della Manualità Creativa che dal 17 al 20 di Marzo si svolgerà presso il padiglione 8 della Fiera di Roma.
Di Giulia Santoro
Sotto il segno del DESIGN ITALIANO fortunatamente noi italiani siamo conosciuti non solo grazie ai grandi brand di esportazione internazionale, ma anche grazie ad un altro importantissimo fiore all'occhiello: l'artigianalità, ovvero se vogliamo dirlo in termini più esterofili, l'handcraftship.
FlashOn Mag attraverso la Rubrica di Design vuole proprio mettere in evidenza anche le piccole realtà che fanno grande la nostra Italia sotto il profilo della creatività "homemade".
Dove trae origine tutta la nostra tradizione artigianale?
C'è un importante evento che sottolinea l'importanza di questa preziosa forma di creatività ed è ABILMENTE: una mostra atelier internazionale della Manualità Creativa che dal 17 al 20 di Marzo si svolgerà presso il padiglione 8 della Fiera di Roma.
Tutti i giorni, dalle 10:00 alle 19:30, per soli 10 euro, avrete modo di interagire con dei veri professionisti di queste arti artigianali che, nell'era del tutto e subito e a basso costo, si sono un po' persi.
Le aree tematiche di Abilmente sono concentrate in varie sezioni dai Bijoux al Cake e sue decorazioni, ma anche Crochet-Tricot, Cucito, Patchwork, Ricamo e merletto, Tecniche decorative e Tessitura.
In tutte queste specialità ci saranno dei veri Big di livello internazionale che lavoreranno sotto i vostri occhi. Sarà possibile quindi acquistare in loco creazioni "handmade" oppure seguire workshop e lezioni di gruppo su quella che è la vostra materia preferita.
Ogni padiglione sarà dedicato ad una delle diverse aree tematiche quindi anche l'ambientazione stessa e le varie scenografie saranno perfette per suggestionarvi ancor di più.
Non tutti sanno infatti che questa manifestazione esiste già da diverso tempo e coinvolge non solo il comune di Roma ma anche altre città d'arte italiane. È una mostra itinerante che segue le tematiche stagionali secondo i trend del momento.
Se siete davvero interessati a seguire anche qualche corso potrete collegarvi al sito www.romaprimavera.abilmente.org, per iscrivervi per tempo ai vari workshop.