Gli italiani hanno voglia di uscire. Nonostante la crisi.
Host 18–22 ottobre -In occasione di Host 2013 Fipe presenta la ricerca "P.E. 24h La Cas@ fuoricasa" e mostra le nuove tendenze degli italiani in fatto di consumi. 73 i miliardi di euro spesi nel 2012, pari al 35% della spesa alimentare. Sempre più amata la colazione al bar, in calo la pausa pranzo mentre crescono gli italiani che escono fuori a cena.
Gli italiani hanno voglia di uscire. Nonostante la crisi. A fronte di una fisiologica flessione dei consumi dovuti alla congiuntura non favorevole, frequentare bar, ristoranti e locali resta comunque una piacevole abitudine. È quanto emerge dall'ultima ricerca dell'Ufficio Studi Fipe, "P.E. 24h La Cas@ fuoricasa", che la Federazione Italiana Pubblici Esercizi, aderente a Confcommercio – Imprese per l'Italia presenta oggi, martedì 15 ottobre, in occasione della sua partecipazione a Host 2013 (in programma a fieramilano dal 18 al 22 ottobre). Una scelta strategica quella di Fipe, che vuole porsi sempre più come punto di riferimento per tutta la filiera della ristorazione, potenziando il proprio impegno a livello formativo e nei confronti di tutti gli stakeholder di riferimento.
"Host 2013 è la fiera internazionale più importante dell'ospitalità e precede di due anni l'Expo2015, la manifestazione che avrà come tema il cibo e gli aspetti anche sociali ad esso collegato – dice Lino Stoppani, presidente Fipe -. Con la nostra presenza al Salone vogliamo dimostrare quanto è importante il contributo delle associazioni di categoria all'organizzazione e alla riuscita dell'Esposizione Universale sul quale l'Italia fa grande affidamento. Ci presentiamo con idee originali e innovative, per offrire un contributo molto atteso da tutta la filiera: un mondo complesso, che va dalle organizzazioni territoriali agli esercenti, senza dimenticare i fornitori agricoli e di attrezzature industriali per il settore".
"P.E. 24h La Cas@ fuoricasa": più colazione, meno pausa pranzo
A creare tanta aspettativa sulla partecipazione di Fipe ad Host è il perdurare del momento di debolezza dell'economia italiana che si continua a riflettere anche sul settore dei consumi fuori casa. Tuttavia, nonostante una situazione non certo favorevole, i consumi del cosiddetto "fuoricasa" restano una voce di spesa estremamente significativa. La spesa delle famiglie italiane per la ristorazione vale 73 miliardi di euro pari al 35% dell'intera spesa alimentare. Dopo Spagna e Gran Bretagna, l'Italia è il paese europeo con la maggiore incidenza dei consumi alimentari fuori casa sul totale della spesa alimentare (35% a fronte di una media europea del 32%). In termini di spesa pro-capite, gli italiani spendono in ristorazione circa 1.200 euro l'anno, il 32% in più dei francesi e il 53% più dei tedeschi. Valori che pongono l'Italia al terzo posto nella classifica europea per i consumi fuoricasa.
Più nel dettaglio, come risulta dalla fotografia scattata dal centro studi Fipe, il bar rimane il luogo preferito dagli italiani per fare colazione con un totale annuo di circa 1,5 miliardi di consumazioni. I prezzi sono infatti molto contenuti: 94 centesimi il prezzo medio dell'espresso e 1,26 euro quello del cappuccino.
A registrare una flessione maggiore è invece il consumo di cibo nella pausa pranzo. Tra il 2008 e il 2012 ben 204 mila persone non entrano più nel pubblico esercizio per il pasto di metà giornata. Per fortuna il calo è parzialmente compensato dagli 8 milioni di persone a cui capita ogni tanto di consumare un pranzo fuori casa nei giorni feriali.
Un cambiamento di tendenze si registra anche per la cena. Se nel 1993 rappresentava il pasto principale della giornata per il 17% della popolazione, oggi lo è per il 24%. E se a cenare fuori casa almeno una volta a settimana è il 28,3% dei cittadini, la metà predilige la pizzeria a fronte di un 25% che sceglie il ristorante, soprattutto in occasione di ricorrenze.
Tutto ciò dimostra che, a dispetto della crisi economica, gli italiani amano frequentare bar e ristoranti, nonostante una situazione non certo favorevole: secondo l'Ufficio Studi Fipe, nel 2012 la spesa delle famiglie si è ridotta di 1,6 miliardi di euro (-2,5%). Un dato negativo che si conferma anche per l'anno in corso in cui è prevista una diminuzione dell'1,3%. I dati registrano in pratica un calo cumulato del 4% circa in due anni.
Il contributo di Fipe a supporto della ristorazione italiana: lo sportello online
I dati del centro studi indicano dunque uno scenario in continuo mutamento e per dare un aiuto concreto, fatto di risposte pronte e immediate ai problemi della categoria, Fipe ha attivato uno sportello online al quale si può accedere sia dal sito Fipe (www.fipe.it), sia dal sito Host (www.host.fieramilano.it) con una semplice registrazione. Uno dei temi trattati, oltre alla gestione del personale, è per esempio proprio il riposizionamento sul mercato in relazione all'evoluzione domanda. Non bisogna infatti dimenticare che per ogni fase della giornata vissuta fuori casa ci sia un'offerta mirata e specifica da parte di pubblici esercizi. Da qui l'idea di partecipare ad Host con un format esclusivo ideato proprio per questa Fiera. Nello stand a pianta circolare che ricorda il quadrante di un orologio, Fipe allestirà gli arredi in modo da simboleggiare i pubblici esercizi di riferimento (bar, ristoro veloce, ristorante, intrattenimento serale). E niente affatto casuale è anche il titolo (anch'esso in esclusiva) per l'esposizione: "P.E. 24h La Cas@ fuoricasa".
Milano, 15 ottobre 2013
(Fonte FIPE)
Di Sara/B, 31 agosto 2013 - In legno naturale a sostegno dell' ambiente: il nuovo orologio che fa tendenza -
Ogni modello sarà unico perché caratterizzato dalle venature irripetibili del materiale di cui è composto interamente: legno al 100%. Originale e di tendenza, questa nuova linea di orologi realizzati da WeWood, unisce design innovativo, stile unico e soprattutto sensibilità e sostenibilità ambientale.
Leggero - pesa solo 50 grammi, sembra quasi di non averlo - ma resistente e affidabile grazie al meccanismo Citizen, invecchierà con noi tenendolo al polso. Completamente privo di materiali tossici e artificiali, la collezione prende vita dando una seconda possibilità ai materiali di scarto. Non solo non si procura danno all' ambiente, bensì si aiuta la natura con il proprio contributo; per ogni "timepiece" acquistato viene infatti piantato un albero. WeWood collabora con American Forests che è la più antica organizzazione nazionale di conservazione forestale senza fini di lucro degli USA, sostenitrice dello sviluppo e dell'espansione delle foreste americane. Ogni iniziativa si inquadra all'interno del progetto "El futuro esta en elmonte", che vede l'azienda impegnata ad aiutare il pianeta. Con l'acquisto di un Date Aludra limited edition, infatti si diventa proprietari di un albero piantato in Argentina, nel Gran Chaco, una zona che ha risentito fortemente della deforestazione non sostenibile. Il progetto vuole arricchire, restaurare e conservare i boschi nativi, coinvolgendo la comunità locale e sviluppando uno spirito ambientale. Inoltre se si entra a far parte della comunità sul sito si può vedere crescere virtualmente il proprio albero.
di Lamberto Colla -
Parma, 24 Agosto 2013 -
Per procurato allarme due persone di Barga (Lucca) sono state denunciate dai carabinieri lo scorso 22 agosto.
Lei è una 26enne che ha avuto l'infelice idea di riportare sul suo profilo social quanto ascoltato in una conversazione all'interno di un negozio di Barga (LU). Lui 42enne invece è il titolare del negozio rivenditore anche per una nota compagnia telefonica il quale raccontava ad alcuni clienti di una forte scossa sismica che si sarebbe scatenata di lì a poco rafforzando, per di più, il contenuto della "notizia" con il fatto che alcune compagnie telefoniche avrebbero disattivato alcune linee per lasciare maggiore spazio alle comunicazioni della Protezione Civile.
Una miscela esplosiva innescata con la pubblicazione sul profilo facebook della ragazza. Una reazione a catena di segnalazioni allarmistiche che hanno obbligato l'amministrazione comunale di Barga alla verifica dei fatti e alla immediata smentita attraverso un comunicato a firma del Vicesindaco e Assessore alla Protezione Civile avvocato Alberto Giovannetti nel quale viene ribadito che "Sono totalmente prive di fondamento le informazioni apparse su internet ed in particolare su alcuni social network in ordine alla previsione di "una forte scossa di terremoto" e al fatto che a "Castelvecchio la protezione civile sta staccando alcuni numeri di cellulare". E stato altresì appurato che le difficoltà tecniche di alcune compagnie telefoniche che si registrano nella zona in questi giorni non sono da mettere in relazione ai recenti eventi sismici".
E così si è passati dallo scoop alla denuncia. Gioie e dolori dei cinguettii.
di Lamberto Colla -
Emilia, 15 Agosto 2013 -
- Dalle coste italiane alla Nuova Zelanda -
Buongiorno e buon ferragosto a tutti i nostri lettori, sparsi qua e là, in luoghi ameni di villeggiatura piuttosto che sul luogo di lavoro a sognare le prossime ferie.
E Buon Ferragosto soprattutto a coloro i quali soffrono e che non hanno nemmeno la forza di sognare. A coloro che sorridono perché hanno la forza e il coraggio di stare vicini alla sofferenza altrui.
Cerchiamo di ricordare, almeno per qualche minuto, che ferragosto è sì la festa di mezza estate per eccellenza ma anche una ricorrenza religiosa dedicata alla Vergine Maria e alla sua Assunzione in Paradiso.
Auguri a tutti quanti!


di Virgilio-
Parma, 12 Agosto 2013 --
Piacenza con Parma e Cremona, Reggio Emilia con Modena e Bologna.
La proposta Monti di rivedere la geografia politico amministrativa dell'Italia rimane ancora tale. Non è stata completamente apprezzata per ragioni di puro campanilismo e per la necessità di una riforma costituzionale che tarderà a essere posta in campo. Fatto sta che dal dopoguerra ad oggi si è assistito un processo di "iperterritorializzazione" come l'ha identificato la Società Geografica nello studio pubblicato lo scorso mese. Una percorso che prende origine da spinte locali "delle attuali politiche pubbliche, le implicazioni territoriali dei nuovi ritagli sono state tuttavia eluse o affrontate finora in modo assai confuso dal discorso politico e nelle stesse pratiche della governance (Governa, 2005; Amato e Governa, 2005; Celata, 2008; Celata e Fardelli, 2009). In questo quadro, ci pare che l'analisi degli spazi amministrativi e l'impegno critico per un loro ripensamento non solo non abbiano perso di attualità, ma continuino a costituire una forte sollecitazione per la ricerca geografica, pur non potendo più, ovviamente, essere posti negli stessi termini del secolo scorso."
Alla nascita delle Regioni nel 1970 le province erano 94, tre in più rispetto al 1947 mentre ora si è giunti a 110 e con la loro lievitazione si sono trascinate anche le Comunità Montane, le unioni di comuni, le aree di sviluppo industriale, le circoscrizioni comunali e via a non finire con le istituzioni di parlamentini e mini governi locali.
Ora la crisi e la necessità di ridurre i costi degli apparati amministrativi di governo sta spingendo per una razionalizzazione. Proprio a tale proposito, affinché si proceda a una reale e completa razionalizzazione che la Società Geografica Italiana ha inteso produrre una proposta funzionale e soprattutto globale, capace di intaccare realmente l'assetto geopolitico e amministrativo del'Italia. Un contributo alla riflessione come lo definisce il Presidente Sergio Conti. "Si tratta di un percorso complesso che non può chiudersi nel volgere di una stagione. La Società Geografica Italiana lo aveva già avviato nel decennio precedente e la pubblicazione di questo volume vuole ribadire un impegno volto al dialogo, all'elaborazione e, fondamentalmente, al confronto politico".
Il fondamento metodologico della ricerca è dato dall'individuazione dei «sistemi urbani» e, pur non stravolgendo il disegno attuale (che pur sempre conserva un'almeno parziale rispondenza con le aree di attrazione delle città) né entrando nel dettaglio comunale, oggetto semmai di una seconda fase di riordino, tende a razionalizzare la divisione amministrativa su 36 aree che, per l'intero Paese, costituiscono la base delle relazioni.
Di Sara/B 17 agosto 2013,
Caitlin Freeman e la sua arte moderna alla portata dei più golosi -
Un Modrian, un Matisse, un Warhol una collezione davvero inestimabile quella vantata da Caitlin Freeman; unica differenza rispetto ai classici galleristi, lei sarà lieta di condividere le sue opere con voi al Blu Bottle Coffee, il bar del Museo di Arte Contemporanea di San Francisco. Una nuova forma d'arte che va oltre la ormai consolidata cake design, questa giovane chef pasticciera non manca certo di inventiva e creatività, a cui aggiunge un indubbio amore per l'arte. Belli colorati e soprattutto buoni i singoli piatti riproducono opere di artisti come Mark Rothko, Donald Judd and Damien Hirst, con la differenza che il ristoro degli occhi sarà subito accompagnato da quello del palato.
C'è la torta al limone con ganache al cioccolato bianco ricoperta di confettini colorati ispirata all'opera di Damien Hirst "Amylamine"
o la torta a strati red velvet dal color rosso intenso puntinata in superficie quanto la tecnica del fumettistico Lichtestain in "Cathedral #6". Ma al Blue Bottle Coffee la torta più richiesta e fotografata resta la Mondrian Cake, una stratificazione di torta alla vaniglia e red velvet con ganache al cioccolato.
Dolci di ogni tipo, forma e colore per un menù rigorosamente ispirato all' arte moderna dove trova spazio anche il salato con la zuppa di pomodoro con "cerchio" croccante allo zafferano ispirata al famoso "Untitled" di Donald Judd.
Il modo migliore per iniziare una piacevole visita in galleria partendo dalla parte più gustosa dell' arte. E come ogni arte che si rispetti non si ferma certo davanti alle provocazioni come le fotografie di Robert Mapplethope.
immagini by chromatology.wordpress.com
La giovane chef pasticciera nel suo libro Modern Art Desserts spiega passo passo come ricreare le sue ricette, un simpatico modo per tirare fuori l'artista che c'è in ognuno di noi!
di Walter, 26 luglio 2013 -
Recentemente Google ha portato la sua tecnologia Street View all'interno delle case e dei locali pubblici ormai in tutto il globo, scala le montagle e cattura i cieli sopra le nostre teste con la stessa tecnologia.
L'ultima grande fatica è la ripresa del Monte Fuji e per concludere l'opera Google sta cercando esploratori che muniti di alta tecnologia fotografica vadano a scalare il monte per poterci regalare delle visioni mozzafiato. Per una prima scansione del monte Google ha usato un robot scalatore che ha percorso una delle vie passeggiate principali. La mappatura del monte Fuji fa parte di un programma iniziato diversi anni fa in cui Google si impegna a mappare il patrimonio dell'Unesco in giro per il globo.
Ma cosa c'entra il Film Shining?
L'idea è venuta ad un fotografo che stava mappando il suo studio, nel corridoio appunto ha realizzato una scena presa in prestito dal film Shining di Kubric. Il corridoio insanguinato con il triciclo rosso.
Potete fare un giro virtuale se volete.