Nella giornata della Festa delle Donne, la storia di una donna che è riuscita grazie al suo essere caparbia in un ambito prettamente maschile, considerando il periodo storico, dando vita ad uno degli Champagne più rinomati al mondo.
Di Cecilia Novembri
Tutti conoscono il famosissimo champagne Veuve Clicquot, moltissimi hanno degustato e apprezzato il fantastico perlage, corpo, finezza, cremosità unite a una grande bevibilità, ma forse non tutti conoscono la storia di questo inimitabile vino.
Tutto nasce da una giovane ragazza, Barbe-Nicole, sposata con un ricco possidente, Monsieur Clicquot, proprietario, nel 1805, di una delle più importanti maison champenoise.
Durante lo stesso anno la ragazza rimase prematuramente vedova all'età di 27 anni ed ereditando l'attività del marito, diventò una giovane donna champenoise!
Il vino prodotto all'epoca da Barbe era molto diverso dal vino che conosciamo oggi. Un prodotto ottenuto da una naturale e spontanea rifermentazione di quegli stessi lieviti utilizzati per la prima e unica vinificazione, ma nonostante il suo carattere ruvido e impreciso, veniva venduto, ed amato, alle più importanti corti reali europee.
La produttrice, con caparbietà e precisione decise di dare una svolta al suo prodotto, eliminando quanto più possibile i difetti che per lei erano insopportabili.
Creò così un team di cantina, diremmo oggi, e inventò quello che sarebbe diventato il Metodo Champenoise che riuscì a mantenere segreto per 15 anni: seconda fermentazione, remuage, degorgement.
Quando ad una cena ci capiterà di avere nell'amata coppa dello champagne, pensiamo a Barbe-Nicole, a tutto quello che ha fatto e che tutto ciò lo si deve a lei e al suo coraggio, intelligenza, acume, caparbietà e sana testardaggine, grazie Barbe!
Celebriamo in questo modo una vittoria di una grande donna.....buon 8 Marzo a tutte le donne giovani o adulte che siano!
Sicurezza e autorità celata sotto un'estrema classe ed eleganza sono le qualità espresse dalla donna Scervino per la prossima stagione invernale. La sfilata della collezione autunno/inverno 2016-2017.
Di Veronica Volpi
Ermanno Scervino mette in scena la collezione autunno/inverno 2016-2017 traendo ispirazione dal mondo delle Arti, da quella sfera che è in grado di elevare la tangibilità all'evanescenza, creando quell'eterea perfezione che solo nel mondo onirico la si può scoprire.
Pizzi chantilly avvolgono giovani donne in abiti dalle forme a palloncino e sirena, lasciando però trapelare un delicato gioco della seduzione nel vedo e non vedo dei ricami millefoglie.
Delicatezza che nasconde un'anima forte, quasi guerriera: ed ecco quindi l'incalzare di cappotti dalle mostrine militari, pantaloni a sigaretta e soprabiti in stampa animalieur, il tutto però rifinito con l'eleganza degli intarsi in pelliccia di volpe.
Una donna che non si lascia sopraffare nemmeno dalla routine quotidiana, dove il sapore grunge e urban viene lasciato al tweed e al gessato di cappotti e tailleur. Sicurezza e autorità celata sotto un'estrema classe ed eleganza sono le qualità espresse dalla donna Scervino per la prossima stagione invernale.
Special Thanks To –
Press Office by Ermanno Scervino –
Photographer: Mariolina Dimonte by Best Vision.TV
Milanomodadonna.it
La prossima collezione Autunno/Inverno 2016/2017 della stilista emiliana ELISABETTA FRANCHI. Tutti i "must" distintivi targati EF in passerella alla Milano Fashion Week, le tante celebrities presenti tra cui Simona Ventura e la collezione "Animal Free".
Di Maria Carla Magni
E' una vera e propria "community" il pubblico "fashion-addicted" che segue come una musa ispiratrice la stilista emiliana ELISABETTA FRANCHI, e lo si percepisce già all'ingresso di via San Luca, dove si è svolta venerdì 26 la sfilata della prossima collezione Autunno/Inverno e molte ospiti indossano i "must" distintivi dei capi targati EF.
Il motivo di tanto successo viene confermato anche durante questa presentazione un vero e proprio inno alla femminilità intriso di colori e forme uniche che ancora una volta delineano la forte personalità di Elisabetta Franchi.
Ricchissimo il "parterre du roi" delle tante celebrities presenti per applaudire la nuova collezione, tra i tanti Simona Ventura in partenza per "L'Isola dei Famosi" e testimonial del brand.
Le suggestioni che vengono da subito ricreate si calano nella magia e nella fantasia del Cirque du Soleil con uno sguardo sulle preziose uniformi alla corte di Maria Antonietta e di Lady Oscar, l'eroina francese che svela inimmaginate armi di seduzione.
L'ispirazione prende forma dai costumi di scena che si trasformano in micro-giacche e bolerini cortissimi con dettagli importanti dai bottoni maxi alle profilature gold, corde dorate e spalle decise che ricordano il gusto "regimental".
I pantaloni superskinny o cropped fino alla caviglia accarezzano il corpo, mentre le stampe animalier (realizzate in soluzioni eco per sottolineare la politica "animal friendly") suggeriscono un "mood aggressive" senza abbandonare una femminilità sofisticata di una vera dominatrice.
Spiccano i colori blu tra il cobalto e oceano, il rosso lacca con innesti "golden touch" oltre a grafismi geometrici ispirati al tendone del circo, righe regimental e tartan sono i veri protagonisti.
Sempre in stile uniforme militare anche gli accessori dove dominano gli stivali in versione cuissard che siano alla caviglia o a metà polpaccio. Il "must" che domina la collezione shoes è il decolleté con frange che decorano il tacco, giochi di borchie e occhielli, o varianti bicolor.
Anche le borse restano definite dagli elementi chiave della collezione come frange, dettagli in oro e decisi accostamenti cromatici in una ricca proposta di soluzioni mini come secchielli, tracolle e clutch.
Il tema più importante di tutta la collezione e che sta particolarmente a cuore ad Elisabetta Franchi, e che ci racconterà direttamente nella video intervista realizzata in esclusiva da FlashOn Mag a breve online, è riassunto nel claim sfoggiato a conclusione della sfilata e che pone l'attenzione sulla sensibilizzazione contro lo sfruttamento degli animali nei circhi.
Con "Animals Are not Clowns" e "Circus is not fun for Animals" la stilista sostiene la LAV, in qualità di social straordinaria, associazione animalista che recupera e ricovera animali selvatici ed esotici salvati dai sequestri dei circhi. Il centro che si trova a Semproniano in Toscana raccoglie circa 600 individui di diverse specie tra cui felini, pappagalli, scimmie e zebre.
Attraverso la vendita delle t-shirt in cui campeggiano i claims animalisti e che fanno parte della collezione "Animal Free", composta da capi, pellicce, piumini, borse e piccoli accessori tutti interamente eco-friendly, verrà devoluto un contributo in beneficenza a sostegno della LAV. Le "speciali T-Shirt" sono già disponibili presso le boutique di Milano e nello store online elisabettafranchi.com.
Credits:
With the Courtesy of: Paolo Loffi by JamPhoto.it
Special Thanks to: Locale Parma by Cristina Poldi Allay – PHS by Morgan Visioli
Dalle passerelle della Fashion Week Moda Donna Milano fall/winter 2016-2017, la sfilata Richmond. Gli ospiti internazionali, la sfilata e tutte le nuove tendenze con un'esclusiva photogallery.
Di Veronica Volpi
Come un fulmine in mezzo alla notte irrompe sulla scena la pop star americana EVE con la sua "Let me blow ya mind": si apre così la sfilata fall/winter 2016-2017 di RICHMOND, con una spettacolarità e forza che anticipa le caratteristiche della donna "Killer Queen" protagonista della collezione.
L'elegante donna in completo pied de poule, dal contrasto cromatico degli accessori rosso fuoco, si abbandona alle fantasie della notte vestendo opulenti e ricamati abiti nello sfavillante nero, la cui ricchezza viene ulteriormente enfatizzata dall'utilizzo del manto di pelliccia in gonne e soprabiti.
In realtà la notte è anche occasione per sognare la propria libertà, interpretata come il volo di aquile nel cielo di seta di gonne e abiti dai forti contrasti cromatici: i colori decisi dei completi rosso rubino, verde smeraldo e blu zaffiro risplendono come pietre preziose, abbandonandosi alla lucentezza dell'oro sul finale.
Frammenti di eleganti feste in barocche cornici e decori dipingono abiti dalle gonne a ruota e lunghe code in jersey di seta, per poi ritornare all'evanescenza della notte in boschi incantati avvolti dalla nebbia e abitati da fiere.
Ancora una volta, la forza dell'animale selvaggio diventa metafora della determinazione femminile e nelle sembianze del falco dipinge lunghi abiti bianchi dal taglio a sirena e ampie gonne a mantello. Non manca nemmeno il potente gioco della seduzione interpretato dalle leggere trasparenze del voile e seta.
Il front row della passerella ha visto protagoniste numerose celebrities nazionali, tra cui Mara Venier, Maddalena Corvaglia, Giulia Salemi, che indossando abiti della maison hanno voluto rendere omaggio a Saverio Moschillo e alla figlia Alessandra, a cui rivolgiamo il nostro sincero ringraziamento per la sua sempre squisita ospitalità.
La vera icona della mattinata è stata però la musica, non solo personificata dalla splendida performance di Eve, ma anche dalla presenza della cantautrice Giusy Ferreri.
Special Thanks To –
Marco Passoni by Verso Agency – Vimercate (MI) – photographer
Alessandra Moschillo by Richmond
Aperta ufficialmente la settimana della Moda a Milano alla presenza del premier Matteo Renzi. Moltissimi gli eventi e le sfilate in programma per presentare quella che sarà la prossima collezione Autunno-Inverno 2016-17.
Di Maria Carla Magni
Si è aperta ufficialmente mercoledì 24 Febbraio la settimana della Moda a Milano alla presenza del premier Matteo Renzi quale tangibile sostegno che il settore della moda è assolutamente uno dei migliori pilastri dell'economia italiana, fiore all'occhiello dell'eccellenza "made in Italy".
Dal 24 al 29 Febbraio moltissimi gli eventi e le sfilate in programma per presentare quella che sarà la prossima collezione Autunno-Inverno 2016-17.
Solo qualche dato direttamente dalla Camera della Moda, con cui quest'anno anche FlashOn Mag è accreditata, sono significativi per comprendere la portata di questo importantissimo evento sul calendario della moda italiana:
Importante anche segnalare le "New Entry" che sfilano per la prima volta in calendario Diesel Black Gold, Atsushi Nakashima, il designer ospite di Giorgio Armani, oltre che Lucio Vanotti e Piccione Piccione, brand della new wave della moda italiana che chiuderanno la fashion week insieme a Arthur Arbesser, Vivetta, San Andrés Milano, già in calendario nell'ultima edizione.
Lunedì 29 febbraio si svolgerà il closing event "A sustainable drink for a sustainable fashion", durante il quale la Camera della Moda presenterà le "Linee Guida sui requisiti eco-tossicologici per gli articoli di abbigliamento, pelletteria, calzature e accessori" sviluppate in collaborazione con Sistema Moda Italia, Federchimica, Associazione Tessile e Salute e Altagamma.
Il documento, esito di anni di ricerca è il primo step della strategia sulla sostenibilità e rappresenta un pilastro fondamentale su un tema di primaria importanza per il nostro futuro.
Il Fashion Hub di Milano Moda Donna è situato presso l'UniCredit Pavilion di Piazza Gae Aulenti, progetto a sostegno di nuovi brand di abbigliamento ed accessori italiani ed internazionali ai quali viene offerta un'occasione di networking, business e visibilità.
"Una settimana che racconta di un settore che ci vede protagonisti nel mondo per l'unicità dei nostri brand e della nostra industria e largamente primi in Europa per giro d'affari. Che parla, in sostanza, di quella fusione tra tradizione e innovazione che è motore della nostra storia." Così commenta il Presidente di Camera Nazionale della Moda Italiana, Carlo Capasa.
La Fashion Week milanese potrà inoltre essere seguita attraverso sul website milanomodadonna.it con streaming delle sfilate, video e fotogallery delle collezioni.
FlashOn Mag darà riscontro di alcuni eventi e sfilate con i propri reportage in esclusiva nei prossimi giorni.
Credits:
With the Courtesy of:
milanomodadonna.it
Special Thanks to:
Locale Parma by Cristina Poldi Allay – PHS by Morgan Visioli
Cala il sipario per la Fashion Week milanese Moda Donna per le collezioni Autunno/Inverno della prossima stagione. Moltissime le presentazioni sia nelle varie location sparse in città che al White e al Fashion Hub Market. Innumerevoli gli eventi collaterali, uno tra tutti il mega party di Philipp Plein con ospite il guest-rapper Chris Brown.
Di Maria Carla Magni
E' calato ieri il sipario anche su quest'ultima edizione della Fashion Week milanese Moda Donna per le collezioni Autunno/Inverno della prossima stagione.
Indubbiamente, nonostante le giornate uggiosissime e ancora molto invernali a Milano, è stata un'edizione molto vivace e calda in cui è tornata come protagonista assoluta la creatività, nonché eccellenza, italiana della moda!
Se da ormai qualche anno mancava quello spirito innovativo che tanto contraddistingue il "mood creativo italiano" tanto che i buyers stranieri cominciavano a preferire altre piazze rispetto a quella italiana, le innumerevoli iniziative sparse per Milano e l'operosità del settore hanno di certo contribuito a riportare uno smalto speciale sull'Italia.
Forse ancora trascinati dall'entusiasmo creato con Expo, questa Italia e la Milano dei giorni della settimana della moda ci piace molto.
Finalmente le istituzioni, con in primis il premier Matteo Renzi, che ha ufficializzato con la sua presenza l'apertura della Fashion Week il 24 febbraio, la Camera della Moda con le varie maison ma anche con i nuovi giovani talenti tutti insieme hanno fatto squadra e questo è da sempre segno di successo.
Moltissime le presentazioni delle nuove collezioni sia nelle varie location sparse in città che al White (salone collaterale che raduna le nuove tendenze) e al Fashion Hub Market (quartier generale per tutta la stampa accreditata alla Camera della Moda presso l'Unicredit Pavillon situato nell'avveniristica piazza Gae Aulenti), ma non da meno sono stati gli innumerevoli eventi collaterali, uno tra tutti il mega party di Philipp Plein con ospite il guest-rapper Chris Brown, che si sono sovrapposti in contemporanea anche a quelli della Fiera MIDO (dedicata al settore Eyewear).
Quasi impossibile seguire tutto, ma quest'anno FlashOn Mag, accreditato alla Camera della Moda, ha seguito in esclusiva alcuni tra gli happenings e sfilate più importanti di cui vi daremo ampio riscontro nei prossimi giorni.
Meritano qualche piccola anticipazione alcuni che ci hanno particolarmente entusiasmato come la proposta di ELISABETTA FRANCHI, con un richiamo alla follia surrealista del Circo mescolata con ironia a dettagli dal rigore gendermarie della fascinosa Lady Oscar che svela una innata femminilità sotto le severe forme dello stile militare in cui emergono le armi segrete della seduzione. Il tutto abbinato ad una campagna di sensibilizzazione della stilista contro l'utilizzo degli animali nel circo in cui campeggia il claim: "Animals Are Not Clowns" e "Circus is Not Fun for Animals".
Altro clima da RICHMOND che come sempre mescola due mondi opposti tra una realtà opulenta, rock e grintosa con un'altra più misteriosa ed eterea creando forti contrasti tra pelli e sete stampate con un tocco "Gold" la cui protagonista è una "Killer Queen" vestita d'oro.
Da ERMANNO SCERVINO fa da pardone "l'Handcraftsmanship", vale a dire l'alta artigianalità che distingue da sempre l'eccellenza italiana.
Qui maschile e femminile si mescolano per donare alla donna una uniforme che sottolinea la propria femminilità attraverso la bellezza richiamata dal mondo delle Arti. I tagli maschili diventano iper-femminili negli abiti impalpabili come in un dipinto impressionista.
Di grande ispirazione alla donna giapponese è rivolta la sfilata di MARIO DICE che accoglie più volte gli applausi della platea nel presentare capi raffinati, sofisticati, ricercati e al contempo dalle linee semplici e pulite che esaltano una femminilità sospesa tra una visione onirica, misteriosa e magica in cui si avvertono i richiami della tradizione giapponese ed orientale. Non mancano gli effetti tatoo con ricami "all over" quali tratti distintivi dello stilista.
Non perdete i prossimi appuntamenti con le INTERVISTE IN ESCLUSIVA e le AMPIE GALLERIE FOTOGRAFICHE che FLASHON Mag ha realizzato agli eventi e sfilate più prestigiose della recente Moda Donna- Febbraio 2016!
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With the Courtesy of:
modadonna.it – versoAgency by Marco Passoni – BestVision.tv – JamPhoto.it
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Locale Parma by Cristina Poldi Allay – PHS by Morgan Visioli
Due piccoli amici per la pelle, un gatto e un topolino, che accompagneranno i vostri bimbi in un viaggio alla volta di Londra, per imparare l'inglese divertendosi. Ascoltando il cd con le volete dei due protagonisti si possono imparare tante parole.
Di Susanna Voliani
Prendete due inconsueti amici per la pelle, un gatto americano curioso ed un topolino inglese un po' pigro, e mandateli a visitare Londra per un giorno: vivranno una divertentissima e vera giornata British!
Il libro è l'ultimo arrivato della serie "Imparo l'Inglese con Cat and Mouse" (Editrice Curci), scritto dai francesi L. Méhée e C. Jean ed illustrato da S. Husar.
Provate ad accompagnare con i vostri bambini quei due buffi animaletti come veri turisti sulla London Eye, a Buckingam Palace, a Hyde Park e da Hamleys e vi divertirete un mondo, imparando l'inglese dai loro piccoli dialoghi.
L'itinerario è ricco, colorato, accattivante: tra una passeggiata in centro, un pranzo con fish and chips, un giro sul red bus ed uno in metropolitana, un po' di shopping e decine di selfie scattati ad ogni angolo, la scoperta di Londra risulta dinamica e piacevole.
Ascoltate anche il CD con quelle strane vocette, ripetete tutte le parole, se siete bravi anche le frasi intere, ed il gioco è fatto: pronuncia perfetta per genitori e figli!
I Love London!
Dai 6 anni.
Caratteristiche e curiosità su quei vini che hanno superato di gran lunga la loro età di maturazione e consumo. Come capire se la bottiglia che abbiamo fra le mani contenga un vino d'antiquariato, come conservarlo o assaggiarlo.
Di Cecilia Novembri
Possedere una bottiglia di vino d'antiquariato è, per estimatori e non, una vera rarità.
I vini d'antiquariato non sono i vini di lungo invecchiamento, ma sono quei vini che hanno superato di gran lunga la loro età di maturazione e consumo e, non ancora cadenti, stanno lentamente ed elegantemente invecchiando.
Non essendo più comunemente reperibili, si possono effettivamente considerare degli oggetti d'antiquariato, con un valore, alle volte, piuttosto elevato. L'esame di questo tipo di vino è una vera e propria expertise e si basa sull'analisi di diversi fattori.
Prima si analizza lo stato esteriore di una bottiglia, se già a questo livello si scorgono gravi difetti è inutile proseguire e la bottiglia sarà destinata solo ad una collezione. Se invece è ritenuto idoneo, si passa alla valutazione vera e propria del vino, alla stappatura e alla degustazione.
Una bottiglia di oltre 30 anni è una bottiglia di vino d'antiquariato e il suo contenuto è, se ancora in buono stato, sicuramente nella fase finale della sua vita, quindi la capacità di conservazione e la maturità del vino dipendono dalla qualità dello stesso e soprattutto da come è stato conservato.
Per assaggiare un vino di oltre 30 anni prima di stapparlo è bene tenerlo fermo, magari in posizione inclinata per alcune settimane, in un locale al buio e fresco.
Ma quali sono i vini che più attraggono il collezionista? Tra gli italiani i vini maggiormente ricercati sono i piemontesi, Barbaresco, Barolo, i supertuscans, tanto apprezzati all'estero, Brunello di Montalcino, Chianti Classico, Nobile di Montepulciano, mentre tra i francesi i più stimati sono quelli provenienti dalle regioni vinicole del Bordeaux e della Borgogna.
Ma che prezzo avrà un vino del genere?
Il record nei Guinness è 75mila Sterline per uno Château d'Yquem del 1811.
With the courtesy of alux.com -baccerebaciccia.it – consorzio vino chianti – il giornale del cibo.it – scelte di gusto
Scegliere il look giusto per una "prima" a teatro non è certo un'impresa facile. Ecco le regole da seguire per essere impeccabili e non rischiare di trascendere nel kitsch per il contesto in cui vi trovate. Tutto quello che c'è da sapere su abito scarpe accessori e acconciatura.
Di Veronica Volpi
Solitamente "le prime" a teatro si riferiscono alle opere liriche, ma a volte riguardano anche i balletti, a seconda della consuetudine e della tradizione della città d'interesse.
In ogni caso per le donne quando si avvicina la fatidica serata, si pone sempre il problema su cosa indossare, come acconciare i capelli e quali accessori utilizzare per essere perfette, impeccabili ed eleganti e assolutamente mai fuori luogo.
Partiamo dall'abito.
L'abito per eccellenza alle prime teatrali è lungo, in raso o in seta, e assolutamente modello a sirena.
Evitate gli abiti a palloncino con gonne eccessivamente ampie sono abiti meravigliosi quelli ma non siete alla serata degli Oscar o al Festival del Cinema siete a vedere un'opera in un teatro di tradizione.
Evitate anche troppe paillettes, eccessivi ricami in Swarovski, frange, ricami a perline, trascendere nel kitsch per il contesto in cui vi trovate è un attimo.
Per quanto riguarda il colore, l'abito deve essere rigorosamente monocromatico o nero, o rosso o bianco o argento.
Meglio evitare le fantasie che fanno molto estate e feste in riva al mare. Se non possedete l'abito lungo, è concesso anche un abito da "cocktail" corto, alla condizione che sia sempre all'altezza del ginocchio e che sia accompagnato da calze rigorosamente nere velate o con la gamba nuda. No alle calze color carne.
Per quanto riguarda il colore e la tipologia di stoffa, valgono le stesse regole che per gli abiti lunghi. Nel corto sono concesse anche le balze, ma sempre molto leggere.
Passiamo alle scarpe.
La scarpa per eccellenza adatta a questa occasione è il sandalo gioiello con tacco non eccessivamente alto (max 12 cm) ma rigorosamente senza plateau.
Questo perché quando camminate nel foyer dovete avere un'andatura elegante, leggera, impostata ma naturale e il tacco troppo alto rischia di creare problemi nell'andatura specialmente se indossate un abito importante.
E non preoccupatevi se c'è freddo per i sandali, i taxi vi lasciano esattamente davanti all'entrata dei teatri per cui non dovete fare tragitti lunghi al freddo!
Se indossate un abito corto con calze nere come sopra citato vanno bene anche le decoltè con una mezza punta, sempre senza plateau e con tacco di max 12 cm.
Per quanto riguarda invece la borsa per queste occasioni perfetta è la pochette o la clutch.
Assolutamente non adatte le maxi bag, shopper, borse a spalla o tracolle. La borsa da teatro deve essere al massimo lunga 20 cm e portata rigorosamente a mano, sempre con eleganza e portamento. Per i colori può essere sia in tono col vestito che coi gioielli, ricamate con perline, paillettes o Swarovski, mai a fantasia o con colori fluo.
Ultimo dettaglio dell'outfit sono i gioielli.
La perfezione nell'outfit da teatro è la parure composta da girocollo (in pietre preziose o cristalli), orecchini piccoli e pendenti e bracciale.
In alternativa potete accostare pezzi differenti tra l'altro, a condizione che vi sussista una certa armonia nelle pietre, senza mischiare metalli, pietre o generi diversi, come ad esempio l'oro con l'argento, ma soprattutto i gioielli non devono essere eccessivi!
Gli orecchini meglio se di taglia molto piccola, perché ancora una volta si rischia di destare l'effetto contrario in chi vi osserva. Ricordatevi che il gioiello serve a risaltare voi, non deve essere lui protagonista.
Per quanto riguarda i capelli, il raccolto e lo chignon sono sempre molto chic, eleganti e raffinati per questa occasioni, evitate però sempre gli eccessi. Anche il capello sciolto è molto apprezzato, a condizione che sia ben pettinato e curato!
With the courtesy of gettyimages.it – louboutin.it – jimmychoo.it -
Quanto influisce il vino sulla dieta? Quante calorie sono contenute in un bicchiere? Ora è difficile saperlo con esattezza ma la Commissione Ue sembra intenzionata a far partire l'obbligo di indicarlo sulle etichette delle bottiglie per far conoscere l'apporto calorico contenuto.
Di Cecilia Novembri
Tutto è partito da uno studio fatto sulle ricerche effettuate su Google che incrociano le parole "calories" e "wine": al primo posto ci sono gli Stati Uniti, seguiti dal Regno Unito, Canada, Australia e Francia, tutti paesi interessati all'import di vino Made in Italy.
L'obesità nei paesi industrializzati preoccupa sempre più e così per contrastarla arrivano le etichette sulle bottiglie di vino che indicano le calorie.
La Commissione Ue sembra intenzionata a far partire l'obbligo dal 2016 ma i produttori si ribellano, nonostante per ora si parli solo di bozza. Il provvedimento rientra in un più ampio progetto di revisione delle leggi sull'etichettatura del vino dove, per ora vanno indicati nome e indirizzo del produttore, denominazione, allergeni, gradazione alcolica, quantità di prodotto.
La modifica potrebbe prevedere l'inserimento dei nomi delle varietà dei vitigni utilizzati nonché l'apporto calorico del contenuto della bottiglia.
Si è considerato che il fabbisogno giornaliero di un adulto di circa 70 kg di peso sia di 2.170 calorie al giorno. Una bottiglia di Amarone, con una gradazione pari a 16°, presenta un contenuto pari a 885 calorie, equivalente a circa 134 calorie per un bicchiere da 150 ml.
Un vino più leggero, con gradazione alcolica di 13°, fornisce un apporto calorico per bicchiere di 109 calorie, abbattendo così il contributo energetico di circa il 20%.
I sostenitori della nuova norma ritengono che le etichette scarsamente formulate non siano più accettabili, perché il consumatore ha il diritto di sapere come sono fatti i vini: il vino verrà equiparato a qualunque altro cibo.
Dalla parte opposta ci sono invece i produttori che temono ripercussioni, oltre che sui consumi e sui prezzi a loro carico, anche sui giudizi nei confronti dei vini che ritengono potrebbero essere influenzati più dalle etichette che dalla qualità vera e propria.
Torna alla ribalta un capo che con il suo stile un po' retrò, un po' chic e un po' dandy è riuscito a contaminare le passerelle dei più grandi stilisti del globo. Vediamo come abbinarlo con scarpe e borse per creare un look diverso e adatto a tutte le situazioni.
Di Veronica Volpi
Raccapricciante se si pensa a qualche anno fa abbinato a sandali e calzini, di grande tendenza oggi e capo indispensabile nel guardaroba del 2016: il pantalone culotte torna alla ribalta con il suo stile un po' retrò, un po' chic e un po' dandy e a contaminare le passerelle dei più grandi stilisti del globo.
Sportivo e adatto alla vita quotidiana se abbinato a scarpe stringate, flats e mocassini, di grande raffinatezza ed eleganza se accompagnato ai tacchi alti durante la serata.
Nel primo caso è consigliabile l'abbinamento con top crop e felpe, mentre per la sera è preferibile l'accompagnamento con camicia e blazer.
Per i materiali ogni tipo di tessuto è concesso, anche se il crepe di seta e il pizzo rimangono sempre i più adatti. Per quanto riguarda i colori, è sempre meglio puntare sulle tinte monocromatiche tipiche della stagione fredda, come ad esempio nero, blu inchiostro, tortora e champagne; meglio evitare le fantasie.
L'ispirazione viene dalle passerelle, dove stilisti del calibro di Giorgio Armani e Max Mara hanno saputo proporlo in ogni variante di abbinamento e colori. Il tocco finale può essere lasciato all'aggiunta del capello e la borsa a tracolla per conferirgli quell'eleganza dandy dal sapore intramontabile.
Images With Courtesy of: gettyimages.it – Giorgio Armani – Missoni – Luisa Spagnoli – Street Smith – jumglam.com
Gioielli: tutte le nuove tendenze 2016. Le forme i colori e i materiali protagonisti per tutti gli stili e tutte le tasche. Ecco cosa propongono i luxury brand da Bulgari a Cartier a Damiani, Eden e Chopard e i consigli pratici per essere sempre alla moda!
Di Giulia Santoro
Diciamo la verità: noi donne amiamo i gioielli!
Di qualsiasi genere, forma o colore, ogni scusa è buona per comprare qualcosa di nuovo, di prezioso che sia per una serata importante, un colloquio di lavoro o da abbinare ad un outfit speciale.
Non per niente i gioielli sono sempre il regalo più azzeccato ed apprezzato qualunque sia l'occasione.
Non per niente il tema odierno scelto per lo spazio in Rubrica dedicato al Design è rivolto ai gioielli e a tutte le nuove tendenze 2016.
I luxury brand da Bulgari a Cartier a Damiani, Eden e Chopard propongono collezioni brillanti, in tutti i sensi. I veri protagonisti sono l'oro e gemme coloratissime. Anche se siamo in pieno inverno infatti nessuna maison rinuncia all'allegria che questi monili portano con sé ed ecco che le grigie giornate invernali si ravvivano con i colori vivaci delle pietre preziose.
Non per niente la parola d'ordine è "più grande è meglio è". Dalle passerelle dominano collane, bracciali e anelli over-size in pieno stile retrò, come per esempio proposto nell'ultima sfilata di gioielli da donna di Just Cavalli.
Si sà che i diamanti sono i migliori amici delle donne, ma è altrettanto vero che di gioielli ce n'è sempre per tutti i gusti e soprattutto per tutte le tasche.
Torna in auge anche la bigiotteria, ma non solo quella di lusso, non importa quanto sia "preziosa", l'importante è che faccia risaltare al meglio la donna che li porta.
I "gioielli ironici" sono una delle tendenze più in voga per l'autunno inverno 2015-2016. I gioielli di design di quest'anno vedono spiccare labbra, ancore, corde marinaresche e persino i nostri cari animali da compagnia diventano collane, anelli o bracciali (www.miasitaly.it).
Rimangono sempre un "evergreen" i gioielli eleganti dove la qualità dei materiali incontra un gusto classico e raffinato (www.digregoriogioielli.com ).
Per chi ama i "vecchi tempi" sempre di moda i gioielli dal tocco vintage: oro giallo e pietre preziose per un look casual da tutti i giorni.
Il mio consiglio a tutti gli uomini previdenti, che magari si sono lasciati sfuggire l'occasione di per un regalo prezioso a San Valentino, è proprio quello di regalare un gioiello, di sicuro non sbaglierete!
Infatti sono impossibili i doppioni, che siano orecchini, bracciali, anelli o collane alle donne fanno sempre piacere riceverli, basta avere qualche accortezza:
E il gioco è fatto!!
Vini e cucina: il meglio racchiuso nelle tanto attese guide enogastronomiche 2016. Ecco i vincitori che si sono aggiudicati Bicchieri, Stelle, Forchette, Gamberi, Bottiglie, Corone e Viti. I ristoranti più apprezzati e le cantine e le etichette più stimate.
Di Cecilia Novembri
Bicchieri, Stelle, Forchette, Gamberi, Bottiglie, Corone e Viti. Sono i simboli utilizzati dalle migliori guide enogastronomiche che, come ogni anno, anche nel 2016 accompagneranno estimatori e non nel mondo dei ristoranti più apprezzati e delle cantine edelle etichette più stimate.
Ristoranti d'Italia de L'Espresso, pubblicata ininterrottamente dal 1978, giudica in ventesimi, e aggiudica da uno a tre cappelli alle cucine più prestigiose, lasciando commenti su ambiente, servizio e cantina. Massimo Bottura con la sua Osteria Francescana raggiunge il massimo, 20/20, conquistando la vetta della Guida L'Espresso 2016 per il quarto anno consecutivo.
"Una delle destinazioni più dinamiche e affascinanti del mondo", così Michael Ellis, direttore internazionale delle Guida Michelin, ha descritto l'Italia alla presentazione della Guida Michelin Italia 2016 che si propone come una guida giovane, la metà dei nuovi stellati ha un'età inferiore ai 35 anni, che sposta l'ago della bilancia della ristorazione al Sud Italia: Napoli diventa la provincia più stellata.
Sono 2268 le recensioni di ristoranti, trattorie, wine bar e birrerie per consentire a persone con ogni budget di trovare il locale giusto!
Questo è quello che si può trovare nella Guida Gambero Rosso 2016, un riferimento insostituibile e prezioso tanto per appassionati gourmet quanto per chi ne fa un uso di servizio o ancora per semplici curiosi. Tra le 26 Tre Forchette si confermano al vertice l'Osteria Francescana di Modena di Massimo Bottura e La Pergola del Rome Cavalieri di Heiz Beck, due nuovi ingressi Berton chef Andrea Berton e Seta del Mandarin Oriental Milano chef Antonio Guida.
Una menzione va fatta anche per l'edizione 2016 della guida Vini d'Italia del Gambero Rosso. Un'istantanea che racconta l'Italia del vino di oggi e con un po' di storia: il campione di quest'anno è il Brunello, 18 i Brunello 2010 premiati con i Tre Bicchieri!
Torna anche per il 2016 la guida I vini d'Italia 2016 de L'Espresso. Oltre 20 mila le etichette degustate, sorprendente un unico 20/20, punteggio massimo assegnato al Barolo 2011 di Bartolo Mascarello.
Prosegue il progetto editoriale avviato nel 2015 dall'Associazione Italia Sommelier con Vitae AIS. Anche in questa seconda edizione del volume ogni etichetta recensita è raccontata con informazioni aziendali, il profilo organolettico e i suggerimenti sul migliore abbinamento con il cibo.
Images with the courtesy of: Gamberorosso.it – Via Michelin.it – Espresso Repubblica.it – dissapore.com – Paolo Terzi Elle.it
Il Duca Bianco ha rivoluzionato e influenzato ogni sfera del mondo artistico. Le grandi maison si sono ispirate a lui per colori, forme e materiali. Ogni sua trasformazione è stata accompagnata da uno stile specifico ripreso dal modo della moda.
Di Veronica Volpi
"Ho sempre voluto essere un istigatore di nuove idee, ho cercato di provare tutto ciò che potesse essere uno strumento artistico, ho cercato di essere una rivoluzione fatta uomo".
Così David Bowie amava descrivere la sua vita, definendosi rivoluzionario e influencer di ogni sfera del mondo artistico. E così è stato, lasciando dietro di sé una grande eredità in materia di musica, cinema arte e moda.
Enigmatico, eclettico, rivoluzionario e trasformista, durante la sua esistenza è stato un vero e proprio "camaleonte del rock" in grado di personificare diversi ruoli e personaggi ognuno dei quali mentori di un movimento artistico, culturale e ideologico.
Ogni sua trasformazione è stata accompagnata da uno stile specifico dotato di una forza tale da influenzare più di ogni altro il modo della moda e il lavoro di stilisti classici e innovatori, che vedevano in lui una vera e propria fonte di ispirazione da cui trarre continuamente spunto in tema di colori, forme e materiali.
Primo fra tutti, Jean Paul Gaultier ha annoverato in varie sfilate il Duca Bianco attraverso pettinature rosso fuoco, make-up "infiammati" e pantaloni sixties: emblematica fra tutti è stata la passerella con Ziggy Stardust di modelle uscite con la famosa tuta a fantasia stellare e pettinatura "a cresta" rosso fuoco.
Più avanti con gli anni, la maison Gucci, sotto la guida di Frida Giannini, ha portato nelle boutique l'iconica giacca con spallotte di pailettes, il tailleur dorato e il bolerino con le frange, reinterpretando questi capi in una chiave contemporanea, moderna idonea al confort dello street style.
Anche Chanel ha omaggiato più volte lo stilista, come nel caso della creazione dei mocassini dorati con triplo fondo, oppure Alexander McQueen, con la creazione del cappotto con la stampa della bandiera inglese riportato sulla copertina dell'album album "Earthling" del 1997.
Non da meno sono state le grandi redazioni giornalistiche di moda: da Vogue che più volte ha immortalato nelle sue pagine modelle truccate con l'emblematico fulmine sul viso, tra cui Kate Moss, a Elle, Marie Claire e quant'altro.
Una vera e propria stella, quindi, la cui impronta rimarrà indelebile nell'arte e nella cultura per i secoli a venire.
Images With Courtesy of: DavidBowie.org – Vogue.it