Il Cosmograph è la rivoluzione concettuale dell'orologio: il quadrante 'complesso' è il vero centro estetico. Le modifiche nel corso degli anni rendono difficile riconoscere le numerose imitazioni dagli originali. -
Parma, 25 luglio 2015 -
Sembra un cruscotto di una sportiva con gli indicatori incassati. E' l'orologio icona, quello che immediatamente ricolleghiamo allo sguardo magnetico di Paul Newman.
Si chiama Rolex Daytona Newman. Dopo un percorso lungo e tortuoso, perché non è nato come orologio da mettere in bella mostra al polso, ma aveva uno scopo puramente tecnico, questo gioiello è diventato uno status symbol.
Il Rolex Cosmograph, passato alla storia come "Daytona", negli anni ha avuto una escalation incredibile, divenendo un vero e proprio mito che continua a essere riconosciuto come tale anche quando nasce un nuovo modello che dovrebbe sostituire il precedente.
Il "boom" di questo orologio si ha in Italia nel 1985 quando una rivista patinata pubblica fotografie di gente che contava con al polso il classico "6263" con quadrante chiaro.
La maison Rolex lancia, con questo orologio, un moderno concetto di quadrante: prima del Daytona, esso era, per i cronografi, un elemento puramente funzionale per la lettura delle informazioni; era infatti 'farcito' di numeri e di linee e dei dati sul costruttore e sulla natura di cronografo. Lo spazio libero era molto ridotto e questo rendeva più difficile la lettura delle informazioni e faceva in modo che i colori del quadrante rendessero confuso l'insieme.
Anche la loro impermeabilità era di solito inferiore a quella degli altri modelli contemporanei meno costosi.
Il Cosmograph rappresenta una vera rivoluzione concettuale ispirata all'idea di considerare il quadrante come il vero centro estetico dell'orologio, liberandolo da tutto ciò che non era strettamente necessario, trovando anche una collocazione nuova alla scala tachimetrica che esce dal quadrante e va a collocarsi sulla lunetta esterna; quest'ultima scala, all'inizio, era posizionata al centro del quadrante oppure alla periferia, in coabitazione con quella telemetria, il che rendeva spesso difficile distinguerle rapidamente.
Luca Carboni, orologiaio parmigiano, che ha ereditato dal nonno e dal padre passione e conoscenza, cercherà di rispondere alle domande più frequenti per farci addentrare nel mondo del Daytona.
Carboni, di Cosmograph ne avrà visti tanti, cosa dobbiamo guardare prima di tutto di un Newman?
La caratteristica del quadrante è che è caratterizzato dalla tridimensionalità cioè c'è un dislivello tra corpo centrale, perimetro e contatori, ovviamente dai colori a contrasto. Ad ore 6 c'è la scritta t swiss t. Il contatore è realizzato a cerchi concentrici che, nella stragrande maggioranza dei casi, iniziano subito sotto lo scalino, ma esistono, soprattutto nelle ultime versioni, quadranti con il bordo dei contatori inclinato. Sulla parte centrale del quadrante, ad ore 6, sopra il contatore delle ore, c'è la scritta Daytona. Questa è presente in tutti i modelli. In alto troviamo la corona logo Rolex, la scritta Rolex e quella Cosmograph, nome di invenzione Rolex comune a tutti i crono manuali di quel periodo che vuol evocare anche le imprese spaziali che in quegli anni erano la frontiera che da li a poco l'uomo si accingeva a varcare.
Perché' è nato il Rolex Daytona Newman?
Il quadrante Newman è diventato uno status symbol. E' la versione con il look più sportivo e legato al mondo delle corse. Nasce in concomitanza alla collaborazione di Rolex come cronometrista ufficiale ai circuiti di Daytona in Florida e le Mans in Francia.
Montato dopo il 1964 circa venne battezzato esotico e tropicale per poi trovare il suo definitivo soprannome grazie ai collezionisti italiani, i quali lo notarono al polso del noto attore in una pubblicità destinata al nostro mercato del film "Indianapolis pista infernale".
Quali sono i colori distintivi?
Le versioni di abbinamento di colore sono due, comunemente definite due e tre colori. Come due colori identificheremo la variante con fondo bianco crema contatori neri e pista dei secondi cronografici nera. Tre colori sia con fondo chiaro che con fondo nero contatori e pista dei secondi con colore a contrasto e scala cronografica in rosso. La scritta Daytona posizionata sopra il contatore ore crono ad ore 6 è sempre di colore rosso.
Il look del Daytona automatico deve essere stato, al suo arrivo, uno shock per un pubblico abituato ai cronografi concepiti per essere il meno vistosi possibile....
I quadranti furono accolti molto freddamente dal mercato. In quei tempi il pubblico cercava l'orologio automatico , elegante e sottile. Alla riscoperta di Rolex da parte del mercato, avvenuta a metà anni 80 , questo quadrante fu subito ricercato e , in primis oltreoceano, riprodotto. Il mercato fu invaso da questo tipo di quadranti falsi. A quei tempi il pubblico non sapeva distinguere un originale.
Nel decennio successivo sono stati commercializzati migliaia di orologi di secondo polso non veri, facendo finire il Newman negli orologi troppo rischiosi per essere comprati: era un quadrante 'pericoloso', dove non ci si capiva niente.
I principali cambiamenti nel corso del tempo?
Il 1987 segna l'uscita di scena dei Cosmograph manuali e il contemporaneo arrivo della prima referenza di cronografo Rolex con vetro zaffiro anziché plexiglass: è il celeberrimo modello con carica automatica e referenza di base 16520 (acciaio). La macchina che lo equipaggia è il calibro Rolex 4030 derivato dallo Zenith El Primero 400, ma con un tale numero di modifiche e miglioramenti che lo rendono di fatto un calibro a sé stante.
Tantissime le versioni e le modifiche... in questa giungla di modelli e piccoli cambiamenti chi desidera acquistare un orologio di secondo polso ha veramente difficoltà a districarsi...Come facciamo a essere certi dell'originalità?
Bisogna affidarsi ad un esperto. Solo negli ultimi anni il quadrante Newman è stato analizzato approfonditamente e distinto da copie in giro per il mondo... Alcune imperfezioni sintomatiche dell'originalità, alcune caratteristiche, le riconosce solo l'occhio di un buon conoscitore. Ed è fondamentale farsi rilasciare sempre una dichiarazione di vendita o documento fiscale.
Il costo indicativo di un Daytona usato?
Il costo del daytona in acciaio si aggira intorno ai 10.000€, quello in oro è intorno sui 30.000€ mentre i daytona vecchi a carica manuale vanno dai 20/25.000€ ai 100/150.000€ del Paul Newman.
Ai designer della Rolex va il merito di aver creato uno status symbol, sebbene all'inizio tutti guardassero questo modello in modo scettico... Rimane il fatto che quando si pensa ad un crono, oggi, si pensa al Daytona...