E’ Marco D’Elia, 22enne di Verona il neo Mister Mondo Italia che rappresenterà il nostro paese a Manila (Filippine) alla finale mondiale del più celebre concorso di bellezza del mondo, in Italia abbinato a Mister Italia.
Marco, che è alto 186 con capelli lunghi biondi e occhi castani, alla finale 2018 di Mister Italia, piazzandosi al secondo posto, si è aggiudicato la fascia di Mister Cinema. Grazie a questo piazzamento sarà lui che sostituirà Mirko Pividore – Mister Italia 2018 che ha rinunciato a questa opportunità per motivi di studio e per esami universitari inderogabili.
Il neo Mister Mondo, grazie al supporto della Santero wines, il 6 agosto partirà per Manila dove il 23 agosto si terrà lo show della finale mondiale al quale parteciperanno 100 concorrenti provenienti dai 5 continenti. Durante i circa 20 giorni in diverse località delle Filippine si terranno varie tipologie di prove e sfide, il concorso non prevede infatti solo valutazioni di bellezza in passerella e in momenti moda ma anche test di abilità, di resistenza fisica, di orientamento e addirittura una prova in un campo di addestramento dei battaglioni d’assalto militari.
Marco D’Elia che è del segno dell’ariete oltre a lavorare come modello è iscritto a scienze della comunicazione. Si definisce determinato, ambizioso e positivo. La sua ambizione è diventare un attore negli USA. Lo sport preferito è il nuoto a livello agonistico. Marco ha dichiarato … non vedo l’ora di partire, con la mente sono già la, credo che sarà un’esperienza che rimarrà nel mio cuore per tutta la vita, almeno questo è quello che mi hanno detto ragazzi che ci sono già stati e che, grazie a Mister Italia ho conosciuto in altri contest internazionali meno importanti …Mister Mondo è il “fratello” di Miss Mondo, il celebre concorso di bellezza femminile che in Italia è organizzato dalla ADM International di Lecce.
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Un nuovo amico dei libri… Stamattina all'apertura della Biblioteca Comunale di Palazzo Frattini, in piazza Garibaldi 1 a Guastalla (RE), è stata trovata una simpatica sorpresa:
UN PIPISTRELLO felicemente addormentato sull'imposta di una finestra al primo piano
Per non disturbare il riposo di questo nuovo amico, le bibliotecarie si sono premurate di incollare un foglio con questo avviso agli utenti:
PIPISTRELLO CHE DORME, NON APRIRE LA FINIESTRA
Il simpatico animaletto sta ancora riposando. Al calare della notte potrebbe prendere il volo e andarsene per sempre… o forse fare ritorno a Palazzo…
Chissà che non decida di prendere fissa dimora al Frattini…
Lo scopriremo domani e nei prossimi giorni
Intanto, in allegato le foto del PIPISTRELLO CHE DORME A PALAZZO FRATTINI
di Paolo Maria Buttiglieri - sociologo - I giornali per lo più abbondano di notizie che alimentano l'odio sociale ed il senso di colpa. Da una parte ci sono quelli che di fronte al male invocano la galera a vita, la pena di morte, un sacco di legnate, la castrazione "comica" etc.
Dall'altra ci sono altre persone, i cosiddetti buonisti che farebbero sbarcare liberamente tutti quelli senza documenti, e li vegani fondamentalisti che manderebbero al plotone di esecuzione chi pesca, caccia e mangia carne.
Ritengo importante che i giornali diano spazio a tutte le situazioni in cui trionfa l'amore.
Perche' è l'amore l'ingrediente fondamentale di una società felice.
E soprattutto quando si parla di crimini bisogna che i giornalisti non si limitino a esprimere sdegno e a ricostruire come si sono svolti i fatti. La cosa più importante è spiegare le dinamiche psicologiche che portano al crimine. Solo in questo modo i crimini potrebbero diminuire.
Per esempio lo sapete che la devianza sociale ( tossicodipendenza e bullismo) ha origine anche da una scuola autoritaria e repressiva?
Quasi tutti coloro che vanno a scuola imparano a fare uso di droga, a diventare violenti e trasgressivi questo significa che la scuola è la causa prima della devianza sociale, infatti sempre più genitori ritirano i figli dalla scuola statale per portarli in scuole ispirate all'amore come la scuola di Don Milani. O per nominare anche un sociologo famoso, Ivan Illich, si dovrebbe abolire la scuola e costruire più biblioteche.
Paolo Mario Buttiglieri, sociologo
via liberazione 37, 29017 Fiorenzuola d'Arda (PC)
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Uno stivale ricco di storia e tradizioni in cui, grazie ai colori dell’estate e alle immancabili ferie, riscoprire tradizioni e antichi luoghi della nostra bella Italia.
Borghi, paesaggi, coste ma ancor più usi e costumi di popoli che, nel corso del tempo, han concorso ad arricchire i territori dando vita a monumenti dal fascino millenario e dalle tante storie eroiche, medievali e romantiche da apprendere tutte d’un fiato.
In quest’epoca sempre più green, in cui vi è un’attenzione crescente all’impatto zero dell’opera umana sul territorio, dedicare le proprie vacanze alla scoperta delle rare bellezze d’Italia, con riferimento a quelle meno note e meno affollate, può risultare l’utile alternativa a delle ferie in località caotiche e spesso costose. La riscoperta dei territori fa sì che si possano apprezzare cibi della tradizione a minor costo perché realizzati e serviti dallo stesso produttore; in ugual modo è possibile soggiornare in borghi non affollati ma dal grande fascino, apportando un netto calo di spesa sul proprio budget senza apporre alcuna rinuncia alla propria vacanza. La guida “I borghi più belli d’Italia”, ad esempio, si dimostra un utile strumento per la scoperta dei piccoli angoli di paradiso lungo tutto lo stivale: garantiti dall’omonimo club italiano, il cui obiettivo è quello di riscoprire i borghi pubblicizzandoli all’interno dell’omonima pubblicazione, si dimostra per noi vacanzieri garanzia per la scelta dei luoghi da visitare con annesse attività e iniziative da svolgere.
E via dunque tra le colline marchigiane e i suoi inebrianti panorami, i campi arsi dal sole color fieno del Grossetano, le rovine millenarie con le stupende basiliche del Sannio, i laghi, le fonti ed i boschi della sorprendente Lucania, i trulli ancora attivi del tavoliere con i tanti centri storici stracolmi di storia della grande Apulia.
Al centro del nostro impegno, all’interno di Intesa San Martino, ci siamo posti tre grandi concetti per noi d’ispirazione per continuare ad operare giorno dopo giorno sul territorio: Comunità, Crescita, Cultura.
Con l’idea di far parte, con le nostre iniziative, di una comunità crescente in grado di sostenersi a vicenda e completarsi affidandosi all’aiuto reciproco, cogliamo l’occasione per augurarvi una buona estate, fiduciosi che non mancherà occasione per tutti i nostri soci di impegnarsi anche in vacanza, nel favorire quelle piccole realtà dall’importante storia ma che, ancora oggi e forse sempre più, subiscono un continuo abbandono demografico e istituzionale.
Andrea Coppola
Dirigente Intesa San Martino
C’è chi viaggia su di un mezzo di trasporto e chi vola con un aeroplano. Simone di Berardino fa entrambe le cose ascoltando la musica Techno/Hardstyle/Progressive.
Di Nicola Comparato 28 luglio 2019 - Simone di Berardino è nato a Correggio (RE) il 18 febbraio 1984, ma da alcuni anni vive in provincia di Parma per lavoro. La sua avventura con la musica comincia da ragazzo, con gli “AnfetaBoys”, la sua compagnia di Nonantola (MO), con la quale fonda il team “Morfos Staff”. Il gruppo è composto da appassionati di musica Techno, sempre presenti agli eventi di questo genere musicale, e ognuno di loro, come segno distintivo, ha un tatuaggio che riporta la scritta “Audere Semper AnfetaBoys” , ovvero “Osare Sempre AnfetaBoys”.
Gli anni passano e in Simone di Berardino inizia a germogliare la voglia di organizzare serate e feste incentrate sul genere musicale che ama, che lo accompagna da sempre e che lo fa letteralmente volare. Da qui in poi il passo sarà breve. L’amicizia con “Dj Ginger il Komandante”, il padre della Techno, che Simone segue e supporta sempre e ovunque e col quale ha collaborato tantissime volte, gli dà la motivazione giusta per cominciare ad essere l’organizzatore di eventi Techno/Hardstyle/Progressive che oggi tutti nell’ambiente conoscono.
Simone di Berardino ci spiega cosa lo ha spinto a diventare un organizzatore di eventi:
“La musica Techno mi fa volare, quando l’ascolto e la ballo, stacco la spina da tutto. Non ci sono più né problemi né preoccupazioni. Tutto è cominciato quando da ragazzo andavo a sentire “Dj Ginger il Komandante”, la sua musica mi ha cambiato la vita, ma sentivo che mi mancava qualcosa. Volevo scoprire cosa provavano gli organizzatori degli eventi, così un giorno ho deciso di mettermi in gioco e da allora posso dire di aver realizzato il mio sogno. Dopo il lavoro, tutto il mio tempo libero è dedicato alla musica con il mio progetto “Morfos Staff”, e di questo ringrazierò per sempre Dj Ginger il Komandante per le forti emozioni che mi ha fatto provare ai suoi live in tutti questi anni. Senza quelle emozioni la mia avventura come organizzatore di eventi non sarebbe mai cominciata. Ora tutto è pronto per un viaggio senza fine. Si volaaaaaaa!!!!”
Per saperne di più:
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Il canale Instagram di Simone di Berardino
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La marcia “Restiamo Umani”, uniti per i diritti di tutti, è arrivata a Parma venerdì 26 luglio e vi reterà anche oggi sabato 27.
I rappresentati della marcia saranno infatti presenti anche sabato 27 luglio, dalle 8.30 alle 14, in piazza Garibaldi per la declamazione dei nomi dei 34.361 migranti morti fino al 5 maggio del 2018, rilevati dai registri ufficiali della burocrazia Europea, contestualmente verranno installate un migliaio di barchette di carta azzurre per ricordare i morti sulla rotta del Mediterraneo.
Rocco Rosignoli nel 2018 ha ricevuto il Premio della Critica al 24° Concorso Nazionale per Cantastorie "Giovanna Daffini" e nel medesimo concorso l'anno precedente, il Premio della Giuria. È stato anche vincitore del premio della critica “Musici e poeti” di Radio Città Fujiko nel 2014. Nel 2008 è stato finalista ai concorsi nazionali "MusicaControCorrente" e "Botteghe d’Autore".
Di Nicola Comparato - Rocco Rosignoli, nato a Parma il 04-09-1982, è un cantautore, polistrumentista, arrangiatore, scrittore, articolista e poeta, che da tantissimi anni porta sui palchi di tutta Italia i suoi racconti in musica, interpretando il tema sociale e politico con uno stile tutto suo che riesce ad arrivare fino alla musica d'autore. Questo "infinito" artista comincia ad avvicinarsi alla musica prendendo lezioni di chitarra classica all'età di 12 anni, innamorandosi col tempo di molti altri strumenti, principalmente a corda: il violino, il bouzouki, il mandolino e l’oud arabo. Tra le varie esperienze e collaborazioni in ambito musicale, Rocco Rosignoli é stato per tre anni il violinista della folk band "Mè, Pek e Barba", e ha lavorato come polistrumentista (violino, chitarra, plettri, armonium) per Alessio Lega, Davide Giromini e Francesco Pelosi, sia nelle produzioni in studio che negli spettacoli dal vivo, subendo negli ultimi anni anche la fascinazione degli strumenti a mantice. Ma Rocco Rosignoli non é solo un cantautore, infatti l'artista ha costruito un repertorio vasto e vario, con numerosi spettacoli e lezioni-concerto dedicate alla Storia e alla canzone d’autore. Inoltre è sempre disponibile per costruire percorsi didattici o di teatro-canzone a tema su richiesta.
Dal sito ufficiale di Rocco Rosignoli leggiamo:
"Ha al suo attivo quattro album in studio: “Uomini e bestie” (2011), concept album dedicato al genere horror; “Testuggini” (2013); “Scansadiavoli” (2015), disco per sola voce e chitarra classica; e “Tutto si dimentica” (2019). A questi si aggiungono i side-project “La bella che guarda il mare” (2014, live in free download) e “Shir” (2018), dedicato alla musica di matrice ebraica, con musiche strumentali, canti delle feste, canzoni e traduzioni a cura dell’autore stesso. Con Francesco Pelosi e Alessandro Stocchi ha fondato nel 2009 l’ensemble Il canzoniere delle stagioni, che nel 2011 ha inciso un disco omonimo con una rosa di brani tratti dal repertorio popolare e di lotta. Nel 2010 ha composto ed eseguito la colonna sonora originale del documentario A passo d’uomo, di Sara Bonomini e Maria Teresa Improta. Con il collettivo “Primula Rossa” ha realizzato la colonna sonora del documentario Nove chilometri – l’autostrada più breve d’Italia di Ilaria Ghidini (2017). Nel 2012 ha curato insieme a Lee Colbert le musiche dello spettacolo “La sedia di Rosa Luxemburg”. Dal 2014 al 2016 ha collaborato con l’Associazione Nonsoloteatro di Felino (PR), per cui ha composto ed eseguito dal vivo le musiche di scena di diversi spettacoli. Dal 2016 collabora con la Compagnia Teatrale Pietribiasi-Tedeschi di Reggio Emilia e con il Teatro del Cerchio di Parma. Collabora come chitarrista con Lee Colbert, cantante della Moni Ovadia Stage Orkestra. Collabora stabilmente sia in studio che dal vivo con Alessio Lega, Davide Giromini e Francesco Pelosi. Ha accompagnato dal vivo Max Manfredi e Marco Rovelli. Dirige OltreCoro, insieme polifonico di voci dall’Oltretorrente di Parma, che porta orgogliosamente avanti la tradizione antifascista, antirazzista, pluralista e sociale del quartiere. Rocco Rosignoli cura la preparazione artistica e gli arrangiamenti del coro. Dal settembre del 2016 al settembre del 2018 è stato direttore del Coro dei Malfattori. Ha scritto ed eseguito molte lezioni-concerto, dedicate a grandi cantautori(Cohen, Guccini, Cave, Brel, Tenco) e altre di ambito storico (Prima guerra mondiale, Resistenza, storia d’Italia). La produzione di Rocco Rosignoli non è solo musicale: dal 2014 al 2017 ha tenuto la rubrica settimanale Cromatismi sul quotidiano online Rossoparma, rubrica dedicata principalmente alla musica e alla canzone, che ha spesso e volentieri spaziato in molti altri campi della cultura. Rocco Rosignoli inoltre ha sempre scritto versi. Nel 2009 ha dato alle stampe il libro Zeppelin – prosimetro anacronistico, stampato in proprio. Nel 2018 è uscita invece la raccolta di poesie Professione confusa, Editrice Il Foglio, con una prefazione di Max Manfredi. Della sua opera Claudio Giuliani suMescalina ha scritto: “É la canzone d’autore che ha in Tenco, Endrigo o Modugno i propri avi, ma che è cresciuta e si è inerpicata sulle rocce e sedimenta l’artigianato delle proprie righe nelle antologie della letteratura erudita”. Libera Capozucca, su Rockit, ha invece scritto: “si coglie il talento compositivo di un artista dal gusto decadente in versione acustica. Ed è poesia.”
Per info e contatti:
Il sito ufficiale di Rocco Rosignoli
La pagina Facebook di Rocco Rosignoli
https://www.facebook.com/rocco.rosignoli.cantautore/
Il video su Youtube della canzone di Rocco Rosignoli "Te nel deserto"
https://m.youtube.com/watch?v=rXS26kRbcpA
Roma, 25 luglio 2019 - “È necessaria una riflessione sull’applicazione del divieto assoluto di pubblicità del gioco pubblico, previsto dall’articolo 9 del decreto Dignità. La normativa, infatti, in materia di gioco pubblico è estremamente tecnica ed impattante su diversi interessi costituzionali coinvolti, quali, la tutela della salute e del risparmio degli utenti, l’ordine pubblico ed il gettito erariale dello Stato, l’impresa ed il lavoro degli operatori del comparto. La proibizione assoluta non spazza via la domanda, tantomeno il disturbo da gioco d’azzardo. Dire semplicemente no è molto facile, in prima battuta, ma i nodi vengono al pettine successivamente e, come in questo caso, creano confusione e conseguenze negative. La vera sfida per il legislatore è pertanto quella di trovare le giuste misure, da inserire armonicamente in un contesto normativo evoluto e democratico” - Così Geronimo Cardia - Avvocato, dottore commercialista e revisore contabile.
Il gioco del poker è stato in questi anni discusso e analizzato attraverso tutti i differenti punti di vista possibili. Tuttavia pur essendo un argomento di grande successo e popolarità, ci sono pochi articoli che trattano in modo efficace le strategie da applicare durante una partita di torneo, sia essa di tipo live oppure online, visto che differenze appaiono sempre meno evidenti. Qui andremo dunque a spiegarvi cosa bisogna fare e come ci si deve comportare quando si decide di prendere parte a un torneo di poker, sia esso dedicato al poker classico o a una delle sue più popolari e gettonate varianti possibili. La domanda fondamentale per chi decidesse di iscriversi a un torneo di poker è la seguente: come affrontare in maniera strategica e professionale questo tipo di ostacolo. Nella vita, come nel gioco, esiste sempre una prima volta, qui vogliamo facilitare il compito di quegli utenti che hanno deciso di iscriversi a un torneo di poker e vogliono arrivare fino in fondo.
Il caso del cash game: come si gioca a poker online
Prendiamo il caso del cash game, una strategia dove viene praticato un gioco “chiuso” e opportunamente miscelato con azioni più aperte, è considerata la strategia ottimale, perché i bui non aumentano mai, ma nei tornei bisogna ricordare una regola cardine fondamentale: l’inesorabile aumento costante del tuo stack, durante questa fase di gioco, ovvero il numero di chips di cui disponiamo. Le regole del gioco del poker, le conosciamo tutti fin troppo bene, ma sappiamo anche che il gioco si sviluppa non esclusivamente sulle regole dettate da manuale, in quanto ogni singolo giocatore di medio livello ed esperienza, elabora una propria visione e modus operandi. Per questo motivo, oltre alla nostra strategia, dobbiamo imparare a riconoscere le mosse degli altri, possibilmente prevedendone l’esito con una mano di vantaggio. Questo alla lunga e in special modo durante le fasi di un torneo di poker, possono fare la differenza tra un vincitore e un perdente; prendiamo come esempio il calcolo probabilità poker legato a quelle che tecnicamente vengono chiamate pot odds, ovvero quote su cui basarci per entrare nel vivo del gioco. Ora, saper calcolare bene le nostre quote per prendere delle decisioni cruciali, è fondamentale sia per il poker cash, ma ancora di più per i tornei di poker online. Sappiamo bene come durante un torneo di poker non sia importante il nostro rating, visto che si parte sempre dalla medesima base. Il gioco tuttavia si sviluppa in modo orizzontale, visto che mano dopo mano bisogna fare il nostro gioco o seguire il drive del tavolo, se si vuole arrivare fino in fondo.
I tornei di poker online: una formula vincente per rilanciare un grande classico
In genere il giocatore spregiudicato parte da una posizione di vantaggio, anche se alla lunga sono i sistematici e quelli che adottano la strategia più efficace ad avere la meglio. Basti vedere i risultati che sono stati raggiunti durante le ultime settimane, quando si sono svolti i tornei di Progressive Knock Out, proprio durante lo scorso giugno 2019. L’utente con l’insolito nickname di ovetto_Kinder che ha partecipato al Main Event, dove la posta per entrare è stata di 250 euro, si è aggiudicato due cospicue vincite, rispettivamente da 17.000 e da 13.000 euro, in barba a chi sostiene da tempo che i tornei di poker non sono utili per vincere, ma sono solo occasioni per le sale da gioco di farsi pubblicità. Abbiamo deciso di parlare di questo evento, perché per una volta a vincere non è stato il solito giocatore di poker professionista, bensì un utente come potreste esserlo voi, a dimostrazione del fatto che il poker oggi, pur non avendo più l’impatto mediatico degli anni passati, è diventato un gioco con la sua nicchia che cresce e si sviluppa, anche grazie alle opportunità che le sale da gioco online riescono a dare a cadenza periodica fissa. Stando ai dati c’è stata una flessione da parte di utenti e di giocatori abituali, che pare stiano abbandonando il gioco del poker online, visto che tra il 2018 e l’inizio del 2019, ci sono stati oltre il 6% in meno di giocate distribuite sulle poker room legali che operano nel nostro Paese.
Il personaggio di oggi, Mariano Meli. Alimentazione sana e palestra e un grande amore per la sua famiglia e per il suo lavoro. Adora Will Smith.
Di Nicola Comparato
Mariano Meli nasce a Palermo il 5 giugno 1987 e all’età di 11 anni si trasferisce a Parma con i suoi genitori. Qui frequenta la scuola “Itis Leonardo da Vinci”, indirizzo perito tecnico e pur non essendo tra i più studiosi dell’istituto, con grande impegno e devozione riesce a conseguire il diploma. Si avvicina al mondo del lavoro ben presto, già a 15 anni, per avere indipendenza e per non essere un peso per i suoi genitori, che lui ringrazierà per sempre per avergli insegnato il valore della famiglia, dell’amicizia e dei soldi, tre cose che saranno fondamentali per il suo futuro. Mariano Meli dopo il diploma comincia la sua attività come disegnatore meccanico e dopo 4 anni decide di mettersi in gioco aprendo una partita iva, lasciando il posto fisso, scatenando l’incredulità di molti. Ma nessuno riuscirà a fargli cambiare idea perché il suo futuro è nel settore Immobiliare e lui lo sa bene.
Il commento di Mariano Meli:
“Ho iniziato come venditore all’interno della mia attuale agenzia immobiliare “Grandi Agenzie” in Via Montanara alla fine del 2009. Allora Grandi Agenzie era appena nata ma oggi è un gruppo di circa 80 persone con 10 filiali tra l’Emilia ed il Veneto. Ho subito sposato l’azienda, e i suoi valori, e ho cominciato a lavorare su me stesso per cercare sempre di migliorarmi. Questo mi ha portato a diventare prima il responsabile di questa filiale con 2 agenti giovani e successivamente, i miei due attuali soci Franco e Stefano mi hanno dato l’opportunità, tramite il raggiungimento di un obiettivo, di diventarne il titolare nel 2017. Ho portato il mio attuale ufficio a raddoppiare il fatturato e a raddoppiare gli agenti che ci lavorano all’interno dando a loro un’opportunità onesta e pulita così come è stata data a me. L’importante è che si impegnino ogni giorno a dare il loro meglio per crescere professionalmente e per fornire un servizio eccellente ai nostri clienti. Ad oggi in Grandi Agenzie seguo anche la parte di selezione di nuovi candidati, perché penso di essere un esempio per altri giovani che come me cercano nel lavoro una partita onesta dove potersi evolvere ed anche togliersi qualche soddisfazione, personale ed economica. Oltre a questo abbiamo creato una scuola di formazione per titolari di agenzie immobiliare che si chiama “MLN – crea la tua agenzia immobiliare milionaria con chi lo ha già fatto” dove chi spiega non è un formatore ma è una persona che questo lo fa per davvero e si chiama Stefano Mulas. Grazie a questo lavoro mi sono sposato con Marilena nel 2015 e da qui in poi, ogni mio sogno è diventato realtà con la nascita di mia figlia Adele che è la risposta a tutti i miei perché e che mi spinge a fare sempre del mio meglio. Grazie a Lei, la mia piccola che ora ha 2 anni, sto costruendo qualcosa con l’amore, con il lavoro duro e la dedizione. Un domani spero che il suo papà possa essere un esempio per lei. Per continuare a crescere e far crescere i ragazzi che lavorano con me abbiam deciso di spostarci nella nuova sede che offre una visibilità maggiore e 180 mq in totale di uffici. Per questo passeremo da Via Montanara n.6 a Via Montanara n.4, pochi metri di distanza ma con una visione futura proiettata a chilometri di distanza. Grazie al nostro metodo innovativo, il “Ti cerco casa”, le persone sono contente e soddisfatte per il servizio diverso che offriamo evitando di farle girare in continuazione alla ricerca del loro sogno.Qui troviamo noi la casa giusta per loro! Nel nostro quartiere “il Montanara” siamo l’agenzia che ad oggi fa più compravendite, siamo ormai presenti da oltre 20 anni e i clienti sono i nostri primi tifosi. Vedere clienti soddisfatti che ci lasciano spontaneamente belle recensioni, e vedere i ragazzi crescere come me è la mia benzina che ogni giorno mi spinge a lavorare 10/12 ore. I nuovi obiettivi a breve termine proiettano i miei ragazzi a nuove aperture e io a terminare finalmente il mio primo libro dedicato all’immobiliare.”
Il profilo Facebook di Mariano Meli
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La pagina Grandi Agenzie Parma
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La replica: "Un errore". La denuncia di un giovane siciliano all'estero: "Pensate che chiamare un ragazzo italiano-mafioso vi faccia vendere più panini?"
McDonald's si trova nuovamente sotto i riflettori delle critiche. Questa volta l'incidente è accaduto a Vienna, in Austria, il 9 luglio scorso e portato a conoscenza solo in queste ultime ore dalla stampa e dai social network e condiviso da milioni di consumatori nel mondo.
Il fatto: "Ciao mafioso, prova ora il nostro nuovo panino Bacon della casa, Bella Italia", questo il messaggio che un ragazzo siciliano di 30 anni, che abita a Vienna per motivi di lavoro, ha ricevuto da McDonald's. Il giovane non credeva ai suoi occhi quando, dall'applicazione della più famosa catena di fast food al mondo, ha letto la parola "mafioso".
L'intenzione di McDonald's era certamente quella di invogliare gli utenti a provare, in Austria, un nuovo panino ispirato alla cucina tipica mediterranea. E lo ha fatto accostando la parola Italia a mafia. Così il giovane siciliano ha scritto una lettera in inglese indirizzata al colosso dei panini: "Da assiduo cliente del vostro fast food, vi prometto che non mi vedrete più nei vostri ristoranti, né me, né i miei amici, né la mia famiglia. La notifica che mi avete inviato stamattina è la più offensiva e discriminatoria pubblicità che io abbia mai visto in vita mia". Nella missiva l'uomo fa riferimento anche a tutte le vittime di mafia che hanno sofferto o hanno sacrificato la propria vita per combattere Cosa nostra. Con questa pubblicità «gli avete mancato di rispetto» tuona. "Come osate associare tutti gli italiani a un branco di criminali? Sapete che molti giovani italiani hanno lasciato le loro case, le loro famiglie e i loro amici per trovare un lavoro onesto e una vita migliore? Pensate che chiamare a caso un ragazzo italiano "mafioso" vi faccia vendere più paninir?".
In realtà, secondo McDonald's Austria tramite una nota, si è trattato di un errore: "In occasione del lancio di un nuovo panino al Bacon, McDonald's Austria ha utilizzato una creatività basata sulla parola tedesca "mamfen" che significa "goloso". Per errore, nella traduzione inglese di questo gioco di parole, è stata usata la parola "mafioso".
McDonald's Austria si dichiara sinceramente dispiaciuta e si scusa per aver veicolato un messaggio che è risultato "offensivo". Ogni anno McDonald, commenta Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti" spende in tutto il mondo oltre 3.000 miliardi di lire in pubblicità e promozioni commerciali. Il suo obiettivo è di dare un'immagine di se stessa come di un'impresa che ha a cuore i problemi sociali ed ambientali, e che è capace di offrire un posto piacevole per mangiare.
Ma dietro la facciata sorridente della pubblicità si nasconde un'altra realtà: l'unico interesse di McDonald's è di far quattrini, di guadagnare in tutti i modi possibili come fa ogni altra multinazionale.
( 17 giugno 2019 )
Roma, 17 Luglio 2019 - "Al ragionamento proposto dal Sindaco di Bergamo Gori, va aggiunto che, in realtà, l'intesa prevedeva che fosse garantita una presenza del gioco pubblico, ridotta, ma capillare, con l'adeguamento da parte di Regioni ed enti locali per la rimozione dell'effetto espulsivo. La sua inattuazione è pertanto un favore servito sul piatto d'argento all'illegalità. Prevedere un dimezzamento dell'offerta pubblica, come auspicato da Gori, senza rimuovere gli errori tecnici delle leggi regionali attuali, che di fatto la annientano, significa confermare l'apertura delle porte ad offerte parallele e illegali, per la soddisfazione di una domanda di gioco che comunque esiste e sempre esisterà. La vera sfida e' rimuove gli errori tecnici, diradare l'offerta pubblica, assicurando la sua presenza capillare, qualificare con sapienza l'offerta, attraverso prodotti regolari e ben controllati e qualificare la domanda di gioco con ogni mezzo di informazione e dissuasione" -
Così Geronimo Cardia, Avvocato, dottore commercialista e revisore contabile - commentando le ultime dichiarazioni del Sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, alla presentazione di Anci Lombardia dell'applicativo Smart messo a punto dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che permetterà anche di verificare gli orari in cui le Vlt sono in funzione.
Di Nicola Comparato 8 luglio 2019 - Negli anni '80 a Milano esplose il fenomeno dei "Paninari", gruppi di ragazzi spensierati e senza interessi per la politica, con un proprio gergo, in sella alle loro moto "Zundapp" e "Gilera", amanti dei "Duran Duran" e degli "Spandau Ballet", e vestiti con abiti firmati, quali "Best Company", "Moncler", "Timberland" e l'immancabile cintura "El Charro". Il fenomeno si diffuse ben presto in tutta la penisola, grazie anche al personaggio "Paninaro", interpretato da "Enzo Braschi" nella nota trasmissione televisiva "Drive In". Le ragazze "paninare" erano chiamate "Sfitinzie" o "Squinzie", e con la grande popolarità di questo stile di vita nacquero fumetti a tema, come "Paninaro", "Wild Boys", "Preppy", e "Cucador".
Ma chi erano e chi sono i paninari? Ce lo spiega meglio Ramon Verdoia alias Bircide, il "Paninaro" più attivo e più famoso d'Italia in questa intervista "Troppo Giusta!!!"
1) Ciao Bircide, grazie per averci dedicato un po' di tempo, puoi spiegarci chi erano e chi sono i paninari?
A Milano, nei primissimi anni 80, esisteva un Bar, chiamato "Al Panino" in Piazza Liberty, attorno al quale gravitava un piccolo numero di quelli che erano senza saperlo "Paninari", cosi' definiti da un giornalista che scrisse un articolo su di loro, perche' vestivano in un certo modo e mangiavano panini.
Per comprendere questo fenomeno sociale occorre partire ovviamente dal decennio precedente, gli anni 70, crollo delle ideologie politiche, "BR assassine", finisce l'epoca della politica, si frantuma il mondo giovanile in tanti stili, che non hanno piu' come contraddizione l'eschimo degli anni 70 per quanto riguarda la sinistra nè il doppio petto per quanto riguarda la destra, quindi ognuno come identita' ha la sua immagine.
Il Paninaro degli anni 80 e' un giovane, che ha visto che cosa ha combinato il fratello piu' grande durante gli anni 70 e dice << me ne frego >> ed assume un immagine completamente consumistica.
Certo che, in mezzo ai vari Dark, Punk e Metallari che erano americani, piuttosto che inglesi, il Paninaro assumeva dei connotati che erano prettamente nazionali, anche perche' mangiava il Panino, benche' fosse di derivazione americana perche' c'era l'Hamburger, ma i primi Paninari non mangiavano il Panino con l'Hamburger, non erano ancora scoppiate le Paninoteche, si mangiava il Panino imbottito che era molto italiano !
Mostrarsi Paninari oggi a parer mio e' ancora piu' frizzante che esserlo stato negli anni 80, perche' un tempo era forse piu' "scontato" apparire in un certo modo, anche se eravamo in pochi al cospetto delle altre correnti contemporanee, era comunque facile, bastava entrare in un negozio in centro ed acquistare un capo che ci identificasse a prima vista "Paninari", mossa che oggi non e' piu' cosi' scontata, molti articoli non sono mai stati piu' riprodotti e molti brand sono caduti nel dimenticatoio e spariti dalle vetrine delle nostre city !
Quindi essere Paninari oggi significa saper vestirsi in un certo modo, abbinando l'abbigliamento vintage degli anni 80 che faticosamente si riesce ancora a reperire, solo con tanta scrupolosa e costante ricerca, abbinando quindi i vecchi cimeli con capi odierni, anch'essi pronipoti degli storici.
Ci sono pero' diverse correnti di pensiero, molti sono alla ricerca di nuovi brand, e sostengono che diversi nuovi marchi possono essere visti come la nuova attrezzatura giusta degli odierni Paninari, ed ovviamente io non faccio parte di quella corrente, perche' il termine Paninari appartiene originariamente agli anni 80, quindi costoro dovrebbero a parer mio attribuirsi un altro nome per identificarsi in una loro corrente di pensiero attuale, lasciando il termine PANINARO a chi Paninaro lo e' stato e lo e' ancora con uno stampo pressocche' fedele all'originale e solo leggermente rivisitato !
Io sostengo i vecchi marchi e non disdegno la loro evoluzione, anche se la qualita' in molti casi e' cambiata nel tempo, quindi non mi sposto per convenienza su nuovi brand, sarebbe come snaturarmi e non considerarmi piu' un conservatore del movimento!
(Bircide e Gilera KK)
2) Benissimo, ma se ti chiedessi se paninari si nasce o si diventa, tu cosa risponderesti?
Credo che Paninari in parte si nasca, non sto scherzando, sono serissimo, nel senso che ognuno di noi dentro di se ha un certo stile, e questo stile lo esterna in svariati modi, ma e' il buon gusto a trarre le conclusioni!
Mi spiego meglio, in molte persone noto spesso un buon potenziale dell'essere Paninaro, anche se ignorano i brand, l'etimologia ed i vari abbinamenti per esserlo ufficialmente come da manuale, essendo quindi identificabili, altre persone invece potrebbero avere milioni di euro in tasca, ma non lo saranno mai, in quanto spesso non basta il "grano", perche' il buon gusto e lo stile non possono essere acquistati fortunatamente!
3) Puoi raccontarci qualcosa sui mitici anni '80? Hai qualche ricordo in particolare da poter condividere con noi?
I ricordi che ho di quel periodo sono fantastici, ci sono tantissime fasi che per raccontarle non basterebbe una banale risposta a questa domanda, bensi' occorrerebbe un' intervista a parte !
Sintetizzando posso dire che e' stato bello scoprire questo mondo e farne parte, il cuore del paninaresimo purtroppo duro' pochissimo, un paio d'anni o poco piu'... potrei affermare che nella mia citta' (Torino) la subcultura si fece sentire a gran voce tra il 1985 ed il 1987, ed anche se in realtà, si ando' avanti sino al tardo 1988, tutto a parer mio si era gia' sgretolato o perso per strada nei primi mesi del 1988, nessuno poteva capire come sarebbe andata a finire, infatti il Fumetto Paninaro continuo' ad essere pubblicato addirittura sino al dicembre del 1989!
La scelta di diventare e rimanere fedelmente Paninaro per oltre trent'anni fu merito di un mio compagno di classe, un certo Riccardo Fontana che ormai da tempo ho perso di vista; un mattino prima di entrare a scuola, davanti al Liceo "Aldo Moro" di Rivarolo Canavese in provincia di Torino, mi chiamo' e mi disse indicandomi con un sorriso malizioso ed esclamando... lo vedi quel ragazzo con il piumino azzurro e le Nike? Quello e' un Paninaro!! Da li' fui incuriosito ed iniziai a documentarmi quasi come se dovessi presentare una tesina d'esame !
Ovviamente allora internet non c'era ancora, quindi cercai per avvalorarmi di questo new style setacciando ovunque immagini, ritagli di giornale e servizi televisivi che un tempo erano veramente pochi e poveri, ed iniziai a capire lo "stile" e notai subito che c'era alle spalle di tutto questo una certa "espressione", insomma sentii subito un senso di appartenenza e diventai immediatamente uno di loro!
Paninaro e' per sempre!
4) Davvero molto interessante, ma com'è la giornata tipo di un vero paninaro, anzi, un vero paninaro come passa le sue giornate?
Se la domanda e' rivolta agli anni 80, da noi a Torino la mecca era il Burghertime, un Fast Food in zona centralissima, vicino all'Emporio Armani, chiuso nel recente 2012 dopo una lunga attivita' trentennale, poi c'era la Rinascente dove il sabato mattina ci si trovava lampadati fino al midollo per le 10, dopo aver tagliato da scuola, per poi passare la giornata a fare le vasche tra Piazza Castello e Piazza San Carlo, insomma, questo e' quello che accadeva nella grande citta', poi nei quartieri e nei paesi piu' piccoli c'erano i muretti e le piazzette, sede di incontri con le Moto ed i Motorini, insomma era uno spasso perche' in qualsiasi momento della giornata andavi al punto di ritrovo ed eri certo che ci sarebbe stato qualcuno ad aspettarti.
Parlando dei tempi odierni... sulla soglia dei 50 anni, ti posso solo dire che se vivi per lavorare, qualunque lavoro tu faccia e qualunque professione tu svolga, anche se in banca hai molto grano, non basta, per me in tal caso non sei un Paninaro, ecco quindi un altro esempio che dimostra che la ricchezza monetaria non compra tutto nella vita
La vita va goduta, quotidianamente, devi avere mille passioni e poche paranoie, insomma, devi vivere !
(Bircide e Jeep Renegade)
5) Sono d'accordo con te, ma dimmi, i paninari hanno dei film che li rappresentano? Puoi farci un elenco?
Posso elencarti per la maggiore i Film piu' apprezzati dai Paninari, ovviamente sono cosi' famosi e popolari che non e' il caso di approfondirne la trama!
Sicuramente in vetta alla classifica c'e' Top Gun, coinvolgente sia per gli amanti degli aerei militari e dei combattimenti in volo, sia per le sfitinzie che sbavavano per Tom Cruise, che a distanza di 30 anni sembra aver fatto un patto con il diavolo... o forse la chirurgia plastica!
Indubbiamente un posto di tutto rispetto va a Silvester Stallone con Rocky e Rambo di cui molti hanno perso il conto...
Un must per me personalmente e per molti altri, credo sia la Trilogia di Ritorno al Futuro, dove Marty, il ragazzo impersonato da Michael J. Fox, indossa dei Jeans Levis, le Nike Tennis classic con il baffo rosso ed un piumino smanicato rosso, purtroppo non della Moncler!
Ovviamente questi sono i Film per antonomasia, i miti internazionali, famosi anche in Lapponia e nel continente nero, isole vulcaniche e tropicali comprese, per cui apprezzati anche da popoli che ignoravano l'esistenza dei Paninari, conosciuti principalmente nella nostra penisola o poco piu' in la'...
Ma se volessimo parlare solo dei Film dedicati in parte alla stirpe paninara ? Quali potremmo citare?
Indubbiamente Sposero' Simon Le Bon, del 1986, con Regia di Carlo Cotti, dove scorrono a fiumi in moltissime scene piumini Moncler coloratissimi, Timberland ed ambienti a noi noti, in particolar modo Milano! Ovvio, la cosa strana a mio giudizio personale, e' che se ci pensate bene, in tutto il film non si sente mai la parola "Paninari", ma non per questo lo rinnego sicuramente!
Ricordiamo Italian Fast Food, dove viene dipinta un Italia degli anni 80 americanizzata, film ambientato principalmente nei fast food con i vari personaggi del Drive In, tra cui ovviamente Enzo Braschi che interpreta la parte del Paninaro e Sergio Vastano lo Yuppies rampante!
Infine non possiamo non citare Yuppies 1 e Yuppies 2, dove troviamo interpreti comici di tutto rispetto come Ezio Greggio, Cristian De Sica, Jerry Cala' e Massimo Boldi!
Concludendo e' in vetta alla classifica dei film italiani diventati un cult degli anni 80, il primissimo cinepanettone dei Fratelli Vanzina, ovvero Vacanze di Natale 1983, dove si intravede un Jerry Cala' con il Montone e le Timberland, ed oltre all'udire delle bellissime musiche come I Like Chopin, si vive in un ambiente ancora ambito oggi, ovvero Cortina D'Ampezzo!
Voglio anche ricordare i miei due lungometraggi del 2010 e 2011, IL RITORNO DEI PANINARI ed IL RITORNO DEI PANINARI 2, di cui il secondo fu premiato dal noto programma della Rai STRACULT !!!
Non dimentichiamo infine la grande attesa prevista per il prossimo anno.... TOP GUN 2 !!!
6) In conclusione, se parliamo di musica un vero paninaro cosa ascolta?
La musica l'importante e' che sia divertente, il resto conta relativamente poco !
Gli anni 80 sono quelli dei Duran Duran e degli Spandau Ballet o degli A-Ha, sono gli anni degli Wham e degli Europe, la musica negli anni 80 ha dato davvero molto, qualcosa è ancora in piena forma, qualcosa è sfumata via come meteora !
I Paninari non apprezzavano gli artisti italiani, ma come ben saprete negli anni 80 molti cantanti si "spacciavano" per inglesi piuttosto che italo-americani, cantando piu' delle volte in una lingua finta, dedicandosi alla dance music definita poi con il passare del tempo "Italo disco".
Vogliamo ricordare nomi come Martinelli, Baltimora, Savage, Valerie Dore, Den Harrow, ma c'erano anche i tedeschi che amavano l'inglese piuttosto che il tedesco che era poco orecchiabile, come gli Alphaville ed i The Twins, piuttosto che Sandra ed i Modern Talking.
Chi ricorda il bellissimo Nick Kamen? Eravamo nella meta' degli anni '80 quando veniva trasmessa la pubblicita' dei Levis 501... poi Madonna investi' su di lui rendendolo popolarissimo sino a portarlo in vetta alle classifiche mondiali con il brano "Each Time"! Ovviamente i PET SHOP BOYS sono il nostro riferimento tutt'oggi, visto che ci dedicarono una canzone dal titolo "Paninaro" nel 1986.
La musica ascoltata dai Paninari variava dal Pop sino alla Disco Music, perche' non dimentichiamo che la discoteca era un ambiente battuto dai Panozzi, ovviamente i locali dovevano essere quelli giusti ed ogni citta' aveva i suoi ! La musica italiana era poco gradita, il ritornello in inglese ha sempre suscitato un atmosfera piu' energica ed un fascino senz'altro piu' accattivante, ad ogni modo il sound era piu' suggestivo al cospetto di una canzone in italiano apparentemente troppo banale !
Insomma, la musica Italo Disco accompagno' i Paninari tra il 1983 ed il 1987, non possiamo non dare le lodi anche a personaggi come Sandy Marton, Tracy Spencer, Sabrina Salerno, Den Harrow, tutti cantanti che iniziarono la loro carriera casualmente cantando in inglese, ed i cantanti inglesi veri in questione erano veramente pochi.... molti lanciati al successo grazie a discografici come Claudio Cecchetto, che seppero fare di loro dei miti entrati nella storia della musica degli anni 80 ! Ma se volessimo stilare una Hit Parade degli artisti piu' apprezzati dai paninari chi potremo ricordare ?
Duran Duran, Spandau Ballet e Pet Shop Boys in primis, Wham, Europe, Falco, Bronsky Beat, Madonna, Communards, Simple Minds, Tears For Fears, Michael Jackson, Curiosity Killed the Cat, Culture Club, Eight Wonder, Frankie Goes To Hollywood, Spagna, Level 42, Nick Kamen, Rick Astley, Sandra, Taffy, Talk Talk, Tracy Spencer, Samantha Fox, Visage e la lista potrebbe continuare ancora...
Insomma, oggi l'importante e' ascoltare la musica che ci piace, perche' e' uno dei metodi migliori e salutari per staccarsi un po' dagli assidui problemi della nostra quotidianita', che sicuramente con i 50 anni di media, sono indubbiamente aumentati rispetto alle preoccupazioni adolescenziali che avevamo negli anni 80!
Ringraziamo e salutiamo Bircide allegando i link dei suoi canali social per restare in contatto con lui e scoprire il mondo dei paninari:
Bircide (il paninaro) su Instagram
https://www.instagram.com/bircide_il_paninaro/?hl=it
Il canale Youtube di Bircide
https://m.youtube.com/user/bircide
La pagina di Radio Paninaro Facebook
https://www.facebook.com/RadioPaninaroBircide/
La pagina Paninaro Facebook
https://www.facebook.com/PaninaroBircide/
Gruppo Bircide La Pan Company
https://www.facebook.com/groups/bircide/
Gruppo Bircide Panino Market
https://www.facebook.com/groups/270566776811804/
(Bircide 1987)
(Bircide e Davide Rossi)
Nuovo successo per la Notte Rosa 2019. Tre giorni di festa con circa due milioni e mezzo di partecipanti
Successo di pubblico per la quattordicesima edizione della Notte Rosa in programma, fino a domenica, da Comacchio a Pesaro e nelle città, borghi e castelli dell'entroterra che si conferma il "Capodanno dell'estate italiana" - Il cartellone di oltre 400 eventi coinvolgerà, nel week end, circa due milioni e mezzo di partecipanti per un giro d'affari superiore ai 200 milioni di euro - Tanti i big della canzone coinvolti e, ieri a mezzanotte, straordinario spettacolo di fuochi artificiali - Corsini (Regione) e Gnassi (Visit Romagna): "Abbiamo abbattuto paure e timori con la forza della musica e dello stare assieme. Abbiamo creato il primo grande evento diffuso dell'estate italiana"
Nuovo successo, con circa due milioni e mezzo di partecipanti previsti nel week end, per la quattordicesima edizione della Notte Rosa, all'insegna del claim "Pink R-Evolution", che si conferma il "Capodanno dell'estate italiana". Coinvolte, da ieri a domenica, le località balneari della Riviera dell'Emilia Romagna e del Pesarese, assieme a città, borghi e castelli dell'entroterra, con un cartellone di oltre 400 eventi, tra concerti, spettacoli musicali e altre "mille" iniziative. E sarà superiore a 200 milioni di euro il giro d'affari della tre giorni del "Capodanno dell'estate italiana", secondo l'Osservatorio Turistico dell'Emilia Romagna (realizzato da Unioncamere in collaborazione con Trademark Italia).
La Notte Rosa, con il suo successo, conferma la vocazione ospitale e accogliente di questa terra. Un territorio all'avanguardia nel lanciare nuove tendenze, che valorizza le proprie tradizioni e fa sentire gli ospiti protagonisti della loro vacanza.
Numerosi i big della canzone italiana, e dello spettacolo, che hanno fatto da "colonna sonora" alla prima serata della Notte Rosa salutata, a mezzanotte, in tutte le località coinvolte, da un grande spettacolo di fuochi artificiali. Si sono esibiti Francesco De Gregori (Rimini), il vincitore dell'ultimo Festival di Sanremo Mahmood (Bellaria-Igea Marina), la rapper "Baby K" (Lido delle Nazioni di Comacchio-Fe), Giusy Ferreri (Marina di Ravenna), la "Paolo Belli Big Band" (Gatteo Mare), l'orchestra Mirko Casadei (San Mauro Mare), "The Kolors" (Misano Adriatico), Gene Gnocchi (Pesaro).
Grande attenzione alla Notte Rosa 2019 anche da parte di network radiofonici nazionali. Tappa a Cattolica (Rn) del tour "Radio 2 Summer Live" con la diretta, ieri dai bagni 34, del nuovo programma di satira "Numeri Uni" e concerto serale di Shade e Federica Carta, mentre oggi sarà la volta dei "Tiromancino". A Cesenatico, il concerto di "Radio Bruno Estate", ha ospitato Benji & Fede, Bianca Atzei, Elodie, Fred De Palma, "Le Vibrazioni", Merk & Kremont, "Nomadi", Sergio Sylvestre, Tormento a cui si sono aggiunti i gruppi "The Kolors" e "Boomdabash". A Riccione coinvolgente serata musicale, ieri, condotta da Radio Deejay con Linus, Nicola Savino, Chicco Giuliani, Alex Farolfi, Wad e Milla. Anche "RDS 100% grandi successi", con una postazione a Rimini dal 3 al 14 luglio, segue la Notte Rosa con le sue dirette radiofoniche e, il 3 luglio, ha ospitato la performance di Benji & Fede.
Tra i "mille" eventi previsti tanti gli appuntamenti suggestivi nei borghi e nei luoghi dell'entroterra coinvolti: dalla Notte Rosa nel Castello di Ferrara allo spettacolo teatrale "Dragon, rest your head on the seadbed", anteprima di Santarcangelo Festival 2019, messo in scena fino a domenica alla piscina olimpionica di San Marino. E Bellaria Igea Marina (Rn), con la "Notte Rosa dei bambini", ha proposto un programma di eventi dedicati ai più piccoli.
Corsini e Gnassi: "Il primo grande evento diffuso dell'estate italiana"
"Quattordici anni fa con la Notte Rosa è cominciata una vera e propria rivoluzione: le persone, le attività economiche, i luoghi e le istituzioni del territorio hanno creato il primo grande evento diffuso dell'estate italiana - dichiara l'Assessore Regionale al Turismo Andrea Corsini -. In considerazione dell'impatto economico in grado di produrre su tutto il territorio, oggi è il mercato a dirci che la Notte Rosa è diventata a tutti gli effetti il prodotto di punta di un'industria turistica che si chiama Romagna".
Per il presidente di Visit Romagna Andrea Gnassi "R-evolution era annunciata e rivoluzione è stata per la nuova Notte Rosa: straordinaria, eccezionale, con alberghi, ristoranti e locali sold out per chilometri e chilometri. Abbiamo abbattuto paure e timori con la forza della musica e dello stare assieme: circa due milioni e mezzo di persone, in relazione tra loro, nelle piazze e in spiaggia, prima che connesse attraverso uno smartphone". Del resto - conclude il presidente Gnassi - "quattordici anni di successi non accadono per caso, ma nascono da passione e coraggio. Noi siamo quelli che hanno avuto il coraggio di inventare la Notte Rosa quando tutti demonizzavano la notte e il divertimento notturno, e oggi siamo quelli che hanno scelto di continuare a credere nella reciprocità e nell'apertura: perchè sono i nostri valori, e il rosa li rappresenta perfettamente".
La Notte Rosa continua fino a domenica con altri appuntamenti
La musica sarà protagonista anche degli appuntamenti di sabato 6 luglio della "Notte Rosa" con i concerti degli "Stadio" (Bellaria-Igea Marina), Tiromancino (Cattolica), "Moka Club" (Cesenatico), "Miami & The Groovers" (Cervia), "AMF brass band" (Lido di Spina), Joyce and the Jammers (Comacchio). A Forlì risuonano le note di Čajkovskij con il concerto in re maggiore del violinista Uto Ughi, mentre a Riccione la Notte Rosa di Radio Deejay prosegue sabato e domenica con la coppia Daniele Bossari e Federica Cacciola. Due gli appuntamenti a pagamento a Rimini: il 6 luglio la deejay russa Nina Kraviz sarà protagonista alla Beach Arena sul porto canale di Rimini di una tappa del "Galactica Electronic Music Festival" (assieme a Idriss D, Mattia Trani e Aidel) e, lunedì 8, la città ospiterà la rock band britannica "Echo & The Bunnymen". Spazio anche al folk romagnolo, con il Gran Premio di ballo liscio "Città di Rimini" (domenica 7 luglio, centro storico).
Diversi, e coinvolgenti, i concerti all'alba proposti da questa edizione della Notte Rosa. Ieri, a Gatteo Mare (foce del fiume Rubicone), si è svolto il concerto all'alba del "Trio Mezcal" ed oggi dalle 5, a Campotto di Argenta, era in programma l'evento "Yoga in rosa. L'alba nelle valli". All'alba di sabato 6 luglio si sono esibiti Roberto Cacciapaglia (spiaggia di Riminiterme); il duo jazz "Alessandro Salaroli Band" (San Mauro Mare); i "Savana Funk" (Cesenatico), il "Trio Esperanto" (spiaggia libera Milano Marittima); i "Rabalà Ceramic" (Bagno Sarah, Porto Garibaldi) e, a Belvedere Fogliense (Ps), concerto del maestro Stefano Bertolucci.
Da segnalare l'inaugurazione a Castel Sismondo di Rimini (sabato 6 luglio) della mostra "Revolutions 1989-2019. L'arte del mondo nuovo 30 anni dopo" curata da Luca Beatrice.
Il cartellone della Notte Rosa, a Misano Adriatico, propone questa sera (sabato 6 luglio) il "Carnevale Rosa".
Non mancano gli eventi sportivi: dai Campionati Italiani di Danza Sportiva ("Sportdance") in corso a Rimini fino al 14 luglio al rally di mountain bike delle Foreste Casentinesi (6 luglio); dalla tappa riccionese (6-7 luglio) dell'evento, all'insegna dello sport e del divertimento in spiaggia, "EA7 Sport Tour Summer Edition" (realizzato da Emporio Armani con RCS Sports & Events in collaborazione con "La Gazzetta dello Sport" e "Radio 105") al 7° Premio "Sport in rosa", dedicato alle atlete italiane che si sono distinte nel mondo, ospitato ieri sera presso il "Fantini Club" di Cervia.