In occasione del Salone del Mobile di Milano, per il secondo anno, il celebre Vogue Italia cambia veste: otto stanze della redazione per altrettanti designer di rilevanza internazionale. Nell’ambito dell’evento “Life in Vogue” Jonathan Anderson, David/Nicolas, Rafael de Cárdenas/Architecture at Large, Ana Kraš, Massimiliano Locatelli, Pierre Marie, storagemilano, Studio Proba hanno reinterpretato magistralmente spazi e arredi della redazione di Piazzale Cadorna.

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Per l'occasione é stato allestito, inoltre, un guardaroba speciale che ripropone a 360 gradi quello utilizzato dalle modelle durante gli shooting da copertina.

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La sola esposizione di scarpe, delle griff più prestigiose, divise ordinatamente per colore può far predere la testa ad ogni donna!

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Inoltre, San Carlo é protagonista con un’istallazione che rivede in chiave contemporanea il concetto di Break Room. La designer tedesca, Alex Proba di Studio Proba, con sede a Brooklyn, ha trasformato lo spazio in un’area di sosta capace di dispensare non solo snack ma anche creatività, ponendo al centro della stanza un’esclusiva vending machine che distribuisce stile, non solo patatine!

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Foto a cura di Francesca Bocchia

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Come ogni anno in questo periodo, il design si impossessa della città di Milano. Durante le giornate del Salone del Mobile 2019, in corso presso Rho Fiera dall'8 al 14 aprile, tutta la città si anima con un ricco calendario di appuntamenti, eventi, mostre e migliaia di persone fra professionisti del settore e curiosi.  

Il Fuorisalone, nato spontaneamente nei primi anni '80 dalla volontà di aziende attive nel settore dell'arredamento e del design industriale, si dirama oggi in tutta la città, principalmente fra Brera, Tortona e Ventura. Un appuntamento che rappresenta il più importanee prestigioso legato al mondo del design su scala internazionale e che é capace di richiamare 400mila visitatori.

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Potete trovare inaspettate installazioni ovunque, persino negli spazi dell’Università Statale di Milano dove campeggia una gigantesca scritta 'Help', realizzata dalla designer Maria Cristina Finucci con 5 milioni di tappi di plastica.

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Foto a cura di Francesca Bocchia

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Martedì, 09 Aprile 2019 20:39

Come imparare a scegliere i reggiseni

Le donne sono degli esseri particolari e complessi, le cui forme sinuose del corpo vengono trattate con la massima cura.

Ragion per cui, durante lo shopping, è tanta l'attenzione che si concede ai capi d'abbigliamento. Tuttavia ancor prima di una camicia, o di un jeans, la scelta accorta deve essere quella dell'intimo.

In particolar modo del reggiseno. A crearsi particolari problemi sono soprattutto quelle che hanno un seno generoso, spesso "causa" di ricerca difficile del modello giusto di reggiseno. Per fortuna in aiuto corrono i reggiseni taglie forti.

Come si sceglie il modello e la taglia giusta? Spesso si incorre nell'errore di comprare lingerie troppo piccola o troppo grande, per cui l'effetto desiderato non si crea affatto. Siamo più da reggiseni normali o da reggiseni taglie forti? Impariamo a capire come effettuare la scelta giusta.

Una vasta gamma di modelli
Prima di intraprendere il discorso delle taglie comode di reggiseni, capiamo in linea di massima la vasta scelta cui la donna può affidarsi quando sceglie capi di lingerie. Un must della lingerie è dato dal reggiseno con ferretto ma senza imbottitura. È un modello di gran lunga versatile, che si addice ad ogni forma di seno, in quanto accompagna con estrema eleganza le rotondità.

Tuttavia, altro modello ancora più confortevole è quello che non presenta nemmeno il ferretto. Si tratta di un capo versatile, pur non essendo molto sexy. Rappresenta il modello ideale per le donne dal meno abbondante, anche grazie alle sue linee contenitive accompagnate da spalline molto larghe.
Non dimentichiamo poi l'esistenza del reggiseno sportivo. Si appresta ad essere il modello perfetto per le donne che fanno attività fisica. Questo in quanto è formato da bande elastiche sulla schiena. Senza dimenticare che ci sono delle fascette anche sotto le coppe che hanno lo scopo di sostenere il décolleté senza comprimerlo.

I modelli più sexy
Addentrandoci invece nel mondo dell'intimo sexy, non poteva mancare il cult delle passerelle, ovvero il reggiseno a balconcino. È quel modello sexy e scollato, particolare perché mette in risalto tutta la forma del seno. Persino la parte superiore che resta scoperta, viene sostenuta dal ferretto e dalla eventuale presenza dell'imbottitura.
Un secondo modello molto spudorato, e giovanile soprattutto, è il reggiseno a triangolo. Quest'ultimo tuttavia è meno adatto alle curve generose, favorendo invece le taglie medio piccole.

Il bustino invece è quello che di norma viene indossati in occasioni particolarmente romantiche. Mette in mostra le forme e accompagna le onde della silhouette. Per quanto concerne le taglie, si addice alla perfezione dalla taglia I alla IV.

Il push-up è il modello ideale imbottito e con ferretto per alzare su la forma del seno. Ma anche in questo caso, va meglio per seni molto piccolini.
Viceversa, il modello minimizer è quello ad hoc per un seno abbondante che in fatto di taglie parte dalla quarta in poi. Esso ha la peculiarità di avvolgere e sostenere le coppe ma non comprime il seno, facendo sentire la donna a suo agio.

I reggiseni taglie forti
E veniamo ora alla lingerie comoda, per le donne abbondanti. Ci sono alcune linee pensate appositamente per le donne, come quella di www.bibaintimo.com. Affidandosi a questi capi dalle forme contenitive, che al contempo non dimenticano l'eleganza e la sensualità, le donne smetteranno di desiderare un seno più piccolo.
La scelta femminile quando si tratta di reggiseno, deve ricadere su modelli giusti, che non facciano strabordare l'abbondanza e che al contempo facciano sentire le donne altrettanto eleganti.

Il primo elemento cui prestare attenzione è la coppa differenziata. Si tratta di una busto con una circonferenza pari alla taglia, mentre la coppa è ergonomica rispetto alla forma del décolleté. Altro elemento è che, qualunque modello di taglie forte scelto, la cosa importante saranno le bretelle. Queste ultime non devono essere particolarmente strette, anzi la larghezza aiuterà a tenere su il seno senza pesare sulla schiena.

Non appena individuata la misura perfetta, facciamo poi attenzione al ferretto. Quest'ultimo deve essere comodo e non deve dare fastidio. In qualunque caso poi, si consiglia di non dormire con il reggiseno onde evitare di stare scomode e di rovinare la coppa.

Qualche ultimo consiglio
Quest'ultima precisazione quindi ci lascia pensare che ad avere maggiori problemi in fatto di vestibilità è proprio la taglia abbondante. Per cui sono nate le taglie forti, che prevedono reggiseni senza coppe, con ferretto o senza, per una vestibilità ad hoc.
Infine se misurando un modello, il seno strabordi da uno dei due lati, con molta probabilità la coppa sarà piccola e pertanto va scelta più grande. Viceversa se alle coppe si creano delle pieghe allora vuol dire che ci occorra una coppa più piccola.

Ricordiamo anche che, se la fascia elastica sulla schiena è troppo alta, le spalline vanno leggermente allargate. Non importa la taglia, non importa l'abbondanza, una donna resta donna anche con il décolleté generoso. Bastano solo piccole attenzioni e la femminilità sarà dietro l'angolo.

La Corrida 2019, condotta da Carlo Conti, torna in tv questa sera, venerdì 5 aprile, su Rai 1 alle 21.25 per il terzo appuntamento. Fra i concorrenti che parteciperanno, stupendo il pubblico con i loro talenti, vi é il parmigiano Roberto Torelli, detto "il principe degli inventori". 

Grazie alla sua vena creativa, lo scorso marzo si è aggiudicato il secondo posto al Carnevale dei Fantaveicoli di Imola, con un “Transformer” costituito partendo da una vecchia Alfa Romeo.

Dopo aver partecipato a moltissime trasmissioni, come Tu si que Vales a canale5 e I Fatti Vostri su Rai2, verrà presentato, questa sera a La Corrida, dalla cantante parmigiana Cinzia Felloni che ha partecipato quest'anno agli eventi collaterali del Festival di San Remo e ora canta in molte sale da ballo e feste dell'Emilia Romagna. 

Il divertimento è assicurato!

Non processabile perché incapace di intendere e di volere. Esprimi la tua opinione in merito.

"Incapace di intendere e di volere" e giustizia. Dal senegalese Ousseynou Sy, che ha sequestrato 51 ragazzini, a Filomena Cataldi barbaramente assassinata dal vicino di casa, l"'incapacità di intendere e di volere" rende NON processabile l'autore del delitto e la vittima e i suoi familiari non può essere risarcita dal fondo vittime di reati violenti.

Partecipa al sondaggio...

Gazzettedellemilia.it e Hopinion insieme per offrire un nuovo servizio alla società "emiliana" e non solo. Insieme per fotografare la realtà e intercettare le nuove tendenze.

di Lamberto Colla Parma 28 marzo 2019 - I sondaggi sono il termometro della società e il giornale, o qualsiasi altro media, è la fotografia, a volte edulcorata e a volte amara, della stessa.

Sondaggi e media sono naturalmente mezzi che si esaltano a vicenda e insieme posso intercettare i gusti e le nuove tendenze sociali.

A differenza di quanto si possa credere, né i giornali, né le Tv e tanto meno i social, sono in grado di condizionare il futuro ma certamente sono i migliori mezzi per evidenziare e mettere in luce la realtà non appena accade e, con il contributo dei sondaggisti, addirittura di anticipare le più imminenti tendenze.

Gazzettadellemilia.it e Hopinion, società di Milano specializzata in sondaggi, consapevoli di questo hanno inteso trovare un punto di collaborazione per l'utilizzo della piattaforma WIN.WIN sul terreno "emiliano", in merito ai temi caldi di interesse della comunità.

Il nostro comune obiettivo è quello di dare ad ogni individuo la possibilità di esprimere giudizi in modo veloce ed efficace.

Grazie a Hopinion, la piattaforma di sondaggistica geolocalizzata, le HOPI (richiesta di opinioni) possono essere riferite ad una determinata area geografica, come uno o più Comuni, Province, Regioni o addirittura di estinzione nazionale.

In ottica locale, infatti, queste informazioni diventano un patrimonio enorme a favore delle pubbliche Amministrazioni che potranno contare sull'opinione diffusa di coloro che vivono il territorio e le sue problematiche quotidiane.

A garanzia della serietà del sistema di rilevazione delle opinioni la piattaforma, mesa a disposizione da Hopinion.it, non consente al medesimo soggetto di votare più volte lo stesso quesito. Potrà invece sbizzarrirsi a esprimere il proprio parere sui nostri piuttosto che su altri sondaggi proposti da noi a da altri co-partner.

Presto, anzi molto presto, Vi metteremo alla prova con il primo sondaggio.

Buona lettura e anche Buon divertimento!

 

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Nella giornata del 23 marzo si è svolto un incontro dal titolo "Contro ogni violenza". Incontro fortemente voluto dai gruppi a carattere civico, Forza civica e Amo Colorno. Gli argomenti trattati sono stati: Il bullismo, il cyber-bullismo e la violenza sulle donne. Per quest'ultimo delicatissimo argomento si è voluto trattare nello specifico il caso dell'omicidio di Filomena Cataldi, avvenuto a San Polo di Torrile (PR) lo scorso mese di agosto, per mano di un vicino di casa di origini cinesi affetto da manie di persecuzione.

All'incontro, organizzato a Reggio Emilia nell'Albergo delle Notarie, hanno partecipato:

- Elisa Guareschi, criminologa e assessore del comune di Bussetto, che ha saputo snocciolare con maestria il delicato tema dei rapporti tra minori, che in certi casi sfocia in atteggiamenti di prevaricazione e abuso. Elisa ha esaminato in maniera concreta il rischio legato all'uso improprio del web e dei social network; senza esimersi dal dare utili e ottimi consigli ai genitori presenti in sala.

- Alberto Prantera, iscritto di forza civica ha coraggiosamente esposto la sua commovente testimonianza inerente ad episodi di bullismo ricevuti da bambino, ricordando che l'educazione deve partire partendo dalle famiglie, ritenute il primo luogo di crescita e di scuola di vita.

- Nicola Scillitani, coordinatore del gruppo civico Amo Colorno è intervenuto sul delicatissimo tema della violenza sulle donne affermando che ad oggi c'è ancora molto lavoro da fare per tutelarle. Il suo intervento è partito dall'iniziativa di carattere nazionale con l'hashtag #giustiziaperfilo. Iniziativa volta a chiedere allo stato l'istituzione di un fondo governativo atto a pagare le spese legali alle famiglie delle vittime, che oggi purtroppo, in caso di mancanza del patrocino gratuito, sono costrette a sostenere da sole. Altre richieste di carattere nazionale che sono state fatte pubblicamente: l'ergastolo in detenzione carceraria (quindi no alle REMS (Residenze per l'esecuzione delle misure di sicurezza, ex OO.PG) e nessuno sconto di pena o rito abbreviato per gli assassini.

Al termine della relazione di Amo Colorno, c'è stata una brevissima, commovente e struggente testimonianza della sorella di Filomena, Rosangela, che ha portato tutti i presenti alle lacrime.

Ha infine moderato l'evento il dirigente regionale di Fratelli d'Italia, Alessandro Aragona, che ha saputo orchestrare nella maniera più proficua l'evento.

In sala erano presenti anche l'Avv. Massimo De Matteis (Coordinatore provinciale di FDI) e Caterina Galli (fondatrice di Forza Civica Parma).

(N.C. Felino)

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Del parroco di Sant'Agostino, lo spagnolo Luis Barge, non si sa nulla da dicembre, mentre il missionario Don Paolo Cugini dal Brasile fa sapere via internet che avrebbe preferito costruirsi una famiglia.

Di Manuela Fiorini Reggio Emilia 21 marzo 2019  – Quando uscì, il 27 marzo 1983, "Uccelli di Rovo", il telefilm che narrava la storia d'amore proibita tra l'affascinante Padre Ralph e la bella Maggie, fece scandalo, ma proprio per quel gusto del proibito tenne incollati allo schermo milioni di spettatori. Oggi, il tema del celibato ecclesiastico torna prepotentemente alla ribalta, ed evoca proprio quel telefilm, alla luce di due casi che negli ultimi mesi hanno scosso la chiesa di Reggio Emilia.

Il primo riguarda il parroco della centralissima Parrocchia di Sant'Agostino, a pochi passi dal Vescovado e dal Seminario. Si tratta dello spagnolo Don Luis Barge, arrivato in città sei mesi fa per dare una mano a don Guido Mortari. Particolare non di poco conto, Don Barge fa parte della Fraternità di San Carlo, fondata dal Vescovo Massimo Camisasca, considerato molto intransigente nei confronti dei preti sposati, al punto da essere stato accusato di ostacolare e a discriminare, in passato, le famiglie nate dopo l'abbandono dell'abito talare.

I primi mesi a Reggio di Don Luis trascorrono relativamente tranquilli. Il giovane sacerdote, laureato in filosofia, insegna anche in una scuola superiore reggiana. Finché, all'improvviso, a Natale dello scorso anno sparisce. E le ragioni sarebbero da ricercarsi in una relazione con una nota professionista reggiana. Il Vescovo Camisasca, venuto a conoscenza della situazione, lo avrebbe immediatamente rispedito in Spagna, dove sembra che stia completando l'iter per tornare allo stato laicale.

La vicenda, tuttavia, ha fatto sì che il Consiglio Presbiterale abbia intimato a Monsignor Camisasca di non affidare più le parrocchie del centro storico a sacerdoti della Fraternità San Carlo. Suggerimento che Monsignore avrebbe condiviso.

Tuttavia, don Luis Barge non è il solo a dare dei grattacapi alla Chiesa reggiana. Un altro sacerdote, don Paolo Cugini, fino allo scorso settembre parroco di Regina Pacis, in seguito partito come missionario in Brasile, dall'Amazzonia ha affidato le sue riflessioni personali sul celibato imposto ai sacerdoti cattolici alla rete. "È difficilissimo parlare di sessualità e del bisogno di affetto che ho percepito in alcune occasioni della mia vita ministeriale", ha scritto don Cugini. "Non venitemi a dire che i preti dovrebbero vincere la solitudine vivendo in comunità. Io lo farei se ci fossero anche delle donne. Altrimenti preferisco stare solo". E poi, rincarando la dose: "Faccio fatica a ringraziare Dio quando mi ha tolto la possibilità di essere padre".

Dichiarazioni forti e dirette, che, data la crisi delle vocazioni e il numero sempre inferiore di giovani e non che si votano al sacerdozio, forse perché spaventati da una vita "in castità", dovrebbero per lo meno fa riflettere su una possibile riforma. Anche tenendo conto del fatto che in altre confessioni, dove è per i sacerdoti è ammesso il matrimonio, è stato ampiamente dimostrato come avere una famiglia influisca positivamente non solo sulla vita personale, ma anche sulla missione sacerdotale.

 

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(Interpreti di Uccelli di Rovo)

Di Redazione Val Baganza 12 marzo 2019. Abbiamo già parlato di lui in un dettagliato articolo sulla nostra testata. Solitario, originale e controverso, Nicola "CumbaRat" Comparato, l'ex rapper della Val Baganza, classe '82, di origini lucane ma cresciuto in terra parmenei.

Da più di un anno "CumbaRat" ha smesso di scrivere brani in rima, ma in ricordo dei vecchi tempi ha deciso di creare una pagina Facebook da utilizzare come diario personale da condividere con tutti. Nella pagina potrete trovare anche alcuni suoi vecchi singoli da ascoltare.

E' suffciente entrare  e mettere un bel "Mi piace" per seguire questo intrigante personaggio! Chissà che non si risvegli l'ispirazione!

Ecco il link della pagina Facebook di CumbaRat https://www.facebook.com/CumbaRat-Il-Rapper-della-Val-Baganza-383101919176398/ 

Qui potrete leggere la sua biografia uscita in esclusiva sulla Gazzetta dell'Emilia
https://www.gazzettadellemilia.it/cronaca/costume-e-societa/item/22023-tra-alti-e-bassi-la-vita-e-la-musica-di-nicola-cumbarat-comparato.html 

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Realizzato totalmente con pezzi di recupero, il “Transformer” di Roberto Torelli di Coloreto (Parma) si è aggiudicato il secondo posto al Carnevale dei Fantaveicoli di Imola nella categoria “Maxi Fantaveicoli”.

Sono infatti le dimensioni del grande mostro e la tecnologia messa a punto dall’inventore parmigiano ad aver convinto la giuria della manifestazione giunta quest’anno alla 22° edizione. Il mega robot, costituito da parti mobili e snodabili partendo da una vecchia Alfa Romeo, ha sfilato dinanzi a migliaia di persone che l’hanno accolto in piazza Matteotti con un forte applauso.

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Il Carnevale imolese è noto per essere ad “emissioni zero” poiché vengono ammessi a partecipare solo veicoli che si spostano senza l'utilizzo di motori inquinanti. I mezzi in concorso uniscono inoltre fantasia, creatività, ingegnosità, colore, stravaganza e ironia. Caratteristiche che non mancano appunto nel “Transformer” di Torelli che si ispira agli Autorobot protagonisti di cartoni animati, film e giocattoli. Per la gioia dei tantissimi bambini che hanno partecipato all’evento. 

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