Il parere favorevole dei rispettivi familiari alla donazione ha richiesto un impegno straordinario mobilitando oltre 50 professionisti per 30 ore consecutive.

Impegno straordinario al Santa Maria Nuova di Reggio Emilia per le équipe di prelievo organi a seguito della quasi contemporanea morte cerebrale, avvenuta il 4 ottobre scorso, di due pazienti ricoverati.
La Rianimazione e l'Ospedale tutto si sono preparati ad affrontare una situazione rara ed estremamente impegnativa. "A livello organizzativo la dilazione di una delle due osservazioni di morte sarebbe stata più agevole" spiega Laura Favilli, medico anestesista del Santa Maria Nuova e coordinatore locale per i prelievi e trapianti di organi "ma avrebbe comportato il rischio reale di perdere la possibilità di prelievo di organi da uno dei pazienti."

La legislazione italiana prevede, infatti, che alla diagnosi di morte cerebrale seguano 6 ore di osservazione, all'inizio e alla fine delle quali è prevista l'esecuzione di un elettroencefalogramma sul quale la Commissione di Specialisti appositamente nominata dalla direzione ospedaliera esprime il proprio parere.
È stato deciso, quindi, di mettere in campo uno sforzo organizzativo straordinario che ha coinvolto circa 50 professionisti ospedalieri tra rianimatori, anestesisti, cardiologi, medici di direzione sanitaria e di laboratorio, personale di sala operatoria, pneumologi, neurologi, oculisti, chirurghi vascolari, tecnici di elettrofisiologia, il centro trasfusionale, diversi infermieri e operatori sanitari.
"A questi professionisti vanno senz'altro aggiunti coloro i quali hanno operato al di fuori del nostro Ospedale nell'organizzazione delle donazioni" continua Favilli "mi riferisco al Centro Riferimento Trapianti di Bologna, ai Chirurghi di Bologna, Modena, Udine, Cesena, agli autisti e al personale tecnico."

Le procedure di donazione si sono concluse 30 ore dopo il decesso dei donatori e hanno consentito di prelevare e trapiantare in altrettanti pazienti in lista d'attesa un cuore, due fegati e quattro reni. Le cornee e la cute dei donatori, inoltre, sono state trasferite nelle rispettive Banche della nostra Regione in attesa di essere destinate.
"A tutti coloro che hanno lavorato per questo risultato va il mio ringraziamento e la mia stima. Siamo stimolati a proseguire su questa strada" conclude Favilli "Il percorso della donazione non è facile ma l'impegno professionale e umano è sicuramente ricompensato dalla certezza di avere contribuito a restituire salute a diverse persone. Un pensiero particolare va alle famiglie dei donatori che, pur in un momento di grande dolore, hanno saputo compiere un gesto di generosità e alto valore sociale."

L'Ufficio Stampa Azienda Usl Reggio Emilia

 

Gli esperti del Gruppo bancario incontrano gli imprenditori locali nell'ambito di un appuntamento volto a fornire strumenti e conoscenze utili per sviluppare il giro d'affari sui mercati del Centro ed Est Europa

Nel corso del primo semestre 2016 il giro d'affari dell'Emilia Romagna con la Russia ha registrato oltre 590milioni di euro di esportazioni e poco meno di 120milioni di euro di importazioni.

Nel 2017, tra gennaio e giugno, gli scambi crescono ancora per l'export emiliano romagnolo verso il mercato russo sfiorando nei quota 720milioni di euro. Tra le province della regione, per Bologna si osserva tra il 2016 e il 2017 un aumento del 21% per le esportazioni verso la Russia, con un incremento del business da circa 153milioni di euro rilevati per il primo semestre 2016 a oltre 185milioni registrati nei primi sei mesi dell'anno in corso.

In particolare, secondo i dati Istat elaborati da UniCredit per Bologna le entrate maggiori arrivano dall'esportazione verso la Russia di macchinari e apparecchiature per oltre 87 milioni di euro nel primo semestre del 2017 (+28% rispetto al pari periodo 2016) e di prodotti tessili e dell'abbigliamento (oltre 33 milioni di euro, +10% rispetto al medesimo periodo 2016). Per l'area bolognese si registra anche un consistente aumento dell'esportazione di articoli farmaceutici e chimici medicinali, con un giro d'affari che nel primo semestre 2016 si attesta intorno a 9mila euro e che nel primo semestre 2017 balza a circa 580mila euro. Business in crescita anche per le produzioni di agricoltura, silvicoltura e pesca sempre più richieste dalla Russia: l'Emilia Romagna registra infatti un +26% nel raffronto primo semestre 2016-2017. L'area bolognese, nello specifico, vede aumentare i flussi da circa 9mila euro nei primi sei mesi del 2016 a circa 57mila euro nel primo semestre 2017.

I numeri, insomma, indicano quello russo come un mercato dalle buone potenzialità e fortemente interessato alle eccellenze del "Made in Italy".

In particolare del "Made in Emilia", inteso soprattutto come meccanica, agroalimentare e moda. Per questo UniCredit ha dedicato uno specifico focus sul business con la Russia nell'ambito del Forum CEE che si è svolto oggi a Bologna, cui hanno partecipato una trentina di imprenditori del territorio.

Una giornata di confronto e approfondimento sui mercati dell'Europa centro orientale volta ad aumentare le relazioni industriali e commerciali tra i Paesi dell'area e il tessuto imprenditoriale locale, sfruttando le potenzialità offerte in termini di consulenza, prodotti e servizi da UniCredit, leader nell'area CEE.

Ai saluti iniziali di Andrea Burchi, Regional Manager Centro Nord UniCredit, hanno fatto seguito l'introduzione di Alessandro Paoli, Responsabile dell'International Center Italy della banca, gli interventi di Mauro Giorgio Marrano, Strategy and Corporate Foresight Unit - Coordinatore per l'area Centro e Est Europa, che ha fatto il punto sugli aspetti salienti dello scenario macro-economico in Europa Centro Orientale e di Roberto Poliak, Responsabile dell'International Center Central & Eastern Europe, che ha illustrato il modello di servizio e le best practices della banca.

L'intervento di Graziano Cameli, General Manager di UniCredit Russia, ha concluso la giornata di lavori centrando l'attenzione sulle opportunità commerciali offerte dalla Russia alle le imprese italiane e in particolare a quelle dell'area emiliano romagnola.

"Il nostro obiettivo – ha spiegato Andrea Burchi – è aprire una porta d'accesso privilegiata alle imprese del territorio affinché possano entrare in contatto con mercati esteri che offrono interessanti prospettive di crescita. Per questo organizziamo eventi specifici come questo Forum con focus sui Paesi del Centro e Est Europa. Iniziative che si aggiungono alla quotidiana operatività dei nostri specialisti e dei nostri International Center, specializzati nel business crossborder. Così garantiamo sostegno concreto e operativo alle realtà produttive locali, ponendoci come partner ideale per facilitare l'avvio e lo sviluppo dei rapporti d'affari tra le imprese interessate".

UniCredit è un Gruppo paneuropeo semplice e di successo, con un modello commerciale lineare e un segmento Corporate & Investment Banking perfettamente integrato che mette a disposizione degli oltre 25 milioni di clienti un'unica rete in Europa Occidentale, Centrale e Orientale. UniCredit offre competenze locali nonché una rete internazionale in grado di accompagnare e supportare a livello globale la propria ampia base di clientela, fornendo un accesso senza precedenti alle banche leader presenti nei propri 14 mercati strategici e in altri 18 Paesi in tutto il mondo. Il network del Gruppo comprende Italia, Germania, Austria, Bosnia ed Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Ungheria e Turchia.

LE POTENZIALITÀ DEL MERCATO RUSSO: L'EMILIA-ROMAGNA E BOLOGNA

Emilia-Romagna

Nei primi 6 mesi del 2017 il giro d'affari dell'Emilia-Romagna con la Russia ha riguardato oltre 120,3 milioni di euro di importazioni e circa 720 milioni di euro di esportazioni. Rispetto al primo semestre 2016 le vendite hanno fatto registrare un +21%, gli acquisti sono rimasti sostanzialmente invariati.

I settori trainanti per le esportazioni dall'Emilia-Romagna in Russia nei primi sei mesi del 2017 sono stati:

- macchinari ed apparecchi per oltre 256 milioni di euro, in aumento del 32% rispetto al primo semestre 2016;
- prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori per oltre 189 milioni di euro, in aumento del 12% rispetto ai primi sei mesi del 2016;
- articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi per quasi 53 milioni di euro, in aumento del 18% rispetto al corrispondente periodo del 2016;
- sostanze e prodotti chimici per quasi 52 milioni di euro, in aumento del 7% rispetto ai primi 6 mesi del 2016;
- metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti per circa 31 milioni di euro, in aumento del 34% rispetto al primo semestre 2016.

Bologna

Nei primi 6 mesi del 2017 il giro d'affari di Bologna con la Russia ha riguardato quasi 9 milioni di euro di importazioni e più di 185 milioni di euro di esportazioni. Rispetto al primo semestre 2016 le vendite hanno fatto registrare un +21%, gli acquisti sono diminuiti del 21%.

I settori trainanti per le esportazioni da Bologna in Russia nel primo semestre 2017 sono stati:

- macchinari ed apparecchi per oltre 87 milioni di euro, in aumento del 28% rispetto al primo semestre 2016;
- prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori per più di 33,5 milioni di euro, in aumento del 10% rispetto ai primi 6 mesi del 2016;
- sostanze e prodotti chimici per oltre 20 milioni di euro, in aumento del 3% rispetto al corrispondente periodo del 2016;
- mezzi di trasporto per quasi 18 milioni di euro, in forte aumento (+57%) rispetto ai primi 6 mesi del 2016;
- prodotti delle altre attività manifatturiere per oltre 7 milioni di euro, anche in questo caso in notevole aumento (+41%) rispetto ai primi 6 mesi del 2016.

[Fonte. Elaborazioni Retail Value Management & Research UniCredit su dati ISTAT]

Il recente provvedimento dell'Ufficio Scolastico dell'Emilia Romagna che, in applicazione di una legge nazionale, stanzia a fondo perduto complessivi 5milioni 119mila 660euro per le scuole non statali ubicate in Provincia di Parma è semplicemente una vergogna.

Addirittura si tratta di uno stanziamento che supera di quasi un milione di euro quello dello scorso anno. Il tutto avviene mentre ai dipendenti della scuola pubblica si chiedono sacrifici enormi, obbligandoli a percepire paghe miserevoli dovute ad un contratto oramai scaduto ben otto anni. Contemporaneamente per ottenere un risparmio è stato d'imperio congelato l'anno di anzianità dei docenti 2013 che, con una rapina perpetrata ai danni docenti della scuola statale, non viene conteggiato nel calcolo della retribuzione. In provincia di Parma stiamo oltre ai regali che arrivano da Roma alle scuole private, stiamo anche assistendo anche ad enti locali che forniscono vantaggi all'imprenditoria scolastica privata, come il caso di Busseto dove un immobile pubblico che ospitava una scuola statale è stato dato in gestione ad un privato. Questa è la pseudo Buona Scuola del Pd e dei suo finti oppositori, dare soldi ai privati fingendo di investire sulla scuola statale. Per la verifica di quanto 

istruzioneer.it/2017/09/14/scuole-paritarie-dellemilia-romagna-piano-di-riparto-fondi-a-s-2016-2017/ 

Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda di Parma e Piacenza, dichiara: "Oramai questi politicanti e i loro accoliti hanno perso il senso del pudore, ci meraviglia che certi dirigenti scolastici parmensi che non perdono occasione di cercare la ribalta mediatica questa volta nulla osservano".

Gilda Insegnanti Parma e Piacenza

Confagricoltura e Cia: "Inaccettabili le condizioni imposte dagli industriali". "Sconveniente il fatto che sia stato individuato un importo diversificato, in base all'associazione di appartenenza"

Parma 10 ottobre 2017 - Si è bruscamente interrotta la trattativa sulla definizione del nuovo Protocollo d'intesa per la determinazione del prezzo del latte ad uso industriale nella provincia di Parma tra rappresentanti delle organizzazioni agricole, da una parte, ed industriali ed artigiani trasformatori, dall'altra.
Confagricoltura Parma e Cia-Confederazione italiana agricoltori di Parma con una lettera congiunta hanno invitato le associazioni industriali a mantenere aperte le trattative, in quanto fortemente interessate a proseguire un dialogo costruttivo con i trasformatori del latte del Parmense.

Un inspiegabile doppio prezzo
L'interruzione della trattativa sul Protocollo ha portato alla determinazione di due prezzi del latte con riferimento al secondo quadrimestre 2016 nella provincia di Parma: uno a quota 56,848 euro il quintale tra Confagricoltura e Cia di Parma ed industriali ed artigiani trasformatori ed uno a quota 57,50 euro il quintale tra gli stessi industriali ed artigiani trasformatori e Coldiretti Parma, l'unica delle tre associazioni che ha accettato di sottoscrivere il nuovo Protocollo d'intesa, fortemente penalizzante per la parte agricola.

Riteniamo sconveniente il fatto che sia stato individuato un importo diversificato, in base all'associazione di appartenenza, aspetto non previsto dal precedente Protocollo ancora valido per la determinazione del prezzo del latte di tutto il 2016 e fatto mai accaduto in passato quando, pur nell'ambito di trattative sempre molto serrate, si è sempre agito in piena correttezza su tutti i fronti, operando secondo un produttivo spirito di squadra nell'interesse di tutto il comparto lattiero-caseario parmense.

È doveroso far rilevare che la parte che ha sottoscritto il protocollo rappresenta meno di un terzo della produzione di latte a livello provinciale, sia in termini di numero assoluto di aziende conferenti, sia in termini di quantitativi di latte prodotto.
Qualora su tre associazioni ben due non sottoscrivessero il Protocollo, ci si troverebbe di fronte ad un mero contratto tra un'associazione ed un'altra, non certo ad un condiviso protocollo d'intesa tra gli attori dell'intero comparto.

Le nostre richieste
Le motivazioni che fino ad ora non hanno permesso a Confagricoltura e Cia di Parma di sottoscrivere il protocollo sono:
- l'inaccettabile istituzione di una nuova Commissione latte al di fuori della Camera di Commercio di Parma, richiesta da industriali e artigiani trasformatori;
- la resa utilizzata nel calcolo del prezzo che appare oggi antistorica rispetto alla realtà dei fatti;
- i costi di produzione che non appaiono realistici rispetto al contesto economico e produttivo attuale;
- la mancanza di certezza negli strumenti di applicazione del protocollo con conseguente indeterminazione dei tempi di pagamento.

(Fonte Confagricoltura - Cia di Parma)

Parma – 9-10-2017 - Sicurezza idraulica, ruolo del fiume Po negli equilibri ambientali delle aree sottese alla sua influenza diretta e in particolare del nostro territorio: sono stati questi temi, ma non solo, a caratterizzare la visita in Prefettura di Meuccio Berselli nuovo Segretario Generale dell'Autorità di Bacino del Po divenuta un oggi un vasto distretto che unisce la gran parte delle acque di tutto il Nord Italia.

Complimentandosi con Berselli per l'incarico il Prefetto di Parma Giuseppe Forlani, esperto di lungo corso di protezione civile, ha approfondito le nuove rilevanti competenze in materia di pianificazione idrologica del Distretto con riferimento specifico al comprensorio parmense.

Lunedì, 09 Ottobre 2017 16:04

40° sopra La Performance

Venerdì 13 ottobre e sabato 14 ottobre, in occasione della Giornata del Contemporaneo promossa da Amaci, la Quadreria di Palazzo Magnani ospiterà 40° sopra La Performance, progetto ideato e curato da Fabiola Naldi e Maura Pozzati. Cinque artisti quali Cristian Chironi, Francesca Grilli, Jacopo Miliani, Davide Savorani e Sissi sono stati chiamati a interagire con performance inedite o prodotte per l'occasione con la volontà da un lato di riflettere sulla performance attuale in ambito artistico e dall'altro lato con il desiderio di "ricordare" la Settimana Internazionale della Performance svolta alla Galleria d'Arte Moderna di Bologna esattamente 40 anni fa.

L'evento, che si terrà presso la Quadreria di Palazzo Magnani è stato presentato questa mattina alla stampa da Giusella Finocchiaro, Presidente Fondazione del Monte; Andrea Burchi, Regional Manager Centro Nord UniCredit; Maura Pozzati e Fabiola Naldi, ideatrici e curatrici del progetto.

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Nella foto in allegato, da sinistra: Andrea Burchi, Regional Manager Centro Nord UniCredit; Giusella Finocchiaro, Presidente Fondazione del Monte; e le ideatrici e curatrici del progetto Fabiola Naldi e Maura Pozzati.

40° sopra La Performance inoltre è liberamente ispirato al titolo del secondo manifesto del Nouveau Réalisme "A 40° au dessous de Dada" in cui il critico Pierre Restany individuava la longitudine temporale delle Neo Avanguardie 40 anni dopo il Dadaismo. In questa occasione la stessa fondamentale longitudine critica viene evidenziata dalle due curatrici nella nota manifestazione bolognese del giugno 1977. Ciascuno degli artisti ha scelto uno spazio preciso di Palazzo Magnani, sede di UniCredit a Bologna, per permettere al pubblico non solo di entrare in relazione con la propria ricerca ma anche con i luoghi stessi del noto palazzo storico, affrescato dai Carracci, di cui a fine maggio è stato inaugurato il nuovo percorso voluto dalla Fondazione del Monte e UniCredit per valorizzare il patrimonio artistico della Quadreria. Oralità, fisicità, suono, installazione, ambiti comuni delle produzioni artistiche internazionali attuali si affiancheranno in due giorni di azioni nelle quali potere indagare il corpo ma anche le possibili interazioni sinestetiche in una reciproca complicità fra pubblico e autori.
Anche in questa occasione è forte la collaborazione tra Fondazione del Monte, UniCredit e Accademia di Belle Arti di Bologna.

13 – 14 ottobre 2017
a cura di Fabiola Naldi e Maura Pozzati

Palazzo Magnani
via Zamboni 20, Bologna

Cristian Chironi, Francesca Grilli,
Jacopo Miliani, Davide Savorani, Sissi

 

Venerdì 13 ottobre 2017, dalle 18 alle 21

Jacopo Miliani
Body oh boy nobody!
In collaborazione con Jacopo Jenna
2017, h 18 – 21

Francesca Grilli
Gold (Gioia e Rivoluzione)
2017, h 19.30 – 20.30
Cantanti: Alessandra Bordiga, Caterina Casotto,­
Sara Persico
Falconiere: Lara Flisi

 

Sabato 14 ottobre 2017, dalle 15 alle 19

Cristian Chironi
Eco
2017, h 15 – 19
La performance è udibile dall'esterno di Palazzo
Magnani a partire dalle ore 12 e aperta al pubblico
dalle ore 15

Davide Savorani
Don't shoot at the storm
2017, h 15 – 19
Performer: Laura Bagarella, Massimo Simonetto, Davide Savorani

Sissi
Circonvolare
2017, h 17 – 18

 

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Come stanno i tuoi reni? Giovedì 12 ottobre la prevenzione scende in piazza. Medici e infermieri del reparto di Nefrologia e dialisi dell'ospedale saranno in piazza Cavalli dalle 9 alle 17.30 per incontrare e informare i cittadini: si recupera in questa occasione la giornata di sensibilizzazione, calendarizzata per maggio ma annullata per avverse condizioni climatiche. In una tenda messa a disposizione da Croce Rossa, sarà possibile confrontarsi con gli specialisti per conoscere i segni delle malattie renali, misurare la pressione arteriosa, eseguire un esame gratuito delle urine e fare accertamenti preliminari di diagnosi.

"Spesso – fa notare il primario Roberto Scarpioni - non ci si accorge dell'insorgere della patologia renale, perché non ha sintomi importanti. Addirittura un italiano su sei potrebbe avere una compromissione di grado medio della funzione renale e addirittura il 3 per cento di livello medio-avanzato. Negli USA, per esempio, a causa di una minor attenzione alla dieta e a stili di vita a volte inadeguati, l'incidenza di malattie renali può toccare addirittura il 20 per cento della popolazione".

Quest'anno la giornata di sensibilizzazione è dedicata in particolare ai rischi di sviluppare malattie renali correlate a stili di vita dietetici alterati, con focus sull'obesità. "Il nostro evento in piazza, a contatto con le persone – evidenzia l'esperto - ha lo scopo di porre l'attenzione sull'importanza della prevenzione nonché sulla necessità di rallentarne l'evoluzione e soprattutto di evitare le gravi e devastanti complicazioni cardiovascolari innescate dalla insufficienza renale avanzata". Il reparto di Nefrologia e Dialisi di Piacenza segue un migliaio di pazienti con malattia renale a vari stadi negli ambulatori, mentre un numero maggiore è gestito nelle fasi iniziali della malattia insieme ai medici di famiglia, che hanno ruolo importante nel riconoscere le persone a rischio.

"La malattia renale cronica è una patologia in costante crescita ed è ormai un problema clinico, sociale e anche economico importante. È realistica la stima che nella popolazione adulta in Italia il 10-12 per cento della popolazione abbia un iniziale danno renale, ma il problema rimane ancora poco conosciuto e sottovalutato perché spesso clinicamente senza sintomi, almeno nei primi stadi della malattia". Con esami semplici e poco costosi, del sangue e delle urine, e talvolta con un'ecografia renale, è possibile accertare la presenza di una malattia.

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Ufficio Comunicazione Ausl Piacenza

A Busseto, il 10 ottobre, in occasione dell'anniversario del compleanno del Maestro Verdi, si terrà una giornata dedicata all'eccellenza della musica e della salumeria. Nel programma oltre all'esclusivo tour nelle stanze private di Villa Verdi, aperte per l'occasione e ad un concerto verdiano, si svolgerà il seminario "Si rafforza la tutela del Culatello di Zibello DOP". Sarà l'occasione per approfondire le tematiche affrontate nel nuovo Decreto, che regolamenta le produzione e la vendita del "Culatello".

Il Re dei salumi, simbolo della bassa parmense e orgoglio per l'intero Paese, non poteva dimenticare il compleanno del Maestro di Busseto, Giuseppe Verdi.

Il Consorzio di tutela del Culatello di Zibello Dop, in collaborazione con il comune di Busseto, per il 10 ottobre 2017, ha infatti indetto una giornata di festeggiamenti e corretta informazione: raccontare il Culatello di Zibello attraverso un seminario di approfondimento incentrato sul prodotto e approfittare della ricorrenza verdiana per celebrare il Maestro Verdi in ogni sua sfaccettatura, dalla più artistica alla più quotidiana e inedita, fatta di abitudini, passioni e frammenti di vita.

Un 10 ottobre da appuntare in agenda se non si vuole perdere il suggestivo viaggio nei luoghi verdiani e nelle atmosfere bucoliche legate alla produzione di una simile eccellenza agroalimentare. Arte e gastronomia sono due universi in continua contaminazione e Giuseppe Verdi questo lo sapeva bene, essendo un vero e proprio cultore della sua terra, amante di una cucina fatta di piatti semplici ma anche di preparazioni artigianali ricercate, come ci dimostrano le tante lettere a sua firma o della compagna di vita, Giuseppina Strepponi, miniere di suggerimenti, ricette e aneddoti culinari.

Proprio nelle sue residenze il compositore era solito organizzare ricevimenti e pranzi conviviali e proprio quelle stanze saranno aperte il 10 ottobre a tutti i visitatori che vorranno rivivere la magia di allora e assaporare le stesse prelibatezze che al tempo ispiravano il Maestro di Busseto e oggi deliziano i palati di tutto il mondo.

Per festeggiare Giuseppe Verdi ci sarà anche una grande torta di compleanno e il gastrosofo Alex Revelli Sorini racconterà aneddoti e tradizioni locali, curando una degustazione interattiva di Culatello di Zibello Dop abbinato a pani e vini della zona, regalando ai presenti un'esperienza unica sospesa fra gusto e storia, gastronomia e antropologia, sapori e arie musicali.

Ispirati dai lontani fasti d'epoca verdiana, il 10 ottobre a Busseto trionferà l'abbondanza e ad essere decantato non sarà solo il Maestro ma anche il Culatello di Zibello Dop, frutto del lavoro e della dedizione di tante generazioni: il re del panino, Daniele Reponi, ospite fisso alla Prova del cuoco di Rai Uno, realizzerà infatti un panino a base di culatello di Zibello dal titolo "Buon compleanno Maestro!" e corredato da una candelina simbolica.

La Dop di Zibello sarà protagonista anche dei momenti più tecnici della giornata, come quello del seminario, in cui non mancherà l'occasione per sottolineare l'importanza del decreto a firma congiunta del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero dell'Agricoltura, documento che regolamenta la produzione e la vendita del Culatello, comportando quindi l'eliminazione dal mercato di tutte quelle denominazioni che ingiustamente si fanno riconoscere nel titolo Culatello e nella Dop correlata e per anni hanno generato confusione nella coscienza del compratore.

PROGRAMMA

VILLA VERDI, SANT'AGATA DI VILLANOVA
Ore 13.30 Aperitivo di benvenuto
Ore 14.30 Esclusivo tour nelle stanze private, aperte per l'occasione, tra i cimeli, le memorie e l'eredità del Maestro Giuseppe Verdi.

TEATRO VERDI, BUSSETO
Ore 16.00 Presentazione del filmato "Viaggio nelle terre del Culatello di Zibello DOP" un viaggio tra la gente, la terra e il prodotto.

Ore 16.15 Seminario, introduce il presidente del Consorzio Culatello di Zibello Dop Massimo Spigaroli, con la partecipazione dei rappresentanti del MIPAAF, del MISE e delle regioni Emilia Romagna e Lombardia. Modera Chiara Giallonardo (giornalista Rai).

Ore 18.00 Concerto Verdiano per ricordare il compleanno di Giuseppe Verdi con l'Orchestra Filarmonica di Parma diretta dal Maestro Giovanni Veneri, Tenore: Francesco Tuppo, Soprano: Tania Bussi.

SCUDERIE DI VILLA PALLAVICINO
Ore 19.45 Laboratorio di degustazione a cura del Gastrosofo Alex Revelli Sorini e Buffet con il Re dei salumi, il Culatello di Zibello DOP, protagonista con i pani ed il vino del suo territorio.

Info: 06 69202304 – 06 69920710 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

A1 MILANO-NAPOLI PANORAMICA: CHIUSO IL TRATTO ALLACCIAMENTO A1 DIRETTISSIMA-RIOVEGGIO

Per lavori di manutenzione - dalle ore 08:00 alle ore 18:00 - di mercoledì 11 ottobre

Roma, 9 ottobre 2017 - Autostrade per l'Italia comunica che sulla A1 Milano-Napoli Panoramica, dalle ore 08:00 alle ore 18:00 di mercoledì 11 ottobre, sarà chiuso il tratto compreso tra l'allacciamento con la A1 Direttissima e Rioveggio, in direzione di Bologna, per lavori di manutenzione.

Saranno contestualmente chiuse le stazioni autostradali di Roncobilaccio e Pian del Voglio in entrata verso Bologna ed in uscita per chi proviene da Firenze e sarà chiusa anche l'uscita di Rioveggio per chi proviene da Firenze. Sarà, inoltre, chiusa l'area di servizio 'Roncobilaccio est', situata all'interno del tratto chiuso, dalle ore 07:00 alle ore 18:00 di mercoledì 11 ottobre.

Pertanto, chi è diretto a Bologna, dovrà percorrere la A1 Milano-Napoli Direttissima.

In alternativa alle stazioni di Roncobilaccio e di Pian del Voglio, chi viaggia in direzione di Bologna, potrà utilizzare la stazione autostradale di Badia sulla A1 Direttissima.

Costanti aggiornamenti sulla situazione della viabilità e sui percorsi alternativi sono diramati tramite: i collegamenti "My Way" in onda sul canale 501 Sky Meteo24; sulla App My Way scaricabile gratuitamente dagli store di Android e Apple; su Sky TG24 HD (canali 100 e 500 di Sky) e su Sky TG24, disponibile al canale 50 del digitale terrestre. Sul sito autostrade.it, su RTL 102.5, su Isoradio 103.3 FM, attraverso i pannelli a messaggio variabile e sul network TV Infomoving in Area di Servizio. Per ulteriori informazioni si consiglia di chiamare il call center Autostrade al numero 840.04.21.21 attivo 24 ore su 24.

Lavori sulla rete gas e conseguente ripavimentazione, limitazioni al traffico in alcune strade cittadine

Proseguono i lavori di riqualificazione della rete di distribuzione del gas ad opera di 2i Rete Gas.

A partire dalle ore 7 di mercoledì 10, sino alle 19 del 27 ottobre, nel tratto di viale Pubblico Passeggio compreso tra piazzale Roma e vicolo Moroni sarà vietata la sosta su entrambi i lati della carreggiata.

Un intervento analogo è già stato completato, invece, in via Casseri, dove a partire dalle 7 di stamani, lunedì 9 ottobre, sono iniziati i lavori di ripavimentazione che comporteranno, sino alle 19 di venerdì 20, il divieto di sosta su entrambi i lati della carreggiata.

La ripavimentazione, a seguito dell'intervento sulla rete di distribuzione del gas, comincerà anche nelle vie San Rocchino e Molineria San Nicolò, nonchè in via Degani, dalle ore 7 di martedì 16 ottobre.

A partire da quella data, sino alle 19 del 27 ottobre, sarà vietata la circolazione nelle tre strade (fatta eccezione per residenti e coloro che debbano accedere a proprietà private), mentre varrà per tutti il divieto di sosta con rimozione forzata su entrambi i lati della carreggiata.

Editoriale: il rigurgito delle autonomie - Precipita il latte spot - Minori stock di corn rispetto alle previsioni - Scandiano, la "Spergola" ricomincia da qui - Si è insediato il nuovo direttore del Consorzio di Bonifica Parmense - Bottiglie di Prosecco italiano esplodono sugli scaffali - Ismea: import e export in crescita

SOMMARIO
Anno 16 - n° 40 8 ottobre 2017
1.1 editoriale
Il rigurgito delle autonomie.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Precipita il latte spot
3.1 cereali e dintorni Minori stock di corn rispetto alle previsioni
4.1 vino e biodiversità Scandiano, la "Spergola" ricomincia da qui.
6.1 bonifica / nomine Si è insediato il nuovo direttore del Consorzio di Bonifica Parmense
7.1 sicurezza alimentare Taleggio Contaminato. Tre casi in un mese per la valsassinese Carozzi
7.2 sicurezza alimentare Erba velenosa negli spinaci surgelati, scatta il richiamo del Ministero della Salute.
8.1 allarme prosecco belgio Bottiglie di Prosecco italiano esplodono sugli scaffali
8.2 eventi -ANUGA Mulino Alimentare Spa, presente all'ANUGA dal 7 all'11 ottobre.
9.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Il cambio mantiene alti i prezzi.
10.1 import export Ismea: import e export in crescita
11.1 promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners

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"La forma nella sua confezione migliore". - Cologne dal 7 al 11 ottobre 2017 - STAND F051 - HALL 10.1

Baganzola (PR) 7 ottobre 2017-

Anche quest'anno il Mulino Alimentare Spa sarà presente all'ANUGA (Colonia) dal 7 all'11 ottobre 2017.

Mulino Alimentare Spa, uno dei maggiori player nazionali di settore, con una quota di export superiore al 70%, non poteva mancare alla più importante Fiera alimentare europea, il luogo ideale per presentare le novità e confrontarsi con i più qualificati operatori e decision-maker di specialità provenienti da tutto il mondo.

MULINO ALIMENTARE SPA: Cologne dal 7 al 11 ottobre 2017 - STAND F051 - HALL 10.1

(per accedere alle notizie sull'argomento clicca qui)

 

 

20170530-LOGO Mulino Alimentare

 

http://mulinoalimentare.it

 

 

 

 

Sono 182 corsi tra Parma, Felino, Calestano, Langhirano, Traversetolo e Bedonia, tenuti da 79 docenti. Tra le novità: la lingua ebraica, le lezioni estive di pittura all'aperto e la storia del popolo etrusco. Conferenze pubbliche al Liceo Romagnosi e all'Istituto Storico della Resistenza. Il 9 novembre inaugura il prof. Bonvecchio.

Parma, 5 ottobre 2017

Saranno 182 i corsi di quest'anno, la maggior parte a Parma, ma anche 19 a Felino, 4 a Calestano, 17 a Langhirano, 2 a Traversetolo, e uno a Bedonia, tenuti da 79 docenti. Questa, in cifre, l'offerta dell'Università Popolare nell'anno accademico 2017- 2018, illustrata stamattina in Provincia.
Tra le novità di quest'anno: le due nuove sedi (Traversetolo e Bedonia), il corso di Ebraico anche a Calestano, i corsi estivi di pittura all'aperto, l'archeologia nel territorio parmense, la storia del popolo etrusco. Vi saranno anche molti altri nuovi corsi di storia e letteratura, arte, filosofia, psicologia, scienze, informatica, fotografia, salute e benessere.

L'ANNO ACCADEMICO 2017 - 2018

L'inaugurazione dell'Anno Accademico si terrà giovedì 9 novembre ore 17, presso l'Istituto Storico della Resistenza, in Vicolo delle Asse 5 a Parma, con la prolusione del prof. Claudio Bonvecchio dell'Università dell'Insubria – Varese e Grande oratore del GOI, sul tema "Massoneria: passato, presente, futuro."

Molti sono i corsi di lingue straniere in programma (da livello base a livello avanzato) di inglese, francese, spagnolo, tedesco, arabo, russo, cinese e giapponese, ebraico; numerosi i corsi di storia dell'arte, e poi corsi su Parma, storia e monumenti, e ancora di storia e filosofia, di letteratura, di psicologia e mitologia. I corsi sul benessere fisico e psichico spaziano dalla memoria all'elaborazione del lutto, dalla dietetica allo yoga; infine ci sono corsi di informatica, disegno, degustazione del vino, ambiente, e molto altro ancora.

Continuano le conferenze pubbliche al Liceo Romagnosi, che quest'anno saranno 12, tutte ad ingresso libero, titolo "I doni dei classici. Incontri per scoprirli", tenute da docenti ed ex docenti, organizzate dal liceo, che spazieranno da Seneca ad Hannah Arendt, dal cibo nel mondo antico a Nietzsche, e si terranno di mercoledì dalle 17,30 alle 19.
Infine le conferenze pubbliche mensili, gratuite, presso l'Istituto Storico della Resistenza.

LE ISCRIZIONI
I corsi sono a pagamento (quota di iscrizione associativa di 20 euro + contributo per i singoli corsi, da 60 a 170 euro, a seconda del tipo e della durata).

E' possibile iscriversi:
a Parma in borgo Sorgo n. 12/a (0521/236537) Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.):
in ottobre e novembre dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 e nel solo mese di ottobre il sabato dalle 9 alle 12.
a Felino dal 1° ottobre in Comune (Ufficio Cultura, Piazza Miodini 0521/335949) il martedì dalle 9 alle 12,30 e il giovedì dalle 9 alle 12,30.
a Calestano all'Ufficio Anagrafe del Comune, via Mazzini 10, primo piano, dal lunedì al sabato, ore 9 – 12, tel. 0525 52121.
a Traverse tolo presso la Biblioteca comunale da lunedì a sabato dalle 9 alle 12 e dalle 14,30 alle 19, tranne mercoledì e venerdì mattina.
a Langhirano presso il Centro Culturale di Via Cesare Battisti o presso Pro Loco Langhirano
a Bedonia presso il Seminario Vescovile, via Don S.Raffi, da lunedì a venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19

Punti nascita. Il ministero della Salute accoglie la richiesta di deroga presentata dalla Regione per gli ospedali di Scandiano (Re) e Mirandola (Mo) e Cento (Fe) nel cratere. 

Bologna, 5 ottobre 2017

La risposta è arrivata da Roma nel pomeriggio di ieri, e configura un destino diverso per i 6 punti nascita dell'Emilia-Romagna dove si registrano meno di 500 parti l'anno. Il ministero della Salute concede la deroga, chiesta lo scorso luglio dalla Regione per evitare la sospensione dell'attività di assistenza al parto, solo per gli ospedali di Scandiano (Re) e per i due del cratere sismico: Mirandola (Mo) e Cento (Fe).

La richiesta di deroga, invece, non viene concessa per le strutture di Castelnovo ne' Monti (Re), Pavullo nel Frignano (Mo) e Borgo Val di Taro (Pr). Di conseguenza, l'attività in questi ultimi punti nascita dovrà essere sospesa. Per il ministero, infatti, non ci sono le condizioni di sicurezza necessarie per tutelare mamme e neonati in una delle fasi più delicate della vita.

"Abbiamo percorso tutte le strade possibili senza lasciare nulla di intentato- afferma l'assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi-. Come Giunta avevamo deciso di chiedere la deroga per tutte e sei le strutture, non solo per Scandiano, Mirandola e Cento, anche considerando l'importanza che rivestono per il territorio, soprattutto quello montano, e dopo un lungo confronto portato avanti con le istituzioni e le comunità locali. Avevamo anche dato rassicurazioni sul fatto di voler e poter adeguare strutture e organizzazione rispetto ai parametri di sicurezza, a partire dal potenziamento degli organici, ma il pronunciamento del ministero è chiaro e adesso occorre attenersi a questa decisione, consapevoli che la sicurezza, quando si parla di sanità, deve sempre venire al primo posto. A maggior ragione se si tratta di donne che devono partorire e di neonati, perché uno dei momenti più belli della vita non debba trasformarsi in tragedia".

"Abbiamo il dovere- aggiunge Venturi- di assicurare la stessa tutela indipendentemente dal luogo in cui un bambino viene alla luce, ed è questo l'unico obiettivo che ha sempre guidato le nostre decisioni. In campo non c'è mai stata la benché minima idea di risparmiare; e sospendere l'attività, come la decisione ministeriale stabilisce, non vuol dire certamente lasciare sole le future mamme e i loro bambini, tantomeno abbandonare le aree montane, come qualcuno afferma in maniera strumentale. Gli investimenti messi in campo dalla Regione per potenziare gli ospedali dell'Appennino, migliorare i Pronto soccorso e le sale operatorie, ampliare gli organici e i servizi, a partire da quelli pre e post parto, non si fermano- chiude Venturi- anzi, a maggior ragione saranno rafforzati. Sono già disponibili 13 milioni di euro da destinare a Castelnovo, Pavullo e Borgo Val di Taro, con progetti definiti e tempi decisi per la realizzazione degli interventi e delle misure previste".

Il percorso sui Punti nascita

La risposta del ministero giunge dopo un lungo percorso di ascolto e confronto con le comunità e le istituzioni locali condotto dalla Regione e un approfondito studio svolto dalla Commissione regionale tecnico consultiva sullarete 'Percorso nascita' dell'Emilia-Romagna, che conta 26 punti nascita attivi sul territorio.
Lo scorso luglio, la stessa Commissione aveva presentato in una relazione i risultati di quell'analisi, concentrata in particolare sull'attività dei centri periferici 'Spoke', rispetto ai grandi ospedali delle città. L'indicazione della Commissione tecnica era di chiedere al ministero la deroga per i due punti nascita del cratere sismico di Pavullo e Mirandola, dove il volume di attività, negli anni precedenti al terremoto, era superiore ai 500 parti l'anno e dove non è ancora possibile valutarne stabilmente il trend perché le strutture non hanno ancora riacquistato la piena funzionalità. Stessa richiesta di deroga era stata proposta anche per l'ospedale di Scandiano - dove soltanto nell'ultimo anno e per la prima volta il numero di parti è stato di poco inferiore a 500 (490) - per il quale la Commissione prevedeva un periodo di "osservazione" in attesa di valutare l'evolversi dell'attività.
La stessa Commissione aveva invece evidenziato la necessità di sospendere il servizio nelle altre tre strutture (Pavullo nel Frignano, Borgo Val di Taro e Castelnovo ne' Monti), perché non vi sono le condizioni di sicurezza sufficienti, visto il numero di parti largamente inferiore ai 500 l'anno.

La Giunta regionale, per evitare la sospensione delle attività di assistenza al parto in luoghi di particolare importanza per il territorio, aveva però deciso di chiedere la deroga al ministero della Salute, tramite la Commissione nascita nazionale, per tutti e sei i punti nascita, impegnandosi, qualora fosse stata concessa, a dotare le strutture del personale necessario a garantire gli standard di sicurezza richiesti.
Ieri, a conclusione della lunga vicenda, è giunta la risposta del ministero.

Gli investimenti sul territorio

Per i tre ospedali dell'Appennino interessati dalla sospensione dell'attività, la Regione ha già programmato un piano di investimenti di 13 milioni di euro; parte degli interventi previsti è già stata realizzata e in alcuni casi le Aziende sanitarie hanno già approvato documenti preliminari di progettazione. Le risorse serviranno in particolare a migliorare i Pronto soccorso, le sale operatorie e l'accessibilità delle strutture sanitarie. È previsto poi un ulteriore incremento degli organici, con l'assunzione di circa 44 medici e infermieri che consentiranno di aumentare l'attività chirurgica e di realizzare almeno 1.500 interventi in più ogni anno, garantendo un futuro stabile e di sviluppo agli ospedali montani; oltre alla disponibilità ventiquattro ore al giorno sette giorni su sette, del servizio di elisoccorso notturno. Tutto ciò viene realizzato, in condivisione con le Conferenze territoriali sociali e sanitarie e con le Aziende sanitarie, proprio per preservare e migliorare ulteriormente la qualità e la sicurezza delle cure.

I dati sui Punti nascita in cui sarà sospesa l'attività

L'Organizzazione mondiale della sanità e l'Accordo Stato-Regioni del 2010 fissano il numero di almeno 1.000 nascite all'anno quale parametro standard a cui tendere per il mantenimento dei Punti nascita; 500 parti la soglia minima definita di sicurezza. Fermo restando che in discussione è solo il parto e non tutto ciò che attiene a gravidanza, puerperio e permanenza dei reparti, che comunque continueranno a essere confermati nelle sedi attuali, con un miglioramento dei servizi esistenti.
Nel 2016 il Punto nascita di Borgo Val di Taro (Parma) ha registrato 124 parti (nel 2015 erano 157), con una percentuale di tagli cesarei del 35,2% (la più alta di tutti i punti nascita attivi in regione). Sempre nel 2016, il Punto nascita di Castelnovo ne' Monti (Reggio Emilia) ha registrato 153 parti (159 nel 2015), con una percentuale cesarei del 29,5%. A Pavullo nel Frignano (Modena) l'anno scorso i parti sono stati 196 (261 nel 2015); 13,7% la percentuale dei tagli cesarei. / EC

In allegato, tre schede con gli investimenti previsti per Borgo Val di Taro, Castelnovo ne' Monti e Pavullo nel Frignano

(Fonte: Regione ER)

Se lo chiede FIAB-Federazione Italiana Amici della Bicicletta e tutto il mondo dei ciclisti urbani. A pochi giorni dalla chiusura della Settimana Europea della Mobilità (16-22 settembre, dove il Ministero dell'Ambiente è stato splendidamente assente) la scorsa settimana (il 28 settembre) in Parlamento, la Legge Quadro sulla Mobilità Ciclistica – presentata nel lontano 2014 – è stata nuovamente ritirata dalla discussione a causa di un parere non positivo da parte della commissione del Ministero dell'Economia e Finanza (MEF).

"Ci domandiamo quali problemi ulteriori ci siano dietro una Legge che darebbe l'opportunità anche all'Italia, come nei Paesi Europei più avanzati, di pianificare, progettare, strutturare un nuovo modello di mobilità nelle nostre città – commenta con forza Giulietta Pagliaccio, presidente FIAB – La Legge Quadro sulla Mobilità Ciclistica, infatti, darebbe alle nostre città strumenti per cominciare ad affrontare con serietà anche l'emergenza smog che, siamo certi, vedrà tra poche settimane tutti i sindaci, i presidenti di regione e i politici vari sulle barricate a cercare le soluzioni più fantasiose".

"Ancora una volta ci viene detto che, nonostante il Ministero dei Trasporti abbia indicato le risorse per la copertura della Legge Quadro sulla Mobilità Ciclistica, il Ministero Economia e Finanza ha richiesto ulteriori dettagli – spiega Giulietta Pagliaccio che aggiunge - Se tanta solerzia fosse stata messa nelle grandi opere autostradali forse, oggi, non staremmo pagando autostrade inutili. Chissà perché, invece, per la mobilità ciclistica c'è sempre qualcuno che ha bisogno di sapere anche la marca della vernice per pitturare le strisce".

I toni che ha assunto la vicenda dell'approvazione della Legge Quadro sulla Mobilità Ciclistica sono definiti da FIAB ridicoli e incomprensibili "tanto da portarci a pensare che forse questa Legge dà veramente fastidio a qualcuno – dice Giulietta Pagliaccio – ma poiché la campagna elettorale è cominciata, prima o poi lo scopriremo".

Inutile ricordare che la Legge Quadro sulla Mobilità Ciclistica (presentata in Parlamento il 17 ottobre 2016 dall'on Paolo Gandolfi dell'Intergruppo parlamentare per la Mobilità Nuova e Ciclistica, dopo due anni di lavori e revisioni e destinata, ora, a divenire carta straccia per via della fine della Legislatura), sarebbe funzionale a sostenere una politica nazionale che, con un rinnovato approccio, possa dare seguito alle ormai note esigenze di città soffocate dal traffico e dall'inquinamento, considerando che l'80% della popolazione italiana vive all'interno di agglomerati urbani.

Il ritorno economico per l'intera società generato dagli investimenti in mobilità ciclistica è dimostrato da diverse ricerche. Secondo un autorevole studio fatto a Copenaghen*, ad esempio, un segmento d'infrastruttura ciclabile lungo 1 km porta un guadagno netto di 42 centesimi per ogni ciclista che lo percorre, mentre lo stesso km fatto in auto genera una perdita di 3 centesimi. E, poiché la matematica non è un'opinione, è facile comprendere come il ritorno generato da quel km, percorso da una media di mille ciclisti, sia di 420 euro al giorno, ovvero oltre 150.000 euro in un anno.

* Studio "Copenhagen City of Cyclists" 2010- www.cycling-embassy.dk/wp-content/uploads/2011/05/Bicycle-account-2010-Copenhagen.pdf 

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KIABI è al fianco di tutte le donne con l'iniziativa "Ottobre Rosa" a favore di A.N.D.O.S. Onlus. Il punto vendita di Parma per tutto il mese di ottobre si vestono di rosa per sostenere le donne colpite dal tumore al seno

Ottobre è il mese internazionale dedicato alla prevenzione del tumore al seno.

"Ottobre Rosa" per il colore che rappresenta la malattia nell'immaginario collettivo e per il colore che raggruppa numerose iniziative in Italia mirate a fare informazione ed a sensibilizzare tutti i cittadini rispetto a questa delicata tematica. Ancora una volta KIABI, azienda di abbigliamento francese leader del mercato fast fashion, è realmente al fianco delle persone che hanno bisogno di aiuto. Insieme alla sua Fondazione, infatti, rinnova la partnership con l'associazione A.N.D.O.S onlus (Associazione Nazionale Donne Operate al Seno) per aiutare le donne colpite dal tumore al seno.

Dal 1 al 31 ottobre nel punto vendita di Parma (Centro Commerciale Parma Retail), e sul sito www.kiabi.it , alcuni capi di abbigliamento come t-shirt, pigiami, camicie da notte e trousse avranno uno speciale cuore rosa ad indicare che, con l'acquisto di quel prodotto, 1 euro sarà devoluto all'A.N.D.O.S. onlus a sostegno di tutte le loro attività di recupero fisico, psicologico e sociale delle donne colpite dal tumore al seno.

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Ma le iniziative a favore delle donne non finiscono qui. In esclusiva sul sito e-commerce di KIABI sarà possibile acquistare dal mese di ottobre il reggiseno post operatorio «EASY BRA», femminile e confortevole pensato per offrire moda disinvolta, sinonimo di felicità e di benessere.

Con l'iniziativa "Ottobre Rosa", KIABI conferma ancora una volta la sua reale vicinanza alle esigenze dei propri clienti, in questo caso alle donne, offrendo un esempio concreto di moda disinvolta, sinonimo di felicità e di benessere. Inoltre, grazie al contributo di tutti i suoi clienti, l'azienda sosterrà la onlus A.N.D.O.S. (ogni prodotto "Ottobre Rosa" venduto 1 euro sarà destinato all'Associazione) per essere al fianco di tutte le donne che hanno bisogno d'aiuto affinché la felicità doni proprio a tutti.

KIABI è il brand nato in Francia nel 1978 per iniziativa della famiglia Muliez, gruppo che ha fondato Auchan, Decathlon, Leroy Merlin e Pimkie. Da quasi 40 anni a fianco delle famiglie di tutto il mondo con un'offerta di moda unica, divertente e accessibile, con un eccellente rapporto qualità prezzo. KIABI oggi veste i momenti più belli della vita dei propri clienti, uomo, donna, bambino, bebè, premaman e taglie comode. Una shopping experience tecnologica e innovativa rende il momento dell'acquisto, un vero e proprio divertimento da condividere con chi si ama, per un primo giorno di scuola o un appuntamento semplicemente perfetti e firmati KIABI.

KIABI, LA FELICITÀ TI DONA.

Mattinata interamente dedicata dal Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini all'analisi approfondita del contesto salsese e alle azioni amministrative in grado di valorizzare al meglio la città termale.

Salsomaggiore, 4 Ottobre 2017

Mattinata interamente dedicata alla valorizzazione di Salsomaggiore quella che il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini ha trascorso al fianco del sindaco Filippo Fritelli e dei componenti della Giunta comunale. Una full immersion del tutto positiva sullo stato di realizzazione e avanzamento della programmazione amministrativa e sull'avvio di tutti quei processi di miglioramento strategico degli asset gestionali e di indirizzo che potranno garantire ulteriore sviluppo alla realtà termale. Bonaccini ha ottenuto così una visione globale e approfondita dell'attuale contesto salsese partendo proprio dai possibili e concreti sviluppi del comparto Terme in cui la Regione Emilia Romagna ha dimostrato di credere e puntare. Il Presidente Bonaccini ha incontrato di prima mattina Sindaco e Giunta in Municipio e subito dopo, parlando con gli amministratori di ulteriori nuovi progetti di rigenerazione urbana, si è intrattenuto a lungo nel centro del paese visitando Palazzo dei Congressi e il Palazzo delle Terme Berzieri.

(Fonte: Comune di Salsomaggiore)

Seminario gratuito giovedì 5 ottobre 2017, alle ore 9,30 nella Sala convegni dell'Ente camerale.

Per sostenere le imprese del territorio, la Camera di Commercio di Reggio Emilia e UniCredit hanno elaborato un piano di incontri formativi gratuiti sui temi dell'export. L'iniziativa ha l'obiettivo di supportare la crescita delle imprese nei mercati internazionali.
Il prossimo incontro si terrà il 5 ottobre con inizio alle 9:30, nella Sala Convegni della Camera di Commercio di Reggio Emilia (Piazza della Vittoria, 3).

Nel corso della mattinata Patrizia Caiti, Specialista Trade Finance Sales Centro Nord di UniCredit, illustrerà le opportunità collegate alla globalizzazione. Più nel dettaglio la relatrice parlerà delle modalità di ingresso sui mercati esteri e delle varie tipologie del contratto internazionale.
Per maggiori informazioni consultare il sito della Camera di Commercio www.re.camcom.gov.it  o scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

La partecipazione è gratuita.
E' obbligatoria l'iscrizione on line attraverso il sito www.re.camcom.gov.it

(Fonte: Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

Ieri, per tutta la giornata il grande "Red Truck" costruito appositamente per il Trophy Tour della UEFA Champions League presentato da UniCredit, ha animato piazza VIII Agosto coinvolgendo centinaia di cittadini, semplici curiosi e appassionati del grande calcio in diverse iniziative, compresi tornei virtuali con storici campioni.

Oggi, 4 ottobre, la tappa bolognese dell'iniziativa ha fatto base dalle 10,30 alle 21 al Royal Hotel Carlton, in via Montebello 8, per un'altra giornata fitta di divertimento, emozioni e cultura sportiva.

Un percorso molto animato fatto di gadget a pioggia, foto con la Coppa dalle Grandi Orecchie in regalo a tutti i partecipanti e memorabilia in mostra, come la maglia che indossò Cristiano Ronaldo a Cardiff per la finalissima che vide trionfare il Real Madrid, o quella dello storico capitano del Liverpool, Steven Gerrard; o le scarpe di Kakà: una carrellata di cimeli autografati da alcuni dei Campioni che hanno fatto la storia della UEFA Champions League.

Da domani il Red Truck si rimette in viaggio per portare emozioni e divertimento all'insegna del grande calcio a Bari, Palermo, Napoli e Roma.

E' possibile seguire tutte le tappe dell'UEFA Champions League Trophy Tour anche sui canali social di UniCredit, o utilizzando l'hashtag #UCLTrophyTour.

 

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Mercoledì, 04 Ottobre 2017 14:24

Pulizia al Ponte di Gramignazzo

La Provincia approfitta del periodo di magra per asportare arbusti e detriti in alveo, per evitare problemi in caso di piene, realizzato con un escavatore galleggiante, Serpagli:"Abbiamo programmato interventi analoghi sotto altri ponti."

Parma, 4 ottobre 2017

La Provincia di Parma – Servizio Viabilità è all'opera per fare pulizia nei nostri fiumi, approfittando del periodo di magra.

Nella foto, l'intervento al ponte di Gramignazzo, a Roccabianca: si tratta di un intervento di pulizia in alveo, per l'asportazione di detriti e arbusti che possono creare problemi al manufatto in caso di piene, eseguito con un escavatore galleggiante.

"Questa attività rientra in un'azione di prevenzione più generale – spiega il Delegato provinciale alla Viabilità e Infrastrutture Gianpaolo Serpagli – Interventi analoghi sono programmati anche in corrispondenza di altri manufatti, per tenere libere le luci dei ponti in vista dell'inverno. Il ponte di Gramignazzo è uno di quelli che preoccupano di più, visto lo stato dei ponti vicini, e il traffico distribuito su tutta la rete minore".

(Fonte: Provincia di Parma)

Questa mattina è stata inaugurata una nuova postazione car sharing per gli studenti universitari, nelle immediate adiacenze del Campus alla presenza dell'assessore alle Politiche di Sostenibilità Ambientale del Comune di Parma, Tiziana Benassi e dell' a.u. di Infomobility, Giovanni Bacotelli.

La nuova postazione, che si va ad aggiungere alle 12 già presenti in città, si trova in Largo Sergio Leone (parcheggio Cine City), con le auto disponibili 365 giorni all'anno e 24 ore su 24, è stata voluta dall'Amministrazione per agevolare negli spostamenti gli studenti universitari che spesso non hanno a loro disposizione un'auto di proprietà. Infomobility, in sinergia con l'Università, ha recentemente realizzato una campagna di comunicazione sul car sharing, articolata su diversi canali, per far conoscere i vantaggi del servizio e la promozione speciale riservata agli studenti dell'Ateneo di Parma, i quali potranno sottoscrivere l'abbonamento annuale a metà prezzo, cioè a soli 30 euro. Per usufruire dello sconto basta presentare al momento dell'iscrizione a Infomobility la student card o un documento che attesti l'iscrizione all'Università.

"Dopo la recente attivazione di due postazioni di bike sharing presso il palazzetto dello sport e l'ospedale maggiore, - spiega l'assessore Benassi - continuano le azioni concrete ed integrate nella direzione di una mobilità sempre più sostenibile". Ritengo questa nuova postazione di car sharing particolarmente significativa, poiché sono convinta che l'ambiente universitario possa costituire un terreno fertile per indurre un collegamento virtuoso fra ambiente e società.'

Il car sharing è la scelta ideale per chi desidera avere un'auto a propria disposizione senza dover sostenere i costi di acquisto, proprietà e gestione. Muoversi a Parma sta diventando sempre più facile, anche senza possedere un'auto privata; con il servizio Parma Car Sharing si può girare nella città di Parma e nei dintorni senza problemi e con molti vantaggi: nessun costo di gestione e manutenzione per l'auto, si può accedere alle ZTL senza bisogno di acquistare il permesso, si possono percorrere le corsie preferenziali degli autobus ed è possibile sostare gratuitamente sulle righe blu e bianco-blu. Utilizzarlo è semplice, ci si iscrive, si prenota l'auto (con l'App o attraverso il web) e poi si ritira con la tessera. Si può scegliere il modello più adeguato alla propria esigenza e il tempo di utilizzo può variare da un'ora a più giorni.

"Infomobility continua ad investire nel car sharing perché crede nello sviluppo dei mezzi alternativi all'auto privata. - Dichiara l'a.u. di Infomobility, Bacotelli – la flotta a disposizione degli utenti viene costantemente rinnovata ed ampliata con nuove autovetture e nuove postazioni. Si continua a lavorare per incentivare l'utilizzo del servizio e proprio per questo abbiamo deciso di puntare anche sui giovani, perché sono più recettivi alle novità e a tutto ciò che rientra nelle politiche di sostenibilità."

(Fonte: Comune di Parma)

Roncole Verdi, la scuola di proprietà non statale è comunque privata. Alcuni esponenti istituzionali, di rilievo locale, hanno voluto puntualizzare sulla natura giuridica di una scuola non statale che grazie a rilevanti aiuti pubblici è stata insediata a Roncole Verdi, frazione del Comune di Busseto (Parma), in un edificio di proprietà pubblica.

Al di là della qualificazione giuridica dell'entità scolastica in questione, a quanto pare una scuola media, la Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza, ribadisce il grave dato che emerge: esponenti politici locali, trasversali a tutte le aree politiche, sin battono a sostegno di un'entità che ha una proprietà privata e non pubblica, provocando il depotenziamento delle scuole statali del territorio che in prospettiva possono perdere iscritti, quindi vedersi ridurre risorse economiche ed organici.

Se a Roncole Verdi si installa una scuola media che non è dello Stato Italiano in concorrenza a quelle Statali, è ovvio che questo costituisce un attacco diretto alle scuole medie degli Istituti Comprensivi di Busseto, Fontanellato, San Secondo, alla Scuola Media "Zani" di Fidenza ed all'Istituto Comprensivo di Cortemaggiore (scuola media di Villanova d'Arda).

Scuole in cui il personale docente e non docente è selezionato per forza, secondo i parametri imposti dal Contratto Collettivo Nazionale del comparto scuola ed alle norme ad esso collegate.

La Gilda degli Insegnanti, per il tramite del coordinatore di Parma e Piacenza Salvatore Pizzo, è vicina ai docenti delle scuole statali interessate.
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Gilda degli insegnanti – Parma –Via Verdi 25 tel. 0521 235547 -338 8103820
Gilda degli insegnanti – Piacenza – Via San Marco 22 tel 0523 314046 -3388103820

Mercoledì, 04 Ottobre 2017 09:10

L'Emilia-Romagna vota per una maggiore autonomia

L'Emilia-Romagna chiede maggiore autonomia, via libera dell'Assemblea legislativa: mandato al presidente Bonaccini ad avviare il negoziato con il Governo.

Approvata risoluzione dall'Aula. "Siamo una regione virtuosa che, unita, è locomotiva del Paese e compete con le aree più avanzate in Europa e nel Mondo". L'assessore Petitti: "Proposta seria e concreta per quella che sarebbe una autentica svolta". Ieri il sì delle parti sociali riunite nel Patto per il Lavoro

Bologna 3 ottobre 2017  – Tappa fondamentale, oggi, nel percorso costituzionale scelto dalla Regione per chiedere e ottenere una maggiore autonomia per l'Emilia-Romagna. Dopo aver discusso il Documento di indirizzi varato dalla Giunta regionale, l'Assemblea legislativa ha infatti approvato nel pomeriggio una risoluzione che impegna il presidente Stefano Bonaccini "ad avviare il negoziato con il Governo ai fini dell'intesa prevista dall'articolo 116, comma terzo, della Costituzione", che consente l'attribuzione alle Regioni a statuto ordinario di ulteriori "forme e condizioni particolari di autonomia" attraverso una legge dello Stato approvata a maggioranza assoluta, sulla base di un'intesa fra il Governo e la Regione interessata.

Hanno votato a favore Pd, Si e Mdp, astenuti Fi e AltraER, contrari Ln e Fdi mentre il M5s ha deciso di non partecipare al voto.

Il mandato di contrattazione affidato al presidente Bonaccini riguarda i seguenti ambiti, gli stessi indicati nella proposta della Giunta: "Tutela e sicurezza del lavoro, istruzione tecnica e professionale; internazionalizzazione delle imprese, ricerca scientifica e tecnologica, sostegno all'innovazione; territorio e rigenerazione urbana, ambiente e infrastrutture; tutela della salute; competenze complementari e accessorie riferite alla governance istituzionale e al coordinamento della finanza pubblica". Il Presidente della Giunta è infine tenuto "a rassegnare a questa Assemblea, con cadenza periodica, gli esiti del negoziato con il Governo nazionale".

"Attraverso la Costituzione, intendiamo fare ciò che in Italia non è mai stato fatto- ha detto il presidente Bonaccini, aprendo la discussione generale-: chiedere e ottenere maggiore autonomia per l'Emilia-Romagna, per poter gestire direttamente competenze in materie cruciali. Senza chiedere più soldi allo Stato centrale, bensì trattenendo alla fonte, qui, una parte delle risorse generate nel nostro territorio, risorse, lo abbiamo dimostrato diventando la regione che cresce di più nel Paese e aprendo la strada a più di un provvedimento nazionale, che siamo certi sapremo utilizzare al meglio per migliorare ulteriormente i servizi forniti ai cittadini, continuare a crescere e creare occupazione. Una proposta che vede due punti fermi: l'unità nazionale, per noi sacra e intoccabile, e il fatto che non chiediamo di diventare una nuova Regione a Statuto speciale. E a chi chiede addirittura di dividere la nostra regione, creandone due separate, dico che noi oggi non diciamo no alla Romagna, ma diciamo sì all'Emilia-Romagna, perché insieme, in una regione unita e fatta di valori e saperi unici, non temiamo nessuno fra le aree più avanzate in Europa e nel Mondo".

In sede di replica, il presidente della Giunta ha poi sottolineato il fatto che "dal dibattito assembleare sono venute proposte che possono essere senza dubbio inserite nella proposta, come per esempio la competenza della Regione sui Giudici di pace", o temi "da tenere in considerazione, relativi per esempio alla tutela ambientale". Quanto alla richiesta di Regione a Statuto speciale, "non può certo essere accolta nell'ambito della nostra proposta sull'autonomia, essendo peraltro già stata bocciata dalla Corte costituzionale in una sentenza del 2015 su un progetto di legge avanzato dal Veneto e servirebbe una modifica della Costituzione".

"Siamo all'avvio di un rilevante percorso politico istituzionale - ha aggiunto l'assessore al Bilancio e Organizzazione, Emma Petitti- che viene approvato dall'assemblea legislativa della nostra Regione con la quale ci poniamo al centro di un nuovo regionalismo. Un percorso del tutto inedito intrapreso dalla Regione Emilia-Romagna che ci permetterà di chiedere al Governo e al Parlamento maggiore autonomia legislativa, amministrativa e finanziaria sugli assi portanti della nostra legislatura e che sono al centro del Patto per il Lavoro a cominciare dalla tutela del lavoro, dall'istruzione, dal commercio con l'estero, dalla rigenerazione urbana, dalla tutela della salute e dell'ambiente, alla governance locale. Per noi la richiesta di autonomia si coniuga con il senso forte di responsabilità che si traduce nel non volere alterare l'unità nazionale".

"In un periodo storico- ha aggiunto Petitti- in cui in Europa soffiano venti di indipendentismo e divisioni e più vicino a noi c'è chi invoca la separazione dell'Emilia dalla Romagna, la nostra Regione fornisce invece risposte concrete per conseguire spazi di autonomia. Noi non abbiamo scelto la via referendaria del consenso, a mio parere non opportuna, quanto invece la discussione, il merito, il confronto che da subito abbiamo avviato con le parti sociali ed economiche della nostra Regione con tutti i firmatari del "Patto per il lavoro", con i Comuni attraverso Anci, le Province in sede Upi e con le forze politiche rappresentate nell'Assemblea legislativa. Tale confronto ha portato un'ampia condivisione nel merito e sul metodo riconosciuta da tutti gli attori sociali della nostra Regione. Forti di questo consenso, ci accingiamo quindi ad avviare un negoziato con il Governo ponendoci sempre l'obiettivo della garanzia del mantenimento dei livelli delle prestazioni ed il miglioramento delle performance dell'intero territorio regionale senza aumento di spesa pubblica".

Più Emilia-Romagna, in sintesi il documento di indirizzi della Giunta approvato in Aula

Con una maggiore autonomia per l'Emilia-Romagna si intende migliorare i già alti standard di rendimento delle istituzioni regionali e locali a beneficio dell'intera comunità - cittadini, imprese, enti territoriali, associazioni, agenzie formative -, attuare modelli organizzativi sempre più innovativi e portare sempre più vicino ai territori funzioni rilevanti. Mettere quindi ancor di più l'Emilia-Romagna nelle condizioni di competere con le aree più avanzate in Europa e nel Mondo, attraendo investimenti, saperi e competenze, allo stesso tempo potenziando e innovando il sistema sanitario e quello di welfare, semplificando le procedure amministrative e i meccanismi decisionali.

L'unità nazionale non si tocca - Restano fermi i capisaldi dell'ordinamento costituzionale: l'unità giuridica, economica e finanziaria della Nazione; il principio perequativo e i valori solidaristici e cooperativi sui quali è fondata la fiscalità nazionale, cioè il meccanismo di finanziamento delle funzioni pubbliche territoriali. E proprio nel contesto nazionale, la Regione Emilia-Romagna può mettere in campo un modello di autonomia rafforzata col quale contribuire alla crescita del Paese, incrementando gli standard di rendimento delle istituzioni, concorrendo alla riorganizzazione concreta delle politiche territoriali e, più in generale, all'ammodernamento dello Stato e alla razionalizzazione della spesa pubblica.

Le risorse - Nell'ambito del negoziato con il Governo verranno definite le risorse necessarie alla copertura delle funzioni richieste. Nel documento, la Regione propone la propria compartecipazione al gettito dei tributi erariali riferibili al suo territorio. Non intende quindi chiedere nuove risorse allo Stato, puntando a massimizzare le opportunità di investimento sul territorio regionale rispetto a risorse già presenti, senza oneri aggiuntivi sul bilancio regionale e riducendo l'overshooting, ovvero il non utilizzo di risorse destinate agli investimenti stessi. Disporre di maggiore autonomia e di risorse per poterla esercitare avrà poi ricadute positive sulla crescita, con l'aumento del PIL negli anni futuri e ulteriori effetti positivi sulla fiscalità generale.

Le aree di intervento - Vengono indicati gli ambiti di intervento, con alcune indicazioni specifiche che potrebbero concretizzarsi in un contesto di maggiore autonomia regionale. Per creare nuova occupazione è prevista la presa in carico di migliaia di persone l'anno per ricerca del lavoro, orientamento di base e specialistico, supporto all'autoimpiego, qualificazione e formazione professionale, attivazione di tirocini e strumenti di conciliazione, con anche la possibilità di arrivare a una struttura regionale che formi migliaia di diplomati l'anno che abbiano un profilo professionale in linea con le esigenze del sistema produttivo delle aziende dell'Emilia-Romagna

In ambito sanitario, la possibilità di definire misure volte a garantire una più equa accessibilità ai servizi da parte dei cittadini anche rideterminando importi e regole di compartecipazione alla spesa diverse da quelle previste a livello nazionale, prevedendo la possibilità di rimodulare le esenzioni per reddito in relazione alle fasce di età, alla composizione del nucleo familiare e a particolari necessità di tutela.

Ci sono poi misure di sostegno al reddito per chi ha perso il lavoro e non è coperto da ammortizzatori sociali oggi di competenza dell'Inps, oltre a piani pluriennali di intervento in materia di edilizia sanitaria, sicurezza del territorio, tutela dell'ambiente e rigenerazione degli spazi urbani.

 

L'assessore Costi: "Non lasceremo nulla di intentato. abbiamo anticipato la problematica al Ministero dello Sviluppo economico che ha competenza diretta"

Bologna – "Come Regione saremo parte attiva per la salvaguardia dell'occupazione e della territorialità dell'impresa, tutelando le professionalità coinvolte e a difesa di un asset strategico del nostro sistema produttivo regionale e nazionale. Non lasceremo nulla di intentato nei confronti di un grande gruppo come la Nestlè, un marchio internazionale che decide di tagliare le radici con il territorio che ha creato e dato valore ai suoi prodotti".

Così l'assessore regionale alle Attività produttive, Palma Costi, rispondendo in sede di Assemblea legislativa a un'interrogazione riguardante lo stabilimento della Froneri Italy Srl di Parma (società al 50% Nestlé Italia e 50% R6R, multinazionale inglese proprietà di un fondo), che ha aperto al Ministero del Lavoro lo scorso 29 settembre una procedura di licenziamento collettivo per un totale di 120 esuberi, di cui 112 solo nello stabilimento di Parma (su 185 lavoratori occupati).

"Abbiamo concordato, insieme alle Istituzioni locali- ha annunciato l'assessore Costi-, di convocare un tavolo di salvaguardia occupazionale che si terrà il prossimo 12 ottobre presso il Comune di Parma, per conoscere le ragioni di una decisione che fino a pochissimi mesi fa era categoricamente smentita dall'azienda stessa, e valutare quali azioni intraprendere per garantire il mantenimento di questa importante filiera produttiva che contribuisce a sostenere il Made in Italy nel mondo".
"Allo stesso tempo- ha aggiunto- abbiamo anticipato la problematica al Ministero dello Sviluppo economico, che ha competenza diretta vista la compagine societaria e l'organizzazione aziendale composta da più siti produttivi in diverse regioni italiane".

Alcune considerazioni sul caso del collaboratore della società STU Autority che, stando alla Gazzetta, avrebbe sottratto quasi 600.000 euro facendo poi perdere le proprie tracce.

Da quanto si apprende il collaboratore era stato assunto ai tempi della precedente gestione e poi successivamente confermato nel 2013. Poiché le società partecipate sono state il teatro nel quale si sono svolti gli aspetti più oscuri della gestione 2007/20011 del Comune di Parma, viene subito da chiedersi come mai un collaboratore avesse un ruolo connesso a funzioni gestionali, così importanti come la movimentazione dei fondi e l'accesso ai conti della partecipata, tutte funzioni affidate e gestite, sempre secondo la stampa, in autonomia e senza controllo.

Va chiarito quindi quali attività abbiano svolto la società e il Comune per verificarne l'affidabilità, dato il ruolo di particolare rilevanza.

Tralasciamo per ora l'aspetto giudiziario, di cui si stanno occupando le indagini.

Tuttavia politicamente il tema è come sempre quello dei controlli che il Comune dovrebbe avere messo in atto nei confronti della galassia delle partecipate: già l'anno scorso la società PGE ha manifestato i noti problemi e ci si chiede, alla luce di questo nuovo episodio, se il Comune sia in grado di controllare adeguatamente che l'operato delle proprie partecipate sia effettuato nell'interesse della collettività e quali misure precauzionali siano, nel tempo, state adottate per garantire tali verifiche. Esiste, per esempio, un obbligo di doppia firma per operazioni di cassa rilevanti e ciò sia per le partecipate sia per il Comune? Nel caso, si ritiene sia opportuno introdurlo?

Allo stato, prendiamo atto della precisazione del Comune di stamattina in ordine al recupero della somma mancante, ma riteniamo vada garantita un'informazione costante su questo tema e sullo stato delle indagini interne, qualora le stesse siano state avviate, oltre a un'informazione puntuale sull'organizzazione interna e le scelte gestionali di tutte le società partecipate, incluse quelle inerenti alle responsabilità degli amministratori.

Ci chiediamo infine: per quale motivo veniamo a sapere della vicenda solo oggi e dalla stampa, visto che i fatti risalgono a prima dell'estate? Perché finora non è stata informata né la Commissione consiliare competente, tra l'altro convocata giovedì scorso e il prossimo proprio per discutere sul bilancio consolidato delle partecipate, né il Consiglio Comunale, né la città?

A queste domande attendiamo risposte, in attesa di formulare valutazioni più complete in ordine alle eventuali responsabilità politiche e gestionali.

Il gruppo del Partito Democratico in Consiglio comunale

Lorenzo Lavagetto

Sandro Campanini

Daria Jacopozzi

Neoplasie solide, pubblicata una ricerca realizzata dal Laboratorio di Ricerca Traslazionale dell'Arcispedale Santa Maria Nuova sui meccanismi che ne regolano la virulenza.

L'articolo, pubblicato dalla rivista "Nucleic Acid Research", riguarda in particolare i meccanismi biologici che rendono aggressivi alcuni tumori solidi, come quello alla mammella e quello alla tiroide.
"Le scoperte effettuate negli ultimi anni hanno completamente cambiato l'idea che avevamo riguardo al genoma* e al suo ruolo nei tumori - spiega la dottoressa Valentina Sancisi, primo autore dell'articolo. Quello che una volta chiamavamo DNA-spazzatura (sequenze di DNA così chiamate perché parevano non avere alcuna funzione) che tecnicamente si chiama DNA-non codificante e che costituisce oltre il 98% del nostro patrimonio genetico ha invece una funzione fondamentale nel regolare l'espressione dei geni".
I ricercatori dell'IRCCS di Reggio Emilia hanno scoperto come fa il DNA-non codificante a determinare l'anomala ri-espressione di un oncogene chiamato RUNX2 nei tumori della mammella e della tiroide contribuendo all'aggressività di questi tumori. (L'oncogene è un gene in grado d'indurre la trasformazione maligna di una cellula).

I ricercatori del Santa Maria Nuova hanno capito che l'espressione di questo oncogene (RUNX2) richiede la partecipazione e interazione di tre diversi elementi di DNA-non codificante e hanno identificato nuovi meccanismi molecolari che, alterando la funzione di questi tre elementi nel genoma, determinano l'espressione di RUNX2 contribuendo alla crescita dei tumori.
Lo studio che è stato coordinato dalla dottoressa Alessia Ciarrocchi, responsabile del Laboratorio di Ricerca traslazionale, è il risultato di un lavoro collettivo durato quasi 3 anni, che ha visto la collaborazione di diversi ricercatori dell'IRCCS di Reggio Emilia e che è stato realizzato grazie al finanziamento della Associazione Italiana Ricerca sul Cancro (AIRC).
"I risultati ottenuti con questo progetto non solo ci hanno permesso di capire un po' di più i meccanismi che promuovono la progressione di questi tumori – illustra la dottoressa Ciarrocchi – ma ci hanno anche consentito di ipotizzare l'impiego di nuove strategie terapeutiche, come i farmaci epigenetici (farmaci capaci di modulare la funzione del DNA), nella cura dei tumori della mammella e della tiroide".

*il genoma è l'insieme delle informazioni genetiche contenute nel DNA

(Fonte: Ufficio Stampa USL RE)

L'UEFA Champions League Trophy Tour presentato da UniCredit fa tappa a Bologna. Match virtuali e memorabilia a bordo del Red Truck. La Coppa dalle grandi orecchie in città fino a domani.

Bologna 3 ottobre 2017

Per tutta la giornata il grande "Red Truck" costruito appositamente per il Trophy Tour della UEFA Champions League presentato da UniCredit, ha animato piazza VIII Agosto coinvolgendo centinaia di cittadini, semplici curiosi e appassionati del grande calcio in diverse iniziative, compresi tornei virtuali con storici campioni.

Un percorso molto animato fatto di quiz, gadget a pioggia, foto con la Coppa dalle Grandi Orecchie in regalo a tutti i partecipanti e memorabilia in mostra, come la maglia che indossò Cristiano Ronaldo a Cardiff per la finalissima che vide trionfare il Real Madrid, o quella dello storico capitano del Liverpool, Steven Gerrard; o le scarpe di Kakà.

Anche domani, 4 ottobre, l'UEFA Champions League Trophy Tour sarà a Bologna per un'altra giornata all'insegna del divertimento e della cultura sportiva.
L'appuntamento è dalle 10,30 alle 21 presso il Royal Hotel Carlton, Via Montebello 8.

Qui tutti gli interessati potranno vedere da vicino la grande Coppa e scattare foto e selfie per immortalare il momento, ma anche partecipare ad attività ludiche e interattive; e visitare l'appassionante mostra di cimeli autografati da alcuni dei Campioni che hanno fatto la storia della UEFA Champions League.

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E' possibile seguire tutte le tappe dell'UEFA Champions League Trophy Tour anche sui canali social di UniCredit, o utilizzando l'hashtag #UCLTrophyTour.

 

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La Direzione del Dipartimento di Sanità Pubblica informa che sono stati riscontrati due casi di acariasi (scabbia) in bambini che frequentano due diverse Scuole dell'Infanzia (Asilo nido e Scuola materna) nel Comune di Reggio Emilia.

Reggio Emilia 3 ottobre 2017 - I sanitari del Servizio Igiene e Sanità Pubblica del Distretto di Reggio Emilia hanno dato avvio agli interventi di controllo, sorveglianza e profilassi sulle persone esposte al contagio in ambito familiare e scolastico, al fine di prevenire ogni ulteriore diffusione.

Si è provveduto all'allontanamento temporaneo dei bambini affetti da acariasi e ad informare le famiglie dei compagni delle classi in cui si sono verificati i casi.

Medici e assistenti sanitari si recheranno presso l'Asilo Nido e la Scuola materna per visitare i bambini, il personale insegnante e ausiliario delle classi interessate, come previsto nei protocolli di profilassi della scabbia in collettività scolastiche.

Il monitoraggio continuerà nei prossimi giorni e non sono necessari al momento ulteriori specifici interventi, in quanto i casi sono circoscritti. L'infestazione non riveste carattere di pericolosità per la salute né a breve né a lungo termine, trattandosi di una comune infestazione da parassiti cutanei.

Alcune note tecniche sulla scabbia
La scabbia è una malattia causata da un parassita esterno, un acaro, che si trasmette da una persona all'altra per contatto generalmente diretto (contatto fra la pelle dell'individuo sano e quella dell'individuo ammalato), ma sempre più spesso anche per contatto "indiretto", cioè tra la pelle della persona sana e un tessuto venuto di recente a contatto con la pelle dell'ammalato (indumenti, biancheria, lenzuola).
Il tempo di incubazione, che decorre completamente privo di sintomi, è spesso di circa un mese, e può arrivare a sei settimane.
La scabbia non è una patologia prevenibile con vaccini o farmaci: è possibile però controllarne la diffusione, dopo che è stato diagnosticato un caso, sottoponendo le persone esposte a visite mediche di controllo e, se necessario, a trattamenti da applicare sulla cute, a totale carico del Servizio Sanitario.

Esselunga richiama Taleggio contaminato: ora tocca a "Piacere Naturale". Tre casi in un mese per la valsassinese Carozzi. Un altro lotto di taleggio dop a latte crudo della Carozzi Formaggi è stato ritirato dal mercato a causa della presenza di listeria.

2 ottobre 2017 - Esselunga richiama dai supermercati un lotto di taleggio Dop a latte crudo a marchio Carozzi Formaggi per la presenza di Listeria monocytogenes. Il provvedimento è stato deciso dopo che il Ministero della salute ha pubblicato il 29 settembre il richiamo sul sito del dicastero nella pagina dedicato alle allerte alimentari.

Si tratta di un episodio non molto diverso da quegli di inizio e fine mese, con protagonista un prodotto in esclusiva per un marchio della grande distribuzione; in questo caso l'infezione da Listeria monocytogenes è stata riscontrata in un taleggio venduto in forme intere prodotto sfuso con preincarto protettivo denominato "Piacere Naturale".

Nel documento ministeriale, datato 29 settembre, si specifica che il lotto 4973 non va consumato e va "richiamato dal consumo". I precedenti richiami del Ministero della Salute risalgono al 5 ed al 25 settembre, riguardavano un prodotto preincartato e assicurava un costante monitoraggio della situazione e controlli approfonditi anche su altri prodotti caseari.

Ecco allora a distanza di altri cinque giorni un nuovo caso di contaminazione lanciato dal Ministero che raccomanda di non consumare il formaggio appartenente al lotto richiamato "Nel caso in cui il Cliente abbia acquistato, tra il 7 e il 28 settembre, presso il reparto gastronomia al banco assistito o al self service il prodotto".

L'infezione da Listeria monocytogenes si presenta principalmente con sintomi a carico del sistema gastrointestinale, ma in casi più gravi può essere causa di meningite (anziani e persone immunocompromesse).

In gravidanza può provocare aborti e parti prematuri. Questo è solo l'ultimo richiamo effettuato per la presenza di Listeria monocytogenes in formaggi prodotti con latte crudo.

Nel mese di luglio, numerosi lotti di formaggi di capra prodotti in Francia con latte crudo sono stati ritirati in 15 paesi, Italia compresa, proprio per la presenza di Listeria nel prodotto. Nell'ottica d'informazione quotidiana ai consumatori in materia di allerte alimentari, lo "Sportello dei Diritti" nella persona del presidente Giovanni D'Agata, ricorda che la procedura di richiamo riguarda solo il lotto in questione ed in caso di acquisto di provvederne alla restituzione presso il relativo esercizio che dovrà provvedere anche a rimborsarne il prezzo. Infatti, il Ministero stesso tra le avvertenze del richiamo ufficiale riporta: "NON CONSUMARE IL PRODOTTO DESCRITTO E RIPORTARLO AL PUNTO VENDITA". Ovviamente per acquisti sempre più consapevoli è sempre bene verificare preventivamente il numero del lotto ed evitarne assolutamente il consumo se dovesse corrispondere a quello indicato nel "richiamo" ufficiale pubblicato dal Ministero. Il batterio indicato nel richiamo può contaminare diversi alimenti, tra cui latte, verdura, formaggi molli, carni poco cotte, ed è responsabile della Listeriosi.

Nuove offerte di lavoro di Archimede Spa. tra Reggio Emilia e Bologna le aziende cercano agenti, camerieri ma anche magazzinieri, gommisti e altro. 

Annunci Archimede Bologna 02/10/2017

Un gommista esperto a Correggio (RE)
Archimede SpA ricerca un gommista esperto. Il candidato dovrà occuparsi di sostituzione gomme e interventi meccanici su auto, moto, camion e mezzi agricoli. Si richiede precedente esperienza nel settore meccanica auto. Inserimento previsto nell'immediato.
Info e candidature al seguente link

Responsabile di magazzino a Bologna
Archimede SpA ricerca un responsabile di magazzino per il settore alimentare.
Info e candidature al seguente link http://bit.ly/2xSgToy 

Camerieri/baristi a Bologna
Archimede spa ricerca camerieri e baristi per azienda leader nella ristorazione. Per importante evento si ricercano risorse con pregressa esperienza nel settore della ristorazione, per attività di allestimento buffet e servizio in sala.
Info e candidature al seguente link http://bit.ly/2yiOPfu 

Magazzinieri con patentino a Bologna
Archimede SpA ricerca magazzinieri con patentino.
La mansione prevedrà movimentazione merci con ausilio di muletti e carroponte, preparazione ordini, carico e scarico merci per spedizioni, utilizzo sistemi informatizzati di magazzino.
Info e candidature al seguente link http://bit.ly/2xOd7Lo 

Addetto/a mensa a Bologna e provincia
Archimede Spa ricerca un addetto/a mensa per il settore della ristorazione.
Si richiede possesso dell'attestato alimentarista, esperienza nella mansione, esperienza anche breve nel settore, disponibilità al lavoro part-time e nei fine settimana, disponibilità immediata, residenza a Bologna e provincia, patente B, mezzo di trasporto.
Info e Candidature al seguente link http://bit.ly/2xao1h6 

Camerieri/e a Bologna
Archimede Spa ricerca 3 camerieri/e per azienda leader nel settore della ristorazione.
Si ricerca per importante evento calcistico locale risorse con pregressa esperienza nel settore della ristorazione, per attività di allestimento buffet e servizio in sala.
Info e Candidature al seguente link http://bit.ly/2ykp3r2 

Agenti prima esperienza Electric System a Bologna
Archimede Spa ricerca agenti anche senza esperienza Electric System.
Info e Candidature al seguente link Agente esperto Electric System a Bologna
Archimede Spa ricerca un agente esperto Electric System.
Info e Candidature al seguente link http://bit.ly/2ykp3r2 

Agente esperto Electric System a Bologna
Archimede Spa ricerca un agente esperto Electric System.
Info e Candidature al seguente link http://bit.ly/2g2AhFV 

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