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Venerdì, 19 Ottobre 2018 16:22

Confcooperative Modena in festa per i suoi 70 anni

Piccinini: «False cooperative cancro da estirpare. Avanti con Cispadana, nuova visione per il nostro Appennino»

«Le false cooperative sono un cancro da estirpare con determinazione. Serve una coesione tra movimento cooperativo, istituzioni, sindacati e categorie imprenditoriali.
Occorre anche sanzionare le imprese committenti che, pur di lucrare qualche euro in più, si servono delle false cooperative e dello sfruttamento del lavoro che queste fanno».
Lo ha detto il presidente di Confcooperative Modena Carlo Piccinini nella relazione con cui ha aperto oggi l'assemblea annuale della centrale cooperativa di palazzo Europa, dedicata al 70 esimo anniversario di nascita.

«La cooperazione non è di sinistra o di destra: è delle cooperatrici e dei cooperatori. Per questo non tradiremmo i padri fondatori della Confcooperative se dovessimo procedere all'unificazione del movimento cooperativo – ha affermato Piccinini - L'Alleanza delle Cooperative Italiane (il soggetto unitario costituito da Agci, Confcooperative e Legacoop, ndr) può essere un obiettivo da raggiungere se avrà come prospettiva la valorizzazione delle aspettative e specificità delle cooperative». A questo proposito Piccinini ha ricordato che Confcooperative si ispira alla dottrina sociale della Chiesa, alla quale si devono principi, come sussidiarietà e solidarietà, nei quali oggi molti si riconoscono.
Dopo aver ricordato i cooperatori che negli anni hanno fatto grande l'associazione citando, per tutti, due grandi cooperatori scomparsi di recente (don Sergio Mantovani e il cav. Ermete Modena), il presidente di Confcooperative Modena ha toccato anche temi di attualità locale, come la Cispadana. «Un'arteria di cui il nostro territorio ha bisogno per rilanciare un'area della nostra provincia che, nonostante il terremoto, ha dimostrato una vitalità straordinaria che va accompagnata.
Quanto alla montagna, - ha aggiunto Piccinini - la cooperazione ha un ruolo fondamentale, basti pensare alla diffusa produzione di Parmigiano Reggiano e alla sua filiera.
È necessario lavorare per una nuova visione del nostro Appennino, dove i servizi di welfare oggi sono garantiti soprattutto grazie alla capillare presenza delle cooperative sociali e dove le cooperative di comunità – ha concluso il presidente di Confcooperative Modena – possono rappresentare un'alternativa all'abbandono di borghi e paesi».

Editoriale: - I risultati che non ti aspetti - . Lattiero caseari. Arresto per il Parmigiano Reggiano. - Collisione tra navi al largo della Corsica - E' allarme ambientale - Pomodoro, calo del 13% - "CHEF-ALL". Per amici o per colleghi, una bella e buona "cena con sorpresa" - Cereali e dintorni. Nessuna novità dall'USDA - E' Nicola Bertinelli il nuovo presidente regionale di Coldiretti Emilia Romagna -

SOMMARIO Anno 17 - n° 41 14 ottobre 2018
1.1 editoriale - I risultati che non ti aspetti
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Arresto per il Parmigiano Reggiano.
4.1 ambiente Collisione tra navi al largo della Corsica - E' allarme ambientale
4.2 difesa del suolo Interventi di difesa del suolo in comune di Alta Val Tidone
5.1 pomodoro Pomodoro, calo del 13%
5.2 sicurezza ambientale Langhirano-Strognano: strada riaperta, versante in sicurezza
6.1 eventi educazione "CHEF-ALL". Per amici o per colleghi, una bella e buona "cena con sorpresa"
7.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Nessuna novità dall'USDA
8.1 sicurezza alimentare Fitofarmaco clormequat in eccesso nei pomodorini in scatola
8.2 eventi parmigiano reggiano Parmigiano Reggiano Night
9.1 eventi SIAL Mulino Alimentare sarà al SIAL di Parigi dal 21 al 25 ottobre 2018.
10.1 eventi SIMA Parigi SIMA 2019 - Uno sguardo a 360 gradi sulle sfide del mondo agricolo
11.1 Nomine coldiretti E' Nicola Bertinelli il nuovo presidente regionale di Coldiretti Emilia Romagna
12.1 zootecnia Torna la fiera di Cremona dal 24 al 28 ottobre
13.1promozioni "vino" e partners
14.1 promozioni "birra" e partners

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Domenica, 14 Ottobre 2018 08:58

Il muro di gomma, l'assioma dell'indifferenza

La gomma nel tempo ha ricevuto molti trattamenti condizionando gli stili di vita e i comportamenti delle persone e della società civile contemporanea.

Di Guido Zaccarelli Mirandola 13 ottobre 2018 - Molte persone giocano a tennis per divertirsi e mantenersi in forma. In assenza di un compagno con il quale sfidarsi, vanno alla ricerca di una parete rigida da impiegare come controfigura e simulare la presenza di un avversario con il quale condividere il gioco.

Allo stesso modo, altre persone giocano a calcio sfruttando la presenza di mura rigide dove indirizzare il pallone in una direzione, o nell'altra, simulando una vera partita di gioco.

Tralasciando i principi della fisica e la risposta alla domanda: cosa succede quando un corpo di massa m viene lanciato a velocità V e colpisce una parete di massa M, più grande della massa del corpo m, nel nostro caso, il giocatore da tennis lancia la pallina a velocità V e dopo aver urtato la parete M ritorna indietro alla stessa velocità V, ma con verso contrario.

Se anziché lanciare la stessa pallina contro il muro rigido, questa viene lanciata contro un muro di gomma, il risultato che si ottiene è completamente differente: l'urto viene riprodotto con un suono sordo e la pallina perde energia e velocità, assorbita dal materiale gommoso. Situazione analoga viene osservata quando un pugile si allena usando il sacco da boxe, alternando in rapida sequenza i pugni con vigore e ritrovandosi, poco dopo, svuotato di energia. Il pugno affonda nel sacco e tutta la forza viene assorbita dal materiale con il quale è costruito l'attrezzo.

La gomma è una sostanza dotata di proprietà elastiche che risente dell'ambiente di riferimento nella quale viene collocata e impiegata. Era nota ancor prima di Cristoforo Colombo e ha trovato interesse molto tempo dopo a seguito delle scoperte che discesero dal geografo e matematico francese Charles-Marie de la Condamine dal ritorno da un viaggio in Amazzonia.

La gomma nel tempo ha ricevuto molti trattamenti condizionando gli stili di vita e i comportamenti delle persone e della società civile contemporanea. A questo punto corre d'obbligo domandarsi: quale è la relazione che intercorre tra il giocatore di tennis, che lancia una pallina contro il muto di gomma, e l'indifferenza?. A questa domanda, possiamo rispondere in questo modo: ci è mai capitato di effettuare una richiesta al nostro diretto superiore, o all'azienda, e ricevere come risposta lo stesso suono sordo riprodotto dalla pallina quando urta la pparete di gomma?

La metafora è in grado di esprimere l'indifferenza, ovvero il comportamento tenuto dall'azienda, o dal management, quando riceve una richiesta da parte dei lavoratori che si vedono smorzare, o annullare, ogni tipo di istanza avanzata. L'energia degli individui urta il sacco da boxe dell'azienda che smorza e sottrae nel tempo la voglia e il desiderio del fare, inducendo un profondo stato di malessere e sconforto individuale. Il malcontento cresce a vista d'occhio.

La conseguenza diretta è l'applicazione di un'equazione molto semplice: lavoro = stipendio. Se la percezione del lavoro svolto corrisponde al salario, le persone continuano a promuovere e garantire l'azione lavorativa; se la percezione è negativa la forza lavoro si riduce e la prestazione si contrae per lasciare il posto al disinteresse. Occorre invertire il vettore V e considerare l'organizzazione un sistema dove le persone si scambiano le palline e reciprocamente ottengono dall'azienda considerazione e stimolo al fare per una crescita collettiva.

Se i sistemi verso cui le persone si muovono non cambiano rapidamente, siamo in presenza di situazioni che impediscono ai lavoratori di mostrare il proprio valore e i propri talenti, portandoli ad effettuare scelte differenti rispetto alle loro aspettative e spingersi a mostrare altrove l'energia del fare.

Riferimenti bibliografici: Guido Zaccarelli, La Conoscenza Condivisa, verso un nuovo modello di organizzazione aziendale. Franco Angeli Editore.

 

GUIDO ZACCARELLI

Bibliografia: Informatica, insieme verso la conoscenza (2010) - La conoscenza condivisa, verso un nuovo modello organizzativo (2012) - Finestre di casa nostra (2013) - Dalla piramide al cerchio, la persona al centro della azienda (2016)
CURRICULUM
Guido Zaccarelli è referente dl Servizio Informativo dell'Azienda Sanitaria di Modena, presso il distretto di Mirandola. Laureato in Comunicazione e Marketing, ha conseguito un Master in Management per il coordinamento delle professioni sanitarie. Dal 2008 è docente di informatica presso l'Università di Modena Reggio.

Pubblicato in Economia Emilia
Domenica, 14 Ottobre 2018 08:29

Come un comandante al timone dell'impresa

Dall'esperienza come relatore alla premiazione dello Spinup Award tenuto a Scilla e dopo il giro in barca con tutti gli imprenditori partecipanti ascoltando la guida turistica che ci ha accompagnato durante l'escursione ho pensato che ogni lavoro può essere paragonato per analogia a qualcos'altro e cosi ho voluto dedicare qualche minuto a creare l'analogia della mia professione.

Le acque del mar Tirreno incontrano le acque del mar Ionio nei pressi dello stretto di Messina, dove, per cause del tutto naturali, si crea un vero e proprio scalino d'acqua, dovuto all'incontro tra le due forti maree, con conseguente formazione di molti mulinelli d'acqua, la cui potenza può addirittura far cambiare direzione a una nave che transita nello stretto.

Per ovviare a questo pericolo è stato imposto alle navi l'affiancamento di un comandante italiano con consolidate esperienze maturate sul posto. Il comandante è accompagnato a bordo da una pilotina o da un piccolo rimorchiatore, e al termine del servizio viene ripreso dallo stesso mezzo.

Amo riprendere questo esempio per definire il nostro ruolo nella gestione della crisi d'impresa. La nave in difficoltà in balia delle maree simboleggia l'impresa in crisi, il rimorchiatore che tira la nave fuori dal guado rappresenta il nostro studio con "a bordo" professionisti pronti a lavorare insieme per la buona riuscita della navigazione, e il comandante – esperto di mare in generale e del posto in particolare - che sale a bordo per affiancare il capitano è il Temporary Manager che affianca l'imprenditore.

Così, come il comandante esperto conduce la nave in mare aperto per poi, una volta passato il pericolo, ridare il comando al legittimo capitano, allo stesso modo il Temporary Manager, passata la crisi e riportata l'azienda in bonus, restituisce il "timone" all'imprenditore.

Pubblicato in Economia Emilia
Martedì, 09 Ottobre 2018 10:50

Pomodoro, calo del 13%

Lavorate 2,4 milioni di tonnellate di materia prima, calo del 13% rispetto al contrattato.

Parma 8 ottobre 2018 - È alle battute finali la campagna del pomodoro da industria nel bacino del Nord Italia. Quasi tutti gli stabilimenti hanno ormai chiuso i battenti e solo in pochi casi sono in corso gli ultimi conferimenti di materia prima.

Il quadro generale che traccia l'OI Pomodoro da industria del Nord Italia, organizzazione interprofessionale che raccoglie ed elabora i dati della filiera, è quello di una campagna contraddistinta dalla lavorazione di 2.444.775 tonnellate nell'area del Nord Italia, dove si produce circa la metà del pomodoro da industria nazionale, con un grado brix, la componente zuccherina del pomodoro, che si attesta a4,78.

I dati, aggiornati all'ultima rilevazione OI della fine della settimana scorsa, sono quasi definitivi e l'ufficio tecnico dell'OI Pomodoro da industria elaborerà il report finale nei prossimi giorni quando tutte le imprese avranno concluso la lavorazione e, quindi, la stagione 2018 si potrà ritenere del tutto terminata.

"La campagna – commenta il presidente dell'OI Tiberio Rabboni - si è conclusa con un calo della produzione in campo e del pomodoro consegnato alle imprese di trasformazione di circa il 13% rispetto a quando stabilito nel Contratto d'area sottoscritto da Op (Organizzazioni di produttori) e trasformatori, e poi nei singoli contratti aziendali, dove si proponeva una riduzione della produzione rispetto al 2017 per fluidificare il mercato e smaltire, dove necessario, le scorte di magazzino. Il calo rispetto al contrattato 2018 è stato determinato principalmente dai rovesci stagionali (grandinate), da maturazioni precoci provocate da andamenti climatici particolari e dai danni indotti dalla proliferazione in provincia di Piacenza del ragnetto rosso.
L'OI, per quanto di sua competenza, ha effettuato i controlli previsti dalle regole condivise tra i soci e, nei pochi casi di presunte irregolarità che finora sono stati segnalati, è prontamente intervenuta con le procedure di contestazione previste dal proprio regolamento e, in un caso, anche erogando una sanzione economica al firmatario di un contratto irregolare".

La ripartizione territoriale delle superfici nel Nord Italia

L'Emilia-Romagna si è confermata, anche nel 2018, la regione con la quota più consistente di superfici coltivate a pomodoro da industria pari a 24.140 ettari, seguita da Lombardia (7.307), Piemonte (2.049) e Veneto (1.406). Questa la ripartizione nelle principali province contraddistinte dalla presenza della coltivazione del pomodoro da industria: Piacenza: 9.962 ettari; Ferrara: 5.703; Parma: 4.293; Mantova: 3.775; Cremona: 2.073; Ravenna 2.019; Alessandria: 1.856; Reggio Emilia: 1004; Modena: 763, Verona 727 e Rovigo 564. Seguono altre province con valori più contenuti.

 

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Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Martedì, 09 Ottobre 2018 09:59

Credito, IFIN Holding rileva il 60% di 24INVESTMENT

Reggio Emilia 8 ottobre 2018 - Ifin Holding srl, che fa capo all'industriale reggiano Fernando Spallanzani, alla guida del gruppo industriale di famiglia, attivo nei settori siderurgico, agroalimentare, immobiliare e finanziario, con ricavi consolidati superiori a 400mln, ha rilevato il 60% delle quote di 24Investment srl, holding di partecipazioni guidata dall'imprenditore Rino Moscariello focalizzata nella gestione e nello sviluppo di reti distributrici di prodotti finanziari ed assicurativi.

La 24investment detiene: il 98% di 24Finance Mediazione Creditizia spa, primaria società di mediazione creditizia con un intermediato complessivo di circa 200mln, che conta oltre 160 professionisti, operanti in tutta Italia, con sedi principali a Milano, Roma e Napoli; il 90% di BlueBroker srl, società di brokeraggio assicurativo specializzata nell'intermediazione di soluzioni legate al mondo del credito; il 49% di 24max spa, nata a luglio, dall'unione di due big player del Real Estate e dell'intermediazione finanziaria come il gruppo immobiliare RE/MAX Italia e 24 Finance Mediazione Creditizia, con l'obiettivo di diventare leader di mercato intermediando a regime, attraverso una rete altamente specializzata, mutui per oltre 550mln l'anno.

Contribuire alla costruzione di un polo aggregato di distribuzione di prodotti creditizi è l'obiettivo dell'operazione curata, per conto dei due gruppi, dallo studio legale Avvocatidiimpresa, rappresentato da Alberto Calvi di Coenzo e Rosanna Frischetto; lo studio RTZ, rappresentato dal senior partner Mirco Zucca e il partner Jessica Teggi per Ifin holding; l'investment manager Gerardo Consalvo; l'avvocato Francesco Montemurro; lo studio One Partner, rappresentato da Mauro Ferrara e Francesco Trimboli per 24Investment.

"Il progetto sul quale stiamo lavorando mira alla creazione di una rete di mediatori finanziari estesa su tutto il territorio nazionale con l'obiettivo di diventare punto di riferimento del mercato. L'ingresso in 24Investment è un ottimo punto di partenza per il raggiungimento dell'obiettivo prefissato, considerando già l'alto livello di organizzazione che ha permesso alla società in poco tempo di raggiungere dimensioni significative, grazie all'ottimo lavoro di gestione e coordinamento di Rino Moscariello", dichiara Fernando Spallanzani.

"Sono certo che l'esperienza di un imprenditore di successo come Fernando Spallanzani darà una notevole spinta all'ulteriore crescita del progetto societario di 24Investment", aggiunge Rino Moscariello, leader del Gruppo che nasce dall'incontro fra realtà imprenditoriali di successo in specifici settori legati al mondo finanziario e immobiliare.

 

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Pubblicato in Economia Reggio Emilia

Editoriale: - Lo stupidario ambientale si arricchisce di una nuova chicca - Lattiero caseari. Parmigiano e Grana, prezzi sempre in risalita -Richiesta di precisazione replica ad articolo : "Bonifica , ritarda la proclamazione degli eletti : perché? " - Mortadella con pistacchio ritirata per presenza di batterio Listeria. RASFF lancia l'allerta: rischio grave per la salute - Mortadella con pistacchio ritirata per presenza di batterio Cereali e dintorni. Mercato monotono.

SOMMARIO Anno 17 - n° 40 7 ottobre 2018
1.1 editoriale
Lo stupidario ambientale si arricchisce di una nuova chicca
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Parmigiano e Grana, prezzi sempre in risalita
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. I dati USDA delle giacenze. La reazione dei mercati.
4.1 bonifica Richiesta di precisazione replica ad articolo : "Bonifica , ritarda la proclamazione degli eletti : perché? "
4.2 educazione Trasferta Del Bocchialini-Galilei Ad "Acqua Campus": A Scuola Di Risparmio Idrico In Agricoltura
5.1 bonifica e eventi Incontro con il pubblico e musica alla scoperta del nuovo Nodo Idraulico di Mondine sabato pomeriggio a Moglia
5.2 sicurezza alimentare Mortadella con pistacchio ritirata per presenza di batterio Listeria. RASFF lancia l'allerta: rischio grave per la salute
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercato monotono.
7.1 ambiente Diesel euro 4 vietati. E un imprenditore va al lavoro col trattore
8.1promozioni "vino" e partners
9.1 promozioni "birra" e partners

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Entro metà Ottobre il governo dovrebbe approvare la legge di bilancio contenente il decreto fiscale e quindi si avrà definizione del provvedimento detto Pace Fiscale.

Di Mario Vacca Parma 6 ottobre 2018 - Al momento parrebbe che il provvedimento sia esteso anche ai debiti IVA; parrebbe solo un'ipotesi della quale si è però parlato nel corso del quarto Meeting sulle professioni che ha riunito a Roma il 2 ottobre i tributaristi italiani tra i quali i massimi esperti del settore.

Gianfranco Ferranti, ordinario alla Scuola nazionale dell'amministrazione, fornisce alcuni dettagli, ed esprime che si pensa di ammettere alla pace fiscale i debiti IVA con un'aliquota al 30%. In pratica, si studierebbe la possibilità di sanare le cartelle esattoriali relativa all'IVA ma con uno sconto ridotto rispetto a quello previsto per l'IRPEF.

Le dichiarazioni ufficiali degli esponenti dell'esecutivo non hanno finora ricompreso l'IVA nella pace fiscale, anche perché condonare l'imposta sul valore aggiunto rischierebbe di essere incompatibile con il diritto comunitario. L'ipotesi è che il meccanismo allo studio del Governo consenta di aggirare questo ostacolo, ma al momento non sono chiari i dettagli.
La cosi detta pace fiscale riguarderà sicuramente i debiti fiscali (di persone fisiche e imprese) ed è allo studio l'aggregazione delle infrazioni al codice della strada e dei tributi comunali come la TARI e i contributi previdenziali.

A differenza delle precedenti rottamazioni che hanno previsto uno sconto sulle sanzioni ma non sulla somma originariamente dovuta, l'imminente provvedimento godrà di uno sconto anche sull'imposta iniziale (mini-sanatoria).

Pubblicato in Economia Emilia

Editoriale: - I Bravi che poi così "Bravi" non sono stati, o forse sì? - Crescono Parmigiano Reggiano e Grana Padano - Cereali e dintorni. Mercati stabili e mais in calo. - Prezzo "a riferimento" del latte industriale per la campagna casearia II° quadrimestre 2017 -"illegali ma ancora in commercio cibi brucia-grassi killer a base di dinitrofenolo" -

SOMMARIO Anno 17 - n° 39 30 settembre 2018

1.1 editoriale
I Bravi che poi così "Bravi" non sono stati, o forse sì?
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Crescono Parmigiano Reggiano e Grana Padano
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati stabili e mais in calo.
4.1 bonifica Bonifica Parmense, Nuove Regole Operative Per Migliorare La Propria Azione Sul Territorio
4.2 bonifica Urne aperte fino a Domenica per le elezioni al Consorzio di Bonifica Emilia Centrale
5.1 sicurezza alimentare "illegali ma ancora in commercio cibi brucia-grassi killer a base di dinitrofenolo".
6.1 parmigiano reggiano Prezzo "a riferimento" del latte industriale per la campagna casearia II° quadrimestre 2017
7.1 cereali e dintorni Poche variazioni e sull'onda dei cambi.
8.1 eventi Torino Salone del Gusto - Città Slow
8.1 eventi pubblici Sabato 29 e domenica 30 settembre torna Caseifici Aperti
9.1promozioni "vino" e partners
10.1 promozioni "birra" e partners

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L'ultima bocciatura in legge riguarda il Jobs Act. E' di poche ore fa la notizia che un altro dei "pilastri" della sinistra non ha passato il vaglio costituzionale. Loro sarebbero i "Bravi" da cui imparare? La lista delle cadute è lunga.

di Lamberto Colla Parma 30 settembre 2018 -

Loro, quelli bravi, che al Governo ci sono stati, non possono credere che gli elettori, almeno quei sei milioni che sono vaporizzati dal PD, abbiano cambiato casacca per ragioni di ignoranza o perché allettati da chissà quali promesse dei "sovranisti". Forse l'hanno fatto per le promesse mancate, per quel tasso di presunzione che dopo un po' diventa insopportabile, o forse per la rampante sensazione di insicurezza sociale da un lato e per le garanzie sociali che, da Monti a Renzi, hanno pezzo per pezzo smontato (dalla Fornero al Jobs Act), ma forse anche per il pressapochismo con il quale hanno legiferato e che ora stanno così puntualmente contestando alla compagine giallo-verde.

Giusto per rammentare, a loro e a tutti i distratti o smemorati, l'incostituzionalità dei provvedimenti del passato continua a riemergere il quadro delle figuracce che hanno contraddistinto la guida PD nella precedente legislatura.

E' di pochi giorni fa la notizia che un pezzo della rivoluzione Polettiana in campo lavorativo, il Jobs Act appunto, è stato etichettato anticostituzionale in una parte fondamentale ovvero, secondo i giudici, la previsione di un'indennità crescente in ragione della sola anzianità di servizio del lavoratore è contraria ai principi di ragionevolezza e di uguaglianza e contrasta con il diritto e la tutela del lavoro sanciti dagli articoli 4 e 35 della Costituzione.

Un aiutino, da parte della consulta costituzionale, al Decreto Dignità che già introduce diversi elementi di correzione del Jobs Act.

E che dire della più bella e "invidiata" legge elettorale varata dal Governo Renzi?

L'Italicum «È una buona legge elettorale, l'ho sempre detto. Tra cinque anni sarà copiata da mezza Europa» cantava Matteo Renzi. Non solo non sono pervenute notizie di copiature ma la Consulta ne dichiarò l'incostituzionalità in due punti chiave.

Ma poco prima, era dicembre, arrivò un'altra bocciatura in legge per il governo renziano, questa volta sulla riforma delle banche popolari, causa di tante polemiche per la Boschi. Il Consiglio di Stato, dopo aver sospeso in via cautelare la circolare della Banca d'Italia che conteneva le misure attuative della riforma, ha eccepito l'incostituzionalità del decreto legge «in relazione alla evidente carenza dei presupposti di necessità e urgenza», e rinviando tutto alla Consulta.

Il flop più pesante, è senz'altro stato quello della riforma costituzionale, bocciata da 19 milioni di elettori. Forse l'enfant prodige pensava che gli elettori non avrebbero "letto" quella ben poco chiara riforma proposta al giudizio popolare? «É un testo scritto male, c'è molta improvvisazione, lacune, norme ambigue, introduce il caos di nove diversi procedimenti legislativi» bacchettò il costituzionalista Ugo De Siervo, fiorentino, e considerato tra gli amici dell'ex sindaco.

Ma un'altra riforma fondamentale, colpita e affondata dalla Consulta, fu quella della Pubblica amministrazione. La cosiddetta "Riforma Madia", smontata proprio dalla Consulta, perché lede l'autonomia delle Regioni (i decreti legislativi devono essere adottati «previa intesa» con i governi locali, non solo «previo parere» come previsto dalla riforma Madia).

Infine, come ultima ciliegina sulla torta, rammentiamo il record di adozione della procedura del Voto di "Fiducia" messo in atto per ben 108 volte nella precedente legislatura e in particolare dal tandem Renzi-Gentiloni (66 volte il primo e 32 il secondo, Enrico Letta 10 volte) che nel complesso ha determinato l'approvazione con fiducia di un provvedimento ogni tre, ovvero 2,58 volte al mese come ha registrato il Sole 24 Ore. Da notare infatti che per 51 volte venne utilizzato dal Governo Monti, quello che tanto criticava Berlusconi fermo, si fa per dire, a 45 voti di fiducia.

Insomma, i "Bravi" lo sono più di Manzoniana memoria che di capacità legislativa in diritto pubblico, nonostante gli specifici studi giuridici di Matteo Renzi e ella fedelissima Maria Elena Boschi, la quale oltretutto aveva calcato i più importanti studi fiorentini.

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Pubblicato in Politica Emilia
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