Visualizza articoli per tag: costume e società

Niente più viaggi romantici: quest'estate 2017 vanno di moda le mete avventurose e sono in crescita le coppie dove lei è una donna Cougar. A metterlo in evidenza è proprio CougarItalia.com, il portale che promuove incontri tra donne mature e uomini più giovani.

Quest'estate l'amore va in controtendenza. Le coppie dicono addio alle mete romantiche per partire verso vere e proprie mete avventurose. Lo rivela una ricerca di CougarItalia.com, il portale di riferimento delle donne mature sopra i 35 anni che prediligono la compagnia di uomini più giovani, che evidenzia come questo tipo di coppia è in aumento nel nostro Paese.

20170809-hot cougars 11Secondo il sondaggio, condotto da CougarItalia.com su un campione di 2.000 coppie, il 32% di loro risulta essere costituito da donne Cougar e, quindi, da uomini più giovani. Ed è proprio il fatto che il numero di "coppie Cougar" sta aumentando a determinare una maggiore propensione all'avventura. Sì, perché è proprio questa tipologia di donna particolarmente sicura di sé, indipendente ed in carriera, a spingere verso questo tipo di scelta, sia per un weekend fuori dal comune che per una vacanza più lunga.

Così, tra viaggi verso mete lontane e meraviglie da esplorare anche vicino casa per un weekend adrenalinico, l'estate diventa sinonimo di avventura.

Cougar, infatti, non vuol dire solo sesso sfrenato e divertimento, ma anche uno stile di vita legato alla capacità delle donne di sapere dominare le situazioni e di comportarsi al di fuori degli stereotipi. E gli uomini, anche per la scelta delle loro vacanze, si lasciano orientare dai desideri di queste donne d'esperienza che sanno sempre rendere il rapporto qualcosa di veramente speciale.

«Nella vita tutti arrivano ad un punto in cui si ha voglia di allontanarsi dalla routine quotidiana per perdersi in un luogo all'insegna dell'avventura, un luogo dove è possibile vedere un leone appostato in attesa della sua preda, oppure più semplicemente andare al mare in una meta immersa nella natura più selvaggia, oppure ancora scegliere una destinazione in cui è possibile dedicarsi ad attività sportive estreme o comunque inconsuete» spiega Alex Fantini, fondatore di CougarItalia.com.

Sono proprio gli sport più "avventurosi" a riscuotere più successo tra le donne Cougar ed è soprattutto il fine settimana il momento in cui loro preferiscono dedicarsi ad attività "estreme".

Scorporando i dati relativi proprio alle coppie Cougar, il sondaggio di CougarItalia.com ha infatti consentito di appurare che il 68% di loro ha optato od opterà per delle vacanze all'insegna dell'avventura, del cambiamento, dell'imprevisto. E nell'ambito di questo gruppo il 28% dichiara che in vacanza opterà per attività estreme.

Concentrandosi su chi ha dichiarato un'interesse per le attività estreme, il sondaggio ha poi consentito di stilare una graduatoria delle preferenze.

Tra le attività considerate "estreme" o comunque "fuori dalla routine", il 32% afferma di preferire il rafting, il 27% dichiara di voler provare l'esperienza di un volo aereo con lancio dal paracadute ed il 18% un'avventura a cavallo.

Domenica, 23 Luglio 2017 12:06

Lavoro, competitività e sicurezza

La centralità dell'azione governativa dovrebbe riguardare i temi chiavi del lavoro, della competitività delle imprese e sulla sicurezza dei cittadini. Di tutto ciò, nella discussione politica, non vi è traccia.

di Lamberto Colla Parma 23 luglio 2017
I temi politici di tendenza di queste ultime settimane riguardano prevalentemente la questione dei migranti e dello jus soli. Temi certamente importanti ma un politico serio non dormirebbe la notte al pensiero del tasso di disoccupazione che sta minando la società e le imprese stesse.

La spesa pubblica nel frattempo aumenta, la crescita è ancorata a valori bassissimi e conseguentemente l'occupazione non cresce.
Vero che la quota maggiore di spesa pubblica è impegnata dal welfare ma continuare a interrogarsi su quali categorie destinare prioritariamente i fondi dell'assistenza condurrà a far aumentare sempre più il bacino dei bisognosi e sempre meno quelli che potranno ricevere sostegno dallo Stato.

E così i nodi reali verranno al pettine e allora giù con nuove tasse senza pensare che (o forse lo sanno ma fingono di ignorarlo) proprio l'incremento delle imposte è il fattore che inibisce crescita economica e conseguentemente lavoro e occupazione.

Un cane che si morde la coda.
Di politiche attive che riguardino il lavoro non si sente parlare ma nemmeno si sente parlare di agevolare l'accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese, quel tessuto economico tipicamente italiano che da sempre rappresenta la spina dorsale della nostra economia. Di banche si parla solo del loro salvataggio (raramente della responsabilità degli amministratori) ma mai di come potrebbero intervenire per contribuire alla migliore l'operatività delle imprese, schiacciate dalle imposte, dalla liquidità insufficiente, frequentemente sotto-dimensionate e incapaci di reagire efficacemente ai sempre più rari picchi di ordinativi. Oppresse dalla burocrazia e dalle scadenze tributarie le piccole imprese stentano a cavalcare le rare occasioni di ripresa. Dopo l'abbattimento dei costi generali infatti sono andate a ridurre all'osso la voce di bilancio dedicato al personale, contribuendo così a abbattere il tasso di competenze, creatività e elasticità dell'impresa stessa.

Insomma, lavoro e competitività delle imprese (soprattutto MPMI) dovrebbero essere i temi dominanti della discussione politica così come pure il tema della sicurezza e della giustizia. E invece vai con lo ius soli, con l'emergenza incendi, con i migranti e le emergenze di cui quest'Italia prospera.

Ma si sa, in periodo di campagna elettorale, che da noi ormai è permanente, non si possono fare programmi di lungo periodo, perciò meglio "promuovere" e cavalcare le tante emergenze piuttosto che ipotizzare una nuova idea di Stato e di economia.

Insomma sarebbe necessaria una nuova classe politica, meno attenta al consenso popolare e più attenta al governo e alle sorti del Paese.
Una politica che, sui grandi temi, dovrebbe trovare la convergenza di tutti gli schieramenti mettendo da parte, almeno per un paio d'anni, i propri personalissimi interessi di parte e privati donando alla comunità nuove occasioni di speranza.


----------------&---------------
(per seguire gli argomenti "Editoriali" clicca qui)

Pubblicato in Politica Emilia

Editoriale: Delitti in provincia - Lattiero caseari, settimana di calma apparente - Cereali e dintorni. Dati USDA fanno tremare- Ismea, scambi Italia-Giappone: nel I trimestre 2017 l'export agroalimentare cresce del 38%.


SOMMARIO Anno 16 - n° 28 16 luglio 2017
1.1 editoriale
Delitti in provincia
2.1 lattiero caseario
Lattiero caseari, settimana di calma apparente.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati in forte tensione
4.1 cereali Cereali e dintorni. Dati USDA fanno tremare i mercati
5.1 export agroalimentare Ismea, scambi Italia-Giappone: nel I trimestre 2017 l'export agroalimentare cresce del 38%
6.1 promozioni "vino" e partners
7.1 promozioni "birra" e partners

(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI)(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI

(Scarica il PDF alla sezione allegati)

 

 20170716-cibus-COP

Domenica, 16 Luglio 2017 12:14

Delitti in provincia

Una lunga sequenza di delitti ha percorso la storia di Parma da fine 2015 e non necessariamente connessi al degrado di certi quartieri. Dobbiamo invece interrogarci sulla malattia che sta dilagando a Parma e nella società italiana in genere.

di Lamberto Colla Parma 16 luglio 2017
In "provincia" non accadeva mai nulla. Erano infrequenti gli episodi di violenza cruenti e gli omicidi un fatto rarissimo, a differenza di quanto registravano le cronache delle città metropolitane.
Parma, ad esempio, è sempre stata ritenuta una splendida oasi di tranquillità dove chiunque era libero di girare, sereno e in sicurezza, con la propria "bici" in qualsiasi ora del giorno e in qualsiasi quartiere.

Oggi invece, nella ex tranquilla isola parmigiana, la percezione di insicurezza e degrado è talmente elevata che, durante l'ultima campagna elettorale, la questione "sicurezza" è stato un tema dominante e trasversale a quasi tutti i candidati.
Probabilmente è solo un caso, ma l'ultimo delitto parmense si è consumato in uno di quei quartieri dove lo spaccio è una attività fiorente e la violenza all'ordine del giorno. Poco più di un anno fa infatti, era aprile 2016, un 39enne di origine dominicana venne aggredito e accoltellato da un connazionale che cercò anche di dargli fuoco. Andò peggio al 22enne nigeriano trovato morto sempre nello stesso quartiere lo scorso novembre.

Ma il duplice omicidio di via San Leonardo 21 si è consumato tutto in famiglia, come lo fu il più famoso "Caso Carretta", con il secondogenito che massacra mamma e sorellina di undici anni per poi tentare la fuga. Quindi non un delitto nato dalla fiorente attività illegale che primeggia nel quartiere, salvo il fatto che il giovane assassino possa essere stato influenzato nel suo percorso di crescita, ma occorre invece interrogarsi sulla lunga scia di delitti che si sono consumati nella città ducale nell'arco di un anno e mezzo o poco più.

Vero è che la storia degli ultimi trent'anni di Parma è stata fin troppo ricca di episodi terribili che hanno segnato le famiglie ma anche l'intera comunità; dal delitto dell'industriale Mazza, al caso Carretta, per passare al piccolo Tommy e alla giovanissima Virginia, al delitto di "Mimma".

Ma è da fine 2015 che sembra essere esplosa una bolla criminale senza precedenti per Parma. Una sequenza impressionante di efferatissimi delitti, diversi dei quali consumati in famiglia o comunque all'interno di relazioni, molto probabilmente malate, e non necessariamente maturati in ambiti di degrado sociale.

Era maggio 2016 quando uno "Squadrone della morte" composto da quattro rumeni e due italiani decidono di "vendicarsi", in quel di Basilicagoiano, su Mohamed Habassi, 34enne tunisino, il quale sembra essere stato persino ferocemente torturato.
A settembre è il caso di Elisa Pavarani a accendere i riflettori sull'ennesimo "femminicidio". Un caso che riporta la memoria a 10 anni prima quando a fare le spese di una relazione malata fu Silvia Mantovani, uccisa dal fidanzato con otto coltellate il località Martorano.
A Novembre il corpo senza vita del 22enne nigeriano Omonkhegbele Thakgod venne ritrovato in via Gobetti, nel quartiere San Leonardo.
A Natale il dramma si consuma a San Prospero, con il duplice omicidio di Luca Manici (Kelly) e dell'argentina Gabriela Altamirano, assassinati nell'Angelica Vip Club
A fine gennaio 2017 è il caso di Arianna Rivara, uccisa dall'ex che poi si è tolto la vita, in un appartamento nel quartiere San Lazzaro. L'ennesimo femminicidio che si aggiunge, oltre a quelli citati nel 2016, a quello di Alessia della Pia massacrata di botte nel 2015 da Jella. E ancora Guesh Gabrehiwot uccisa con due colpi di pistola e seppellita in una buca a Pellegrino. Aveva solo 24 anni. Simonetta Moisè di anni ne aveva 56 ed è stata uccisa a Sala Baganza, freddata dal marito poi suicida Pietro Amighetti. Nell'elenco c'è anche Domenica Menna ferita a morte dall'ex marito guardia giurata Salvo Chirullo. Michel Campos invece è stata uccisa a martellate e nascosta sotto il letto dal fidanzato. Dolores Leonardi è stata invece assassinata dal figlio mentre Maria Virginia Fereoli è stata colpita da 470 coltellate a Felino.

Infine, è cronaca di pochi giorni fa, il 21enne ex promessa del calcio di origine ghanese, Solomon Nyantakyi, ha massacrato la madre e la sorella di undici anni all'interno della loro abitazione in via San Leonardo, 21.
La domanda che viene spontanea porsi dopo questo terrificante excursus di morti violente è: ma cosa sta accadendo alla nostra città e più in generale nella nostra società?

Pubblicato in Politica Emilia

Dopo il successone della prima edizione, è tornata a Parma la famigerata Coppa Cobram. Ieri una cinquantina di parmigiani hanno preso parte alla biciclettata non agonistica con abbuffata annessa che rievoca la gara ciclistica del Ragionier Ugo Fantozzi.

COPPA COBRAM 2017 405

Tutti in sella stile Fantozzi e Filini partendo dal bar Gianni per il ritrovo. Dopo il via dell'assessore allo Sport Giovanni Marani - rievocazione in onore del famigerato Megadirettore Visconte Cobram -, partenza con sgambata dinamica verso la tappa per distribuzione della bomba, pranzo presso il ristorante "il curvone" al Centro Sociale Orti di Via Venezia, seconda tappa con destinazione Pinerolo al Parco Ducale e arrivo al traguardo per premiazioni e brindisi finale!

Evento organizzato in collaborazione tra UP - Eventi e comunicazione e La Sajetta.

Parma, 27 marzo 2017

Sfoglia tutte le foto nella galleria qui sotto. ph. Francesca Bocchia

Pubblicato in Cronaca Parma

La celebre pop star cerca un nuovo allenatore e coreografo e lancia la sfida attraverso i suoi profili social. Ci si può candidare con un video di un minuto con la propria esibizione da postare sui social con gli hashtag #MadonnaChallenge e #HardCandyFitnessRoma. Le selezioni si terranno nella palestra romana della cantante. Finalissima a New York.

Di Manuela Fiorini

Vi piace ballare o avete una passione per il fitness? Amate creare nuove coreografie o siete istruttori qualificati? Avete la possibilità di diventare...il personal trainer di Madonna. La pop star, infatti, con un messaggio sui suoi profili social ha annunciato il contest "Madonna Challenge" per trovare un nuovo allenatore-coreografo. Le audizioni si terranno presso le palestre Hard Candy Fitness di Roma, di proprietà della "material girl". Sarà poi la stessa Madonna a scegliere il suo prossimo personal trainer nella "finalissima", in programma a New York. Il vincitore si unirà alla Sweat Crew della pop star formata da Craig Smith, Marlyn Ortiz, Kendra Kemerley e Tim Anderson e c'è da giurarsi la paga sarà buona.

Madonna lancia la sfida: "Hai quello che ci vuole? Sei con me? Bene, inizia a ballare! Cosa stai aspettando?", esorta la cantante nel video postato sul suo profilo Facebook mentre, da vera "ragazzaccia", sgranocchia a modo suo delle patatine da un sacchetto.
Da dove cominciare, allora, per candidarsi a diventare il personal trainer di Madonna? I candidati, dai 18 anni in su, sono invitati a "concentrare" il loro talento in un video della durata di un minuto, di cui i primi 30 secondi devono essere dedicati alla danza con un'esibizione coreografica, mentre la seconda parte deve proporre un fitness workout. I video devono poi essere postati su YouTube, Facebook, Instagram o Twitter con l'hashtag #MadonnaChallenge e #HardCandyFitnessRoma.

Le prime selezioni si terranno attraverso la catena di fitness center Hard Candy Fitness di proprietà della cantante. Anche le due sedi della capitale "Hard Candy Fitness Roma" presto annunceranno le date dei casting per selezionare i migliori talenti provenienti da tutta Italia e "recapitare" il migliore direttamente a New York, sede delle finalissima mondiale, dove Madonna, con un provino, selezionerà personalmente l'eletto. E non è detto che, questa volta, non sia proprio un italiano.

E' un incontro confidenziale quello avvenuto con Rossano Ferretti nel suo storico salone nel centro di Parma. Hairdresser di fama mondiale e amato dalle stars di tutto il mondo ha rivoluzionato il mondo dell'hairstyling con il suo celeberrimo "Metodo Ferretti". Ora attivo più che mai con il lancio della sua innovativa linea di prodotti ad alta bio-tecnologia. Enjoy your Hair.

Di Maria Carla Magni

In 30 anni di carriera di strada ne ha fatta davvero tantissima.
 Partendo da Campegine, piccolo paesino nel cuore dell'Emilia, luogo d'Italia generalmente rinomato per l'eccellente cucina, ha viaggiato in ogni angolo del globo e dopo aver mescolato tanto lavoro, conoscenza e competenza è riconosciuto come il punto di riferimento mondiale nel campo dell'hair-styling.
Basta il suo nome, che è divenuto nel frattempo un brand di assoluta eccellenza italiana, per capire di chi stiamo parlando.

rossanoferretti-saloneparma

Lo possiamo considerare un "rivoluzionario" perché il suo "Metodo" è quello più copiato al mondo e perché ha davvero capovolto i cardini classici dell'Hairdresser, ma guai a chiedergli quali siano le nuove tendenze (non esistono le tendenze per i capelli!) e ancor più impossibile riuscire a scucirgli qualche nome di celebrities (e il riferimento è per le più grandi star internazionali!) tra le sue clienti!

rossanoferretti-parrucchiere

L'incontro con Rossano Ferretti è avvenuto nel suo affezionato salone di Parma, luogo da dove è nato il suo concept, ed è stata occasione per scoprire non solo la personalità e l'estro di un famoso parrucchiere, ma pretesto per scoprire un affascinante racconto della sua straordinaria avventura professionale e umana. Perché Rossano si incanta ogni volta che parla di "bellezza", di "femminilità", di "personalità" riferito alle donne tutte in generale clienti o meno, ma soprattutto verso quelle donne che sono tuttora fonte della sua ispirazione a partire dalla mamma Gigliola (che l'ha iniziato al mestiere), alla sorella Lorenza (che tramanda le competenze del "Metodo Rossetti" nella scuola esclusiva di Parma), alla compagna Stefania (suo fidatissima collaboratrice), ma anche molto rispetto per la sua ex-moglie (con cui ha condiviso la partenza del suo lavoro).

rossano-ferretti-capelli

Per Rossano ogni donna è unica ed è per questo che ad ognuna vuole esaltarne la singola personalità attraverso la bellezza dei capelli che ne incornicia il volto. Quindi non esistono tendenze o mode, ma semplicemente la valorizzazione di un ogni singolo volto attraverso un taglio o una linea che è già lì, insita nel capello stesso, e che deve solo essere assecondato per esaltarne al massimo la sua bellezza. Lo stesso approccio del Metodo Rossano Ferretti, che è applicato nei suoi saloni ed ispirato al motto "Enjoy your hair", può essere seguito tutti i giorni a casa propria.
Per questo Rossano ha sentito l'esigenza di proporre "30 anni di esperienza in una bottiglia", perché è così che Rossano Ferretti chiama la sua nuovissima linea di prodotti presentata da pochi giorni a Milano. Una linea che ha richiesto oltre 6 anni di studi per presentare un prodotto che fosse all'altezza della clientela più esigente.

rossanoferretti-nuovalineaprodotti-capelli

Il risultato è sorprendente, il prodotto è infatti un concentrato di alta bio-tecnologia grazie a ricerche d'avanguardia, realizzato completamente in Italia e sperimentato attraverso un sistema certificato di prove di efficacia eseguite nei saloni Rossano Ferretti di tutto il mondo da Miami a Beverly Hills, da Parigi a Londra, da Ginevra a Madrid, da Milano a Parma, da Pechino alle Maldive, difficile citarli tutti.
Senza dimenticare i saloni di prossima apertura anche a Dubai, Abu Dhabi, Monte Carlo e Singapore.

rossanoferretti-nuovalineaprodotti

La nuova linea si presenta come linea cosmetica e dietro al suo packaging bianco e nero si cela un cuore "green" con il meglio che la natura possa offrire per la bellezza dei capelli. L'elevata concentrazione delle migliori materie prime provenienti dalle piante e dagli olii vegetali permette di ottimizzare la durata e la stabilità del prodotto, servendosi al minimo di biopolimeri di ultima generazione. Shampoo e balsami non contengono tensioattivi aggressivi e gli agenti lavanti dei prodotti sono quelli comunemente utilizzati per la pulizia delle lenti a contatto, per garantire un trattamento delicato e rispettoso dei capelli.

nuovalineaprodotti-rossanoferretti-capelli-

Tutti i balsami, le creme e gli altri tipi di trattamento sono privi di ingredienti inquinanti o non biodegradabili, ciò permette di ridurre l'inquinamento delle acque fino al 90%.
 Tutti i prodotti sono vegani e sono distribuiti in Italia da Stefano Saccani-Parma www.saccani.com
I nomi che caratterizzano l'intera linea dei prodotti sono davvero ricercati ed evocativi del loro significato tra questi: Splendido, Grandioso, Intenso, Brillante, Prodigio, Velluto, Favoloso, Intenso e Vita per sottolineare che l'esperienza di Rossano Ferretti nella cura dei capelli è sinonimo di insuperabile eccellenza.

stefanosaccani-capelli-hairstyle

La ricercatezza della linea e la passione di Ferretti per ciò che crea si racchiude nella parte finale del prodotto che non poteva che essere "Made in Italy, For You, With Love".
Grazie Rossano a nome mio e di tutte quelle donne che per te sono indistintamente "celebrity"!

PHOTO CREDITS: Fabrizio Piscopo (servizio in Parma) - Enrico Zermani (servizio in Milano) - Riprese e Montaggio by LUDOVICO CASALONE
For Maria Carla Magni outfit Special Thanks to: LC DONNA- Parma; STEFANO SACCANI Parma

L'ha incontrata su un treno che andava da Bologna a Modena e poi non si sono mai più rivisti. La storia di Davide alla "disperata" ricerca della ragazza riccia, a cui per timore o forse imbarazzo, non ha detto ciò che pensava. 

Modena, 20 marzo 2017

"Ero seduto di fronte a lei su questo treno regionale! Ha viaggiato con 4 colleghi, (2 ragazzi e 2 ragazze), da Bologna a Modena il 9 giugno 2016, h. 18,30.
Erano forse giovani insegnanti al ritorno dall'esame del Concorso Scuola o al ritorno da un convegno." Questo è quanto scrive Davide, che da allora non fa che pensare alla misteriosa ragazza del treno e dopo vani tentativi si rivolge ai social e alla stampa. Segni particolari: una cascata di riccioli castani chiari, come la modella nella foto. 

treno-ricciacercasi-annuncio

La sua missione è diffondere il volantino con whatsapp, facebook, sperando di raggiungere il maggior numero di persone nel modenese. Lui stesso la definisce una pazzia, ma confessa di essersi perdutamente innamorato e si sente di dover tentare il tutto per tutto! Su questa pagina Facebook potrete seguire la ricerca, in bocca al lupo Davide!

Colpo di fulmine celestiale

 

Pubblicato in Messaggi Personali

Marie Claire, OVS e Brave Models insieme per la seconda edizione di "Future Visioni Model Search" alla ricerca di nuovi volti per la moda in Italia prossima tappa: Reggio Emilia.

Reggio Emilia, 9 marzo 2017

La ricerca dei nuovi volti della moda in Italia di Marie Claire, quest'anno in partnership con OVS e in collaborazione con l'agenzia Brave Models arriva a Reggio Emilia. Ogni mese una città diversa, con l'obiettivo di ricercare aspiranti modelle dai 16 ai 30 anni da introdurre nel mondo della moda per poi promuoverle anche sul palcoscenico internazionale.

I casting, che si svolgeranno nei principali negozi OVS di tutta Italia, daranno la possibilità alle partecipanti di essere selezionate per diventare protagoniste del servizio moda Future Visioni pubblicato ogni mese su Marie Claire, realizzato da stylist e fotografi professionisti.

Inoltre, tra tutte le selezionate nei 12 casting del 2017, Brave Models sceglierà i volti più interessanti a cui proporre un contratto da modella professionista.

Prossima tappa della seconda edizione di Future Visioni Model Search:

REGGIO EMILIA
presso il negozio OVS di Via Emilia a San Pietro,14
venerdì 10 marzo
dalle 15 alle 20

casting-modelle-marieclaire

Durante i casting saranno realizzate interviste video alle aspiranti modelle, alle stylist, ai fotografi e ai rappresentati di Brave Models realizzate dall'attrice e presentatrice Elizabeth Kinnear che andranno a comporre un video che sarà pubblicato su marieclaire.it e condiviso sui social network di Marie Claire, OVS e Brave Models.

Le ragazze selezionate durante il casting avranno l'opportunità di partecipare allo shooting moda previsto sabato 11 e domenica 12 marzo.

MODALITA' DI PARTECIPAZIONE:

Partecipare è semplicissimo! Presentati direttamente nel negozio OVS il giorno del casting (se minorenne accompagnata) e, se vuoi, anticipaci 2 foto recenti (figura intera e primo piano) all'indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  indicando il numero di telefono e specificando nell'oggetto la città di riferimento.

E' necessario dichiarare nel testo della mail l'autorizzazione all'uso dei dati forniti ai sensi del D.lgs. 196/2003

Alla fine di ogni casting le foto di tutte le partecipanti saranno scaricabili dalla gallery presente sul sito ovs.it/castingmarieclaire

Le foto delle protagoniste del servizio moda saranno pubblicate su marieclaire.it

Maggiori informazioni sul progetto e sulle modalità di partecipazione sono reperibili su Marie Claire, marieclaire.it e ovs.it/castingmarieclaire.

 

Sta nascendo una nuova figura professionale che consiglia, in diverse occasioni, l'abbinamento perfetto fra vino e musica. Se ne parlerà al convegno '300% Wine Experience', organizzato da Ais Veneto domenica 12 marzo presso Villa Emo di Fanzolo di Vedelago (TV).

di Alexa Kuhne

Parma, 11 marzo 2017 -

Il vino è arte. Come tale deve essere trattato: abbinato al cibo che sia più in armonia con la sua natura, degustato in un ambiente che lo valorizzi e, perché no, accompagnato da note che lo facciano anche 'sentire'.
Per questo il vino non si beve soltanto, si può anche 'ascoltare'. Ed è così che l'esperienza diventa 'multisensoriale'.
Lo sostiene da un po' di tempo un 'enoappassionato' come Paolo Scarpellini, che ha lanciato la nuova professione di 'Sound sommelier'.
Si tratta di una guida per esaltare qualità e temperamento del vino grazie alla musica più adatta alle sue caratteristiche.

"Il sound sommelier - dice Scarpellini - elabora il miglior abbinamento possibile tra un vino e una composizione musicale. La modalità infatti è la medesima: al ristorante, per capire quali siano gli elementi da valorizzare oppure attenuare in una portata, il sommelier deve identificare oltre alle materie prime i componenti principali del sapore presenti per poi scegliere in abbinamento il vino dal gusto, aroma e struttura più affine. Il sound sommelier invece parte dal vino, studiandone caratteristiche naturali e organolettiche quali territorio, vitigno/blend, tipicità, invecchiamento e quindi colore, aromi, morbidezza, intensità, persistenza, acidità, tannini, grado alcolico, armonia. Identificati questi componenti, il sound sommelier ricerca nel proprio database sonoro il tipo di musica, il tipo di ritmo, il tipo di struttura e tessitura (orchestra, complesso, solista), il tipo di spettro sonoro (vocale, strumentale) come pure la tipicità (musica del territorio o meno) che si possa abbinare al meglio".

Convinto sostenitore dello stretto e affascinate legame tra vino e musica è anche il produttore Albino Armani che ne parlerà con Scarpellini e altri relatori al convegno '300% Wine Experience', organizzato da Ais Veneto domenica 12 marzo presso Villa Emo di Fanzolo di Vedelago (TV). Armani nella sua cantina di Marano ha cercato di avere la musica in ogni luogo cercando le giuste sonorità non per singolo vino ma per il contesto ambientale: nei sotterranei scavati nella roccia vulcanica la musicalità di Amand Amar, nella sala degustazione un sottofondo di Chet Baker; nello stagno in mezzo al verde qualche nota classica oppure Dino Saluzzi.

convegno wineexperience

E', insomma, un abbinamento cerebrale che punta a stimolare quei neuroni che sono preposti al riconoscimento della piacevolezza non solo dell'olfatto e del gusto, ma anche del senso dell'udito, visto che l'esperienza gustativa per eccellenza dovrebbe essere quella che coinvolge tutti i sensi. Anche l'udito, appunto, che abitualmente nella ristorazione e nella degustazione di vini non è mai stato preso in considerazione più di tanto.

L'idea è anche che il meno esperto di vino e di musica, con un lavoro fatto su su misura, possa avere la possibilità di godere appieno dell'esperienza del vino, abbinando la musica che più si confà, ma non solo.
Le varianti da tenere in considerazione sono diverse: l'età di chi degusta, la sua sensibilità e il suo retaggio musicale, la sua cultura media, la sua nazionalità, tutti elementi che sarebbe interessante conoscere per riuscire ad arrivare ad un insieme armonico di sensazioni olfattive, gustative e auditive.
Qualche esempio ci vuole, ance se, sostiene l'esperto, non è così semplice, visto che ogni volta è una storia a sé.
"In generale, per un vino beverino, non molto strutturato, estivo, fresco, da bere senza troppo impegno su una tavola in riva al mare, magari, come un Vermentino, io vedrei bene una musica pop e ritmata, che possa favorire la degustazione disimpegnata in un momento altrettanto disimpegnato. Tutt'altro caso quello di un vino da meditazione, strutturato, invecchiato, di nobili lignaggio e vitigni magari degustato nella poltrona di casa o del ristorante, nel fumoir, con penombra, musica soffusa e molto soft, che potrebbe essere una classica, un brano di musica barocca veneziana, o una delle Quattro Stagioni di Vivaldi, per esempio".

"Cosa diversa è, ancora - continua Scarpellini - pensare alla musica per una degustazione tecnica in un ambiente predisposto allo scopo, in un momento che ha una sua liturgia da rispettare, dove intervenire magari con musica jazz, strumentale o vocale, anche a seconda della capacità sonora dell'ambiente, per esempio con un qualcosa di molto delicato tipo Billie Holiday. Altra via da seguire può essere quella di parlare di terroir anche dal punto di vista auditivo, e abbinare una musica che abbia la stessa origine del vino, per far calare ancora di più il degustatore nel territorio".

Per godere di una perfetta degustazione "sonorizzata" ci deve essere un imprescindibile rapporto fra sommelier e produttore, enologo, mastro birraio o sommelier tradizionale: toccherà a lui infatti, dopo una breve introduzione comune, illustrare in primis la storia, le caratteristiche e le qualità di quel determinato vino (birra, distillato). Dopo di che potrà intervenire il Sound Sommelier, che farà ascoltare per qualche minuto, durante l'assaggio vero e proprio, il brano musicale in abbinamento. Spiegando nel frattempo le motivazioni di quella precisa scelta, in armonia o contrasto che sia col vino (birra, distillato) in questione, scelta tesa comunque a esaltare quei precisi elementi presenti in bottiglia tramite quei precisi passaggi sonori, quei determinati strumenti o quei particolari vocalizzi. La stessa modalità è quindi prevista per ogni altro eventuale vino, birra o distillato a seguire.

Nel caso di degustazioni particolari, magari per esperti o addetti ai lavori che conoscano già bene produttore/i ed etichette di vino (birra, distillato) presenti, il Sound Sommelier potrà procedere a una degustazione "sonorizzata" che prevede l'uso di cuffie stereo. Questo consentirà agli assaggiatori sia di isolarsi totalmente dall'ambiente circostante, sia di concentrarsi meglio sugli aspetti olfattivi e gustativi di quel determinato bicchiere.