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Coronavirus. L'assessore Donini: "Il sistema sanitario regge bene, disponibili altri posti di terapia intensiva nel piacentino". Crescono i presidi esterni a protezione dei sanitari al lavoro. La Regione riunisce il Tavolo del Patto per il lavoro.

Giustificati i casi di tardiva disdetta delle prenotazioni per visite ed esami. La Regione ha inviato le indicazioni ai direttori delle Ausl

Bologna 2 marzo 2020 - “Il sistema sanitario regionale regge bene- ha affermato l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, nella consueta conferenza stampa in Regione sull’aggiornamento dei dati relativi alla diffusione del Covid-19- ed è in grado di affrontare la situazione. Da stasera saranno disponibili nell’ospedale di Castel San Giovanni, in provincia di Piacenza, sei posti in terapia intensiva destinati a chi è positivo al virus e altri 6-8 posti saranno messi a disposizione domani attraverso la riconversione di tre sale operatorie. A Piacenza, dove la situazione è maggiormente critica, oltre agli otto posti dedicati rimarranno a disposizione 8 posti di terapia intensiva per altre patologie”.

I dati, secondo quanto riporta il comunicato già diffuso dalla Regione, dicono che le persone positive al test crescono oggi di 50 unità rispetto a ieri, portando a 335 i casi totali finora registrati.

“E’ ancora presto per prefigurare un trend strutturato- ha sottolineato l’assessore- ma negli ultimi tre giorni i nuovi casi che registriamo ogni giorno sono in calo rispetto al precedente. Facciamo affidamento alla responsabilità dei singoli affinché seguano le norme che vengono loro raccomandate. Naturalmente, non sono lasciati soli, nel senso che le persone chiamate a rispettare il periodo di isolamento a casa vengono contattate due volte al giorno dai servizi sanitari. Ricordo ancora una volta che per chi non avesse le condizioni per gestire il decorso della malattia presso la propria abitazione, siamo in grado di garantire soluzioni alternative”.

I moduli per il triage

Si rafforza il numero dei presidi, a protezione degli operatori sanitari e per la sicurezza dei cittadini che accedono alle strutture sanitarie, che serviranno a dividere già all’ingresso i pazienti con possibili sintomi da Coronavirus dagli altri.

La Protezione civile regionale ha infatti predisposto, oltre ai 3 già allestiti nel piacentino, nuovi moduli provvisori per il triage all’esterno delle strutture, dove poter sottoporre le persone alle prime valutazioni delle condizioni generali e di esposizione prima di accoglierle all’interno dei servizi ospedalieri: 3 nella provincia di Modena (ospedali di Mirandola, Vignola, Pavullo), 1 a Imola (in fase di allestimento, attivo da martedì 3 marzo); 2 nel parmense (Fidenza e Borgo Taro), in aggiunta alle due tende antistanti all’ingresso del Pronto soccorso dell’azienda ospedaliera di Parma; si aggiungono, nella provincia reggiana, 2 a Guastalla e 1 a Montecchio, oltre al presidio in ingresso dell’Ospedale Santa Maria di Reggio Emilia.

In altre strutture ospedaliere (Modena Policlinico e Baggiovara, oltre agli ospedali di Carpi, Sassuolo, Rimini e Riccione) sono già operativi specifici spazi con le medesime funzionalità all’interno delle aree di attesa o di ingresso. Sono infine in corso i sopralluoghi per la verifica del posizionamento di ulteriori punti di pre-triage in tutte le rimanenti strutture della regione, per alcune delle quali si sta prevedendo una modalità di installazione rapida di fronte all’eventuale crescere del numero dei casi (provincia di Ferrara, dove ancora non si registrano positivi, Bologna e altre strutture azienda della Romagna).

Nuove indicazioni per le prenotazioni per le prestazioni diagnostiche

Per uniformare il comportamento delle Aziende sanitarie su tutto il territorio regionale e per venire incontro alle esigenze dei cittadini, l’assessorato regionale alle Politiche per la salute ha fornito ai direttori delle Ausl indicazioni a cui attenersi per gli accessi relativi alle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale (come ad esempio visite specialistiche, esami del sangue o diagnostici) fino al termine di validità dei provvedimenti contenenti le misure di contenimento del Covid-19 valide per il territorio regionale (al momento, almeno fino all’8 marzo prossimo).

Secondo le indicazioni regionali, sono giustificati i casi di mancata o tardiva disdetta di tutti gli appuntamenti programmati per le visite specialistiche ambulatoriali, dal 23 febbraio 2020 e fino a nuova indicazione.

I cittadini sono comunque invitati a disdire o a prenotare un nuovo appuntamento sia per favorire il riutilizzo dei posti, sia per poter utilizzare la stessa ricetta senza ritornare dal medico.

I cittadini sono inoltre invitati, invece che recarsi personalmente nei punti Cup, a prenotare e a disdire gli appuntamenti al telefono o, per chi lo ha attivato, attraverso il Fascicolo sanitario elettronico per evitare i sovraffollamenti nei centri di prenotazione.

 ... Un occhio al sistema economico ferito...

Coronavirus. La Regione riunisce il Tavolo del Patto per il lavoro. Il presidente Bonaccini: "Stiamo gestendo la situazione sanitaria, ma siamo anche attenti ai pesanti risvolti in campo economico. Mercoledì ne parlerò con il presidente Conte"

L'assessore Colla: "Priorità far ripartire il mercato interno, anche con operazioni straordinarie"

Bologna 2 marzo 2020 – Apprezzamento per l’inserimento dello strumento degli ammortizzatori sociali in deroga nel primo decreto governativo, per sostenere lavoratori e imprese. Necessità di offrire un sostegno all’export e all’internazionalizzazione, ma anche facilitare l’accesso al credito per le imprese. Consentire lo sforamento del patto di stabilità e avviare subito nuovi investimenti nazionali ed europei a partire dalle regioni più colpite. Sono alcuni degli interventi che il presidente della Regione Emilia-Romagna,

Stefano Bonaccini, chiederà mercoledì al presidente del Consiglio de Ministri, Giuseppe Conte, presentando un documento che conterrà le misure economiche necessarie per fronteggiare la crisi innescata dal Covid-19, condiviso con tutte le Regioni, a partire da quelle colpite dall’emergenza virus.

Il presidente ne ha parlato nel pomeriggio alla riunione del Tavolo del Patto per il Lavoro, convocata in Regione, che ha riunito i rappresentanti delle organizzazioni d’impresa, dei sindacati, delle professioni, delle Camere di commercio, del Terzo settore. Incontro tenutosi per fare il punto in vista dell’incontro con il Governo.
All’appuntamento, coordinato dall’assessore regionale al Lavoro e alle Attività produttive, Vincenzo Colla, che ha ringraziato per il comportamento responsabile le associazioni economiche e le organizzazioni sindacali, sono intervenuti la vicepresidente Elly Schlein e gli assessori Paola Salomoni, Alessio Mammi, Andrea Corsini, Paolo Calvano.

“Stiamo gestendo l’emergenza con lucidità, responsabilità ed equilibrio- ha spiegato il presidente- Dobbiamo lavorare affinché il contagio non si diffonda, ma anche per rispondere con forza ed efficacia all’impatto economico che questa situazione di emergenza avrà sulle attività produttive, dando priorità agli investimenti materiali e immateriali”.

“Il tema degli ammortizzatori deve essere posto al tavolo di mercoledì, la deroga è lo strumento migliore che possiamo utilizzare in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo- ha sottolineato l’assessore Colla-. Il Governo italiano deve chiedere all’Europa di intervenire per impedire che vengano bloccate le merci e le persone e mostrare grande attenzione anche alla ripresa del mercato interno attraverso operazioni straordinarie”.

Tutte le parti sociali che hanno preso parte al Tavolo odierno hanno espresso apprezzamento al lavoro della Regione e hanno assicurato la più ampia partecipazione alle misure necessarie per accompagnare l’economia regionale, formalizzando proposte utili per l’incontro che si svolgerà con il Governo. /BM

In allegato: due immagini dell'incontro odierno

 

Allegato 1: Tavolo_PattoLavoro_v.jpg
Allegato 2: Tavolo_PattoLavoro_v3.jpg

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Lunedì, 02 Marzo 2020 06:10

Emergenza sanitaria: coronavirus, ma non solo.

E’ già da qualche settimana che si cerca di contrastare e contenere l’emergenza legata al coronavirus. Il sistema sanitario sembra reggere. Ma l’emergenza non può essere affrontata con il personale sanitario sottorganico.

La realtà, dati i numeri sempre più importanti di persone con patologie altrettanto importanti ricoverate tutte insieme, è che la situazione possa aggravarsi per l’organizzazione sanitaria.

Il rischio di contagio al quale sono esposti gli operatori sanitari è alto, così come è alto il loro carico di lavoro. Per fare fronte a questo nuovo pericolo, non ci si può permettere di ridurre i livelli di assistenza delle altre patologie. Dopo aver soppresso 758 reparti in cinque anni e ben sapendo che il Servizio sanitario nazionale è appena sufficiente a gestire l’ordinario, non si dimentichi dei pronti soccorso stracolmi, della riduzione dei posti letto, delle carenze di organico. E’ condizione imprescindibile procedere all’assunzione straordinaria di personale medico e paramedico, sia per gestire al meglio l’epidemia della covid-19, sia per avviare un piano straordinario per nuove assunzione.

Studi di associazioni del comparto sanità stanno ad indicare la mancanza di ben 11.800 medici di famiglia e 16.500 medici specialisti, in special modo i medici dell’emergenza ed i pediatri. Mancano medici a tal punto, che alcune Regioni sono state costrette a ri-assumere medici in pensione.

In Emilia-Romagna esiste il problema! Ma non mancano solo i medici. In Italia-ma anche nella regione Emilia-Romagna- vi è anche scarsità di infermieri, il cui numero è esiguo. In corsia, sono pochi gli infermieri in servizio, tant’è che ne servirebbero ulteriori 53.000, per garantire i livelli essenziali di assistenza ed evitare il burn-out del personale sanitario. Ed a Parma, cosa accade? Anche dai media locali, apprendiamo delle ferie sospese per il personale del reparto infettivologico, degli “stakanovisti della lotta al virus”, come qualche quotidiano ha titolato. Allora, tutto bene? All’Unione Generale del Lavoro, non pare. Il malessere, la tensione e la paura crescono, specialmente in una situazione già delicata, che sta per diventare esplosiva.

Gli effetti? I cittadini bisognosi di cure, ma anche i loro familiari, non vedono sempre soddisfatte le loro richieste; gli operatori sanitari si trovano costretti a lavorare in contesti sempre più complessi; più in generale, il benessere psico-fisico dell’intera comunità ne risente.
Il momento, seppure di criticità, può essere l’occasione giusta per soddisfare con coraggio e decisione i bisogni, ma non facendo leva sul personale già messo a dura prova. Per questo, anche a Parma, dicono che tutto va bene.

Va tanto bene che il presidente Bonaccini tende la mano alla Lombardia. Sia chiaro: la solidarietà interregionale è un valore, se non si trascura la propria emergenza, che in Emilia-Romagna resta tale.

Parma, 01.03.2020

Matteo Impagnatiello
Segretario prov.le Ugl Parma

Pubblicato in Cronaca Emilia

In pochi giorni la locomotiva economica del Nord Italia è stata fermata bruscamente.

Milano, 27 feb. (Labitalia) - "Sul Coronavirus è presto per fare analisi e avremo il tempo per capire di chi sono le responsabilità. Certo è che in pochi giorni abbiamo avuto la locomotiva economica del Nord Italia che è stata fermata bruscamente e il nostro Paese, e non solo il Nord, visto dall’estero sembra nel pieno di uno scenario apocalittico. Serve un’operazione trasparenza e verità". Così, in un'intervista all'Adnkronos/Labitalia, Roberto Race, segretario generale del think tank Competere.EU, uno dei consulenti di corporate strategy e reputation più affermati e il suo osservatorio internazionale, lavorando con pmi e allo stesso tempo con grandi multinazionali, da elementi di lettura di quanto sta avvenendo.

"Da un momento all'altro - afferma - le pmi si sono accorte che è fondamentale fare come fanno le grandi aziende, porsi il tema di come creare piani alternativi per la supply chain e non essere vincolati a fornitori in un’unica area geografica. E’ nata la consapevolezza che le aziende devono essere in grado di lavorare da remoto con sistemi di cloud e sicurezza informatica".
"I danni sull'economia - spiega - hanno palesato come non esista un sistema Paese. C'è una competizione tra sistemi paese che l'italia non sta affrontando e quanto sta accadendo ne è la dimostrazione. Penso, ad esempio, ai grandi congressi internazionali cancellati o che rischiano di essere spostati in altre città con tutti i danni per l'indotto".

"Per nostra fortuna - commenta - abbiamo uno dei servizi sanitari migliori al mondo, che ha tanto da insegnare a quelli che oggi ci criticano, che sarebbe stato abbondantemente in grado di affrontare pure il Coronavirus anche senza la psicosi generata in questi giorni. Il paradosso narrativo e mediatico che ci siamo autoinflitti è figlio solo del fatto che i sistemi sanitari lombardi e veneti sono eccellenti e che hanno eseguito una quantità di controlli che non ha fatto nessun altro Paese".
"Di emergenze - ammette - ne abbiamo tante, a partire dai terrorismi. Ma non mi pare che siano state chiuse le città nell’ipotesi di attacchi ma solo intensificata con grande discrezione l’attività di tutela e protezione. In questo i nostri apparati di sicurezza e i servizi stanno gestendo la situazione in maniera ineccepibile senza tanti clamori o sensazionalismi. Probabilmente, al contempo, si sono usati il lessico e l’approccio che usa la Protezione Civile, una grande eccellenza del nostro paese, nelle catastrofi naturali, senza capire che qui era una situazione diversa e si è fatto diventare 'epicentro di un terremoto sanitario' tutto il Paese".

"La situazione - continua - poteva sicuramente essere prevenuta, con azioni concrete e non demagogiche. La salute della popolazione è un fatto prioritario che può avere ricadute sull’intero sistema. Va detto, poi, che esiste un’emergenza sanitaria da anni nelle scuole e nelle università. Bagni sporchi, pulizie fatte male e carenza di personale ausiliario sono una realtà. E’ lì che bisogna intervenire dai prossimi giorni. Esistono regole semplici e di buona educazione che se attuate possono evitare il diffondersi di malattie".
"Ci troviamo - continua Roberto Race - di fronte alla prima emergenza mediatica, a un’infodemia e a una circolazione eccessiva di informazioni contraddittorie. Sui social sono proliferate le informazioni fake. Ora è il momento che la Polizia Postale faccia la sua parte e che chi ha sbagliato, alimentando il panico, sia punito in maniera esemplare. A soffrire particolarmente in questi giorni sono Milano e il Nord Italia".

"Ora - fa notare - bisogna impegnarsi per far si che si torni a lavorare. Con tutte le protezioni e le limitazioni alla socialità del caso, ma mettiamo i lavoratori e le imprese in condizione di lavorare. Possiamo diventare un paese in quarantena?".
"Credo che l’auto flagellazione mediatica che ci si è data ha creato eccessi di panico che hanno portato a strumentalizzazioni anche surreali. Ma non ne faccio una colpa ai funzionari delle varie ambasciate a Roma, che come da procedura avranno fatto i classici report alle loro cancellerie partendo dai provvedimenti del governo e da quanto uscito sui media italiani", conclude.

Pubblicato in Economia Emilia

A Langhirano è stata accertata la presenza di due casi di coronavirus. Le persone risultate positive al COVID-19 sono attualmente ricoverate presso l'Ospedale Maggiore di Parma e le loro condizioni sono considerate buone.

La comunicazione del Sindaco Giordano Bricoli (anche in allegato scaricabile in pdf): 

Comune di Langhirano

CORONAVIRUS: aggiornamento del 27/02/2020
COMUNICATO
Il Sindaco Giordano Bricoli comunica che è stata accertata, dalla competente autorità sanitaria, la presenza di due casi di Coronavirus in due persone residenti nel Comune di Langhirano.
Le persone risultate positive al COVID-19 sono attualmente ricoverate presso l'Ospedale Maggiore di Parma, le loro condizioni sono considerate buone e sono al momento trattate con terapie opportune.
L'Azienda Usl e l'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, in raccordo con le autorità sanitarie regionali, hanno attivato tutte le procedure previste di isolamento ospedaliero durante il ricovero e l'attivazione di tutta la profilassi per coloro che sono entrati in contatto con le persone su cui è stato accertato il contagio.
Le autorità sanitarie confermano che al momento non sono necessarie altre misure di prevenzione o controllo.
Tutte i cittadini sono invitati a seguire le indicazioni emanate dal Ministero, che riportiamo brevemente di seguito:
• Lavarsi spesso le mani, a tal proposito si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, palestre, supermercati, farmacie, e altri luoghi di aggregazione soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani.
• Evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute.
• Non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani.
• Coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce.
• Non prendere farmaci antivirali né antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico.
• Pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol.
• Usare la mascherina solo si sospetta di essere malato o si assiste persone malate.
• I prodotti Made in China e i pacchi ricevuti dalla Cina non sono pericolosi.
• Contattare il Numero Verde regionale 800462340 se hai febbre o tosse e sei tornato dalla Cina da meno di 14 giorni.
• Gli animali da compagnia non diffondono il nuovo coronavirus.
Si invita la cittadinanza a NON recarsi al Pronto Soccorso o presso gli ambulatori dei medici di famiglia in caso di sintomi, ma contattare il 118 o il 1500.
Si ricorda inoltre che:
- è attivo il numero verde regionale 800 033 033 al quale fare riferimento per ogni tipo di problema legato al Coronavirus
- l'Azienda Usl di Parma ha attivato i seguenti numeri:
0521 396436 per avere informazioni in generale sul virus, i sintomi e le precauzioni per contrastare la diffusione;
339 6862220 per segnalare al Dipartimento di sanità pubblica, provenienze dalle zone dell'epidemia in Italia e all'Estero nelle ultime due settimane.
Si invitano i cittadini ad affidarsi esclusivamente alle notizie e alle informazioni ufficiali emanate dalle istituzioni sanitarie, dal Ministero, dalla Regione e dal Comune, a non lasciare prevalere la paura e l'allarmismo, attenendosi alle indicazioni delle autorità sanitarie e delle amministrazioni pubbliche.
In caso di nuovi aggiornamenti si provvederà a darne tempestiva comunicazione.
Langhirano, 27/02/2020
IL SINDACO
Giordano Bricoli

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Pubblicato in Cronaca Parma

Coronavirus, Bonaccini-Venturi: "Niente allarmismi, il sistema lavora a pieno regime. Stop fake news, denunciamo chi semina panico". Per gli operatori sanitari un milione di mascherine chirurgiche, più 500mila a settimana. Attivo il numero verde 800.033.033

Bologna 24 febbraio 2020 - Conferenza stampa Sergio Venturi - Salgono a 19 i casi positivi al Coronavirus in Emilia-Romagna, gli ultimi due dei quali riscontrati a Piacenza: si tratta di due operatori dell’ospedale cittadino venuti a contatto con un paziente positivo ricoverato. Complessivamente, dunque, le persone risultate positive al tampone su tutto il territorio regionale sono 16 a Piacenza, 2 a Parma e 1 a Modena. Tutti riconducibili al focolaio lombardo.
Grazie al lavoro svolto dall’intero sistema sanitario, è stato possibile ricostruire per ognuno il percorso epidemico, e pertanto tutti i contagi hanno provenienza nota, che porta sempre al primo anello della catena, quella del basso Lodigiano.

Più controlli e numero verde
Questo l’aggiornamento sul numero di contagiati e sulle misure adottate per contrastare e contenere la diffusione del virus sul territorio regionale, fatto oggi in Regione, a Bologna, dall’assessore alle Politiche per la Salute, Sergio Venturi, che ha anche annunciato il numero verde regionale, 800.033.033, attivo da domani e a disposizione delle persone che potranno chiamare per avere informazioni e indicazioni sul comportamento da tenere in presenza di sintomi sospetti.
E da giovedì ai due laboratori finora operativi per l’esame dei tamponi – il Crrem del Sant’Orsola di Bologna e quello dell’Università di Parma, per i quali è stata rafforzata l’operatività con l’acquisto di ulteriori tecnologie – si aggiungerà quello di Pievesestina (Cesena), in capo all’Ausl Romagna.
Secondo il principio della massima precauzione, non solo in Italia ma anche in Emilia-Romagna si sta eseguendo un elevato numero di tamponi (oltre mille in regione), e l’indicazione sul territorio regionale è quella di effettuare tamponi e di eseguire una tac del toracea tutte le persone ricoverate con polmonite interstiziale. Inoltre, questa sera a Piacenza sarà aperto il presidio medico avanzato a protezione degli operatori, che servirà a dividere già all’ingresso i pazienti con possibili sintomi da Coronavirus dagli altri.

I casi di Coronavirus in Emilia-Romagna
I 16 casi di Piacenza riguardano tutte persone venute in contatto con malati (o perché parenti o perché operatori sanitari); dei due contagiati a Parma, una è una donna cha a Codogno assisteva la madre ricoverata in ospedale, l’altro un uomo che si era recato a ballare nel paese lombardo. L’unico caso di Modena, infine, riguarda un operatore edile che ha frequentato per 2-3 settimane i luoghi infetti e anche in questo caso è venuto in contatto con una persona malata.

I provvedimenti assunti
Tra i provvedimenti ricordati dall’assessore, il testo, trasmesso dalla Regione alle Prefetture, con i chiarimenti applicativi dell’Ordinanza emanata ieri dal ministero della Salute e dal presidente della Regione, che resterà in vigore fino a domenica 1^ marzo. Viene dato lo stop a tutte le manifestazioni e le iniziative che, comportando l'afflusso di pubblico, esulano dall'ordinaria attività delle comunità locali. Le autorità territoriali competenti potranno disporre ulteriori prescrizioni, in ragione di particolari esigenze delle comunità locali

Previsti anche specifici incontri in assessorato con farmacisti, medici di base e pediatri di libera scelta, alcuni dei quali già fissati, per fare il punto della situazione ed esaminare insieme problemi e criticità; l’assessorato è al lavoro, inoltre, per esaminare il tema della protezione degli operatori sanitari nelle carceri.

Pronte 1 milione di mascherine per gli operatori
Intanto la Regione ha reperito 1 milione di mascherine chirurgiche da utilizzare negli ospedali e negli ambulatori, a cui se ne aggiungeranno 500mila a settimana dalla prossima settimana, che saranno distribuite nei territori agli operatori sanitari. A questo proposito, l’assessore ha ricordato che è stato chiesto al Dipartimento di protezione civile, con cui la Regione è in costante contatto, di intervenire per aumentare la produzione nazionale dei presidi più sofisticati di protezione individuale per gli operatori, come mascherine, calzari, cuffie.

“Ringrazio ancora una volta tutti gli operatori, dalla sanità alla Protezione civile, che stanno lavorando con il massimo impegno per affrontare questa emergenza- ha concluso Venturi-. Stiamo operando a stretto contatto con il Ministero della Salute e il Dipartimento nazionale di Protezione civile e da domani ci sarà un coordinamento tra i presidenti delle Regioni e il ministero per concertare ancor più le misure da adottare”.

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NOTA: I chiarimenti applicativi dell'ordinanza del 23 febbraio 2020 

Coronavirus. Manifestazioni pubbliche, servizi e attività: quelle da sospendere e quelle che possono proseguire
I chiarimenti applicativi dell’Ordinanza del ministro della Salute e del presidente della Regione, in vigore in Emilia-Romagna fino al 1 marzo
Torri RegioneMessi nero su bianco i chiarimenti applicativi dell’Ordinanza emanata ieri dal presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e dal ministro della Salute, Roberto Speranza, per contrastare e contenere la diffusione del Coronavirus, che rimarrà in vigore in tutte le sue parti – a smentita di false notizie circolate sui social network - fino a domenica 1 marzo.

In particolare, nel testo che la Regione ha già inviato a tutte le Prefetture, voluto dal presidente Bonaccini accogliendo le sollecitazioni arrivate dai sindaci, si forniscono precisazioni sul punto (articolo 1, comma 2, lettera A) relativo a quali attività, iniziative e manifestazioni devono essere sospese, o quali al contrario possono continuare a svolgersi regolarmente.

Le manifestazioni pubbliche sospese

Sono da ritenere sospese tutte quelle manifestazioni e iniziative che, comportando l’afflusso di pubblico, esulano dall’ordinaria attività delle comunità locali; si fa riferimento ad eventi e manifestazioni di natura sportiva, culturale, sociale, economica e civica, laddove esulino dall’ordinario esercizio delle attività stesse. Vanno sospese

manifestazioni, fiere e sagre, attrazioni e lunapark, concerti, eventi sportivi che prevedano la presenza di pubblico (campionati, tornei e competizioni di ogni categoria e di ogni disciplina);
attività di spettacolo quali rappresentazioni teatrali, cinematografiche, musicali, ecc., ivi comprese le discoteche e le sale da ballo.

Le attività che proseguono

In via generale, non sono invece ricomprese in tali attività quelle che attengono all’ordinario svolgimento della pratica corsistica e amatoriale (corsi di varia natura e allenamenti sportivi). Si precisa che potranno dunque rimanere aperti:

i luoghi di svolgimento dell’attività corsistica ordinaria di vario tipo (es. centri linguistici, centri musicali e scuola guida);
gli impianti sportivi (centri sportivi, palestre pubbliche e private, piscine pubbliche e private, campi da gioco, ecc.);
e in generale tutte le strutture quando le attività non prevedano aggregazione di pubblico (“porte chiuse”) o eccezionali concentrazioni di persone.
Sono escluse dalla sospensione anche:

tutte le attività economiche, agricole, produttive, commerciali, di servizio e ricettive, ivi compresi i pubblici esercizi e le mense, ad eccezione di quelle richiamate di pubblico spettacolo e degli eventi e manifestazioni promozionali (fiere, mercati straordinari, meeting e convegni, sfilate, ecc.) che pertanto saranno sospesi.
Le attività corsistiche aziendali, laddove non comportino significative concentrazioni di persone.
Le attività svolte da guide e accompagnatori turistici.

In via generale, non sono sospesi gli ordinari mercati settimanali.

Attività di preminente carattere sociale: quelle non sospese

Una particolare attenzione va prestata alle attività di preminente carattere sociale. Non possono essere pertanto ricomprese nella sospensione in via generale, attività di sostegno e supporto alle persone anziane e diversamente abili (es: servizi semiresidenziali e Centri diurni).

Non si intendono sospese le celebrazioni di matrimoni ed esequie civili e religiose, anche in linea con le disposizioni adottate dalle diocesi della regione.

Non possono essere inclusi nella sospensione, in via generale, neppure i Centri di aggregazione sociale (circoli ricreativi, centri sociali, centri giovani, centri anziani, orti urbani, ecc.) per la parte di ordinaria attività.

Corsi professionali e servizi per il lavoro

L’Ordinanza (alla lettera B dell’art.1 comma 2) prevede tra l’altro la chiusura dei corsi professionali. Risulta in tal senso sospesa l’erogazione delle attività di formazione rivolte ad un gruppo classe, mentre i servizi per il lavoro erogati in forma individuale (quali colloqui di orientamento) potranno svolgersi regolarmente.

Dalle Autorità territoriali possibili ulteriori prescrizioni

Resta facoltà delle autorità territorialmente competenti disporre ulteriori e specifiche prescrizioni, laddove necessarie in ragione di particolari esigenze delle comunità locali.


Chiusura di scuole e nidi, sospese manifestazioni e eventi. Tutte le misure adottate contro il Coronavirus In vigore fino al 1^ marzo in tutta l'Emilia-Romagna. Online l'Ordinanza del presidente Bonaccini e del ministro Speranza.

Domenica, 23 febbraio 2020 - Chiusura delle scuole di ogni ordine e grado e degli asili nido, e sospensione dell'attività didattica delle Università (lezioni, esami, sedute di laurea), di manifestazioni ed eventi e di ogni forma di aggregazione in luogo pubblico o privato, delle gite di istruzione e dei concorsi.

Sono le misure che vengono adottate in Emilia-Romagna per contrastare la diffusione del Coronavirus e che saranno valide fino al prossimo 1 marzo compreso. (in allegato l'ordinanza firmata dal Presidente Bonaccini e dal Ministro Speranza)

“Abbiamo deciso di mettere in campo una serie di provvedimenti per far sì che si possa fronteggiare la diffusione del virus offrendo le migliori condizioni possibili di sicurezza e tutela ai cittadini- afferma il presidente Bonaccini-. E voglio davvero ringraziare tutti i professionisti della sanità, e parlo di medici, biologi, tecnici, infermieri e quanti sono al lavoro da giorni, per quanto stanno facendo, che è davvero straordinario”.

Bonaccini ha costantemente riunito il Comitato di coordinamento regionale, gli assessori competenti e anche i componenti della nuova Giunta, informati della situazione e delle misure adottate. Si stanno valutando misure ulteriori per Piacenza e il territorio piacentino, d’intesa con le istituzioni locali.

I contenuti dell’ordinanza

In primo luogo, si prevede la “Sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di aggregazione in luogo pubblico o privato, anche di natura culturale, ludico, sportiva ecc, svolti sia in luoghi chiusi che aperti al pubblico”.

Prevista poi la “chiusura dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per anziani ad esclusione dei medici in formazione specialistica e tirocinanti delle professioni sanitarie, salvo le attività formative svolte a distanza”

Inoltre, l’Ordinanza prevede la “Sospensione dei servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura di cui all’articolo 101 dei codici dei beni culturali e del paesaggio di cui al D.L. 42/2004, nonché dell’efficacia delle disposizioni regolamentari sull’accesso libero o gratuito a tali istituti o luoghi”. Fanno eccezione le biblioteche.

Sospeso anche “ogni viaggio di istruzione sia sul territorio nazionale che estero”.

C’è, inoltre, la “Previsione dell’obbligo da parte di individui che hanno fatto ingresso in Emilia-Romagna da zone a rischio epidemiologico come identificate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità di comunicare tale circostanza al Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda sanitaria competente per territorio per l’adozione della misura di permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva”.

Le Direzioni sanitarie ospedaliere “devono predisporre la limitazione dell’accesso dei semplici visitatori alle aree di degenza, preferibilmente una persona per paziente al giorno”. Anche le RSA per non autosufficienti “dovranno limitare l’accesso dei visitatori agli ospiti”.

L’Ordinanza “raccomanda fortemente che il personale sanitario si attenga alle misure di prevenzione per la diffusione delle infezioni per via respiratoria nonchè alla rigorosa applicazione delle indicazioni per la sanificazione e disinfezione degli ambienti previste dalle circolari ministeriali”.

Per quanto riguarda il trasporto pubblico, “deve essere predisposta dagli organismi competenti la disinfezione giornaliera dei treni regionali e di tutto il trasporto pubblico locale via terra, via aere e via acqua.

Prevista, infine, la sospensione di tutte le procedure concorsuali. 

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L’ordinanza ricorda poi le misure igieniche che le persone sono chiamate a rispettare

- Lavarsi spesso le mani, a tal proposito si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, palestre, supermercati, farmacie, e altri luoghi di aggregazione soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani.
- Evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute
- Non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani
- Coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce
- Non prendere farmaci antivirali né antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico
- Pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol
- Usare la mascherina solo si sospetta di essere malato o si assiste persone malate
- I prodotti Made in China e i pacchi ricevuti dalla Cina non sono pericolosi
- Gli animali da compagnia non diffondono il nuovo coronavirus


(pubblicato da RER il 23 febbraio 2020 19:19 — ultima modifica 23 febbraio 2020 22:38) - https://www.regione.emilia-romagna.it/notizie/primo-piano/sospesa-attivita-scuole-nidi-e-manifestazioni-tutte-le-misure-adottate-contro-il-coronavirus

 

Chiuse le scuole cittadine di ogni ordine e grado a Piacenza, nel fine settimana sospesi eventi sportivi e manifestazioni per il Carnevale

Con l’emanazione dell’ordinanza comunale, si conferma la chiusura, in via preventiva e cautelare, delle scuole di ogni ordine e grado per la giornata di sabato 22 febbraio, nonché, per l’intero fine settimana, la sospensione di tutte le manifestazioni sportive e degli eventi pubblici per i festeggiamenti del Carnevale.

Il sindaco Patrizia Barbieri ribadisce che “non ci sono situazioni di emergenza in corso. Semplicemente, a scopo precauzionale e preventivo, abbiamo deciso di adottare alcune misure cautelari, anche in virtù dell’ordinanza ministeriale in vigore in un territorio a noi limitrofo qual è quello lodigiano. Nella tarda mattinata di domani ci sarà una nuova riunione in Prefettura, al termine della quale verificheremo la situazione”.

“Vorrei rinnovare l’invito a tutti i cittadini – sottolinea il sindaco – a fare affidamento unicamente sulle fonti ufficiali e istituzionali, per evitare il diffondersi di notizie allarmistiche e infondate che possono unicamente generare panico e confusione. Anche sul sito Internet comunale abbiamo riportato con evidenza i link alle pagine web del Ministero della Salute, dell’Azienda Usl e della Regione Emilia Romagna, nonché il numero telefonico attivato dall’Ausl per informazioni. L’evolversi della situazione è costantemente monitorata, ma è fondamentale seguire le indicazioni mediche e, in caso di dubbio, evitare di recarsi al Pronto Soccorso ma contattare il proprio medico di famiglia o, in caso di impossibilità, il 118”.

 (In allegato la disposizione del Sindaco)

Ausl Pc - Diagnosi da meningococco per un uomo. Ricerca dei contatti avuti in un locale pubblico di Borgonovo per profilassi preventiva.

Piacenza, 15 febbraio 2020 - L’Azienda Usl di Piacenza informa che nel reparto di Malattie infettive dell’ospedale di Piacenza è ricoverato un giovane uomo piacentino con diagnosi confermata di infezione da meningococco.
Così come previsto dal protocollo di sorveglianza – informa Guido Pedrazzini, direttore sanitario dell’Azienda Usl - sono state immediatamente avviate le indagini epidemiologiche e gli interventi di controllo e profilassi delle persone che sono venute a contatto stretto con il paziente nei dieci ultimi giorni. L’obiettivo è quello di intercettare questi soggetti e trattarli nel più breve tempo possibile. Oltre a familiari e amici, si ricercano le persone che sono venute a contatto con il malato in un luogo chiuso e ristretto per un tempo di alcune ore.

In particolare, a scopo preventivo si invitano a rivolgersi ai servizi di Igiene pubblica dell’Azienda Usl, in piazzale Milano, tutti coloro che erano presenti nel locale La Corte (località Colombaie di Borgonovo) nella notte tra sabato 8 e domenica 9 febbraio, ma solo nella fascia oraria tra le ore 2 e le 4.

Per informazioni sono a disposizione i numeri telefonici 0523.317830 fino alle 17.30 di oggi (15 febbraio) e il numero 3487702977. Domani (16 febbraio) è disponibile il personale del reparto di Malattie infettive dalle ore 9 alle 12. La profilassi consiste nell'assunzione di un'unica compressa di antibiotico a scopo precauzionale.

Mercoledì, 12 Febbraio 2020 08:29

Necroscopie, interruzione del servizio

Riceviamo e divulghiamo il Comunicato stampa dell'UNIONE SINDACALE ITALIANA-PARMA in merito alla grave interruzione del servizio Esami Diagnostici da eseguire sulle salme conservate presso la Necroscopia dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma.

Con la presente codesta O.S denuncia la grave e intollerabile interruzione del servizio esami diagnostici (una sorta di autopsia disposta dai sanitari ospedalieri onde accertare le reali cause del decesso di un paziente) che dovevano essere eseguiti su due salme nei giorni di Lunedì 1O e Martedì 11 Febbraio 2020, a causa di una sconcertante e inammissib ile manca nza di personale idoneo e abilitato per legge a incidere le salme per effettuare gli stessi, determinando di fatto il blocco dell'intera attività dal giorno 10/02 u.s.

Si chiede pertanto alle Autorità competenti di intervenire tempestivamente, onde accertare eventuali responsabilità a carico dei Dirigenti preposti.

Parma, 11/02/2020

Il responsabile Settore Sanità USI - Parma

Ernesto Mancini

Pubblicato in Comunicati Sanità Parma

La Direzione Sanitaria dell’Azienda USL informa che è stato segnalato un caso di tubercolosi polmonare a bassa contagiosità in una persona che ha frequentato il Polo Professionale dell'Istituto Convitto Nazionale “Rinaldo Corso” di Correggio.

Il paziente è in buone condizioni di salute e sta effettuando la terapia antibiotica specifica.

La tubercolosi è una malattia infettiva che, nelle forme a localizzazione polmonare, può essere contagiosa e trasmettersi da persona a persona per via respiratoria.
La trasmissione necessita di un contatto stretto e molto prolungato con il malato, in uno spazio chiuso e confinato. La contagiosità quindi è bassa e la trasmissione del germe non avviene con facilità: la tubercolosi non si contrae attraverso contatti all’aria aperta e in luoghi ben aerati; il contagio non avviene attraverso indumenti, oggetti personali o facendo uso di piatti o posate.

Le manifestazioni della malattia sono rappresentate da tosse di lunga durata resistente alle comuni terapie, febbricola persistente, malessere generale, stanchezza, dimagrimento, brividi e sudorazione notturna.
Oggi la tubercolosi è curabile con l'assunzione di una terapia antibiotica adeguata: quando i farmaci vengono assunti in modo corretto e per un periodo di tempo idoneo, il malato va incontro a guarigione.

Il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica ha già attivato le procedure previste per l’individuazione dei contatti a rischio, lo svolgimento degli accertamenti sanitari necessari, la sorveglianza sanitaria dei contatti e d ha già programmato un incontro informativo per la comunicazione alle famiglie coinvolte.