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Paolo Orsi è il nuovo direttore del Dipartimento Chirurgico del Presidio Ospedaliero dell’AUSL di Parma, che comprende i due ospedali di Vaio a Fidenza e Santa Maria a Borgotaro.

L’incarico ha una durata di cinque anni ed è stato assegnato a luglio, dopo un periodo di transizione che ha visto Orsi alla guida del Dipartimento come facente funzione in seguito al pensionamento del precedente direttore Aldo Guardoli.

 

CHI E’ IL NUOVO DIRETTORE

Paolo Orsi è specializzato in Chirurgia generale e in Gastroenterologia, ed endoscopia digestiva. Oltre alla direzione dipartimentale, mantiene gli incarichi di Direttore dell’Unità Operativa complessa (UOC) di Endoscopia digestiva e Gastroenterologia del Presidio Ospedaliero dell’AUSL (assegnato nel marzo 2012) e di Responsabile provinciale del Programma di screening per il tumore del colon retto (dal 2016). 

 

GLI OBIETTIVI DELL’INCARICO

Oltre alle funzioni di direzione e organizzazione del Dipartimento, quindi di coordinamento delle attività, del personale e del budget, l’incarico di Orsi lo vede impegnato nel perseguire alcuni obiettivi specifici: sviluppare percorsi integrati di presa in carico dei pazienti negli Ospedali di  Borgotaro e Vaio; promuovere lo sviluppo delle attività di chirurgia generale dell’Ospedale di Borgotaro, privilegiando l’innovazione organizzativa (ad esempio in regimi di degenza non solo ordinaria, ma anche ambulatoriale protetta) e tecnologica (chirurgia mininvasiva), in particolare negli interventi programmabili; sviluppo dell’integrazione delle attività ortopediche ed urologiche dei due Ospedali aziendali; la gestione e il monitoraggio dei tempi d’attesa degli interventi chirurgici programmati nelle Unità operative dipartimentali. 

 

IL DIPARTIMENTO CHIRURGICO E ALCUNI DATI ATTIVITÀ

Con oltre 350 professionisti in servizio, il Dipartimento Chirurgico del Presidio Ospedaliero dell’AUSL dispone di 141 posti letto e comprende le seguenti Unità Operative (UO):

all’Ospedale di Vaio: Chirurgia generale; Ortopedia e Traumatologia; Ostetricia e Ginecologia; Pediatria; Urologia; Endoscopia digestiva e Gastroenterologia; Anestesia, Rianimazione e Camera iperbarica; Otorinoloringoiatria;

- all’Ospedale Santa Maria di Borgotaro: Chirurgia generale; Ortopedia e Traumatologia; Ginecologia; Riabilitazione estensiva di Ortopedia; Endoscopia digestiva; Anestesia.

 

Nel 2018 nelle Unità operative del Dipartimento sono stati dimessi complessivamente 3.367 pazienti, per i quali nel 39,5% dei casi si è trattato di ricovero urgente, con una degenza media di poco superiore ai cinque giorni. Sono stati invece 962 i dimessi dal day hospital, che dispone di 20 posti letto totali. Significativa anche l’attività ambulatoriale delle U.O. del Dipartimento che l’anno scorso nel complesso hanno garantito 69.418 prestazioni. L’attività ambulatoriale rivolta anche a pazienti esterni, invece, nel 2018 ha registrato un totale di 46.403 prestazioni, di cui oltre 16mila visite e più di 11mila tra accertamenti diagnostici ed esami. 

Pubblicato in Cronaca Parma

Il servizio di trasporto gratuito per pazienti oncologici dall’abitazione alle strutture sanitarie prosegue per i prossimi tre anni grazie al rinnovo della convenzione avvenuta questa mattina. Un servizio ai pazienti e ai loro famigliari offerto da Intercral.

Parma -

Un servizio per il trasporto gratuito dei pazienti oncologici dalla propria abitazione alle strutture sanitarie dell’Ospedale Maggiore: il progetto promosso da Intercral Parma e Verso il sereno, in collaborazione con Azienda Ospedaliero-Universitaria Provincia e Comune di Parma, proseguirà anche per i prossimi tre anni grazie al rinnovo della convenzione avvenuta questa mattina nella palazzina direzionale di via Gramsci. Con due importanti novità: l’aumento della flotta dei mezzi e il coinvolgimento dei giovani nell’attività di volontariato.

Rispetto alla precedente convenzione (il servizio è attivo dal gennaio del 2014) Intercral Parma ha infatti messo a disposizione ben tre Opel Vivaro da 9 posti, di cui uno dotato di piattaforma per il trasporto dei pazienti disabili. Il servizio è rivolto a coloro che devono effettuare trattamenti in regime ambulatoriale o di day hospital come cure chemioterapiche, ma anche per esami clinici, radio terapie, visite e controlli e prevede la collaborazione diretta  con l’associazione Verso il Sereno che indirizza le persone che hanno diritto a tale servizio. Da febbraio di quest’anno il trasporto gratuito è stato esteso anche a coloro che sono in cura presso il Day Hospital dell'Ematologia e può contare sulla collaborazione del personale del reparto.

La finalità principale è quella di rendere più agevole l’accesso alle cure oncologiche dei cittadini di Parma e della provincia garantendo un trasporto assistito alle cure che si estende ai famigliari accompagnatori.

Ma c’è un altro elemento che sottolinea il presidente di Intecral Mauro Pinardi: “Oltre ai mezzi si è estesa anche la ‘flotta’ dei volontari che comprende pensionati,  lavoratori, studenti e anche a coloro che a seguito di infrazioni del Codice della strada possono svolgere, come accompagnatori, lavori socialmente utili. Tutte queste persone hanno un denominatore comune, altruismo e solidarietà, valori richiamati dalla nostra Costituzione, ma che non invecchiamo mai, in quanto i sentimenti non hanno età o data”.

In questi anni Intercral ha puntato molto sui giovani coinvolgendoli sia come accompagnatori che come autisti. Ad esempio offrendo un’opportunità ai ragazzi/e del servizio civile, (si ricorda che è possibile fare la domanda fino al 10 ottobre); agli studenti delle scuole superiori attraverso l’alternanza scuola/lavoro ed anche agli studenti universitari che possono svolgere questa attività usufruendo dei crediti formativi Universitari per le attività di volontariato di valore sociale, che consiste in 50 ore di attività, attraverso la convenzione sottoscritta con l'Università di Parma e Forum Solidarietà Sociale.

Gli oltre 50 volontari dedicati al servizio, attivo tutti i giorni feriali e i prefestivi previo appuntamento, hanno effettuato 500 viaggi percorrendo 20.000 chilometri in 14 comuni della provincia di Parma.

Pubblicato in Cronaca Parma

E’ stato un successo l’Open Safety day promosso dalla Regione Emilia Romagna con la campagna “Sicurinsieme”, che si è svolto ieri, 17 settembre, in tutti gli ospedali del presidio provinciale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia.

Appropriato utilizzo dei farmaci, igiene delle mani, prevenzione delle cadute, corretta identificazione del paziente sono i temi sui quali, nell’ambito della campagna regionale dedicata, in occasione della Giornata per la Sicurezza delle cure progettata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, anche l’Azienda Usl – IRCCS di Reggio Emilia ha confermato la propria attenzione speciale.

Ieri ai banchetti predisposti per accogliere i cittadini negli ospedali di Reggio Emilia, Guastalla, Correggio, Castelnovo né Monti, Montecchio, Scandiano si sono fermati a dialogare con i medici e gli infermieri quasi 600 cittadini. Parte di questi hanno colto l’occasione per attivare il Fascicolo sanitario elettronico, archivio on line consultabile in modo semplice e gratuito, strumento in grado di semplificare i rapporti tra Sanità e cittadino e di favorire la sicurezza perché consente di rendere facilmente rintracciabili, se il cittadino lo desidera, i propri dati sanitari. A tutti gli utenti sono stati presentati gli obiettivi della giornata, spiegati i depliant e consegnati flaconi gratuiti di gel alcolico.

All’Arcispedale Santa Maria Nuova quattro operatori tra medici e infermieri sono stati impegnati presso il punto informativo dalle 9 alle 14. Si sono avvicinati 114 cittadini. 

All’Ospedale San Sebastiano di Correggio sono stati operativi dalle 9 a mezzogiorno due operatori. Si sono registrati più di 100 contatti.

All’Ospedale Civile di Guastalla 62 cittadini si sono fermati ad ascoltare le spiegazioni dei professionisti.

All’Ospedale Franchini di Montecchio dalle ore 9 alle ore 12.30 i due operatori presenti hanno parlato con 92cittadini. 

Al Sant’Anna di Castelnovo ne’ Monti 114 persone di cui circa 30 dipendenti hanno ricevuto le informazioni sulla Sicurezza delle cure. Sono stati distribuiti 100 flaconi di gel alcolico per il lavaggio delle mani.

All’Ospedale Magati di Scandiano con una postazione aperta dalle 9 alle 12 sono stati informati circa 70 utenti, molti dei quali hanno poi effettuato un passaggio all’URP per l’attivazione del Fascicolo Sanitario Elettronico.

Il Servizio sanitario regionale e le strutture che ne fanno parte operano quotidianamente per garantire la sicurezza dell’assistenza, con processi organizzativi di gestione del rischio e sistemi di monitoraggio che, spesso neppure conosciuti né percepiti dai pazienti, rappresentano un riferimento primario per gli operatori e una garanzia fondamentale per tutti. Informazioni e materiali sono consultabili sul portale Salute della Regione alla pagina http://salute.regione.emilia-romagna.it/sicurinsieme e sul sito dell’Ausl di Reggio Emilia www.ausl.re.it.

Le foto dei banchetti dai 6 ospedali

Una ricerca di nuovi bersagli per combattere i tumori resistenti alle terapie. Importante progetto frutto della collaborazione tra Ospedale Maggiore di Parma e Università, per lo studio sui carcinomi al colon retto.

Parma -

Ha preso avvio da alcuni mesi all’Ospedale Maggiore di Parma un progetto di ricerca per indagare i marcatori molecolari di resistenza dei carcinomi del colon retto alla terapia antitumorale con anti VEGF.

Il progetto è promosso dall'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma e vede il coinvolgimento delle strutture di Oncologia Medica con la dottoressa Francesca Negri quale Principal Investigator, di Anatomia Patologica con il prof. Enrico Maria Silinie del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Parma con i professori Roberto Sala e Giuseppe Pedrazzi.

Il progetto ha l’obiettivo di indagare in vitro nuovi marcatori molecolari utili per una migliore definizione delle caratteristiche dei tumori del colon resistente alla terapia farmacologica (farmaci anti VEGF, fattore di crescita dell'endotelio vascolare). 

Si tratta di farmaci a bersaglio molecolare, approvati nel trattamento del carcinoma colorettale metastatico, che legandosi al VEGF bloccano la crescita di nuovi vasi sanguigni (angiogenesi). Come nel caso di altre terapie a bersaglio molecolare, anche per i farmaci antiangiogenetici, dopo un periodo variabile di trattamento, possono insorgere fenomeni di resistenza, ossia di mancata risposta alla terapia.

Con lo studio si intende indagare i meccanismi potenzialmente coinvolti nella resistenza al trattamento con farmaci anti VEGF per migliorare le conoscenze in merito ai tumori colorettali ed alla loro prognosi ed intraprendere nuovi approcci terapeutici specifici per la cura della malattia.

L'associazione SNUPI (Sostegno Nuove Patologie Intestinali), nata a sostegno della Gastroenterologia e Endoscopia Digestiva diretta dal prof. Gian Luigi de' Angelis e che da anni è al fianco di pazienti affetti da patologie intestinali, ha messo a disposizione un contributo pari a 11mila euro a favore del progetto di ricerca.         

Alla conferenza di presentazione del progetto e della donazione erano presenti i professionisti che stanno portando avanti la ricerca insieme al direttore di Gastroenterologia ed endoscopia digestiva, oltre al direttore dell’Oncologia medica Francesco Leonardi, al direttore sanitario dell’ Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Ettore Brianti e al direttore generale del Maggiore Massimo Fabi che ha sottolineato il valore che portano le associazioni alla comunità ospedaliera quando sostengono progetti di ricerca che coinvolgano tante specialità e soprattutto giovani ricercatori “siete voi il carburante di un ospedale che vuole migliorare continuamente le cure per i pazienti”, ha concluso Fabi rivolgendosi a loro.

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In occasione della ripresa delle attività didattiche l’assessore Ines Seletti ha incontrato le insegnanti e i piccoli pazienti della Scuola in ospedale. Ogni anno seguiti al Maggiore di Parma circa 500 alunni.

Parma -

Prima campanella per i giovani pazienti dell’ospedale di Parma, pronti all’avvio delle lezioni grazie alla presenza della scuola all’interno delle strutture di cura del Maggiore.

In occasione della ripresa delle attività scolastiche, Ines Seletti, assessore alla Scuola e ai servizi educativi del Comune di Parma ha portato un saluto ai ragazzi e alle insegnanti della Scuola in ospedale

Presenti, questa mattina, nell’aula docenti al terzo piano dell’Ospedale dei Bambini “Pietro Barilla” Agnese Tirabassi, dirigente dell’Istituto comprensivo Giacomo Ferrari, Massimo Fabi, direttore generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Parma, Gian Luigi de’Angelis, direttore del dipartimento Materno-Infantile, i primari e il personale  medico e infermieristico dei reparti pediatrici.

 "Quest'anno – spiega Seletti -  ho pensato di venire qui per il primo giorno di scuola, un giorno importante per tutti i bambini e gli studenti. Sono in Ospedale perché vorrei che tutti i cittadini conoscessero questo progetto. Una realtà insostituibile per la formazione dei piccoli che sono costretti per motivi di salute ad assentarsi dalle lezioni a scuola.  Esprimo una profonda riconoscenza sia come assessore che come genitore per le docenti che sono qui e per tutti i medici che lavorano e accompagnano questi bambini. Una scuola attenta ai loro bisogni".
"Sono una privilegiata ad essere qui oggi ed entrare in questo progetto – precisa Agnese Tirabassi, che proprio da quest’anno ha assunto la direzione dell’Istituto Ferrari-.  Sono investita di una grande responsabilità che da tempo porta avanti la scuola Ferrari. Cito una frase di Etty Hillesum: si vorrebbe essere un balsamo per molte ferite. Ecco, il nostro compito qui è quello di offrire momenti di normalità".

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Ringraziamenti all’assessore, alla preside e alle insegnanti sono arrivati dal prof. de’Angelis, direttore del dipartimento, dai primari e dal personale di tutte le strutture coinvolte.

"In bocca al lupo per questa nuova partenza – conclude il direttore dell’Azienda ospedaliero-universitaria di ParmaMassimo FabiUna esperienza di crescita per tutti i bambini che vengono formati anche quando c'è una malattia. Non tutto è malattia nei bambini malati, serve offrire una vita normale, gli affetti, la scuola e l'amicizia. Questi sono i valori che ispirano l'Ospedale dei Bambini e tutti i protagonisti e professionisti che lavorano al Maggiore. Oggi siamo qui tutti uniti scuola, amministrazione e professionisti proprio perché i percorsi dei nostri bambini vedono un lavoro di squadra dietro. Grazie a tutti. Insieme faremo un buon percorso

Sono oltre 500 gli alunni seguiti, nell’ultimo anno, dalle insegnanti della Scuola in ospedale, durante il loro percorso di cura al Maggiore. Le lezioni sono individuali e vengono svolte direttamente nella stanza di degenza o nelle sale comuni del reparto, con l’insegnante che concorda tempi e modi di svolgimento dei compiti assegnati e degli argomenti trattati nella classe di provenienza. Particolarmente coinvolgenti per i bambini sono le esperienze dei laboratori, che prevedono l’utilizzo di diversi strumenti in dotazione al reparto, ottenuti dalle donazioni di numerose associazioni di volontariato che sostengono le strutture.

La Scuola in ospedale è istituita dal Ministero della Pubblica Istruzione. A Parma la scuola primaria (elementare) in ospedale è attiva dal 1950; mentre dal 1995 l’Istituto Comprensivo Ferrari ha introdotto anche la sezione di scuola secondaria di primo grado (media). Sono 7 le insegnanti: 3 per la scuola primaria e 4 per la scuola secondaria di primo grado. Per la scuola secondaria di secondo grado (superiore) è attivo il progetto Concordia Magistra Vitae, che si avvale di insegnanti volontari delle scuole superiori del territorio. La Scuola in ospedale è attiva non solo all’Ospedale dei Bambini, ma in tutti i reparti che ospitano al loro interno ragazzi ricoverati.

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Tumori della testa e del collo: l’importanza della diagnosi precoce: nell’ambito della settimana internazionale dedicata a queste neoplasie, martedì 17 settembre gli specialisti dell’Ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia offriranno visite gratuite.

Reggio Emilia -

La settimana che va dal 16 al 20 settembre prossimi è dedicata a livello nazionale ed europeo alla diagnosi precoce dei tumori maligni che interessano la testa e il collo attraverso la gola, la bocca, il naso e i seni paranasali, la laringe e le corde vocali, la tiroide, faringe e le ghiandole salivari.

La campagna informativa denominata Settimana Europea della consapevolezza sui tumori della testa e del collo - European head and neck cancer awareness week - è promossa dalla Società Italiana di Oncologia cervico-cefalica (AIOCC) unitamente alla European Society of Head and Neck Surgery (EHNS)con l’obiettivo di anticipare la diagnosi dei tumori maligni della testa e del collo, non sottovalutando frequenti e banali fastidi di questo distretto anatomico.

L’Azienda Usl – IRCCS di Reggio Emilia partecipa con un open day che dalle 8 alle 15 di martedì  17 settembre offre la possibilità di una visita gratuita all’Ospedale Santa Maria Nuova da parte degli specialisti impegnati nella struttura denominata Head e Neck Unit.

In Italia sono diagnosticati ogni anno circa 25mila nuovi casi di tumore testa-collo, inclusi quelli della tiroide, e sono considerati rari perché equivalgono al 2-3% delle nuove diagnosi di tumore. I principali fattori di rischio sono il fumo di sigaretta e l’abuso di alcol cui si aggiungono le infezioni virali (Papilloma virus e Epstein Barr virus). Le neoplasie di queste parti dell’organismo rappresentano la quinta tipologia più frequente di tumore riscontrata nei soggetti di sesso maschile appartenenti alla fascia di età 50-69 anni. 

Il tasso di mortalità è in riduzione ma rimane elevato: in Italia la sopravvivenza a 5 anni è del 57% e quella a 10 anni del 48%. I sintomi sono spesso sottovalutati perché apparentemente poco indicativi: semplici fastidi alla gola, lievi abbassamenti della voce, rigonfiamenti del collo.

“Il consiglio a pazienti e medici di famiglia è di richiedere una consulenza specialistica” spiega Angelo Ghidini, direttore della Struttura Complessa di Otorinolaringoiatria dell’Arcispedale Santa Maria Nuova “È importante la tempestività della presa in carico da parte di un team multidisciplinare costituito da più specialisti. I professionisti più direttamente coinvolti nel percorso terapeutico sono i chirurghi otorinolaringoiatra e maxillo-facciale, il radioterapista e l’oncologo, ma una gestione del paziente richiede anche le competenze del medico nucleare, del nutrizionista, dello psicologo, del logopedista e infermieri appositamente formati”.

La Head and Neck Unit del Santa Maria Nuova prende in carico circa 100 nuovi pazienti ogni anno ma il numero aumenta considerevolmente se si considerano anche i tumori della tiroide. L’équipe della Struttura di Otorinolaringoiatria esegue i maggiori interventi di chirurgia oncologica e di successiva ricostruzione, anche in collaborazione con il chirurgo plastico. Le visite si svolgeranno nell’ambulatorio di Videoendoscopia del Day Hospital del reparto di Otorinolaringoiatria (2° piano, gruppo di salita 5, percorso arancione).

 

Martedì 17 settembre negli ospedali dell’Ausl di Reggio saranno presenti punti informativi per “SicurInsieme”, campagna promossa dalla Regione Emilia-Romagna in occasione della Giornata mondiale.

“Quando vai in ospedale ricorda di portare con te la documentazione sanitaria: è importante che gli operatori sappiano se sei già stato ricoverato, conoscano le tue malattie, le allergie, i medicinali che assumi. E se vai a trovare un degente prima di entrare nella stanza non dimenticare di lavare o disinfettare le mani”. La sicurezza delle cure passa dal dialogo e dall’ascolto tra il personale sanitario e i pazienti. Collaborare per la sicurezza dell’assistenza è fondamentale. Con l’intento di diffondere questo messaggio, martedì 17 settembre si svolgerà in tutti gli ospedali del Presidio provinciale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, la seconda edizione dell’Open Safety Day, promosso dalla regione Emilia-Romagna in occasione della Giornata per la Sicurezza delle cure progettata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

In tutti gli ospedali sarà disponibile un punto informativo nel quale potere dialogare con i professionisti medici e infermieri e ricevere materiale divulgativo. Quest’anno al centro della campagna regionale non solo il tema dellasicurezza delle cure ai pazienti e il rischio infettivo, ma anche l’informatizzazione e l’importanza di attivare il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), strumento gratuito in grado di semplificare i rapporti tra Sanità e cittadino e che favorisce la sicurezza perché rende facilmente rintracciabili, se il cittadino lo desidera, i propri dati sanitari.

Per chi non l’avesse ancora fatto dunque, la giornata di martedì potrà essere l’occasione per attivare il FSE nel quale tenere archiviatigratuitamente, i documenti che compongono la propria storia clinica e tramite il quale potere effettuare da casa operazioni come prenotare o disdire visite mediche o cambiare il medico di base. Nei banchetti saranno fornite informazioni sulla prevenzione delle infezioni che si possono contrarre in ospedale e sul lavaggio delle mani con le soluzioni alcoliche. Sarà illustrato ciò che si fa negli ospedali per prevenire le cadute dei pazienti e saranno distribuiti depliant con alcuni semplici consigli.

Di seguito orari e sedi:

-Ospedale Santa Maria Nuova: atrio principale orario 9-14; FSE attivabile all’URP al primo piano sino alle 13.30.

-Ospedale di Montecchio: atrio ospedale orario 9-12; FSE attivabile in postazione dedicata fianco portineria in orario 9-13 e al CUP in orario 9:30-12:30.

-Ospedale di Correggio, ingresso edificio Cottafavi - Poliambulatori orario 9-12; FSE attivabile al CUP/Saub in via Carletti n.2 in orario 9-13 e 14.30-17.

-Ospedale Castelnovo Monti, atrio ospedale dalle 9 alle 12.30; nella stessa fascia oraria, sarà attivabile il FSE presso gli sportelli CUP.

-Ospedale di Guastalla: atrio principale orario 9-12; FSE attivabile allo sportello n.6 del Cup dalle ore 9 alle ore 17.

-Ospedale di Scandiano: atrio principale orario 9-12; FSE attivabile all’URP nella stessa fascia oraria. 

Per informazioni: http://salute.regione.emilia-romagna.it/sicurinsieme e www.ausl.re.it.

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Venerdì, 06 Settembre 2019 15:09

Il nuovo Centro Oncologico di Parma

Nuovo Centro Oncologico di Parma: pubblicato il bando per l’affidamento dei lavori. Base d’asta di 12.739.220. Tre anni i tempi di costruzione.

Parma 

Impegni e tempi rispettati per il nuovo centro oncologico di Parma. Terminate le fasi progettuali ora si passa a quelle più operative con la pubblicazione del bando per l’affidamento dei lavori di costruzione della struttura.  Proprio a fine agosto è stata indetta la gara con importo a base d’asta di 12.739.220 euro e tempi di costruzioni di circa tre anni. Più precisamente, come da disciplinare di gara, di 992 giorni. L’importo per le opere in appalto è finanziato da Stato, Regione Emilia-Romagna, Fondazione Cariparma e Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma.


La gara sarà tutta on line. “Ai sensi dell’articolo 58 del codice dei contratti pubblici – spiega la dottoressa Michela Boschi direttore della struttura complessa interaziendale Logistica e Gestione amministrativa lavori pubblici - l’iter di gara sarà svolto interamente mediante piattaforma telematica . Per l’espletamento delle procedure ci avvaliamo del sistema per gli acquisti telematici dell’Emilia Romagna (Sater)”. I tempi del percorso di gara si aggirano attorno ai 4 mesi dal termine di presentazione delle domande, fissato per il prossimo 14 ottobre.
“Nel disciplinare – precisa l’ingegnere Paolo Canepari, responsabile del  procedimento - abbiamo privilegiato la qualità, puntando su proposte migliorative sul lato estetico e sulle caratteristiche tecniche, funzionali e sanitarie dell’edificio”.


La nuova struttura sorgerà all’ingresso di via Volturno dell’Ospedale Maggiore, a fianco della Torre delle Medicine alla quale sarà collegata attraverso percorsi interni. Il Centro Oncologico si svilupperà su 6 piani e ospiterà la Radioterapia, l’Oncologia medica con l’area prelievi e ambulatoriale (ex day hospital) e il reparto di degenza. In totale circa 9.000 metri di superficie lorda, con un raddoppio delle aree attualmente a disposizione delle singole strutture.

A completamento del nuovo Centro Oncologico, infine, sempre a fine agosto è già stata aggiudicata la gara per la demolizione dell’ex scuola infermieri, lavori propedeutici alla realizzazione del nuovo parcheggio.
Nello spazio attualmente occupato dall’edificio sarà infatti ampliato il parcheggio esistente che passerà da 100 a 300 posti auto. In totale l’ospedale Maggiore avrà 200 nuovi stalli, oltre a nuovi spazi verdi e una pista ciclabile che collegherà il centro oncologico alla rete ciclabile cittadina.



Come sarà il Centro


Partendo dall’alto, il quarto piano della struttura sarà dedicato alla degenza di Oncologia; il terzo ospiterà gli ambulatori per le terapie oncologiche e gli studi medici, mentre il secondo sarà dedicato agli ambulatori per le visite oncologiche e i prelievi a cui gli utenti accederanno da un’ampia sala d’attesa. Da questo piano si potranno raggiungere facilmente anche i principali servizi ospedalieri e l’accesso di Via Volturno;
Il primo piano rappresenterà l’ingresso vero e proprio del Centro Oncologico con un collegamento diretto al parcheggio di Via Abbeveratoia e al Poliblocco Ospedaliero. In quest’area un vasto spazio sarà dedicato all’accoglienza con servizi per gli utenti, sala d’attesa e un’aula polivalente. Il fronte ovest ospiterà gli studi medici di oncologia.
Il piano terra comprenderà, invece, l’area di Radioterapia, gli ambulatori e gli studi medici, i laboratori e gli spogliatoi del personale. Infine l’unico piano interrato ospiterà la Centrale Termica e la Radioterapia con 3 grandi locali per i trattamenti oncologici ad alta tecnologia e spazi di supporto per la diagnosi e la preparazione dei pazienti.

Pubblicato in Cronaca Parma

Vaccini, la Regione fa il punto. Decadenza dall'iscrizione per la fascia 0-6 anni per chi non ha adempiuto agli obblighi. Ma decidono i Dirigenti scolastici o i Responsabili servizi educativi. Ribaditi i principi della Legge 31 luglio 2017, n. 119. In Emilia-Romagna, da zero ai due anni d'età, la percentuale dei vaccinati ha superato la soglia del 95% per la maggior parte delle vaccinazioni obbligatorie.

Bologna -

Conto alla rovescia per la riapertura del nuovo anno scolastico e la Regione fa il punto sugli obblighi di vaccinazione, sulla base di ciò che prevede la Legge n. 119/2017.

La legge nazionale, ricorda la Regione, ha imposto l’obbligo di 10 vaccinazioni - poliomielite, difterite, tetano, epatite B, pertosse, Haemophilus influenzae tipo b, morbillo, rosolia, parotite e varicella - per i bambini e i ragazzi da zero a 16 anni.

La norma prevede sanzioni amministrative a carico delle famiglie dei minori nella fascia compresa tra 0 e 16 anni non in regola con il percorso vaccinale.  Inoltre, per quanto riguarda i bambini da 0 a 6 anni, non in regola con le vaccinazioni, scatta l’impossibilità di frequenza ai nidi e alle scuole per l’infanzia.

La Regione, quindi, chiarisce che per accedere agli asili nido e alle scuole per l’infanzia è necessario ed indispensabile il regolare certificato che attesta l’avvenuta vaccinazione. Per chi non ha ancora completato il percorso, è possibile accedere direttamente agli ambulatori vaccinali delle Aziende Usl presso i quali potranno essere effettuate le vaccinazioni, senza necessità di prenotazione.

Resta chiaro, infine, che l’eventuale procedura di decadenza dall’iscrizione è di competenza dei Dirigenti scolastici o dei Responsabili servizi educativi.

In Emilia-Romagna, prima regione in Italia ad aver introdotto l’obbligo vaccinale che garantisce la cosiddetta “immunità di gregge”, a tutela della salute pubblica e dei piccoli più esposti, per i bimbi da zero ai due anni d’età, la percentuale dei vaccinati ha superato la soglia del 95% per la maggior parte delle vaccinazioni obbligatorie. / Ti.Ga.

Nuova organizzazione per l’Azienda Ospedaliero-Universitaria che ottimizza assistenza, didattica e ricerca. Presentati i direttori di dipartimento ad attività integrata Università-Ospedale e i direttori di Unità Operativa Complessa di nomina nell’ultimo biennio che completano l’intera squadra.

Parma -

Con l’istituzione di tre nuovi Dipartimenti ad Attività Integrata Ospedale-Università, il Dipartimento Chirurgico Generale e specialistico, il Cardio Toracico-Vascolare e il Testa-Collo, l’Azienda Ospedaliero-Universitaria registra un cambiamento organizzativo volto a dare impulso al ruolo di promotore delle funzioni di assistenza, didattica e ricerca, a favore di prestazioni e servizi centrati sul bisogno della persona. Alla guida dei tre dipartimenti sono nominati, rispettivamente, Paolo del Rio, Michele Rusca e Enrico Sesenna, incaricati d’intesa tra il direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Massimo Fabi e il Rettore dell’Ateneo Paolo Andrei. La riorganizzazione conferma il ruolo del Maggiore come ospedale di eccellenza e perfeziona un sistema sempre più centrato sul bisogno dell’utenza di Parma e provincia, oltre che della regione Emilia-Romagna e del territorio nazionale, per le funzioni di elevata complessità.
L’intero assetto organizzativo, condiviso dall’Ufficio di Presidenza della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria, allargato alle Confederazioni sindacali, si articola su sette dipartimenti assistenziali, oltre al dipartimento provinciale interaziendale Ospedale-Usl di Emergenza-Urgenza alla guida di Sandra Rossi, direttore della 1° Anestesia e Rianimazione.
I nuovi dipartimenti si affiancano agli esistenti, di cui sono confermati i direttori: Medicina generale e specialistica a Francesco Leonardi, Medico-Geriatrico-Riabilitativo a Tiziana Meschi, Dipartimento Materno-infantile a Gian Luigi de’ Angelis e Dipartimento Diagnostico a Girolamo Crisi.

Il direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Massimo Fabi, con il Rettore dell’Università Paolo Andrei colgono l’occasione per presentare anche i direttori di struttura complessa, di nomina nell’ultimo biennio. Nel Dipartimento DAI Chirurgico generale e specialistico, Paolo Del Rio a Clinica chirurgia generale e Elena Giovanni Bignami alla 2° Anestesia e rianimazione.
Nel Dipartimento DAI Medicina generale e specialistica, Enrico Fiaccadori a Nefrologia. Nel Dipartimento DAI Testa-Collo, Enrico Pasanisi a Otorinolaringoiatria e Otoneurochirurgia. Nel Dipartimento DAI Medico Geriatrico Riabilitativo, Marcello Maggio a Clinica geriatrica. All’interno del Dipartimento DAI Materno-Infantile, Patrizia Bertolini a Pediatria e Oncoematologia, Icilio Dodi a Pediatria generale e d’Urgenza, Emilio Casolari a Chirurgia pediatrica, Serafina Perrone a Neonatologia; nomine con cui si completa il disegno organizzativo dell’Ospedale dei bambini, che offre strutture di elevata complessità con eccellenze nell’area internistica, chirurgica e di emergenza, riferimento provinciale e regionale all’interno della rete hub and spoke, in stretto raccordo con i servizi della rete territoriale. Da ultimo, nel Dipartimento DAI Diagnostico, Nicola Sverzellati a Scienze radiologiche e Massimo De’ Filippo a Radiologia.

“Presentiamo ai cittadini il nuovo assetto organizzativo, frutto di un lavoro di condivisione tra Aziende sanitarie e Università – illustra il direttore generale del Maggiore, Massimo Fabi- che rafforza il ruolo dei professionisti dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria all’interno della rete del sistema di cura regionale”.
“La riorganizzazione va nella direzione di un’attenzione ancor più capillare ai bisogni della persona, in un’ottica di piena integrazione tra assistenza, didattica e ricerca – spiega il Rettore dell’Università, Paolo Andrei – pienamente in linea con il ruolo e i compiti dell’Ateneo”.
Il direttore sanitario del Maggiore, Ettore Brianti, sottolinea che “il nascente assetto organizzativo dipartimentale e l’inserimento di nuovi e importanti professionisti nelle équipe esistenti imprimeranno un rinnovato impulso di crescita organizzativa e clinico-assistenziale all’Azienda, oltre che sviluppo alla ricerca scientifica”.
“Un traguardo raggiunto che ci spinge sempre a nuove sfide è quello del dipartimento interaziendale Emergenza-Urgenza – sottolinea Elena Saccenti, direttore generale dell’Azienda Usl di Parma - nato dall’impegno di tutti i professionisti, che rinnova e migliora le prestazioni per gli assistiti, facendo leva sulla integrazione delle competenze cliniche e organizzative”.

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