Terza sconfitta consecutiva per l'Arca Gualerzi, battuta nel 15° turno di campionato allo "Stadio del Rugby" di Cesena dal Romagna RFC.

47 a 7 il risultato finale che non ammette repliche con i galletti romagnoli che chiudono la pratica già nel primo tempo segnando 7 mete, di cui 3 nel finale con i blu celesti in inferiorità numerica per il giallo ad Alessio Calì, con un solo errore dalla piazzola di Gallo nelle trasformazioni.
Come recita il punteggio romagnoli superiori in ogni fase di gioco e l'Arca Gualerzi con i soliti problemi in mischia ma capaci nei secondi quaranta minuti di tenere il passo dei padroni di casa e di segnare, in apertura di ripresa, l'unica meta di giornata con Negrello.
Dopo la gara odierna due settimane di sosta per i blucelesti dove si spera di recuperare alcuni infortunati per la trasferta di Bologna contro il Reno.

tabellino
Romagna RFC - Arca Gualerzi Amatori 47 - 7 (Pt 47 - 0)

Marcatori: Pt 10'm Fantini tr Gallo, 14'm Baldassarri tr Gallo, 20'm Di Franco tr Gallo, 27'm Maroncelli tr Gallo, 35'm Maroncelli tr Gallo, 38'm Sgarzi, 41'm Onofri tr Gallo; St 48'm Negrello tr Negrello
Romagna RFC: Donati (21' Caminati); Di Franco, Fiori, Di Lena, Tauro; Gallo, Onofri (12' Maffi); Maroncelli, Baldassarri, Lamptey (41' Scermino); Buzzone (61' Dell'Amore), Sgarzi; Fantini (61' Bertoni), Manuzi (52' Velato), Pirini (52' Coppola). All: Luci
Arca Gualerzi Amatori: Tonelli; Spagnoli (57' Carpi), Ciju, Masini, Dondi; Torri (Cap.) (60' Gherri), Negrello; Kouassi, Ciusa, Massaroli; Sandri, Scarica; Visentin (41' Armantini), Saccò (41' Tolaini), Calì (62' Saccò). A disp: Mezzadri, Ciasco, Carra. All: De Rossi
Arbitro: Alberto Favaro (Ve)
Ammoniti: 35' Calì (Amatori), 58' Ciusa (Amatori)

Punti conquistati in classifica: Amatori Parma 0; Romagna 5

Nella ripresa il ceco decide la sfida del Tardini tra le polemiche e permette alla squadra di D'Aversa di allungare sulle dirette inseguitrici. Da matita rossa l'errore finale di Gervinho.

Tre punti pesantissimi che portano la più classica firma dell'ex, interrompono una serie negativa di quattro sconfitte consecutive in casa dando una boccata d'ossigeno importantissima in ottica salvezza. La matematica ancora non c'è ma ora il Parma ha un margine più che rassicurante a undici giornate dalla fine del campionato. Il risultato non rispecchia però il gioco visto in campo al Tardini dove il Genoa nella ripresa va più volte vicina alla rete del vantaggio ma viene poi punita a 15' dalla fine da Juraj Kucka, il centrocampista con ben 127 presenze con la maglia del grifone che scaraventa il pallone alle spalle del portiere e decreta la vittoria finale per i crociati. Un passo davvero decisivo per questo finale di stagione che stava vedendo i ragazzi di D'Aversa rischiare di venir pericolosamente risucchiati nella lotta per non retrocedere. Con questa vittoria ora l'ambiente è sicuramente più tranquillo e solo una tragedia sportiva potrebbe rovinare la stagione dei crociati. Da segnalare il ritorno in campo del terzino sinistro Dimarco che mancava da cinque mesi. Una buona prestazione del giovane in prestito dall'Inter che potrebbe approfittare degli ultimi mesi per meritarsi la riconferma in maglia crociata il prossimo anno. Sottotono invece Gervinho che negli ultimi minuti pecca di egoismo non passando un facile pallone a Inglese da depositare in rete e facendo andare su tutte le furie l'allenatore ducale.

I tifosi trascinano la squadra alla vittoria

Lo stadio capisce il momento difficile che sta vivendo la squadra e dal primo all'ultimo minuto incitano i giocatori in campo alla ricerca di una vittoria importantissima sotto molti punti di vista, soprattutto per riprendere a muovere la classifica e sbloccare mentalmente i giocatori che parevano aver perso sicurezza nei propri mezzi. Il goal di Kucka rappresenta in toto la frustrazione degli ultimi mesi con il pallone calciato dal ceco in rete con potenza e determinazione, quelle caratteristiche che erano venute a mancare negli ultimi tempi. Per il resto solita gara attendista preparata da D'Aversa, pronto a colpire in contropiede e sfruttare la più piccola incertezza dell'avversario. Sicuramente non una bella partita ma l'importante stavolta era portare a casa i tre punti e mettere in ghiaccio la salvezza. Ora tutti a guardare i risultati domenicali delle squadre invischiate nella lotta per non retrocedere e subito pronti a preparare il prossimo impegnativo match contro la Lazio di Simone Inzaghi, in piena lotta ai piani alti per un posto in Champions League.

Al Castellani si assiste a una partita da montagne russe con i crociati che in vantaggio si fanno sempre recuperare da un Empoli mai domo. Un tre a tre che muove comunque la classifica e avvicina sempre di più la salvezza.

Parma, 4 marzo 2019 - di Luca Gabrielli

Occasione persa o punto guadagnato? Difficile dare una risposta oggettiva dopo il confronto tra Empoli e Parma terminato sabato tre a tre in una di quelle partite pazze che non si sanno mai come andranno a finire fino al fischio finale dell'arbitro.

I crociati passano in vantaggio tutte le volte ma prontamente i padroni di casa riescono a recuperare il minimo svantaggio fino all'ultimo minuto. Lo spartito di gioco dei ragazzi di D'Aversa è sempre lo stesso, sia che si giochi contro piccole o grandi squadre, in casa o in trasferta. Una squadra attendista dietro la linea del pallone pronta a colpire con la sua arma migliore, il contropiede. Le reti dei ducali arrivano su tre calci piazzati sfruttati da Gervinho, ritornato al goal dopo un mese, Rigoni con un colpo di testa da vero centravanti consumato all'ultimo secondo del primo tempo e dal capitano Bruno Alves, pronto alla deviazione sotto misura sul tiro di Kucka.

L'Empoli però non resta a guardare e risponde a sua volta con le reti di Dell'Orco imbeccato dall'assist al bacio di Farias, Caputo su un calcio di rigore sacrosanto concesso su un fallo inutile di Gagliolo e Silvestre che al 92' batte Sepe su un batti e ribatti in area di rigore. Un risultato comunque giusto per quello che si è visto in campo perché i padroni di casa vanno più volte al tiro e mostrano un bell'atteggiamento, tenendo il pallino di gioco per tutti i novanta minuti. Il Parma ha il merito di essere molto cinico, sfruttando al meglio tutto i calci piazzati a sua disposizione ma continuando a mostrare una pericolosa involuzione nella manovra generale. Il bicchiere può essere visto mezzo pieno visto i risultati delle squadre che si devono salvare con un +12 molto rassicurante per l'obiettivo salvezza acclarato dall'inizio della stagione. La speranza è che la squadra si sblocchi psicologicamente magari già da sabato prossimo dove al Tardini arriverà il Genoa dell'ex di turno Cesare Prandelli. I grifoni non sono certo una squadra irresistibile e stanno attraversando anche loro un periodo non brillante. Potrebbe essere l'occasione buona per tornare a conquistare i tre punti e magari sfoggiare un gioco più offensivo davanti a propri tifosi.

Troppi goal subiti nel girone di ritorno

Le statistiche sono impietose, nel girone di ritorno il Parma è tra le peggiori difese del campionato e si è persa quella compattezza ed ermetismo tanto cari al mister D'Aversa. Le troppe reti subite sono figlie del periodo di appannamento che sta attraversando la squadra dovute a una tenuta fisica precaria e alla mancanza di fiducia per i recenti brutti risultati. Probabilmente basterebbe una vittoria per sbloccare mentalmente i giocatori e vedere un gioco più arioso e fluido. Non resta che attendere i prossimi impegni per vedere una squadra più gagliarda e tenace.

Parma - Napoli: i crociati sono protagonisti di una pessima prestazione e subiscono una pesante sconfitta al Tardini dall'ex allenatore emiliano Carletto Ancelotti. Mattatore della serata il polacco Milik, autore di una bellissima doppietta.

di Luca Gabrielli

Non c'è nulla da salvare della partita condotta dal Parma contro il Napoli secondo in classifica. Una prestazione figlia dell'ultimo mese e mezzo dove i crociati stanno mostrando una preoccupante involuzione nel gioco, nell'approccio alla gara e nella condizione fisica. L'unica nota positiva è che le inseguitrici non stanno approfittando della situazione e viaggiano a una media punti molto bassa. La zona retrocessione è infatti ancora a +11 e la salvezza non sembra assolutamente in discussione.

Il problema è che ormai le avversarie di turno hanno capito il modo di giocare del Parma, capace solo di chiudersi fin dall'inizio nella propria metacampo e cercare di colpire in contropiede. Ma con un Gervinho in evidente debito di ossigeno e un Inglese lasciato colpevolmente solo e non accompagnato dagli inserimenti dei centrocampisti, si fa dura riuscire a fare risultato.

Il film della partita si intuisce fin dalle prime battute dove il Napoli prende in mano il pallino del gioco e il goal del vantaggio non tarda ad arrivare. Zielinski batte Sepe sul secondo palo su assist di Hisaj e la gara si mette subito in discesa per i partenopei. Milik sempre nel primo tempo si inventa una magia su punizione tirando di precisione sotto la barriera del Parma e chiude di fatto la contesa. Un vero colpo da biliardo di astuzia che solo i fuoriclasse sanno fare. Nella ripresa lo spartito non cambia e gli ospiti continuano ad attaccare a testa bassa con i crociati a corto di fiato e incapaci di rendersi pericolosi. Un solo acuto di Gervinho scalda i guantoni di Meret e nulla più, così Milik approfitta dell'ennesimo errore della difesa di casa e realizza sempre di sinistro la doppietta personale. Negli ultimi minuti c'è tempo anche per il quattro a zero firmato dal subentrato Ounas che finalizza l'ennesima splendida azione avvolgente creata da Napoli. Il pubblico del Tardini incita fino alla fine i giocatori ducali non all'altezza in questa giornata e inermi per tutti i novanta minuti.

 

ALLARME ROSSO: BISOGNA RAGGIUNGERE AL PIÙ PRESTO QUOTA 40 PUNTI 

Che il Parma abbia perso brillantezza negli ultimi mesi non è più un mistero. Oltre al gioco si fatica anche a fare punti e D'Aversa dovrà al più presto intervenire in qualche modo per evitare di incappare in altre figuracce nelle prossime gare. Domenica prossima si andrà a giocare a Empoli contro una squadra che ha bisogno come il pane di vincere per togliersi dalle zone basse. Sarà una partita simile a quella di Cagliari da approcciare fin da subito con il coltello tra i denti. Una vittoria darebbe fiducia all'ambiente e concluderebbe un periodo nero per i crociati sotto ogni punto di vista. La speranza è che la squadra ritrovi questa settimana tranquillità e quella voglia di far risultato che la contraddistingueva nel girone d'andata.

La situazione attuale per il campionato di serie A 2018-2019 vede alcune posizioni sempre più stabili e consolidate, specialmente per quanto riguarda la testa della classifica. Tuttavia resta ancora aperto il discorso Champions ed Europa League, dato che l'Inter ha rallentato mentre molte squadre come Milan, Atalanta, Roma e Lazio stanno tenendo il passo, un fattore determinante per le posizioni utili in ottica delle competizioni europee della prossima stagione. Per quanto riguarda invece le posizioni di mezza classifica, bisogna annotare come, malgrado le ultime sconfitte, la stagione di Sassuolo e Parma, mostra come entrambe le formazioni emiliane abbiano dimostrato di avere delle qualità, che di fatto le hanno posizionate a mezza strada tra la zona salvezza e le posizioni valide per puntare all'Europa League.

Almeno sulla carta, Sassuolo e Parma sono più vicine al sesto posto, in effetti che non alla zona calda della retrocessione, dove invece si trova il Bologna, che tuttavia grazie al cambio di allenatore, con Siniša Mihajlović sembra aver già trovato una continuità di gioco e di risultati, specialmente grazie al successo arrivato in trasferta a San Siro contro l'Inter di Luciano Spalletti. Tuttavia il Bologna, che aveva affrontato un girone d'andata problematico, non è ancora fuori dalla zona retrocessione, tenendo conto che anche Frosinone ed Empoli stanno facendo bene, ottenendo punti e prestazioni che sono un segnale univoco delle qualità di queste due neo-promosse.

Differente appare la situazione del Chievo, il quale nonostante abbia ritrovato lo spirito giusto e una compattezza di gioco, fatica a ottenere punti preziosi per uscire dalla posizione attuale, che vede gli uomini di Di Carlo occupare stabilmente l'ultimo posto in classifica. Sarà comunque interessante seguire il resto del campionato, sia in termini di statistiche che di quote scommesse sportive live a partire dalla settima giornata del campionato di serie A, con importanti big match quali, Napoli-Juventus, Lazio-Roma, Milan-Sassuolo, Empoli-Parma e Udinese-Bologna. Una giornata di campionato che sarà equamente divisa tra sfide ai vertici e gare di media e bassa classifica, specialmente per quanto riguarda il match di Udine, che sembra anticipare quello che potrebbe accadere per la parte bassa della classifica durante le ultime giornate di campionato, come del resto abbiamo già visto nel corso della passata stagione. Con buone probabilità anche quest'anno ci saranno squadre che dovranno lottare fino alla fine del campionato. Chievo a parte, tutte le squadre che vanno dal Frosinone alla Spal, dovranno concentrarsi su ogni singola gara per evitare la retrocessione in serie B. Prendiamo il caso della Spal di Leonardo Semplici, squadra che nella passata stagione è riuscita proprio nel girone di ritorno a ottenere i punti necessari per la sua permanenza nel campionato di massima divisione.

Quest'anno il discorso diventa però più complesso visto che attualmente anche Udinese, Cagliari e le già citate Bologna ed Empoli rischiano di retrocedere. Il tutto farà da sfondo al resto del campionato, dove i giochi sembrano ormai fatti per quanto riguarda il primo e il secondo posto, con la Juventus che ha già accumulato un vantaggio considerevole e col Napoli, che pur avendo 11 punti di distacco sulla capolista ha già teoricamente ipotecato il secondo posto, come è già successo durante la passata stagione di serie A.

Domenica, 17 Febbraio 2019 10:42

Serie A: Pavoletti stende un Parma inerme

I crociati perdono malamente a Cagliari per due a uno con una delle peggiori prestazioni della stagione, mostrando una condizione fisica precaria e poca determinazione. Un campanello d'allarme per l'impegnativa sfida di domenica prossima che vedrà il Parma calcio contro il Napoli.

Parma

Di Luca Gabrielli

Del mini ciclo di tre partite contro Inter, Cagliari e Napoli quella di ieri nel capoluogo sardo doveva essere l'impegno da non sbagliare, perché contro una squadra dello stesso livello ma soprattutto diretta avversaria dell'obiettivo salvezza. Il Parma mostra invece tutti i suoi limiti in 90' al cospetto di un più che traballante Maran, osteggiato nelle ultime settimane dai tifosi, stufi dell'atteggiamento remissivo della squadra rossoblu. Ma si sa, i crociati sono maestri nel far resuscitare le squadre in crisi e la delusione di giornata è ben presto servita. La squadra di casa scende in campo con grande determinazione e voglia di vincere e schiaccia il Parma nella propria metacampo, colpevole di giocare di rimessa non solo con i top club ma anche con compagini dello stesso livello. Pavoletti & co. non trovano la rete del vantaggio solo grazie all'imprecisione nei tiri finali e la rete al 40' di Kucka trovata così per caso dai ragazzi di D'Aversa grida allo scandalo per quello che si era visto sul campo fino a quel momento. Il ceco infatti con una perfetta torsione di testa su cross di Gobbi, spedisce il pallone alle spalle dell'incolpevole Cragno mandando la squadra di casa nell'intervallo sotto i fischi dei propri tifosi. Per il Parma meglio di così non poteva davvero mettersi e nella ripresa il Cagliari ha una decina di minuti di blackout in cui non riesce a mettere insieme due passaggi di fila dando l'impressione di aver subito il colpo. Ma è giusto un'impressione perché al 65', su calcio piazzato, il difensore Ceppitelli sfugge alla marcatura di Bastoni e di testa fa da sponda per l'accorrente Pavoletti che da due passi batte Sepe. È l'inizio della fine per i crociati che non riescono ad arginare un Cagliari rigenerato dal pari e all'85' fissano il risultato sul due a uno finale con il solito Pavoletti che scaraventa il pallone in rete di testa su una magia del genietto Barella. C'è giusto il tempo per l'espulsione per il fallo e le conseguenti proteste del brasiliano Joao Pedro, nulla più, con un Parma che esce giustamente sconfitto dal Sant'Elia.

 

Involuzione preoccupante per il Parma

Il Parma sta mostrando nell'ultimo mese un calo vistoso dal punto di vista fisico e mentale. Fatta eccezione per il pareggio strappato con le unghie contro la Juventus, le partite con Spal, Inter e Cagliari hanno mostrato una squadra incapace di creare gioco e sempre in balia dell'avversario di turno. D'Aversa non riesce a trovare le contromisure per questo periodo continuando con il suo modo di giocare basato sull'attesa e le ripartenze che ormai tutte le squadre hanno capito. La sua incapacità nel trovare un'alternativa di gioco rende il Parma prevedibile e privo di armi per offendere. Non si può vivere solo di fiammate di Gervinho perché se l'ivoriano incappa in una giornata storta come quella di Cagliari, non si vedono altre possibilità create dal mister per sopperire alla mancanza della freccia nera. Il povero Inglese è solo lì davanti a lottare con l'intera difesa, poco supportato dai centrocampisti che non riescono più a inserirsi come a inizio stagione. Urge un cambio di marcia perché domenica arriverà al Tardini il Napoli di Ancelotti che non farà sconti e purtroppo la classifica dietro si sta muovendo nelle ultime giornate.

Iniziato da qualche settimana il girone di ritorno, la serie A di calcio sembra ormai aver delineato le gerarchie che accompagneranno le squadre verso la fine del torneo. L'Emilia Romagna, quest'anno rappresentata da ben 4 società - Bologna, Parma, Sassuolo e Spal - sta vivendo momenti altalenanti, tra risultati inaspettati e periodi critici che mantengono al momento il quartetto di squadre nella parte destra della classifica. Cosa potranno dunque attendersi i tifosi emiliani in quest'ultima fase di campionato?

Parma, il ritorno in massima serie tra alti e bassi

Il ritorno in serie A del Parma, dopo un fallimento societario e ben tre promozioni consecutive, è stato uno dei temi principali nell'avvio della stagione 2018/19. Grande curiosità ha infatti accolto i gialloblu sin dalle prime giornate, anche in virtù di una rosa ben costruita che, tra giovani promettenti e alcuni nomi importanti, primo fra tutti quello dell'ivoriano Gervinho, già sulla carta sembrava potesse dire la propria in un torneo sicuramente difficile.

L'ottimo inizio di campionato, che ha visto il Parma inserirsi tra le posizioni utili per l'Europa League, ha però pian piano visto un calo fisiologico della squadra, oggi alle prese con una discontinuità di risultati che non gli consente di superare la metà classifica. Le vittorie di Firenze e Udine e lo spettacolare 3-3 a Torino con la capolista si scontrano infatti con le sconfitte casalinghe a opera di Roma, Spal e Inter: risultato, un gioco altalenante e una classifica tranquilla ma non entusiasmante, che colloca i gialloblu di mister D'Aversa in un vero e proprio limbo. Restano comunque ancora molte giornate di campionato e, con la buona vena del duo d'attacco Gervinho-Inglese, non sono da escludere sorprese interessanti in quest'ultima parte del torneo.

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Sassuolo, il bel cigno che non riesce a volare

Ormai da 6 anni stabilmente in massima serie, il Sassuolo è da tempo considerato una delle società calcistiche più ambiziose, in grado di raggiungere i preliminari di Europa League in sole 3 stagioni grazie a una programmazione attenta e a una proprietà solida. Dopo un paio di campionati conclusi a metà classifica, in realtà, tifosi e addetti ai lavori speravano quest'anno in una stagione ben più esaltante rispetto a quanto visto finora.

Una rosa sulla carta di buon valore, guidata dal talento - forse mai completamente espresso - Berardi e da altri nomi di rilievo come Matri, Babacar, Di Francesco e Locatelli, sembrava potesse far sentire la propria voce collocandosi tra le prime 7-8 squadre del torneo. Eppure qualcosa sembra aver inceppato un meccanismo ben oliato, tanto da lasciare il Sassuolo nella parte destra della classifica, a un solo punto di vantaggio sul Parma. Risultati poco continui e alcuni pesanti tonfi (vedi il 2-6 patito in casa contro l'Atalanta) lasciano i neroverdi in una situazione quasi incompiuta, un anatroccolo ormai divenuto cigno già da qualche anno, ma che proprio non riesce a spiccare il volo come meriterebbe.

Bologna, poche soddisfazioni e tanta voglia di rialzarsi

Sicuramente poco esaltante è finora la stagione del Bologna, che sotto la guida di Filippo Inzaghi era riuscito a portare a casa soltanto 2 vittorie. Il cambio tecnico, con l'avvento in panchina di Sinisa Mihajlovic inaugurato dal terzo successo stagionale in casa dell'Inter e dal pareggio casalingo 1-1 con il Genoa, sembra aver dato nuova fiducia all'undici rossoblù, tuttavia ancora impelagato in piena zona retrocessione. Poco incisivi sotto porta (a fare peggio solo il Frosinone), i felsinei sono considerati anche dai bookmakers ancora piuttosto deboli da questo punto di vista, come d'altronde gli stessi pronostici confermano piazzando solitamente il Bologna tra le squadre con alte probabilità di Under 2.5.

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Con un Chievo ormai quasi spacciato la lotta per non retrocedere rimane comunque ancora molto incerta, tanto che anche il redivivo Frosinone, vincendo 1-0 in casa della Samp, si è riavvicinato al quart'ultimo posto e agli stessi rossoblù. Senza un cambio di rotta repentino, la situazione del Bologna potrebbe non essere molto positiva: la speranza è che mister Mihajlovic riesca a trasmettere la propria grinta ai suoi ragazzi, prolungando fin quando possibile la mini striscia positiva aperta due giornate fa.

Spal, grinta e coraggio per tenersi stretta la A

Leggermente migliore rispetto a quella del Bologna è la situazione della Spal, oggi a 4 lunghezze dai rossoblù. L'undici di mister Semplici non sta avendo certo vita facile in questo campionato, ma la grinta e l'entusiasmo stanno per ora permettendo alla squadra ferrarese di "galleggiare" a debita distanza dalle posizioni più calde. Il rischio di essere risucchiati è sempre dietro l'angolo, ma almeno per il momento i biancoblù stanno riuscendo a gestire il piccolo vantaggio finora messo in tasca.

La sconfitta subita in rimonta a Bergamo brucia ancora, d'altronde i 3 punti sarebbero stati pesantissimi in ottica salvezza, ma la squadra è viva e lotta senza troppe remore. Da recriminare forse solo qualche pareggio di troppo nei recenti scontri diretti (Empoli, Genoa, Chievo, Udinese e Bologna): quelli sì, in caso di vittoria, avrebbero potuto far mettere in cassaforte la seconda salvezza consecutiva con un discreto anticipo.

 

 

Un lampo del subentrato attaccante argentino nella ripresa condanna i crociati, colpevoli di un vistoso calo fisico e di non essere riusciti a riproporre quell'ardore agonistico visto solo una settimana fa contro la Juventus.

Parma, 11 febbraio 2019 - di Luca Gabrielli

Al Parma non riesce l'impresa di battere i nerazzurri anche nella gara di ritorno. Stavolta la differenza tecnica e soprattutto fisica contro l'Inter, squadra con ambizioni ben più alte, si è vista tutta, specialmente nel secondo tempo. I crociati infatti se la giocano alla pari per i primi 45' e vanno addirittura molto vicini alla rete del vantaggio con il solito Gervinho imbeccato da Barillà che colpisce una clamorosa traversa ad Handanovic battuto. I ragazzi di D'Aversa approcciano la gara nel modo giusto pressando alto gli avversari e imbrigliando le loro trame offensive. Solo nel finale di primo tempo Sepe deve impegnarsi in un'uscita bassa sul tentativo di Perisic, riuscendo però a mantenere la porta inviolata. C'è rammarico per quel legno colpito dall'ivoriano che avrebbe potuto incanalare la partita verso i ducali, sfruttando il periodo no di Icardi e compagni.

Lautaro Martinez "mata" i crociati nella ripresa

Dopo un primo tempo incoraggiante il Parma crolla sul piano fisico e mentale al contrario dell'Inter che invece alza il ritmo e mette alle corde i padroni di casa nella propria metacampo. La rete di D'Ambrosio viene giustamente annullata dalla Var per un evidente tocco di mano ma è solo questione di tempo perché a due minuti dal suo ingresso il giovane attaccante Lautaro Martinez batte Sepe imbeccato da un bel filtrante di Nainggolan. I crociati non hanno la forza di reagire vista a Torino contro la Juventus e rischiano di capitolare prima con Vecino e poi con Brozovic che colpisce il palo. L'Inter merita di tornare a casa con i tre punti per ciò che si è visto al Tardini nell'arco dei novanta minuti e per il Parma resta l'amaro in bocca per un secondo tempo disputato senza nervo

Una sconfitta che comunque non rovina una stagione

Perdere in casa contro l'Inter non compromette per niente il cammino del Parma in questa stagione. L'obiettivo salvezza è ampliamento alla portata con numerose lunghezze di vantaggio sulla terz'ultima e la certezza che queste sconfitte non denotano una crisi di squadra che desti preoccupazione nell'ambiente. Le crisi sono ben altre e i crociati stanno dimostrando gara dopo gara di essere un team solido senza problemi di reparto.
Sabato alle 18 si va a Cagliari contro una società che non sta vivendo un momento brillante e che oltretutto incomincia a sentire l'insofferenza dei tifosi per le ultime prestazioni. Si dovrà andare in Sardegna con il coltello tra i denti e la giusta concentrazione

Bologna - Una situazione quasi drammatica presa in eredità, un giovane allenatore campione del mondo bruciato ed un monte ingaggi imponente rispetto alle squadre concorrenti per ottenere la salvezza in questa stagione. Ecco quale era il quadro del Bologna quando Mihajlovic ha deciso di tornare sotto le Due Torri a distanza di praticamente dieci anni da quell’esperienza che lo lanciò come allenatore, dopo gli anni di fine carriera all’Inter e il ruolo di vice Mancini sempre sulla panchina dei nerazzurri.

Pippo Inzaghi ha miseramente fallito alla guida dei felsinei, dopo un discreto esordio da allenatore del Milan ma soprattutto l’ottima esperienza a Venezia in Serie C, con la promozione in cadetteria e il buon campionato successivo. Forse una possibilità così importante è giunta troppo presto, forse non era la piazza e il gruppo idoneo da cui ricominciare nel massimo campionato: o più semplicemente, come spesso avviene e si fatica ad accettare, ad una grande carriera da giocatore non necessariamente ne corrisponde una da allenatore.

Inzaghi esce di scena ed entra Sinisa, che all’esordio vince a San Siro. Vero, contro un’Inter che come da copione crolla da gennaio in poi nel bel mezzo di una tempesta dirigenziale, tecnica e di top player desiderosi pubblicamente di andar via. Ma il Bologna vince e si rilancia, alla grande, in zona salvezza. Non che questo rappresenti una vittoria in senso generale, l’obiettivo di inizio stagione era quello di vivere una tranquilla stagione in metà classifica, magari dalla parte sinistra finalmente.

Anche il mese di gennaio aveva portato importanti rinforzi per conseguire l’obiettivo, ma ciò nonostante non è arrivata quell’inversione di tendenza attesa: nemmeno Nicola Sansone e Soriano nelle prime uscite avevano contribuito al ritorno ai tre punti. Con la vittoria a Milano, sponda nerazzurra, il Bologna stando alle quote bwin si rilancia nella lotta per evitare la retrocessione: la salvezza è più probabile, la quota retrocessione sale a due, conferendo ai rossoblù le stesse possibilità di retrocessione in Serie B di un Empoli che con Iachini ha invertito la tendenza, perdendo punti ed evitando nell’ultimo turno la clamorosa sconfitta interna col Chievo ultimo in classifica.

Di Carlo ha dato ai clivensi certezze e punti, oltre ad una speranza di permanenza in A ancora viva: la quota resta bassa, a 1.04, ma segnali di ripresa sono evidenti nonostante addii importanti come quelli di Radovanovic, Birsa e Cacciatore. Solo il Frosinone si avvicina alla quota del Chievo, a 1.07: per i ciociari un periodo difficile, anche in questo caso il cambio di tecnico non ha sortito gli effetti sperati: l’arrivo di Baroni al posto di Longhi non è riuscito a rilanciare il Frosinone e ad avvicinarlo alle zone utili per salvarsi.

Poco più lontane non possono dissi tranquille Udinese, Cagliari e Spal: per loro una rosa a disposizione che sicuramente può garantire una salvezza decisamente meno affannosa delle rivali, ma anche per loro al primo periodo buio ecco palesarsi il rischio di essere risucchiati dalla zona rossa della graduatoria.

Prosegue la chiamata delle Glorie del Parma verso Felino. Nel 2017 è stata la volta di Alessandro Melli e ora è venuto il turno di Marco Osio per guidare gli juniores del G.S. Felino, come pubblicato sul profilo facebook della società sportiva felinese e di seguito ripreso.

Un Augurio a Marco Osio e al G.S. Felino anche dalla nostra redazione.

"La Società G.S. FELINO dà il benvenuto a Marco Osio, nuovo allenatore della categoria Juniores Regionale.

Ultima esperienza sulla panchina del Rimini, Lega Pro.

Il nuovo Mr sarà affiancato da:
Fabio Giuberti (assistente allenatore)
Manara Simone (preparatore dei portieri)
Alberto Bottioni (preparatore atletico)

La società gli fa un grande in bocca al lupo.

#gsf #marcoosio #ilsindaco #juniores"

Anche se questa non è una vittoria, ha comunque lo stesso sapore. La doppietta di Gervinho, dopo la rete di Barillà, lascia esterrefatti i giocatori juventini incapaci di reagire all'uno-due dell'ivoriano.

Di Luca Gabrielli - 

Parma -

Un'impresa storica che i tifosi del Parma non dimenticheranno mai nei prossimi anni. Dopo l'incredibile sconfitta di domenica scorsa al Tardini contro la Spal, il morale della squadra non era dei più alti e il calendario impegnativo delle prossime gare destava preoccupazione nella ambiente ducale. I crociati affrontavano la capolista che negli ultimi sette anni vincono in Italia senza alcuna difficoltà e senza pretendenti degne di nota.

Riuscire a tornare a casa con un risultato positivo contro la Juventus era a dir poco proibitivo eppure il Parma fin dalle prime battute di gara prova a impensierirla con le sue armi migliori, quelle ripartenze letali che da inizio campionato stanno portando i suoi frutti. La vecchia Signora riesce a incanalare la partita a suo favore nel primo tempo con Cristiano Ronaldo che dentro l'area di rigore riesce a bucare le mani di Sepe seppur scivolando. Nella ripresa è Rugani al 62' a portare la squadra di casa sul due a zero con il difensore centrale Rugani che in mezza girata deposita il pallone in rete. Sembra tutto già scritto eppure Barillà dopo neanche due minuti approfitta di un preciso cross di Kucka per battere Perin con un colpo di testa. La Juve non ci sta e ancora Cr7 di testa segna la doppietta personale con un altro colpo di testa su assist di Mandzukic. Da qui in poi il Parma si trasforma e tira fuori un carattere da top club, mettendo in risalto tutti i difetti di una difesa incerottata bianconera senza i totem Chiellini e Bonucci. Gervinho, la freccia nera, si inventa un colpo di tacco su cross ancora di Kucka e trafigge il portiere bianconero facendo tornare alla mente il meraviglioso goal di tacco segnato da Hernan Crespo nel magico anno '98-'99. Una partita pazzesca che però non finisce qui perché proprio nelle battute finali accade il miracolo: Inglese approfitta di un pasticcio della squadra di Allegri e passa a Gervinho che fissa il risultato finale sul 3-3. I giocatori e i tifosi crociati esplodono di gioia e tornano a casa con un punto che sa di vera e propria impresa.

 

INGLESE-GERVINHO SULLE ORME DELLE PIÙ GRANDI COPPIE GOAL CROCIATE

Gli uomini di D'Aversa si confermano ancora una volta ammazza grandi in trasferta e anche se questa non è una vittoria, ha comunque lo stesso sapore. Se poi di fronte hai gli acerrimi rivali bianconeri, la soddisfazione é doppia. Non ci sono più parole per descrivere l'intesa che si è creata tra i due attaccanti Inglese e Gervinho. Un'accoppiata che sintetizza perfettamente tecnica, velocità, potenza e sacrificio. Quando non segna uno ci pensa l'altro e viceversa. I goal di Gervinho sono sempre vere e proprie perle di pregevole fattura è l'ultima di tacco ha scomodato paragoni con campioni importanti. Inglese è invece il prototipo del centravanti moderno,forte fisicamente e in grado di aiutare la squadra con il suo fisico nell'arco di tutti i 90'. Per lui si apriranno questa settimana le porte della Nazionale per uno stage programmato da Mancini. L' obiettivo salvezza sembra ampliamente alla portata della squadra ducale e giocando con questo spirito le prossime gare contro Inter, Cagliari e Napoli si affronteranno con la consueta determinazione.

 

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(Foto da Frame Highlights Parma calcio 1913)

Non solo lavoro: la vera forza di un'azienda è la capacità di creare relazioni che vadano al di là dei confini lavorativi. Collaborazioni e aiuti alla società civile e al territorio, con un occhio di riguardo ai più giovani. Proprio quello che fa iSolutions, società che si occupa di creazione, progettazione e commercializzazione software. Non solo in Italia, ma anche a livello internazionale con clienti in oltre 20 paesi nel mondo. I due CEO Filippo Ceci e Andrea Robuschi sono impegnati nel campo del software ma anche nell'aiutare i giovani del territorio, sia dal punto di vista dell'istruzione che del tempo libero.

Da iSolutions un contributo all'istruzione

Cosa significa lavorare per il territorio? Significa dare gli strumenti ai giovani che saranno i lavoratori del futuro. Per questo motivo Filippo Ceci e Andrea Robuschi, CEO di iSolutions, hanno deciso di devolvere alla scuola media di Medesano un contributo di 15000 Euro. La somma è destinata all'acquisto di otto lavagne interattive, le cosiddette "L.I.M." introdotte dal Ministero dell'Istruzione nel 2006. Si tratta di strumenti innovativi che migliorano senza dubbio l'esperienza formativa degli studenti che in questo modo entrano già in contatto con il mondo dell'informatica e del web.

Il contributo dell'azienda di Parma si estende anche agli studenti più grandi. Ogni anno infatti iSolutions partecipa al Job Day dell'Università di Parma: una giornata in cui studenti e laureandi possono conoscere in maniera diretta le aziende del territorio e non solo. Domande, colloqui, curriculum: in questo modo anche l'azienda può conoscere i futuri professionisti del settore e, perché no, incontrare risorse che potrebbero essere inserite nel team di lavoro. Anche iSolutions infatti è una società creata sul territorio, da poche persone. Fondata nel 1999 da un gruppo di soli 3 programmatori, è cresciuta ed oggi conta oltre 60 professionisti che lavorano per innovarsi e offrire prodotti moderni al passo con i tempi.

I valori dello sport

iSolutions si occupa dello sviluppo di software e in particolare ha messo a punto una piattaforma per bookmakers che consente di gestire in maniera facile, veloce e soprattutto sicura migliaia di richieste ogni secondo. Questa piattaforma ha reso la società parmense famosa in tutto il mondo: oggi la rete di partnership comprende anche Microsoft.

L'internazionalizzazione non ha però scalfito le profonde radici legate al territorio italiano. Oltre ad un concreto aiuto a scuola e università, Andrea Robuschi partecipa attivamente alla vita della società della provincia parmense. Il CEO di iSolutions è infatti presidente della Società Polisportiva Futura 2015 di Medesano. La società accoglie bambini e ragazzi di tutti i comuni limitrofi che si trovano attorno allo sport per condividere valori sani, positivi e propositivi. Sport quindi come valore fondante della società civile che porta aspetti positivi anche nell'ambiente di lavoro. Non a caso infatti Intelligent Gaming, storico cliente sudafricano di iSolutions, affiancherà l'altro CEO Filippo Ceci in una gara di mountain bike a squadre che si svolgerà nel 2019 in Sudafrica. Sport, lavoro e valori si uniscono creando un modello che è d'esempio per i più giovani.
Giovedì, 31 Gennaio 2019 10:04

Rugby Parma rientra da Rieti con 4 punti

Domenica positiva per i ragazzi di Liviu Pascu e Mono Gutierrez che rientrano dalla lunga trasferta di Rieti con quattro punti in tasca seppure con un rimpianto per l'ultima azione della partita che avrebbe potuto valere il punto di bonus offensivo.

I gialloblù partono con il piglio giusto e mantengono per i primi minuti la supremazia territoriale di fronte a un Arieti Rugby Rieti determinato e aggressivo nei punti di incontro che alterna percussioni centrali a giocate al largo in velocità. Una serie di falli da parte dei padroni di casa porta la Rugby Parma a giocare una palla in maul e a sbloccare il risultato con il giovane tallonatore Strina al 9′. La reazione reatina è ben contenuta dai parmigiani che mantengono comunque il pallino del gioco. Al 19′, un calcio di liberazione dei laziali permette a Righi Riva di contrattaccare ed impostare una bella azione alla mano, con Samuele Pelagatti che attacca la linea, approfittando anche del bel movimento di Zanichelli, oggi schierato all'ala, e segna intoccato. Ancora una volta i reatini reagiscono e nella seconda metà del parziale prendono in mano le redini del gioco costringendo gli ospiti ad arretrare.

Dopo aver retto per vari minuti alle ripetute percussioni, la difesa gialloblù capitola allo scadere con conseguente meta alla bandierina dell'ala di casa. La trasformazione non riesce e le squadre vanno al riposo sul 5-14.

Al rientro in campo, il vantaggio non è rassicurante, soprattutto quando i gialloblù si trovano in inferiorità numerica per il giallo a Cosmin Benchea per l'ultimo di una serie di falli della difesa. Gli amarantocelesti provano ad approfittarne, ma le giocate migliori non sono le loro e il punteggio rimane invariato. Ristabilita la parità numerica, al 21′ una serie ripetuta di percussioni da parte degli avanti parmigiani viene fermata da un fallo in prossimità della linea di meta che offre a Righi Riva l'opportunità di allungare dalla piazzola per il 5-17. Il doppio cambio di piloni gialloblù sembra dare il colpo di grazia alle speranze di rimonta dei laziali, con le mischie ordinate che diventano la piattaforma per attacchi in avanzamento. Al 30′, gli avanti di casa sotto pressione per una serie di mischie chiuse nei propri 5 metri, costringono l'arbitro ad assegnare la meta tecnica dopo l'ennesimo fallo su chiara occasione da meta. 5-24 e partita in ghiaccio con qualche minuto ancora per provare a incassare il punto di bonus. La mischia di casa si trova ancora in difficoltà sulla propria linea di meta e commette di nuovo una serie di falli in mischia chiusa allo scadere. Questa volta, però, la troppa fretta di giocare la palla porta ad un in avanti su placcaggio a cui segue il fischio finale.
Sicuramente una buona vittoria in trasferta per la Rugby Parma contro una compagine che in casa sarà un osso duro per tutti.

"Ci aspettavamo una partita molto fisica e così è stato– questa la dichiarazione di coach Pascu a fine match – Era importante portare a casa la vittoria in un incontro che sapevamo difficile e ci siamo riusciti. La mischia, tra alti e bassi, complessivamente è andata bene, soprattutto dopo i cambi nel secondo tempo con giocatori più freschi. La nostra giovane squadra sta crescendo molto bene e continuamente però, se vogliamo battere le squadre più forti, dobbiamo lavorare ancora. Anche domenica prossima ci aspetta una partita molto dura e fisica, forse anche più di quella di oggi. Dobbiamo essere preparati ad affrontare gli avversari fisicamente ma soprattutto a dare più velocità al gioco, al contrario di oggi quando siamo stati troppo lenti e abbiamo fatto un po' il gioco dell'avversario".

Domenica prossima, in occasione della prima giornata di riposo per il primo turno del 6 Nazioni, ci sarà il recupero della seconda giornata di campionato rinviata in ottobre per il Palio straordinario, contro il CUS Siena sul temuto campo del Sabbione.

RUGBY PARMA: Righi Riva, Zanichelli, (v. cap.), Rosi, Pelizza (64' Massera), Tucconi, Pelagatti S. (cap., 62' Imparato), Guatelli (52′ Manganiello), Benchea C., De Rossi, Slawitz, Colla (13' Zilioli, 44' Bandini), Bondioli, De Rosa, Strina (43' Cammi), Palma (61' Pelagatti M.). All.: Pascu e Gutierrez.

ARIETI RUGBY RIETI: Perugini V., Gudini, Rosati (35' Carotti F.), Ratilainen, Bozza, Pellegrino, Izzo, Carotti G. (v. cap.), Angelucci Al. (65' De Amicis), Steri (50' Paniconi), Rosati, Rossi (cap.), Biondi, Cucco, Perugini T. (55' Rinaldi); a disposizione: Chiaretti, Angelucci An., Del Zoppo. All.: Bordon.

Arbitro: Tommaso Battini (BO)
Arieti Rugby Rieti vs Rugby Parma: 5-24 (5-14) pt 0-4

MARCATORI:
1° T: 9' mt Strina tr Righi Riva, 19' mt Pelagatti S. tr Righi Riva, 39' mt Bozza nt,
2° T: 21' cp Righi Riva, 30' mt tecnica RPFC

NOTE: 48' giallo Benchea C.

L'Emilia-Romagna si illumina di rosa con le città tappa della 102^ edizione. Al via il conto alla rovescia. Partenza l'11 maggio da Bologna, poi Riccione, Ravenna, Modena, Carpi, passando per la Repubblica di San Marino. I luoghi simbolo che si coloreranno di rosa a partire dalle ore 18: Palazzo Re Enzo in piazza Maggiore a Bologna; la spiaggia di Riccione; il Mausoleo di Teodorico a Ravenna; la Torre della Ghirlandina a Modena; Palazzo dei Pio a Carpi; le tre Torri della Repubblica di San Marino. In tutta la Penisola 36 le città tappa che contemporaneamente illumineranno un loro luogo simbolo.

Bologna -

L’Emilia-Romagna si illumina di rosa, con le città tappa del Giro d’Italia. Un modo semplice e suggestivo di dare il via al conto alla rovescia di questa 102^ edizione della più importante competizione ciclistica nazionale e una delle più prestigiose al mondo, che proprio quest’anno vedrà protagonista il territorio regionale. A partire da Bologna, da cui la “Corsa Rosa” partirà l’11 maggio, passando per RiccioneRavennaModenaCarpi e la Repubblica di San Marino, tutte località di arrivo o partenza di una tappa.  

Ed esattamente 102 giorni prima dello start, vale a dire domani martedì 29 gennaio, dalle ore 18 alle 24, i monumenti e i luoghi simbolo delle città tappa del Giro – 36 lungo tutta la Penisola - si tingeranno di rosa

In Emilia-Romagna: la facciata di Palazzo Re Enzo in piazza Maggiore a Bologna; la spiaggia di Riccione; il Mausoleo di Teodorico a Ravenna; la Torre della Ghirlandina a ModenaPalazzo dei Pio a Carpi. Insieme alle tre Torri della Repubblica di San Marino.

E’ la seconda volta che il Giro d’Italia parte da Bologna, la precedente è stata 25 anni fa, nel 1994. Un progetto frutto della collaborazione tra Rcs/Gazzetta dello Sport e Regione Emilia-Romagna  con i Comuni di BolognaRiccioneRavennaModenaCarpi e il Governo della Repubblica di San Marino

Un importante appuntamento e una grande festa che tutta la regione si prepara ad accogliere con un ricco programma di iniziative e manifestazioni nel nome dello sport e del più genuino spirito agonistico. 

 

I LUOGHI SIMBOLO CHE SI COLORERANNO DI ROSA IN EMILIA ROMAGNA

Con Palazzo Re Renzo a pochi passi da Piazza Maggiore a Bologna, fin dal Medioevo cuore della vita pubblica cittadina, passando per Riccione una delle più rinomate località balneari dell’Adriatico, che illuminerà un’installazione sulla spiaggia in cui protagoniste saranno le cabine e il mare. La storia in primo piano anche a Ravenna, dove la scelta è caduta sul Mausoleo di Teodorico, opera imponente e unica nel suo genere, perfetta sintesi di influssi eterogeni del sesto secolo dopo Cristo, inserita nella Lista del Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco;  a Modena con la Ghirlandina, la Torre civica  simbolo della città, che sorge a fianco del Duomo romanico, insieme a Piazza Grande un altro sito  patrimonio dell'Unesco e a Carpi con la maestosa facciata rinascimentale di Palazzo dei Pio, il cui centro è marcato dalla Torre dell’Orologio

Infine San Marino dove l’illuminazione in rosa delle tre Torri (Rocca o Guaita, Cesta o Fratta e Montale)che contraddistinguono lo skyline del Monte Titano, simbolo per eccellenza della Repubblica, è partita già nella serata di venerdì 25 gennaio e proseguirà per una settimana.

 

LE TAPPE EMILIANO-ROMAGNOLE DEL GIRO D'ITALIA

Tappa 1, sabato 11 maggio – Bologna-Bologna (San Luca) – 8,2 km. Breve cronometro individuale con i primi 6 km piatti e i successivi 2 km in fortissima ascesa. Si percorrono strade cittadine ampie e prevalentemente rettilinee fino ai piedi della salita di San Luca di 2,1 km al 9.7% di pendenza media e con lunghi tratti oltre il 10/12% fino al picco del 16% in corrispondenza all’ultimo chilometro.

Tappa 2, domenica 12 maggio – Si riparte da Bologna in direzione sud, verso Fucecchio (FI).

Tappa 9, domenica 19 maggio – Riccione-San Marino (Rsm) (Sangiovese Wine Stage) – 34,7 km. Cronometro individuale suddivisa in due parti: la prima ondulata fino all’ingresso nel territorio della Repubblica di San Marino e la seconda in salita fino all’arrivo. Si procede per strade abbastanza articolate e ondulate fino a Faetano coprendo i primi 22 km. Dopo Faetano la strada impenna fino a pendenze in doppia cifra portando a Montegiardino, per raggiungere poi Fiorentino e conquistare l’arrivo nel Castello di Città di San Marino, in prossimità della principale porta di accesso al centro storico del Paese. Da Montegiardino fino all’arrivo l’altimetria presenta tratti in salita alternati a brevi contropendenze. Complessivamente si tratta di una salita per passisti scalatori.

Tappa 10, martedì 21 maggio – Ravenna-Modena – 147 km. Tappa completamente piatta attraverso la Pianura Padana ravennate e bolognese. Si attraversano diverse località come Lugo, Massa Lombarda, Granarolo nell’Emila e Crevalcore. Segue poi l’avvicinamento veloce e completamente piatto alla città di Modena e fino alla probabilissima volata a gruppo compatto.

Tappa 11, mercoledì 22 maggio – Partenza da Carpi direzione ovest, verso Novi Ligure (AL). 

 

Fonte: Regione ER

Il Modena batte il Mezzolara. Dopo due goal annullati nel primo tempo per fuori gioco, alla fine della ripresa segnano Sansovini, Ferrario e Ferretti. Ma la Pergolettese vince contro la Reggiana e rimane prima in classifica.

Di Manuela Fiorini – foto di Claudio Vincenzi

MODENA –

Bella partita quella che ha visto sul campo del Braglia i padroni di casa e il Mezzolara. Il Modena doveva vincere e lo ha fatto, anche se le sorti del match si sono delineate alla fine del secondo tempo.

Cominciano subito in attacco i Canarini, con un primo tempo che si gioca quasi tutto nella metà campo del Mezzolara. E il pallone viola la porta di Malagoli ben due volte, al 9° con Ferrario, che piazza la palla in reta su cross di Sansovini, e al 35° con Dierna che riesce a infilare la porta, ma l’arbitro Virgilio annulla entrambi i goal per fuorigioco.

Si fanno pericolosi anche Rabiu al 15° e Montella al 38° ma le occasioni goal non si trasformano in reti effettive. Nella ripresa, Mutti atterra Montella in area, l’arbitro fischia il rigore, mentre il giocatore del Mezzolara viene espulso per fallo. Tocca al bomber Ferrario andare sul dischetto, ma il tiro è troppo centrale e Malagoli para. Ancora 0-0. 

Finalmente il risultato si sblocca a favore del Modena al 60° con Sansovini che segna su assist di Baldazzi mandando la palla in rete: 1-0 per i padroni di casa. Parte subito al contrattacco il Mezzolara, Bolelli tira in porta, ma Piras non si lascia sorprendere e para. Un pallonetto deciso di Ferrario all’84° segna il raddoppio del Modena e mette al sicuro il risultato. 

Poco prima del fischio dell’arbitro, al 91°, segna anche Ferretti e sancisce definitivamente la vittoria dei Canarini, che portano a casa tre punti preziosi e inseguono la capolista Pergolettese, che vince contro la Reggiana e rimane a due punti di distacco.

Prossima sfida il 3 febbraio contro il Ciliverghe Mazzano.

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I crociati buttano via il doppio vantaggio contro la Spal dimostrando di non essere maturi per traguardi più ambiziosi della salvezza. Un incidente di percorso che non ci voleva a sette giorni dal big match contro la prima della classe.

Parma, 28 gennaio 2018 - di Luca Gabrielli

Follia pura al Tardini. Dopo un primo tempo in cui sembrava che il Parma avesse messo al sicuro la vittoria con due reti del solito Inglese, nella ripresa si consuma il dramma sportivo. La Spal riesce clamorosamente a capovolgere il risultato e a tornare a Ferrara con tre punti insperati. Valoti, Petagna e Fares nel finale di gara lasciano ammutoliti i tifosi parmigiani impotenti e increduli del risultato finale. I crociati sono subito partiti forte al 2' con il rigore trasformato da Roberto Inglese e all'inizio della ripresa è lo stesso bomber a raddoppiare per la squadra di casa ma la Spal cambia atteggiamento e da quel momento in poi si apre un'altra partita che vede il Parma in balia della squadra ospite. In mezz'ora i ragazzi di Semplici ribaltano il risultato e surclassano mentalmente e fisicamente i ducali.

Fallito l'esame di maturità, testa solo alla salvezza.

Ci si chiedeva se la squadra crociata potesse ambire a qualcosa di più della salvezza, obiettivo dichiarato dalla società. La risposta è arrivata ieri con ben tre schiaffi rifilati da una diretta concorrente. Il Parma quest'anno dovrà raggiungere il prima possibile i quaranta punti utili per restare in Serie A e mettere le basi per creare una squadra sempre più competitiva per i prossimi anni. I ducali dimostrano una mentalità ancora troppo fragile per conquistare un posto in Europa League, con l'incapacità di congelare un doppio vantaggio contro una squadra che dava l'impressione di essere alle corde dopo i primi due goal. Gli uomini di D'Aversa però dal 60' hanno smesso di giocare indietreggiando il baricentro e abbassando troppo il ritmo del gioco, dando così alla Spal la possibilità di tornare in gara. Una volta raggiunto l'incredibile pari tutti quanti sugli spalti hanno visto la squadra di casa completamente spaesata e da lì a pochi minuti Fares ha chiuso definitivamente i giochi. Un passo falso che non pregiudica nulla nella rincorsa alla salvezza ma che ridimensiona i sogni europei cullati negli ultimi tempi.

La settimana prossima ci sarà da giocare la partita delle partite allo Juventus Stadium ma quest'anno il Parma ci ha abituato a imprese fuori dall'ordinario. Potrà succedere di tutto ma è sicuramente la gara più difficile della stagione, facile da prepara come motivazioni ma molto complicata sotto il profilo tecnico. D'Aversa lavorerà sicuramente sui minimi dettagli perché contro la prima della classe la concentrazione dovrà essere massima e non si potrà concedere nulla.

 

I migliori sportivi di Sala Baganza: atleta dell'anno è Alice Merusi, Miglior squadra il Real Valbaganza, miglior allenatore Riccardo Bertoli. E la giovane promessa si chiama Aldo Pavarani.

Parma -

Si chiamano Alice Merusi, Riccardo Bertoli e Aldo Pavarani, le stelle dello sport salese che hanno brillato di più nel 2018, insieme ai giocatori della squadra seniores del Real Val Baganza.
Sono loro i ""Fantastici quattro" vincitori dei premi "Eracle" e "Diemmi", consegnati dall'Amministrazione comunale e dai presidenti delle società sportive agli atleti che si sono maggiormente distinti nell'anno appena concluso.

Premi che, come vuole la tradizione, sono stati assegnati durante la serata intitolata "Un anno di sport a Sala Baganza", che si è svolta venerdì 18 gennaio nella Sala convegni della Rocca Sanvitale, brillantemente condotta dallo scrittore sportivo Alessandro Freschi. E a festeggiare i vincitori è stata, come sempre l'intera comunità salese, dove l'attività fisica ha radici profondissime: tra i 5.600 abitanti del comune pedemontano, ci sono infatti oltre 700 persone tesserate con le tante società sportive del territorio.

 

MIGLIOR ATLETA DELL'ANNO: ALICE MERUSI

Il premio Eracle riservato al "Miglior atleta dell'anno" è andato ad Alice Merusi, seconda linea nella squadra femminile del Rugby Colorno, con cui si è laureata Campione d'Italia. Ma oltre a giocare, Alice si occupa anche di aiutare i più deboli, allenando i "Bufali", un team formato da ragazzi tra i 18 e i 30 anni segnalati dal Servizio Disturbi Mentali dell'AUSL di Parma. A consegnarle il premio è stato il presidente del Rugby Colorno femminile Ivano Iemmi.

 

MIGLIOR DIRIGENTE/ALLENATORE DELL'ANNO: RICCARDO BERTOLI DELL'A.S.D. BASEBALL CLUB SALA BAGANZA

Il premio Eracle "Miglior dirigente/allenatore dell'anno" se l'è aggiudicato Riccardo Bertoli dell'A.S.D. Baseball Club Sala Baganza. Riccardo, da una vita impegnato nel volontariato (è stato presidente dell'AVIS e oggi è il coordinatore locale dell'AUSER), da sempre allena i futuri campioni del batti e corri. Una passione che non va in letargo nemmeno in inverno, dedica gran parte delle sue mattinate a spiegare il baseball nelle scuole. Bertoli ha ricevuto il premio dalle mani del manager del Parma Baseball Gianguido Poma, ex campione del batti e corri nazionale che in passato ha allenato anche il Sala Baganza.

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MIGLIORE SQUADRA DELL'ANNO: IL REAL VAL BAGANZA SENIORES

La "Migliore squadra dell'anno" è stata invece il Real Val Baganza, più precisamente quella seniores, capace di vincere in modo trionfale la Prima Categoria guadagnandosi la qualificazione al Campionato di Promozione e riportando a Sala Baganza il calcio dilettantistico che "conta". Una squadra, quella di Mister Bianchi, con un ruolino di marcia impressionante: 61 punti in 30 partite. A consegnare il premio ai giocatori del Real Val Baganza è intervenuto Alessandro Melli, uno degli "Eroi di Wembley" del Parma, che oggi allena la squadra 2005 del Real Val Baganza.

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PREMIO "MARIANGELA DIEMMI"

Al baseball salese è andato anche il Premio "Mariangela Diemmi", dedicato alla memoria della professoressa di educazione fisica che ha insegnato alle scuole medie di Sala Baganza e riservato alla "Miglior promessa dell'anno" under 16. La promessa è Aldo Pavarani, classe 2007. Figlio d'arte (papà Luca ha militato a lungo nella squadra di baseball locale come esterno, vincendo anche una Coppa Italia di Serie B) Aldo è stato convocato nella Selezione Nazionale Sperimentale Under 12 (di fatto una Nazionale B, per gli atleti del penultimo anno della categoria), con la quale ha partecipato al Torneo di Buttrio (Udine), svoltosi dal 12 al 15 giugno. A premiare Aldo è intervenuto Roberto Bucci, dirigente e atleta dell'Associazione sportiva + Kuota.

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«Le tante persone che sono qui stasera, esprimono da sole quale sia il significato dello sport per Sala Baganza – ha commentato il sindaco salese Aldo Spina –. Fare sport nel nostro paese significa compiere un gesto collettivo, voglia di stare insieme, raggiungere dei risultati insieme. I premiati sono una bella rappresentazione di cosa può essere lo sport oggi e questi riconoscimenti sono diventati un'istituzione per la nostra comunità, non solo perché vengono consegnati ad atleti salesi, ma anche perché testimoniano il tessuto straordinario costituito dalle nostre società sportive».
«Il servizio che svolgono è un servizio pubblico – ha sottolineato il vicesindaco con delega allo Sport e all'Associazionismo Giovanni Ronchini –. Un patrimonio prezioso che va preservato. Sala Baganza è un luogo dove tantissimi cittadini praticano sport, tra i primi comuni parmensi come rapporto tra tesserati e abitanti. E non bisogna dimenticare l'impegno delle tante famiglie nel permettere ai loro ragazzi di praticare attività sportiva». A ribadire l'importanza dello sport è intervenuto anche il referente locale del Coni, Giovanni Squarcia: «Ci dà la possibilità di vivere in mezzo agli altri nel migliore dei modi».

 

Fonte: Comune di Sala Baganza

Un'altra vittoria esterna per i crociati nella fredda Udine con la rete decisiva dell'ivoriano, dopo il calcio di rigore firmato da Inglese. Altro balzo importante per raggiungere il prima possibile quota 40 punti per poi ambire al sogno Europa.

Parma, 20 gennaio 2019 - di Luca Gabrielli

La sosta invernale di una ventina di giorni non ha scalfito la determinazione dei ragazzi di D'Aversa che ritornano a casa con tre punti molto importanti per iniziare al meglio il girone di ritorno. Alla Dacia Arena si affronta l' Udinese alla ricerca spasmodica di una vittoria per allontanarsi dalla pericolosa zona retrocessione che butta nella mischia il neo acquisto ex crociato Stefano Okaka. Il mister gialloblu decide invece di non stravolgere la formazione e conferma il suo 4-3-3 di fabbrica con il tridente composto dalle frecce Gervinho e Biabiany ai lati del bomber Inglese. Solo panchina per il nuovo centrocampista Kucka prelevato dalla società turca del Trabzonspor.
Pronti via e dopo soli dieci minuti un'accelerazione di Gervinho manda in crisi la difesa bianconera causando un calcio di rigore. È la Var ad avvisare l'arbitro del fallo incontestabile e Roberto Inglese dagli undici metri non sbaglia, spiazzando l'incolpevole Musso. Per il Parma la gara si mette sui binari sperati e fino al termine del primo tempo amministra il vantaggio minimo senza alcun problema. Nella ripresa l'Udinese però alza il baricentro cercando il pareggio e due ottimi interventi di Sepe salvano i crociati ma la squadra di casa trova la meritata rete dell' uno a uno su un rimpallo in area di rigore, concluso da un colpo di testa del nuovo centravanti Okaka che spedisce il pallone alle spalle dell'estremo difensore crociato. Il Parma accusa il colpo e si rinchiude nella propria metacampo ma al 68' Gervinho si inventa uno dei suoi goal fenomenali: sugli sviluppi di un calcio d'angolo per l'Udinese, imbeccato da Stulac in velocità, l'ivoriano elude la marcatura di Opoku, si fa tutto il campo palla al piede e batte Musso. Una rete pazzesca che ricorda i coast di coast visti in passato dal celebre brasiliano Brigao del Palmeiras. È il colpo del ko del campione che non permette agli uomini di Nicola di reagire, così i crociati conquistano la quinta vittoria esterna e si riportano a ridosso della zona Europa.

Gervinho l'emblema di questa squadra

Non ci sono più aggettivi per descrivere le doti e i colpi del campione ivoriano che magari si estranea dal gioco per qualche minuto nell'arco delle partite ma gli basta una sola palla giocabile per capitalizzarla nel migliore dei modi. I suoi goal non sono mai banali, infatti la rete di ieri ricorda per bellezza e tecnica quella segnata contro il Cagliari. Gervinho rispecchia alla perfezione il gioco improntato fin dall'inizio della stagione da Roberto D'Aversa cioè una buona compattezza difensiva con i tutti i giocatori pronti a sacrificarsi e poi a colpire in contropiede sfruttando la velocità e la tecnica dell'ivoriano e di Biabiany e il grande fiuto del goal di Roberto Inglese. Con queste armi il Parma ora si trova a 28 punti e che piaccia o meno questo tipo di gioco ad aver ragione è proprio il mister. Domenica arriverà al Tardini la Spal, un'altra squadra bisognosa di punti salvezza che lotterà con il coltello tra i denti. Per il Parma un esame di maturità per capire se si potrà davvero ambire all' Europa League.

 

 

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Parma, 15 gennaio 2019 – La città di Parma ha presentato la sua candidatura alla federazione mondiale World Baseball Softball Confederation (WBSC) per ospitare i tornei internazionali di qualificazione di baseball per i continenti Europa ed Africa che permettono l'accesso alle XXII Olimpiadi di Tokyo 2020.

Tokyo rivedrà il baseball come disciplina olimpionica e ci sono grandi aspettative.

Una candidatura sfidante per Parma che si propone per accogliere un evento sportivo di grande portata e senza precedenti.

Se la scelta ricadrà sulla città sarà un'occasione unica: avremo la possibilità di ospitare le più importanti nazionali europee e la migliore africana che si avvicenderanno sul terreno di gioco per guadagnarsi la possibilità di qualificarsi e partecipare alle Olimpiadi. I posti sono solo sei in tutto il mondo.
Sarà una esperienza magica per atleti e spettatori che faranno tutto il possibile per farne parte. Se la scelta ricadrà su Parma l'intera città potrà promuovere la passione sportiva che la connota. L'evento si svolgerà nel mese di settembre.

 

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Il Modena perde il primo posto in classifica. Esordio in salita per Mister Bollini. La doppietta di Ferrario salva i Gialloblù, ma la Pergolettese vince e soffia il primo posto ai Canarini. Incalza anche la Reggiana. 

Di Manuela Fiorini – foto di Claudio Vincenzi

MODENA –

Un esordio in salita per Mister Bollini, che dopo l’esonero di Apolloni eredita una squadra un po’ sottotono e che, nonostante la doppietta di Ferrario che evita ai Canarini la seconda sconfitta della stagione, fa perdere al Modena il primo posto della classifica, a favore di un’agguerrita Pergolettese.

Al Braglia, la partita parte con due squadre che si fronteggiano con decisione, senza però arrivare in zona goal. Al 16° Faccioli para un buon tiro di Ferrario da fuori area. Ci riprova Montella al 22° con un bel cross, che però va a vuoto per mancanza di compagni pronti a intercettarlo.

Finalmente, al 24° un altro cross di Montella arriva a Ferrario che tira al limite dell’area e trova una falla nella difesa del Lentigione. Il tiro sorprende il portiere Faccioli: 1 a 0 per il Modena.

Non perde tempo il Lentigione, che riporta il risultato in pareggio al 37° con Bernasconi che tira una cannonata imparabile per Piras. Ci riprova il solito Ferrario a portare di nuovo i Canarini in vantaggio, ma il suo colpo di testa su corner, al 42°esce dal palo per un soffio. 

Il secondo tempo riprende sull’1 a 1. Il Modena sembra disperdere energie sbagliando una seria di passaggi e di cross. Il Lentigione passa in vantaggio al 63° con Roma che rimane solo in mezzo all’area e sorprende un Piras poco attento: 1-2 per gli ospiti.

Occasione goal per Sansovini al 73°, ma il pallone esce di poco dal secondo palo. Ci riprova al 77° con un tiro da distanza ravvicinata, ma Faccioli non si lascia sorprendere e respinge il pallone. Esce di poco dalla traversa anche la girata di Ferretti dal fondo all’81° e la bella rovesciata di Dierna all’84°, parata da un Faccioli decisamente in forma. 

La partita sembra virare verso una vittoria degli ospiti, ma accade il miracolo. Al 92° Ferrario viene atterrato in area e l’arbitro segna rigore per i Gialloblù: lo stesso Ferrario si posiziona sul dischetto e tira una cannonata che segna il pareggio per il Modena a un minuto dalla fine della partita. 

Sconfitta scongiurata, ma la Pergolettese, con la vittoria sull’Adrense “scippa” il primo posto in classifica al Modena. A soli due punti di distacco incalza anche la Reggiana. I gialloblù dovranno puntare alla vittoria e aggiungere tre punti preziosi domenica prossima contro l’Oltrepò Voghera. 

 

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Venerdì, 11 Gennaio 2019 17:02

Monster Frozen

Monster frozen: il parmigiano reggiano corre con Paolo Venturini nel luogo più freddo del pianeta.  L'atleta delle Fiamme Oro potrà contare sull'energia del Parmigiano Reggiano durante la sua corsa di 38 Km a – 60 C°. L'impresa, mai tentata prima, si terrà tra il 17 e il 22 gennaio in Jakutia, Siberia orientale.

Venturini: "Parmigiano Reggiano elemento base della mia dieta"

Parma, 11 gennaio 2019 – Il Parmigiano Reggiano sarà al fianco dell'atleta Paolo Venturini - in qualità di Main Sponsor - nella Monster Frozen: una corsa in solitaria di 38 chilometri che si terrà tra il 17 ed il 22 gennaio in Jakutia, il luogo abitato più freddo del pianeta, nella Siberia orientale.

Venturini, classe 1968, assistente capo della Polizia di Stato e atleta del gruppo sportivo delle Fiamme Oro, punta a coprire la distanza tra i villaggi di Tomtor e Ojmjakon in circa 4 ore. Le prove generali dell'impresa, mai tentata prima, erano state effettuate lo scorso febbraio a -43 C°, a gennaio però le temperature scendono ben oltre i -60 C°.

Tra i problemi principali da superare ci sarà quello della respirazione, poiché con l'umidità al 80% si inalano cristalli di ghiaccio, mettendo in pericolo gli alveoli polmonari ma prima ancora i denti. Anche la velocità di corsa va studiata: con un ritmo troppo elevato, il vento in faccia aumenterebbe il freddo percepito. Per questo motivo, il piano gara prevede di stare sotto i 10 Km/h per completare il tragitto in poco più di 4 ore.

Oltre alla preparazione atletica e all'abbigliamento, un altro aspetto fondamentale per la riuscita del progetto è l'alimentazione: «Molta pasta e Parmigiano Reggiano – spiega Venturini - sono alla base della mia dieta in vista della Monster Frozen data la loro facilità di digestione. Durante la gara mi alimenterò con Parmigiano Reggiano sia per l'apporto di sali minerali sia per il fatto che, anche se ghiacciato, si sbriciola e si può mangiare».

«Nel corso di questa impresa mai tentata prima – afferma Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano - Paolo potrà contare sul formaggio Parmigiano Reggiano per avere a disposizione tutta l'energia di cui avrà bisogno. Il Parmigiano Reggiano rappresenta un alleato unico degli sportivi e dei maratoneti, grazie ai suoi amminoacidi liberi, al suo calcio altamente assimilabile, ai sali minerali e alle proteine. Una riserva di energia ready-to-use prima, durante e dopo ogni sforzo fisico».

 

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Parma, 4 gennaio 2019 - Un esempio di impegno, di passione e dedizione alla disciplina sportiva ecco chi è Henry Asare Owusu il ragazzo che sabato ha vinto il titolo di campione italiano Esordienti U15 di Judo.

L'atleta, accompagnato da Lucia Rubini presidente del Kyu Shin Do Kai società con cui Henry gareggia, è stato ricevuto da Marco Bosi, vicesindaco con delega allo Sport del Comune di Parma e dal dirigente del Settore Sport Alessandro Puglisi.

"Ho iniziato quando avevo sei anni, grazie ad una collaborazione della scuola che frequentavo con il KSDK. Il judo mi è piaciuto da subito e mi sono impegnato. E' una disciplina che mi ha aiutato a crescere e maturare, sono felice di quello che sono diventato. Mi ha trasmesso valori importanti e mi ha tenuto alla larga dai guai. Il mio sogno sono le Olimpiadi e mi impegnerò al massimo per realizzarlo. Ringrazio il mio allenatore Luca Ravavanetti per come mi sta accompagnando nel mio percorso e per la pazienza. Sono stato fortunato a trovare una società che mi ha preso con sè e che ha creduto in me. Unico grande rammarico è che se riuscissi nell'impresa di diventare campione italiano U18, non potrò rappresentare l'Italia agli europei in quanto ho nazionalità ghanese nonostante sono nato e cresciuto qui " ha raccontato Henry Asare Owusu.

Il Vicesindaco si è complimentato con il giovane atleta che porterà sul tatami la nostra città e ha consegnato la spilla ufficiale del Comune di Parma che Henry porterà sulla casacca ufficiale a fianco di quella dello KSDK.

 

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Quarta vittoria esterna per i crociati che battono la Fiorentina grazie alla rete siglata nel primo tempo dal solito Roberto Inglese. Prova maiuscola del francese Biabiany che fa espellere nell'ultima mezz'ora il gigliato Vitor Hugo.

Parma, 26 dicembre 2018 - di Luca Gabrielli  Il cinismo sta diventando una consuetudine per la squadra emiliana che non bada al bel gioco ma alla sostanza. Si torna a casa con tre punti sudati nei 90' che portano il Parma a 25 punti attaccato al treno Europa e allungando ulteriormente sul Bologna, terz'ultimo in classifica. La caratteristica del gioco di mister D'Aversa ormai è ben nota: un'ottima organizzazione difensiva votata a concedere il meno possibile agli avversari e le ripartenze letali a capovolgere l'azione basata sugli esterni offensivi che possono essere Gervinho o il Biabiany di giornata. Se poi davanti hai un bomber come Roberto Inglese che trasforma in oro la mezza occasione concessa dalla Fiorentina, è molto più facile riuscire a fare punti contro squadre tecnicamente superiori. La squadra di casa ha prova fin da subito a sbloccare il risultato ma mai durante l'arco della gara impensierisce seriamente Luigi Sepe. Il Parma è sempre lì ad aspettare il momento giusto per colpire che si materializza al 46' del primo tempo. Una ripartenza orchestrata da Biabiany permette ad Inglese di trovarsi a tu per tu con l'estremo difensore Lafont che nulla può sul suo tiro ad incrociare che si insacca nell'angolino. I crociati danno il colpo del ko alla fine del primo tempo dopo che la Fiorentina aveva dato l'impressione di controllare le sorti della partita. Il canovaccio della ripresa non cambia con i gigliati che provano a raggiungere il pareggio con azioni confuse prive di mordente e il Parma che amministra il vantaggio. Rilevante è l'espulsione di Vitor Hugo causata dall'inesauribile Biabiany che costringe gli uomini di Pioli a terminare il match in dieci uomini e che sfiorano l'uno a uno con Pjaca. I crociati riescono a conquistare la quarta vittoria esterna stagionale in attesa dell'apertura del mercato di riparazione dove si aspettano dei ritocchi a centrocampo e in attacco da parte del Ds Faggiano.

Si attende la Roma agganciati alla zona Europa

Si gioca subito sabato prima della sosta invernale con la Roma di Di Francesco che arriverà al Tardini forti del tre a uno brillante ai danni del Sassuolo. La partita non è sicuramente delle più facili ma in questo campionato il Parma non finisce mai di stupire con risultati inaspettati contro squadre di caratura superiore. Si rivedrà probabilmente dal primo minuto l'ex di giornata Gervinho, voglioso di fare un'ottima prestazione al cospetto dei suoi ex compagni e tornerà sicuramente al centro della difesa il capitano Bruno Alves. Intanto i tifosi si godono l'attuale posizione di classifica a ridosso della zona Europa con quatte/cinque squadre raggruppate in una manciata di punti.

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Pessima prestazione dei crociati che mostrano una preoccupante involuzione nel gioco e nella tenuta mentale. Caprari e il sempreverde Quagliarella condannano il Parma nella ripresa. Nessuna sufficienza tra gli uomini di D'Aversa.

di Luca Gabrielli

Parma - 

Nulla da salvare nella prestazione del Parma al Marassi di Genova. Il gioco proposto da D'Aversa mette a nudo i limiti di una squadra votata solo al gioco di rimessa e mai alla costruzione della manovra. Se poi viene a mancare il giocatore di punta di quest'anno in attacco, quel Gervinho devastante nella prima parte di campionato, la squadra perde metà del proprio potenziale. Non una sola occasione che abbia potuto mettere in difficoltà l'estremo difensore doriano Audero e l'illusione di poter tornare a casa con un risultato positivo sfumata al 66' della ripresa con Caprari, abile a sfruttare un assist al bacio del belga Praet, libero di fare il bello e il cattivo tempo sulla fascia destra. A quel punto il Parma è crollato e tre minuti dopo il vecchietto Fabio Quagliarella ha raddoppiato e di fatto chiuso la partita con un preciso colpo di testa su imbeccata del solito Praet. Nulla da recriminare per i crociati, incapaci di rendersi pericolosi in tutti i novanta minuti e dando l'impressione di poter soccombere all'avversario da un momento all'altro.

 

PER FAGGIANO UN GENNAIO INFUOCATO ALL'APERTURA DEL MERCATO

Ci sarà molto lavoro da fare per il Ds Faggiano in questo mercato di riparazione, chiamato a sfoltire una rosa troppo ampia e soprattutto trovare qualche innesto giusto in ogni reparto, falcidiato dagli infortuni. In primis dovrà sostituire a centrocampo l'infortunato Alberto Grassi, out per tutta la stagione, con un mediano dinamico e di qualità. In difesa probabile che si possa cercare un terzino sinistro di spinta visto l'adattamento del centrale Gagliolo e soprattutto servirà fare qualcosa nel reparto offensivo apparso nelle ultime settimane poco incisivo sotto porta e troppo Gervinho-dipendente.
Insomma serviranno pochi ma decisivi interventi per poter raggiungere al più presto una salvezza tranquilla che sembra alla portata della società. Sabato si giocherà al Tardini il derby emiliano contro un Bologna in grande difficoltà in questa stagione. Un'occasione ghiottissima per poter ritornare a conquistare tre punti molto importanti soprattutto per il morale della squadra.

Modena - Pergolettese: la vittoria per 2-1 arriva dopo due pareggi consecutivi e porta la capolista a +5 sulla seconda. Reti di Ferrario e Baldazzi nel primo e secondo tempo.

Di Manuela Fiorini – foto di Claudio Vincenzi

MODENA –

Un match da brividi, e non solo per le rigide temperature che hanno imbiancato la città. La partita tra Modena e Pergolettese, rispettivamente al primo e secondo posto della classifica è iniziata al cardiopalma. Appena due i punti di differenza tra le due squadre, con i Canarini reduci da due pareggi consecutivi e i cremaschi con un “medagliere” di sei vittorie e un pareggio, che li ha portati a recuperare ben 7 punti dalla capolista.

La Pergolettese è partita infatti subito aggressiva. Ben tre le buone occasioni. Già dopo due minuti, Morello tenta di ribattere un tiro parato da Dieye all’interno dell’area piccola. Subito dopo Cazzamalli colpisce di testa su calcio d’angolo, ma il pallone è troppo alto. I cremaschi ci riprovano al 4’ con Franchi, che tira una buona punizione, stoppata dal portiere gialloblu.

Il Modena non sta a guardare e al 6’ si sposta in attacco nella metà campo avversaria. Boscolo Papo crossa in area, colpo di testa di Ferrario, ma niente da fare, il pallone vola troppo alto. Al 10’ altro cross di Ferrario per Montella, ma questi non riesce a concludere. Finalmente, al 16’ Ferrario riesce ad arrivare sulla respinta di Stucchi sul tiro di Messori da fuori area e mette la palla in rete: 1-0 per il Modena.

Nella ripresa i Canarini sembrano avere un po’ esaurito le energie, mentre gli ospiti si fanno ancora pericolosi. Cross di Franchi al 50’, ma la palla viene respinta e allontanata dall’area. Al 58’ ancora un’occasione goal per la Pergolettese su tiro di Muchetti che tira in porta al limite dell’area, ma il pallone colpisce un compagno di squadra. I cremaschi si rendono ancora pericolosi al 62’, quando Dieye è costretto a uscire su un corner. 

I Canarini mettono al sicuro il risultato con rete di Baldazzi al 72’, su calcio di punizione. Reagiscono gli ospiti. Morello manca la porta vuota e spreca l’occasione del 2-1 quando ormai si è arrivati al 75’. Finale da brividi a pochi secondi dal 90’, con rete di Piras che tira in porta da fuori area, ma il fischio dell’arbitro segna la fine della partita e la vittoria del Modena, che allunga di 5 punti sulla Pergolettese, che rimane in seconda posizione, ma più distanziata.

Prossima sfida contro il San Marino il 23 dicembre.

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Soltanto un metro arbitrale a senso unico per tutti gli 80 minuti nega all'Arca Gualerzi Amatori la possibilità di realizzare il colpaccio contro l'imbattuto Civitavecchia nell'ultima gara del 2018.

23 a 18 per i laziali il risultato finale con l'Amatori Parma che riesce a conquistare il punto di bonus difensivo dopo 10 minuti di recupero e numerosi falli da parte degli avversari grazie a Calì nell'ultima azione in meta che finalizza una bella azione d'attacco multifase iniziata nei propri 22 in difesa.

L'inizio è tutto i blucelesti che sbloccano il risultato dopo 10 minuti con Negrello dalla piazzola a capitalizzare 10 minuti di dominio territoriale e allungano con Cantoni al 18' che recupera palla a centrocampo da un in avanti avversario su calcio di Negrello e si invola in meta. I laziali recuperano portandosi a meno uno con i calci di Calandro al 23' e 32' e chiudono il primo tempo in vantaggio con la stessa apertura ospite a tempo scaduto.

La ripresa si gioca ad un ritmo molto basso con continui fischi da parte del direttore di gare e conseguenti lunghe pause ed è il Civitavecchia che allunga grazie ad una dubbia meta tecnica ma pronta è la risposta bluceleste con Negrello dalla piazzola che riporta sotto il break i compagni. Nel finale arriva la prima meta ospite su azione con Manuelli puntualmente trasformata da Calandro dopo 5 minuti di pressing nei 22 blucelesti. Sembra finita con pochi minuti ancora da giocare ma i blucelesti, punti nell'orgoglio dalla discutibili scelte arbitrali, vogliono il bonus a tutti i costi e si riversano nella metà campo avversaria fino alla sospirata meta di Calì all'ultima azione.

Amara consolazione per i ragazzi blucelesti che giocando probabilmente la miglior partita della stagione pagano a caro prezzo alcune decisioni arbitrali con i ragazzi di De rossi che in una partita sostanzialmente tranquilla si sono visti comminare 3 cartellini gialli e subire una meta tecnica mentre si è sorvolato per tutta la partita sui fuorigioco nei punti di incontro e soprattutto nei placcaggi al collo o in ritardo.

A fine gara nonostante il risultato finale coach De Rossi è soddisfatto della prova dei propri ragazzi che hanno riscattato l'opaca prova di Siena di 7 giorni prima e possono così guardare con più fiducia al futuro, partendo dal derby di Parma in programma il 13 gennaio dopo la sosta natalizia.

Arca Gualerzi Amatori – Civitavecchia Centumcellae 18-23(Pt 8 - 9)

Marcatori: Pt 10'cp Negrello, 18'm Cantoni, 23'cp Calandro, 32'cp Calandro, 44'cp Calandro; St 51'm tecnica Civitavecchia, 55'cp Negrello, 77'm Manuelli tr Calandro, 90'm Calì tr Negrello.
Arca Gualerzi Amatori:Tonelli; Letizia, Bianconi, G. Torri (Cap.), Guidi (50' Masini); Negrello, Mezzadri; Balestrieri, Cantoni, Massaroli (78' Scarica); Corradi (50' Armantini), Ciusa; Staibano (35' Amin Fawzi) (51' Calì), Saccò, Bertozzi (77' Amin Fawzi). Non entrati: Sandri, Carpi. All.: De Rossi
Civitavecchia Rugby Centumcellae:Crinò; Mellini Susca, Carabella, Cerquozzi, Raponi; Calandro, Martinelli; Gentili, Fiorini, Fraticelli; Manuelli (Cap.), Natalucci; Giordano, Orchi, Cocivera. Non entrati: Berni, Nastasi, Simeone, Nocchi, Olivieri, Centracchio, Caprio. All.: Granatelli - Tronca
Arbitro: Gianluca Gnecchi (Brescia)
Ammoniti: 16' Martinelli (Civitavecchia), 25' Tonelli (Amatori), 43' Amin Fawzi (Amatori), 74' Calì (Amatori)
Punti conquistati in classifica: Amatori Parma 1; Civitavecchia 4

 

I ragazzi di D'Aversa non vanno oltre all'uno a uno contro il Chievo, ultimo in classifica, in una partita dai buoni ritmi e dalle tante occasioni. Splendido il goal del capitano portoghese, siglata con una potente punizione dai 30 metri.

di Luca Gabrielli - Parma, 9 dicembre 2018 -

Il Parma non si dimostra cinico e letale come in altre occasioni e non riesce ad avere la meglio al Tardini contro i clivensi, al quarto pareggio consecutivo dopo il ritorno in panchina di Domenico Di Carlo. Assenze importanti per i crociati con Grassi che ha chiuso anzitempo la stagione per la rottura del crociato e Gervinho che probabilmente si rivedrà all'inizio del 2019 ma sostituiti al meglio con Rigoni e Di Gaudio autori, soprattutto quest'ultimo, di una buona prestazione. Tutti si aspettavano la più classica rete dell'ex di Roberto Inglese e invece a pareggiare lo svantaggio firmato da Stepinski a metà del primo tempo è stato il capitano Bruno Alves che a 38 anni appena compiuti regala una vera perla al pubblico del Tardini. Una punizione potentissima scagliata da più di trenta metri che si insacca alle spalle di un incolpevole Sorrentino all'incrocio dei pali. Lo stadio applaude estasiato la meravigliosa giocata che ha ricordato le gesta di Zola, Chiesa, Veron e Mutu, qualche campione che aveva deliziato il palato della gente di Parma. La sfida si infiamma dopo l'uno a uno e nella ripresa, a mezz'ora dal termine, gli ospiti restano in dieci uomini a causa della doppia ammonizione ai danni di De Paoli che finisce anzitempo negli spogliatoi. I crociati si buttano in avanti incoraggiati dai cori dei tifosi e il massimo sforzo lo produce proprio l'ex Inglese che colpisce il palo con una botta violentissima a 5' dal temine. La partita si conclude con un pareggio giusto che lascia l'amaro in bocca a entrambe le squadre.

Occasione persa o punto guadagnato?

È la domanda che si pongono i tifosi dopo i 90' minuti visti al Tardini. Contro l'ultima in classifica verrebbe da dire che i tre punti erano d'obbligo ma il Chievo visto nell'ultimo mese dopo il ritorno in panchina di Di Carlo sta dimostrando di non meritare l'attuale posizione in classifica. Il Parma ha dovuto affrontare una squadra ben organizzata e preparata atleticamente che non ha mai mollato un contrasto. Da sottolineare anzi la pronta reazione dei ragazzi di D'Aversa che grazie alla prodezza del capitano hanno riagguantato immediatamente il pareggio e in seguito hanno alzato il ritmo conducendo la partita. Resta il rimpianto del palo di Inglese che ancora adesso sta tremando ma si è visto un buon gioco e voglia di vincere da parte dei giocatori.
Ora ci sarà da preparare la trasferta insidiosa di Marassi contro la Sampdoria ma giocando con questa determinazione sarà possibile tornare a casa con un risultato positivo.

Passo falso per l'Arca Gualerzi Amatori che nell'ottava giornata di campionato subisce la sconfitta sul campo del Cus Siena interrompendo così la striscia di 3 vittorie consecutive.

14 a 3 il risultato finale con Siena che segna una meta per tempo approfittando degli errori in attacco dei blucelesti e capitalizzando le poche occasioni in cui entrando nei 22 dei ragazzi di De Rossi si è resa pericolosa.

Partita vinta con merito dagli universitari che per tutti gli 80 minuti hanno respinto gli attacchi blu celesti e quando in possesso del pallone hanno usato efficacemente il piede per rimandare gli avversari in difesa mentre da parte dell'Arca Gualerzi molti errori in fase di handling che hanno vanificato il buon lavoro in touche e nelle mischie ordinate.

Cus Siena – Arca Gualerzi Amatori 14 – 3 (Pt 7 – 0)

Marcatori: Pt 32'm Capresi tr Bartolomucci; St 52'cp Negrello, 75'm Bartolomucci tr Bartolomucci
Cus Siena Rugby: Rossi; Faleri (45' Grazi), Capresi, Bartolomucci (50' Cianti), Gembal; Mondet, Trefoloni (Cap.); Moscatello, Fusi, Turchi (68' Halderman Mezzetti); Mariani Carmignani, Landi (35' Rocchigiani); Duprè De Foresta (45' Pezzuoli), Tanzini, Comandi. Non entrati: Tarloni, Bocci. All.: Sacrestano
Arca Gualerzi Amatori: Bianconi; Guidi (76' P. Dodi), Letizia (62' Mezzadri), Masini, Carpi (59' Sandri); G. Torri (Cap.), Negrello; Balestrieri, Massaroli (41' Cantoni), Ciusa (67' Rossi); Corradi, Armantini (59' Scarica); Calì (41' Fawzi), Saccò, Bertozzi. All.: De Rossi
Arbitro: Domenico Gargiulo (Napoli)
Ammoniti: 52' Bartolomucci (Siena)
Punti conquistati in classifica: Cus Siena 4; Amatori Parma 0

Quasi 13 mila biglietti venduti e coreografie degne della massima serie nella Curva Montagnani accompagnano una partita molto attesa. Al 66° il bomber Ferrario sigla il goal della vittoria. I gialloblù mantengono il primo posto sul podio e distanziano i “cugini” di 8 punti.

Di Manuela Fiorini – foto di Claudio Vincenzi

MODENA –

Un entusiasmo e un tifo da serie A, con un record di quasi 13 mila biglietti venduti e coreografie spettacolari hanno fatto da sfondo al derby emiliano Modena – Reggio Audace, disputatosi allo Stadio Braglia e vinto dai padroni di casa per 1-0. 

Partita equilibrata, ma intensa, preceduta da un omaggio dei presidenti delle due società allo scomparso Paolo Ponzo, ex giocatore delle due squadre. La Curva Montagnani attende “dipinta” di bianco, poi parte la coreografia da brivido. Prima si disegna il fiume Secchia, poi compaiono le sagome di due giocatori con le maglie delle due squadre avversarie su uno sfondo gialloblù. Immancabili gli sfottò che sottolineano una rivalità ironica e goliardica, mai irrispettosa, mentre sventolano bandiere e compaiono canarini giganti. Buona presenza anche dei tifosi granata.

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Fischio dell’arbitro, inizia la partita. Dopo tre minuti Zamparo prova il tiro in porta dalla distanza, ma il pallone è out. Bisogna aspettare il 17° per vedere un altro tiro in porta, ma Cavagna trova un Dieye pronto, niente da fare per i granata. Si fanno sentire i Canarini: Boscolo Papo tenta di andare a segno di testa, ma manca il pallone. Al 24° Ferrario intercetta un pallone vagante e mira alla porta con una girata al volo: colpisce la rete esterna, peccato!

Ci riprova poco dopo Baldazzi, tiro deviato da Narduzzo in angolo. Al 27° Messori sfiora il goal, ma il portiere granata difende la porta e para anche la bella punizione di Loviso negli ultimi minuti del primo tempo. L’arbitro Di Marco segna un minuto di recupero, ma non succede nulla di nuovo. Il primo tempo si conclude a reti inviolate.

Il secondo tempo inizia senza cambi. Dopo nove minuti punizione per il Reggio Audace, ma la palla finisce out. Il ritmo della partita sembra calare, finché al 66° il bomber Ferrario segna l’1-0 mentre esplode lo stadio Braglia. Lo stesso Ferrario ci riprova due minuti dopo, ma i granata fanno muro. Parte il carosello dei cambi nella parte finale della partita. Bellini sostituisce Sansovini, Ferrario esce ed entra Ferretti. 

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Il Reggio Audace parte al contrattacco, ma il Modena è attento al risultato. Esce anche Messori tra gli applausi ed entra Gerace. Sei i minuti di recupero. I granata non si fanno mai pericolosi e si arriva al fischio finale senza grosse sorprese. Il derby è tutto gialloblù. 

Il Modena conquista così 3 punti preziosi che lo mantengono al primo posto della classifica, e allunga la distanza dai “cugini”: 8 i punti di differenza. Prossima sfida a Sasso Marconi, ancora tutta emiliana.

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I crociati escono sconfitti da San Siro commettendo alcuni errori nelle azioni chiave. Un'altra partita sontuosa da parte di Roberto Inglese e paura per l'infortunio a Gervinho accorso nella ripresa.

di Luca Gabrielli - Parma, 2 dicembre 2018 - 

È mancato davvero poco al Parma per tornare a casa con qualche punto nello scontro al vertice contro il Milan. Non si è visto sicuramente un grande spettacolo a San Siro ma i crociati, dopo un primo tempo giocato su buoni ritmi, sono riusciti a sbloccare il risultato al 50' con un preciso colpo di testa di Roberto Inglese sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Gli uomini di D'Aversa con la rete del vantaggio avrebbero potuto amministrare al meglio il risultato giocando di rimessa come piace a loro ma dopo neanche cinque minuti i rossoneri hanno riportato il risultato in parità approfittando di una sciagurata palla persa di Scozzarella. Cutrone non è tipo da buttare via certi regali e con una girata in diagonale è riuscito a battere l'estremo difensore crociato Sepe. Dopo l'uno a uno la partita ha preso tutta un'altra piega. Lo stadio si è infiammato e a venti minuti dalla fine, dopo aver consultato la Var, l'arbitro Calvarese ha concesso un calcio di rigore al Milan per un fallo di mano del difensore crociato Bastoni. Dal dischetto l'ivoriano Kessie non ha sbagliato e ha regalato la vittoria ai supporters milanisti.

Paura per Gervinho in vista del match contro il Chievo

Un buon Parma quello visto a San Siro con la netta sensazione che si potesse vincere o almeno pareggiare questa partita, specialmente dopo essere passati in vantaggio con Inglese. I crociati non hanno sofferto più del dovuto la manovra di un Milan in emergenza da qualche settimana, mostrando ancora una buona compattezza tra i reparti e la giusta mentalità nell'affrontare squadre più blasonate. Unica pecca di giornata è quella di non essere riusciti a conservare il vantaggio trovato nella ripresa, lasciando il pallino del gioco alla squadra di casa. Ma di fronte si aveva comunque il Milan, con ambizioni ben più alte di quelle de Parma e non si può quindi criticare una squadra che, reduce da tre promozioni consecutive, si trova già a venti punti in classifica. Piuttosto preoccupa l'uscita dal campo di uno spento Gervinho che è tornato in panchina zoppicando. Nei prossimi giorni verranno fatte le dovute valutazioni mediche nella speranza che già da domenica possa esserci nella partita in casa contro il Chievo. Un elogio in particolare va fatto al bomber Roberto Inglese che ormai non stupisce più per le prestazioni da uomo squadra sfoggiate da quando gioca a Parma. Il Ct della Nazionale Mancini dovrà sicuramente prendere appunti vista la penuria di centravanti che affligge l'Italia.