I Carabinieri reggiani hanno sequestrato quasi un chilo di Speed, conosciuta in Asia anche con i nomi di Ice o Shaboo, per un controvalore di 400.000 euro. Le analisi dei RIS di Parma hanno rivelato un grado di purezza pari al 90%. Arrestati 2 vietnamiti e un cinese.
Reggio Emilia, 30 aprile 2014 - di Ivan Rocchi
Nel mercato reggiano della droga si è affacciato un nuovo imprenditore. Secondo le indagini condotte dai Carabinieri del Nucleo Provinciale di Reggio Emilia, la malavita cinese si sarebbe infatti alleata con altre fazioni asiatiche per entrare con prepotenza nel traffico delle droghe sintetiche. Lo dimostra anche l’ultimo colpo messo a segno dai militari, che stamattina hanno sequestrato 951 grammi di metanfetamina in cristalli per un valore stimato di circa 400.000 euro e hanno arrestato con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti il cittadino cinese Paopao Ji, 28enne residente a Sassuolo (MO) e i cittadini vietnamiti Thui Lai Xuan, 29enne, e Cuong Vu Anh, 26enne, entrambi senza fissa dimora.
I tre avevano trasformato la loro stanza d’albergo in un covo dove depositare soldi e droga. Probabilmente avevano scelto proprio quel luogo perché si trova nelle vicinanze di un’area come quella di via Turri, dove la malavita gestisce anche l’altrettanto remunerativo affare dello sfruttamento della prostituzione. La droga era destinata ai giovani, sia orientali che emiliani, che frequentano discoteche e locali notturni. La metanfetamina viene spesso fumata o iniettata, con effetti di gran lunga superiori alle altre modalità di assunzione. L’effetto molto lungo (anche più di 6 ore) è una delle caratteristiche principali di questo tipo di sostanze, che dal punto di vista di chi ne abusa la differenziano dalla cocaina. L’immissione nel mercato della metanfetamina, di per sé già altamente tossica, sarebbe stata ancora più nociva per la salute degli eventuali consumatori, se si considera che la droga veniva occultata all’interno di flaconi pieni di acetone, con il quale sarebbe potuta venire facilmente a contatto.
L’operazione ha avuto origine in seguito al recente arresto di un altro cittadino cinese per il possesso di varie dosi della stessa droga, il quale si trovava in contatto con il cinese coinvolto nell’operazione odierna. I tre accusati di concorso in detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti questa mattina sono comparsi davanti al Tribunale di Reggio Emilia per rispondere delle accuse loro contestate. Da registrare che in prima battuta le analisi sullo stupefacente sequestrato, immediatamente eseguite dal RIS dei Carabinieri di Parma, ne hanno rivelato un grado di purezza pari al 90%.
Gli agenti della Volante hanno rinvenuto all'interno dei calzini e della biancheria intima involucri termosaldati contenenti stupefacente del tipo cocaina e marijuana per un peso complessivo di 14,8 grammi.
Modena, 30 aprile 2014
E' stato arrestato ieri sera, da personale della locale Squadra Volante, R.M., nato a Modena, classe 1993, con precedenti di Polizia, responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
La Volante stava transitando in via Pegolesi, quando gli agenti hanno notato R.M., che in stato di evidente agitazione, alla vista della Polizia, ha cercato di eludere un possibile controllo. Bloccato, è stato rinvenuto un bilancino di precisione digitale, ancora sporco di sostanza stupefacente del tipo cocaina e la rimanenza di alcune foglie di marijuana, oltre ad una dose termosaldata.
L'uomo è stato accompagnato in Questura per ulteriori accertamenti. Occultati all’interno dei calzini e della biancheria intima sono stati recuperati altri cinque involucri termosaldati contenenti stupefacente del tipo cocaina e marijuana per un peso complessivo di 14,8 grammi.
La perquisizione, alla luce dei precedenti specifici in capo al modenese, è stata estesa all’abitazione, all’interno della quale sono state rinvenute alcune dosi di eroina in un involucro termosaldato e 2 grammi di marijuana, oltre a due buste in cellophane di colore rosso e bianco con la presenza di alcuni fori, palesemente utilizzate per il confezionamento dello stupefacente, e 250,00 euro, suddivise in banconote di vario taglio, possibile provento di spaccio. Il tutto è stato sottoposto a sequestro, unitamente ai cellulari con i quali con tutta probabilità R.M. intratteneva i rapporti con i clienti.
Al termine degli accertamenti, su disposizione del Magistrato di turno, R.M. è stato associato presso la locale Casa Circondariale Sant’Anna.
Una studentessa minorenne stamattina è stata picchiata con schiaffi e calci da un diciottenne di origini ghanesi per una disputa sul posto a sedere.
Reggio Emilia, 29 aprile 2014 - di Ivan Rocchi
Purtroppo, come più volte segnalato dalla stampa locale, gli utenti dei trasporti pubblici a Reggio non se la passano troppo bene. Tra guasti ai mezzi, incidenti, disservizi e scioperi, prendere l'autobus è diventata quasi un'impresa. I più penalizzati sono studenti e lavoratori, che spesso si ritrovano ad affollare mezzi già al limite della capienza. Purtroppo lo sa bene la studentessa minorenne che stamattina è stata picchiata con schiaffi e calci da un diciottenne di origini ghanesi, proprio per una disputa sul posto a sedere.
Tutto è iniziato con un diverbio tra i due, che stamattina poco prima delle 8.00 erano saliti su un mezzo in partenza da piazzale Marconi (davanti alla Stazione centrale). Ma dalle parole il ragazzo è passato rapidamente ai fatti, colpendo ripetutamente la minorenne. A causa dell'aggressione la ragazza è svenuta, ed è stata soccorsa da un'ambulanza. La vittima è stata poi dimessa con una prognosi di 3 giorni. Nel frattempo, vedendo arrivare la Polizia, l'autore dell'aggressione è salito su un altro autobus per raggiungere la scuola, ma è stato fermato e denunciato per lesioni personali.
L’uomo voleva protestare per le condizioni dell’alloggio di edilizia popolare che occupa con la famiglia -
Reggio Emilia, 29 aprile 2014 - di Ivan Rocchi -
Voleva richiamare l’attenzione degli operatori dei servizi sociali sulla necessità di interventi agli infissi dell’abitazione di edilizia popolare dove risiede con la famiglia. Ma per farlo non ha esitato a entrare negli uffici con una bottiglia di benzina e un accendino, minacciando di cospargersi il corpo con il liquido infiammabile per poi darsi fuoco. Dopo una lunga trattativa i carabinieri di Correggio sono riusciti a farlo desistere, ma lo hanno denunciato alla Procura reggiana per interruzione di pubblico servizio.
Un 45enne di origine campana, da tempo residente a Correggio, si era recato ieri mattina intorno alle 12.00 presso gli uffici dei Servizi Sociali Integrati del comune nella Bassa reggiana per lamentare infiltrazioni di acqua piovana dai serramenti dell’abitazione di edilizia popolare che occupava, che rendevano l’appartamento umido e malsano per la famiglia. A suo modo di vedere, però, gli operatori non gli prestavano sufficiente ascolto. Così ha deciso di inscenare il suicidio.
A questo punto i Carabinieri hanno iniziato a trattare con l’uomo, cercando di tranquillizzarlo. Nel frattempo gli si avvicinavano, piano piano. Ma il timore che potesse compiere l’insano gesto ha indotto gli uomini dell’Arma a scegliere la strada del dialogo. Un lungo dialogo, fatto di comprensione e rassicurazione, che alla fine ha convinto l’uomo ad accogliere l’invito dei militari e a desistere dal suo proposito.
Via Mirandola, lavori incompiuti o una nuova tecnica di asfaltatura? La sicurezza stradale è assicurata?
- di LGC -
Parma 26 Aprile 2014 --
La strada è stretta e lunga. Attraversando campi e casette via Mirandola conduce rapidamente da via traversetolo all'abitato di Porporano. Non è certamente una direttrice a alta densità di traffico ma bella da percorrere a piedi, in bici e in moto. Nelle ore diurne di giornate assolate non è difficile schivare le buche ma di sera le stesse potrebbero diventare trappole pericolosissime. Percorrendo la strada nei giorni scorsi, anche su sollecitazione di alcuni residenti, è subito saltato all’occhio il patchwork di rappezzature.
Una striscia sul lato destro, di colpo e senza apparente ragione, si interrompe e prosegue più avanti su quello sinistro. Ma prima e dopo i due riempimenti, in entrambi i casi, proseguono nella deficienza d’asfalto con un dislivello di molti centimetri.
A rischio sono le coppe dell’olio, i cerchioni ma soprattutto i ciclisti e i motociclisti. La probabilità di caduta è elevatissima e forse addirittura superiore a quella precedete agli interventi di asfaltatura.
Una domanda sorge spontanea: un tecnico comunale ha fatto un sopralluogo prima e dopo l’esecuzione dei lavori?
E se sì, cosa ha visto? Quale la logica che ha fatto decidere per un intervento di quella natura?
Maltrattamenti in famiglia aggravati, lesioni e violenza privata le accuse mosse ad un 30enne di Reggio Emilia dai Carabinieri di San Polo d'Enza -
Reggio Emilia, 23 aprile 2014 - di Ivan Rocchi
Non gli era proprio andato giù il fatto che la compagna avesse scambiato due parole con un cliente del bar dove lavora. Così, quando è andato a riprendere la donna a Canossa alla chiusura del locale, il 30enne residente a Reggio Emilia è andato in escandescenze e ha inchiodato la macchina in mezzo alla strada per picchiarla. Lei ha provato a fuggire, ma è stata subito raggiunta dall'uomo, che prima l'ha atterrata e poi l'ha afferrata per i capelli per trascinarla sull'auto. La donna ha provato a fare resistenza, ma il compagno ha risposto con calci e pugni. Per fortuna, le urla della donna vedevano l'intervento di alcuni cittadini, che oltre a dare l'allarme al 112 facevano desistere l'uomo, poi fuggito.
Ma una volta partite le indagini dei Carabinieri per rintracciare l'uomo, è emersa la verità sul rapporto tra i due. L'episodio dell'altra notte infatti era stato solo l'ultimo di una lunga serie. La donna viveva nel terrore da ben due anni, ovvero da quando aveva iniziato la convivenza. Il compagno non aveva esitato a pestarla neppure quando era incinta. Alla base dei maltrattamenti ci sarebbe la folle gelosia dell'uomo, che era riuscito a mettere la donna in una condizione di totale sudditanza psicologica, tanto che lei aveva paura anche solo a incrociare il suo sguardo. E proprio per questo, probabilmente, anche questa vicenda di continue violenze famigliari non sarebbe mai venuta a galla se fosse rimasta confinata tra le mura domestiche.
Dopo il pestaggio in strada, la donna è stata condotta in ospedale, da dove è stata poi dimessa con una prognosi di 4 giorni per le lesioni. I medici hanno riscontrato anche ecchimosi causate da violenze precedenti. I carabinieri di San Polo d'Enza hanno quindi denunciato alla Procura reggiana il 30enne con l'accusa di lesioni personali, violenza privata e maltrattamenti in famiglia, aggravati dal fatto di essere stati compiuti ai danni di donna incinta.
Controlli della Polizia Municipale: rinvenuta un’auto rubata il 3 aprile scorso a Casalpusterlengo e sequestrati 17 mazzi di fiori durante un servizio di controllo del territorio in via del Capitolo -
Piacenza, 17 aprile 2014 -
Nel corso dell’abituale servizio di pattugliamento del territorio, gli agenti della Polizia Municipale avevano notato già da alcuni giorni un’auto in sosta nello stesso luogo e in identica posizione, in via Borghetto. Di qui il controllo scattato nella mattinata di mercoledì 16 aprile, con le verifiche effettuate in contatto con la sala operativa che hanno permesso di identificare il mezzo – una Rover di colore azzurro – come oggetto di furto il 3 aprile scorso a Casalpusterlengo, con il conseguente abbandono in centro storico. Sono state avviate le pratiche per la restituzione al legittimo proprietario.
Nella mattinata odierna, invece, durante un servizio di controllo del territorio in via del Capitolo, sono stati sequestrati 17 mazzi di fiori abbandonati da un venditore ambulante alla vista della pattuglia. Data la natura deperibile del bene e l’ottimo stato di conservazione, si è proceduto all’immediata donazione a scopo benefico, a favore della parrocchia di Nostra Signora di Lourdes.
(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)
Controlli della Polizia Municipale: rinvenuta un’auto rubata il 3 aprile scorso a Casalpusterlengo e sequestrati 17 mazzi di fiori durante un servizio di controllo del territorio in via del Capitolo -
Piacenza, 17 aprile 2014 -
Nel corso dell’abituale servizio di pattugliamento del territorio, gli agenti della Polizia Municipale avevano notato già da alcuni giorni un’auto in sosta nello stesso luogo e in identica posizione, in via Borghetto. Di qui il controllo scattato nella mattinata di mercoledì 16 aprile, con le verifiche effettuate in contatto con la sala operativa che hanno permesso di identificare il mezzo – una Rover di colore azzurro – come oggetto di furto il 3 aprile scorso a Casalpusterlengo, con il conseguente abbandono in centro storico. Sono state avviate le pratiche per la restituzione al legittimo proprietario.
Nella mattinata odierna, invece, durante un servizio di controllo del territorio in via del Capitolo, sono stati sequestrati 17 mazzi di fiori abbandonati da un venditore ambulante alla vista della pattuglia. Data la natura deperibile del bene e l’ottimo stato di conservazione, si è proceduto all’immediata donazione a scopo benefico, a favore della parrocchia di Nostra Signora di Lourdes.
(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)
I controlli hanno riguardato alcune zone solitamente interessate dal fenomeno quali le intersezioni stradali poste nei pressi dei complessi residenziali "Prora" e "Direzionale 70" di via Giardini -
Modena, 16 aprile 2014 -
Personale in servizio presso il Posto di Polizia Centro e la Polizia Municipale di Modena ha effettuato, nel corso della giornata di ieri, un servizio straordinario di controllo del territorio per contrastare il fenomeno dell'accattonaggio in città.
I controlli hanno riguardato alcune zone solitamente interessate dal fenomeno quali le intersezioni stradali poste nei pressi dei complessi residenziali "Prora" e "Direzionale 70" di via Giardini, entrambi gli ospedali cittadini (Policlinico e Ospedale civile di Baggiovara), con l'ausilio degli operatori di Polizia e della vigilanza privata in servizio presso le rispettive strutture, l'intero centro cittadino, le aree antistanti la stazione ferroviaria ed i parcheggi di alcuni centri commerciali cittadini ("Esselunga" e "La Rotonda").
Gli agenti impiegati hanno, poi, rintracciato, all'interno di un edificio ubicato in via Giardini, un cittadino di nazionalità romena, censurato e già allontanato dal territorio nazionale con relativo accompagnamento alla frontiera. L'uomo, quindi, è stato accompagnato in Questura per avviare, di seguito, le pratiche relative al rimpatrio.
Nei pressi della stazione ferroviaria, invece, sono stati identificati altri tre cittadini romeni che da Bologna, quotidianamente, giungevano nella città di Modena per compiere l'attività di accattonaggio.
Un altro provvedimento di intimazione all'allontanamento volontario è stato, infine, emesso nei confronti di un altro cittadino romeno dedito all'accattonaggio a bordo dei convogli ferroviari regionali in transito sulla tratta da Bologna a Modena.
(Fonte: Questura Modena)
Erano stati gli agenti di Palazzo Allende a ritrovare, lo scorso luglio, il 75enne rubierese nella zona industriale di via Mascagni purtroppo ormai senza vita -
Reggio Emilia, 15 aprile 2014 -
La famiglia di Franco Berni, il 75enne rubierese scomparso nello scorso luglio, ha ringraziato l’Amministrazione e la Polizia provinciale. Erano stati infatti proprio gli agenti della Polizia provinciale – impegnati nelle ricerche, coordinate dai carabinieri, insieme a una trentina di volontari messi a disposizione dalla Protezione civile della Provincia e dal Coordinamento delle organizzazioni di volontariato – a ritrovare nella zona industriale di via Mascagni a Rubiera il corpo, purtroppo ormai senza vita, di Franco Berni.
Questa mattina, nel comando di Villa Ottavi, la vedova Giuseppina Beacci con la figlia Silvia Berni ha voluto ringraziare, con una targa, la Provincia di Reggio Emilia e gli agenti per l’impegno profuso in quella drammatica circostanza. All’incontro erano presenti, oltre al comandante Andrea Gualerzi con i suoi uomini, anche il dirigente Valerio Bussei e l’assessore Alfredo Gennari, che ha sottolineato “come da sempre la Polizia provinciale sappia venire incontro alle esigenze del territorio, grazie alla disponibilità, alla competenza, alla professionalità e all’abnegazione dei nostri agenti”.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)