Via Mirandola, lavori incompiuti o una nuova tecnica di asfaltatura? La sicurezza stradale è assicurata?
- di LGC -
Parma 26 Aprile 2014 --
La strada è stretta e lunga. Attraversando campi e casette via Mirandola conduce rapidamente da via traversetolo all'abitato di Porporano. Non è certamente una direttrice a alta densità di traffico ma bella da percorrere a piedi, in bici e in moto. Nelle ore diurne di giornate assolate non è difficile schivare le buche ma di sera le stesse potrebbero diventare trappole pericolosissime. Percorrendo la strada nei giorni scorsi, anche su sollecitazione di alcuni residenti, è subito saltato all’occhio il patchwork di rappezzature.
Una striscia sul lato destro, di colpo e senza apparente ragione, si interrompe e prosegue più avanti su quello sinistro. Ma prima e dopo i due riempimenti, in entrambi i casi, proseguono nella deficienza d’asfalto con un dislivello di molti centimetri.
A rischio sono le coppe dell’olio, i cerchioni ma soprattutto i ciclisti e i motociclisti. La probabilità di caduta è elevatissima e forse addirittura superiore a quella precedete agli interventi di asfaltatura.
Una domanda sorge spontanea: un tecnico comunale ha fatto un sopralluogo prima e dopo l’esecuzione dei lavori?
E se sì, cosa ha visto? Quale la logica che ha fatto decidere per un intervento di quella natura?