Personale della Squadra Volante ha tratto in arresto C.S., nato in provincia di Napoli, classe 1974, censurato, resosi responsabile del reato di furto.
Modena, 21 marzo 2014 -
Nella giornata di ieri, personale della Squadra Volante ha tratto in arresto C.S., nato in provincia di Napoli, classe 1974, censurato, resosi responsabile del reato di furto.
Intorno alle 20.00 personale di Polizia libero dal servizio ha notato in piazza Dante un uomo armeggiare con un arnese di metallo intorno ad una “mountain bike”, assicurata con una catena ad una rastrelliera.
L’agente, contattata la Sala Operativa, ha continuato a seguire l’azione dell’uomo, che dopo aver tranciato il lucchetto, è salito in sella alla bicicletta e a quel punto l’operatore di Polizia lo ha bloccato impedendogli la fuga.
C.S. è stato pertanto accompagnato in stato di arresto in Questura per ulteriori accertamenti, quindi, trattenuto presso le celle di sicurezza, come disposto dal Magistrato di turno, in attesa del processo, che si svolgerà con rito direttissimo questa mattina.
Si rende noto che C.S., nello stesso pomeriggio, era stato accompagnato in Questura e denunciato in stato di libertà per ricettazione di un velocipede.
Scoperti durante un controllo stradale della Squadra Volante con la collezione rubata nascosta in auto del valore di circa 7mila euro -
Modena, 21 marzo 2014 -
E' stato un normale controllo stradale effettuato dalla pattuglia della Squadra Mobile, mercoledì scorso lungo strada Morante, a rinvenire il bottino del furto appena compiuto, in una cantina di via Gobetti. Ad insospettire gli agenti, il lunotto posteriore rotto, della vettura su cui viaggiavano i due malviventi, una Y10 grigio scura. Durante il controllo, gli agenti hanno trovato una collezione di monete all'interno di 110 blister di plastica stimabile in un valore di circa 7mila euro, che i due non hanno saputo giustificare e una cassetta con gli attrezzi, probabilmente utilizzata per compiere il furto. Grazie al nominativo del proprietario scritto sui blister delle monete, gli agenti sono riusciti a risalire all'uomo e si sono recati nell'abitazione dov'era avvenuto il furto. I due nomadi di cittadinanza italiana sono stati arrestati per furto aggravato e le monete restituite al collezionista.
Grazie all'impegno di alunni, insegnanti e famiglie di 10 scuole della città, Reggio Emilia si è aggiudicata il secondo posto in Italia nel progetto "Raee@scuola".
Reggio Emilia, 21 marzo 2014 - di Ivan Rocchi
Grazie all’impegno di alunni, insegnanti e famiglie di 10 scuole della città, Reggio Emilia si è aggiudicata il secondo posto in Italia nel progetto “Raee@scuola”. Il concorso nazionale, rivolto alle classi quarte e quinte delle primarie è rivolto alla sensibilizzazione e promozione della raccolta dei rifiuti generati da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee).
Una delle 10 scuole partecipanti, quella di Ca’ Bianca, ha raccolto da sola 1.326 chilogrammi di Raee, classificandosi al primo posto assoluto fra le singole scuole partecipanti al concorso in Emilia-Romagna. A sottolineare la qualità dell’impegno reggiano, il video presente sul sito www.raeescuola.it/insegnantistudenti, girato proprio alla Ca’ Bianca per illustrare una lezione tipo sui Raee.
La Ca’ Bianca e le altre nove scuole di Reggio Emilia - Carducci, Lepido, Tassoni, Marco Polo, Pezzani, Dall’Aglio, Boiardo, Canossini, San Giovanni Bosco – hanno totalizzato un quantitativo di 4.142 chilogrammi di Raee. Stamani alla scuola Ca’ Bianca l’impegno dei ragazzi è stato premiato dall'assessore comunale all’Ambiente Mauro Del Bue e dal direttore operativo di Iren Emilia, Eugenio Bertolini. A ritirare il premio, una lavagna interattiva multimediale, è stata la dirigente scolastica Rossana Rinaldini.
Raee@scuola, che da settembre 2013 a oggi ha coinvolto 30 Comuni italiani, aveva lo scopo di educare i giovanissimi sui temi della sostenibilità e della raccolta differenziata, e di insegnare ai ragazzi in particolare come gestire e smaltire correttamente i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche. Il progetto è stato promosso dall’Associazione nazionale Comuni italiani (Anci) e dal Centro di coordinamento Raee, con il patrocinio del ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, a cura di Ancitel E&A.
Identificate numerose giovani straniere, in prevalenza di nazionalità romena, intente a prostituirsi nella zona del centro cittadino (zona "Tempio"), in via Emilia Est ed in via Emilia Ovest, in località "Marzaglia".
Modena, 20 marzo 2014 -
Nel corso della serata di ieri, personale in servizio presso il Posto di Polizia Centro e la locale Polizia Municipale hanno effettuato un servizio straordinario per il contrasto del fenomeno della prostituzione.
Nell'ambito di tale attività sono state identificate numerose giovani straniere, in prevalenza di nazionalità romena, intente a prostituirsi nella zona del centro cittadino (zona "Tempio"), in via Emilia Est ed in via Emilia Ovest, in località "Marzaglia".
Tredici di loro sono state accompagnate in Questura per la relativa identificazione, quattro delle quali sono, poi, state messe a disposizione del locale Ufficio Immigrazione che ha proceduto nei loro confronti notificando un provvedimento di allontanamento dal territorio nazionale per motivi di sicurezza pubblica. Un'altra è stata denunciata in stato di libertà poiché si trovava, senza autorizzazione, nel Comune di Modena benché rimpatriata con foglio di via obbligatorio e divieto di ritorno nel medesimo comune.
Durante le operazioni di identificazione delle ragazze accompagnate in Questura, una di loro ha riconosciuto un'altra prostituta presente, quale autrice di un'aggressione, lo scorso 16 febbraio, da lei subita e che le aveva provocato alcune ferite lievi. La lite era scaturita in seguito all'occupazione di una determinata area di viale Crispi durante l'attività di meretricio.
La malcapitata ha manifestato la volontà di procedere nei termini di legge nei suoi confronti ed in quelli di un'altra connazionale che l'aveva, nell'occasione, aiutata. Entrambe sono state riconosciute e, quindi, identificate nel corso di un riconoscimento fotografico effettuato in sede di denuncia redatta ad opera di personale della Polizia Municipale.
(Fonte: Questura di Modena)
E' stato fermato e sanzionato nei pressi di piazza Duomo dalla Polizia Municipale, nella mattinata di mercoledì 19 marzo, un ambulante originario del Bangladesh che, senza le necessarie autorizzazioni commerciali, vendeva carciofi -
Piacenza, 20 marzo 2014 -
E' stato fermato e sanzionato nei pressi di piazza Duomo dalla Polizia Municipale, nella mattinata di mercoledì 19 marzo, un ambulante originario del Bangladesh che, senza le necessarie autorizzazioni commerciali, vendeva carciofi. La merce, circa 20 kg di ortaggi, era raccolta in un sacco e proposta ai potenziali clienti non in sede fissa, ma itinerante.
Gli agenti hanno provveduto al sequestro della verdura, ma – a differenza di quanto abitualmente avviene nel caso di beni deperibili o alimentari – non si è potuto procedere alla consueta donazione a scopo benefico, stante il parere negativo dell'Azienda Usl per l'assoluta mancanza di tracciabilità e per i conseguenti rischi derivanti dall'eventuale consumo.
"A questo proposito – sottolinea la comandante della Polizia Municipale Renza Malchiodi – invitiamo la cittadinanza a non acquistare prodotti ortofrutticoli o altri generi di cui non si conosca o non sia indicata con chiarezza l'origine. Il che avviene, per la maggior parte dei casi, soprattutto con il commercio non autorizzato su strada, spesso caratterizzato da prezzi altamente concorrenziali che, tuttavia, rappresentano solo una faccia della medaglia. La tracciabilità è un requisito essenziale per la tutela dei consumatori, perché fa sì che ogni processo di produzione, trasformazione e distribuzione degli alimenti sia conforme a criteri di salubrità, garantendo che il cibo non sia inquinato, contaminato o avariato, ma anche che vi sia una corretta informazione sugli ingredienti e sulla provenienza d'origine".
(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)
Le accuse mosse al giovane arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Guastalla sono sequestro di persona, violenza sessuale e lesioni -
Reggio Emilia, 20 marzo 2014 - di Ivan Rocchi
Era andata a casa del ragazzo ieri pomeriggio per comunicargli la fine della loro storia d'amore, ma si è ritrovata per circa 3 ore in balia dell'uomo, che l'ha sottoposta a ogni genere di brutalità. Prima l'ha massacrata di botte, strappandole i capelli e rompendole diversi oggetti sulla testa, poi l'ha violentata più volte. Alla fine, la ragazza è riuscita ad aprire la porta e fuggire dalla casa degli orrori, mentre il suo aguzzino aveva abbassato un momento la guardia.
Così la giovane è scesa in strada in evidente stato di shock, praticamente nuda e con i segni evidenti delle violenze subite. Per fortuna, un passante l'ha vista e l'ha subito aiutata. E mentre la ragazza si recava al Pronto Soccorso, i carabinieri di Guastalla avviavano le ricerche del giovane, rintracciandolo all'interno di un ristorante. Il 24enne arrestato, residente in un comune della Bassa reggiana, dovrà ora rispondere dell'accusa di di sequestro di persona, violenza sessuale e lesioni.
La ragazza, poco più che ventenne, dopo le cure mediche è stata dimessa con una decina di giorni di prognosi. Il sopralluogo eseguito dai Carabinieri nella casa degli orrori ha portato alla luce la violenza brutale dell'uomo. L'appartamento era devastato: pezzi di suppellettili rotti in testa alla ragazza e ciocche dei cappelli strappati alla vittima ricoprivano il pavimento. E le uniche urla sentite dai vicini sono state quelle lanciate dalla ragazza quando era già in strada.
Alta adesione allo sciopero di 24 ore degli addetti al Tpl dell'Emilia Romagna. Secondo gli organizzatori, l'adesione regionale ha toccato punte del 90%, superando in media il 75% -
Reggio Emilia, 20 marzo 2014 - di Ivan Rocchi
"La risposta dei lavoratori del trasporto pubblico locale alla giornata di mobilitazione indetta dalle segreterie nazionali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl-Fna e Faisa-Cisal è stata forte e convinta". Questo il commento dei sindacati sullo sciopero nazionale di 24 ore che si è tenuto ieri in tutta Italia. Infatti, secondo gli organizzatori, l'adesione in Emilia Romagna ha toccato punte del 90%, superando in media il 75%.
"Questo - si legge in un comunicato della Cgil - dimostra che i lavoratori hanno accolto l'invito dei sindacati, dando rinnovato impulso all'iniziativa sindacale nelle aziende e nei territori". Nelle intenzioni degli organizzatori, la mobilitazione può servire per riaprire il dibattito sul rinnovo del contratto nazionale, ormai scaduto da 7 anni, rivendicando una prospettiva concreta di sviluppo e rafforzamento del settore.
"Alla luce dei risultati ottenuti - ha detto il Segretario della Filt-Cgil regionale Michele De Rose - ancora una volta la categoria ha dimostrato una grande maturità. Ci auguriamo che il Governo e le associazioni di categoria siano all'altezza della risposta data dalle lavoratrici e dai lavoratori".
Nel dettaglio, le adesioni a livello provinciale
BOLOGNA 90%
MODENA 70%
REGGIO EMILIA 80%
PARMA 70%
PIACENZA 85%
RIMINI 79%
RAVENNA 65%
FERRARA 60%
FORLI'/CESENA 70%
Due corrieri della droga in manette: circa 200 ovuli sequestrati dai Carabinieri di Sant'Ilario d'Enza...
Reggio Emilia, 19 marzo 2014 - di Ivan Rocchi
Ai carabinieri di Sant'Ilario non sono state necessarie settimane di appostamenti e intercettazioni per catturare due corrieri della droga. Morad Adel, 27enne in Italia senza fissa dimora e l'amica Fatima Boudlal, 27enne residente a Bologna, entrambi cittadini marocchini, avevano con loro 2 chili di hashish suddivisi in 194 ovuli da circa dieci grammi ciascuno. Si sono traditi quando al passaggio di una pattuglia hanno fatto finta di non conoscersi, mentre pochi istanti prima stavano parlando animatamente.
Ieri mattina poco dopo le 11.30 i carabinieri stavano svolgendo un servizio di controllo nell'area della stazione ferroviaria, quando a un tratto hanno notato una coppia di giovani nordafricani con fare sospetto. I militari li avvicinavano, notando un certo nervosismo, ma soprattutto il gesto dell'uomo, che aveva gettato nel bidone dell'immondizia un sacchetto di colore giallo. Una volta approfonditi i controlli, dalla sportina sono spuntati fuori oltre due chili di hashish.
I due venivano dunque condotti in caserma, dove alla luce dei fatti venivano dichiarati in arresto per il reato di concorso in detenzione di sostanze stupefacenti. In caserma i rispettivi cellulari continuavano incessantemente a squillare, ricevendo diversi sms ora al vaglio dei Carabinieri. L'ingente quantitativo rinvenuto non farebbe pensare a due sprovveduti. Secondo le prime ipotesi investigative, la droga era destinata al popolo dei rave party, attraverso canali ora al vaglio dei Carabinieri.
Rapina aggravata l'accusa mossa a un calabrese residente nella bassa reggiana arrestato dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Reggio Emilia
Reggio Emilia, 18 marzo 2014 - di Ivan Rocchi
Era entrato nel supermercato in zona Baragalla a Reggio Emilia come un normale cliente. Arrivato alla cassa, però, si è trasformato in un violento rapinatore. Dopo aver afferrato la cassiera per bloccarla, le ha puntato una pistola in faccia e ha arraffato il denaro depositato nel registratore, per poi fuggire. Una volta acciuffato il malvivente, però, i militari hanno appurato che la pistola era in realtà una scacciacani, anche se identica all'arma originale.
L'uomo era entrato ieri alle 14.30 nel supermercato Conad di via Portella delle Ginestre. Dopo aver preso il cestino per la spesa, aveva atteso il momento propizio per agire. Quando ha visto che non c'erano clienti alle casse, ha raggiunto la postazione e ha richiamato la cassiera, che si era allontanata. Come rivelano le immagini della videosorveglianza, dopo averla afferrata per un braccio il malvivente ha estratto la pistola puntandola alla donna terrorizzata. Ha quindi preso i soldi dalla cassa, un migliaio di euro circa, dileguandosi.
Una volta lanciato l'allarme alla Centrale operativa dei Carabinieri, gli uomini del Nucleo Radiomobile di Reggio Emilia si sono recati sul posto e hanno preso nota della descrizione del malvivente. E mentre al 112 giungeva una telefonata anonima da parte di un uomo che riferiva di averla combinata grossa al supermercato Conad, una pattuglia dei militari notava in Via Martiri della Bettola un uomo corrispondente alla descrizione, che parlava con agitazione al telefono.
Appena raggiunto, i carabinieri l'hanno bloccato e disarmato. Dalla tasca della giacca è saltata fuori una pistola a tamburo, poi rivelatasi una scacciacani, perfetta imitazione di un modello funzionate. Con l'accusa di rapina a mano armata gli uomini del Nucleo Radiomobile di Reggio Emilia hanno così arrestato il 40enne crotonese e residente a Cadelbosco Sopra e lo hanno ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura reggiana.
E' stato estradato in Italia ed arrestato dai Carabinieri di Scandiano allo scalo di Roma Fiumicino. Partecipò alla rapina a mano armata ai danni del bar Birillo di Scandiano -
Reggio Emilia, 17 marzo 2014 - Ivan Rocchi
I due complici ed il capo appena 17enne erano già stati arrestati dai carabinieri di Scandiano, che però non erano riusciti a catturare il quarto malvivente, che si era dato alla macchia. I quattro avevano fatto irruzione la notte del 21 gennaio 2012 in un bar di Scandiano, in provincia di Reggio Emilia, e avevano rapinato il titolare e un cliente minacciandoli con una pistola. Ma l'altro pomeriggio anche l'ultimo componente della banda è finito nelle mani degli uomini dell'Arma, grazie alla collaborazione con le autorità della Danimarca, dove il 22enne nativo di Palermo si era rifugiato.
Il titolare del bar Birillo stava per chiudere la saracinesca, alle 3 di mattina di quel 21 gennaio. Ma il gruppo decise che era proprio quello il momento di entrare in azione. I quattro banditi, di cui uno armato di pistola, fecero quindi irruzione nel locale, sala giochi e punto di ritrovo per gli appassionati di biliardo nella zona industriale di Scandiano. Con modi decisi e minacciosi costrinsero il barista a consegnare l'incasso della giornata e i soldi che si trovavano in alcune slot-machine: in tutto alcune migliaia di euro. E andò male anche all'ultimo cliente che si trovava nel bar, costretto a consegnare il portafogli con circa 700 euro in contanti. L'azione è stata rapida, anzi fulminea. Una manciata di minuti e il commando era già sparito nella notte.
Quindi, l'allarme al 112 dei Carabinieri e le indagini dei militari di Scandiano. Queste, supportate dalle testimonianze delle vittime e dalle immagini del sistema di video sorveglianza, hanno quindi portato i Carabinieri a indirizzare le indagini nei confronti di quattro giovani, tra i quali un minorenne risultato essere l'ideatore e capo della banda. Gli esiti investigativi condivisi dalla Procura reggiana (per i maggiorenni) e da quella dei Minori per l'odierno arrestato hanno portato nel luglio del 2012 all'emissione di provvedimenti restrittivi di natura cautelare.
Il minore e l'odierno arrestato però si erano resi irreperibili. Il primo è stato arrestato lo scorso mese di ottobre, mentre l'altro è stato prima localizzato in Danimarca e poi estradato e arrestato a Roma Fiumicino l'altro pomeriggio, con l'accusa di rapina aggravata. Il 22enne residente a Scandiano si trova ora ristretto presso il carcere di Regina Coeli di Roma, dove è stato condotto dai carabinieri al termine delle operazioni concernenti il suo arresto.