Nella serata di ieri la Squadra Mobile ha predisposto un servizio antidroga nell'area di un locale notturno di Reggio Emilia, dove si svolgeva uno spettacolo con una forte presenza di giovani.
Reggio Emilia, 24 marzo 2014 - Ivan Rocchi
Nella serata di ieri la Squadra Mobile ha predisposto un servizio antidroga nell’area di un locale notturno di Reggio Emilia, dove si svolgeva uno spettacolo con una forte presenza di giovani. Intorno alle 23.00, gli agenti hanno notato nel parcheggio della discoteca un furgone con cinque persone a bordo. Alla vista della polizia, uno dei cinque consegnava spontaneamente due dosi di droga, una di mdma (meglio conosciuta come ecstasy) e una di marijuana.
Ma sospettando che gli occupanti del veicolo potessero nascondere altra droga, gli agenti hanno operato una perquisizione sui cinque. E non avevano tutti i torti a dubitare della loro buona fede. Infatti, il ragazzo che prima sembrava aver collaborato con i poliziotti, in realtà nascondeva altre 16 dosi di mdma e 470 euro negli slip. E anche altri due giovani erano in possesso di mdma: uno ne aveva con sé 8 dosi, mentre l’altro ben 26. In totale, si è proceduto al sequestro di 12,50 grammi di mdma e 0,60 grammi di marijuana.
Ma i primi due giovani controllati, oltre a possedere droga confezionata in dosi per la vendita, erano in possesso di 10 confezioni a testa contenenti polvere bianca, risultata negativa ai test antidroga. Quest’ultima sostanza costituiva quello che in gergo si chiama ‘pacco’. Gli altri due componenti il gruppo risultavano estranei alla vicenda, mentre il 30enne napoletano Antonio Maione, il 31enne palermitano Pietro Costantino e il 28enne salernitano Domenico Sele sono stati tratti in arresto per possesso di stupefacenti ai fini di spaccio.
In poco più di un anno colleziona dieci provvedimenti tra arresti e denunce da parte dei Carabinieri...
Reggio Emilia, 24 marzo 2014 - di Ivan Rocchi
Per l'ennesima volta era stato condannato per evasione e collocato ai domiciliari. In tutto, dal settembre 2012 aveva collezionato 6 denunce ed era stato arrestato in flagranza tre volte, sempre per il reato di evasione. Ma l'operaio 50enne di Cadelbosco Sopra non ci ha pensato un attimo a fuggire ancora da casa, questa volta per andare a riparare la caldaia che si trova nell'attività della compagna. Anche in questa occasione i Carabinieri lo hanno però colto sul fatto e gli hanno comminato la decima denuncia nel giro di un anno e mezzo.
L'altra sera una pattuglia dei carabinieri di Cadelbosco Sopra si era recata presso l'abitazione dell'operaio per procedere al suo controllo. Dopo aver ripetutamente suonato al citofono senza ottenere alcuna risposta, i militari hanno iniziato le ricerche e hanno scoperto che l'uomo si trovava presso l'attività della compagna, dove era andato per fare la manutenzione ad una caldaia non funzionante. Il 50enne sosteneva di essere cosciente della violazione commessa, ma di non aver potuto far diversamente non avendo reperito un tecnico per ripararla. Una giustificazione che ovviamente non poteva essere considerata soddisfacente per gli uomini dell'Arma.
I carabinieri di Cadelbosco Sopra hanno ora inoltrato una dettagliata informativa sui precedenti dell'uomo e il magistrato di sorveglianza potrebbe presto collocarlo in carcere fino all'espiazione della pena. Sperando che, almeno lì, se ne faccia una ragione.
Nell'area dell'"ex macello comunale" di via IV Novembre tre cittadini romeni, due uomini e una donna, stavano commerciando prodotti alimentari e non, senza licenza né documentazione fiscale attestante la provenienza della merce -
Modena, 24 marzo 2014
Nella mattinata di ieri, personale della locale Polizia Municipale e della Squadra Volante ha effettuato un servizio straordinario finalizzato alla prevenzione e repressione della ricettazione e della vendita abusiva di prodotti alimentari, cosmetici e profumi di probabile provenienza illecita nell'area dell'"ex macello comunale" di via IV Novembre.
Durante il controllo, tre cittadini romeni, due uomini e una donna, che stavano commerciando all'interno della suddetta area, prodotti alimentari e non, senza licenza né documentazione fiscale attestante la provenienza della merce, alla vista degli agenti hanno tentato invano la fuga.
Bloccati, dopo un breve inseguimento a piedi, i tre romeni, due dei quali con precedenti per furto, sono stati accompagnati presso la locale Questura per accertamenti più approfonditi e sanzionati per inosservanza delle norme in materia di commercio. La merce è stata sottoposta a sequestro amministrativo.
Altri venditori abusivi sono riusciti, nella confusione del momento, a far perdere le loro tracce, abbandonando la merce che stavano commerciando. Anche detta merce è stata debitamente sequestrata.
È stato controllato anche il conducente di un furgone, che stava utilizzando per un servizio di autotrasporto internazionale senza possedere le dovute autorizzazioni. Il mezzo è stato, pertanto, sottoposto a fermo amministrativo.
Infine, sono stati identificati cinque giovani ucraini, che sostavano nei pressi dell'area sottoposta ai controlli, uno dei quali è stato denunciato in stato di libertà poiché in possesso di una patente di guida ucraina risultata falsa.
Nell'ambito di una serie di controlli programmati contro l'abusivismo commerciale, una pattuglia della Polizia Municipale è intervenuta, nei giorni scorsi, all'incrocio tra corso Vittorio Emanuele e largo Battisti...
Piacenza, 24 marzo 2014 -
Nell'ambito di una serie di controlli programmati contro l'abusivismo commerciale, una pattuglia della Polizia Municipale è intervenuta, nei giorni scorsi, all'incrocio tra corso Vittorio Emanuele e largo Battisti, per il sequestro di numerosi mazzi di fiori che un venditore, alla vista degli agenti, ha abbandonato sul posto.
Immediato il sequestro amministrativo, a carico di ignoti, dei sessantadue mazzi di rose, calle, gerbere e altre varietà. Data la natura deperibile e l'ottimo stato di conservazione in cui si trovavano ancora i fiori, in conformità con i regolamenti in vigore si è provveduto alla donazione alla parrocchia di Santa Franca, a scopo benefico. I fiori sono stati utilizzati in parte per abbellire la chiesa, ma anche per aiutare le persone in condizioni di difficoltà economica a onorare la memoria dei propri cari, ornando le lapidi cimiteriali.
(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)
Personale della Squadra Volante ha tratto in arresto C.S., nato in provincia di Napoli, classe 1974, censurato, resosi responsabile del reato di furto.
Modena, 21 marzo 2014 -
Nella giornata di ieri, personale della Squadra Volante ha tratto in arresto C.S., nato in provincia di Napoli, classe 1974, censurato, resosi responsabile del reato di furto.
Intorno alle 20.00 personale di Polizia libero dal servizio ha notato in piazza Dante un uomo armeggiare con un arnese di metallo intorno ad una “mountain bike”, assicurata con una catena ad una rastrelliera.
L’agente, contattata la Sala Operativa, ha continuato a seguire l’azione dell’uomo, che dopo aver tranciato il lucchetto, è salito in sella alla bicicletta e a quel punto l’operatore di Polizia lo ha bloccato impedendogli la fuga.
C.S. è stato pertanto accompagnato in stato di arresto in Questura per ulteriori accertamenti, quindi, trattenuto presso le celle di sicurezza, come disposto dal Magistrato di turno, in attesa del processo, che si svolgerà con rito direttissimo questa mattina.
Si rende noto che C.S., nello stesso pomeriggio, era stato accompagnato in Questura e denunciato in stato di libertà per ricettazione di un velocipede.
Scoperti durante un controllo stradale della Squadra Volante con la collezione rubata nascosta in auto del valore di circa 7mila euro -
Modena, 21 marzo 2014 -
E' stato un normale controllo stradale effettuato dalla pattuglia della Squadra Mobile, mercoledì scorso lungo strada Morante, a rinvenire il bottino del furto appena compiuto, in una cantina di via Gobetti. Ad insospettire gli agenti, il lunotto posteriore rotto, della vettura su cui viaggiavano i due malviventi, una Y10 grigio scura. Durante il controllo, gli agenti hanno trovato una collezione di monete all'interno di 110 blister di plastica stimabile in un valore di circa 7mila euro, che i due non hanno saputo giustificare e una cassetta con gli attrezzi, probabilmente utilizzata per compiere il furto. Grazie al nominativo del proprietario scritto sui blister delle monete, gli agenti sono riusciti a risalire all'uomo e si sono recati nell'abitazione dov'era avvenuto il furto. I due nomadi di cittadinanza italiana sono stati arrestati per furto aggravato e le monete restituite al collezionista.
Grazie all'impegno di alunni, insegnanti e famiglie di 10 scuole della città, Reggio Emilia si è aggiudicata il secondo posto in Italia nel progetto "Raee@scuola".
Reggio Emilia, 21 marzo 2014 - di Ivan Rocchi
Grazie all’impegno di alunni, insegnanti e famiglie di 10 scuole della città, Reggio Emilia si è aggiudicata il secondo posto in Italia nel progetto “Raee@scuola”. Il concorso nazionale, rivolto alle classi quarte e quinte delle primarie è rivolto alla sensibilizzazione e promozione della raccolta dei rifiuti generati da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee).
Una delle 10 scuole partecipanti, quella di Ca’ Bianca, ha raccolto da sola 1.326 chilogrammi di Raee, classificandosi al primo posto assoluto fra le singole scuole partecipanti al concorso in Emilia-Romagna. A sottolineare la qualità dell’impegno reggiano, il video presente sul sito www.raeescuola.it/insegnantistudenti, girato proprio alla Ca’ Bianca per illustrare una lezione tipo sui Raee.
La Ca’ Bianca e le altre nove scuole di Reggio Emilia - Carducci, Lepido, Tassoni, Marco Polo, Pezzani, Dall’Aglio, Boiardo, Canossini, San Giovanni Bosco – hanno totalizzato un quantitativo di 4.142 chilogrammi di Raee. Stamani alla scuola Ca’ Bianca l’impegno dei ragazzi è stato premiato dall'assessore comunale all’Ambiente Mauro Del Bue e dal direttore operativo di Iren Emilia, Eugenio Bertolini. A ritirare il premio, una lavagna interattiva multimediale, è stata la dirigente scolastica Rossana Rinaldini.
Raee@scuola, che da settembre 2013 a oggi ha coinvolto 30 Comuni italiani, aveva lo scopo di educare i giovanissimi sui temi della sostenibilità e della raccolta differenziata, e di insegnare ai ragazzi in particolare come gestire e smaltire correttamente i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche. Il progetto è stato promosso dall’Associazione nazionale Comuni italiani (Anci) e dal Centro di coordinamento Raee, con il patrocinio del ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, a cura di Ancitel E&A.
Identificate numerose giovani straniere, in prevalenza di nazionalità romena, intente a prostituirsi nella zona del centro cittadino (zona "Tempio"), in via Emilia Est ed in via Emilia Ovest, in località "Marzaglia".
Modena, 20 marzo 2014 -
Nel corso della serata di ieri, personale in servizio presso il Posto di Polizia Centro e la locale Polizia Municipale hanno effettuato un servizio straordinario per il contrasto del fenomeno della prostituzione.
Nell'ambito di tale attività sono state identificate numerose giovani straniere, in prevalenza di nazionalità romena, intente a prostituirsi nella zona del centro cittadino (zona "Tempio"), in via Emilia Est ed in via Emilia Ovest, in località "Marzaglia".
Tredici di loro sono state accompagnate in Questura per la relativa identificazione, quattro delle quali sono, poi, state messe a disposizione del locale Ufficio Immigrazione che ha proceduto nei loro confronti notificando un provvedimento di allontanamento dal territorio nazionale per motivi di sicurezza pubblica. Un'altra è stata denunciata in stato di libertà poiché si trovava, senza autorizzazione, nel Comune di Modena benché rimpatriata con foglio di via obbligatorio e divieto di ritorno nel medesimo comune.
Durante le operazioni di identificazione delle ragazze accompagnate in Questura, una di loro ha riconosciuto un'altra prostituta presente, quale autrice di un'aggressione, lo scorso 16 febbraio, da lei subita e che le aveva provocato alcune ferite lievi. La lite era scaturita in seguito all'occupazione di una determinata area di viale Crispi durante l'attività di meretricio.
La malcapitata ha manifestato la volontà di procedere nei termini di legge nei suoi confronti ed in quelli di un'altra connazionale che l'aveva, nell'occasione, aiutata. Entrambe sono state riconosciute e, quindi, identificate nel corso di un riconoscimento fotografico effettuato in sede di denuncia redatta ad opera di personale della Polizia Municipale.
(Fonte: Questura di Modena)
E' stato fermato e sanzionato nei pressi di piazza Duomo dalla Polizia Municipale, nella mattinata di mercoledì 19 marzo, un ambulante originario del Bangladesh che, senza le necessarie autorizzazioni commerciali, vendeva carciofi -
Piacenza, 20 marzo 2014 -
E' stato fermato e sanzionato nei pressi di piazza Duomo dalla Polizia Municipale, nella mattinata di mercoledì 19 marzo, un ambulante originario del Bangladesh che, senza le necessarie autorizzazioni commerciali, vendeva carciofi. La merce, circa 20 kg di ortaggi, era raccolta in un sacco e proposta ai potenziali clienti non in sede fissa, ma itinerante.
Gli agenti hanno provveduto al sequestro della verdura, ma – a differenza di quanto abitualmente avviene nel caso di beni deperibili o alimentari – non si è potuto procedere alla consueta donazione a scopo benefico, stante il parere negativo dell'Azienda Usl per l'assoluta mancanza di tracciabilità e per i conseguenti rischi derivanti dall'eventuale consumo.
"A questo proposito – sottolinea la comandante della Polizia Municipale Renza Malchiodi – invitiamo la cittadinanza a non acquistare prodotti ortofrutticoli o altri generi di cui non si conosca o non sia indicata con chiarezza l'origine. Il che avviene, per la maggior parte dei casi, soprattutto con il commercio non autorizzato su strada, spesso caratterizzato da prezzi altamente concorrenziali che, tuttavia, rappresentano solo una faccia della medaglia. La tracciabilità è un requisito essenziale per la tutela dei consumatori, perché fa sì che ogni processo di produzione, trasformazione e distribuzione degli alimenti sia conforme a criteri di salubrità, garantendo che il cibo non sia inquinato, contaminato o avariato, ma anche che vi sia una corretta informazione sugli ingredienti e sulla provenienza d'origine".
(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)
Le accuse mosse al giovane arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Guastalla sono sequestro di persona, violenza sessuale e lesioni -
Reggio Emilia, 20 marzo 2014 - di Ivan Rocchi
Era andata a casa del ragazzo ieri pomeriggio per comunicargli la fine della loro storia d'amore, ma si è ritrovata per circa 3 ore in balia dell'uomo, che l'ha sottoposta a ogni genere di brutalità. Prima l'ha massacrata di botte, strappandole i capelli e rompendole diversi oggetti sulla testa, poi l'ha violentata più volte. Alla fine, la ragazza è riuscita ad aprire la porta e fuggire dalla casa degli orrori, mentre il suo aguzzino aveva abbassato un momento la guardia.
Così la giovane è scesa in strada in evidente stato di shock, praticamente nuda e con i segni evidenti delle violenze subite. Per fortuna, un passante l'ha vista e l'ha subito aiutata. E mentre la ragazza si recava al Pronto Soccorso, i carabinieri di Guastalla avviavano le ricerche del giovane, rintracciandolo all'interno di un ristorante. Il 24enne arrestato, residente in un comune della Bassa reggiana, dovrà ora rispondere dell'accusa di di sequestro di persona, violenza sessuale e lesioni.
La ragazza, poco più che ventenne, dopo le cure mediche è stata dimessa con una decina di giorni di prognosi. Il sopralluogo eseguito dai Carabinieri nella casa degli orrori ha portato alla luce la violenza brutale dell'uomo. L'appartamento era devastato: pezzi di suppellettili rotti in testa alla ragazza e ciocche dei cappelli strappati alla vittima ricoprivano il pavimento. E le uniche urla sentite dai vicini sono state quelle lanciate dalla ragazza quando era già in strada.