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Sequestro di quattro veicoli, posteggiati in viale Sant'Ambrogio e in via IV Novembre, poiché sprovvisti di regolare assicurazione -

 

Piacenza, 15 aprile 2014 -

I controlli del territorio svolti durante lo scorso fine settimana dalla Polizia Municipale hanno determinato il sequestro di quattro veicoli, posteggiati in viale Sant’Ambrogio e in via IV Novembre, poiché sprovvisti di regolare assicurazione, nonché il sequestro della carta di circolazione di un autocarro, fermato in viale Patrioti, perchè riportante un tagliando di revisione falso. Il conducente di quest’ultimo mezzo è stato anche sanzionato, per un importo pari a 705 euro, per non aver ottemperato al trasferimento di proprietà. 

La mancanza di assicurazione comporta una sanzione di 841 euro e la confisca del veicolo, mentre la falsificazione della revisione comporta la denuncia penale, oltre a una sanzione di 168 euro con conseguente sospensione dalla circolazione del mezzo per l’omessa revisione. 

(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)

 

Martedì, 15 Aprile 2014 15:17

Modena - Cinque arresti per spaccio

Personale in servizio presso la locale Squadra Mobile ha arrestato quattro cittadini di nazionalità tunisina ed un altro di nazionalità italiana con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

 

Modena, 15 aprile 2014 -

L’attenzione degli operatori di Polizia, negli ultimi giorni, si era concentrata su alcune zone della città di Modena tra le quali, via Paganini ed alcune aree di parcheggio tra le quali quella del centro commerciale “I Portali”, del campus universitario di via Campi, nonché quelle dei parchi “Divisione Acqui” e di strada Minutara.

Gli agenti intervenuti nella tarda serata di ieri hanno, dapprima, bloccato due dei quattro tunisini ed il cittadino italiano mentre erano intenti ad allontanarsi a bordo di un veicolo. Durante le verifiche sono stati sequestrati 25 involucri termosaldati, contenenti sostanza stupefacente del tipo “eroina” per un peso complessivo pari a 39 grammi. Nel corso delle perquisizioni personali sono stati, altresì, sequestrati alcuni telefoni cellulari con i quali i tre tenevano, probabilmente, i contatti con i tossicodipendenti della zona ed un bilancino di precisione.

Le perquisizioni, poi, sono state estese a due appartamenti dove i soggetti dimoravano, rinvenendo vario materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi, altri 6,8 grammi di sostanza stupefacente del tipo “cocaina”, nonché la somma d€ 4.900 circa.

Per i cittadini stranieri, H.B., nato nel 1979, H.M., nato nel 1986, G.M.E.H., nato nel 1984, Z.H.H., nato nel 1992, alcuni dei quali già gravati da precedenti di Polizia per reati inerenti gli stupefacenti nonchè per l’irregolare soggiorno sul territorio nazionale, ed il cittadino di nazionalità italiana, ed M.F., nato a Cento (Fe), si sono aperte le porte della locale casa circondariale cittadina.

 

(Fonte: Questura di Modena)

 

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Cinque, in totale, i provvedimenti cautelari emessi dal Tribunale di Modena per la banda che il 19 settembre scorso, rapinò l'ufficio postale, per poi tentare un secondo colpo nella filiale della Banca Popolare dell'Emilia Romagna di via Giardini -

 

Modena, 10 aprile 2014 -

Le indigini avviate dalla Squadra Mobile hanno portato a cinque arresti tra autori ed complici di due rapine consumate a Modena, in un ufficio postale ed in un istituto di credito, il 19 settembre dello scorso anno.

Poco prima delle nove, i due soggetti, con marcato accento campano, hanno rapinato l’ufficio postale di via Vaccari, dal quale sono usciti con circa € 3.000,00 e successivamente tentato una seconda rapina presso la filiale della Banca Popolare dell’Emilia Romagna di via Giardini. In questa però grazie al sistema di protezione denominato “cash guardian”, non sono riusciti nell'intento, dileguandosi e lasciando perdere le proprie tracce.

Le indagini, avviate dagli operatori della Squadra Mobile si sono concentrate su uno scooter di colore bianco con sella marrone utilizzato dai malviventi e di proprietà di un pregiudicato modenese il quale, dopo quattro giorni dalla consumazione dei due reati, ne ha denunciato il furto. E’ emerso che il soggetto in questione aveva frequenti contatti con un uomo di nazionalità italiana originario di Mugnano di Napoli (Na).

E’ stato, poi, accertato, analogamente, che anche l’altro complice aveva frequenti rapporti con soggetti di origine campana, pregiudicati per reati specifici.

Attraverso l’utilizzo di sistemi tecnico-investigativi, la Polizia di Modena è riuscita a individuare i due soggetti, entrambi pluripregiudicati ed uno dei quali latitante, destinatario di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Camerino sempre per analogo reato. 

Cinque, in totale, i provvedimenti cautelari emessi dal Tribunale di Modena. Oltre ai due a carico degli autori materiali ne sono stati emessi altri tre in danno di un napoletano, un palermitano ed un modenese che, a vario titolo, hanno concorso nei reati.

Alla fine, l’esito dell’attività si è conclusa con la notifica dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere per uno dei soggetti; due sono stati sottoposti agli arresti domiciliari, con applicazione di braccialetti elettronici; per altri due indagati è stata applicata la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.

 

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Più di 250 i militari impiegati con l'utilizzo di unità cinofile ed elicotteri dalle prime luci dell'alba -

 

Reggio Emilia, 9 aprile 2014 -

Maxi operazione antimafia nelle province di Bologna, Reggio Emilia e Modena, contro la 'ndrangheta, per eseguire un'ordinanza di misure cautelari, emessa dal GIP di Bologna, su richiesta della locale DDA (Direzione Distrettuale Antimafia), a carico di 13 persone tutte ritenute contigue alle cosche Arena e Nicosia di Isola Capo Rizzuto.
Un'importante operazione, che vede impegnati i militari dei Nuclei Investigativi di Bologna, Reggio Emilia e Modena, col supporto di quelli del Comando Provinciale di Crotone, partita dalle primissime ore di questa mattina.
L'Ansa riporta che sono più di 250 i militari impiegati, con l'utilizzo di unità cinofile ed elicotteri. L' accusa è di riciclaggio e porterà al sequestro di beni per un valore di circa 13 milioni di euro.

 

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I due giovanissimi pregiudicati sono stati bloccati dagli agenti della Squadra Volante in via delle Costellazioni poco prima di compiere un furto -

 

Modena, 4 aprile 2014 -

Personale della Squadra Volante ha denunciato in stato di libertà S.E., nato a Francavilla Fontata (Br) nel 1995 e M.V., nato, a Policoro (Mt) nel 1997 per possesso ingiustificato di chiavi o grimaldelli.
I due, gravati da svariati precedenti di Polizia per furto in abitazione, sono stati sorpresi, probabilmente poco prima di compiere un furto all'interno di un appartamento, poichè avevano al seguito alcuni tipici arnesi atti allo scasso.
In particolare i due soggetti, nel corso di mirati servizi programmati al fine di arginare tale tipologia di reato, sono stati bloccati dagli agenti in via delle Costellazioni e trovati in possesso di cacciaviti, guanti e punteruoli.
Il materiale è stato, successivamente, sequestrato, mentre i due sono stati accompagnati in Questura per gli accertamenti del caso, al termine dei quali sono stati denunciati in stato di libertà.

 

(Fonte: Questura di Modena)

 

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I malviventi, a bordo di un'autovettura Mini Cooper S, di proprietà dell'arrestato, dopo essersi impossessati delle borsette da donna, sono stati intercettati da un equipaggio della Squadra Volante con il quale hanno intrapreso un inseguimento per le vie della città -

Modena, 4 aprile 2014 -

Nel tardo pomeriggio di ieri, personale in servizio presso la Squadra Volante ha tratto in arresto B.F., nato a Catania nel 1967, con l'accusa di rapina e resistenza a Pubblico Ufficiale. L'uomo, unitamente ad un altro soggetto, riuscito a dileguarsi all'arrivo degli agenti, si era, da poco, reso responsabile dei reati di cui sopra, impossessandosi furtivamente di due borsette, prelevate da altrettante autovetture parcheggiate in via Da Vinci e via Cavedone.
I malviventi, a bordo di un'autovettura Mini Cooper S, di proprietà dell'arrestato, dopo essersi impossessati delle borsette da donna, sono stati intercettati da un equipaggio della Squadra Volante con il quale hanno intrapreso un inseguimento per le vie della città di Modena che si è, poi, concluso in via Stringa, non prima di aver danneggiato alcune autovetture in sosta.
Scesi dall'auto, uno dei due soggetti, come detto, è riuscito a far perdere le proprie tracce, mentre B.F. è stato tratto in arresto dopo una violenta colluttazione con un operatore di Polizia intervenuto sul posto.
Nel corso delle verifiche effettuate all'interno del mezzo e nelle zone limitrofe al luogo in cui lo stesso era stato abbandonato, è stata recuperata per intero la somma sottratta ad una delle due malcapitate (€ 250,00), nonché la borsetta dell'altra persona rapinata con l'intero suo contenuto. Il tutto è stato restituito alle proprietarie al termine degli adempimenti.
B.F., dopo le verifiche effettuate in Questura, dove era stato accompagnato in stato di arresto, è stato tradotto presso la locale casa circondariale, a disposizione della competente A.G.

 

 

(Fonte: Questura di Modena)

 

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L'uomo, nei confronti del quale era stata emessa una misura cautelare in carcere, era l'ultimo dei soggetti che, unitamente ad altre quattro persone, tra le quali anche Alessandro Bitonti, erano state arrestate dalla Squadra Mobile con l'accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso il 6 marzo scorso -

 

Modena, 4 aprile 2014 -

Nel pomeriggio di ieri personale della I sezione della Squadra Mobile ha proceduto a tradurre presso la locale casa circondariale cittadina Paolo Raviola, nato a Varese nel 1963.
L'uomo, nei confronti del quale era stata emessa una misura cautelare in carcere, era l'ultimo dei soggetti che, unitamente ad altre quattro persone, tra le quali anche Alessandro Bitonti, erano state arrestate dalla Squadra Mobile con l'accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso il 6 marzo scorso.
Le indagini svolte hanno evidenziato che Raviola abbia trascorso la latitanza nelle zone comprese tra Porto Garibaldi ed i lidi Ferraresi dove dovrebbe aver avuto, tra l'altro, anche l'appoggio di alcuni suoi conoscenti. L'uomo, in particolare, dovrebbe aver soggiornato in un appartamento ubicato presso il Lido degli Estensi ed all'interno di una barca attraccata a Porto Garibaldi.
Gli agenti, al fine di rintracciarlo, hanno svolto numerose perquisizioni anche a Varese, zona di origine del latitante.
Nella giornata di ieri, infine, Raviola si è costituito in Questura presso la Squadra Mobile.

 

(Fonte: Questura di Modena)

 

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In un negozio di via Torricella ragazzo di 14 anni di nazionalità cinese, impegnato a svolgere attività di vendita dietro il bancone e sprovvisto di qualsiasi documento -

 

Piacenza, 4 aprile 2014 -

Il servizio di monitoraggio avviato nel settembre scorso dalla Polizia Municipale sugli esercizi commerciali ubicati nella zona di via Roma e via Alberoni ha permesso, agli agenti della sezione Giudiziaria del Corpo, di accertare alcune violazioni penali a seguito delle prime verifiche effettuate presso un negozio di via Torricella.
Durante un controllo avvenuto il 6 settembre scorso, erano infatti emerse alcune irregolarità riguardanti il contratto lavorativo di tre persone impiegate all'interno dell'esercizio. In particolare, era stata rilevata la presenza di un ragazzo di 14 anni di nazionalità cinese, impegnato a svolgere attività di vendita dietro il bancone e sprovvisto di qualsiasi documento che attestasse una sua eventuale assunzione alle dipendenze del negozio.
La titolare, una cittadina cinese 25enne, residente a Reggio Emilia, è stata rinviata a giudizio per violazione della legge 977 del 1967 contro lo sfruttamento del lavoro minorile. La normativa prevede l'arresto fino a sei mesi e una sanzione pecuniaria pari a 2500 euro.
Dall'indagine, chiusa nei giorni scorsi, sono emerse a carico della donna altre violazioni amministrative, per aver impiegato a tempo pieno personale assunto con contratto a tempo parziale.

(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)

 

Si ampliano e migliorano le funzioni del sistema di autodetector, che ora verrà utilizzato nelle serate di movida per contrastare la sosta selvaggia e la violazione a norme di comportamento al codice della strada -

 

Parma, 4 aprile 2014 -

Durante le serate della movida le strade cittadine si popolano troppo spesso di auto in sosta vietata e parcheggi selvaggi, che violano il codice della strada. Il lavoro dell'autodetector, che consente di intercettare le auto in circolazione ma sottoposte a fermo amministrativo quindi di proprietà di evasori fiscali, ora si amplia. Il sistema, che in due mesi ha già ha riportato notevoli risultati, uno fra tutti, il 45enne felinese ma domiciliato a Parma che aveva collezionato ben 110.000€ di sanzioniverrà utilizzato anche nell' Oltretorrente, per multare soste e altri illeciti nelle strade della movida, come via D'Azeglio.

La Polizia Municipale di Parma utilizzerà infatti, nelle serate di movida, il sistema automatico di rilevamento, autodetector (al cui funzionamento sovrintende l'operatore responsabile del servizio), in alcune vie strategiche della zona Oltretorrente e simili, come via D'Azeglio, per contrastare la sosta selvaggia e la violazione a norme di comportamento al codice della strada e tutti quei comportamenti che causano disagio e intralcio, come già sperimentato in altre grandi città come Torino.

L'utilizzo dell'autodetector, insieme ai sistemi di videoripresa, consentirà di accertare e fronteggiare quei tipi di violazioni che pongono una serie di difficoltà ad una verbalizzazione diretta, ad esempio le soste in seconda fila e quelle di intralcio in corsia, soprattutto dove il fenomeno assume proporzioni incontrollabili e ripetute in alcune delle più frequentate e trafficate strade urbane, come quelle afferenti alla movida.

Nelle situazioni generate dagli avventori indisciplinati il supporto tecnologico può migliorare l'efficacia degli interventi della PM sul territorio, una attività che potrà poi essere implementata anche dalla predisposizione di uno specifico servizio di rimozione dei veicoli.

 

(Fonte: Comune di Parma)

 

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Nel corso delle verifiche effettuate effettuate da Questura, Polizia Municipale e Direzione Provinciale del Lavorosono state contestate diverse violazioni -

 

Modena, 3 aprile 2014

A seguito di una verifica congiunta effettuata da Questura, Polizia Municipale e Direzione Provinciale del Lavoro è stato sottoposto a controllo amministrativo il circolo privato denominato "Tube", ubicato in città, in via del Lancillotto.
Nel corso delle verifiche sono state contestate tre violazioni inerenti l'impiego arbitrario di lavoratori non assunti regolarmente. E', pertanto, scattato un provvedimento di sospensione dell'attività imprenditoriale a carico del circolo con decorrenza 31 marzo u.s. . Il provvedimento cesserà laddove verrà regolarizzata la posizione dei lavoratori in questione e verrà pagata una sanzione aggiuntiva pari a € 1.950,00. Nei prossimi giorni verrà redatto un altro specifico verbale amministrativo legato ad ogni singolo lavoratore non in regola per un totale pari a circa € 10.000,00.
Nel corso delle verifiche, poi, sono state contestate altre cinque violazioni riguardanti l'arbitraria trasformazione del circolo privato in locale pubblico (€ 5.000,00), la mancanza della certificazione di impatto acustico (€ 516,00), l'accesso al locale consentito anche ai non soci (€ 1032,00), la violazione del regolamento di Polizia Urbana in merito al fatto che la musica emessa era udibile in pubblica via oltre la mezzanotte (€ 50,00) e lo svolgimento di un intrattenimento danzante nonostante la sospensione della relativa licenza (sanzione da determinare da parte dell'Autorità competente).
Giova, infine, sottolineare che il presidente del suddetto circolo privato, P.A., nato a Zurigo nel 1975, è stato denunciato in stato di libertà per aver consentito l'accesso di 760 persone all'interno del locale, vista la mancanza dei requisiti di sicurezza ai sensi degli artt. 80 del TULPS e 681 del codice penale.
La verifica è stata effettuata la notte del 30 marzo scorso ed hanno partecipato 15 operatori coordinati dal dirigente la Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale della Questura.

 

(Fonte: ufficio stampa Questura di Modena)

 

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