Un 35enne piacentino è stato arrestato in stato di ebbrezza per resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e ubriachezza molesta. Portato al Comando di via Rogerio ha anche danneggiato a calci gli arredi dell'ufficio -
Piacenza, 11 giugno 2014
In seguito alla segnalazione di un uomo che, dopo aver molestato alcuni clienti, aveva aggredito il titolare e un dipendente del locale, ieri sera gli agenti della Polizia Municipale sono intervenuti in un locale di via Emilia Parmense.
La pattuglia è intervenuta, intorno alle 23.30 dopo che un 35enne piacentino ha molestato alcuni clienti, a cui è seguita l'aggressione al titolare e a un dipendente del locale. Nonostante i tentativi di ricondurlo alla calma, l'uomo ha reagito con violenza anche nei confronti degli agenti, colpendoli con calci e spallate. Accompagnato al Comando di via Rogerio per l'identificazione, ha mantenuto un atteggiamento di ostilità e, dopo aver tentato più volte la fuga, ha danneggiato a calci gli arredi dell'ufficio. Il giovane, per i fatti in questione, sarà procettato per direttissima.
(Fonte: Comune di Piacenza)
I controlli della Polizia Municipale, al mercato settimanale, hanno portato al sequestro di ben 190 paia di occhiali da sole privi della marchiatura Ce e delle avvertenze d'uso in italiano -
Modena, 11 giugno 2014 -
Il sequestro è avvenuto nell'ambito dei controlli anticontraffazione svolti dalla Polizia di Modena durante il mercato settimanale del Novi Sad, di lunedì 9 giugno. Gli operatori del nucleo di polizia commerciale del centro storico della Polizia municipale hanno notato un banco su cui erano esposte numerose paia di occhiali irregolari. Ben 190 occhiali da sole, che ad una prima verifica si sono dimostrati privi della marchiatura Ce e privi anche delle avvertenze d'uso in italiano. Gli operatori hanno sequestrato la merce e hanno elevato due sanzioni amministrative all'operatore, una da 5 mila 164 euro per la mancanza della marchiatura della Comunità europea e 1032 euro per l'assenza delle indicazioni obbligatorie.
(Fonte: Comune di Modena)
Il tamponamento è avvenuto sulla autostrada A1, nel tratto tra Reggio Emilia e il bivio dell'A22, l'uomo alla guida del fuoristrada è rimasto vittima delle fiamme -
Reggio Emilia, 10 giugno 2014 -
La scorsa notte, verso le tre, un tragico incidente ha visto coinvolti due vetture, un mezzo pesante che trasportava medicinali ed un fuoristrada. Il tamponamento è avvenuto sulla autostrada A1 Milano-Napoli, nel tratto tra Reggio Emilia e il bivio dell'A22, in direzione di Bologna al km 153. Dallo scontro fra i due mezzi, sono divampate le fiamme e all'arrivo dei pompieri, il rogo aveva coinvolto totalmente le due vetture. Purtroppo le squadre dei Vigili del Fuoco hanno estratto il corpo del conducente del fuoristrada, ormai senza vita. Le due persone sul mezzo pesante sono invece riuscite a salvarsi, uscendo in tempo dall'abitacolo. Le operazioni di spegnimento, recupero e messa in sicurezza si sono protratte fino a oltre le 7 di questa mattina e il traffico autostradale in corsia sud è stato interrotto per circa due ore. Sul posto anche polizia stradale, 118 e Arpa.
Due furti in meno di un'ora, il primo in un bar di Cadelbosco Sopra, il secondo lungo la strada provinciale 51 in località Salvaterra, nel bar collocato presso il distributore Total -
Reggio Emilia, 5 giugno 2014 - di Ivan Rocchi
Anche questa notte una raffica di furti ha colpito la provincia di Reggio Emilia. Poco prima dell'01.30 i carabinieri del Nucleo radiomobile di Guastalla sono intervenuti in via Leonardo Da Vinci, nel comune di Cadelbosco Sopra, dove era stato segnalato un furto all'interno di un bar. Giunti sul posto, i Carabinieri hanno accertato che dei ladri avevano sfondato la vetrata del locale, utilizzando un'automobile Fiat Uno come ariete, per poi introdursi all'interno.
Dall'esercizio commerciale risultavano mancare due macchinette del videopoker e un cambia monete. I ladri sono poi fuggiti a bordo della stessa automobile. Tra danni cagionati per il compimento del furto e la refurtiva sottratta, il danno è ancora in corso di esatta quantificazione. I carabinieri di Guastalla e quelli di Cadelbosco Sopra hanno avviato le indagini a carico di ignoti, in ordine al reato di furto aggravato.
Circa un'ora dopo, intorno alle 02.30, i carabinieri di Casalgrande sono intervenuti lungo la strada provinciale 51 in località Salvaterra, per un furto nel bar collocato presso il distributore Total. Dopo aver forzato la serranda elettrica e la porta d'ingresso, i ladri si erano introdotti nel locale, da dove hanno asportato una macchina cambia monete, il registratore di cassa e i soldi dei videopoker.
I danni cagionati per il furto e la refurtiva sottratta sono nell'ordine di alcune migliaia di euro. Sulla vicenda gli uomini dell'Arma hanno avviato le indagini per il reato di furto aggravato a carico di ignoti.
E' stata una notte infernale per il titolare della birreria Divina Commedia, che si trova in zona San Maurizio a Reggio Emilia.
Reggio Emilia, 4 giugno 2014 - di Ivan Rocchi -
Tutto è iniziato verso l'1.00 di questa notte con una chiamata al 113, fatta dallo stesso esercente, perché due persone stavano creando disturbo all'interno del locale. Una volta condotti fuori dal locale grazie all'aiuto degli agenti, però, uno dei due si è scagliato all'improvviso contro lo stesso titolare e lo ha prima colpito con una testata al volto, per poi accanirsi con morsi alla testa sull'uomo riverso a terra.
Una volta arrivati al locale, gli agenti avevano identificato subito i due soggetti, già noti alle forze dell'ordine per innumerevoli precedenti di polizia, tra i quali reati predatori, in materia di stupefacenti e contro la persona. I due, in evidente stato di ebbrezza, terminato il controllo e dopo aver pagato le consumazioni, uscivano dal locale.
Ma una volta in strada, mentre gli agenti stavano ultimando gli accertamenti, uno dei due ha iniziato a inveire contro il titolare, che era uscito dalla birreria. Poi, inaspettatamente, ha iniziato a correre verso il titolare, e giunto di fronte a lui lo colpiva con una testata al viso che lo faceva rovinare a terra. Gli agenti, aiutati anche da un avventore, riuscivano alla fine a fermare la violenza dell'uomo, che con non poca difficoltà veniva immobilizzato.
A causa delle ferite riportate alla fronte e al capo, il titolare dell'esercizio è stato così trasportato in barella all'ospedale ed è stato dimesso con una prognosi di quattro giorni. Anche l'aggressore, il 51enne italiano C.G., ha riportato lievi ferite al viso a causa della testata sferrata ed è stato trasportato al Pronto soccorso e quindi dimesso con una prognosi di due giorni.
A suo carico, oltre ai reati di ubriachezza molesta, ingiurie e lesioni personali, veniva imputato anche quello di danneggiamento aggravato. Infatti lo stesso, una volta all'interno della vettura di servizio, aveva staccato e rotto la guarnizione della portiera posteriore destra, oltre a fare resistenza a pubblico ufficiale. Infatti, i due agenti alla fine hanno riportato rispettivamente una distorsione alla caviglia e una forte contusione alla spalla destra.
Lesioni personali è l'accusa mossa a un 43enne abitante nel reggiano: la donna ha riportato una prognosi di 22 giorni in seguito ai calci e ai pugni ricevuti dall'uomo.
Reggio Emilia, 4 giugno 2014 - di Ivan Rocchi
E' bastato un semplice sms contenente delle critiche rivolte a lui, scoperto sul cellulare della moglie e indirizzato alla sorella di questa, per mandarlo su tutte le furie. E così l'ha colpita prima con schiaffi e pugni, poi con calci alla pancia, e infine le ha stretto il collo tanto da farle mancare il respiro. Riuscita a divincolarsi, la donna è fuggita verso il bagno, dove però è stata subito raggiunta dall'uomo, che le ha puntato un coltello alla gola, minacciandola di morte.
La donna, una 44enne italiana, è quindi ricorsa alle cure mediche in ospedale ed è stata giudicata guaribile in 22 giorni per distorsione del rachide cervicale, contusioni multiple ed ematoma periorbitario sinistro, venendo dimessa dopo le cure del caso. E' stato proprio il personale medico ad attivare i carabinieri di Castellarano, che hanno quindi accertato l'ennesimo caso di violenza domestica nella nostra provincia. Al termine degli accertamenti, i militari hanno quindi denunciato alla Procura di Reggio Emilia l'operaio 43enne residente nel comprensorio ceramico reggiano, per il reato di lesioni personali.
Ora alla donna è stata garantita un'altra sistemazione, grazie alla disponibilità di suoi congiunti ad accoglierla. Nel frattempo, i Carabinieri stanno verificando se nel passato si siano verificati altri episodi simili.
Insulti seguiti da minacce, su un pullman della linea Correggio-Reggio Emilia: donna denunciata per i reati di ingiurie, minaccia aggravata e per la posizione irregolare sul territorio nazionale -
Reggio Emilia, 3 giugno 2014 - di Ivan Rocchi
Ha continuato a insultarlo fino al termine della corsa del mezzo pubblico su cui stavano viaggiando. Ma una volta sceso a terra, l'uomo se l'è ritrovata davanti. "Ti ammazzo", gli ha detto la donna in evidente stato di alterazione psicofisica causata dall'alcool, minacciandolo con un oggetto metallico appuntito. A quel punto, il 37enne pakistano è tornato sulla scaletta del bus e ha pregato l'autista di chiudere le portiere, per sfuggire all'aggressione. All'arrivo della Polizia, intervenuta su richiesta dell'uomo, la donna ha provato ad allontanarsi, ma è stata subito fermata dagli agenti.
La strana vicenda è iniziata ieri verso le 14.00 su un pullman della linea Correggio-Reggio Emilia, dove stavano viaggiando entrambi i protagonisti. La donna si sarebbe avvicinata all'uomo e avrebbe iniziato a insultarlo ad alta voce, proseguendo fino all'arrivo in piazzale Europa. L'uomo, sceso dopo di lei dalla scaletta del mezzo pubblico, si sarebbe trovato davanti la donna, che oltre a continuare ad ingiuriarlo ad alta voce lo avrebbe minacciato di morte. Sempre secondo la versione del pakistano, la donna a quel punto avrebbe messo mano alla borsetta, estraendo un oggetto appuntito di colore acciaio di piccole dimensioni, che puntava verso di lui continuando a minacciarlo.
Temendo per la sua incolumità fisica, l'uomo è salito di nuovo sul mezzo, chiedendo all'autista di chiudere le porte, per evitare di essere raggiunto dalla donna. Solo a questo punto la 47enne algerina si sarebbe allontanata. La donna era in palese stato di alterazione, a causa dell'abbondante assunzione di bevande alcoliche. Accompagnata in Questura e identificata come cittadina algerina con numerosi precedenti di polizia per reati in materia di stupefacenti e contro la persona, la stessa risultava clandestina sul territorio nazionale, con permesso di soggiorno scaduto nel 1999.
La cittadina algerina non risultava in possesso di alcun coltello, ma di una piccola lima per le unghie all'interno della borsetta, che la donna volontariamente mostrava. L'oggetto, probabilmente l'arma brandita poco prima, è stato sequestrato. La vittima ha riferito agli agenti di non conoscere la donna, ma ha aggiunto che l'aveva denunciata circa 15 giorni prima, perché l'aveva sorpresa mentre cercava di rubargli il portafoglio. B. F. è stata quindi denunciata per i reati di ingiurie, minaccia aggravata e per la posizione irregolare sul territorio nazionale.
Percossa da una catena davanti ai figli di 8 anni e 10 mesi, la moglie è corsa in strada per sfuggire all'aggressione del marito.
Modena, 3 giugno 2014 -
Dopo una lite con il marito, il gesto di violenza. L'episodio è avvenuto domenica notte, nei moduli abitativi provvisori costruiti dopo il sisma a Novi di Modena. Tra le mura domestiche, davanti ai figli di 8 anni e 10 mesi, un cittadino marocchino di 36 anni ha utilizzato una catena per percuotere la moglie, coetanea e connazionale, provocandole lesioni alle gambe. La donna per sfuggire all'aggressione è uscita in strada, ma le percosse sono continuate. A dare l'allarme un vicino. Grazie all'intervento dei Carabinieri, gli accertamenti hanno portato all luce altre occasioni in cui la donna era stata picchiata e a cui non erano seguite le denunce. L'uomo è stato arrestato.
Giovane fermato in viale Risorgimento alla guida di una bicicletta di lusso con due iPhone 5S e un iPad da 32 Gb: denunciato in stato di libertà per avere detenuto apparecchiature elettroniche e una bici di sospetta provenienza furtiva.
Reggio Emilia, 30 maggio 2014 - di Ivan Rocchi -
Alla guida di una bicicletta di lusso, aveva con sé uno zainetto contenente due iPhone e un iPad. Ma è stato il suo fare sospetto a incuriosire gli agenti della pattuglia della Squadra Mobile, che in quel momento transitavano in viale Risorgimento. Una volta fermato, il 20enne cittadino italiano di origine africana non ha saputo fornire una versione convincente agli investigatori ed è stato quindi denunciato in stato di libertà per avere detenuto apparecchiature elettroniche e una bici di sospetta provenienza furtiva.
Il giovane, visibilmente preoccupato, ha raccontato agli agenti che la costosa mountain bike marca Cannondale sulla quale viaggiava non era di sua proprietà, ma l'aveva ricevuta poco prima da uno straniero davanti alla stazione centrale di Reggio Emilia. Il 20enne continuava nel suo racconto, riferendo ancora che lo stesso straniero, del quale riferiva solo il presunto nome di battesimo, gli aveva affidato anche due iPhone 5S e un iPad da 32 Gb, che ha subito mostrato ai poliziotti tirandoli fuori dallo zainetto che aveva con sé.
Secondo la versione fornita agli investigatori, la merce di dubbia provenienza di cui era in possesso gli era stata affidata dallo straniero con l'incarico di piazzarla sul mercato, per poi dividere l'incasso tra di loro. Il materiale rinvenuto è stato quindi sequestrato e sulla vicenda sono partite le indagini della Squadra Mobile.
Sequestrati beni a pubblici amministratori per oltre 1 milione di euro -
Modena, 28 maggio 2014 -
Il blitz al Policlinico di Modena, dell'operazione "Last business" è scattato all'alba di questa mattina, quando i Carabinieri dei Nas di Parma e i colleghi dell'Arma territoriale di sedici province e otto Regioni, hanno eseguito perquisizioni e sequestri per oltre 1 milione di euro, a pubblici amministratori, per ordine della magistratura di Modena.
Un giro di tangenti per l'acquisto di strumentazioni mediche e affidamento di lavori al Policlinico modenese, che vedeva pubblici amministratori procedere con appalti pilotati. Le persone indagate risultano essere 63 e dovranno rispondere di associazione per delinquere, corruzione, abuso d'ufficio, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, riciclaggio.