Continuano i furti e le rapine nella provincia di Reggio Emilia. Questa volta a farne le spese è stata la sezione del Partito Democratico di Bagnolo in Piano.
Reggio Emilia, 17 marzo 2014 di Ivan Rocchi -
Ieri, poco prima delle 23.00, un volontario del Pd stava tornando a casa con l'incasso della Festa del Pesce, che poi avrebbe versato in sezione la mattina successiva. Mentre si trovava in via Don Sturzo, però, è stato avvicinato da due persone che avevano il volto coperto dal passamontagna. Questi dopo averlo scaraventato a terra si sono impossessati dello zaino, che conteneva circa 4.000 euro. Il 65enne rapinato, che se l'è cavata con qualche lieve escoriazione, ha chiamato subito i carabinieri. Le ricerche sono state estese a tutta la Bassa reggiana.
Verso le 4.30 di stanotte, invece, i carabinieri di Casalgrande sono intervenuti in Via Circonvallazione per un furto in un bar collocato presso il distributore ad insegna Ipergas. Giunti sul posto, i militari hanno accertato che i ladri si erano introdotti nel locale dopo aver forzato la porta d'ingresso e avevano portato via 4 videopoker. Tra danni e refurtiva sottratta, il danno ammonterebbe a diverse migliaia di euro, ma è ancora in corso una stima esatta. Sulla vicenda sono state avviate le indagini per il reato di furto aggravato a carico di ignoti.
Poco dopo le 8.00 di ieri, invece, i carabinieri di Gattatico sono intervenuti presso il distributore di benzina di via Tonelli, nella frazione di Taneto, in seguito alla chiamata del gestore. Durante la notte i ladri avevano tagliato la colonnina bancomat del self service, probabilmente con un flessibile, impossessandosi della cassetta blindata con i soldi. I danni cagionati per la perpetrazione del furto sono in corso di esatta stima. Sulla vicenda gli uomini dell'Arma hanno avviato le indagini in ordine al reato di furto aggravato a carico di ignoti.
Continuano i furti e le rapine nella provincia di Reggio Emilia. Questa volta a farne le spese è stata la sezione del Partito Democratico di Bagnolo in Piano.
Reggio Emilia, 17 marzo 2014 di Ivan Rocchi -
Ieri, poco prima delle 23.00, un volontario del Pd stava tornando a casa con l'incasso della Festa del Pesce, che poi avrebbe versato in sezione la mattina successiva. Mentre si trovava in via Don Sturzo, però, è stato avvicinato da due persone che avevano il volto coperto dal passamontagna. Questi dopo averlo scaraventato a terra si sono impossessati dello zaino, che conteneva circa 4.000 euro. Il 65enne rapinato, che se l'è cavata con qualche lieve escoriazione, ha chiamato subito i carabinieri. Le ricerche sono state estese a tutta la Bassa reggiana.
Verso le 4.30 di stanotte, invece, i carabinieri di Casalgrande sono intervenuti in Via Circonvallazione per un furto in un bar collocato presso il distributore ad insegna Ipergas. Giunti sul posto, i militari hanno accertato che i ladri si erano introdotti nel locale dopo aver forzato la porta d'ingresso e avevano portato via 4 videopoker. Tra danni e refurtiva sottratta, il danno ammonterebbe a diverse migliaia di euro, ma è ancora in corso una stima esatta. Sulla vicenda sono state avviate le indagini per il reato di furto aggravato a carico di ignoti.
Poco dopo le 8.00 di ieri, invece, i carabinieri di Gattatico sono intervenuti presso il distributore di benzina di via Tonelli, nella frazione di Taneto, in seguito alla chiamata del gestore. Durante la notte i ladri avevano tagliato la colonnina bancomat del self service, probabilmente con un flessibile, impossessandosi della cassetta blindata con i soldi. I danni cagionati per la perpetrazione del furto sono in corso di esatta stima. Sulla vicenda gli uomini dell'Arma hanno avviato le indagini in ordine al reato di furto aggravato a carico di ignoti.
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Luzzara-Non ricambia il suo amore e lui le sfascia la macchina: 40enne di Boretto denunciato dai Carabinieri
Danneggiamento aggravato l’accusa mossa ad un reggiano dai Carabinieri di Gualtieri
Luzzara (RE) 16 Marzo 2014 ----
Era follemente innamorato della collega, tanto da perdere il lume della ragione per il mancato ricambio della donna, che aveva la sola colpa di volergli bene semplicemente come amico. Con l’accusa di danneggiamento aggravato i carabinieri di Gualtieri hanno denunciato un 40enne operaio di Boretto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia.
L’altra notte l’uomo si è presentato sotto casa della collega, suonando con insistenza al campanello per farla uscire, ignaro che la donna in quel momento non fosse a casa. I vicini della donna hanno quindi richiesto l’intervento dei Carabinieri, che una volta giunti sul posto hanno riportato alla ragione l’uomo, spiegandogli che la donna non rispondeva perché semplicemente non c’era. A questo punto l’uomo sembrava convinto e si è allontanato dall’abitazione della collega, ma probabilmente non abbastanza troppo lontano.
Poco dopo la mezzanotte infatti, quando la donna era già rincasata, i carabinieri sono dovuti intervenire nuovamente. Alcuni passanti avevano fermato lo stesso 40enne, che questa volta aveva preso a calci la macchina della ragazza. Una volta constatata l’ammaccatura di varie parti della carrozzeria e raccolta la denuncia, l’uomo è stato condotto in caserma dai carabinieri di Gualtieri, che hanno curato l’intervento. Il 40enne è stato quindi denunciato per il reato di danneggiamento.
Ivan Rocchi
La notte folle del giovane magrebino è iniziata ieri sera alle 21.00, quando una volante della polizia ha raggiunto piazzale Europa in seguito a una segnalazione che indicava un uomo a terra -
Reggio Emilia, 14 marzo 2014 - di Ivan Rocchi
Era stato trovato dagli agenti di polizia in possesso di uno scooter rubato e sotto l'effetto di stupefacenti. Non contento, una volta rilasciato ha pensato bene di divellere un tombino per poi lanciarlo contro un furgone in sosta. R. E. I. M., un 20enne marocchino con precedenti di polizia, è stato così trattenuto dall'Ufficio immigrazione della Questura di Reggio Emilia per essere espulso.
La notte folle del giovane magrebino è iniziata ieri sera alle 21.00, quando una volante della polizia ha raggiunto piazzale Europa in seguito a una segnalazione che indicava un uomo a terra. Una volta sul posto, gli agenti hanno trovato una persona che aveva difficoltà a camminare in seguito all'assunzione di droga. Accanto all'uomo, poggiato per terra, c'era uno scooter con il blocchetto d'accensione forzato, poi risultato rubato nello scorso mese di ottobre.
Il personale medico non ha ritenuto necessario il trasporto del giovane al Pronto Soccorso. Così, mentre si procedeva alla restituzione del veicolo al legittimo proprietario - anch'egli cittadino extracomunitario - lo straniero privo di documenti veniva accompagnato in Questura, dove gli è stata notificata la denuncia per il reato di ricettazione.
Dopo le formalità di rito, lo straniero è stato congedato. Si sarebbe dovuto presentare stamattina all'Ufficio immigrazione per regolarizzare la sua posizione, poiché irregolare sul territorio nazionale. Ma circa tre ore dopo veniva segnalato un atto vandalico in via Eritrea. Dopo aver prelevato un tombino stradale, una persona lo aveva scagliato contro il finestrino di un furgone parcheggiato, per poi allontanarsi come se niente fosse.
Gli agenti arrivati sul posto hanno così trovato il vandalo a poca distanza dal furgone danneggiato, mentre la persona che aveva richiesto l'intervento lo teneva bloccato. I poliziotti, una volta preso in consegna il colpevole, hanno scoperto che si trattava dello stesso uomo fermato in piazzale Europa qualche ora prima. In seguito, la visione dei filmati relativi alle telecamere a circuito chiuso presenti sulla via hanno allontanato ogni dubbio sull'accaduto. Il proprietario del furgone, un cittadino cinese, non risulta al momento rintracciabile.
Il veicolo è stato inseguito e fermato in vicolo Val Verde, dopo il tentativo dell'uomo di seminare l'auto degli agenti percorrendo un reticolo di strade minori.
Piacenza, 14 marzo 2014 -
Trentasei punti decurtati, ritiro immediato della patente e denuncia per guida in stato di ebbrezza: è il bilancio del pomeriggio al volante di un trentottenne piacentino residente in città, che giovedì 13 marzo, nonostante l'alt intimato da una pattuglia della Polizia Municipale in via XXIV Maggio, ha inizialmente finto di accostare per poi proseguire la marcia, a piena velocità, verso la zona dell'Infrangibile.
Il veicolo è stato inseguito e fermato in vicolo Val Verde, dopo il tentativo dell'uomo di seminare l'auto degli agenti percorrendo un reticolo di strade minori.
Il conducente, visibilmente alterato, sottoposto a test alcolemico è risultato avere un tasso due volte superiore a quello consentito. Di qui la denuncia per guida in stato di ebbrezza, oltre alle sanzioni per non essersi fermato all'alt e per tutte le violazioni alle norme di comportamento del Codice della Strada.
(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)
Agli agenti che lo hanno fermato per chiedergli spiegazioni, il giovane, in evidente stato di agitazione, ha dichiarato di doversi affrettare verso casa – poco distante – perché aveva dimenticato il gas acceso -
Piacenza, 12 marzo 2014 -
Nella mattinata di oggi, mercoledì 12 marzo, nei pressi del Comando di via Rogerio una pattuglia della Polizia Municipale ha notato un uomo che correva affannosamente tenendo in mano due sacchetti di generi alimentari. Agli agenti che lo hanno fermato per chiedergli spiegazioni, il giovane, in evidente stato di agitazione, ha dichiarato di doversi affrettare verso casa – poco distante – perché aveva dimenticato il gas acceso.
Insospettiti dall'atteggiamento del trentenne, che dai successivi accertamenti è risultato essere un cittadino di nazionalità marocchina, in possesso di regolare permesso di soggiorno e assunto presso una ditta piacentina, gli agenti lo hanno accompagnato presso l'abitazione di residenza, verificando che il gas era spento. L'uomo ha così ammesso che la corsa affannosa di poco prima era dovuta al fatto di non aver pagato i prodotti da forno appena sottratti in un supermercato della zona.
Nel frattempo, contattato dalla Polizia Municipale, il responsabile del negozio in cui era stata rubata la merce si è presentato al Comando, per sporgere la denuncia del furto dei generi alimentari, in parte consumati anche dentro all'esercizio commerciale. Accompagnato presso gli uffici di via Rogerio, il giovane protagonista del fatto è stato denunciato, in stato di libertà, per il reato di furto aggravato.
(Fonte: Ufficio stampa Comune di Piacenza)
Agenti in borghese della Municipale in collegamento con la videosorveglianza hanno arrestato un 33enne di origine tunisina che aveva venduto droga in zona San Cataldo -
Modena, 12 marzo 2014 -
Uno spacciatore di eroina è stato arrestato nel tardo pomeriggio di lunedì 10 marzo da agenti del Nucleo problematiche del territorio della Polizia municipale di Modena, dopo una breve colluttazione, grazie all'integrazione tra l'attività su strada e il supporto delle telecamere. L'arresto è avvenuto in zona San Cataldo, tra le vie Paolucci e Cesare Costa, dove si svolgeva l'attività di spaccio. In manette J. R., 33enne di origine tunisina, arrivato anni fa in Italia dove aveva ottenuto un permesso di soggiorno per motivi umanitari che, allo scadere, non gli è stato rinnovato in quanto pregiudicato per vari reati, tra i quali porto abusivo di arma.
L'operazione ha coinvolto agenti in borghese appostati in zona, in collegamento con il comando di via Galilei, dove un operatore controllava l'area sui monitor della videosorveglianza, grazie alla quale è stata ricostruita la dinamica dell'attività dello spacciatore permettendo di intervenire sul posto con efficacia. L'uomo è stato arrestato, infatti, dopo aver ceduto la droga a una giovane modenese in compagnia di amici, che è stata fermata e quindi deferita in Prefettura come assuntrice di sostanze stupefacenti.
Lo spacciatore è stato trovato in possesso di alcune centinaia di euro in banconote di piccolo taglio, probabile provento di spaccio, e di un telefonino sul quale arrivavano numerose chiamate, presumibilmente da parte di clienti.
(Fonte: Comune di Modena)
Una ragazza di quindici anni residente in città, accompagnata dalla mamma, si è presentata al comando di Polizia Municipale di via Rogerio per denunciare una situazione di violenza tutta al femminile che si era creata a scuola -
Piacenza, 11 marzo 2014 -
Bullismo al femminile, la Polizia Municipale con il suo intervento pone fine a una serie di episodi spiacevoli. Il tutto ha avuto inizio nel gennaio scorso, quando una ragazza di quindici anni residente in città, accompagnata dalla mamma, si è presentata al comando di Polizia Municipale di via Rogerio per denunciare una situazione di violenza tutta al femminile che si era creata a scuola; la giovane era infatti costretta a subire da parte di una compagna dello stesso istituto una serie di quotidiani atti di bullismo, che sono peggiorati nei giorni successivi.
Infatti "l'amica" ha coinvolto altre ragazze, che più di una volta hanno accerchiato la giovane facendo da scudo mentre veniva aggredita. Fortunatamente nessuno ha riportato ferite o lesioni.
La Polizia Municipale ha quindi avviato un'attività di accertamento all'interno e all'esterno della scuola, all'inizio e al termine delle lezioni, con il supporto della dirigente scolastica e degli insegnanti.
Vista la situazione, la Procura dei minori ha delegato la Polizia Municipale a un tentativo di conciliazione e proprio nei giorni scorsi le due ragazze, accompagnate dai genitori e dai legali, si sono incontrate, hanno chiarito la situazione e la tensione ha lasciato spazio alla riconciliazione.
A questo proposito, la comandante Renza Malchiodi ha commentato: "Il fenomeno del bullismo al femminile non è da sottovalutare, infatti le ragazze sono capaci di episodi di violenza spesso più difficili da individuare, in quanto non si avvalgono di azioni fisiche ma di strategie più fini, di carattere psicologico e minatorio, per mettere in atto azioni di stalking o atti di prepotenza nei confronti di altre ragazze".
(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)
I due, censurati ed in Italia senza fissa dimora, sono stati sorpresi mentre erano intenti a rovistare all'interno di un furgone di una società adibita alla riparazione di distributori automatici.
Modena, 11 marzo 2014 -
Nel pomeriggio di ieri, personale in servizio presso il Posto di Polizia Centro, ha tratto in arresto un cittadino tunisino, A.M., nato nel 1980 ed H.S., nato in Marocco nel 1978, entrambi censurati ed in Italia senza fissa dimora, con l'accusa di furto aggravato.
I due sono stati sorpresi mentre erano intenti a rovistare all'interno di un furgone di una società adibita alla riparazione di distributori automatici.
L'autista del furgone, infatti, al termine di un intervento tecnico, ha notato i due che, dopo aver infranto un finestrino del veicolo, si erano già appropriati di un paio di occhiali di proprietà del malcapitato.
Alla vista dell'uomo, i due stranieri hanno cercato di allontanarsi dal luogo, via Sant'Orsola, dirigendosi in direzione di corso Vittorio Emanuele.
Gli agenti intervenuti sul posto sono riusciti a bloccare i due malviventi, recuperando gli occhiali, poi, restituiti all'autista del furgone ed accompagnando i due in stato di arresto.
Gli accertamenti svolti in Questura hanno fatto emergere che entrambi fossero gravati da numerosi precedenti di Polizia (furto, ricettazione, violenza e resistenza a P.U.) e che su entrambi gravavano provvedimenti di allontanamento dal nostro paese.
Informato il magistrato di turno, al termine degli adempimenti, i due sono stati trattenuti presso le locali celle di sicurezza in attesa del processo che verrà celebrato in giornata a loro carico con rito direttissimo.
La Squadra Volante è intervenuta a seguito di una segnalazione che riferiva di un incendio in corso all'interno di un appartamento: trovato il corpo senza vita di Iolanda Ferrari -
Modena, 11 marzo 2014 -
Intorno alle ore 03.30 della notte appena trascorsa, personale in servizio presso la Squadra Volante è intervenuto in viale Vittorio Veneto a seguito di una segnalazione che riferiva di un incendio in corso all'interno di un appartamento.
Gli agenti intervenuti sul posto, una volta avuto accesso all'appartamento, si sono diretti verso la camera da letto, dal cui interno provenivano fiamme indomabili con i mezzi a loro disposizione.
La richiedente l'intervento aveva, nel frattempo, riferito che nella stanza era presente una persona anziana nei confronti della quale, la stessa, una cittadina colombiana, prestava servizio in qualità di badante.
Dopo qualche minuto è giunto sul posto anche personale dei Vigili del Fuoco che, con non poca difficoltà, è riuscito ad avere la meglio sulle fiamme. Al termine di tale operazione è stato possibile constatare che all'interno del predetto vano era presente il corpo, ormai carbonizzato, di una donna, identificata, successivamente, per Iolanda Ferrari, nata a Modena nel 1920. Gli accertamenti svolti sul posto dal personale della Squadra Volante hanno reso possibile accertare che la donna fosse un'accanita fumatrice.
Probabilmente, la combustione ha avuto inizio proprio dalla camera dal letto ove è stato rinvenuto il cadavere e che per stabilire la cause dell'incendio saranno necessari ulteriori accertamenti.
Al termine delle verifiche, come disposto dal magistrato di turno, è stato disposto il sequestro dell'appartamento ed il trasporto della salma presso il Dipartimento di Medicina Legale cittadino.
Giova, infine, sottolineare che l'incendio ha reso completamente inagibile l'immobile, interessando anche l'appartamento sito al piano superiore ed al piano inferiore.