Un 38enne kosovaro clandestino è stato fermato dalla Polizia in via Buffolara, dopo l'espulsione ordinata nel 2012, ma assolto perchè in procinto di sposarsi -
Parma, 7 luglio 2014 - di Bruno Migliore -
Il cittadino straniero (non comunitario) che entra in Italia allo scopo di contrarre matrimonio con una donna italiana non è un immigrato clandestino, lo dicono le norme comunitarie e recentemente lo aveva ribadito anche la Cassazione. Un principio che ha portato all'assoluzione di un 38enne kosovaro fermato dalla Polizia a Parma in via Buffolara. Gli avevano contestato l'inottemperanza al divieto di tornare sul territorio italiano, dopo l'espulsione ordinata nel 2012 dal questore di Aosta. Il suo avvocato Gentian Alimadhi ed il Pubblico Ministero Lino Vicini, rilevando che il giovane ha in corso le procedure per contrarre matrimonio con una donna parmigiana, si sono trovati d'accordo nel chiedere l'assoluzione al giudice Gabriele Nigro. Il difensore ha esibito anche i documenti. Adesso l'uomo dopo un addio al nubilato passato in cella di sicurezza potrà convolare felicemente a nozze.
Alessandro Cappuccini, professionista che da anni collaborava con il festival, è stato travolto in via Parma. Le dinamiche sono, ancora al vaglio degli inquirenti -
Parma, 7 luglio 2014 - di Paola Tanzi -
Alessandro Cappucini, tecnico impegnato nella rilevazione del suono acustico, è stato investito da un auto, guidata da un salsese, noto e stimato in tutta la città termale, proprio mentre si trovava sulla carreggiata in direzione Fidenza Salsomaggiore. L'uomo, nonostante l'automobilista abbia tentato in tutti i modi di evitarlo, è stato caricato sul cofano dell'Audi e sbalzato a terra.
Cappuccini, professionista che da anni collaborava con il festival rilevando i dati del rumore dei concerti, è stato travolto in via Parma, poco lontano dal civico 93 bis, mentre nell'Area delle Feste, a tre chilometri dal centro di Salsomaggiore, si svolgeva il primo dei concerti live in programma.
Secondo i commenti dei presenti al fatto l'uomo non avrebbe indossato il giubbottino di sicurezza: questo e la scarsa illuminazione del luogo sarebbe da individuare tra le causa del drammatico incidente. Le dinamiche sono, però, ancora al vaglio degli inquirenti: sul luogo dell'incidente, avvenuto attorno alle 23.30, sono subito intervenuti i militi del 118, i carabinieri e ed i vigili delle Terre Verdiane. E nonostante i primi interventi sul posto, l'uomo è spirato in ospedale. Sulla provinciale che collega Salsomaggiore a Fidenza si è quindi creato traffico veicolato, in un primo momento, verso la strada nota come "San Rocchino". Il Festival Beat, da anni appuntamento fisso dell'estate salsese, fa il pieno di partecipanti proprio il venerdì e sabato sera con i concertoni live che ospitano gruppi beat provenienti da tutto il mondo. Questa sua grande forza di coinvolgimento riesce a far sì che giungano appassionati delle beat generation da ogni dove proprio per i concerti live, che creerebbero disturbo ad alcuni residenti. Da qui la presenza dell'uomo, che stava monitorando la situazione acustica.
I membri della banda erano stati arrestati per diverse rapine nelle province di Parma, Cremona e Piacenza, compiute tutte a bordo di una Fiat Uno verde. Martedì hanno tutti patteggiato pene che oscillano tra un anno e 4 mesi e 4 anni di carcere.
Parma, 4 luglio 2014 -
Si erano resi noti, tra la primavera e l'estate dello scorso anno, per una sequenza di rapine nelle province di Parma, Cremona e Piacenza. I cinque membri, della cosiddetta "banda della Uno Verde", prendevano di mira soprattutto i locali aperti di sera. Si contano almeno sette colpi messi a segno dalla banda, tra questi: uno alla sala gioco "La Vela" in via Emilio Lepido, la rapina al locale "Sole Luna" di Fidenza e una rapina al bar "Lo Scoiattolo" di Noceto. I cinque individui sono un fidentino, un piacentino e tre campani, caratterizzati dall' aver agito sempre viaggiando a bordo di una Fiat Uno verde. Tutti di età compresa tra i 19 e i 40 anni e solo uno di loro con precedenti penali. Martedì, hanno tutti patteggiato pene che oscillano tra un anno e 4 mesi e 4 anni di carcere. I patteggiamenti sono avvenuti davanti al giudice per l'udienza preliminare Paola Artusi.
Una signora di 77 anni, residente nel Comune di Luzzara, è deceduta ieri all'Ospedale di Guastalla a causa di una infezione da legionella, al ritorno da una vacanza in una regione del sud Italia -
Reggio Emilia, 3 luglio 2014 -
La Direzione dell'Azienda USL informa che una signora di 77 anni, residente nel Comune di Luzzara, è deceduta ieri all'Ospedale di Guastalla a causa di una infezione da legionella. La signora aveva manifestato i primi sintomi, febbre e confusione mentale, al termine di un soggiorno in un villaggio turistico di una regione del sud, cui hanno partecipato 58 persone della provincia di Reggio Emilia.
I sanitari del Dipartimento di Sanità Pubblica stanno contattando tutte le persone della provincia di Reggio Emilia che hanno partecipato al soggiorno per i controlli previsti dalle procedure vigenti.
La Direzione del Dipartimento di Sanità Pubblica ha prontamente segnalato il caso alle autorità competenti della zona di villeggiatura. Non è al momento possibile stabilire con certezza la fonte dell'infezione.
Che cos'è la legionellosi
La legionellosi è una forma di polmonite causata da batteri appartenenti al genere Legionella. È un microrganismo ubiquitario che, in natura, prolifera in ambiente umido. E' stata isolata dall'acqua naturale di fiumi, laghi e serbatoi, a bassa concentrazione. Concentrazioni elevate possono essere rilevate sia nelle reti idriche sia in impianti di climatizzazione dell'aria costituiti da torri di raffreddamento, condensatori evaporativi o umidificatori dell'aria.
Nella nostra provincia si registrano annualmente tra i quindici e i venti casi all'anno in persone prevalentemente di sesso maschile e di età superiore ai cinquant'anni.
La malattia è molto più frequente nei fumatori. Altre condizioni di rischio individuali sono costituite soprattutto da stati di grave immunodepressione.
La malattia in genere si manifesta inizialmente con febbre, brividi, cefalea e dolori muscolari, seguiti da tosse secca e difficoltà respiratoria che in alcuni casi progrediscono fino ad una polmonite grave. Il periodo di incubazione normalmente oscilla dai due ai dieci giorni e i sintomi si manifestano mediamente tre-sei giorni dopo l'esposizione.
La Legionellosi viene generalmente contratta per via respiratoria, mediante inalazione o microaspirazione di aerosol in cui è contenuto il batterio. L'aerosol si forma attraverso le minuscole gocce generate dallo spruzzo dell'acqua, o dall'impatto dell'acqua su superfici solide e può essere generato dall'apertura di una doccia, da vasche per idromassaggio e piscine, aree adibite a sauna, torri di raffreddamento/condensatori evaporativi degli impianti di condizionamento, impianti di irrigazione di giardini.
(Fonte: Ufficio Comunicazione Ausl Reggio Emilia)
Resta fissa la data del 10 luglio per l'applicazione dei nuovi orari di apertura degli esercizi pubblici sulle strade della movida, così come viene confermato l'impianto del provvedimento. Fiepet Confesercenti Parma: "Incredibile: le imprese di Parma costrette a lavorare con l'avvocato di fianco. Basta così, grazie." -
Parma, 3 luglio 2014 -
La questione movida continua a far discutere. Dopo che il Tar ha sospeso il decreto entrato in vigore pochi giorni fa, il sindaco Pizzarotti ha disposto l'integrazione della precedente ordinanza, con cui stabiliva la disciplina degli orari di chiusura degli esercizi pubblici operanti nelle zone del centro storico individuate nel "Regolamento per la convivenza". L'Ordinanza integrativa, a seguito del Decreto Presidenziale del Tar di Parma emesso su istanza di alcuni esercenti operanti nelle zone di via D'Azeglio, si limita a sospendere, fino all'udienza fissata per il 24 luglio, l' "anticipata entrata in vigore della disciplina degli orari per il comparto D'Azeglio" e "il dovere per i gestori di escludere la presenza della "propria" clientela sulla sede stradale con responsabilità nel raggio di 10 metri dagli ingressi dei locali e delle eventuali aree in concessione" - si legge nella nota del Comune.
Ma la sostanza rimane invariata: resta fissa la data del 10 luglio per l'applicazione dei nuovi orari di apertura degli esercizi pubblici sulle strade della movida, così come viene confermato l'impianto del provvedimento. Da qui l'ordinanza integrativa del sindaco che recepisce semplicemente le prescrizioni sopra dette, disponendo appunto l'entrata in vigore degli orari previsti dal 10 luglio 2014 per l'intera area zonizzata (compreso il comparto D'Azeglio con la sua disciplina speciale), e la sospensione, fino alla definizione del giudizio di merito, del dovere per i gestori, di escludere la presenza della "propria" clientela sulla sede stradale con connessa responsabilità nel raggio di. 10 metri dagli ingressi di locali e eventuali aree in concessione.
"Il dato di fatto – puntualizza l'assessore Cristiano Casa - è che le sentenze vanno lette, e soprattutto vanno lette con grande attenzione. Non è stato sospeso il regolamento della "movida", ma solo alcuni punti. Infatti il decreto del Tar non mette in discussione l'introduzione da parte del Comune della disciplina degli orari di chiusura degli esercizi pubblici, sospendendo, in via cautelare, solo la disparità della data di entrata in vigore degli orari nei comparti D'Azeglio (1 luglio) e Farini (10 luglio) e l'introduzione del dovere per i gestori di escludere la presenza della "propria" clientela sulla sede stradale. Questo significa che nel comparto D'Azeglio la disciplina oraria prevista dal regolamento, anziché entrare in vigore dal 1 luglio, diventerà operativa dal 10 luglio. Per il resto, fatta salva la sospensione del regime di responsabilità degli esercenti, il regolamento è pienamente vigente. Non resta che attendere la discussione nel merito la cui udienza è fissata per il 24 luglio prossimo".
Fiepet Confesercenti Parma - «A questo punto - afferma Stefano Cantoni della Confesercenti – vista la complessità e l'incertezza sulla legalità della norma, di portata ben più estesa che via D'Azeglio, come Associazione delle imprese non possiamo che invitare la Polizia Municipale e le Forze dell'Ordine, ad utilizzare prudenza e buon senso, per non aumentare il numeroso contenzioso già in atto».
Confesercenti ha più volte invitato il Comune a non procedere nell'approvazione di questo Regolamento – due anni fa come oggi – il quale risulta sproporzionato ed in contrasto palese con leggi nazionali e regionali.
Azichè ascoltare le proposte, si è preferito andare avanti, con provvedimenti che sono, di fatto, entrate "a gamba tesa", nei confronti delle imprese commerciali, con obblighi ingestibili e vessatori, il cui risultato per i residenti– in termini di benefici – è pari a zero.
«Se Suarez per una morsicata a Chiellini, ha preso 9 giornate di squalifica, - continua Cantoni - l'Assessore Casa e il Sindaco per questo fatto, che squalifica meritano? Battute a parte, ci aspettiamo dal Comune maggior rispetto e spirito di collaborazione: le nostre imprese commerciali e di ristorazione, sono attività di "servizio ai consumatori" e come tali, hanno lo scopo di lavorare, produrre reddito e occupazione ed offrire ospitalità e servizi di qualità e per tutti». Le ormai consolidate (e mondiali..) abitudini di socializzazione delle persone , che si esprimono attraverso il ritrovarsi nelle belle strade e piazze pubbliche, vanno gestite con capacità e professionalità, senza intralciare e mettere in difficoltà chi lavora per dare un servizio. Sono ormai una "fila" i provvedimenti del Tar che hanno censurato questa vecchia linea di condotta del Comune di Parma ed è semplicemente stucchevole continuare così, come se il Tar non contasse nulla. Occorre riprendere un dialogo vero e costruttivo, abbandonando procedure fallimentari che servono solo a fare cassa con le multe e a instaurare un clima minaccioso, discrezionale e quindi inaccettabile nei confronti delle imprese. Una prova di buon senso da parte del Sindaco, sarebbe quella di ritirare tutto quanto "ordinato e approvato" per ricominciare un confronto realistico e produttivo.
Seguiva l' ex moglie e le inviava sms ad ogni ora, minacciandola anche di non farle vedere i figli: condannato a un anno e 4 mesi un 38enne residente nel reggiano -
Parma, 3 luglio 2014 - di Bruno Migliore -
Minacciava l'ex moglie, perchè non sopportava che lei lo avesse lasciato. La seguiva incutendole paura e le inviava sms ad ogni ora. Per ripicca sarebbe arrivato persino a chiudere in casa i tre bambini nati dal loro matrimonio; tutti e tre hanno meno di 10 anni. Queste le accuse scaturite dalla denuncia della donna, che ieri hanno portato un 38enne residente nel reggiano ad una condanna del Tribunale di Parma ad un anno e 4 mesi. La decisione è state emessa dal giudice per l'udienza preliminare Paola Artusi su richiesta del pubblico ministero Lucia Russo.
La carne, sequestrata dalla Municipale di Modena durante un controllo stradale, era destinata alla preparazione del kebab per la somministrazione in un esercizio pubblico. Il conducente: "facevo un favore a un amico" -
Modena, 2 luglio 2014 -
Una pattuglia della Polizia municipale, martedì 1 luglio, nel corso di un normale controllo stradale in via Giardini, ha sequestrato tre pezzi di carne da venti chilogrammi l'uno, destinati alla preparazione del kebab per la somministrazione in un esercizio pubblico. La carne era trasportata nell'abitacolo di una Opel Corsa, in mezzo a indumenti da muratore, senza utilizzare contenitori per la corretta conservazione.
Alla guida un cittadino turco che, oltre all'attrezzatura da lavoro, trasportava i tre tranci di carne destinati alla somministrazione come kebab. La carne conservata congelata, si stava progressivamente scongelando, a causa dell'alta temperatura.
Sul posto sono stati chiamati operatori del Nucleo di Polizia commerciale del comando di via Galilei e tecnici del Servizio veterinario dell'Ausl di Modena, che hanno disposto il sequestro della merce e l'immediata distruzione. Al trasgressore, che si è giustificando affermando che stava facendo un favore ad un amico, è stata elevata una sanzione da 132 euro.
(Fonte: Comune di Modena)
Un 42enne di nazionalità marocchina ha minacciato con un cacciavite e preso a calci il veicolo di un altro automobilista, perchè a suo dire era troppo lento alla guida -
Piacenza, 1 luglio 2014 -
A dare in escandescenze, nei giorni scorsi, un 42enne di nazionalità marocchina, residente in provincia, che al volante di una Ford Fiesta ha dapprima turbato il traffico tra piazzale Roma e via La Primogenita suonando il clacson all'impazzata, quindi si è messo all'inseguimento di un'Alfa Romeo Mito, guidata da un 31enne residente in città, colpevole a suo avviso di un'andatura troppo lenta.
Suonando ripetutamente il clacson, il conducente della Ford è riuscito a superare l'altra auto e, stringendone il tragitto, l'ha bloccata a lato di via La Primogenita. Sceso dalla macchina, il 42enne ha aggredito verbalmente il giovane piacentino brandendo un cacciavite e colpendo con violenti calci il cofano della Mito. Tempestivo l'intervento della Polizia Municipale che, dopo aver riportato alla calma l'uomo, lo ha denunciato all'Autorità Giudiziaria per minacce e danneggiamento aggravati.
(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)
Una 42enne di nazionalità marocchina è stata fermata mentre cercava di lasciare il supermercato senza pagare: condannata a 3 mesi di reclusione e 140 euro di multa.
Parma, 1 luglio 2014 -
Insieme ad una complice, venerdì, una 42enne di nazionalità marocchina, si è introdotta nel supermercato OVS in Via Emilio Lepido e stava tentando di uscirne senza pagare gli oggetti presi. In possesso di cosmetici e due camicie da notte, la donna è stata bloccata dagli addetti alla sicurezza, che hanno poi chiamato la Polizia. Giudicata con il rito direttissimo, il giudice Eliana Genovese su richiesta del Pubblico Ministero Antonella De Stefano l'ha condannata a 3 mesi di reclusione e 140 euro di multa.
Conclusa, con forte partecipazione da parte dei cittadini, la raccolta firme per l'Istanza-Petizione "Città Sicura", promossa da Civiltà Parmigiana e Territorio e Autonomia, indirizzata al Consiglio Comunale -
Parma, 28 giugno 2014 -
E' stata presentata questa mattina, in Piazza Garibaldi, l'Istanza-Petizione "Città Sicura", promossa da Civiltà Parmigiana e Territorio e Autonomia, indirizzata al Consiglio Comunale, per porre l'accento sul grave problema della sicurezza urbana.
Un "risultato molto positivo, ottenuto con la raccolta di 2.000 firme in pochissimo tempo" - spiega con soddisfazione Giampaolo Lavagetto (Territorio e Autonomia). "Una forte partecipazione dei cittadini che ha confermato l'urgenza di intervenire in materia di sicurezza urbana."
"La petizione è stata depositata ieri, presso l'ufficio protocollo del Comune di Parma a norma dell' art. 47 dello Statuto del Comune, che prevede per il Presidente del Consiglio l'obbligo di iscrivere e discutere l'argomento all'ordine del giorno entro 60 giorni dalla ricezione" - continua Lavagetto. "Ora chiederemo appuntamento al Presidente del Consiglio Comunale per spiegare i termini della petizione e dare seguito all'istanza".
Un'istanza nata dai bisogni dei cittadini, e per i cittadini e che ha trovato un forte riscontro fra la gente, come spiegato dalle parole di Cecilia Zanacca, (Civiltà Parmigiana) - "Nonostante sia un momento di allontanamento e diffidenza dalla politica, i parmigiani hanno dimostrato di essere stanchi della partitocrazia e desiderosi di civismo". "I punti che abbiamo presentato sono l'espressione dei problemi che preoccupano la gente". Una raccolte firme avvertita positivamente sul territorio e proprio sull'importanza dei banchetti, allestiti nei quartieri principali della città, Marco Spotti ( Territorio e Autonomia) - "La gente veniva da noi con il desiderio di dare opinioni e fare proposte. I punti che abbiamo presentato nascono dai bisogni della gente."
Ad esporre il progetto "Città Sicura", Giuseppe Tramuta (Territorio e Autonomia), per 35 anni al servizio della Polizia di Stato. Primaria la prevenzione, spiega Tramuta - "Bisogna potenziare la presenza delle Forze dell'ordine sul territorio". "Servono telecamere in entrata ed uscita dalla città e agenti della municipale che escano dagli uffici e siano presenti con il pattugliamento del territorio." - poi continua - "Serve un controllo 24 ore su 24 con commissariati in ogni quartiere e agenti in divisa ben visibili".