In seguito alla segnalazione di una tabaccheria di San Prospero, i Carabinieri di San Prospero e San Felice hanno ricostruito le mosse dei tra stranieri, che risultavano domiciliati a Bastiglia. Nell'appartamento sono stati rinvenuti arnesi da scasso, monete e 500 litri di gasolio, probabilmente rubati.
BASTIGLIA (MO) – La lotteria istantanea, il cosiddetto Gratta&Vinci, è stato fatale a una banda di cittadini moldavi, che sono stati trovati in possesso di arnesi da scasso e diversa refurtiva probabilmente sottratta ad aziende agricole e ad esercizi della zona.
È stato proprio grazie ad alcuni biglietti, risultati rubati, che i tre avevano tentato di riscuotere in una tabaccheria di San Prospero, che sono partite le minuziose indagini dei Carabinieri di San Prospero e di San Felice sul Panaro. Gli uomini dell'Arma sono riusciti a risalire ai tre moldavi, di cui due pregiudicati, di 37, 35 e 28 anni, che risultavano domiciliati a Bastiglia.
Un successivo blitz nell'appartamento in uso ai tre stranieri ha confermato i sospetti.
Nell'abitazione sono infatti stati trovati arnesi da scasso, ma anche ricetrasmittenti e sofisticati apparecchi elettronici, tra cui un rilevatore di microspie. Inoltre, nell'appartamento erano presenti diverse banconote e monete, probabile proventi di furti da slot machine o supermercati. Nel garage, invece, i Carabinieri hanno rinvenuto quasi 500 litri di gasolio, sulla cui provenienza si sta indagando. Non è comunque difficile che sia frutto di furti messi a segno presso aziende agricole della zona. Il carburante sarà donato ad associazioni che si occupano di solidarietà.
I tre moldavi, invece, sono stati denunciati a piede libero per ricettazione in concorso.
Due nuovi mezzi a disposizione della Protezione Civile Comunale, questo grazie alla donazione di UniCredit per i Comuni di Bomporto e Bastiglia. Alla presenza di rappresentanti della Regione Emilia-Romagna, della Protezione civile regionale, di UniCredit e dei Comuni di Bastiglia e Bomporto, i mezzi saranno presentati ai cittadini e ai volontari mercoledì 22 alle ore 18,00 presso il Tornacanale a Bomporto.
Modena, 20 giugno 2016
Per i territori di Bomporto e Bastiglia le dure prove del sisma nel 2012 e dell'alluvione del fiume Secchia del 2014 sono incise indelebilmente nella memoria collettiva, ed ancora oggi non mancano di riaffiorare.
Ugualmente intenso è anche il ricordo delle varie forme di aiuto e soccorso che privati cittadini, imprese, associazioni ed Enti pubblici hanno manifestato nei confronti delle popolazioni colpite. Tra queste merita rilievo la donazione di 30.000,00 euro che UniCredit ha indirizzato alle due Amministrazioni per l'acquisto di autoveicoli idonei da mettere a disposizione delle due Protezioni civili.
Dopo le dovute verifiche e procedure amministrative, i mezzi sono stati acquisiti: si tratta di un Pick-up ISUZU LS D-MAX per Bomporto e di una Fiat Panda 4x4 per Bastiglia.
Alla presenza di rappresentanti della Regione Emilia-Romagna, della Protezione civile regionale, di UniCredit e dei Comuni di Bastiglia e Bomporto, i mezzi saranno presentati ai cittadini e ai volontari mercoledì 22 alle ore 18,00 presso il Tornacanale a Bomporto.
"Un sentito ringraziamento – affermano i Sindaci Alberto Borghi e Francesca Silvestri –, va ad UniCredit, per l'importante contributo dato alle comunità di Bomporto e Bastiglia ed inoltre, nel post-emergenza dell'alluvione dello scorso gennaio 2014, per essere stata fra gli istituti di credito maggiormente collaborativi a livello locale per supportare cittadini e imprese nel ripristino dei danni e la ripresa della vita quotidiana".
"Siamo lieti ed orgogliosi di poter realizzare un'iniziativa concreta in favore e a tutela dei cittadini di Bastiglia e di Bomporto – spiega Fabrizio Pederzoli, Responsabile Distretto Ravarino UniCredit – E' un'occasione che cogliamo come sempre volentieri per dimostrare la nostra attenzione e il nostro spirito di servizio nei confronti del territorio, al di là del nostro consueto impegno in ambito strettamente bancario".
(Fonte: ufficio stampa Unicredit)
Il 19 gennaio 2014 il Secchia rompe gli argini e "invade" un territorio di 75 kmq compreso tra i Comuni di Bomporto, Bastiglia, Medolla e San Felice, sommergendo case e aziende, facendo centinaia di sfollati, danni per decine di milioni e una vittima, Giuseppe "Oberdan" Salvioli. Il ricordo di quei giorni e il punto della situazione.
Di Manuela Fiorini
Modena, 19 gennaio 2016
Il 19 gennaio 2014 è un giorno come un altro. C'è persino un sole tiepido in quella mattina d'inverno. Ma è una calma apparente. Per le strade di Bomporto e di Bastiglia le auto della Protezione Civile passano di casa in casa ripetendo all'infinito un messaggio allarmante. Dall'altoparlante si invita la popolazione a mettere in sicurezza gli arredi e i beni situati ai piani bassi, di salire ai piani più alti o di abbandonare le abitazioni. Il fiume Secchia ha rotto l'argine destro all'altezza della frazione di San Matteo e l'acqua ha cominciato a defluire nella campagne. Da lì a poco sommergerà tutto: case, strade, negozi, aziende, campi...portandosi via i sacrifici di una vita di famiglie e imprenditori. Un lago di 75 kmq che sommerge il territorio dei comuni di Bomporto, Bastiglia, Medolla e San Felice, che nemmeno due anni prima erano stati colpiti dal sisma.
Scorrono ancora davanti agli occhi le immagini delle campagne e delle strade allagate, delle persone portate in salvo sui canotti della Protezione Civile e dei volontari, delle famiglie isolate per giorni ai piani alti delle case, senza riscaldamento e luce, mentre il cibo scarseggia. L'acqua del Secchia arriva ai primi piani delle case e le riempie di fango, portandosi via auto, arredi, merci dei negozi. Le strade si trasformano in fiumi impetuosi che scorrono veloci, travolgendo e portando via pezzi di vita. Tra i volontari che portano aiuto alla popolazione c'è anche Giuseppe "Oberdan" Salvioli, 44 anni, di Bastiglia. Travolto dalle acque nella notte tra il 19 e il 20 febbraio, verrà ritrovato senza vita il 5 febbraio. Sarà l'unica vittima dell'alluvione. Per ricordare Oberdan è in programma una fiaccolata e la deposizione di una corona di fiori, mercoledì 20 gennaio, alle ore 17,50, a Bastiglia. Per lui i suoi concittadini chiedono a gran voce la Medaglia al Valor Civile.
Quando le acque si ritirano, la popolazione si rimbocca le maniche: c'è il fango da spalare, c'è da salvare il salvabile e ripartire. Partono anche le iniziative di beneficienza, la Regione Emilia Romagna stanzia fondi per la ricostruzione. Intanto, parte anche l'inchiesta per determinare che cosa ha causato la rottura dell'argine, in un tratto rettilineo e non durante una piena. I principali "indagati" sono nutrie, volpi e tassi che, scavando le loro tane, hanno indebolito la tenuta dell'argine fino alla rottura. A ventiquattro mesi dal disastro, tuttavia, le indagini sono ancora in corso per determinare se c'è stata una responsabilità oggettiva in quanto accaduto e a chi deve essere attribuita.
Due anni dopo, chi non ha chiuso l'attività è ripartito e sono arrivati anche i risarcimenti, per fare fronte ai quali la Regione Emilia Romagna ha stanziato 60 milioni di euro. Questo il bilancio: tutte le domande per le prime case sono state liquidate, per un totale di 21 milioni di euro. I proprietari di seconde case, invece, dovranno attendere ancora: i risarcimenti devono ancora passare al vaglio della burocrazia. Per quanto riguarda le imprese, sono circa 500 quelle che hanno fatto richiesta di risarcimento danni. Di queste, sono state liquidate solo 200, poco più di un terzo, per circa 8 milioni di euro. Sono invece stati tutti conclusi i 67 interventi sulle opere pubbliche, per i quali sono stati spesi 7,4 milioni, mentre 71 sono stati stanziati per le opere idrauliche. Sono in arrivo, invece, altri 33 milioni per il sistema di arginature dei fiumi Secchia, Panaro e Naviglio, per un totale di 104 milioni di euro.
Duro colpo alla criminalità straniera dedita al traffico di droga nei comuni di San Felice, San Prospero, Soliera, Cavezzo, Medolla, Concordia e Bastiglia: 7 persone arrestate, 7 kg di hashish e 215 grammi di cocaina sequestrata. -
Modena, 9 aprile 2015 -
Sgominata un' organizzazione di spacciatori magrebini che aveva il controllo del traffico di stupefacenti nella Bassa modenese. Le indagini erano partite nel 2013 con l'arresto per spaccio di cocaina a San Prospero di un italiano venditore ambulante, da cui si era arrivati ad arrestare altre 6 persone in flagranza di reato e sequestrare un totale di circa 7 chilogrammi di hashish, 215 grammi di cocaina e più di 15.000 euro in contanti.
Le indagini dei Carabinieri di Carpi, coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Modena, Dottoressa Lucia De Santis, hanno consentito di accertare un totale di circa 350 spacci di stupefacente. L'organizzazione era composta in tutto da 7 persone, di cui 4 arrestate tra il 2013 e il 2014 in flagranza di reato. Per tutti e 7 comunque, la Procura della Repubblica di Modena, valutate le risultanze investigative dei militari che avevano accertato la frequenza e la metodicità degli spacci, ha richiesto al Tribunale l'emissione di altrettanti ordini di carcerazione.
Peraltro gli indagati erano tutti noti alle forze dell'ordine per avere precedenti per spaccio. L'operazione ha consentito di dare un duro colpo alla criminalità straniera dedita al traffico di droga nei comuni di San Felice, San Prospero, Soliera, Cavezzo, Medolla, Concordia e Bastiglia. Gli scambi avvenivano soprattutto a favore di molti italiani appartenenti ad ogni ceto sociale e professionale.
I malviventi, magrebini di età compresa tra i 30 e i 37 anni, tutti privi di una dimora stabile, nel corso delle indagini era emerso che cambiavano spesso abitazione pur gravitando nell'area compresa tra i comuni in cui spacciavano. I luoghi di incontro con i propri clienti erano spesso le vie di campagna, preferite perché consentivano di avere un punto di osservazione privilegiato in caso di arrivo delle forze dell'ordine.
Le banche, per le imprese, predisporranno idonee linee di credito per consentire l'anticipazione delle somme ai beneficiari di contributo. Il presidente Bonaccini: "Le risorse ci sono e questa opportunità, attesa dalle imprese, consente di accelerare la ripresa e la competitività del tessuto produttivo" -
Parma, 26 marzo 2015 –
Le banche potranno anticipare le risorse alle imprese beneficiarie del contributo che hanno subito danni a causa dell'alluvione e delle trombe d'aria verificatesi in territori già colpiti dal sisma del 20 e 29 maggio 2012. È questo quanto previsto dall'Accordo sottoscritto ieri dal presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, dal presidente della Provincia di Modena Giancarlo Muzzarelli e dagli istituti bancari che sono disponibili a predisporre idonee linee di credito per consentire l'anticipazione delle somme ai beneficiari di contributo alle imprese danneggiate dagli eventi alluvionali verificatisi tra il 17 ed il 19 gennaio 2014 nonché le trombe d'aria del 3 maggio 2013 e quella del 30 aprile 2014.
Le anticipazioni sono destinate alle imprese per la riparazione, il ripristino, la ricostruzione di immobili a uso produttivo e degli impianti e strutture produttive agricole, per la riparazione e il riacquisto di beni mobili strumentali all'attività, di beni mobili registrati e per la ricostituzione delle scorte e dei prodotti.
«Con questo provvedimento - ha sottolineato il presidente della Regione Stefano Bonaccini - prosegue, e sarà ulteriormente rafforzato, il lavoro per riportare le aree colpite alle normali condizioni produttive delle imprese. Oltre alle risorse per i risarcimenti dei danni causati da un'alluvione, c'è anche questa opportunità delle anticipazioni del credito: ora occorre accelerare per rafforzare ulteriormente lo sviluppo delle imprese per renderle ancora più competitive nel mondo».
Il presidente della Provincia di Modena Gian Carlo Muzzarelli ha aggiunto che «Quello firmato oggi è un accordo molto importante per le nostre imprese, perché la disponibilità della liquidità è essenziale per potere rialzarsi e tornare produttive. Si mette a punto quindi un tassello chiave per il nostro territorio, che è unito, con un messaggio positivo, quello delle istituzioni che sono a fianco di chi lavora e fa impresa».
L'obiettivo dell'Accordo è favorire le imprese beneficiarie di contributi (Ordinanza 6/2014) – di cui la Provincia di Modena è ente delegato all'istruttoria - non in grado di anticipare le somme necessarie alla liquidazione dei documenti di spesa prima dell'erogazione del contributo stesso. Gli Istituti di Credito - ai quali resta l'esclusiva competenza della valutazione del merito creditizio del richiedente – predisporranno idonee linee di credito per consentire l'anticipazione delle somme a copertura delle spese relative ai danni subiti così come autorizzate dal Commissario Delegato ed in attesa dell'erogazione del contributo concesso.
Il Commissario Delegato, sulla base delle procedure previste dalle ordinanze è disponibile ad accettare il "mandato irrevocabile per l'incasso" inviato dai beneficiari a favore delle banche finanziatrici: l'ordinativo di pagamento a favore dei soggetti beneficiari verrà accreditato all'Istituto di Credito indicato nel mandato irrevocabile per l'incasso.
Nel dettaglio i Comuni colpiti sono: Bastiglia, Bomporto, Camposanto, Castelfranco Emilia, Finale Emilia, Medolla, Mirandola, Modena (località di San Matteo, La Rocca, Albareto e Navicello), San Felice sul Panaro e San Prospero nel modenese; Argelato, Bentivoglio, San Giorgio di Piano, San Pietro in Casale e Sala Bolognese per la provincia di Bologna.
Modalità e iter dell'anticipazione
Il Commissario Delegato emana il decreto di concessione del contributo che viene trasmesso al beneficiario che si dovrà presentare alla banca per chiedere l'anticipo di entità non superiore all'ammontare del contributo consegnando copia del decreto di concessione del Commissario Delegato e rilasciando una autodichiarazione che il pagamento riguarda spese sostenute per il ripristino dei danni come previsto dalle apposite ordinanze. La Banca, qualora venga deliberato l'affidamento, apre un conto corrente dedicato a nome del beneficiario, gli fa sottoscrivere il mandato irrevocabile per l'incasso e provvede a darne comunicazione sia al Commissario Delegato sia alla Provincia di Modena. Successivamente il beneficiario presenta alla banca le fatture, o parte delle stesse (Sal) e quest'ultima, entro il limite massimo dell'importo del contributo autorizzato, effettua, a richiesta, il pagamento a favore dei fornitori per quietanzare le fatture.
Attraverso la piattaforma informatica Sfinge avverrà l'istruttoria della pratica del beneficiario del contributo: al termine dell'iter il Commissario Delegato emana il decreto di liquidazione e procede ad emettere l'ordinativo di pagamento a favore dei soggetti beneficiari, che verrà accreditato all'Istituto di Credito indicato nel mandato irrevocabile per l'incasso. La Banca, una volta incassato l'intero contributo, provvede ad estinguere l'anticipazione concessa. Gli interessi, ed eventuali spese e commissioni, saranno dovuti dal beneficiario con periodicità trimestrale.
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
E' questa la cifra raccolta dal Gruppo Culturale Porte Vinciane e divisa tra 52 esercenti dei comuni di Bastiglia e Bomporto colpiti dall'alluvione del gennaio 2014. Durate la cerimonia di domenica 15 marzo al teatro di Bomporto sono stati consegnati a ognuno 630 euro. -
- di Manuela Fiorini -
Modena, 16 marzo 2015 -
32.760 euro. E' di questo importo l'assegno che è stato "staccato" domenica 15 marzo, al Teatro Comunale di Bomporto dagli undici componenti del Gruppo Culturale Porte Vinciane in favore di 52 commercianti dei Comuni di Bastiglia e Bomporto le cui attività sono state danneggiate dall'alluvione del 19 gennaio 2014. A ogni esercente sono andati 630 euro, frutto del ricavato del progetto "Terre Forti", nato nell'immediato post alluvione proprio con il fine di raccogliere fondi in favore di chi aveva visto i sacrifici di una vita portati via dalle acque del fiume Secchia.
In un teatro gremito, alla presenza dei sindaci di Bomporto e di Bastiglia, Alberto Borghi e Francesca Silvestri, gli undici componenti delle "Porte Vinciane", hanno ripercorso le tappe del progetto che ha consentito loro di raccogliere una cifra ragguardevole in favore delle attività alluvionate. I proventi derivano dalle vendite di un libro fotografico, Terre Forti, realizzato grazie alla collaborazione di 19 fotografi professionisti che hanno documentato e messo a disposizione i loro scatti di quei giorni drammatici, che sono stati abbinati ai pensieri, alle preoccupazioni e alle speranze degli alluvionati raccolti per l'occasione. Con lo stesso fine è stato realizzato anche il DVD "Forza!" prodotto da Indaco Film & More. Ogni componente del Gruppo Porte Vinciane, composto per lo più da donne, ha messo a disposizione la sua professionalità, chi come grafica, chi come ufficio stampa, chi nell'attività di fundraising, chi partecipando agli eventi per promuovere la vendita del libro e del DVD. Sono stati ben 20, tra sagre e manifestazioni, alcune delle quali organizzate ad hoc, come le festa con in commercianti dello scorso 8 giugno a Bomporto e la mostra fotografica "Questo no! Volti, affetti, oggetti" allestita nella suggestiva cornice del Palazzo Ducale di Modena, sede dell'Accademia Militare, che ha riscosso un grande successo di pubblico.
«Chiudiamo il cerchio con un bilancio positivo – ha detto Manuela Cavallari del Gruppo Culturale Porte Vinciane- che devolviamo ai 52 esercizi commerciali di Bastiglia, Bomporto, Gorghetto e Villavara. Ringraziamo le aziende e i singoli che hanno gratuitamente fornito le loro competenze, gli sponsor, le persone che hanno contribuito alla realizzazione dei progetti e chiunque voglia celebrare questo traguardo, che non è solo materiale, perché questa esperienza ci ha insegnato che nelle difficoltà possiamo tirare fuori una grande forza».
Domenica 15 marzo il Gruppo Culturale Porte Vinciane consegnerà agli esercenti di Bomporto e Bastiglia colpiti dall'alluvione del gennaio 2014 il ricavato della vendita del libro fotografico e del docu-film. Appuntamenti alle 10.30 al Teatro Comunale con una cerimonia-festa aperta a tutti i cittadini. -
Modena, 13 marzo 2015 -
Poco più di un anno fa, il 19 gennaio 2014, una falla si apriva sull'argine destro del fiume Secchia e le acque del fiume sommergevano i paesi le campagne di Albareto e i centri abitati di Bastiglia e Bomporto. In poche ore, l'acqua, il fango, i detriti hanno invaso case, negozi, garage, cantine, distruggendo i sacrifici di una vita di tante persone. Tra i progetti di solidarietà sorti per aiutare chi aveva perso tutto nasce "Terre Forti", promosso dal Gruppo Culturale Porte Vinciane. Grazie alla collaborazione di fotografi, giornalisti, scrittori e videomakers viene realizzato un libro fotografico e un DVD per ricordare quei giorni, con l'obiettivo di devolvere il ricavato ai commercianti alluvionati.
Domenica 15 marzo, alle ore 10.30, presso il Teatro Comunale di Bomporto, in via Verdi 7°, è in programma una cerimonia-festa durante la quale i rappresentanti del Gruppo Culturale Porte Vinciane consegneranno i proventi del progetto ai negozianti di Bomporto e Bastiglia danneggiati dall'alluvione. L'evento è aperto a tutti. Alla presenza dei Sindaci delle due cittadine colpite si ripercorreranno le tappe del progetto Terre Forti, che terminerà con la consegna del ricavato ai commercianti e con in rinfresco per brindare al futuro.
Giuliano Rinaldi, Bomporto foto ®STEFANO PUVIANI
"In questo anno in cui abbiamo realizzato e promosso il libro fotografico Terre Forti e il docu-film Forza! – racconta Nicoletta Scoppettuolo, del Gruppo Porte Vinciane - ci siamo resi conto che anche il primo obiettivo di documentare ciò che hanno subito i nostri paesi era stato raggiunto, condiviso e apprezzato" .
"Con questo evento – prosegue Manuela Cavallari, un'altra componente del gruppo – chiudiamo il cerchio con un bilancio positivo e devolveremo i proventi delle vendite ai 52 esercizi commerciali di Bastiglia, Bomporto, Gorghetto e Villavara. Ci auguriamo che domenica partecipino tutti a questo momento di festa a sostegno dei nostri commercianti. Sono naturalmente invitati anche le aziende e i singoli che hanno gratuitamente fornito le loro competenze, gli sponsor, le persone che hanno contribuito alla realizzazione dei progetti e chiunque voglia celebrare questo traguardo, che non è solo materiale, perché questa esperienza ci ha insegnato che nelle difficoltà possiamo tirare fuori una grande forza".
Firmato il protocollo d'intesa, grazie al quale i Comuni di Bomporto e di Bastiglia, colpiti un anno fa dall'alluvione, riceveranno da UniCredit un contributo a sostegno del "Progetto Protezione civile comunale" -
Modena, 20 gennaio 2015 -
E' avvenuta oggi la firma del protocollo d'intesa, grazie al quale i Comuni di Bomporto e di Bastiglia, colpiti un anno fa dall'alluvione, riceveranno da UniCredit un contributo a sostegno del "Progetto Protezione civile comunale", volto a dotare il Corpo di Protezione civile di idonee strumentazioni e mezzi efficienti, con i quali poter intervenire opportunamente in caso di emergenza.
A firmare il protocollo, il Sindaco del Comune di Bastiglia, Francesca Silvestri, il Sindaco del Comune di Bomporto, Alberto Borghi, e - in rappresentanza di UniCredit - il Responsabile dell'Area Commerciale di Carpi, Massimiliano Villa.
"La calamità che si è abbattuta sui territori di Bastiglia e di Bomporto – spiega Massimiliano Villa – ha determinato la necessità di attivare progetti di supporto alle Istituzioni, in favore dei cittadini e delle imprese colpiti dal disastro ambientale. In tal senso UniCredit – che intende svolgere il suo ruolo di partner del territorio a tutto tondo, non solo in ambito strettamente bancario – attraverso l'istituzione di un conto corrente dedicato, ha promosso la raccolta fondi "Terremoto in Emilia e Lombardia: sostieni le popolazioni colpite", oggi utilizzato anche per rispondere a nuove, diverse, calamità o eventi straordinari che hanno interessato le aree in cui opera la Banca. Grazie alla solidarietà dei cittadini, dei clienti e dei dipendenti del nostro istituto – conclude Villa – sono stati raccolti fondi per sostenere le popolazioni e i territori colpiti dal sisma e da altri eventi calamitosi".
"Il Gruppo Comunale di Protezione Civile – afferma il Sindaco di Bomporto, Alberto Borghi – è da anni impegnato non solo sul nostro territorio ma anche su emergenze che hanno colpito la nostra nazione. Nonostante il grande numero di volontari, i mezzi a disposizione non sono assolutamente sufficienti e i volontari mettono a disposizione non solo le loro competenze ma, alle volte, le loro attrezzature. Il contributo di UniCredit, che ringraziamo non solo per questo intervento ma per la collaborazione nei confronti della ricostruzione post alluvione da parte di privati e imprese, ci permetterà di acquistare un mezzo e attrezzature utili per il gruppo permettendo interventi sempre più precisi e immediati".
"Il Comune di Bastiglia – sottolinea il Sindaco Francesca Silvestri - utilizzerà questo contributo per incrementare le attrezzature di Protezione Civile e per l'acquisto di un mezzo. Durante l'alluvione abbiamo perduto purtroppo tutti i mezzi comunali, andati completamente sommersi e questa donazione ci consentirà di ripristinare le attrezzature in uso al gruppo comunale di Protezione Civile, che opera sul territorio anche con finalità di prevenzione".
A ciascun Comune andrà quindi un contributo di 15mila euro, finalizzato all'acquisto di un automezzo (sul modello dei Pick-up 4x4), con l'obiettivo di dotare il Corpo di Protezione civile di idonee ed efficienti strumentazioni con le quali poter intervenire adeguatamente in caso di emergenza.
(Fonte: ufficio stampa UniCredit)
Rete Imprese Italia, ad un anno dall'alluvione, fa il punto della situazione: "Tante cose fatte ma manca ancora una legge nazionale sulle calamità naturali." -
Modena, 19 gennaio 2015 -
E' passato un anno da quella maledetta domenica in cui il Secchia ruppe gli argini allagando quasi 80 kilometri quadrati del nostro territorio. Oggi, girando tra Bomporto e Bastiglia, sembra che niente sia accaduto, così come niente sembrerebbe accaduto nelle zone di Nonantola e Castelfranco colpite, ancor meno di un anno fa, dalla tromba d'aria.
Ma anche se non sono visibili nei campi, sui muri, questi segni hanno lasciato cicatrici profonde nell'animo di migliaia e migliaia di persone che non si sono arrese e si sono subito date da fare per riportare la situazione alla normalità.
"Crediamo – afferma Rete Imprese Italia – che il sistema locale si sia mosso tempestivamente, erogando subito misure di pronto intervento, come ha fatto la Camera di Commercio e come hanno fatto gli Istituti di Credito sostenendo con prodotti speciali gli interventi di ripristino. In questi giorni, peraltro, hanno preso via anche le prime liquidazioni dei danni. Ancora una volta, però, come accaduto per il terremoto, ci si deve misurare con procedure piuttosto lunghe, che ostacolano i rimborsi, e bene ha fatto il Presidente della Regione ad annunciare una proroga per la presentazione delle domande da parte delle imprese".
Peraltro, quello delle domande di contributo non è l'unico problema rimasto sul tavolo. "Occorre accelerare gli interventi di messa in sicurezza del territorio, non solo in pianura, ma anche in montagna, dove le frane rappresentano un problema in termini di sicurezza e ostacolo allo sviluppo. Ad esempio, preoccupa l'assenza di notizie rispetto ad Aipo, di cui ci pare manchi ancora la designazione del nuovo direttore".
Ma, soprattutto, manca ancora una legge nazionale sulle calamità naturali. "Troppe spesso il nostro Paese è vittima di catastrofi naturali, come ben sanno in Liguria, a Parma, in Veneto, per fare solo qualche esempio. Riteniamo scandaloso che, alla luce di queste fragilità, l'Italia non si sia data anche una legge quadro in questo senso. Ecco il modo migliore per ricordare calamità come l'alluvione e il sacrificio di persone come Giuseppe Oberdan Salvioli, che perse la vita per aiutare chi era in difficoltà, sarebbe fare qualcosa per chi si troverà a fronteggiare simili calamità, per far sì che il futuro faccia meno paura del presente.
(Fonte: L'Ufficio Stampa CNA mo)
Il punto sui rimborsi e i cantieri a un anno del crollo dell'argine del Secchia. Completati 52 interventi di messa in sicurezza degli argini per un investimento complessivo di oltre 15 milioni. Per i risarcimenti dei danni e la messa in sicurezza del nodo idraulico di Modena disponibili 210 milioni di euro -
Modena, 19 gennaio 2015 -
Ricorre oggi il primo anniversario di quella terribile giornata in cui il crollo dell'argine del Secchia, provocò immani danni alle campagne di Modena e ai comuni della Bassa Modenese.
Un disastro che provocò 75 chilometri quadrati di territorio allagati con altezze d'acqua che avevano raggiunto 2,5 metri. Un terribile colpo per le imprese e l'agricoltura sommersa per circa il 40% della superficie dei comuni colpiti (Bastiglia, Bomporto, Camposanto, Finale Emilia, Medolla, San Felice sul Panaro, San Prospero e parte di Modena).
Un pensiero doveroso è per Oberdan Salvioli scomparso, nella notte tra il 19 e il 20 gennaio mentre, mentre tentava di mettere in salvo alcuni suoi concittadini in balia delle acque. «A un anno di distanza dall' alluvione ricordiamo innanzitutto il coraggio e la generosità di quanti dal primo minuto si sono impegnati per aiutare i concittadini in difficoltà, e un pensiero particolare va ad Oberdan Salvioli, che ha perso la vita", ha sottolineato Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia di Modena.
IL PUNTO SU RIMBORSI E LAVORI
Per i risarcimenti dei danni e la messa in sicurezza del nodo idraulico di Modena sono disponibili 210 milioni di euro: oltre ai 50 milioni per i privati, 15 milioni per 52 cantieri conclusi sugli argini dei fiumi, altri 23 milioni sempre per gli argini per interventi in corso di programmazione, 80 milioni per i danni alle attività produttive, 7 milioni e 400 mila euro per il ripristino delle opere pubbliche danneggiate, delle strutture pubbliche sociali e sanitarie, religiose, sportive e dei beni di interesse storico-artistico. Le risorse rimanenti saranno utilizzate per ulteriori interventi di messa in sicurezza.
Per i danni causati dall'alluvione sono state liquidate finora ai cittadini privati complessivamente 397 domande per oltre un milione e 880 mila euro. Entro il mese di gennaio, data entro cui i Comuni devono inoltrare alla Regione una prima rendicontazione delle domande di contributo liquidate, dovrebbero essere conclusi altri mille pagamenti sempre a privati che hanno già hanno presentato la documentazione di spesa.
Sono terminati in questi giorni i lavori di Aipo, Servizio tecnico di bacino della Regione e Consorzio di bonifica Burana sui fiumi e corsi d'acqua modenesi previsti dall'ordinanza del Commissario.
Finora sono stati completati 52 interventi di messa in sicurezza degli argini per un investimento complessivo di oltre 15 milioni, mentre è in corso di progettazione la seconda fase degli interventi previsti dall'ordinanza, per ulteriori 23 milioni di euro.
PER GESTIRE L'EMERGENZA SPESI OLTRE SETTE MILIONI
Sono 67 gli interventi di ripristino delle opere pubbliche per i danni causati dall'alluvione di gennaio 2014 e dalla tromba d'aria del 2013 sul territorio modenese. Gli interventi sono finanziati dal Commissario regionale per complessivi sette milioni e 393 mila euro.
Gli interventi dei Comuni sono 38 per un totale di quattro milioni e 720 mila euro, otto per Acer (223 mila), 14 alla Diocesi di Modena e Nonantola per oltre un milione di euro e quattro agli enti gestori dei servizi per oltre 510 mila euro.
Tra i principali interventi spiccano il ripristino di edifici scolastici, municipi, cimiteri, impianti sportivi, sale civiche, viabilità, alloggi in gestione ad Acer, ma anche beni storico-monumentali, reti elettriche, isole ecologiche e impianti di depurazione.
Per i 63 interventi finanziati (con le ordinanze del commissario 4 e 10) i lavori sono stati affidati entro il 31 dicembre ed alcuni sono già conclusi, per i quattro interventi finanziati con ordinanza 11 l'affidamento dei lavori è previsto entro il 9 marzo 2015.
Tra gli interventi figura anche il ripristino del ponte sul Fosso S.Pietro (al confine tra Bomporto, Medolla, Camposanto e S.Prospero, per questo è conosciuto anche come ponte dei Quattro cantoni) lungo la provinciale 5 che partiranno lunedì 19 gennaio.
Ai 67 interventi si devono aggiungere tutte le spese sostenute da enti e strutture operative (tra cui Vigili del fuoco ed Esercito) per la gestione della prima fase dell'emergenza. Queste spese si riferiscono ad interventi conclusi e rendicontati, riepilogati in uno specifico piano elaborato dall'Agenzia regionale di Protezione civile e dalla Provincia di Modena e finanziato direttamente con ordinanza del Dipartimento della Protezione civile.
Sono 48 gli interventi in fase di liquidazione per complessivi sette milioni e 288 mila euro per l'assistenza alla popolazione, viabilità, primi ripristini a scuole ed edifici strategici, somme urgenze per pronti interventi idraulici.
Nel piano, sempre con i fondi del Dipartimento, è prevista anche la copertura delle spese stimate relative all'attivazione dei Vigili del fuoco per oltre un milione e 100 mila euro, dell'esercito per 278 mila euro, delle altre componenti e strutture operative nazionali per 70 mila e del volontariato per 200 mila euro.
(Fonte dati: Provincia di Modena)