Il turismo della cittadina termale passa anche dalla musica. Il sindaco Filippo Fritelli sulla tematica della zonizzazione acustica. Intanto su Facebook scambio di opinioni con circa un'ottantina di commenti -
Parma, 10 luglio 2014 - di Paola Tanzi -
A metà stagione per le città turistiche è tempo di bilanci: e quella salsese parte da quanto messo in atto per creare vitalità e movimento in una cittadina termale che vuole tornare a vivere. E la cui stagione passa anche sulla musica. «Per questo abbiamo dato in deroga cinquanta serate al T-Club di Tabiano, che è ripartito con una nuova gestione» ha spiegato il sindaco Filippo Fritelli, intervistato sul tema. «Ora sono in corso accertamenti da parte di Usl e Arpav per definire tutta la pratica, poiché la zona è limitrofa ad abitazioni» continua il primo cittadino.
Ed il ricordo alle numerose polemiche della città termale è naturale: negli anni a Salsomaggiore il tema della zonizzazione ha tenuto banco, dividendo la città in chi a favore della musica per animare la città turistica, chi a favore "del silenzio" della città del riposo. «Io sono favorevole ad offrire questo servizio aggiunto: fin dal nostro insediamento abbiamo avviato un prolungamento di un'ora della musica nei venerdì, adeguandoli al sabato. Certo questo ci ha portato anche a doverose mediazioni tra baristi (che propongono di caffè chantant) e gli albergatori. Ma per quest'anno non ci lamentiamo: per ora poche, anzi nessuna, polemica vera». Forse grazie anche al maltempo che è riuscito a rovinare la maggior parte dei week end salsesi, con annessi concerti e concertini. Certo è che la tematica è ancora dibattuta e presente e che la situazione è continuamente monitorata da tecnici, come Alessandro Capuccini, il professionista settantunenne di Collecchio, investito sulla provinciale proprio mentre era intento nella misurazione dei decibel emessi dal concerto del Festival Beat in scena al Parco delle Feste. In città o in periferia c'è sempre qualcuno che per ragioni diverse, per lo più legate al lavoro, desidera riposare di notte senza dover assistere a concerti e musiche.
Ed il dibattito divampa. Un esempio lo scambio di opinioni con circa un'ottantina di commenti, sul gruppo facebook "Non sei di Salso se...": «vogliamo un dormitorio? Poi non ci si deve lamentare se nn viene più nessuno ...chi è infastidito dalla musica e dalla gente, prenda in considerazione di andare a vivere nelle adiacenti colline di Cangelasio, Scipione, San Nicomede o altro...o tappi alle orecchie!» scrive una salsese.
«Sto rientrando ora dalla riviera romagnola...dove, in occasione della notte rosa, son 3 g che c'è festa da mattina a sera e per festa intendo che il festival di Salso a confronto sembra una festa nel salotto di casa mia! Anche lì certamente ci sarà qualcuno che si lamenta, ma le amministrazioni e le autorità se ne sbattono perché hanno capito che il beneficio di pochi non può essere a discapito di una comunità che vive di turismo e per pochi mesi l'anno. Amministratori, commercianti e albergatori dovrebbero farsi un bel giro in Romagna... varrebbe al pari di un Master in economia del turismo! Romagna docet!» scrive un'altra.
Insomma la stagione turistica salsese prosegue tra la voglia di ritornare agli antichi fasti e delle vecchie nomee di celebrità e vita mondana ed il richiamo della città della salute, quella del riposo e del silenzio. Che il giusto, come dicevano gli antichi, stia nel mezzo, magari puntando alla qualità dell'offerta?
Durante un controllo nel campo nomadi di via Da Genova, gli agenti della Municipale hanno trovato diverse piante di marijuana in vaso nel bagno comune dell'area attrezzata, mentre nella zona esterna al campo ne hanno trovate altre interrate. In tutto sono 37
9 luglio 2014 –
Stamattina, nell'ambito dei controlli predisposti per la verifica del rispetto delle norme del Regolamento comunale in materia di allestimento e funzionamento delle aree di sosta permanenti per cittadini nomadi, la Polizia municipale è intervenuta nel campo nomadi di via Da Genova e ha sottoposto a sequestro diversi vasi contenenti piante di marijuana, che erano custoditi nel bagno in uso comune a tutti i frequentatori del campo.
A seguito di tale rinvenimento, gli agenti hanno ritenuto opportuno controllare non solo il resto dell'area del campo sosta, ma anche tutta la zona esterna e attigua allo stesso. All'esterno del campo, in una zona aperta e accessibile a chiunque, gli agenti della Polizia municipale hanno recuperato e sequestrato diverse altre piante di marijuana, interrate. In totale sono state 37 le piante sequestrate.
Ivan Rocchi
Verso le 3.00 di questa notte la Polizia è intervenuta in via del Chionso a Reggio Emilia. Gli uomini della Volante hanno estratto un giovane reggiano dal canale della bonifica e dopo hanno dovuto fronteggiare la sua ira. Luca Aleotti, 30enne reggiano ai domiciliari, è stato arrestato per evasione e resistenza a pubblico ufficiale -
9 luglio 2014 -
Questa notte una volante della Polizia è intervenuta in via del Chionso in seguito a una chiamata al 113, dove venivano segnalate delle urla in strada, riconducibili probabilmente a una lite. Una volta arrivati sul posto, gli agenti hanno trovato un uomo scalzo, con la maglietta e il volto pieni di sangue, fermo sull'argine del canale di bonifica che costeggia la via. E proprio dentro il canale, urlante e annaspante nell'acqua alta, c'era il fratello maggiore dell'uomo, un giovane reggiano, in evidente stato di alterazione psicofisica.
Nonostante le urla e gli insulti lanciati contro di loro dall'uomo, gli agenti sono riusciti a tirarlo fuori dal canale. Ma una volta raggiunto l'argine, il giovane ha ricominciato con le offese nei confronti dei poliziotti, cercando lo scontro fisico. Nel frattempo, durante le operazioni di salvataggio, era arrivata la madre del giovane, il quale era sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari proprio presso di lei da una settimana, come disposto dal Tribunale di Modena. Dopo di lei è arrivata anche la sorella minore, che ha cercato insieme alla madre di riportare il giovane alla calma.
Con l'aiuto di altre due pattuglie, gli agenti hanno quindi cercato di frenare la furia del giovane, che tra l'altro è di corporatura imponente. Ma questo, in preda ad una crisi di ira incontrollata e nonostante l'intervento dei suoi familiari, si è scagliato prima sulla volante, asportando con un pugno lo specchio retrovisore e ferendosi alla mano. Poi si è avventato sulla segnaletica stradale e su di una panchina di un cortile antistante. Alla fine, con enorme fatica, gli agenti sono riusciti a immobilizzarlo e caricarlo sull'ambulanza per il trasporto in ospedale, dove è stato sedato, visitato e dimesso con una diagnosi di gesto autolesionistico dimostrativo e una prognosi di zero giorni.
Alla dimissione dal nosocomio, Luca Aleotti, 30enne reggiano, è stato tratto in arresto per i reati di evasione e resistenza a pubblico ufficiale, e deferito per i reati di danneggiamento aggravato e oltraggio a pubblico ufficiale.
Ivan Rocchi
La bambina è recentemente rientrata dalla Repubblica Dominicana, dove è in corso l'epidemia. La malattia si trasmette solamente tramite puntura di zanzara tigre.
Reggio Emilia, 9 luglio 2014 -
L' Azienda USL di Reggio Emilia informa che è stato diagnosticato un caso di Chikungunya in una bambina residente a Cavriago, recentemente rientrata dalla Repubblica Dominicana, area in cui è in corso un'epidemia dello stesso virus.
La bambina è attualmente ricoverata e le sue condizioni di salute risultano discrete. La febbre di Chikungunya è una malattia virale trasmessa attraverso la puntura di zanzara e caratterizzata da febbre alta, forti dolori articolari e muscolari, rash cutaneo. Sono stati inoltre attivati immediatamente, in collaborazione con il Comune di Cavriago, i protocolli del caso che contemplano l'effettuazione, in un area corrispondente al luogo di permanenza del caso segnalato, di una serie ripetuta di disinfestazioni contro la zanzara tigre, sia in area pubblica sia privata – con modalità "porta a porta".
La zanzara tigre è l'unico vettore di questa patologia: la febbre Chikungunya infatti non si trasmette direttamente da uomo a uomo ma solamente attraverso la puntura di una zanzara infetta. Non vi è, al momento, nessun altro caso sospetto e non sussiste alcun allarme sanitario. Per maggiori informazioni sugli interventi messi in atto dalla Regione Emilia-Romagna per la protezione nei confronti delle zanzare invasive: www.zanzaratigreonline.it
(Fonte: Ausl Reggio Emilia)
Diversi gli interventi di Comune e Polizia Municipale nelle giornate di lunedì e ieri. Gli impianti di drenaggio dei sottopassi hanno funzionato, ma con qualche eccezione significativa. I problemi maggiori sono stati creati dall'abbondante fogliame strappato dalla tromba d'aria. Intanto è cominciata la stima dei danni.
09 luglio 2014 -
Dopo il tifone che lunedì pomeriggio ha colpito Reggio Emilia, ieri sono proseguite le verifiche dei tecnici comunali. Tanti gli interventi nel centro storico e nelle zone Est e Sud-Est, quelle più colpite, e in particolare sul patrimonio arboreo e stradale del Comune. Il sindaco Luca Vecchi, l'assessore ai Lavori pubblici e Mobilità Mirko Tutino e il dirigente del Servizio Manutenzioni Alfredo Di Silvestro hanno fatto ieri un primo punto sugli interventi, in parte ancora in corso. La tempesta ha causato alcuni danni al patrimonio immobiliare pubblico e danni significativi al patrimonio arboreo. Nel complesso gli interventi richiedono una spesa di circa 200.000 euro. Ma a questa somma andrà aggiunta quella relativa ai danni subiti dal patrimonio arboreo pubblico, ora in fase di valutazione.
I tecnici comunali sono intervenuti soprattutto nel pomeriggio di lunedì per risolvere le criticità che si erano create nei sottopassaggi di via Makallè (chiuso al traffico fino alle 22 di lunedì sera per allagamento), via Cisalpina, via Morandi, via Turri (stazione ferroviaria centrale), tangenziale Sud-Est viale Piacentini e stazione ferroviaria San Lazzaro. La situazione in tutti i casi sembra essere tornata alla normalità. In fase di emergenza, ieri è stata attivata una ditta per la pulizia per lo sgombero immediato di tegole di una casa sollevate dalla tromba d'aria presso la rotatoria di due Maestà, sulla provinciale per Scandiano.
In un paio di situazioni si sono creati cedimenti della sede stradale sui quali, dopo la messa in sicurezza, si sta valutando come procedere per il ripristino definitivo: l'intervento più significativo è stato all'incrocio fra il controviale di viale dei Mille e via Tintoretto. Nel frattempo, Iren Emilia sta provvedendo alla pulizia straordinaria di strade, piste ciclabili e marciapiedi da detriti e fogliame.
E quella del verde pubblico e privato sembra proprio la situazione più critica. Da un punto di vista patrimoniale, il danno appare significativo e da verificare ulteriormente per una stima dettagliata. Poco dopo il temporale è stata attivata in emergenza la ditta titolare di appalto comunale, e da ieri è in azione una seconda ditta con due squadre. I tecnici comunali sono intervenuti anche sulla base di segnalazioni di emergenza di cittadini ed in supporto ai Vigili del Fuoco. In particolare, lunedì sono stati svolti interventi in 12 zone della città, con rimozione di rami caduti o pericolanti, di piante cadute, e azioni di messa in sicurezza di alcune alberature. Ieri si sono aggiunte altre 25 zone di intervento, di cui una dozzina già attuati e gli altri in corso.
Anche alcune scuole e centri sociali non hanno retto alla massa d'acqua che si è abbattuta sulla città e hanno subito allagamenti. Come nella scuola elementare di Rivalta, dove la fognatura non è riuscita a smaltire l'acqua piovana, che ha danneggiato il pavimento.
Ivan Rocchi
Il giovane è stato condannato per due furti, uno in un Solarium in Via San Rocco e l'altro in un'agenzia di assicurazione in Via Matteotti risalenti all'aprile del 2006 -
Parma, 9 luglio 2014 - di Bruno Migliore -
Un 26enne di Colorno, accusato insieme ad un presunto complice, di aver perpetrato due furti avvenuti nello stesso paese, uno in un Solarium in Via San Rocco e l'altro in un'agenzia di assicurazione in Via Matteotti, è stato condannato a tre mesi. Una condanna che si aggiunge ad altre sanzioni penali che sono state già inflitte al giovane. Per l'altro imputato, l'iter giudiziario prosegue separatamente. La sentenza è stata emessa i dal giudice Eliana Genovese su richiesta del pubblico ministero Laila Papotti. I fatti ascritti al 26enne colornese, che è stato assistito dal legale Donata Giorgia Cappelluto, risalgono all'aprile del 2006, quando il giovane fu rintracciato dai carabinieri agli ordini del maresciallo Scianna. Il bottino nel Solarium fu di 150 euro e nell'agenzia assicurativa di 750euro.
Nel primo fine settimana dei saldi, la Notte Rosa ha influito positivamente nelle zone turistiche della costa. Confcommercio stima circa 100 euro per la spesa media pro capite -
Parma, 9 luglio 2014 -
Sicuramente per i saldi estivi di quest'anno, iniziati sabato 5 luglio, non si può parlare di corsa agli acquisti. La Confesercenti regionale rileva, però, timidi segnali di ripresa nel primo weekend dei saldi. Lo studio condotto presso un campione di negozi di abbigliamento e calzature della nostra regione per conoscere l'andamento delle vendite ha evidenziato dati diversificati. Nel primo fine settimana di luglio, la Notte Rosa della nostra costiera ha influito positivamente nelle zone turistiche, mentre ciò non è accaduto nelle città dell'entroterra.
La maggior parte degli operatori interpellati ha dichiarato una stabilità o un lieve aumento delle vendite. Secondo l'indagine svolta, in questa prima fase di saldi la percentuale di sconti è stata tra il 20 e il 50%.
Le stime di Confcommercio
Secondo le stime dell'Ufficio Studi di Confcommercio Nazionale, ogni famiglia spenderà in media per l'acquisto di articoli di abbigliamento e calzature in saldo 237 euro per un valore complessivo di 3,7 miliardi di euro. Circa 100 euro la spesa media pro capite.
«I saldi - dichiara Luca Tamagnini, presidente di Federmoda Confcommercio Reggio Emilia– continuano a conservare un appeal sempre forte per i consumatori, e ci auguriamo che una spinta ai consumi delle famiglie possa arrivare anche dal bonus di 80 euro del Governo. I nostri negozi offrono proposte di acquisto interessanti per qualità, convenienza, e varietà dell'offerta. Il valore aggiunto degli esercizi commerciali tradizionali è proprio la qualità del servizio e l'attenzione alla clientela».
I principi per il corretto acquisto degli articoli in saldo
1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (art. 1519 ter cod. civile introdotto da D.L.vo n. 24/2002). In questo caso scatta l'obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
2. Prova dei capi: non c'è obbligo. E' rimesso alla discrezionalità del negoziante.
3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l'adesivo che attesta la relativa convenzione.
4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso.
5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.
Le dimissioni del presidente della Regione Vasco Errani dopo la sentenza: "Mi dimetto e nel farlo rivendico il mio impegno e la mia onestà. Ho sempre messo l'istituzione davanti ad ogni altra considerazione" -
Parma, 8 luglio 2014 –
La dichiarazione del presidente della Regione Vasco Errani dopo la sentenza emessa oggi dalla Corte d'appello di Bologna, che lo vede condannato ad un anno per falso ideologico nel processo Terremerse. A seguito della sentenza le dimissioni dalla carica di presidente.
"E' un momento di amarezza. Ma per prima cosa non parlo di me. Parlo della Regione, perché il mio compito è tutelare l'istituzione, il suo onore, la realtà pulita e di esempio a tanti che è questa Emilia-Romagna. Ho sempre messo l'istituzione davanti ad ogni altra considerazione - a me stesso - e non cambio ora. Non si faccia nessuna confusione: quanto subisco io personalmente non diventi fango per l'istituzione.
Per questo intendo rassegnare subito le mie dimissioni, e nel farlo rivendico il mio impegno e la mia onestà lungo tutti questi anni. E la mia piena innocenza anche in questo fatto specifico. Piena innocenza.
Dunque annuncio subito che presenterò ricorso affinché prevalga questa semplice verità.
Le mie dimissioni sono dunque puramente un gesto di responsabilità.
Ad esse unisco il ringraziamento a collaboratori, istituzioni, organi dello Stato, forze sociali ed economiche, perché con tutti c'è stata una collaborazione significativa e costruttiva. A tutti, ancora grazie ed un augurio di buon lavoro".
Gli assessori e il sottosegretario alla presidenza esprimono stima, fiducia e vicinanza al presidente
Il sottosegretario alla Presidenza e gli assessori componenti la Giunta regionale si sono riuniti oggi per esaminare la situazione e hanno concluso l'incontro - che si è svolto all'unanimità delle presenze - con il seguente comunicato:
"Esprimiamo stima, fiducia, vicinanza al presidente Vasco Errani, persona e amministratore di grande capacità e onestà, la cui piena innocenza, così come la piena innocenza dei due dirigenti regionali coinvolti, emergerà senza dubbio nel prossimo grado di giudizio.
Le stesse dichiarazioni del presidente confermano una volta ancora, se ce ne fosse bisogno, lo stile e il senso delle istituzioni che Errani ha dimostrato in questi anni e ha indicato a tutti noi con il suo impegno quotidiano.
Anche per questo va a lui tutta la nostra amicizia e il nostro affetto. E garantiremo, come ci ha espressamente chiesto, pieno e totale impegno, nel rispetto degli adempimenti statutari, per portare a termine le tante cose importanti già avviate e gli impegni fondamentali della presente legislatura, con tutta l'attenzione e la dedizione che meritano i cittadini dell'Emilia-Romagna".
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
L'adrenalina autoiniettabile, unico trattamento di emergenza efficace in caso di shock anafilattico, non è disponibile dai primi di giugno nella farmacia dell'azienda ospedaliera di Parma. L'associazione Respiro Libero denuncia una situazione di potenziale pericolo aggravata dalla concomitanza del periodo estivo, in cui bambini e ragazzi allergici stanno, come tutti, di più all'aria aperta -
Parma, 8 luglio 2014 -
L' Associazione Respiro Libero denuncia che "la farmacia dell'ospedale di Parma è sprovvista da oltre un mese dell'unico vero farmaco salvavita per trattare nell'immediato gli shock anafilattici: si tratta dell'adrenalina autoiniettabile Fastjekt 330 della Meda Pharma, indicata per pazienti a rischio di anafilassi con un peso corporeo a partire dai 30 kg, quindi circa dai 9-10 anni in su. Il prodotto equivalente ma con posologia adatta a bambini di peso inferiore risulta invece per fortuna disponibile."
Le famiglie di Parma che avessero necessità di sostituire la propria "penna salvavita" per tenere lontano l'incubo di uno shock anafilattico, potenzialmente letale per i propri bambini o per i propri ragazzi allergici, non hanno oggi come oggi altra scelta se non quella di andare a cercare l'adrenalina fuori provincia e acquistarla a proprie spese.
"E' già discutibile che il SSN ci garantisca gratuitamente esclusivamente una dose l'anno – commenta Margherita Marchiani, presidente di Respiro Libero, associazione per la qualità della vita dei bambini e dei ragazzi allergici – ma in questi giorni siamo andati oltre il limite dell'accettabile: in una famiglia in cui vi sia un allergico a rischio anafilassi, la presenza dell'adrenalina è un fondamentale elemento di sicurezza, i nostri figli sanno che la devono portare sempre con sé, a scuola, agli allenamenti, quando si esce con gli amici... andando in vacanza, o anche solo a fare una passeggiata al parco, si può stare sereni solo se si ha l'adrenalina autoiniettabile a disposizione. L'ospedale non ne ha più e ci dice che l'azienda produttrice è in ritardo con l'approvvigionamento, in effetti anche nelle farmacie cittadine si trova solo qualche pezzo, avanzi di magazzino, ma il prodotto non è ordinabile. Un equivalente al Fastjekt è stato di recente ritirato dal commercio per problemi all'ago. Insomma, per il sovrapporsi di diverse cause, oggi Parma è senza un farmaco salvavita per quella crescente fetta di popolazione che soffre di allergie. Proprio in estate, quando maggiore è l'esposizione a rischi quali gli insetti o le disattenzioni nell'alimentazione. Ricordiamo che in agosto, l'anno scorso, nella zona di Scipione Ponte, una mamma ha salvato sua figlia, allergica agli imenotteri, iniettandole l'adrenalina subito dopo una puntura di ape, mentre attendeva il 118".
"Ci chiediamo – prosegue Margherita Marchiani - perchè l'allergia continui ad essere sottovalutata dalle aziende sanitarie locali e se sia concepibile che l'unica cosa che si è pensato di fare al punto distribuzione del farmaco in Azienda Ospedaliera è temporeggiare, cercando di tranquillizzare i pazienti allergici e i genitori dicendo che si può usare l'adrenalina scaduta, o suggerendo di andare ad acquistare il farmaco fuori provincia, in località strane dove sembrerebbe possibile spuntare dei prezzi molto convenienti, visto che si tratta di un farmaco che costa circa 80 euro a confezione. Noi però non possiamo accettare dalla sanità pubblica questo approccio, a oltre 30 giorni da quando la scorta di Fastjekt si è esaurita: abbiamo verificato che a Bologna e in tante altre province il problema non c'è, è il nostro ospedale che deve muoversi e gestire correttamente la distribuzione di questo farmaco fondamentale per tante famiglie e tanti bambini. Sperando che non si presenti il caso, ci chiediamo cosa succederebbe se uno shock anafilattico non potesse essere curato prontamente per via di questa grave mancanza".
L'associazione aggiornerà gli interessati sull'evoluzione di questa vicenda attraverso il sito web www.respirolibero.net e facebook www.facebook.com/associazionerespirolibero. E' inoltre attivo un servizio di primo ascolto su allergie e minori contattabile al 377 5002089 o all'email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
(Fonte: ufficio stampa Respiro Libero)
Un gruppo di ragazzi borettesi ha realizzato un'opera d'arte per ricordare l'amico di soli 14 anni, scomparso poco più di un anno fa -
Reggio Emilia, 8 luglio 2014 –
Sabato 5 luglio, un'iniziativa di grande sensibilità a cura di un gruppo di studenti, mossi dal desiderio di ricordare l'amico Sidiki Conde, scomparso poco più di un anno fa, ha animato un pomeriggio borettese. Nell'area adiacente al polo scolastico di via Firenze, circa 30 ragazzi tra ex compagni di classe, amici stretti, parenti o anche solo conoscenti, hanno deciso di portare il proprio contributo alla realizzazione di un murales per Sidiki, ideato dal gruppo del laboratorio di Arci webboretto.tv, promosso dal Comune.
Il laboratorio si poneva come obiettivo quello di creare le condizioni affinché i giovani borettesi avessero uno spazio, individuato in un canale web, per potersi raccontare e far comprendere come vivono Boretto e quali sono i temi ai quali essi si sentono maggiormente legati, cercando di trasmettere l'idea che la rete non è solo estetica ma è anche sostanza, e può rappresentare un'opportunità reale.
Senza esitazione, i partecipanti hanno immediatamente individuato come prioritario esprimere la mancanza del loro amico che non c'è più e, a un anno dalla sua scomparsa, tributargli questo lavoro.
Seguendo le indicazioni dei docenti e registi Federico Baracchi e Roberto Zampa, i ragazzi hanno ripreso tutta la giornata con foto e interviste per raccontare chi era Sidiki e il motivo del grande affetto che provano tutt'ora per lui. Tra i presenti, anche il padre del ragazzo che, con tanta commozione, ha ringraziato i presenti per il gesto di grande impegno e sensibilità compiuto. Il lavoro è proseguito senza tregua fino alle 21.30 grazie all'entusiasmo e alla volontà dei ragazzi di terminare un'opera alla quale tengono in modo particolare e che, una volta conclusa si è rivelata meravigliosa. Il gruppo è stato in grado di tirare fuori la proprie abilità e creatività mettendole al servizio della comunità, creando qualcosa che resta e appartiene a tutti, e di approcciare una tematica non semplice, ma che sentiva necessaria.
Questa iniziativa dimostra che, fornendo ai giovani gli strumenti adeguati, essi sono in grado di assumersi grandi responsabilità e di portarle fino in fondo con tenacia e in modo costruttivo. Il laboratorio non è terminato, ma proseguirà per rielaborare il materiale girato durante il pomeriggio di sabato e per insegnare agli studenti come realizzare brevi filmati o documentari da utilizzare sul web. A lavori chiusi, il murales sarà inaugurato ufficialmente con la proiezione dei video realizzati. Anche questi rappresenteranno ulteriori momenti di vicinanza all'amico scomparso.
(Fonte: ufficio stampa Kaiti Expansion)