Controlli con tre pattuglie di Polizia municipale in centro storico: identificati e sanzionati due rumeni -
Modena, 23 luglio 2014 -
Giornata di controlli, ieri, in centro storico a Modena per prevenire e reprimere episodi di questua molesta. Al lavoro tre pattuglie di operatori della Polizia municipale, due in servizio appiedato e una di pronto intervento. I controlli hanno riguardato tutte le strade del centro, in particolare quelle dove erano state segnalate situazioni con mendicanti.
Gli agenti hanno identificato e sanzionato per questua molesta due cittadini di nazionalità rumena, uno individuato in piazza Roma, l'altro in corso Canalchiaro. Nessuna segnalazione nelle altre aree del centro storico.
(Fonte: Comune di Modena)
Aggredito da uno sciame di api nella discarica abusiva, in zona Moletolo, è stato trovato a terra dal custode, allarmato dalle grida dell'uomo -
Parma, 22 luglio 2014 -
Sono gravi le condizioni di un cittadino tunisino di 42 anni, residente a Parma, ricoverato d'urgenza al Maggiore in codice rosso in seguito all'aggressione di uno sciame di api in un discarica abusiva in via Barbacini, a lato della stazione ecologica gestita da Iren.
E' successo questa stamattina, verso le nove, quando il custode della stazione ecologica, l'ha trovato a terra, attorniato da uno sciame d'api all'interno dell'area recintata della discarica abusiva. Sul posto oltre al 118, sono intervenuti tempestivamente i vigili del fuoco, che hanno dovuto abbattere una parte della recinzione per il trasporto del ferito in ambulanza all'ospedale di Parma.
L'uomo - come riporta la nota del Comune - si era probabilmente introdotto nell'area scavalcando la recinzione che chiude la strada per raggiungere la discarica abusiva, cosa che talvolta accade, a detta dello stesso custode del vicino impianto. La zona adiacente alla Stazione Ecologica, dove è accaduto il fatto, di proprietà comunale, risultava essere una discarica abusiva con rifiuti di vario genere, già da tempo isolata e transennata.
(Fonte: Comune di Parma)
E' stato condannato a 4 anni e 6 mesi di reclusione per il maxi furto effettuato ai danni del prosciuttificio Levoni di Lesignano -
Parma, 22 luglio 2014 - di Bruno Migliore -
Un mozzicone di sigaretta lasciato nel posto sbagliato è costato caro ad un 70enne ragusano, che è stato condannato a 4 anni e 6 mesi di reclusione per un maxi furto di prosciutti, avvenuto il 31 marzo del 2010 ai danni del prosciuttificio Levoni di Lesignano.
Sul posto fu rinvenuto il mozzicone la cui analisi ha permesso ai carabinieri di risalire all'uomo. Dallo stabilimento furono portati via 800 prosciutti. Gli inquirenti hanno verificato che le tracce biologiche che hanno rinvenuto erano già in loro possesso, questo ha reso più facile individuare il 70enne condannato oggi dal giudice Luca Agostini. Il Pm Laila Papotti aveva chiesto 5 anni ed 800 euro di multa, ma dopo l'arringa del legale Cristiana Popoli, che ha assistito l'imputato, il verdetto è stato lievemente inferirore alle richieste dell'accusa, la pena è accompagnata anche da una sanzione di 450 euro di multa.
TBC polmonare in un asilo di Montale Rangone: le condizioni di salute del bambino sono buone e il caso si presenta, come di solito avviene nei più piccoli, a bassa contagiosità -
Modena, 22 luglio 2014 -
E' stato segnalato un caso di TBC polmonare in un bambino che ha frequentato una scuola d'infanzia a Montale Rangone, nel comune di Castelnuovo. Le condizioni di salute del bambino sono buone e il caso si presenta, come di solito avviene nei più piccoli, a bassa contagiosità.
Come previsto dai protocolli di profilassi delle malattie infettive, l'Azienda USL ha già avviato tutte le procedure previste per l'individuazione dei contatti a rischio, lo svolgimento degli accertamenti sanitari necessari, la sorveglianza sanitaria dei contatti e la comunicazione alle famiglie coinvolte. In particolare, le famiglie sono state contattate dalla Pediatria di Comunità: visto il periodo di ferie estive, si è concordato un calendario personalizzato. Il servizio di Igiene Pubblica provvede invece a offrire i controlli di profilassi al personale adulto della scuola che lavorava sulla sezione interessata.
(Fonte: ufficio stampa Ausl Modena)
Qualcuno ha violato nottetempo gli uffici dell'Ispettorato del lavoro e ha rubato due notebook. Probabilmente i ladri sono entrati da una finestra dopo averla infranta. Oltre al furto, i malviventi hanno rotto un lavandino. L'acqua ha così invaso il bagno e parte di un corridoio.
Reggio Emilia, 21 luglio 2014 – di Ivan Rocchi
Questa mattina un dipendente dell'Ispettorato del lavoro di via Borsellino, a fianco del Tribunale, all'arrivo in ufficio ha avuto una brutta sorpresa. Infatti, quando è arrivato di fronte alla sede, si è reso conto che qualcuno aveva forzato la finestra di uno dei locali. L'uomo ha così avvertito subito le forze dell'ordine.
Gli agenti della Polizia giunti sul posto constatavano che gli intrusi, probabilmente in ore notturne, avevano forzato una finestra per entrare. Una volta dentro, i malviventi avrebbero iniziato a rovistare nei cassetti di alcuni mobili, alla ricerca di chi sa cosa. Un vaso da fiori era ancora lì per terra, dove qualcuno l'aveva scaraventato. Come se non bastasse, il lavandino era stato danneggiato e il rubinetto lasciato aperto aveva allagato il bagno e parte di un corridoio.
Ma lo scopo del raid negli uffici dell'Ispettorato del lavoro non era compiere un atto vandalico. Infatti, quando gli impiegati hanno iniziato a controllare che non mancasse nulla, si sono presto resi conto che da una delle stanze erano stati portati via due computer portatili. La Squadra Mobile sta conducendo le indagini sulla vicenda.
Nei pressi di Via Emilia Ovest, il giovane è stato fermato e perquisito dalla Polizia: nascondeva tre involucri contenenti 34,60 grammi di marijuana -
Modena, 21 luglio 2014 -
Ieri, personale della Squadra Volante ha arrestato un cittadino di nazionalità albanese, A.I., nato a Durazzo nel 1992, con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Il giovane, si trovava nei pressi di Via Emilia Ovest, angolo via del Giglio a bordo di una bicicletta e alla vista degli agenti, in servizio di controllo del territorio, ha repentinamente cambiando direzione con l'intento di dileguarsi.
Subito bloccato dagli operatori di Polizia, è stato perquisito. All'interno degli slip, A.I., deteneva tre involucri contenenti 34,60 grammi di sostanza stupefacente del tipo "marijuana".
Accompagnato in stato di arresto presso gli Uffici della locale Questura, lo straniero è stato trattenuto presso le celle di sicurezza, come disposto dal magistrato di turno, in attesa del processo che verrà celebrato in giornata a proprio carico con rito direttissimo.
(Fonte: ufficio stampa Questura di Modena)
L'uomo per circa tre anni ha reso la vita impossibile alla compagna che aveva deciso di lasciarlo -
Parma, 21 luglio 2014 - di Bruno Migliore -
Un 57enne parmigiano è stato condannato a 3 anni e 9 mesi per stalking, stando alle accuse dell'ex compagna, l'uomo per circa tre anni avrebbe reso la vita impossibile alla donna che aveva deciso di lasciarlo. In qualche caso ha affisso anche delle scritte dal contenuto erotico nei pressi del luogo dove la donna lavora. Stando alla denuncia le avrebbe anche usato violenza. Le accuse che i pubblici ministeri Lino Vicini e Massimiliano Sicilia hanno sostenuto durante il processo erano riassunte in una sfliza di imputazioni, tutti episodi che sarebbero avvenuti tra l'aprile del 2009 e il febbraio del 2011. L'uomo è stato sempre presente alle udienze del processo che si è svolto davanti al giudice Gabriele Nigro, che lo ha assolto da due capi d'imputazione, ma gli ha dato una condanna superiore alle richieste dell'accusa, che aveva proposto una pena di 3 anni e 2 mesi. Il 57enne dovrà versare un risarcimento provissionale per complessivi 20mila euro. La donna e la figlioletta nata dalla relazione con l'uomo si sono costituite parte civile, a rappresentarle l'avvocato Monica Alpini.
Vincitrice la società Bar Sport di Giuseppe Michele Iori. Fra i criteri di scelta ci sono la qualità del servizio e l'utilizzo di prodotti locali. Apertura entro 90 giorni. Il nuovo gestore garantirà entro l'inizio di agosto un punto di ristorazione provvisorio.
Reggio Emilia, 19 luglio 2014 – di Ivan Rocchi
La stazione dell'Alta Velocità di Reggio Emilia avrà presto un bar. Ieri la società Bar Sport di Giuseppe Iori con sede a Vezzano sul Crostolo (RE) ha vinto la gara per la locazione di uno spazio commerciale all'interno della stazione Mediopadana. Era ora, sarebbe il caso di dire. Infatti, nonostante sia stata inaugurata più di un anno fa e la frequentino mediamente 1.500 passeggeri al giorno, fino ad ora c'era solo un distributore di merendine e bevande a disposizione dei viaggiatori. E continuano a mancare, speriamo ancora per poco, l'edicola e il tabaccaio.
Il bando, predisposto da Rete Ferroviaria Italiana con il Comune di Reggio Emilia, attribuiva particolare valore all'utilizzo di prodotti di eccellenza del territorio, oltre che alla qualità complessiva dell'attività. "L'assegnazione del bando – ha detto il sindaco reggiano Luca Vecchi - per l'apertura di un servizio essenziale come il bar nella stazione Medipadana, con l'offerta di un'adeguata ospitalità e la proposta di prodotti tipici, è un segno tangibile di come le sinergie tra enti possano produrre buoni risultati. Adesso resta da affrontare la sfida per la destinazione degli altri spazi".
Il locale sarà consegnato ai nuovi gestori il 21 luglio. Da quel momento partiranno i 90 giorni di tempo previsti dal bando per l'allestimento del bar e l'avvio del servizio, che sarà garantito 7 giorni su 7, con apertura 30 minuti prima del passaggio del primo treno del mattino e chiusura 30 minuti dopo la fermata dell'ultimo.
Entro l'inizio di agosto, sarà già operativo un punto di ristorazione provvisorio, allestito negli spazi messi a disposizione da RFI, per garantire quanto prima un servizio ai viaggiatori che transitano nella stazione Alta Velocità di Reggio.
Un cane dopo aver ingerito il materiale sospetto è stato portato in una clinica veterinaria e si è salvato. La zona è stata subito transennata dalla municipale -
Piacenza, 18 luglio 2014 -
Ieri, alle 18,30 circa, due pattuglie della municipale si sono recate presso l'area ex Unicem a seguito di una segnalazione pervenuta alla Centrale Operativa del Comando circa la possibile presenza di esche avvelenate.
Le pattuglie, giunte sul posto, sono state avvicinate da alcuni cittadini, che con i loro cani frequentano l'area. Agli agenti è stato consegnato un sacchetto contenente una decina di oggetti di forma ovoidale di colore rosso, dalle dimensioni di una oliva, rinvenuti a terra.
Un cane, che ha ingerito il matieriale sospetto, è stato portato presso una vicina clinica veterinaria per accertamenti; per fortuna dimesso senza problematiche cliniche e con terapia medica. Le pattuglie hanno subito apposto cartelli informativi e delimitato l'area interessata, che a seguito della bonfica effettuata ieri sera da Iren, è di nuovo agibile.
Il materiale è stato inviato all'Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Gariga per gli accertamenti di laboratorio. Si attende nei prossimi giorni il referto analitico dal laboratorio, per la valutazione, unitamente al Servizio Veterinario dell'AUSL di Piacenza, di eventuali ulteriori adempimenti del caso. Al momento non sono stati individuati i responsabili.
(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)
Dopo la partita l'uomo, un 47enne di Fidenza, avrebbe avuto una reazione violenta nei confronti di un dirigente della squadra di casa -
Parma, 18 luglio 2014 -
Un ex dirigente della squadra calcistica del Pallavicino è stato condannato a 2 mesi e 20 giorni di reclusione, per aver aggredito un dirigente del Berceto. Il processo è terminato ieri, ma la vicenda risale al novembre del 2007. Il tutto avvenne a Berceto dove la squadra della Bassa aveva giocato in trasferta. Stando alle accuse sostenute dal Pubblico Ministero Milena Arnone dopo la partita l'uomo, un 47enne di Fidenza, avrebbe avuto una reazione violenta nei confronti di un dirigente della squadra di casa, tanto che quest'ultimo dovette recarsi al pronto soccorso. I sanitari lo giudicarono guaribile in 27 giorni. Sul posto intervennero anche i carabinieri di Borgotaro. Il processo è stato molto lungo e sono stati molti i testimoni convocati davanti al giudice Giuseppe Monaco. L'accusa aveva chiesto la condanna a 9 mesi, ma la decisione è stata più mite. L' uomo assistito dal legale Aniello Schettino dovrà versare anche un risarcimento al dirigente del Berceto, le cui ragioni sono state rappresentate dall'avvocato Paolo Furlotti.