Mercoledì, 09 Luglio 2014 11:03

Saldi, timidi segnali di ripresa nel primo weekend

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Nel primo fine settimana dei saldi, la Notte Rosa ha influito positivamente nelle zone turistiche della costa. Confcommercio stima circa 100 euro per la spesa media pro capite -

Parma, 9 luglio 2014 -

Sicuramente per i saldi estivi di quest'anno, iniziati sabato 5 luglio, non si può parlare di corsa agli acquisti. La Confesercenti regionale rileva, però, timidi segnali di ripresa nel primo weekend dei saldi. Lo studio condotto presso un campione di negozi di abbigliamento e calzature della nostra regione per conoscere l'andamento delle vendite ha evidenziato dati diversificati. Nel primo fine settimana di luglio, la Notte Rosa della nostra costiera ha influito positivamente nelle zone turistiche, mentre ciò non è accaduto nelle città dell'entroterra.
La maggior parte degli operatori interpellati ha dichiarato una stabilità o un lieve aumento delle vendite. Secondo l'indagine svolta, in questa prima fase di saldi la percentuale di sconti è stata tra il 20 e il 50%.

Le stime di Confcommercio

Secondo le stime dell'Ufficio Studi di Confcommercio Nazionale, ogni famiglia spenderà in media per l'acquisto di articoli di abbigliamento e calzature in saldo 237 euro per un valore complessivo di 3,7 miliardi di euro. Circa 100 euro la spesa media pro capite.

«I saldi - dichiara Luca Tamagnini, presidente di Federmoda Confcommercio Reggio Emilia– continuano a conservare un appeal sempre forte per i consumatori, e ci auguriamo che una spinta ai consumi delle famiglie possa arrivare anche dal bonus di 80 euro del Governo. I nostri negozi offrono proposte di acquisto interessanti per qualità, convenienza, e varietà dell'offerta. Il valore aggiunto degli esercizi commerciali tradizionali è proprio la qualità del servizio e l'attenzione alla clientela».

I principi per il corretto acquisto degli articoli in saldo

1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (art. 1519 ter cod. civile introdotto da D.L.vo n. 24/2002). In questo caso scatta l'obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
2. Prova dei capi: non c'è obbligo. E' rimesso alla discrezionalità del negoziante.
3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l'adesivo che attesta la relativa convenzione.
4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso.
5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.

saldi tabella

 

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