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Un parmigiano di 61 anni molestava i viaggiatori alla stazione di Reggio Emilia: immortalato dalle telecamere è stato denunciato -

Parma, 5 agosto 2014 - di Bruno Migliore -

Importunava i viaggiatori nella stazione ferroviaria di Reggio Emilia ed in alcuni casi ha compiuto anche atti osceni, per questo un 61enne residente a Parma è stato denunciato dalla Polizia. L'autore di continue molestie ai danni dei viaggiatori, è stato individuato e fermato dagli agenti dopo numerose segnalazioni.

La certezza che si trattasse del 61enne parmigiano i poliziotti l'hanno avuta dopo aver visionato le immagini immortalate dalle telecamere di sicurezza dello scalo ferroviario. Tra le altre cose, gli è stata contestata anche l'abitudine di utilizzare gli spazi pubblici come bagni a cielo aperto. Il 61enne è stato denunciato per atti contrari alla pubblica decenza. Inoltre, gli è stato assegnato un foglio di via obbligatorio con l'ingiunzione di rientrare nel proprio comune di residenza, Parma, e contestualmente il divieto di far ritorno per i prossimi tre anni a Reggio Emilia.

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Martedì, 05 Agosto 2014 09:17

Parma - Un caso di virus Dengue in via Van Gogh

E' stata disposta una disinfestazione straordinaria in zona via Van Gogh della durata di tre notti per elimininare le zanzare -

Parma, 5 agosto 2014 -

Dopo il caso di virus Dengue che aveva colpito un residente di Panocchia, a poco meno di una settimana di distanza un altro caso, questa volta in città. Il dipartimento di sanità pubblica dell'AUSL ha informato il Comune che si è riscontrato nella zona di via Van Gogh il virus dengue, veicolato della zanzara tigre, che ha colpito una persona della zona. Il Comune ha, quindi, provveduto ad attivare i meccanismi di prevenzione contro al diffusione del virus, previsti dal protocollo regionale.

Dalla mezzanotte di ieri è stata disposta una disinfestazione straordinaria. Da mezzanotte alle quattro per le prossime due notti, verrà diffuso nel raggio di un centinaio di metri il preparato per eliminare le zanzare. La diffusione del suddetto liquido, nebulizzato tramite autobotte, interesserà la zona interessata e le strade limitrofe per circa 100 metri di raggio attorno a via Van Gogh.

I cittadini residenti sono quindi consigliati di non stazionare in zona all'aperto durante le ore di spargimento del preparato - da mezzanotte alle quattro - di chiudere porte e finestre, di ritirare le ciotole degli animali domestici e di proteggere, per quanto possibile gli orti, o non consumare i prodotti nei prossimi giorni. Inoltre resta valido per tutti l'invito ad evitare ogni forma di ristagno di acqua in aree private.

 

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Sequestrato quasi un chilo di eroina, contanti per migliaia di euro e cellulari. La droga sequestrata, avrebbe permesso di immettere sul mercato circa 2 mila dosi di eroina per un valore di quasi 50 mila euro. -

Modena, 4 agosto 2014 -

Sequestrati oltre 900 grammi di eroina, 2 mila euro in contanti e numerosi telefoni cellulari. In carcere sono finiti alcuni grossisti della droga, coloro cioè che riforniscono di eroina le bande locali. L' operazione denominata Driver è stata conclusa nella notte tra venerdì 1 e sabato 2 agosto dalla Polizia municipale di Modena su mandato della Procura, dopo lunga indagine, che si è avvalsa anche di numerose intercettazioni telefoniche.

Gli operatori del Nucleo Problematiche del territorio del comando di via Galilei hanno arrestato S.M. 34enne marocchino, R.H. 24enne tunisino e D.G.A. polacco 22enne che aveva le funzioni di "driver", cioè trasportava la droga da Modena all'Alto Adige.

Venerdì notte S.M. si è incontrato nella zona ovest della città con R. H. a cui ha venduto 240 grammi di eroina purissima. Il tunisino è poi salito a bordo di una potente vettura condotta da D.G.A. con cui si è diretto verso il casello autostradale Modena Nord e qui è scattata la trappola. Ad attenderlo c'erano agenti in borghese della Municipale che con un'azione lampo hanno fermato l'auto e arrestato gli occupanti. Nascosta in un vano appositamente ricavato sotto al volante, gli agenti hanno recuperato la droga appena acquistata. Sotto il cambio dell'auto è stato anche rinvenuto un bilancino di precisione.

Contemporaneamente altre pattuglie si sono dirette nell'abitazione di S.M. che, vistosi scoperto, ha cercato un'inutile fuga. Durante la perquisizione del suo appartamento è stato trovato un panetto di oltre mezzo chilo di eroina purissima, alcune dosi già pronte per lo spaccio, alcune migliaia di euro e numerosi telefoni cellulari. Pare che l'uomo conducesse una vita agiata: indossava abiti firmati, costosi orologi e possedeva cellulari di ultima generazione. L'illecita collaborazione tra S.M e R.H. durava da tempo; nelle ultime settimane il tunisino era venuto a Modena tre volte, sempre accompagnato dal "driver".

Sono stati gli arresti di numerosi spacciatori nord africani, effettuati all'inizio dell'anno, a condurre gli agenti ai grossisti della droga. In particolare, dopo l'arresto della cosiddetta "banda dei viali", gli operatori della municipale si sono concentrati sui movimenti di quello che presupponevano essere un importante fornitore di eroina in grado di approvvigionare la piazza modenese e quella di un'altra grande città del nord. A Modena il grossista si serviva di uno spacciatore di peso che aveva organizzato la propria base logistica in un tranquillo quartiere residenziale. La droga sequestrata nell'alloggio di quest'ultimo, una volta tagliata, avrebbe permesso di immettere sul mercato circa 2 mila dosi di eroina per un valore di quasi 50 mila euro.

(Fonte: Comune di Modena)

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Alla commemorazione di sabato 2 agosto, a trentaquattro anni dalla strage di Bologna, l'assessora alle Politiche Giovanili Giulia Piroli: "Memoria, dovere civile" -

Piacenza, 4 agosto 2014 -

Era il 2 agosto 1980 quando alla stazione di Bologna, una valigetta piena di splosivo venne fatta esplodere provocando la morte di 85 persone e il ferimento di più di 200. Una tragedia che ha segnato la storia dell'Italia e che sabato è stata commemorata alla presenza del Ministro del lavoro Giuliano Poletti, in rappresentanza del Governo.

 "La memoria è un dovere civile, prima ancora che istituzionale": così l'assessora alle Politiche Giovanili Giulia Piroli commenta la partecipazione alla cerimonia di commemorazione della strage di Bologna, che anche quest'anno ha visto la presenza del gonfalone della città di Piacenza.
"Il Ministro Poletti – spiega Giulia Piroli – è intervenuto in rappresentanza del Governo, ribadendo che è necessario fare finalmente chiarezza sui responsabili dell'attentato. Si percepisce vividamente, in questa tragica ricorrenza, l'intreccio tra il sentimento di umana solidarietà e vicinanza ai familiari delle vittime e il bisogno di verità e giustizia che è proprio del nostro Paese. In questo senso, la presenza di tanti amministratori locali e degli stemmi di diverse città va ben oltre l'adesione formale, esprimendo innanzitutto l'impossibilità di restare indifferenti e l'importanza di ricordare, sempre, ciò che è avvenuto".

(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)

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Il chiosco è stato demolito per evitare situazioni di pericolo. Il Sindaco Muzzarelli: "Avanti nella riqualificazione del parco, ringraziamo la concessionaria" -

Modena, 1 agosto 2014 -

È stato demolito ieri mattina, il chiosco "La Capannina" in viale Martiri della Libertà 17, all'interno del Parco delle Rimembranze per prevenire situazioni di pericolo. La struttura si trovava in condizioni di abbandono e già parzialmente rimossa. Dopo la rimozione degli allacci di gas e acqua operata da Hera su richiesta di intervento straordinario del Comune di Modena, si è proceduto all'abbattimento della struttura in metallo.

"Avanti con il Piano di riqualificazione del parco – afferma il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, nella nota stampa del Comune – l'intervento di oggi va nella direzione di restituire alla città un'area sempre più bella, sicura e viva, nel rispetto degli impegni presi con i cittadini e con il Consiglio comunale, perché vogliamo fare sul serio. Ringraziamo la concessionaria per la collaborazione dimostrata – ha aggiunto – insieme abbiamo proceduto alla demolizione della struttura ed entro domani ripuliremo completamente la zona riconsegnandola alla città".

I lavori proseguiranno con la rimozione delle fondamenta e dei materiali, sino al pieno ripristino dell'area con la sistemazione del verde e della pavimentazione in ghiaia. Saranno conclusi entro la giornata di oggi, venerdì 1 agosto.

(Fonte: ufficio stampa Comune di Modena)

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Minacce nei confronti della ex moglie costretta anche a cambaire abitazione, ieri il provvedimento che vieta all'uomo di avvicinarla -

Modena, 31 luglio 2014 -

Ieri, personale della Squadra Mobile ha notificato a G.G., originario della provincia di Trapani, residente nel modenese, il provvedimento della misura cautelare di divieto di avvicinamento alla ex moglie, emesso dal G.I.P. del Tribunale di Modena.

L'uomo è, infatti, indagato per reati persecutori nei confronti della moglie, dalla quale è legalmente separato. Nonostante il provvedimento di ammonimento del Questore di Modena, G.G. ha reiterato e aggravato il suo atteggiamento, fino al punto di minacciare di morte l'ex coniuge anche in presenza di altre persone.

La donna, vittima di stalking, è stata addirittura costretta a cambiare le proprie abitudini di vita, oltre che il domicilio. L'uomo le negava la possibilità di accedere all'abitazione familiare, assegnatale in sede di separazione dal giudice civile.

(Fonte: Questura di Modena)

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In via dei Gelsi e in via Campanini abbandonati decine di pezzi di rifiuti ingombranti nonostante la possibilità di rimozione gratuita su appuntamento proprio sotto casa -

Parma, 31 luglio 2014 - di Paola Tanzi -

Di nuovo rifiuti abbandonati a Salsomaggiore: ma stavolta i colpevoli, pare individuati, potrebbero non passarla liscia. Una situazione che, nonostante le segnalazioni e le richieste di collaborazione lanciate dall'amministrazione comunale nei mesi scorsi sull'abbandono indiscriminato di rifiuti in città, prosegue. E la linea dell'amministrazione è stata chiara e categorica sin dall'insediamento: la delega al "Decoro Urbano" del consigliere Enrica Porta, è stato un atto significativo nel rilancio d'immagine della città termale, ormai non più trascurabile. E sempre Enrica Porta, durante gli incontri dell'amministrazione con i cittadini, ha sempre spinto la comunità alla collaborazione. Ed ora l'ultimo scempio di gesti di inciviltà in pieno centro: in via dei Gelsi e in via Campanini sono stati abbandonati decine di pezzi di rifiuti ingombranti. Per i quali, da tempo, è prevista la rimozione gratuita su appuntamento proprio sotto casa.

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«Ancora una volta siamo di fronte a cattivi comportamenti come quelli che ci hanno costretto ad intervenire lo scorso anno nell'area del mercato settimanale. 
Abbiamo fatto accertamenti e individuato i responsabili che saranno multati. Nel caso si trattasse di rifiuti pericolosi, come le batterie d'auto, scatta anche la denuncia all'autorità giudiziaria.
Colgo l'occasione per ripetere che, con un minimo di impegno, questo genere di rifiuti può essere conferito gratuitamente alla Stazione ecologica attrezzata di Ponteghiara, e che il materiale particolarmente ingombrante è, sempre gratuitamente, addirittura ritirato a domicilio previo appuntamento. 
Non si capisce il motivo di comportamenti scorretti e incivili di questo tipo, visto che l'Amministrazione comunale mette a disposizione dei cittadini tutti i servizi necessari.
Non mi stanco di ripetere – conclude Enrica Porta – che questi cattivi comportamenti, che vanno avanti da anni, devono cessare: Salso è dove abitiamo, e va a nostro vantaggio tenerla pulita e in ordine ed è anche il luogo dove vogliamo ospitare, in un ambiente accogliente, i turisti».

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Da tempo è attivo sul territorio anche il progetto "Decoro.org", il sistema di gestione su pc, smartphone e tablet, delle segnalazioni sul decoro urbano, ulteriore strumento di partecipazione, completamente gratuito per i cittadini e per il Comune. Ogni cittadino può registrarsi gratuitamente, nella sezione dedicata a Salsomaggiore su www.decorourbano.org e segnalare (tramite pc, oppure tramite smartphone o tablet scaricando, sempre gratuitamente, l'applicazione WeDu! Decoro Urbano) l'abbandono di rifiuti, danneggiamenti a segnaletica, aree verdi e arredi urbani, dissesto stradale.
A breve ci sarà la possibilità di segnalare anche il randagismo, le barriere architettoniche, l'inquinamento acustico. Si può, ad esempio, fotografare quello che non va e inviare direttamente la segnalazione con la possibilità, da parte dell'utente, di seguire l'evoluzione della segnalazione: dalla presa in carico del Comune, alla risoluzione del problema.
«Un metodo col quale favorire il percorso di partecipazione attiva di tutta la cittadinanza, e soprattutto delle giovani generazioni, nella tutela del territorio e dei beni comuni, permettendo ad ognuno di contribuire personalmente a rendere più accogliente la nostra città» ha spiegato il consigliere Porta.

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L'auto donata al settore Servizi Sociali del comune di Salsomaggiore è stata acquistata, secondo una progettualità diffusa, grazie ai contributi di alcune attività imprenditoriali salsesi - 

Parma, 30 luglio 2014 - di Paola Tanzi -

Consegnata l'autovettura adibita al trasporto delle persone disabili e degli anziani al settore Servizi Sociali del comune di Salsomaggiore. L'auto è stata acquistata, secondo una progettualità diffusa, grazie ai contributi di alcune attività imprenditoriali salsesi. A presentare l'iniziativa, andata a buon fine, l'assessore ai Servizi Sociali Giorgio Pigazzani e l'assessore all'Ambiente Marco Trevisan, affiancati da Roberto Rozzi, procuratore della società che ha organizzato e seguito il progetto assieme all'ingegnere capo del comune Rossano Varazzani e la responsabile del Servizi Sociali Lorena Gorra.

Presenti anche molti degli operatori del settore imprenditoriale cittadino che hanno sostenuto l'iniziativa e la cui pubblicità ora campeggia sull'autovettura. «Un'idea a cui la città ha risposto più che bene» ha commentato il vicesindaco Pigazzani. «Una scelta non onerosa per il comune: le spese sono sostenute da coloro che hanno deciso di appoggiare l'idea. È un mezzo nuovo, a diesel, che servirà alle nostre assistenti sociali fin'ora costrette ad utilizzare i propri mezzi senza rimborso spese». «Mi associo ai ringraziamenti per l'appoggio dato alle fasce più deboli della cittadinanza. È un grande gesto di partecipazione e generosità, ed è un grande segnale» ha aggiunto l'assessore Trevisan. «Questa è un'Italia bella- ha commentato Rozzi- è l'Italia che si mette in discussione nei momenti di necessità e che è sempre al fianco dei più deboli. Avete risposto ad un'esigenza del territorio». L'auto è attrezzata con sollevatore moderno, e sarà mantenuta per quattro anni grazie ai fondi raccolti. Nella provincia di Parma sono già 12 le vetture acquistate con la partecipazione dei cittadini. L'autovettura è stata quindi benedetta da Monsignor Pier Giacomo Bolzoni, che ha ringraziato le assistenti sociali per il prezioso contributo dato alle persone.

 

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A causa delle abbondanti piogge è esondato il canale Cavo Cerca: chiuso un tratto di via Stradella -

Modena, 30 luglio 2014 -

Questa notte a causa delle abbondanti piogge il canale Cavo Cerca, che corre parallelamente alla strada, è esondato invadendo la sede stradale. Sul posto Polizia municipale e tecnici del Comune hanno transennato gli accessi alla strada. La nota del Comune riporta che il traffico era bloccato tra via Martiniana e via Cadiane.

(Fonte: Comune di Modena)

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In fila allo sportello degli Avvocati di strada Onlus si mischiano tradizioni, lingue e colori; la preoccupazione di qualche adulto al sorriso di un bambino ghanese dagli occhi neri grandi, incuranti -

Reggio Emilia, 30 luglio 2014 - Giulia Rossi -

Madri single africane con a seguito figli piccoli alla ricerca di un permesso di soggiorno, padri in difficoltà economica che hanno perso la propria residenza e i diritti ad essa collegati, persone che hanno commesso vari tipi di reato, immigrati disorientati che hanno bisogno anche solo di un consiglio riguardo a come muoversi nella burocrazia italiana, clochard soli che chiedono di essere difesi, ma ancor prima ascoltati. Sono tante e con esigenze diverse le persone in fila agli sportelli degli Avvocati di strada Onlus di via Squadroni e via Turri a Reggio Emilia, in attesa di fruire gratuitamente di una tutela giuridica offerta da questa associazione a chi non ha una fissa dimora e dunque non può accedere all'istituto del gratuito patrocinio.

Se la scorsa settimana vi avevamo presentato gli "angeli custodi dei senza tetto" e il loro altruismo, oggi abbiamo deciso di entrare più nello specifico e, sempre grazie al prezioso contributo di due volontari, Alessandra Scaglioni e Simone Beghi, vi raccontiamo nel concreto la giornata tipo di un Avvocato di strada.
Prendiamo un mercoledì di una fresca e inconsueta estate. È ormai tardo pomeriggio e in fila allo sportello di via Squadroni si mischiano tradizioni, lingue e colori; la preoccupazione di qualche adulto al sorriso di un bambino ghanese dagli occhi neri grandi, incuranti.
C'è chi è arrivato solo e chi si è fatto accompagnare da un amico. La speranza è per tutti la stessa: trovare negli Avvocati di strada non solo un supporto giuridico ma anche un punto di riferimento.

L'ACCOGLIENZA ALLO SPORTELLO DEGLI AVVOCATI DI STRADA

"Chi è allo sportello accoglie la persona e inizia con lei una sorta di colloquio conoscitivo durante il quale il volontario compila una scheda con i dati e la situazione del soggetto in questione -
spiega Alessandra Scaglioni - La sua richiesta di aiuto viene vagliata per verificare se necessiti effettivamente di un Avvocato di strada o se i requisiti in suo possesso siano sufficienti per garantirgli un legale stipendiato dallo Stato. Se di questo si tratta, allora noi non possiamo aiutarlo. Ci limitiamo a indirizzarlo in altri uffici. Abbiamo un'etica molto forte in merito: noi agiamo gratuitamente, non siamo pagati da nessuno. Per coloro che invece non hanno una residenza, né un permesso di soggiorno e hanno bisogno di un Avvocato di strada, viene aperta una pratica e mandata al legale di riferimento", aggiunge.
"In entrambe i casi, un colloquio non si nega a nessuno, anche perché ci sono capitate situazioni davvero borderline. In molti vengono da noi per sfogarsi, per raccontarci le loro difficoltà, per confidarci le loro paure. Per ore. Noi dello sportello li ascoltiamo e se possiamo, soprattutto nelle cause stragiudiziali, li aiutiamo. Ci sono passaggi burocratici come un cambio di residenza e un'iscrizione sanitaria che per chi è nato in Italia può essere banale, ma non per tutti è così", precisa Beghi.

I CASI PIU' FREQUENTI

Ma quali sono i casi e le problematiche con cui gli Avvocati di strada hanno più spesso a che fare?
"Dal punto di vista giudiziale - spiegano i due volontari - abbiamo avuto negli ultimi tempi una causa in materia previdenziale, poi sono state seguite separazioni e divorzi, ricorsi al Tar (Tribunale Amministrativo Regionale) per permessi di soggiorno collegati all'immigrazione. Capita molto spesso infatti che gli extracomunitari si rivolgano a noi chiedendoci un aiuto per ottenne questo tipo di autorizzazione. Spesso ad esempio abbiamo a che fare con madri single africane, che possono essere nigeriane piuttosto che ghanesi, che non hanno mai avuto il permesso di soggiorno o l'avevano ma l'hanno perso, perché hanno commesso reati in materia di articolo 73, cioè spaccio di stupefacenti, e nel frattempo hanno avuto dei figli ma sono state lasciate dal compagno, perché è tornato in Africa o perché è dietro le sbarre. Queste donne si ritrovano così in Italia, magari con precedenti collegati con il compagno in carcere, senza permesso e con minori a seguito. In questi casi noi attiviamo la richiesta del permesso di soggiorno tramite il Tribunale minorile, il famoso articolo 31 del Testo unico dell'immigrazione, che è un ricorso particolare che sfugge un po' alla discrezionalità della Questura, perché cerca di sistemare le madri con figli molto piccoli, magari già affidati a servizi sociali. L' interesse del minore nato in Italia è quello di rimanere su territorio fino alla maggiore età, con almeno una figura genitoriale che lo supporti nella crescita. Quindi, se c'è l'autorizzazione del Tribunale minorile a dare il permesso di soggiorno a queste donne, la Questura non può sfuggire dall'eseguire il provvedimento. Questa tipologia di ricorso è veramente frequente. Poi c'è chi ha già fatto richiesta di protezione internazionale tre anni fa, la Commissione gli ha detto di no, il tribunale gli ha detto di no, e vorrebbe fare una nuova domanda di Asilo, perché ha perso il permesso di soggiorno e dovrebbe tornare a casa, ma spesso proviene ad esempio dalla Nigeria, dove le guerre civili sono all'ordine del giorno...", spiegano.

SUL PIANO PENALE

"Dal punto di vista penale invece i casi sono stati pochi ed erano per lo più relativi all'articolo 10 dell'immigrazione, legati al reato di clandestinità, persone cioè che si trattenevano sul territorio italiano anche se in possesso del foglio di espulsione", concludono i due Avvocati di strada.

Pubblicato in Cronaca Reggio Emilia
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