Il sindacato edili Filca-Cisl di Modena interviene oggi sull'infortunio mortale accaduto ieri sera nel frantoio di Marzaglia, dove è rimasto vittima Ennio Morciano -
Modena, 27 febbraio 2015 -
Ennio Morciano, operaio di 41 anni, residente a Reggio Emilia è rimasto vittima ieri, nel tardo pomeriggio, di un terribile infortunio sul lavoro, ucciso da un macchinario per la produzione di ghiaia.
«In questo momento siamo vicini ai familiari di Ennio Morciano e ai suoi colleghi di lavoro – afferma il segretario provinciale della Filca-Cisl Remo Perboni – Al di là della dinamica, che spetta alle autorità competenti accertare, sorprende che un evento di questo tipo sia avvenuto in un'azienda come la Cesare Turchi srl, un'impresa strutturata che ha sempre dimostrato impegno e serietà nella prevenzione degli infortuni. Questo significa – continua Perboni - che dobbiamo aumentare l'informazione e formazione dei lavoratori, intensificare le visite nei cantieri degli Rlst (rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriali) e dell'Ausl, sviluppare tutte le azioni utili a diffondere sempre più la cultura della sicurezza e – conclude il segretario provinciale della Filca-Cisl – a ridurre sensibilmente il numero e la gravità degli infortuni nel settore delle costruzioni».
(Fonte: ufficio stampa Cisl MO)
La Municipale ha effettuato due giorni di controlli straordinari nelle zone di Modena ritenute più a rischio: 396 le persone identificate, 200 veicoli controllati, 6 cittadini stranieri deferiti all'autorità giudiziaria per vari reati, 2 cittadini stranieri espulsi dal territorio nazionale -
Modena, 27 febbraio 2015 -
Negli ultimi giorni in città sono stati effettuati numerosi servizi straordinari di controllo del territorio, che nelle giornate di martedì e mercoledì hanno interessato principalmente l'area est della città, particolarmente esposta a furti nell'ultimo periodo. Impiegati circa 60 uomini della Polizia di Stato e della Polizia Municipale affiancati da equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia.
Il controllo ha portato all'arresto di due cittadini romeni M.C. e P.C.V. - le iniziali - per furto aggravato in concorso di apparecchiatura elettronica. Al termine della due giorni di controlli sono state 396 le persone identificate; 200 veicoli controllati; 6 cittadini stranieri deferiti all'autorità giudiziaria per vari reati; 2 cittadini stranieri uno marocchino C.S. e un tunisino H.S. sono stati espulsi dal territorio nazionale con accompagnamento alla frontiera.
Gli agenti hanno effettuato controlli a tutti i soggetti sottoposti agli arresti domiciliari e sorvegliati speciali presenti in città. Numerosi anche i controlli alla circolazione: 19 le sanzioni al Codice della Strada; ritirate 2 patenti e una carta di circolazione; 1 fermo di autoveicolo. Proseguiranno anche nei prossimi giorni ulteriori servizi straordinari di controllo del territorio.
Uno smottamento di circa 20 metri sull'argine destro in località San Matteo rende necessario, a scopo precauzionale, la posa di un telone di plastica di 50 metri per rinforzare l'arginatura. I tecnici Aipo: "Non vi sono elementi di preoccupazione, né pericoli per la tenuta dell'argine" -
Di Manuela Fiorini -
Modena, 27 febbraio 2015 -
A poco più di un anno dall'alluvione che ha colpito la Bassa modenese, il Secchia torna a fare paura. Dopo le abbondanti piogge di questi giorni e le nevicate che hanno interessato l'Appennino, le acque si sono ingrossate e il passaggio della piena in località San Matteo, la stessa in cui il 19 gennaio 2014 si è aperta la falla che ha mandato sott'acqua Albareto, Bastiglia e Bomporto, ha fatto registrare uno smottamento di circa 20 metri sull'argine destro del fiume.
Il tratto interessato è quello in prossimità del ponte dell'Alta Velocità, a soli 300 metri dal punto in cui, lo scorso anno, si è verificato il cedimento che ha causato l'alluvione. I tecnici della Protezione Civile e di AIPo (Agenzia Interregionale per il fiume Po) sono intervenuti per monitorare la situazione e, a scopo preventivo, hanno steso un telone di plastica lungo 50 metri e largo 16 per rinforzare l'argine interessato dalla frana solo in superficie.
Con una nota, AIPo ha fatto sapere che non ci sono pericoli immediati e che l'intervento ha avuto solo uno scopo precauzionale.
"In seguito alla "morbida" del 24-25 febbraio 2015, - si legge - si è accentuato un modesto scollamento della porzione più superficiale del paramento a fiume, per un'estensione di circa 20 m, in corrispondenza del tratto di arginatura del Secchia, in destra idraulica, in località San Matteo, recentemente oggetto dei lavori di completamento del ripristino del rilevato arginale tra il Ponte della TAV e il ponte dell'Uccellino. Il tratto in argomento, in particolare, era stato oggetto di rialzo e riprofilatura a fiume. Il fenomeno è da imputarsi, con ogni probabilità, al fatto che il cotico erboso non si è ancora completamente ricostituito. Per ragioni esclusivamente precauzionali e secondo prassi, AIPo ha provveduto alla posa di un telone di 50 m di lunghezza. Non vi sono elementi di preoccupazione, né pericoli per la tenuta dell'argine. Una volta esaurita definitivamente la piena che ha interessato il Secchia nelle scorse ore, si provvederà al ripristino del paramento di cui sopra".
Accoltellato sull'autobus 5 di via Mazzini. L'uomo è stato trasportato al pronto soccorso in grave condizioni -
Parma, 26 febbraio 2015 -
E' successo nel primo pomeriggio di oggi, sull'autobus 5 di via Mazzini e ancora non si conosce la dinamica esatta dell'accaduto. L'uomo è stato trasportato al Maggiore in grave condizioni. La Polizia sembra abbia fermato tre uomini.
La nota di Francesca Gambarini, esponente parmense di Forza Italia -
"Parma è allo sbando! Una persona è stata accoltellata su un autobus in via Mazzini, in pieno centro. Dalle prime notizie pare sia molto grave. Si tratta di un fatto di sangue gravissimo avvenuto di pomeriggio e di fronte ad altri passeggeri dell'autobus. Il sindaco Pizzarotti non può continuare a perdere tempo su Twitter e deve prendere in mano la situazione: faccia qualcosa! Ha smantellato tutto quello che era stato fatto dalla passata amministrazione in termini di sicurezza e questi sono i risultati. Sembra il Bronx: agli spacciatori e alla sporcizia, ora dobbiamo anche aggiungere questo episodio di violenza in pieno giorno e in pieno centro. Spero che le forze dell'ordine e la magistratura individuino presto la causa di quanto avvenuto". Così Francesca Gambarini, esponente parmense di Forza Italia commenta l'accoltellamento avvenuto a Parma nel primo pomeriggio.
Ingenti debiti hanno decretato il fallimento di uno dei simboli della città: dopo settant'anni chiudono le storiche boutique Fatam -
Parma, 26 febbraio 2015 -
Da tempo si sospettava di un possibile fallimento di uno dei negozi storici di Parma, punto di riferimento della biancheria per la casa e non solo. Ora è purtroppo ufficiale, il Tribunale di Parma ha dichiarato fallito Giovanni Vercesi, titolare della Fatam.
Un'altra saracinesca abbassata, l'ennesima nel "salotto buono" di Parma. Il mese scorso è toccato a quella del grande punto vendita Fatam in fondo a via Cavour d'angolo con via Melloni. Un' epidemia che sta colpendo la nostra città e la nostra tradizione. Ferite che rimangono aperte per molto tempo, riducendo il tasso di servizio offerto dal centro e lasciando spazio a degrado e insicurezza.
Una storia, quella di Fatam, iniziata nel 1945, fatta di tessuti di pregio e qualità dei tagli, che si era creata un nome importante nella nostra città, divenuto punto di riferimento negli anni con il moltiplicarsi di punti vendita tra le vie del centro storico e non.
A pesare sulla storica boutique che negli ultimi anni, complice forse la crisi, ci sono 4 milioni di debiti, di cui oltre 3 milioni di euro dovuti a Equitalia e protesti per 675mila euro.
Hanno approfittato del portafogli dimenticato sul sedile del furgone. Risalendo al prelievo ed incrociando le immagini catturate dalla telecamera sono stati identificati e denunciati -
Modena, 26 febbraio 2015 -
I Carabinieri della Stazione di Carpi hanno denunciato due pregiudicati, rispettivamente di 40 e 50 anni, di Modena. I due sono riusciti a rubare il portafogli di un giardiniere, che recatosi in un condominio per eseguire lavori l' ha dimenticato sul sedile del furgone parcheggiato in via Torricelli, con all'interno 1.000 euro.
Immediatamente, dopo essersi accorto del furto, perpetrato infrangendo il finestrino del veicolo, la vittima ha denunciato il fatto ai Carabinieri fornendo anche il numero del bancomat e il codice segreto, custodito incautamente assieme alla tessera.
I due malviventi, approfittando dell'occasione avevano già effettuato subito un prelievo da 250 euro presso una banca in Via Del'Industria. Risalendo al prelievo ed incrociando le immagini catturate dalla telecamera collocata sul bancomat con quelle comunali, nonché con la segnalazione di un cittadino che aveva indicato un parziale di targa della Fiat Punto adoperata dai malviventi, i militari sono riusciti a risalire all'identità dei due, facendo girare le foto dei sospettati tra tutti comandi dell'Arma sparsi nella Provincia di Modena.
I due sono stati denunciati per furto e indebito utilizzo carta di credito.
Dopo l'acquisto l'inserzionista, già con precedenti per truffa, è sparito facendo perdere le proprie tracce ovviamente senza recapitare il telefonino -
Modena, 26 febbraio 2015 -
La vittima della truffa, un 50enne Sanfeliciano, non poteva immaginare che dietro a quell'annuncio online si nascondesse una persona già con precedenti, proprio per truffa, nascosta dietro falsa identità.
Ha acquistato un iPhone 4 su un portale online, da una 30 enne russa residente a Como, per la cifra di 200 euro, ma subito dopo l'accredito del denaro su carta Post Pay la donna è sparita, facendo perdere le proprie tracce, ovviamente senza recapitare il telefonino.
Dopo aver denunciato i fatti ai Carabinieri di San Felice, i militari sono riusciti a risalire all'identità della truffatrice attraverso una delle utenze telefoniche con cui aveva contattato la vittima e incrociando il dato con il codice telematico del computer con cui aveva aperto l'annuncio su cui aveva falsificato i propri dati, presentandosi con una identità diversa. La donna è stata denunciata ed è al momento irreperibile sul territorio nazionale.
Il Sindaco di Parma sulla questione aereoporto si appella a Reggio Emilia, per cercare di convincere i cosiddetti "cugini" reggiani a collaborare per un'operazione di doppio rilancio -
Parma 24 Febbraio 2015 -
Per la città di Parma la questione "Aeroporto" è da anni una nota dolente, un problema vivo che si trascina da ormai troppo tempo e che torna a farsi sentire a gran voce. Tanti i tentativi per salvare la struttura ma forse troppi i soldi necessari. Ora è il Sindaco Federico Pizzarotti a muoversi e chiedere uno "scambio di favori" ai colleghi sindaci reggiani su polemiche ancora calde, un'offerta di aiuto reciproco ed un passo avanti nella cooperazione: "Noi riconosciamo la vostra stazione Mediopadana, voi ci aiutate a salvare il nostro aeroporto".
Questo è il cuore dell'appello lanciato dal Sindaco di Parma, un discorso che spazia su una vasta area proprio per cercare di convincere i cosiddetti "cugini" reggiani a collaborare per un'operazione di doppio rilancio: quello dell'Alta Velocità e dell'aeroporto Giuseppe Verdi.
Ampio risalto all'offerta è stato dato anche dalle testate reggiane, che citano testualmente le parole del Sindaco Pizzarotti: "Per me è indiscutibile che l'Alta Velocità sia la stazione Mediopadana a Reggio Emilia, ma questo non vuol dire che durante Expo noi non dobbiamo avere collegamenti dignotosi - e continua - C'è gente che ha manifestato interesse per l'aeroporto di Forlì che era già chiuso o per quello di Rimini che è pieno di debiti, quindi non vedo perché non dovrebbe avvenire anche per noi che di debiti non ne abbiamo".
L'invito è quello di realizzare iniziative mirate di promozione e valorizzazione del territorio per alzare il tasso di affluenza turistica all'aeroporto parmigiano, elemento che porterebbe beneficio alla vicina Reggio e, di conseguenza, alla stazione Mediopadana.
Visto l'abbassamento di PM 10 e la fase di attenzione attivata dalla protezione civile è revocata la limitazione al traffico prevista per mercoledì 25 febbraio -
Parma, 24 febbraio 2015 -
In considerazione delle precipitazioni occorse nella giornata odierna, il sensibile abbassamento dei limiti di PM10 e la fase di attenzione attivata dalla protezione civile, l'amministrazione comunale ha deciso di revocare in via prudenziale il blocco straordinario del traffico previsto per la giornata di mercoledì.
Il ragazzo si è schiantato contro il muro di una abitazione nei pressi di Albareto, per poi fuggire con l'amico, entrambi fortunatamente illesi -
Modena, 24 febbraio 2015 -
Un ragazzo di diciassette anni si è messo alla guida del Suv del padre e si è schiantato contro un'abitazione in via Cavo Argine, nei pressi di Albareto, nel tardo pomeriggio di ieri.
Il giovane, non in età da patente, insieme ad un amico 14enne ha preso l'auto, ma dopo mezzo chilometro ha perso il controllo finendo contro la recinzione di un vicino. L'auto ha poi invaso il cortile ed è andando a sbattere contro il muro della casa. Per fortuna illesi, i due giovani si sono subito dati alla fuga fra i campi, abbandonando l'automobile davanti agli occhi basiti della proprietaria dell'abitazione.
La Municipale, chiamata dalla signora che in un primo momento aveva pensato a una scossa di terremoto - data la forza dell'impatto - è risalita in breve al proprietario della vettura residente nelle vicinanze del sinistro. L'uomo, dopo qualche tentennamento e davanti al figlio con il volto segnato dall'incidente e indosso le scarpe ancora sporche di fango, ha ammesso che alla guida del suo Suv c'era il figlio 17enne.
Al ragazzo è stata contestata la guida senza patente, mentre il padre dovrà rispondere di incauto affidamento ma anche della mancanza dei requisiti per guidare e della fuga del figlio che, essendo minorenne, non può essere soggetto a sanzioni amministrative.