Controlli antiprostituzione della Municipale, quindici persone controllate in zona Museo Enzo Ferrari e strade limitrofe -
Modena, 26 marzo 2015 -
Quindici le persone controllate e sei le sanzioni effettuate dalla Polizia municipale di Modena nell'ambito dell'operazione antiprostituzione svolta in zona Mef e nelle strade limitrofe nella serata di ieri.
Gli agenti che da alcune settimane hanno potenziato i controlli coordinati dal Nucleo Prossimità, con servizi serali e attraverso l'utilizzo di una pattuglia dedicata che si è aggiunta ai passaggi quotidiani svolti dai Vigili di quartiere, hanno identificato e allontanato diverse ragazze originarie dell'est Europa dedite alla prostituzione e alcuni trans gender.
Diversi gli automobilisti sanzionati, tra i quali uno anche per turbativa al decoro e alla circolazione stradale, è infatti vietato fermare il veicolo per richiedere o contrattare prestazioni sessuali, contattare o far salire o scendere persone dedite alla prostituzione. Le attività contro lo sfruttamento della prostituzione si svolgono in accordo con la Polizia di Stato e con il coinvolgimento dei Servizi sociali del Comune, in particolare degli operatori "Oltre la strada".
Perquisizioni in alcuni caseifici e magazzini di stoccaggio di formaggio Dop. Il presidente della Cia di Reggio Emilia chiede un ulteriore rafforzamento dei controlli -
Reggio Emilia, 26 marzo 2015 -
"Fa davvero sensazione l'operazione che i Nac di Parma ed i Carabinieri di Reggio hanno effettuato nella giornata di ieri" - questo il commento del presidente Antenore Cervi, della Cia di Reggio Emilia, in merito alle perquisizioni che hanno interessato alcuni caseifici e magazzini di stoccaggio di formaggio Dop - Parmigiano Reggiano e Grana Padano - situati in alcune province di Emilia-Romagna e Lombardia, su disposizioni della Procura di Reggio.
"Un plauso all'operazione ed all'effettuazione di ogni controllo; in un sistema che fa della qualità e del rispetto di determinati standard produttivi il proprio segno distintivo, non ci possono essere sconti per nessuno". - prosegue la nota.
"Qualora dalle indagini uscissero confermate le ipotesi 'truffaldine' – afferma Cervi-, chi ne fosse colpevole dovrebbe essere espulso dal settore e messo nell'impossibilità di reiterare comportamenti lesivi del nome e dell'immagine di un prodotto che viene definito Re dei formaggi. A questo proposito, riteniamo che il Consorzio di tutela del nostro formaggio, proprio in funzione della salvaguardia dell'immagine, in caso di dimostrata colpevolezza dovrebbe rivalersi per risarcire il danno che una vicenda come questa può arrecare alla reputazione di prodotti che si fregiano del marchio Dop".
"Operazioni come quella in corso – prosegue Cervi – ed un più accurato e puntuale lavoro di sorveglianza e controllo, devono tutelare i produttori onesti e rigorosi da episodi di competizione sleale".
"Il nostro punto di vista – conclude Cervi – è che si deve rafforzare ulteriormente l'attività dell'Organismo di controllo sui nostri formaggi di qualità, essendo questo il primo e più importante livello di verifica della conformità alle leggi ed ai disciplinari. Questi controlli vanno quindi estesi e resi sempre più seri e rigidi".
A Reggio Emilia si è concretizzato il riconoscimento al matrimonio delle coppie gay. Questa mattina la trascrizione in Municipio di due matrimoni celebrati all'estero. -
Reggio Emilia 25 Marzo 2015 -
Una giornata da ricordare, un passo in avanti simbolo di grande libertà e democrazia. Oggi a Reggio Emilia si è concretizzato il riconoscimento di un diritto fondamentale, quello di poter scegliere chi amare e con chi trascorrere la propria vita, indipendentemente dal sesso di appartenenza. Fra le coppie, Maria Emanuela Lanzerotti e Conchita Nicolao che, sposate a Faro (Portogallo) nel 2013, sono state accompagnate in Comune dai parenti, da amici e dai vertici di Arcigay Reggio Emilia.
Un traguardo importante raggiunto grazie all'impegno del circolo Sel Loukanikos, che ha continuato a supportare l'Arcigay nella sua battaglia, e portato a termine dall'Amministrazione di Reggio Emilia che ha accolto ed approvato la mozione "Samesex". Le coppie gay hanno così visto finalmente riconosciuto il proprio diritto al matrimonio e sono riuscite a trascrivere quei voti già celebrati all'estero. Certamente manca un quadro nazionale, ma quello di oggi non è stato solo un gesto formale, si tratta di un'azione esistenziale.
Quello che il Sindaco Luca Vecchi ha lanciato è stato una dimostrazione di grande rispetto ed apertura che si spera possa servire da esempio ad altri sindaci italiani. Un segnale forte che anche l'Italia sta cambiando.
I due sedicenni, stranieri residenti a Carpi, hanno forzato una Fiat Punto parcheggiata per prelevare lo zaino lasciato incautamente all'interno dell'auto -
Modena, 25 marzo 2015 -
E' successo ieri sera, quando i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Carpi hanno bloccato due 16enni stranieri - residenti a Carpi con le rispettive famiglie - per furto su auto. Mentre uno dei due faceva da palo in via Buonarroti, l'altro ha forzato lo sportello di una Fiat Punto parcheggiata e prelevato uno zainetto distrattamente lasciato in vista dal proprietario dell'auto, per poi allontanarsi subito a bordo di una bicicletta.
I due sono stati però notati da un poliziotto libero dal servizio che, passando a piedi lungo quella strada, ha subito chiamato il 112 informando i Carabinieri di quanto fosse appena accaduto sotto i suoi occhi, fornendo una chiara descrizione dei due ragazzi che poco dopo sono stati raggiunti e bloccati dalla pattuglia dell'Arma nella vicina via Muratori.
Dagli accertamenti è emerso che la bicicletta usata dai due giovani era stata rubata nel primo pomeriggio e, condotti in caserma, è stata restituita al legittimo proprietario. Lo zainetto invece non custodiva nulla di valore. A seguito dell'alito vinoso dei giovani malviventi, i Carabinieri li hanno anche sottoposti ad accertamento etilometrico che è risultato positivo con valori di poco superiore al limite consentito, pertanto sono stati anche deferiti per guida in stato di ebbrezza poiché entrambi erano a bordo della bicicletta. Al termine degli accertamenti sono stati arrestati e affidati alla custodia dei genitori.
L'uomo, tunisino clandestino con numerosi precedenti, aveva già avuto un provvedimento di espulsione dall'Italia l'anno scorso -
Modena, 25 marzo 2015 -
Gli agenti della Squadra Volante di Polizia hanno arrestato H.M.A., un tunisino clandestino, con numerosi precedenti, responsabile del reato di resistenza a Pubblico Ufficiale e danneggiamento aggravato.
E' successo nel tardo pomeriggio di lunedì, intorno alle ore 18.00. La volante stava transitando in via Emilia Ovest e ha notato all'angolo con viale Storchi, due stranieri dall'atteggiamento sospetto che alla vista della Polizia si sono dileguati velocemente. Gli agenti sono però riusciti a fermare uno dei due, che ha iniziato a colpirli con schiaffi e calci, danneggiando uno specchietto dell'auto di servizio.
Dopo una breve colluttazione, per cui uno degli agenti ha riportato un trauma alla gamba destra con prognosi di quattro giorni, gli operatori sono riusciti a bloccarlo e ad accompagnarlo in Questura per accertamenti. Con la perquisizione, l'uomo è stato trovato in possesso di quattro cubetti di hashish del peso complessivo di 23 grammi, è stato quindi denunciato in stato di libertà.
Sotto sequestro oltre alla sostanza stupefacente anche due cellulari e una somma di denaro pari a 150,00 euro, suddivisa in banconote di vario taglio, probabile provento di spaccio.
Il tunisino, era già stato arrestato per spaccio nel novembre del 2014, destinatario di un provvedimento di espulsione e Ordine del Questore di Agrigento di allontanamento dal territorio nazionale. H.M.A. è stato trattenuto presso le locali camere di sicurezza, come disposto dal Magistrato di turno, in attesa del processo con rito direttissimo.
Controlli della Municipale per il contrasto alla prostituzione e al commercio abusivo: 24 persone identificate e sanzionate. Più agenti anche nei parchi per garantire la convivenza civile. -
Piacenza, 24 marzo 2015 -
Sono 24 le persone identificate e sanzionate la scorsa settimana dalla sezione Pronto Intervento della Polizia Municipale, nell'ambito dei pattugliamenti – recentemente potenziati e intensificati – per garantire il rispetto del Regolamento di Polizia urbana e per la convivenza civile in città.
Dodici le violazioni riscontrate per attività di questua molesta ai semafori, quattro per accatonaggio nelle vie del centro e altre tre per il comportamento di alcune persone che infastidivano i passanti presso il sagrato di una chiesa. A queste si aggiungono le sanzioni comminate a quattro giovani donne di nazionalità rumena, colte in flagranza mentre contrattavano prestazioni sessuali nella zona di via Caorsana e via Emilia Parmense, nonché la violazione all'articolo 7 del Codice della Strada contestata a un posteggiatore abusivo nel parcheggio adiacente all'ospedale civile.
All'incremento dei controlli per il contrasto alla prostituzione, alle vendite non autorizzate in luoghi pubblici e a comportamenti abusivi nelle aree di sosta, si affiancherà con la stagione primaverile il rafforzamento della presenza degli agenti nei parchi, nei giardini e in aree ricreative quali l'argine del Po, con l'obiettivo di prevenire illeciti e fenomeni contrari ai principi della convivenza civile.
Alla guida un giovane bosniaco che dopo aver causato l'incidente si è allontanato senza prestare soccorso: individuato grazie al sistema di videosorveglianza di alcune attività commerciali della zona e le dichiarazioni di testimoni oculari. -
Piacenza, 24 marzo 2015 -
L'autore dell'incidente è stato rintracciato dagli agenti della sezione Infortunistica della Polizia Municipale. La scorsa settimana, una piacentina di 68 anni su una Fiat Punto si è scontrata, nei pressi di via Buozzi, con un autocarro Opel. L'uomo alla guida del mezzo, dopo aver causato il sinistro, si è allontanato senza prestare soccorso alla signora, poi medicata con una prognosi di trenta giorni.
Il conducente dell'autocarro, che si è allontanato senza chiamare i soccorsi né lasciare alcun dato personale o assicurativo, è stato individuato dagli agenti grazie al capillare monitoraggio delle immagini di videosorveglianza – attive 24 ore su 24 – di alcune attività commerciali della zona, ma anche attraverso la verifica delle dichiarazioni rese da alcuni testimoni oculari.
L'uomo, un cittadino bosniaco 27enne, residente in Slovenia ma domiciliato in provincia di Piacenza, ha tentato di giustificare il suo comportamento con lo spavento per quanto successo, ma le sue spiegazioni non gli hanno evitato il deferimento all'Autorità giudiziaria per omissione di soccorso e il ritiro della patente.
Il 28enne alla guida aveva un tasso alcolico tre volte oltre il limite. Fermato dalla Municipale ha ammesso di aver sottratto gli arredi nel locale -
Modena, 23 marzo 2015 -
Domenica notte, dopo aver prelevato due sgabelli dal porticato di un noto locale sui viali di Modena, ubriaco si è messo alla guida.
La pattuglia della Polizia municipale in servizio notturno, transitando su viale Martiri verso le 2.30, ha notato gli sgabelli accanto a un'auto in sosta. Tornando subito sul posto per capire meglio la situazione, gli agenti hanno visto l'auto, una Kia nera, allontanarsi in fretta.
Il conducente, un 28 enne residente a Nonantola, è stato fermato e accompagnato presso la Polizia stradale per gli accertamenti etilometrici ed è risultato avere un tasso alcolico nel sangue pari a 1,74 per litro, ossia più di tre volte il limite consentito per guidare, che è dello 0,5. Denunciato per guida in stato di ebbrezza, gli è stata inoltre ritirata la patente di guida e posta sotto sequestro l'automobile, all'interno della quale sono stati rinvenuti i due sgabelli che il 28enne ha ammesso di aver prelevato dal locale. Gli arredi sono ora custoditi al Comando di via Galilei in attesa che il legittimo proprietario presenti querela.
Tornando al Comando, gli agenti in servizio hanno anche sistemato il panettone stradale giallo che ignoti avevano collocato in mezzo alla carreggiata creando un evidente pericolo per la circolazione all'incrocio tra via Giardini e viale Barozzi e la cui presenza era stata prontamente segnalata alla Sala operativa dalla telefonata di una residente.
Ispezioni della Guardia di Finanza di Parma a Collecchio e al Tardini. Controlli anche nelle abitazioni di Tommaso Ghirardi e Pietro Leonardi. -
Parma, 20 marzo 2015 – di Maria Caterina Viscomi -
E' stata un'udienza lampo quella svolta ieri al Tribunale di Parma per decidere le sorti del club ducale. Il presidente Manenti da San Vittore, dove si trova da mercoledì, ha fatto sapere con una missiva che non avrebbe partecipato: così alla presenza del Procuratore Antonio Rustico e dei pm Paola Del Monte e Umberto Ausiello, che insieme a Giuseppe Amara furono i primi a presentare istanza di fallimento, è stato dichiarato il crac.
Al giudice Pietro Rogato sono bastati pochi minuti per pronunciare la sentenza in quanto tutte le parti si sono mostrate d'accordo. Oltre al fallimento, è stato deciso anche l'avvio dell'esercizio provvisorio con la nomina di due curatori fallimentari, Angelo Anedda, presidente dell'Ordine dei Commercialisti di Parma ed in passato Assessore al Bilancio del Comune di Parma, e Alberto Guiotto, anche lui commercialista e già curatore nel caso Lactalis. Epilogo triste ma prevedibile per il Parma.
Quel che più colpisce sono invece le cifre emerse dalla sentenza: negli ultimi mesi i debiti sono saliti a 218 milioni e 446 mila euro, ben 20 milioni in più rispetto ai dati aggiornati al 30 giugno scorso. Di questi, 63 milioni sono nei confronti dei giocatori, tanto che nel comitato dei creditori è entrato a far parte, oltre alla Col.ser e alla Iren, anche il capitano crociato, Lucarelli. Per non parlare poi dei 57 milioni di euro che la società deve alle controllanti o dei circa 26 milioni che spettano agli istituti di previdenza sociale. Inevitabile dunque «lo stato di insolvenza conclamato e irreversibile».
Il Parma dovrebbe comunque avere la possibilità di concludere il campionato grazie ai 5 milioni stanziati dalla Lega di Serie A e ricavati dal Fondo Multe. In tale ottica la partita prevista per domenica sera al Tardini contro il Torino si disputerà regolarmente: il Gos ha infatti dato da poco parere favorevole.
Proseguono intanto le operazioni della Guardia di Finanza, i cui uomini, insieme al Reparto Operativo dei Carabinieri, hanno ispezionato in mattinata il quartier generale di Collecchio, gli uffici del Tardini e le abitazioni di attuali ed ex dirigenti del club, tra cui Tommaso Ghirardi e Pietro Leonardi.
Decine a Modena le badanti straniere alle quali la Rai sta chiedendo il pagamento del canone tv. Adiconsum consiglia di rivolgersi ai loro uffici per sapere come comportarsi. -
Modena, 20 marzo 2015 -
Sono decine a Modena le badanti straniere alle quali la Rai sta chiedendo in queste settimane il pagamento del canone tv. Questo nonostante la famiglia presso cui lavorano abbia già pagato. A renderlo noto è l'Adiconsum (associazione consumatori della Cisl), alla quale si sono rivolte nei giorni scorsi diverse assistenti familiari destinatarie dei solleciti Rai.
«La Rai chiede a queste donne l'apertura di un nuovo abbonamento anche se la persona/famiglia assistita dalla badante ha già versato regolarmente il canone - afferma la responsabile provinciale Adiconsum Adele Chiara Cangini. "Facciamo un esempio, richiamando un'altra tassa di possesso: quella del bollo auto. Chi guida un'auto non di sua proprietà – spiega Cangini - non è tenuto al pagamento del bollo, obbligo cui invece è soggetto il proprietario. L'evasione del canone tv è certamente un problema serio, ma questi solleciti non hanno fondamento di legge, quanto piuttosto solo il sapore di "fare cassa" - continua la nota.
Per questo Adiconsum consiglia alle badanti di ignorare le lettere delle Rai, a meno che non siano raccomandate, oppure di rivolgersi ai loro uffici per scrivere alla Rai che il canone tv è già stato pagato.