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Al via i controlli con telecamera mobile contro l'abbandono dei rifiuti. La donna è stata ripresa mentre abbandona due sacchi neri tra la campana del vetro e il cassonetto del verde in via Isola.

Parma, 27 luglio 2016

Sono stati attivati, da alcune settimane, i controlli con telecamera mobile che, a rotazione, verrà posizionata nei punti dove avviene in modo più frequente l'abbandono dei rifiuti.
Nel video compare una donna colta mentre abbandona due sacchi neri tra la campana del vetro e il cassonetto del verde in via Isola. Si tratta di abbandono di rifiuti in piena regola, un comportamento certamente censurabile che può essere sanzionato con multe che vanno da 25 euro fino a 500 euro.

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Finito l'amore la perseguita, la Polizia Municipale notifica allo stalker il divieto di avvicinamento alla ex fidanzata: divieto di avvicinamento a meno di 500 metri.

Piacenza, 21 luglio 2016

Un amore finito che si trasforma in un vero e proprio inferno. Quello vissuto da una ragazza di 24 anni, tormentata dal giovane ex fidanzato con telefonate, appostamenti e pedinamenti, e costretta a cambiare le sue abitudini perché seguita e minacciata, perché lui non accettava la parola fine. La sezione di polizia giudiziaria della Polizia Municipale ha messo fine all'incubo della giovane, notificando al venticinquenne piacentino un provvedimento di divieto di avvicinamento a meno di 500 metri dai luoghi frequentati dalla vittima e il divieto di qualsiasi contatto: telefonico, sms o sui social network.

Gli episodi persecutori, secondo quanto ricostruito dagli agenti, hanno avuto inizio alla fine del 2015, allorquando la ragazza decide di interrompere la relazione iniziata nel 2013 mantenendo però rapporti amichevoli con l'ex. Il quale però, non rassegnandosi alla fine del rapporto, comincia a tempestare la giovane di innumerevoli messaggi, telefonate, post sui social network, a pedinarla e a minacciarla di svelare pubblicamente gli aspetti più intimi e personali della loro relazione ormai conclusa. Lei tuttavia resiste, nella convinzione che prima o poi quell'uomo che le giurava amore avrebbe smesso e accettato di condividere solo l'amicizia. Tutto cambia quando al termine di una serata a casa di amici che non aveva mai frequentato insieme all'ex, la ragazza riceve l'ennesimo sms. E' la goccia che fa traboccare il vaso, e la ragazza, al culmine di un periodo di paura, pressione e angoscia, decide di presentare querela. Alla fine del tormentato racconto al personale della Municipale, la 24enne è talmente scossa e impaurita da abbandonare il suo telefonino agli agenti, i quali iniziano a monitorare la situazione e a mettere in campo da un lato l'attività investigativa, dall'altro la rassicurazione e protezione della giovane.

Dopo due settimane di indagini, coordinate dal sostituto procuratore Ornella Chicca, gli investigatori hanno riscontrato oltre un migliaio di contatti, attivati dall'uomo attraverso utenze diverse. In un caso, una notte, l'ex fidanzato era arrivato a chiamare la ragazza utilizzando un messaggio registrato con il quale, fingendosi carabiniere, la invitava a dire dove si trovava, in quanto avrebbe dovuto essere sentita quale testimone di un incidente stradale. Un messaggio inviato anche agli amici della ragazza, che però nel frattempo avevano creato una rete per proteggerla dalle provocazioni e dalle intimidazioni dell'ex.

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Attività antiprostituzione disposta dal Questore Fassari. I controlli hanno interessato la zona Tempio, via Emilia Ovest, via Monte Kosica, zone notoriamente frequentate dalle prostitute.Si è svolta nella giornata di ieri un'attività di contrasto al fenomeno della prostituzione su strada e dei reati ad essa connessi.

Modena, 19 luglio 2016 

Il Questore Fassari, a seguito di quanto concordato in seguito di riunione di coordinamento Forze di polizia, ha emanato un'ordinanza con cui ha disposto servizi che hanno interessato la zona Tempio, via Emilia Ovest, via Monte Kosica, zone notoriamente frequentate dalle prostitute. L'ordinanza ha interessato anche l'Arma dei Carabinieri e la Polizia Municipale per analoghi servizi.

Al termine delle attività sono state identificate complessivamente 65 persone: nove prostitute sono state accompagnate in Questura, 6 provvedimenti di divieto di ritorno, per anni 3, nella città di Modena, adottati dal Questore; una prostituta denunciata per violazione del provvedimento di ritorno ed un albanese indagato per evasione. Le donne accompagnate sono risultate di nazionalità romena, albanese e nigeriana e tutte di giovane età.

La Polizia di Stato nei controlli ha espresso 6 equipaggi per complessivi 17 uomini e le attività hanno visto anche il concorso del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia.

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Martedì, 19 Luglio 2016 12:23

Piacenza, false telefonate a nome del sindaco

False telefonate a nome di Paolo Dosi allarmano i cittadini: una signora ha avvisato gli sportelli Quic di viale Beverora dopo essere stata chiamata da un sedicente sindaco.

Piacenza, 19 luglio 2016

A seguito di alcune telefonate da parte di ignoti, che dichiarano di essere il sindaco di Piacenza Paolo Dosi e si rivolgono ai destinatari chiedendo se tutto procede per il meglio, o se vi siano dei problemi che desiderano segnalare, il primo cittadino precisa quanto segue: "Mi preme sottolineare che non ho mai preso in mano il telefono per chiamare a casa della gente, se non le persone di mia conoscenza! Mi dispiace che qualcuno millanti di essere il sottoscritto, sfruttando la qualifica di sindaco per scopi poco chiari, che nulla hanno a che vedere con il mio lavoro e con l'Amministrazione comunale".
"Ringrazio – prosegue Dosi – la signora che ha ritenuto subito opportuno avvisare della cosa gli sportelli Quic di viale Beverora, cui la telefonata del presunto sindaco invitava peraltro a rivolgersi per prendere appuntamento con me. Fermo restando che la mia segreteria è sempre a disposizione per raccogliere le richieste di incontro dei cittadini, invito chiunque ricevesse questo genere di telefonata a ignorarla o prenderne le distanze, innanzitutto per tutelarsi da eventuali tentativi di truffa".
"Ben diverso – conclude il sindaco – è il sistema di messaggistica registrata che è entrato in funzione per allerte meteorologiche o situazioni di emergenza. Solo in quel caso, la mia voce entra nelle case non per disturbare in modo inopportuno ma per questioni di sicurezza e necessità urgenti. A maggior ragione, trovo particolarmente sgradevole che ci sia chi pensa di potersi avvantaggiare di questo possibile equivoco".

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Attacco terroristico ieri sera a Nizza, lungo la famosa Promenade des Anglais, durante i festeggiamenti per il 14 Luglio. Sono 84 ad ora le vittime accertate, un centinaio i feriti, 19 dei quali in condizioni gravissime.

Di Chiara Marando -

Venerdì 15 Luglio 2016 -

Un altro attacco all'umanità, un altro attacco a vittime innocenti durante un momento di gioia: i festeggiamenti del 14 luglio sulla famosa Promenade des Anglais a Nizza.

Un camion si è scagliato contro la folla presente sul lungomare falciandola per due chilometri in una corsa a zig zag impazzita e sparando senza sosta con una furia cieca. Sono 84 i morti accertati ad ora, donne, uomini e tanti bambini, ed altrettanti i feriti, 19 dei quali in condizioni disperate, che da ieri sera affollano gli ospedali.

Sono immagini di terrore, morte e sbigottimento quelle che senza sosta popolano i giornali e le TV. Si cerca di dare una spiegazione ad una furia omicida che non trova pace.
L'attentatore è un cittadino nizzardo tunisino di 31 anni, con precedenti per violenza e possesso di armi. Mai accertato il suo collegamento con l'Isis, un collegamento che è diventato tremendamente concreto dopo la sua folle corsa per uccidere più persone possibile, sbalzate in aria come birilli, schiacciate brutalmente e colpite dai proiettili sparati alla cieca.

Il terrorista è stato "neutralizzato da un uomo e due poliziotti", ha detto dopo l'attacco Eric Ciotti, presidente del Dipartimento delle Alpi Marittime, a France Info. "Una persona è saltata sul camion per tentare di fermarlo - ha precisato Ciotti -. In questo modo la polizia è stata in grado di neutralizzare il terrorista. Non dimenticherò mai il viso della poliziotta che ha intercettato il killer".

Subito il Presidente francese Hollande ha prolungato il periodo di massima sicurezza in tutta la Francia e sono stati intensificati i controlli alle frontiere per evitare possibili fughe di cellule affiliate all'Isis. Il suo commento su Twitter "La Francia piange, è addolorata, ma è forte e lo sarà sempre di più dei fanatici che oggi vogliono colpirla".

Immediata anche la condanna da parte del Vaticano, dove Papa Francesco ha seguito gli accadimenti con grandissima preoccupazione, sottolineando la sua vicinanza nella sofferenza alle vittime ed a tutto il popolo francese.

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Giovedì, 14 Luglio 2016 17:16

Langhirano: incendio al prosciuttificio Galloni

Un grosso incendio ha colpito il Prosciuttificio Galloni di Langhirano: ancora da valutare le cause ma pare che le fiamme siano partite dal reparto macchine. I Vigili del Fuoco hanno lavorato senza sosta per mettere in sicurezza l'area.

Parma, 14 Luglio 2016 -

Un boato fragoroso e poi le fiamme con un fumo nero che ha invaso la zona circostante: questa è la scena che oggi ha preso vita a Langhirano. Un incendio di notevole portata ha colpito lo stabilimento Galloni, uno dei più conosciuti del territorio per il suo prosciutto.

Sul posto sono subito arrivati i Vigili del Fuoco che si sono impegnati senza sosta per mettere in sicurezza l'area e per fermare le fiamme che stavano divampando.
Le cause sono ancora in corso di accertamento, ma il tutto sarebbe partito dal reparto macchine, all'interno del quale sono presenti anche alcuni compressori che avrebbero preso fuoco.

Ad essere colpiti sono stati i magazzini di stoccaggio dei prosciutti, migliaia i prodotti andati in fumo per un danno ancora da valutare.

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Mercoledì, 13 Luglio 2016 17:01

Modena, violenza sessuale su una 19 enne

Arrestato algerino di 32 anni responsabile di violenza sessuale in danno di una giovane nigeriana di anni 19. L'uomo era stato scarcerato dalla Casa Circondariale di Reggio Emilia ieri.

Modena, 13 luglio 2016

E' stato arrestato ieri notte, alle due circa, un sedicente cittadino algerino di anni 32 responsabile di violenza sessuale in danno di una cittadina nigeriana di 19 anni.
Intorno all'una di notte, è giunta una telefonata di richiesta di soccorso al 113 da parte di un uomo, un nigeriano amico della vittima, per lo stupro della sua amica intenta prostituirsi nei pressi della rotatoria dell'Ospedale di Baggiovara.
L'equipaggio di volante dopo aver prestato le prime cure del caso alla donna ha raccolto le prime testimonianze che hanno indicato un giovane magrebino, giunto in bicicletta, autore della presunta violenza.
Inoltre, da un immediato sopralluogo è stato rinvenuto un borsello contenente dei documenti riconducibili all'arrestato, nei pressi del luogo ove si sarebbe consumata la violenza e proprio le immediate ricerche effettuate dalle Volanti della Polizia di Stato hanno permesso di individuare, nascosto sotto le foglie, un giovane successivamente indentificato per A.N., sedicente algerino, clandestino, con precedenti per reati di vario genere tra cui atti osceni in luogo pubblico.
L'uomo, scarcerato dalla Casa Circondariale di Reggio Emilia ieri, è stato sottoposto ai provvedimenti di espulsione dal territorio nazionale ed Ordine del Questore emessi, rispettivamente, dal Prefetto e dal Questore di Reggio Emilia.
L'episodio, sulla base dei primi accertamenti, sembra ricondursi all'azione delittuosa frutto di un raptus dell'arrestato.
La giovane donna, refertata con 5 giorni di prognosi, per le lesioni subite è risultata una richiedente lo status di protezione internazionale dal settembre del 2015 con istanza presentata presso la Questura di Bologna e dimorante in provincia di Verona.
Dopo le cure del caso ha preferito non avvalersi di strutture di accoglienza, per le vittime di violenza sessuale ed è rientrata presso il proprio domicilio.

 

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Aveva allestito un minimarket di stupefacenti in auto: il giovane studente di un istituto professionale di Carpi, è stato ritenuto responsabile di coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e arrestato dai carabinieri.

Modena, 8 luglio 2016

I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Carpi hanno arrestato ieri sera un 20enne per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, proveniente dalla Provincia di Reggio Emilia. I Carabinieri in servizio perlustrativo nella zona industriale, transitando nei pressi dell'Unieuro, hanno notato un'auto, già individuata qualche giorno prima e pertanto considerata sospetta, a bordo della quale c'erano 2 giovani. Sottoposti a perquisizione, l'autista del veicolo è stato trovato in possesso di 10 grammi di marijuana, tre dosi di cocaina e un'anfetamina. Nel portaoggetti i Carabinieri hanno trovato un portafoglio contenente 800 euro (verosimile provento di spaccio) e un bilancino di precisione. A seguito di successiva perquisizione domiciliare sono stati trovati altri 40 grammi di marijuana e 6 piantine del medesimo stupefacente, nonché una serra completa di tubi di areazione e luci per la crescita delle piante. Il giovane, risultato essere uno studente di un istituto professionale di Carpi, è stato ritenuto responsabile di coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e pertanto arrestato. Questa mattina il GIP di Modena ha convalidato l'arresto e ha disposto l'obbligo di firma in attesa del processo.

spaccio carpi 8 luglio 2016

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Giovedì, 07 Luglio 2016 11:48

Virus Zika: un caso a Correggio e uno a Modena

Confermata la diagnosi di malattia da Zika virus in due viaggiatori residenti rispettivamente nei comuni di Modena e di Correggio (RE). Le condizioni delle due persone che hanno contratto il virus non destano preoccupazione.

Reggio Emilia, 7 luglio 2016

Due nuovi casi di virus Zika. A darne informazione, le Direzioni delle Aziende USL di Reggio Emilia e Modena. Ieri è stato confermata la diagnosi di malattia da Zika virus in due viaggiatori residenti rispettivamente nei comuni di Modena e di Correggio (RE). Le condizioni delle due persone che hanno contratto il virus non destano preoccupazione.
Dalle verifiche effettuate da personale dei Dipartimenti di Sanità Pubblica delle Aziende sanitarie è emerso che l'infezione è stata contratta nel corso di un viaggio all'estero in area già nota per presenza di virus Zika e si è manifestata al rientro in Italia.
La malattia non è pericolosa per l'adulto e si manifesta di solito con una sintomatologia lieve: febbre, dolori ossei e muscolari, oppure con manifestazioni cutanee che ricordano quelle da morbillo, a volte accompagnate da prurito; può però dare conseguenze gravi nel caso sia contratta in gravidanza: il neonato potrebbe infatti poi risultare affetto da disturbi neurologici e cognitivi, da microcefalia, da disturbi al sistema nervoso periferico.

L'infezione si può trasmettere principalmente con due modalità: tramite la puntura di zanzare tigre infette oppure in caso di rapporti sessuali con partner maschile infetto.
Finora tutti i cittadini italiani che hanno contratto Zika virus si sono infettati durante un viaggio all'estero; si tratta quindi di casi importati di malattia.
Per impedire la diffusione a livello locale quando viene segnalato un caso, anche solo sospetto, vengono effettuati trattamenti di disinfestazione nell'area di 100 metri attorno al domicilio e a eventuali altri luoghi di soggiorno dell'ammalato per eliminare tutte le zanzare tigre presenti. In questo modo si evita che qualche zanzara che si può essere infettata pungendo la persona malata possa poi trasmettere la malattia ad altre persone residenti in quella zona.

I Comuni di Correggio, Reggio Emilia e Modena, in collaborazione con il Servizio di Igiene Pubblica delle Aziende Sanitarie si sono prontamente attivati per organizzare tempestivamente i trattamenti nei luoghi di residenza e di lavoro delle due persone che hanno contratto il virus.
Si richiama l'importanza, per prevenire il rischio di introduzione nel nostro Paese di malattie un tempo presenti solo in aree tropicali, di mettere in atto tutti gli interventi tesi a ridurre la presenza e diffusione di zanzare anche da parte dei cittadini.
Per chi viaggia all'estero verso uno dei tanti paesi dove Zika virus è ampiamente diffuso, è importante informarsi sulle misure di protezione personale da adottare: gli ambulatori del Servizio Igiene e Sanità Pubblica sono a disposizione per effettuare consulenze individuali gratuite utili per preparare bene il proprio viaggio
Si raccomanda inoltre alle donne in età fertile se possibile di evitare viaggi nei paesi dove il virus è diffuso e osservare norme prudenziali qualora il partner abbia effettuato recentemente un viaggio nei paesi a rischio.

Per saperne di più, è possibile consultare il sito regionale specifico: www.zanzaratigreonline.it

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L'eroina è la più ricercata. Anche fra i più giovani. Lo spaccio, anche in pieno giorno, è ormai frequente nei borghi del centro cittadino. L'Antidroga ha arrestato nei giorni scorsi un pusher tunisino già noto alle forze dell'ordine. Nella sua casa 640 grammi di questo tipo di droga.

di Alexa Kuhne

Parma, 7 luglio 2016 –

E' l'eroina la nuova fonte di sballo per i ragazzi.
Dall'inizio di quest'anno, nella sola Parma, sono stati sequestrati 5 chili e mezzo di questo tipo di droga, dopo che, per anni, erano stati utilizzati, altri tipi di stupefacenti, soprattutto cocaina e altre droghe sintetiche.
All'origine di questa scelta c'è probabilmente il costo ridotto dell'eroina. Si va dai 25 ai 30 euro al grammo per una sostanza che non viene più solo iniettata ma fumata o inalata. Ma l'elemento che allarma è che a usarla sono sempre di più giovanissimi in cerca di sballo a prezzo abbordabile.
A riferirlo è la Polizia che ha arrestato, nei giorni scorsi, uno dei pusher già noti alle forze dell'ordine: Moutia Raddadi, 25 anni, tunisino, clandestino, disoccupato.

IMG 7447 spacciatore

Era lui il punto di riferimento della zona di Oltretorrente. Era conosciuto per la sua capacità di rifornire velocemente i suoi clienti, per la sua organizzazione e per la sua roba.
Non solo droghe leggere, ma anche, più di tutte, eroina. I compratori erano anche giovanissimi.
Raddadi era già noto alla Squadra mobile in quanto arrestato nel 2014 per fatti analoghi e, nell'ultimo periodo, si era sparsa la voce che era tornato a spacciare, e che fosse uno dei principali punti di riferimento dei consumatori di eroina nei borghi del centro storico di Parma.
Le modalità di contatto con i clienti erano quelle comuni a molti spacciatori che gravitano in zona: un incontro nei piccoli borghi dove Raddadi si muoveva in bicicletta, l'accordo e poi l'appuntamento per la cessione ed il pagamento in un luogo concordato.
Fino a qualche giorno fa era ignoto il posto in cui custodiva la sua scorta di stupefacente. Dopo appostamenti e pedinamenti gli uomini dell'Antidroga hanno individuato l'appartamento, in via Zarotto, dove il pusher dimorava insieme alla sua compagna italiana che ha detto di essere estranea ai traffici illeciti del convivente e di essere convinta che le continue uscite dell'uomo fossero per cercare lavoro.
Nell'abitazione sono stati trovati, nascosti in diversi punti, come sopra un armadio e dentro un lampadario, 640 grammi di eroina, parte ancora in 'sasso' e, parte, confezionata in involucri di cellophane termosaldato, pronti per lo smercio.
Raddaddi, arrestato per spaccio, è tuttora recluso nel carcere di Parma.

Pubblicato in Cronaca Parma
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