L'intervento a tempo di record per ridare servizi essenziali alla comunità del comune marchigiano adottato dall'Emilia Romagna. Dalla scuola al Municipio inaugurato a Montegallo (Ap), il primo centro polifunzionale dell'Emilia-Romagna costruito nell'area del terremoto. Gazzolo: "Costruita in 17 giorni la cittadella della solidarietà". 158 le persone assistite nei campi.
Parma, 26 settembre 2016
Diciassette giorni per ridare speranza alle popolazioni gravemente colpite dal terremoto nel Centro Italia, a Montegallo (Ap), lo scorso 24 agosto.
La scuola, la sede del Comune, un presidio medico-ambulatoriale con la farmacia, la sede del Corpo forestale, la chiesa: è la cittadella dell'Emilia-Romagna costruita a tempo di record, grazie all'impegno di tecnici e funzionari dell'Agenzia di Protezione civile regionale, che hanno lavorato a fianco di un centinaio di volontari provenienti da tutte le province, e alle imprese che hanno donato moduli prefabbricati, lavoro e servizi. L'obiettivo: ristabilire tutti i servizi essenziali e creare le condizioni per mantenere viva e coesa l'intera comunità locale.
Il primo Centro multifunzionale allestito nell'area del sisma in Centro Italia è stato inaugurato ieri dall'assessore regionale alla Difesa del suolo e Protezione civile, Paola Gazzolo, presente il sindaco Sergio Fabiani, il commissario alla ricostruzione, Vasco Errani, il capo del Dipartimento nazionale della protezione civile Fabrizio Curcio.
Il taglio del nastro è stato seguito dalla celebrazione della Messa da parte di monsignor Giovanni D'Ercole, vescovo di Ascoli Piceno.
"Appresa la notizia del terremoto in Italia centrale, le lancette dell'orologio per noi sono tornate al 2012 -afferma l'assessore Gazzolo- Da subito abbiamo assunto l'impegno di restituire la generosità ricevuta quattro anni fa, e quella che si inaugura oggi è davvero la cittadella della solidarietà frutto dell'impegno comune di istituzioni, volontariato, mondo delle imprese. Insieme abbiamo restituito a Montegallo il cuore della sua comunità, un luogo dove i cittadini potranno ritrovarsi anche per decidere in modo condiviso le fasi della ricostruzione e porre le premesse per un futuro più sicuro. "
Alla realizzazione dell'intervento hanno contribuito oltre al personale dell'Agenzia regionale di Protezione civile anche un centinaio di tecnici dei Coordinamenti provinciali di protezione civile di Piacenza, Parma, Reggio-Emilia, Modena, Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini,oltre che delle associazioni regionali Ana, Anpas, Federgev, Anc e Cri, e delle associazioni professionali Geoprociv e ProIng.
Donazioni oltre i 250mila euro
Hanno intanto superato i 250 mila euro le donazioni arrivate sul conto corrente unico aperto dalla Regione per aiutare i territori colpiti dal sisma nell'Italia centrale.
Chiunque può inviare il proprio contributo sul conto: IBAN IT69G0200802435000104428964, dall'estero: BIC UNCRITM1BA2. Intestazione e causale: 'Emilia-Romagna per sisma Centro Italia'
Gli agenti l'hanno intercettato e bloccato a bordo della sua auto, mentre cedeva una dose di cocaina ad un giovane italiano. In manette un cittadino albanese di 24 anni residente a Lesignano Bagni e domiciliato a Langhirano.
Parma, 23 settembre 2016
Personale della Sezione Antidroga, nel pomeriggio del 5 settembre, durante un'attività volta al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti a Langhirano, ha tratto in arresto X. F. - le iniziali -, cittadino albanese di 24 anni residente a Lesignano Bagni e domiciliato a Langhirano. L'uomo, immune da pregiudizi penali, in possesso di permesso di soggiorno, è stato trovato in possesso di 75 grammi di cocaina.
Gli agenti l'hanno intercettato e bloccato a bordo della sua auto, mentre cedeva una dose di cocaina ad un giovane italiano. La successiva perquisizione personale, estesa al mezzo, ha consentito di rinvenire, all'interno di un contenitore in plastica per le chewing gum, ulteriori 10 involucri in cellophane termosaldato, contenenti cocaina, del peso di 8,6 grammi.
La perquisizione dell'abitazione ha consentito inoltre di rinvenire, occultati all'interno di confezioni di riso, sedici involucri in cellophane termosaldato, contenenti cocaina, e due involucri contenenti la medesima sostanza allo stato solido, del peso complessivo di 63,5 grammi.
Inoltre, appoggiata sui pensili della cucina, è stata rinvenuta una bilancia di precisione ed una macchina per il confezionamento sotto vuoto degli alimenti, con i relativi sacchetti.
X. F., dopo l'arresto, è stato associato alla locale Casa Circondariale dove è stato detenuto in regime di custodia cautelare in carcere, fino alla concessione degli arresti domiciliari, che sta tuttora scontando presso la sua abitazione a Langhirano.
Anche i volontari del Comune di Piacenza nei luoghi colpiti dal sisma nell'Italia centrale. Base operativa, come per tutte le realtà emiliano-romagnole che hanno inviato volontari, Montegallo in provincia di Ascoli Piceno.
Piacenza, 22 settembre 2016
Anche il Comune di Piacenza presente nei luoghi distrutti dal terremoto in Centro Italia. Base operativa, come per tutte le realtà emiliano-romagnole che hanno inviato volontari, Montegallo in provincia di Ascoli Piceno, anche se il raggio d'azione converge in particolare su Amatrice.
In questi giorni è sul posto l'architetto Luigi Botteschi dell'Ufficio Protezione Civile comunale, per svolgere un lavoro di valutazione sull'agibilità di diverse abitazioni: "Si tratta – spiega il comandante della Polizia Municipale Stefano Poma – di un'iniziativa cui abbiamo aderito con la massima disponibilità, e a breve anche una pattuglia della Polizia Municipale si recherà sui luoghi colpiti dal sisma. A differenza di altri eventi calamitosi, come il terremoto de L'Aquila nel 2009 e dell'Emilia nel 2012, questo ha connotazioni differenti, dal momento che coinvolge piccoli centri e non grandi realtà; per questo, sono diversi anche i modi e i tempi degli interventi coordinati dalla Regione". Luigi Botteschi rimarrà in loco sino a sabato prossimo.
Rissa tra una decina di cittadini stranieri, in corso a bordo di un autobus TEP della linea urbana fermo in strada Langhirano. Uno dei partecipanti di origini albanese, ha estratto un coltello e mettendo definitivamente in fuga i nord africani.
Parma, 21 settembre 2016
Nel tardo pomeriggio di ieri, la Centrale Operativa della Questura di Parma ha inviato tre Volanti su una segnalazione di rissa tra una decina di cittadini stranieri, in corso a bordo di un autobus TEP della linea urbana fermo in strada Langhirano, nei pressi della località Fontanini. La lite, sorta futili motivi inizialmente tra due uomini, un africano ed un albanese, è subito degenerata in una rissa che ha visto il coinvolgimento di una decina di soggetti appartenenti alle due rispettive nazionalità.
L'autista a quel punto, vista la gravità della situazione ed il concreto pericolo per le numerose persone presenti a bordo del mezzo, ne ha fermato la corsa, aprendo le porte del veicolo per consentire una via di fuga e ha contattato immediatamente il 113. Nel frattempo i giovani divisi in due fazioni, sono quindi scesi in strada, proseguendo con reciproche aggressioni fin quando uno di loro, risultato poi essere uno dei partecipanti di origini albanese, ha estratto un coltello da cucina brandendolo all'indirizzo degli avversari riuscendo a ferirne uno e mettendo definitivamente in fuga i nord africani, rifugiatisi a bordo dell'autobus. L'uomo armato di coltello, rimasto all'esterno del mezzo di trasporto, subito reso inaccessibile dall'autista, ha altresì minacciato quest'ultimo di farlo salire ma, non riuscendovi, si è dato alla fuga ma è stato raggiunto a pochi metri di distanza dagli operatori delle Volanti.
A seguito della rissa, uno dei litiganti di origini ghanesi ha riportato lesioni guaribili in 21 giorni.
I sei uomini tratti in arresto, sono stati identificati in: O.H. nigeriano classe 88, A. E. ganese classe 79, K.C. ivoriano classe 90, K.D. albanese classe 91, M.E. albanese classe 89 e X.M albanese classes 90, tutti regolari sul territorio e residenti nel comune di Parma, si trovano al momento agli arresti domiciliari in attesa di giudizio.
La ragazza era terrorizzata all'idea di restare sola nell'appartamento che condivideva a Parma con altre coinquiline a causa delle costanti minacce e appostamenti sotto casa messi in atto dall'ex fidanzato sin dai primi di giugno.
Parma, 20 settembre 2016
Una storia fatta di persecuzioni che andava avanti nonostante le denunce. Coinvolti due giovanissimi residenti a Parma entrambi di origini campane.
Gli operatori della Volante, sono intervenuti presso l'abitazione degli zii della ragazza dove questa aveva ottenuto ospitalità da diversi giorni perché terrorizzata all'idea di restare sola nell'appartamento che condivideva a Parma con altre coinquiline, e ciò a causa delle costanti minacce e appostamenti sotto casa messi in atto dall'ex fidanzato sin dai primi di giugno. Condotte così esasperate e reiterate che l'avevano portata a sporgere diverse denunce, la prima direttamente presso la Procura della Repubblica, le altre negli uffici della Questura di Parma e a chiedere per due volte l'intervento delle forze di Polizia sotto l'abitazione dove l'ex fidanzato la minacciava via mail di attenderla.
Così la sera dell'8 settembre gli agenti della Volante, giunti nei pressi dell'abitazione per un controllo di iniziativa, hanno contattato la ragazza che in preda ad un forte stato di agitazione indicava la presenza del suo ex fidanzato appostato esattamente di fronte la propria palazzina.
A quel punto il ragazzo, che ha tentato invano di nascondersi dietro il cancello di un condominio, vistosi scoperto, ha provato a darsi alla fuga utilizzando la propria auto parcheggiata poco distante. Non è riuscito però a vincere la prontezza degli operatori di Polizia che l'hanno immediatamente fermato. L'uomo, invitato sul posto a fornire spiegazioni in merito alla sua presenza in loco, ha confermato la sua precisa intenzione di voler parlare con la sua ex fidanzata.
Essendo quindi chiara la flagranza del reato di stalking, gli agenti hanno proceduto all'arresto di N.S. con l'accusa di Atti Persecutori reiterati e trasferito presso la Casa Circondariale di Parma ove nei giorni scorsi ha atteso la convalida dell'arresto da parte del G.I.P. di Parma il quale il 12 settembre, a seguito della convalida, ha disposto nei confronti del ragazzo la misura cautelare degli arresti domiciliari.
Il 16 settembre scorso, nell'ambito dei controlli sistematici sull'abbandono di rifiuti, gli ispettori del servizio ambientale hanno controllato la situazione di via Venezia in ordine al conferimento dei rifiuti.
Nel corso dell'ispezione, dedicata al residuo, sono stati rilevati 16 sacchi non conformi e un contenitore esposto in giornata errata. Gli agenti hanno elevato 5 contravvenzioni.
Inoltre sono stata individuate ben 48 utenze sprovviste del kit per il conferimento dei rifiuti.
Quattro incidenti sabato sera. Il primo nel tardo pomeriggio: dopo lo schianto, abbandonata un'auto intestata ad un prestanome di Rovigo. In tarda serata fuga breve dopo un tamponamento ad alto tasso alcolico in viale Bottego.
Parma, 19 settembre 2016
Serata impegnativa quella di sabato per gli agenti della squadra infortunistica della Polizia Municipale.
Alle 18.30 di sabato un automobilista ha perso il controllo in tangenziale nord nei pressi di uscita Crocetta in direzione Reggio Emilia, finendo la sua corsa contro il guardrail. Il conducente ha abbandonato il luogo del sinistro lasciando il veicolo (intestato ad un noto prestanome nigeriano di Rovigo) di intralcio sulla carreggiata. L'auto è stata poi rimosso per disposizione della Polizia Municipale.
Il secondo incidente è stato rilevato alle 20.15 in via Langhirano, all'incrocio via Cavalleggeri con gravi danni ai mezzi: un'alfa 159 ne è uscita completamente distrutta e una 500L gravemente danneggiata.
Sempre sabato sera, alle ore 20.30 si è verificato un terzo incidente sul Ponte delle Nazioni, dove il conducente di uno scooterone ha perso il controllo della moto a contatto con il binario di gomma posto sul ponte, tra l'altro bagnato dalla pioggia battente. Ferite lievi per la passeggera e il marito conducente, entrambi Italiani residenti a Parma.
Un'ora dopo, alle ore 21.30, è stato rilevato un quarto incidente in via Emilia Est 86, dove un autoveicolo, condotto da giovane donna di origine extracomunitaria, ha investito una quarantacinquenne italiana residente a Parma, che ha riportato ferite lievi.
Infine, alle 23.45 altro incidente in Viale Bottego, in direzione di via Trento nei pressi dell'intersezione semaforica. Il sinistro ha visto coinvolti 3 veicoli in un tamponamento e la conseguente fuga di uno dei coinvolti, successivamente intercettato dalle pattuglie dei vigili. Si tratta di un Italiano di 40 anni residente a Parma, denunciato all'autorità giudiziaria per guida in stato di ebrezza alcolica (TA superiore a 2 grammi), con confisca del mezzo (un'automobile Renault Modus) e notifiche degli atti relativi al sinistro. Nella collisione ha avuto la peggio la giovane conducente (parmigiana di 25 anni) del primo veicolo della fila tamponata, trasportata al pronto soccorso con ferite lievi.
Presso gli Uffici Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico di Parma è conservato un TV LCD 26" Samsung modello LW26A33WX A rinvenuto da una Volante all'interno della dismessa ex sede Telecom di Strada Navetta, nascosto in un sottoscala.
La Questura presume con buona probabilità che si tratti di materiale rubato da ignoti e nascosto lì temporaneamente, per poi potersene disfare con comodo.
Nella foto il televisore in oggetto. Il legittimo proprietario potrà ottenerne la restituzione presentandosi presso quest'Ufficio munito della relativa denuncia.
Per ogni informazione il numero dell'Ufficio è 0521/219546.
Parma, 19 settembre 2016
E' stato celebrato questa mattina, a Sala Baganza, il funerale di Elisa Pavarani, la trentanovenne uccisa lo scorso 10 settembre dal fidanzato Luigi Colla. Tanti gli amici e concittadini che sono accorsi per dare l'ultimo saluto, accompagnato da un lungo e caloroso applauso, a Elisa e a ascoltare le parole del Parroco don Giovanni Lommi.
(immagini allegate)
(Allegate la immagini di Francesca Bocchia)
H.K. 28enne cittadino marocchino, è risultato essere soggetto già conosciuto alle forze dell'ordine con 6 "alias" diversi, pluripregiudicato e già arrestato in passato per spaccio di stupefacenti.
Parma, 16 settembre 2016
Nell'ambito dei controlli del territorio predisposti dalla Questura di Parma al fine di prevenire e contrastare il fenomeno di spaccio di sostanze stupefacenti, nella notte di martedì 13 settembre 2016, una Volante della Questura di Parma ha proceduto al controllo di due cittadini marocchini, notati mentre passeggiavano con fare sospetto lungo Via Trento, e che alla vista degli operatori tentavano, invano, di cambiare direzione al fine di sottrarsi ad eventuali accertamenti di polizia.
Poiché entrambi sono risultati essere sprovvisti di qualsiasi documento, sono stati accompagnati in Questura e sottoposti ai rilievi fotodattiloscopici per giungere alla certa identificazione.
All'esito dell'esame delle impronte digitali, uno dei due, H.K. 28enne cittadino marocchino, è risultato essere soggetto già conosciuto alle forze dell'ordine con 6 "alias" diversi, pluripregiudicato e già arrestato in passato per spaccio di stupefacenti.
Si è, quindi, proceduto ad un controllo approfondito nella banca dati dei singoli nomi forniti, all'esito del quale è emerso che era stata eseguita a suo carico un'espulsione coatta dal territorio nazionale con accompagnamento in frontiera nel 2014, violando la normativa in materia di immigrazione che vieta allo straniero irregolare, espulso dal territorio, di farvi reingresso prima del decorso di 5 anni dalla data del provvedimento, senza la prevista speciale autorizzazione rilasciata dal Ministero dell'Interno.
Alle luce di tali evidenze, in ottemperanza alle disposizioni previste dal Testo Unico sull'Immigrazione H.K. è stato tratto in arresto.
Processato per direttissima nella giornata di ieri, l'arresto è stato convalidato e H.K. è stato condannato alla pena di 2 anni di reclusione. Inoltre, essendo stato condannato nel 2013 da un diverso Tribunale alla pena di 2 anni per spaccio di stupefacenti con sospensione condizionale della pena, il Giudice ha revocato la sospensione condizionale condannandolo all'espiazione anche di quella pena. Data la pericolosità sociale ed il concreto pericolo di fuga, il Giudice ha disposto la custodia cautelare in carcere con espulsione immediata a pena ultimata.
L'arrestato è stato condotto in Via Burla.