I Carabinieri di Correggio con l'ausilio dei tecnici dell'Ausl hanno sequestrato una decina di cuccioli di cane maltrattati: denunciata una commerciante.
Reggio Emilia, 15 giugno 2016
Una decina di cani di varie razze - Jack Russell, Maltesi, Bulldog francesi, Chihuahua e due meticci - sono stati trovati in condizione di sofferenza per i maltrattamenti subiti. E' successo lunedì mattina, quando i Carabinieri di Correggio, in provincia di Reggio Emilia, hanno sequestrato i poveri animali ad una commerciante che è stata denunciata. Grazie al sopralluogo gli agenti hanno verificato che i cani si trovavano all'interno di vasconi delle dimensioni di circa un metro quadro, privi di acqua e cibo e due cani addirittura in un piccolo trasportino mobile per auto.
Ad intervenire oltre ai militari, il personale del servizio veterinario dell'Asl correggese, su delega della Procura di Reggio Emilia in seguito ad un esposto presentato dall'associazione animalista Eital-Ente Italiano Tutela Animali e Legalità. I cani, sequestrati in via preventiva, sono stati affidati a un'ente reggiano e la commerciante denunciata.
Arrestato un giovane tossicodipendente per maltrattamenti contro familiari e conviventi, dopo una violenta lite grazie all'intervento del personale della Squadra Volante.
Modena, 15 giugno 2016
Una situazione di maltrattamenti in famiglia che si perpetuava da tempo e sfociata nella minaccia di dar fuoco alla zia e nelle botte alla nonna 82enne. A.F., 24enne modenese con diversi precedenti è stato arrestato ieri per il reato di maltrattamenti contro familiari e conviventi.
A seguito di chiamata al 113, che segnalava in via Nonantolana una violenta lite familiare, personale della Squadra Volante è intervenuto presso l'abitazione del ragazzo riscontrando la gravità della situazione in atto. Nello specifico, la zia era stata oggetto di violenze e cosparsa di alcool con la minaccia di essere bruciata e la nonna di anni 82 era stata ripetutamente colpita con schiaffi al volto tanto da richiedere l'intervento del 118 per le cure del caso.
L'uomo, soggetto noto alle Forze dell'Ordine con precedenti per reati contro il patrimonio e in materia di stupefacenti, al momento dell'arresto era in evidente stato di alterazione per l'assunzione di droga. Inoltre, gli accertamenti effettuati hanno consentito di verificare che in più circostanze si era reso protagonista di lesioni in danno ai familiari.
Per tali ragioni, è stato contestato il reato di maltrattamenti in famiglia, che ritiene quale presupposto l'abitualità delle condotte da parte del soggetto. Al termine delle attività, A.F. è stato associato presso la Casa Circondariale di Modena a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.
Con la scomparsa del partigiano "Annibale", Comandante della 31esima brigata Garibaldi Copelli e presidente onorario dell'ANPI, Parma perde uno degli ultimi protagonisti della Resistenza. In allegato il video Luigi "Annibale" Rastelli, partigiano.
Parma, 14 giugno 2016 - Foto di Francesca Bocchia
Si è spento ieri pomeriggio, lunedì 13 giugno, a 95 anni, una delle figure di riferimento della Resistenza per la città di Parma.
"Luigi Rastelli, comandante della trentunesima Brigata Garibaldi, una vita dedicata all'impegno civile, prima per conquistare la libertà e poi per far sì che ciò che è stato non si dimentichi." ricorda nella nota del Comune il Sindaco Pizzarotti.
Comandante della 31esima brigata Garibaldi Copelli e presidente onorario dell'ANPI, il 23 aprile dell'anno scorso, il Comune gli aveva dedicato il video dove Annibale racconta la sua storia di partigiano.
Un impegno costante, che lo vedeva "sempre in prima fila in tutte le manifestazioni dell'ANPI, di cui era presidente onorario, e che fino a poco tempo fa era la sua seconda casa, "Annibale" ha lavorato per preservare e diffondere fra i giovani i valori che stavano alla base della Resistenza. Di questo dobbiamo essergli grati, nella certezza che la sua lunga vita è stata una vita spesa bene." continua la nota.
"Quello che rimarrà indelebile tra i miei ricordi, in questi anni in cui ho avuto la fortuna di conoscerlo, è certamente la sua vitalità: sempre il primo, sempre davanti a tutti durante la marcia del 25 aprile, con grande dignità e al tempo stesso umiltà, come ho avuto modo di constatare facendo quest'anno l'intero percorso al suo fianco. Mi piace ricordarlo con il tradizionale fazzoletto tricolore al collo e gli indumenti storici da partigiano, che era solito indossare il giorno in cui si ricordano le gesta della Resistenza. Annibale ha vissuto da uomo, e da uomo ci ha insegnato la parola "sacrificio". Ora sta a noi mantenerlo vivo nella memoria, ricordando le sue parole e i suoi insegnamenti." conclude Pizzarotti.
Ieri sera anche Parma ha ricordato le vittime della strage di Orlando in cui hanno perso la vita cinquanta persone all'interno di un locale gay. Le candele hanno illuminato piazza Garibaldi in un momento di raccoglimento voluto dal Comitato Promotore Arcigay Parma - Aldo Braibanti e Agedo Parma.
Tutte le foto di Francesca Bocchia continuano nella galleria in fondo alla pagina
Spaccata in via Spezia, al bar "Sound Cafè". Vetrine rotte e registratore di cassa rubato. Volanti della Questura di Parma, sono intervenuti per segnalazione di furto avvenuto nella nottata.
Parma, 10 giugno 2016
Nella mattinata odierna, gli operatori della Sq. Volanti della Questura di Parma, sono intervenuti in Via Spezia presso il Bar "Sound Cafe" per segnalazione di furto avvenuto nella nottata.
Gli agenti intervenuti appuravano che nel corso della nottata, ignoti dopo aver infranto la vetrina del bar, utilizzando un blocco di cemento, rubavano il registratore di cassa e successivamente si davano alla fuga. Sul posto è intervenuta una Sq. della Polizia Scientifica. Sono in corso le indagini per individuare i responsabili. AK
Truffa e furto in casa a donna anziana. Con una scusa un uomo insospettabile l'ha avvicinata ed è entrato nel suo appartamento.
Parma, 10 giugno 2016
L'aspetto da insospettabile operaio in servizio non le ha fatto dubitare della sua falsa intenzione: quella di riparare le tubature. Perchè il 50enne che ha derubato una signora anziana, ieri pomeriggio, si è presentato come un addetto alla manutenzione dei servizi idrici e da quel momento la signora è diventata un inconsapevole ostaggio di un ladro.
Ieri, verso le tre del pomeriggio, la donna, rientrando a casa dopo aver fatto la spesa, è stata avvicinata da un italiano di mezza età che le ha riferito di essere un operaio che sarebbe dovuto intervenire urgentemente per ripristinare un guasto delle tubature all'interno del suo appartamento. Con questa scusa è riuscito a carpire la fiducia della vittima e a entrare in casa.
Una volta dentro, adducendo il rispetto di assurde procedure di sicurezza, ha convinto la donna a riporre gioielli e soldi all'interno del congelatore chiedendole, successivamente, di recarsi nelle altre stanze dell'appartamento per controllare le prese elettriche. Non appena la donna è andata nella sua camera da letto il malvivente l'ha rinchiusa a chiave all'interno, rubando i preziosi e il contante.
La signora non si è persa d'animo e, urlando, è riuscita comunque richiamare l'attenzione dei vicini che hanno avvisato i congiunti, accorsi per liberarla e la polizia che, nonostante l'allarme dato quasi immediatamente, non ha potuto catturare l'uomo. AK
Rapina ieri notte in un appartamento in via Rasori, mentre stava dormendo. Vittima di minacce e di furto una donna che si è trovata faccia a faccia con i due rapinatori.
Parma, 10 giugno 2016
Si è svegliata di soprassalto, ieri notte, e si è accorta di essere stata sequestrata da due rapinatori.
Dovevano averla pedinata da tempo, tanto da sapere che la signora aveva in casa una cassaforte e che ieri sera era da sola.
Il momento giusto, per i due malintenzionati, è stato proprio la scorsa notte, verso le 23, quando la vittima stava già dormendo.
Svegliata da un forte rumore, si è accorta che nella sua stanza da letto si era intrufolato un uomo, probabilmente dell'Est Europa, che la minacciava di consegnare tutti gli averi e di aprire la cassaforte dove erano custoditi i gioielli. La donna, dopo aver dato al rapinatore alcuni effetti di valore, si è resa conto della presenza di un altro uomo che nel frattempo rovistava nell'appartamento.
I due, dopo aver minacciato nuovamente la vittima, intimandole di mantenersi calma, sono usciti tranquillamente dalla porta principale di casa e si sono dileguati. La vittima ha poi chiamato il 113 raccontando quanto accaduto ed attivando quindi l'intervento della Volante, anche se, per ora, senza risultato.
AK
Aggiornamenti sull'omicidio del tunisino ufficio ieri pomeriggio, intorno alle 18,20, nel centro storico di Reggio Emilia: il responsabile dell'omicidio è stato identificato. "Dora in poi sarà tolleranza zero" commenta il sindaco Luca Vecchi
Reggio Emilia, 10 Giugno 2016
Ci sono aggiornamenti sull'omicidio del tunisino ucciso ieri pomeriggio, intorno alle 18,20, nel centro storico di Reggio Emilia. Le ultime notizie informano che il responsabile dell'omicidio è stato identificato.
Lo hanno comunicato dalla Questura che ha anche reso pubblica la foto dell'uomo, di origine magrebine, di cui ancora non sono note le generalità. Ad oggi, però, le sue ricerche sono ancora in corso su tutto il territorio e si richiede l'aiuto dei cittadini per segnalazioni e avvistamenti.
Ancora non chiara la ricostruzione dei fatti, ma pare che i due uomini siano entrambi clandestini ed abbiano precedenti penali per spaccio e reati a danni di persone. La vittima, M.S., 41 anni, sarebbe stato ucciso da un solo colpo di coltello all'addome.
Un fatto che ha scatenato la preoccupazione tra i cittadini per la sicurezza delle strade: "D'ora in poi sarà tolleranza zero", ha commentato il sindaco Luca Vecchi al termine del vertice sulla sicurezza tenutosi in Prefettura.
Il Prefetto Raffaele Ruberto: "abbiamo pronto un pacchetto di misure preventive che consisteranno nell'intensificazione delle azioni di vigilanza e nella installazione di nuove telecamere di sorveglianza".
Racconto di ordinaria violenza sulle donne: arrestato un 36enne di Caserta per maltrattamenti in famiglia aggravati. La compagna ha avuto il coraggio di andare dai carabinieri poi è sparita. Per paura. I militari l'hanno rintracciata, per fortuna...
di Alexa Kuhne
Parma, 10 giugno 2016
Era ossessionato. Tanto da tenerla segregata, serrando perfino le finestre.
La sua gelosia lo accecava, rafforzata dall'abuso di droghe e alcol. E lei, 28 anni, due figli di 5 e 3 anni, avuti dal suo convivente e carnefice, subiva percosse ed umiliazioni. In silenzio, per proteggere i suoi bambini.
Una storia di quelle, purtroppo, ormai frequenti. Però anche una storia finita bene, che dimostra che avere il coraggio di denunciare evita il peggio.
La ragazza, impiegata in una azienda privata a Mezzani, non ha retto più. Pochi giorni fa, sopraffatta dalla disperazione e dalle continue umiliazioni, fisiche e morali, anche in presenza dei figli, ha chiesto aiuto, andando dai carabinieri.
Nel frattempo, convinta di dover fare qualcosa per salvarsi, prima che fosse troppo tardi, si era fatta refertare per una lunga serie di percosse. I militari dell'Arma l'avevano poi cercata ma lei si era negata. Per il terrore di essere scoperta, per l'angoscia che anche i suoi bambini potessero diventare vittime della furia di quell'uomo, irriconoscibile, diverso da quel ragazzo che aveva conosciuto nel 2010 e con cui aveva deciso di costruire una vita.
Un uomo violento, 36 anni, casertano, con precedenti per reati contro il patrimonio. Tanto sospettoso e dispotico da non permetterle di uscire, di frequentare amiche e vicini, da non consentirle di spendere i soldi guadagnati perché glieli sequestrava, imponendole la sua presenza anche quando lei andava a far la spesa.
Per tutti questi motivi, la giovane donna si era in seguito negata ai carabinieri. Fino a quando loro, insospettiti, non l'hanno raggiunta sul posto di lavoro: l'unico dove poteva avere qualche ora di libertà.
La ragazza, confortata e sentitasi al sicuro, ha preso coraggio e ha confermato tutto quanto detto in precedenza, denunciando definitivamente il suo convivente.
La magistratura e i carabinieri hanno lavorato con la massima efficienza riuscendo, in una settimana, a bloccare l'uomo e ad arrestarlo.
Stamane è stato fermato con l'accusa di maltrattamenti in famiglia aggravati, perché commessi in presenza dei bambini.
Rissa in piazzale della Pace: 20 i coinvolti che si sono presi a bastonate. Quattro gli arrestati per rissa aggravata: due ivoriani, un marocchino e un tunisino...
Parma, 9 giugno 2016
Hanno staccato pezzi di legno dalle opere di Pistoletto ospitate nello spazio antistante la Pilotta per prendersi a bastonate. La rissa scatenata da 4 cittadini extracomunitari ha finito per coinvolgere altre 16 persone, impaurendo chi si trovava ieri pomeriggio in Piazzale della Pace, un luogo che dovrebbe essere deputato a spazio verde della città per far giocare i bambini e far intrattenere genitori, ragazzi e anziani.
Ieri pomeriggio, sono partite le telefonate a polizia e carabinieri. Perché, è vero che la gente si è quasi abituata alla convivenza, ad ogni ora, con migranti senza dimora, spacciatori e fumatori di sostanze stupefacenti, ma quella maxi rissa ha davvero fatto pensare al peggio.
Quattro uomini, due cittadini ivoriani, un cittadino marocchino e uno tunisino, tutti di età compresa tra i 20 e i 39 anni, sono stati arrestati con l'accusa di rissa aggravata e saranno processati oggi pomeriggio per direttissima. Non è la prima volta che piazzale della Pace fa da scenario a risse a colpi di armi improprie, a volte bottiglie o a volte coltelli, ma questa volta il legno è stato staccato dalle opere di grande valore artistico che fanno bella mostra alla Pilotta. Nessun ferito nel corso dello scontro. A.K.