Finito l'amore la perseguita, la Polizia Municipale notifica allo stalker il divieto di avvicinamento alla ex fidanzata: divieto di avvicinamento a meno di 500 metri.
Piacenza, 21 luglio 2016
Un amore finito che si trasforma in un vero e proprio inferno. Quello vissuto da una ragazza di 24 anni, tormentata dal giovane ex fidanzato con telefonate, appostamenti e pedinamenti, e costretta a cambiare le sue abitudini perché seguita e minacciata, perché lui non accettava la parola fine. La sezione di polizia giudiziaria della Polizia Municipale ha messo fine all'incubo della giovane, notificando al venticinquenne piacentino un provvedimento di divieto di avvicinamento a meno di 500 metri dai luoghi frequentati dalla vittima e il divieto di qualsiasi contatto: telefonico, sms o sui social network.
Gli episodi persecutori, secondo quanto ricostruito dagli agenti, hanno avuto inizio alla fine del 2015, allorquando la ragazza decide di interrompere la relazione iniziata nel 2013 mantenendo però rapporti amichevoli con l'ex. Il quale però, non rassegnandosi alla fine del rapporto, comincia a tempestare la giovane di innumerevoli messaggi, telefonate, post sui social network, a pedinarla e a minacciarla di svelare pubblicamente gli aspetti più intimi e personali della loro relazione ormai conclusa. Lei tuttavia resiste, nella convinzione che prima o poi quell'uomo che le giurava amore avrebbe smesso e accettato di condividere solo l'amicizia. Tutto cambia quando al termine di una serata a casa di amici che non aveva mai frequentato insieme all'ex, la ragazza riceve l'ennesimo sms. E' la goccia che fa traboccare il vaso, e la ragazza, al culmine di un periodo di paura, pressione e angoscia, decide di presentare querela. Alla fine del tormentato racconto al personale della Municipale, la 24enne è talmente scossa e impaurita da abbandonare il suo telefonino agli agenti, i quali iniziano a monitorare la situazione e a mettere in campo da un lato l'attività investigativa, dall'altro la rassicurazione e protezione della giovane.
Dopo due settimane di indagini, coordinate dal sostituto procuratore Ornella Chicca, gli investigatori hanno riscontrato oltre un migliaio di contatti, attivati dall'uomo attraverso utenze diverse. In un caso, una notte, l'ex fidanzato era arrivato a chiamare la ragazza utilizzando un messaggio registrato con il quale, fingendosi carabiniere, la invitava a dire dove si trovava, in quanto avrebbe dovuto essere sentita quale testimone di un incidente stradale. Un messaggio inviato anche agli amici della ragazza, che però nel frattempo avevano creato una rete per proteggerla dalle provocazioni e dalle intimidazioni dell'ex.