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La Libreria Ubik di Parma, in collaborazione con l’Associazione culturale Massimo Boscaini promuove “Progetto Dante”, iniziativa volta ad aiutare chi ha più bisogno: ciascun lettore può donare 50 centesimi al momento dell'acquisto di libri, ai quali ne verranno aggiunti altrettanti da parte della libreria.

Parma, 21 Gennaio 2016 -

Si intitola “Progetto Dante” e ha come scopo quello di aiutare Stefano, un uomo che vive per strada dopo aver perso il lavoro.

A lanciarlo sono state la Libreria Ubik di Parma e l'Associazione culturale Massimo Boscaini che hanno preso spunto da una celebre frase pronunciata nel 2010 dall'allora ministro Giulio Tremonti: "Di cultura non si vive, vado alla buvette a farmi un panino alla cultura, e comincio dalla Divina Commedia".

Al contrario, però, di cultura si può vivere o, quantomeno, tramite essa sostenere chi non ha più nulla e si trova costretto a chiedere l'elemosina.

Il “Progetto Dante” prevede che, per aiutare Stefano, ciascun lettore possa donare 50 centesimi al momento dell'acquisto di libri, ai quali ne verranno aggiunti altrettanti da parte della libreria.

“Grazie al vostro e al nostro amore verso i libri - recita il cartello che illustra l'iniziativa - potremo aiutare una persona in difficoltà. Magari cominciando proprio da una copia della Divina Commedia”

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Crediamo – spiega Salvo Taranto, uno dei due titolari della Ubik di Parma insieme a Giovanni Musumeciche non ci sia modo migliore per dimostrare quanto poco fondamento abbia una dichiarazione come quella dell'ex ministro: provare a dare da mangiare, proprio tramite la cultura, a chi in questo momento non può permettersi nulla. Il libro, insomma, non soltanto come pane per la mente”.

Al fianco della libreria in questo progetto compare l'Associazione culturale Massimo Boscaini,  realtà sorta a Parma per promuovere la musica classica ed offrire borse di studio a giovani musicisti. Tra le sue fila il maestro Romano Franceschetto, uno dei maggiori baritoni italiani.

Pubblicato in Cultura Parma

The Verdi Ballets: omaggio della giovane danza ai ballabili dalle Opere di Verdi al Teatro Verdi di Busseto, domenica 24 gennaio ore 17.30 e ore 20.30. Il gala vedrà sul palco la presenza di due danzatori ospiti: Rebeca Zucchegni e Davide Vagnetti. Regia Arturo Cannistrà, Fondazione Nazionale Danza. Il secondo spettacolo dal titolo "Vittime del silenzio" sarà il 13 marzo. -

Parma, 23 gennaio 2016

E' divenuto ormai un appuntamento consueto quello realizzato da Parma OperArt in collaborazione con la Fnasd, e per la regia di Arturo Cannistrà della Fondazione Nazionale Danza, per quanto riguarda la danza nel cartellone teatrale del Teatro Verdi di Busseto.
Il primo spettacolo della giovane danza – le scuole di danza del territorio nazionale – è un omaggio al Maestro Verdi con "The Verdi ballets" domenica 24 gennaio con due spettacoli: pomeridiano alle 17.30 e serale alle 20.30.
Il secondo spettacolo dal titolo "Vittime del silenzio" sarà il 13 marzo 2016.

Le coreografie del 24 gennaio sono ispirate ai ballabili dalle opere del Maestro Verdi che, non solo è nel cuore di tutti i melomani, ma è anche presente nella vita dei danzatori italiani. La musica di Verdi ha fornito un contributo essenziale al balletto, il Cigno di Busseto è riuscito a dimostrare il proprio estro e versatilità, amalgamando all'interno del contesto operistico anche la danza. I ballabili Verdiani risalgono al periodo parigino, poiché all'Opéra di Parigi venivano espressamente richieste opere che contenessero al suo interno almeno un balletto o comunque delle parti danzate. Capita così che Verdi debba metter mano allo spartito ed inserire appositamente la danza nelle primière parigine. Ciò ha fatto in modo che siano giunti a noi questi "capolavori della danza".
Oltre ad "Otello", "Aida", "Vespri siciliani", il programma del 24 gennaio prevede anche altri brani Verdiani che ben si prestano alla danza sebbene non rientrino proprio tra i "ballabili" Verdiani, i coreografi delle varie scuole del Veneto, Umbria, Lazio, Emilia-Romagna, Calabria e Repubblica di San Marino, hanno fatto un pregevole lavoro.

Il gala vedrà sul palco la presenza di due danzatori ospiti: nello spettacolo del pomeriggio Rebeca Zucchegni, di Rieti, giovane talento di soli 15 anni, ma già astro nascente della danza internazionale, e allo spettacolo serale Davide Vagnetti, danzatore dalla presenza scenica di indubbio magnetismo.
Durante lo spettacolo verrà assegnato, come di consueto, un riconoscimento ad una grande personalità della danza: il 24 gennaio tale riconoscimento alla carriera verrà assegnato a Gino Labate, Maestro, Coreografo e Direttore di grandi eventi di danza.

Per informazioni e biglietteria: IAT di Busseto, 0524 92487, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. , www.bussetolive.com 

(Fonte: ufficio stampa Parma Operart)

Giovedì, 21 Gennaio 2016 10:02

Omaggio al Maestro Verdi con "The Verdi ballets"

The Verdi Ballets: omaggio della giovane danza ai ballabili dalle Opere di Verdi al Teatro Verdi di Busseto domenica 24 gennaio, ore 17.30 e ore 20.30. Danzatori ospiti: Rebeca Zucchegni e Davide Vagnetti. Regia Arturo Cannistrà, Fondazione Nazionale Danza. Il secondo spettacolo dal titolo "Vittime del silenzio" sarà il 13 marzo. -

Parma, 21 gennaio 2016

E' divenuto ormai un appuntamento consueto quello realizzato da Parma OperArt in collaborazione con la Fnasd, e per la regia di Arturo Cannistrà della Fondazione Nazionale Danza, per quanto riguarda la danza nel cartellone teatrale del Teatro Verdi di Busseto.
Il primo spettacolo della giovane danza – le scuole di danza del territorio nazionale – è un omaggio al Maestro Verdi con "The Verdi ballets" domenica 24 gennaio con due spettacoli: pomeridiano alle 17.30 e serale alle 20.30.
Il secondo spettacolo dal titolo "Vittime del silenzio" sarà il 13 marzo 2016.

Le coreografie del 24 gennaio sono ispirate ai ballabili dalle opere del Maestro Verdi che, non solo è nel cuore di tutti i melomani, ma è anche presente nella vita dei danzatori italiani. La musica di Verdi ha fornito un contributo essenziale al balletto, il Cigno di Busseto è riuscito a dimostrare il proprio estro e versatilità, amalgamando all'interno del contesto operistico anche la danza. I ballabili Verdiani risalgono al periodo parigino, poiché all'Opéra di Parigi venivano espressamente richieste opere che contenessero al suo interno almeno un balletto o comunque delle parti danzate. Capita così che Verdi debba metter mano allo spartito ed inserire appositamente la danza nelle primière parigine. Ciò ha fatto in modo che siano giunti a noi questi "capolavori della danza".
Oltre ad "Otello", "Aida", "Vespri siciliani", il programma del 24 gennaio prevede anche altri brani Verdiani che ben si prestano alla danza sebbene non rientrino proprio tra i "ballabili" Verdiani, i coreografi delle varie scuole del Veneto, Umbria, Lazio, Emilia-Romagna, Calabria e Repubblica di San Marino, hanno fatto un pregevole lavoro.

Il gala vedrà sul palco la presenza di due danzatori ospiti: nello spettacolo del pomeriggio Rebeca Zucchegni, di Rieti, giovane talento di soli 15 anni, ma già astro nascente della danza internazionale, e allo spettacolo serale Davide Vagnetti, danzatore dalla presenza scenica di indubbio magnetismo.
Durante lo spettacolo verrà assegnato, come di consueto, un riconoscimento ad una grande personalità della danza: il 24 gennaio tale riconoscimento alla carriera verrà assegnato a Gino Labate, Maestro, Coreografo e Direttore di grandi eventi di danza.

Per informazioni e biglietteria: IAT di Busseto, 0524 92487, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. , www.bussetolive.com 

(Fonte: ufficio stampa Parma Operart)

Martedì, 19 Gennaio 2016 12:39

"Lo Schiaccianoci Acrobatico": un sogno senza tempo

Una versione rinnovata del classicissimo balletto che tutti ricordiamo. Le coreografie di Lev Ivanov magistralmente eseguite dal Balletto russo di San Pietroburgo. La Compagnia ha calcato i palchi di piú di 20 Paesi nel mondo con il suo stile unico e i virtuosismi dei suoi interpreti. -

- di Pietro Razzini -

Parma, 19 gennaio 2016

Rivivere per una notte la magia dell'atmosfera natalizia e immergersi in un sogno senza tempo è stato il dono che, all'inizio del nuovo anno, il prestigioso Balletto russo di San Pietroburgo ha offerto al pubblico del Teatro degli Arcimboldi di Milano. Come? Grazie alla messa in scena de "Lo Schiaccianoci Acrobatico", il 15 e il 16 gennaio nella realtà lombarda.



LA NUOVA PROPOSTA Le musiche immortali di Tchaikovsky hanno accompagnato una versione rinnovata del classicissimo balletto che tutti ricordiamo come una bella favola che incanta fin da bambini. La compagnia russa si è dimostrata al passo con i tempi, utilizzando la tecnologia e la commistione artistica per aggiornare e rendere ancora più memorabile l'opera.
 Durante lo spettacolo, giochi di luci, trucchi di magia, salti vertiginosi e acrobazie spettacolari creano una miscela riuscitissima con le raffinate variazioni e i passi a due del balletto classico.



LA SCENA Lo spettatore non può che rimanere estasiato da ogni cambio di scena: si passa da un magnifico salone delle feste ricco di colori, alla dimensione onirica riprodotta con elementi visivi suggestivi, capaci di aprire scenari sempre più curiosi e misteriosi come boschi innevati (in cui danzano fiocchi di neve) e la Montagna dei Dolciumi. Gli splendidi abiti e le scenografie si fondono gli uni con gli altri creando quadri in movimento che affascinano e appagano gli occhi. Le musiche composte per la prima volta tra il 1891 e il 1892 dal grande maestro russo Piotr Ilych Tchaikovsky completano un racconto magico perfetto.



LA COMPAGNIA Le coreografie di Lev Ivanov sono magistralmente eseguite dai ballerini e acrobati del Balletto russo di San Pietroburgo: una nuova generazione di giovani talentuosi che attinge alle tradizioni del balletto russo e cresce artisticamente alla famosa Accademia Vogánova. La Compagnia ha calcato i palchi di piú di 20 Paesi nel mondo con il suo stile unico e i virtuosismi dei suoi interpreti, elogiati dalle critiche dagli Stati Uniti agli Emirati Arabi; dalla Russia ai Paesi Bassi. 

La creatività e l'intensità dello spettacolo riescono a trascinare gli spettatori in un mondo incantato per più di due ore, ma certamente immagini e suoni rimarranno ben più a lungo tra i loro ricordi piú significativi.



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Pubblicato in Cultura Emilia

Riaperta la Pinacoteca Stuard. Taglio del nastro nel pomeriggio di ieri alle presenza del sindaco Federico Pizzarotti e dell'assessore Laura Maria Ferraris. Il museo si avvale ora di un nuovo percorso espositivo che si può ammirare gratuitamente con opere che erano custodite all'interno del palazzo municipale. -

Parma, 14 gennaio 2016 - tutte le foto nella galleria in fondo al testo, ph. Francesca Bocchia -

La Pinacoteca Stuard è di nuovo aperta al pubblico con importanti e significative novità e da ieri è possibile ammirare gratuitamente il nuovo percorso espositivo. Il giorno di Sant'Ilario è stato scelto per il taglio del nastro da parte del sindaco Federico Pizzarotti e dell'assessore Laura Maria Ferraris.
L'inaugurazione, tenutasi nel pomeriggio di ieri, ha permesso ai numerosi presenti di beneficiare del nuovo percorso espositivo, guidati dall'esperto d'arte Alessandro Malinverni, assegnista presso il Dipartimento di Beni Culturali e Ambientali dell'Università di Milano, nonché curatore del nuovo allestimento.

Grazie a questo intervento l'Assessorato alla Cultura del Comune di Parma offre ai visitatori nuove sezioni espositive, ripensando il percorso museale e garantendo, attraverso la valorizzazione delle opere più significative, la maggior parte delle quali fa parte della collezione di Asp Ad Personam, una migliore esperienza di visita.

Il museo si arricchisce ora di diverse opere, prima negate al grande pubblico, provenienti dalla sede del Municipio, quali L'apparizione di Cristo a Santa Maria Maddalena di Agostino Carracci, il Paesaggio con cavalieri di Ilario Spolverini, il San Giovanni Evangelista di Giovanni Riccò, il Fior di loto e l'Esodo di Amedeo Bocchi.

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Pubblicato in Cronaca Parma

Porte aperte al Classico di Correggio. L'iniziativa di 150 licei per far conoscere, attraverso eventi, il valore degli studi umanistici. Tutto il programma della sei ore di mostre e attività organizzate dagli studenti per promuovere la loro scuola. -

Correggio, 14 gennaio 2016

Una 'Notte al Classico' vi convincerà che gli studi umanistici sono un enorme patrimonio culturale che deve essere trasmesso alle generazioni future?
Sicuramente la serata del liceo Rinaldo Corso lascerà il segno a chi deciderà di condividerla con gli studenti e i docenti che hanno organizzato una carrellata di eventi.
Il Liceo Classico di Correggio, il 15 Gennaio 2016 parteciperà, dopo il debutto dell'anno scorso, all'iniziativa nazionale, a partire dalle 18.00 e fino alle 24.00, aprendo i locali di Via Roma 15 ad attività, concerti, mostre, letture e tanto tanto altro.
Per gli indecisi, quelli che non sanno ancora che scuola scegliere, passare una notte al Liceo Classico potrebbe rivelarsi illuminante e potrebbe aiutare a prendere coscienza di quanto sia importante puntare sugli studi umanistici.
Quando, nello scorso mese di novembre, l'idea, partita dal Liceo "Gulli e Pennisi" di Acireale, periferico a livello nazionale, cominciava a prendere corpo e veniva accolta entusiasticamente, nessuno si sarebbe mai aspettato che alla fine, dopo solo due mesi, essa sarebbe stata accolta e messa in atto da ben 150 Licei Classici in tutto il territorio nazionale. Nel Gennaio 2015, anche il liceo di Correggio ha aperto le porte alla cittadinanza dalle sei a mezzanotte, proponendo più di 6 ore di attività per mostrare quanto siano vivi la permanenza e l'effetto di ciò che gli studenti umanisti studiano ogni giorno, nella vita quotidiana. Per la prima volta, infatti, il mondo della scuola, notoriamente caratterizzato da divisioni interne, separazioni, proteste e astensionismi, si stava trovando unito in una strana forma di contagio euforico e, da Nord a Sud, senza campanilismi o grettezze di sorta, ci si dava consigli, suggerimenti su come imbastire nel migliore dei modi, pur nella piena autonomia decisionale di ognuno, questa festa verso cui ci si avviava. Sì, perché di una festa si è trattato.

PROGRAMMA DELLA SERATA

18.00:
Presentazione dell'iniziativa a cura del Preside, degli studenti e del Sindaco di Correggio Ilenia Malavasi.

18.30:
Lezioni magistrali in aula Magna tenuti da professori del liceo: Claudio Franzoni, Elisabetta Grisendi, Bruno Neroni, Enrica Fontani, Emanuele Puglisi.

20.00:
Esibizione del Coro dell'Indaco guidato dal maestro Marcello Zuffa a pian terreno

Buffet offerto dalla scuola al primo piano

20.30:
Laboratori gestiti da ragazzi del liceo in varie aule della scuola:
– Etimologica-mente
– Miti in Corso
– Coro 2.0
– Back to Past
– Mostre viventi: quadri e statue
– Operation Gods
– Intorno a Orfeo
– Permanenza dell'antico sul moderno
– Laboratorio di Danza (ARS21)

22.30:
Esibizioni musicali di band formate dagli studenti all'interno della scuola a pian terreno

24.00:
Termine della serata e ringraziamenti

Pubblicato in Cronaca Reggio Emilia

Sabato 16 gennaio, alle 16.30, il poeta, scrittore e fotografo modenese presenta la sua terza raccolta di liriche alla libreria Emily Book Shop. Protagonista l'amore, in un'ideale percorso che, attraverso l'analisi delle sue tante sfaccettature, conduce a una personale riflessione sul senso della vita. -

 - Di Manuela Fiorini -

Modena, 13 gennaio 2016

E' il sentimento che, dall'alba dei tempi, stravolge l'animo dell'uomo, nel bene e nel male. Ha ispirato scrittori e poeti, drammaturghi, registi, ma è stato anche la causa di conflitti, delitti, guerre. L'amore è la più forte e complessa delle emozioni, della quale non possiamo fare a meno. Ognuno di noi ha avuto a che fare con l'amore e ne avuto una particolare impressione o sa darne una personale interpretazione. Massimo Vaccaro, fotografo, scrittore e poeta modenese, racconta, in versi, la sua, nella sua terza antologia poetica "Oggi è un gran giorno. Alcune poesie d'amore e una riflessione sulla vita", pubblicata da Edizioni Teseo, nella collana Minotauri Le Gorgoni, che sarà presentata sabato 16 gennaio, alle 16.30, alla libreria Emily Bookshop di via Fonte D'Abisso, a Modena.

In un ideale percorso lirico l'autore analizza l'amore in tutte le sue sfaccettature. L'amore "giovane", appena nato, è la passione, con la sua forza e la sua irruenza, che rompe gli argini e gli schemi prefissati, rivoluziona l'esistenza. La ritroviamo in versi che evocano la danza dei corpi e delle anime degli amanti, nei baci che volano da una bocca all'altra.

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Tuttavia, per crescere e maturare, l'amore si nutre del tempo, che scorre lento e si contrappone alla vita frenetica di tutti i giorni. Il tempo dell'amore è tempo per sé, sono dettagli della vita che a poco a poco si svelano agli amanti, ma sono anche luoghi che assumono un significato "altro", perché filtrati dagli occhi degli innamorati. L'amore è il mare che regala quiete e appagamento, ma è anche un porto sicuro, dove andarsi a rifugiare. L'amore è anche riflessione su di sé, per questo si nutre anche del silenzio, preludio di una passione più profonda e appagante, ma ha anche una sfumatura malinconica, che nasce dal ricordo della persona amata, lontana o scomparsa. Le liriche analizzano l'amore fatto di nostalgia, di attesa, ma anche la speranza e il sostegno, nella sua fase più matura.
Il tutto conduce alla riflessione finale, dove una poesia più lunga delle altre, porta l'autore a riflettere sul senso della vita, dimostrando una grande maturità e profondità d'animo.

Massimo Vaccaro è nato a Lodi, ma da anni vive a Carpi. Di professione ingegnere, coltiva numerose passione, tra cui la fotografia, lo yoga, la chitarra e la scrittura di poesie. Tra i suoi autori di riferimento vi sono Pablo Neruda e Giacomo Leopardi, Ada Merini e Wislawa Szymborska.

L'evento, a ingresso libero, è condotto da Daniela Ori, l'attrice Mina Larocca presterà la voce alle liriche, accompagnata alla chitarra dallo stesso autore.

INFO: Emily Book Shop, via Fonte d'Abisso 9/11, Modena, tel 349/5369707, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Pubblicato in Cultura Modena

Sabato 16 gennaio 2016, ore 17, Biblioteca Delfini la scrittrice Alessia Gazzola e l'attore Lino Guanciale raccontano le avventure di Alice Allevi, la famosa specializzanda in medicina legale con l'hobby dell'indagine, presto anche in tv grazie alla fiction Rai Endemol L'Allieva in cui Lino Guanciale recita nel ruolo di Claudio Conforti, collega e affascinante capo di Alice.

Parma, 11 gennaio 2016

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Alessia Gazzola

E' scrittrice e medico specialista in medicina legale. Con il suo primo romanzo L'allieva (Longanesi 2011) ha creato il personaggio di Alice Allevi, specializzanda in medicina legale con l'hobby dell'indagine. A seguire ha pubblicato altri quattro libri con la stessa protagonista, sempre per Longanesi: Un segreto non è per sempre (2012), Sindrome da cuore in sospeso (2012), Le ossa della principessa (2014) e Una lunga estate crudele (2015). Nel 2016 andrà in onda sulle reti Rai la fiction L'Allieva tratta dai suoi primi tre romanzi.

Lino Guanciale

E' attore per il teatro, il cinema e la tv. Dal suo esordio teatrale nel 2003, quando vince il Premio Gassman, ha lavorato con Gigi Proietti, Franco Branciaroli, Michele Placido, Luca Ronconi, Walter Le Moli, Massimo Popolizio, Claudio Longhi e molti altri maestri del teatro. Nel 2009 debutta al cinema con il film Io, Don Giovanni di Carlos Saura, cui seguiranno La prima linea di Renato De Maria, Il Gioiellino di Andrea Molaioli, Il sesso aggiunto di Francesco Antonio Castaldo, Il mio domani di Marina Spada, To Rome with Love di Woody Allen. Nel 2011 esordisce anche in televisione con la fiction Il segreto dell'acqua su Rai Uno. Recita poi anche nelle serie Una grande famiglia, Che dio ci aiuti e La dama velata, tutte sulle reti Rai. Nel 2015 vince il Premio Flaiano come attore rivelazione dell'anno. A breve lo vedremo impegnato in altre serie, tra cui L'Allieva, ispirata ai libri della scrittrice Alessia Gazzola.

Pagina FB della serie tv L'Allieva

Pubblicato in Dove andiamo? Modena

In mostra gli antichi giornali che raccontavano Verdi quando era in vita. La rassegna si terrà domenica 10 gennaio alle ore 11,00 nella dimora giovanile dove il grande genio musicale visse dai 10 ai 18 anni, la Casa del Giovane Verdi in Via Piroli nella cittadina verdiana. -

Parma, 8 gennaio 2016

Per la prima volta a Busseto una mostra di quotidiani e riviste d'epoca che raccontano l'epopea del grande Giuseppe Verdi, così come la descrivevano i cronisti del tempo, quando il maestro era ancora in vita. Saranno esposte copie antiche di: Corriere della Sera, L'Illustrazione Popolare, La Lombardia, Il Giornale di Genova, La Stampa, Libertà, Gazzetta Piemontese, Il Secolo, La Nazione, L'Indicatore Italiano e Gazzetta di Parma. La rassegna si terrà domenica 10 gennaio alle ore 11,00 nella dimora giovanile dove il grande genio musicale visse dai 10 ai 18 anni, la Casa del Giovane Verdi in Via Piroli nella cittadina verdiana. A mettere a disposizione gratuitamente questa parte della sua vasta e preziosa emeroteca d'epoca è il collezionista Giuseppe Elio Poletti, ex sottufficiale dell'Arma dei Carabinieri che possiede un archivio di oltre diecimila pubblicazioni, alcune delle quali assai rare. Poletti, appassionato di Verdi, nativo di Santo Stefano di Magrama da tempo residente nel piacentino, a Cortemaggiore. Poletti illustrerà i documenti esposti con la collaborazione dell'esperta ricercatrice verdiana Meri Rizzi. Il prestigioso luogo verdiano, di proprietà di Anna Sichel, è messo a disposizione per finalità culturali senza scopo di lucro, così come avvenuto in questo caso.

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Pubblicato in Dove andiamo? Parma

Lo spettacolo teatrale ideato nel centenario del Dadaismo e ispirato a Spoerri va in scena il 20 e il 21 gennaio alle 21 alla Galleria civica di Modena a Palazzo Santa Margherita. Ingresso gratuito, con prenotazione. Protagonisti artisti, attori e danzatori impegnati in un lavoro incentrato sui temi classici del Dadaismo. -

Modena, 9 gennaio 2016

Sono aperte le prenotazioni per assistere allo spettacolo teatrale "Da Dada a Dada", che sarà rappresentato mercoledì 20 e giovedì 21 gennaio alle 21 alla Galleria civica di Modena a Palazzo Santa Margherita, in corso Canalgrande 103.
L'ingresso allo spettacolo, che rientra nell'ambito della mostra "Daniel Spoerri. Eat Art in Trasformation" è gratuito fino a esaurimento posti. Per informazioni e prenotazioni ci si può rivolgere al bookshop di Palazzo Santa Margherita in orario di mostra (dal mercoledì al venerdì dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 18, sabato, domenica e festivi dalle 10.30 alle 19) e negli stessi orari si può telefonare allo 059 2032919. Possibile anche la prenotazione via email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
"Da Dada a Dada", di cui una anticipazione parziale è stata presentata al Padiglione Svizzero di Expo 2015 a Milano, andrà in scena in anteprima assoluta in sala grande, dove è allestita la mostra di Daniel Spoerri. Lo spettacolo - ideazione e regia di Franco Brambilla, produzione Statale9teatro e Fondazione Mudima Milano, organizzazione Fadia Bassmaji - è ispirato all'opera dell'artista svizzero e ai testi teatrali "Il cuore a gas" (1921) di Tristan Tzara, uno dei più significativi dell'esperienza dadaista, e "Il desiderio preso per la coda" di Pablo Picasso, scritto durante gli anni dell'occupazione nazista di Parigi.
L'azione scenica sperimenta linguaggi e mette in discussione conformismo, luoghi comuni, certezze. Protagonisti artisti, attori e danzatori sono impegnati in un lavoro incentrato sui temi classici del Dadaismo: imballaggio, collage, happening, movimento del corpo, danza. In scena le attrici e gli attori Silvia Scotti, Fabio Brusadin, Barbara Nicoli, insieme con la danzatrice Sandhya Nagaraja. L'assistente è Alessandra Pavoni, la scenografa Giuliana Davolio, la sarta Nuvia Valestri.
Suoni, parole, musiche per uno spaccato del mondo dell'arte che prende vita dagli esiti del lavoro di un artista come Spoerri, nato danzatore e coreografo, che nel 1954 ha messo in scena a sua volta entrambi i testi.
Lo spettacolo, che sarà successivamente rappresentato alla Fondazione Mudima di Milano, si inserisce nelle celebrazioni per il centenario del Dadaismo la cui data di nascita si fa risalire al 5 febbraio 1916 quando inaugurò a Zurigo, città di adozione di Spoerri, il "Cabaret Voltaire"
La mostra "Daniel Spoerri. Eat Art in transformation", è a cura di Antonio d'Avossa e Nicoletta Ossanna Cavadini. Allestita fino al 31 gennaio a Palazzo Santa Margherita e alla Palazzina dei Giardini Ducali, è stata realizzata e coprodotta dalla Galleria civica di Modena e dalla Fondazione Cassa di risparmio di Modena con il m.a.x. museo di Chiasso (Svizzera).
In entrambe le sedi espositive è visitabile gratuitamente dal mercoledì al venerdì dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 18, sabato, domenica e festivi dalle 10.30 alle 19. ( www.galleriacivicadimodena.it ).

(Fonte: Comune di Modena)

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