Come ogni 31 gennaio, si è svolta la tradizionale manifestazione che ha portato nel centro storico migliaia di modenesi. La nebbia delle prime ore del mattino ha fatto da sfondo alla tradizionale Fiera. La fotocronaca tra bancarelle, artisti di strada e momenti di preghiera.
Di Manuela Fiorini – tutte le foto di Claudio Vincenzi nella galleria in fondo al testo
Modena, 1 febbraio 2016
E' stata una giornata nebbiosa, ma perfettamente in tema con le celebrazioni per il patrono San Geminiano. Si racconta, infatti, che tra i miracoli compiuti dal santo ci sia anche quello di avere salvato la città dalla furia degli Unni, capitanati dal celebre Attila, proprio facendo calare una nebbia fittissima, che ha nascosto la città al passaggio dei barbari.
Ieri, invece, la nebbia delle prime ore del mattino ha fatto da sfondo alla tradizionale Fiera, che ha portato nel centro storico di Modena oltre 520 bancarelle e migliaia di modenesi, accorsi da tutta la provincia per scatenarsi negli acquisti, mangiare la sempre ottima piadina, ma anche per assistere alla messa in Duomo e sfilare in silenzio davanti alle reliquie del santo, che riposa nella cripta della cattedrale romanica e che erano state esposte per l'occasione, come ogni 31 gennaio.
Il fatto che la festività si sia tenuta di domenica, per altro ecologica, non ha impedito visitatori di raggiungere il centro storico. Immancabili le file e gli "intasamenti", soprattutto nelle vie più piccole e strette, ma affrontati con pazienza e con il sorriso sulle labbra.
Sulle bancarelle, tanti graditi ritorni, per chi l'anno scorso non era riuscito ad accaparrarsi un affare, oppure, per chi sapeva di poter trovare proprio quel prodotto proprio alla fiera. Tra pignatte, padelle, servizi di piatti "infrangibili", spugne miracolose, quest'anno la parte del leone l'ha fatta il "mocio che non si strizza", un mirabolante spazzolone che promette di poter fare a meno del secchio. Due pezzi dieci euro...ed ecco una piccola folla di modenesi che girano "armati" di spazzettoni, sempre due, per cogliere al volo l'offerta. Con buona pace della scopa telescopica per togliere le ragnatele, che fino all'anno scorso aveva spopolato!
Tante anche le bancarelle di abbigliamento, con prezzi davvero vantaggiosi sulle fine serie e saldi su piumini pigiami, maglioni, sciarpe e cappellini. Non potevano assolutamente mancare gli stand gastronomici. Perché Fiera di San Geminiano vuol dire "piadina", con salsiccia o porchetta, da mangiare con le verdure o con le patatine fritte. Siccome il carnevale è alle porte, ecco anche le frittelle dolci, la frutta caramellata, croccante e torrone, ma anche salamini, formaggi, specialità da altre regioni tra cui arancini siciliani e cannoli.
Per i più piccoli, ecco gli artisti di strada, trucca bimbi, trampolieri e saltimbanchi. Senza dimenticare i palloncini, che di tanto in tanto, si librano nel cielo. Tra i soggetti più gettonati i simpatici Minions e la principessa Elsa di Frozen.
Grande partecipazione anche ai momenti solenni, come il corteo di valletti i livrea che, alle 10.30, è partito dallo scalone del Palazzo Comunale per portare i ceri e l'olio sacro per alimentare la lampada che veglia sulle reliquie di San Geminiano, che riposa nella cripta del Duomo. La messa è stata celebrata dal neo vescovo di Modena Don Erio Castellucci, che ha esortato i tanti presenti a non pensare solo a se stessi, ma a mettersi a disposizione degli altri nel cammino della vita. Per tutta la giornata, poi, i fedeli hanno sfilato in silenzio per rendere omaggio alla tomba del santo, aperta per l'occasione.