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Venerdì, 04 Marzo 2016 17:28

La ragazza del treno di Paula Hawkins

"La ragazza del treno" di Paula Hawkins: un thriller considerato un vero e proprio caso editoriale, che ha ottenuto un successo strepitoso negli Stati Uniti e nel Regno Unito. Una storia che tiene incollato il lettore alle pagine, fino all'ultima riga trascinandolo tra gli intrecci della mente dei personaggi del romanzo.

Di Cecilia Novembri

Parma, 4 marzo 2016

Londra è lo sfondo di "La ragazza del treno" di Paula Hawkins, uscito nel gennaio 2015 e ancora tra i primi posti nelle classifiche di vendita e di apprezzamento.

La protagonista è Rachel, ragazza dalla vita poco invidiabile, vive sola, non ha amici, e ogni mattina prende lo stesso treno, che la porta dalla periferia di Londra al suo grigio lavoro in città.
Quel viaggio sempre uguale è il momento preferito della sua giornata. Seduta accanto al finestrino, può osservare, in totale anonimato, le case e le strade che scorrono fuori e, quando il treno si ferma puntualmente ad una fermata, può spiare una coppia, un uomo e una donna senza nome che ogni mattina fanno colazione in veranda, immagina la loro vita, i loro pensieri, senza conoscerli gli ha perfino dato un nome, Jason e Jess, nella sua mente sono la coppia perfetta.

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Ma una mattina Rachel, su quella veranda, vede qualcosa che non dovrebbe vedere, da quel momento per lei cambia tutto. La rassicurante invenzione di Jess e Jason si sgretola, e la sua stessa vita diventerà inestricabilmente legata a quella della coppia.
Ma cos'ha visto davvero Rachel?
Scorrendo le pagine di questo thriller, considerato un vero e proprio caso editoriale, non ci si stupisce assolutamente del successo che ha ottenuto finora negli Stati Uniti e nel Regno Unito.

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L'autrice esordiente riesce, con uno stile di scrittura veloce a tenere i lettori con il fiato sospeso dall'inizio alla fine, cucendo la storia attorno a un tema che rende quasi impossibile non identificarsi nei protagonisti.
L'autrice inglese alterna il punto di vista principale di Rachel con quello delle altre due donne protagoniste, tiene incollato il lettore alle pagine, fino all'ultima riga trascinandolo tra gli intrecci della mente dei personaggi del romanzo, tra passato e presente, rimorsi e rimpianti.
Impossibile non appassionarsi anche per i non amanti del genere, presto un film!

Pubblicato in Cultura Emilia

Ospitata alla Biblioteca della Camera dei Deputati, in occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, la mostra dal titolo "Amori dalla Cenere. Canto di Donna" arriva rinnovata a Parma, nel salone Maria Luigia della Biblioteca Palatina di Parma.

Curata della critica d'arte Stefania Provinciali, racchiude 36 fotografie che affrontano la tematica della violenza sulle donne. La fotografa e artista parmigiana Caterina Orzi propone una riflessione che parte dalla lesa dignità e porta verso il riscatto e la rinascita.

"Amori dalla Cenere. Canto di Donna" inaugura domani, Sabato 5 marzo alle ore 11 alla presenza dell'on. Marina Sereni, Vicepresidente della Camera dei Deputati. Parte del ricavato delle vendite sarà devoluto all'Associazione no-profit ONLUS Centro Antiviolenza di Parma.

In anteprima per Gazzetta dell'Emilia, ph. Francesca Bocchia

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Sabato, 05 Marzo 2016 09:34

Cats: il musical campione di incassi

Uno dei musical più noti e amati al mondo, a Milano fino a domenica 6 marzo, sta registrando il tutto esaurito serata dopo serata. A Bologna appuntamento dal 17 al 20 marzo all'Unipol Arena.

Di Pietro Razzini

Parma, 5 marzo 2016

Sicuramente Mina e Celentano furono ispirati da altre emozioni mentre cantavano il celebre singolo, ma è indubbio che gli spettatori del teatro Arcimboldi siano stati pervasi da un "Brivido felino". Già, perchè questo è l'effetto che il musical Cats regala a tutti coloro che decidono di vivere una serata in compagnia dei personaggi creati dalla fantasiosa penna T.S. Eliot. A Milano fino a domenica 6 marzo, Cats sta registrando il tutto esaurito serata dopo serata. E ad attendere il pubblico italiano ci sono ancora le date di Bari e Bologna. Nel nostro capoluogo di provincia, appuntamento dal 17 al 20 marzo all'Unipol Arena.

LA TRAMA Tutto ruota intorno alla grande festa organizzata una volta all'anno dai gatti del quartiere di Jellicle per festeggiare il loro capo, Old Deuteronomy. Nel corso dell'appuntamento sarà proprio lui a scegliere uno dei felini che avrà l'onore di ascendere al paradiso dei gatti, l'Heaviside Layer. Prima, tuttavia, i personaggi si presentano e ognuno racconta la propria storia. La festa viene turbata da due avvenimenti: la comparsa in scena di Grizabella, un tempo affascinante gattina che, dopo aver abbandonato il gruppo, si è ritrovata sola, e le improvvise apparizioni del malvagio Macavity che rapisce Old Deuteronomy. La comparsa in scena del magico Mister Mistoffelees, assistito dall'affascinante Cassandra, aiuterà a risolvere la situazione, riportando la felicità nel gruppo. Nel finale torna in scena Grizabella che si rivolge ai compagni di un tempo chiedendo di essere perdonata e riammessa fra loro. E Old Deuteronomy concede proprio a lei il privilegio di salire la scala che la porterà all'Heaviside Layer.

CATS-Gus and Jellylorum-photobyAlessandroPinna musical teatro

LO SHOW Scenografie di grande impatto regalano agli spettatori di Cats un mondo fatto di fantasia e magia. I giochi di luce creano un'atmosfera unica, in grado di ipnotizzare i presenti. Le musiche di Andrew Lloyd Webber, sempre più coinvolgenti, sono assolutamente trascinanti e offrono inni capaci di resistere all'usura del tempo. Tra questi, indimenticabile, il brano cantato da Grizabella: Memory è e rimarrà per sempre uno dei grandi capolavori legati al musical. Trucco e costumi, infine, accompagnano movenze dall'alto valore artistico, creando una sorta di identità tra palco e realtà.

LA STORIA Fin dal suo primo debutto nel West End nel lontano 1981, Cats è diventato uno dei musical più noti e amati nel mondo, incassando più di un miliardo di sterline. E' stato rappresentato in oltre trenta Paesi e tradotto in quindici lingue. Sono solo pochi numeri ma tanto basta per capire la grandezza di uno spettacolo imperdibile. Da brivido...felino.

CATS-Macavity-photobyAlessandroPinna musical teatro

                                    credits photo Alessandro Pinna

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Le Fiere di Parma grazie alla collaborazione con Fabio Castelli, collezionista e ideatore di MIA Photo Fair, propongono a Mercanteinfiera uno spazio dedicato alla fotografia e alla sua ricerca. Un percorso di oltre 100 scatti di autori di fama internazionale.

Parma, 2 marzo 2016

Foto di Francesca Bocchia 

Spazio alla fotografia d'autore. Mercanteinfiera per la sua XXII edizione, - in corso alle Fiere di Parma sino al 6 marzo - crea un percorso tra passato e modernità interpretato attraverso i diversi linguaggi espressivi in cui la fotografia sposta l'antiquariato, il modernariato e il vintage.

Ad affascinare sono sono gli scatti provocanti e provocatori di James (nickname di Jamie) King supermodel, la prima modella trans immortalata in uno shooting di moda del 1995 dalla statunitense Nan Goldin protagonista, accanto ad Antonio Biasucci, Franco Fontana, Ulrich Tillmann ed altri mostri sacri della fotografia, di "Sole o accompagnate? L'opera fotografica come opera singola e come serie".

La collaterale, allestita presso il Padiglione 4 delle Fiere e realizzata grazie alla prestigiosa collaborazione di Fabio Castelli, ideatore di MIA Photo Fair - prima e più importante fiera d'arte dedicata alla fotografia e all'immagine in movimento in Italia - è realizzata tramite un percorso di oltre 100 scatti.

"Il mio intento - afferma Fabio Castelli - è quello di offrire al pubblico di "Mercanteinfiera" uno sguardo diverso sulla fotografia al fine di sensibilizzarlo su questo mezzo espressivo. La mostra infatti vuole sottolineare la differenza tra la fruizione di un'immagine autoriale singola e la serie di cui fa parte in quanto rappresentativa di un progetto complesso. In tal senso intende anche offrire uno stimolo: quello della "fotografia anonima", cioè immagini di cui non si conosce l'autore ma alle quali può essere attribuito dall'acquirente un valore e un significato diverso da quello originale. Un mercato ancora inesplorato in Italia, ma che all'estero presenta già nuove forme, tendenze e prospettive".

In mostra un totale di 13 autori italiani e stranieri, tra cui molti nomi famosi a livello internazionale: Sergio Scabar, Luigi Veronesi, Franco Fontana, Antonio Biasiucci, Vittore Fossati, Leonardo Genovese, Lynne Lawner, Rita Lintz, Marcello Mariana, Cosimo di Leo Ricatto e Sara Rossi, con opere che provengono dalla collezione privata di Fabio Castelli.

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Oggi alla mostra anche le telecamere di La7 per uno speciale su Mercanteinfiera, in onda sabato all'interno del programma di approfondimento Magazine7 alle 12:45.

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La cucina che piaceva al Maestro ed alla Duchessa Maria Luigia. Il libro "A Tavola con Verdi e Maria Luigia" verrà presentato domenica alle 11 nella Casa del Giovane Verdi in Via Piroli a Busseto, dove tra gli altri interverrà lo chef Marco Dallabona della Stella d'Oro di Soragna. Commenterà il testo l'autrice della prefazione Meri Rizzi.

Parma, 26 febbraio 2016

Anna Sichel, proprietaria della dimora giovanile in cui Giuseppe Verdi visse dai 10 ai 18 anni, nei prossimi giorni regalerà agli appassionati e agli studiosi di quel grande genio musicale che fu il Cigno di Busseto altre "chicche". Questa volta il filo conduttore è insolito ma pieno di sorprese, si tratta della riscoperta della cucina che piaceva al Maestro ed alla Duchessa Maria Luigia, che vissero nella stessa epoca. Attraverso minuziose ricerche d'archivio sulla scia delle tradizioni culinarie del Parmense e della Bassa in particolare, Anna Sichel ha raccolto in un volume dal titolo "A Tavola con Verdi e Maria Luigia" aspetti inediti dei piatti che piacevano al compositore ed alla duchessa. L'autrice racconta di Verdi quando si occupava di arte culinaria, addirittura un antico documento dimostra che il Maestro era molto esigente a tavola, al punto da arrivare ad assumere e sostituire uno dopo l'altro oltre quaranta cuochi, asserendo che egli non cercava dei semplici "bruciapentole". La duchessa era così dedita alla buona tavola che per dare sapore alle prelibatezze usava persino far profumare i polli quando erano in vita. Questi ed altri particolari poco conosciuti sono narrati nel testo di Anna Sichel, nel quale, con l'aiuto di uno chef stellato e di alcune appassionate di cucina della Bassa, sono state riscoperte numerose ricette di allora che vengono riproposte per consentire di realizzarle oggi. Il libro verrà presentato domenica alle 11 nella Casa del Giovane Verdi in Via Piroli a Busseto, dove tra gli altri interverrà lo chef Marco Dallabona della Stella d'Oro di Soragna. Commenterà il testo l'autrice della prefazione Meri Rizzi.

a tavola con giuseppe verdi e maria luigia copertina

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Dal 5 al 19 marzo in Palatina la mostra fotografica di Caterina Orzi, "Amori dalla Cenere. Canto di Donna". Un percorso di 36 immagini fotografiche accompagnate da testi poetici. Parte del ricavato delle vendite sarà devoluto all'Associazione no-profit ONLUS Centro Antiviolenza di Parma.

fotografie ph. Francesca Bocchia

Parma, 27 febbraio 2016 

La fotografa e artista parmigiana Caterina Orzi, da sempre attenta alle tematiche sociali, in particolare al tema della violenza sulle donne, torna protagonista con un'idea innovativa; un diario catalogo in cui vuole indurre alla riflessione su ciò che lede la dignità delle donne, fornendo al lettore una prospettiva di risoluzione dopo esperienze di vita dolorose. Un racconto del percorso interiore che ogni donna può intraprendere per ritrovare l'armonia perduta. Una riflessione che partendo dalla lesa dignità porta verso il riscatto e la rinascita, suggerendo che la cultura e la poesia sono risolutive.
Dopo essere stata ospitata alla Biblioteca della Camera dei Deputati, in occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, la mostra dal titolo "Amori dalla Cenere. Canto di Donna" arriva rinnovata a Parma, nel salone Maria Luigia della Biblioteca Palatina di Parma, dal 5 al 19 marzo 2016.
Dedicata all'8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, presenterà 36 immagini fotografiche accompagnate da testi poetici, a cura della critica d'arte Stefania Provinciali; il progetto dell'allestimento è dell'arch. Tommaso Brighenti.

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La mostra fotografica che è stata presentata stamattina in Piazza della Pace, sarà inaugurata il 5 marzo alle ore 11 alla presenza dell'on. Marina Sereni, Vicepresidente della Camera dei Deputati. Rimarrà aperta al pubblico sino al 19 marzo nei seguenti orari: da lunedì a giovedì 9.00-18.30; venerdì e sabato 9.00-13.00.

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Il progetto, infine, è sostenuto da professioniste del mondo della cultura, del giornalismo e della politica: Patrizia Maestri deputata, Barbara Lori consigliera regionale, Stefania Provinciali critica d'arte e giornalista, Fabrizia Dalcò, esperta di politiche di genere. Parte del ricavato delle vendite sarà devoluto all'Associazione no-profit ONLUS Centro Antiviolenza di Parma.

"La Provincia di Parma, che ha ancora la promozione delle Pari opportunità tra i suoi compiti istituzionali, sostiene con convinzione questa iniziativa – ha dichiarato il Presidente Filippo Fritelli - Caterina Orzi con le sue opere è stata una delle prime ad occuparsi del tema della violenza e delle sue rappresentazioni. E ora approda al racconto, sempre per immagini, dell'affrancarsi delle donne dalla violenza per la costruzione di un progetto di vita."
"Le foto di Caterina Orzi, con la loro dolcezza ci portano un messaggio di amore – ha affermato l'on. Patrizia Maestri - ci parlano del corpo delle donne, un corpo che è fatto per accogliere, ma che spesso viene usato, mercificato e violato, e che deve invece essere rispettato: dagli uomini, dalla politica e dai media."
"L'Azienda Usl ha il compito di tutelare la salute e di prevenire malattie e offese ai corpi e alle menti, da qui il nostro impegno per la prevenzione e la cura, ma anche per promuovere una cultura che sconfigga la violenza" Così la Direttrice generale dell'Azienda Usl Elena Saccenti ha spiegato l'appoggio all'iniziativa.

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"L'Università ha l'obiettivo di diffondere il sapere, ma anche di formare buoni cittadini – ha affermato il prof. Michele Guerra dell'Università di Parma - per questo sosteniamo questa mostra contro la violenza sulle donne, sapendo che l'arte sa condensare molteplici discorsi appartenenti a sfere diverse, e favorire la condivisione dei messaggi."
Samuela Frigeri presidente del Centro Antiviolenza ha ricordato la lunga collaborazione con Caterina Orzi: "La mostra è anche un'occasione per raccontare di noi e del nostro lavoro con immagini belle, rappresentando momenti di sollievo, e non solo mostrando la donna-vittima, che è uno stereotipo da cui occorre uscire, ma parlando in modo diverso delle donne che vogliamo aiutare."
"Ospitiamo la mostra nel salone, a contatto con i ragazzi che studiano: sarà per loro un'opportunità per una riflessione sul tema della violenza, attraverso immagini positive" ha spiegato Daniela Moschini, direttrice della Biblioteca Palatina, che ha anche sottolineato la novità di una mostra figurativa in un luogo dedicato ai libri.
Stefania Provinciali, critica d'arte e curatrice della mostra, si è soffermata sull'uso che la Orzi fa della macchina fotografica:"Caterina entra nell'oggetto con l'occhio, il pensiero e l'obiettivo, cercandone la luce e la positività, e restituendoci immagini piacevoli."

mostra caterina orzi biblioteca palatina arte cultura eventi parma 1

La mostra è realizzata in collaborazione con la Biblioteca Palatina (MiBACT), con il Patrocinio di Regione Emilia-Romagna, Provincia di Parma, Azienda USL Parma, Università degli Studi di Parma, Chiesi Foundation Onlus, Centro Antiviolenza di Parma.
Si avvale inoltre della collaborazione dei Comuni di Parma, Montechiarugolo, Langhirano, Noceto, Salsomaggiore, Colorno, Collecchio, Fidenza, Busseto, Sala Baganza, Medesano, Sissa Trecasali, Felino, Roccabianca, Borgotaro, Traversetolo, Lesignano.
Hanno contribuito anche: Codere Italia, Azienda Agricola Bertinelli, Punto Verde, Videotype. Sponsor tecnici: Studio Grafico BLL, Casale del Groppone, Società Agricola Ciù Ciù, EGGS, Stiletto e Marpessa.

Copertina Canto di donna per facebook

Pubblicato in Cultura Parma
Venerdì, 26 Febbraio 2016 10:29

Parma scopre il "Giappone Segreto"

Dal 5 marzo al 5 giugno 2016, al Palazzo del Governatore di Parma, la mostra "Giappone segreto" farà luce su uno dei capitoli più importanti della storia della fotografia dell' '800: 140 autentici capolavori, connubio tra la tecnica fotografica occidentale e la maestria dei pittori locali.

Parma, 26 febbraio 2016

fotografia ph. Francesca Bocchia

Un viaggio fra i paesaggi, la vita quotidiana, la ritualità e la religione, gli eroi e la figura femminile nella cultura giapponese. La mostra "Giappone Segreto" propone i capolavori della fotografia dell' '800.
Un percorso attraverso 140 opere originali, sviluppatasi tra il 1860 e il 1910, che saranno esposte a Palazzo del Governatore di Parma dal 5 marzo al 5 giugno 2016.
Autentici capolavori, connubio tra la tecnica fotografica occidentale e la maestria dei pittori locali, eredi di un'antica e raffinata tradizione, capaci di applicare perfettamente il colore anche su minuscole superfici: risultati artistici di sorprendente bellezza, con soggetti rappresentati così verosimili da non riuscire a distinguerli dalle moderne immagini stampate a colori.

mostra fotografica giappone cultura parma palazzo del governatore 1

La produzione di tali opere rispondeva alle esigenze dei viaggiatori occidentali - i cosiddetti globetrotter - di portare con sé il ricordo di un Paese straordinario, che la modernizzazione forzata stava rapidamente trasformando in una nazione industriale.

Il percorso espositivo, che ruota attorno ai capolavori della scuola di Yokohama, uno dei vertici della fotografia dell'Ottocento, e all'esperienza del viaggio dei 'globetrotter', seguirà un itinerario tematico, intervallato da tre piccole aree che presenteranno otto preziosi album-souvenir con le copertine in lacca giapponese, 20 rare carte de visite, 12 stampe xilografiche policrome dei migliori maestri dell'ukiyo-e quali Hokusai, Hiroshige e Utamaro.

giappone segreto mostra fotografica cultura parma palazzo del governatore 2

Le fotografie saranno messe in relazione anche ad alcuni esempi di arte decorativa giapponese, tra cui spiccano un'armatura da samurai del XVIII secolo, le maschere del teatro classico nō e alcuni splendidi kimono.

La rassegna celebra il recente accordo tra Parma e la Prefettura di Kagawa e si tiene in occasione del 150° anniversario della firma del Trattato di Amicizia e di Commercio tra Italia e Giappone.
Alla conferenza di presentazione sono intervenuti Laura Maria Ferraris, Assessore alla Cultura, Francesco Paolo Campione, Direttore Museo delle Culture di Lugano, e Filippo Zevi, Consigliere delegato Giunti Arte mostre musei.

giappone segreto mostra fotografica cultura parma palazzo del governatore 1

Curata da Francesco Paolo Campione, direttore del Museo delle Culture di Lugano, e Marco Fagioli, col patrocinio del Comune di Parma, la mostra è prodotta da GAmm Giunti, in collaborazione con il Museo delle Culture di Lugano e la Fondazione Ada Ceschin e Rosanna Pilone di Zurigo che ha voluto depositare a tempo indeterminato il suo patrimonio di opere d'arte giapponesi al Museo delle Culture di Lugano, affinché potesse essere messo a disposizione del mondo degli studi e dell'arte.

Catalogo GAmm Giunti.

GIAPPONE SEGRETO. Capolavori della fotografia dell'800

Parma, Palazzo del Governatore (piazza Giuseppe Garibaldi, 2)

5 marzo - 5 giugno 2016

Orari: dal martedì al venerdì, dalle 10.00 alle 18.00

sabato, domenica e festivi, dalle 10.00 alle 20.00

lunedì chiuso

La biglietteria chiude un'ora prima.

Biglietti: intero, € 10,00

ridotto, € 8,00 (over 65, portatori handicap, insegnanti, altre categorie convenzionate con lo Studio. Biglietto famiglia (due genitori con fino a due bambini), per ciascun utente di gruppi prenotati superiori alle 15 persone (max 25) con prenotazione, altre categorie convenzionate, tessera Giunti al Punto

ridotto speciale, € 5,00 (under 26, studenti e scolaresche con prenotazione, altre convenzioni)

ingresso gratuito, under 6, accompagnatori gruppi scolastici, accompagnatore disabile che presenti necessità, accompagnatore o guida per i gruppi prenotati, iscritti all'albo giornalisti, tesserati ICOM, altre categorie o promozioni per sponsor convenzionati.

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Giovedì, 25 Febbraio 2016 15:18

“Romiao e Micetta sui tetti di Verona”

L'amore sui tetti di Verona: la storia di Romeo e Giulietta raccontata dai loro gatti. Al Teatro del Cerchio un nuovo, poetico e incantato spettacolo per bambini, con la regia del maestro Antonio Zanoletti.

Parma, 25 febbraio 2016

La storia d'amore (tragica) più famosa di tutte è l'ispirazione per la nuova produzione del Teatro del Cerchio che all'interno della mini-rassegna "Shakespeare IeriOggiDomani" propone "Romiao e Micetta sui tetti di Verona", lo spettacolo che concluderà la Stagione Ragazzi 2015/2016. L'appuntamento è per Domenica 28 Febbraio alle ore 17 al Teatro di Via Pini, quando gli attori Mario Aroldi, Gabriella Carrozza, Anna Lisa Cornelli e Chiara Casoli porteranno in scena il tormentato amore dei due amanti di Verona raccontato, però, dai gatti delle due famiglie rivali, Montecchi e Capuleti. Tratto da un racconto di Annamaria Piccione, "Romiao e Micetta" parla dell'amore più puro e coraggioso, quello che non bada alle convenzioni, supera le differenze e si rafforza nelle difficoltà.

«In questo mondo anestetizzato, la magia sta negli occhi di chi guarda, sta nella continua meraviglia di chi osserva le cose con l'innocenza dei bambini. È proprio dal senso di stupore, dall'incantamento con cui i bambini ascoltano le favole che nasce questa idea – spiega Antonio Zanoletti, attore, doppiatore e regista teatrale di fama, che spesso collabora col Teatro del Cerchio e cura la regia di questo spettacolo; - ecco allora che Romiao, gatto scapestrato dei vicoli veronesi, e Micetta, la bella e coccolata gattina di Giulietta, con l'aiuto dei loro amici gatti, diventano gli eroi di questi bambini, i messaggeri dei sentimenti che questa infanzia, sempre più smarrita, fatica a trovare, sommersi come sono di telefonini, i-Pad, TV sempre più becere e chiassosamente insulse, per ritrovare col Teatro quel rapporto così unico, così vero, così speciale che l'arte del palcoscenico sa comunicare». E, questa volta, al capolavoro di Shakespeare non mancherà il lieto fine.

Per informazioni e prenotazioni: 3318978682 e Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

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Da Nan Goldin a Pistoletto, da Tillmann a Galimberti, Magistretti: "contemporaneo", il nuovo volto di Mercanteinfiera. In arrivo centinaia di buyer provenienti da tutto il mondo. E il richiamo arriva fino al Texas.

Parma, 24 febbraio 2016

Mercanteinfiera cambia volto: design, arte contemporanea, fotografia in un viaggio tra passato e modernità interpretato attraverso i diversi linguaggi espressivi. Dal 27 febbraio al 6 marzo, le Fiere di Parma si animeranno con l'edizione primaverile della prestigiosa kermesse internazionale dedicata ad antiquariato, modernariato, nonché al più raffinato collezionismo vintage. Questa volta, ad arricchire l'evento saranno una serie di appuntamenti collaterali che guardano al contemporaneo mettendo in vetrina le opere di artisti di fama mondiale: da Nan Goldin a Pistoletto, da Vico Magistretti a Ulrich Tillmann, Maurizio Galimberti e Mario Sironi.

Un totale di 45.000 metri quadrati di superficie espositiva nei quali gli elementi riescono ad emergere in tutta la loro bellezza: pezzi di antiquariato (troumeau, porcellane, ebanisteria settecentesca), arredi, gioielli e oggetti vintage, autentici conversation pieces. Saranno 1.000 gli espositori presenti, a beneficio delle centinaia di buyer provenienti da Stati Uniti, Turchia, Francia, Germania, ma anche Danimarca, Norvegia, Russia e Argentina. Un richiamo giunto in questa edizione fino al Texas.

Forme d'arte esaltate in questa edizione dalle due mostre collaterali in programma: "Sole o accompagnate? L'opera fotografica come opera singola e come serie" è il titolo del percorso, realizzato grazie alla prestigiosa collaborazione di Fabio Castelli, ideatore di MIA Photo Fair.
"Il mio intento - afferma Fabio Castelli - è quello di offrire al pubblico di "Mercanteinfiera" uno sguardo diverso sulla fotografia al fine di sensibilizzarlo su questo mezzo espressivo. La mostra infatti vuole sottolineare la differenza tra la fruizione di un'immagine autoriale singola e la serie di cui fa parte in quanto rappresentativa di un progetto complesso. In tal senso intende anche offrire uno stimolo: quello della "fotografia anonima", cioè immagini di cui non si conosce l'autore ma alle quali può essere attribuito dall'acquirente un valore e un significato diverso da quello originale. Un mercato ancora inesplorato in Italia, ma che all'estero presenta già nuove forme, tendenze e prospettive".
Protagonisti assoluti della mostra, gli scatti della statunitense Nan Goldin, classe 1953, nota per una fotografia utilizzata come un "diario in pubblico" e del tedesco Ulrich Tillmann. Ma nel complesso sono 13 gli artisti in mostra con opere che provengono dalla collezione privata di Fabio Castelli.

Il secondo appuntamento collaterale di Mercanteinfiera è "Parma 360 on view", ovvero una serie di immagini, video e performance, che anticiperanno i temi portanti del Festival sull'arte creativa, in programma a Parma dal 2 aprile al 15 maggio, accogliendo negli spazi del polo fieristico le opere di artisti del calibro di Michelangelo Pistoletto, Vico Magistretti, Enrico Robusti, Paolo Ceribelli il visual artist C999 e Maurizio Galimberti. "Parma 360 on view" è realizzata in collaborazione con Federica Bianconi, Chiara Canali, Simona Manfredi e Camilla Mineo.

"Per la nostra rassegna di arte, che fino allo scorso anno aveva abbracciato con successo il terreno delle sperimentazioni, il 2016 sarà l'anno del cambiamento – afferma Ilaria Dazzi, Brand Manager di Mercanteinfiera -. Per Fiere di Parma aprirsi ai nuovi linguaggi non è frutto di una suggestione momentanea, bensì una strategia finalizzata a riposizionare Mercanteinfiera sulle scene internazionali, valorizzandone contenuti di antichità e modernità".

Significativa, in tal senso anche la scelta di ospitare, a cinquantacinque anni dalla morte, una mostra dedicata a Mario Sironi, pittore simbolo del Novecento italiano. L'esposizione è curata da Estemio Serri e Alan Serri per Edizioni Cinquantasei Bologna e Galleria d'arte Cinquantasei, che sarà allestita all'interno della sezione "ArtParma Fair".

I visitatori di Mercanteinfiera, presentando il biglietto di ingresso avranno accesso, ad un prezzo agevolato, all'Archivio-Museo CSAC ( www.csacparma.it ). Per i termini della promozione mercanteinfiera.it/area-stampa/comunicati-stampa.

Pubblicato in Cultura Parma

Il termine del giorno è "petaloso": un bambino di 10 anni, impegnato nel compito in classe conia questo nuovo termine. Approvato dall'Accademia della Crusca conquista tutti e si diffonde sul web. Impazza sui social al punto da essere primo fra gli hashtag twitter.

Parma, 24 febbraio 2016

Non si finisce mai di imparare e questa volta, a ricordare che spesso possono essere i più piccoli a insegnare qualcosa agli adulti è la parola "petaloso". Il nuovo vocabolo è infatti frutto della mente creativa e a quanto pare, alquanto logica, di un bambino di 10 anni. A raccontare la storia è la maestra Margherita Aurora, su Facebook, fiera del suo piccolo alunno. Matteo, infatti, che frequenta le scuole elementari di Copparo in provincia di Ferrara, ha dato libero sfogo alla fantasia e coniato questo nuovo termine per descrivere un fiore pieno di petali, durante un compito sugli aggettivi.

"Qualche settimana fa, durante un lavoro sugli aggettivi, un mio alunno ha scritto di un fiore che era "petaloso". La parola, benché inesistente, mi é piaciuta, così ho suggerito di inviarla all'Accademia della Crusca per una valutazione. Oggi abbiamo ricevuto la risposta, precisa ed esauriente. Per me vale come mille lezioni di italiano. Grazie al mio piccolo inventore Matteo." - si legge nel post su Facebook della maestra.

L'Accademia della Crusca ha risposto al piccolo Matteo che la parola composta da petalo + oso ovvero pieno di petali, quindi petaloso, è "bella e chiara" ma per entrare nel vocabolario "bisogna che non sia conosciuta solo da chi l'ha inventata ma la usino tante persone e tante persone la capiscano".

Oggi su tutti i social impazza questa nuova parola - prima fra gli hashtag di twitter - e non solo. Complice la delicatezza del racconto, la creatività e l'innocenza che solo un bambino possiede, ma anche la brillante intuizione di una maestra che ha saputo valorizzare il suo piccolo alunno. E se "quando una parola è sulla bocca di tutti (o di tanti)" - come conclude la celebre accademia fiorentina - allora "lo studioso la mette nel vocabolario", tanti complimenti a Matteo per la nuova parola e alla maestra per la brillante intuizione.

petaloso accademia della crusca scuola bambini parole risposta

Immagine tratta dalla pagina Facebook di Margherita Aurora

Pubblicato in Cronaca Emilia
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