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Editoriale: Lavoro, competitività e sicurezza - Lattiero caseari, settimana di calma apparente - Cereali e dintorni. mercati influenzati dal meteo e dal cambio. - A tutta elettricità - Cereali e dintorni. Il Super Euro.

SOMMARIO Anno 16 - n° 29 23 luglio 2017
1.1 editoriale
Lavoro, competitività e sicurezza
2.1 lattiero caseario
Lattiero caseari, settimana di calma apparente.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. mercati influenzati dal meteo e dal cambio.
4.1 energia A tutta elettricità
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Il Super Euro
6.1 assicurazioni Agrinsieme, polizze assicurative in diminuzione da tre anni
7.1 promozioni "vino" e partners
8.1 promozioni "birra" e partners

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 20170723-Cibus-29-23lug17-COP

 

Editoriale: Delitti in provincia - Lattiero caseari, settimana di calma apparente - Cereali e dintorni. Dati USDA fanno tremare- Ismea, scambi Italia-Giappone: nel I trimestre 2017 l'export agroalimentare cresce del 38%.


SOMMARIO Anno 16 - n° 28 16 luglio 2017
1.1 editoriale
Delitti in provincia
2.1 lattiero caseario
Lattiero caseari, settimana di calma apparente.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati in forte tensione
4.1 cereali Cereali e dintorni. Dati USDA fanno tremare i mercati
5.1 export agroalimentare Ismea, scambi Italia-Giappone: nel I trimestre 2017 l'export agroalimentare cresce del 38%
6.1 promozioni "vino" e partners
7.1 promozioni "birra" e partners

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 20170716-cibus-COP

Editoriale: Voglia di Golpe? - Rimbalzo per entrambi i formaggi - Cereali e dintorni: sorprese dall'USDA. - Cereali: diminuisce la produzione mondiale di frumento duro.-

SOMMARIO Anno 16 - n° 27 9 luglio 2017
1.1 editoriale
Voglia di Golpe?
2.1 lattiero caseario
Rimbalzo per entrambi i formaggi duri.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Sorprese dall'USDA
4.1 cereali -2,3% la produzione mondiale di frumento duro.
5.1 promozioni "vino" e partners
6.1 promozioni "birra" e partners

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 20170709-cibus-cop

Editoriale: Matteo "Attila" Renzi - Stazionari Parmigiano e Grana Padano- Cereali e dintorni. Continua l'ascesa del grano. - Emergenza acqua: il territorio di Parma si mobilita - Siccità Parma e Piacenza. Rainieri (Lega nord): aiuti immediati all'agricoltura in grave sofferenza - Farm Run - Ringrazia - Parmigiano Reggiano all'attacco negli USA -

SOMMARIO Anno 16 - n° 26 2 luglio 2017
1.1 editoriale
Matteo "Attila" Renzi
2.1 lattiero caseario
Stazionari Parmigiano e Grana Padano
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Continua l'ascesa del grano.
4.1 Cereali e siccità A sorpresa grano e orzo battono la siccità
4.2 Crisi idrica Emergenza acqua: il territorio di Parma si mobilita
5.2 siccità parma e piacenza Siccità Parma e Piacenza. Rainieri (Lega nord): aiuti immediati all'agricoltura in grave sofferenza
6.1 salumi e tutela Tre nuove DOP e IGP entrano in ISIT
6.2 finanziamenti fesr FESR: selezionati 954 progetti per 311 milioni
7.1 sport Farm Run - Ringrazia,
7.2 export "italian sounding" Parmigiano Reggiano all'attacco negli USA
8.1 export cooperazione - Fedagri e siccità
9.1 promozioni "vino" e partners
10.1 promozioni "birra" e partners

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 20170702-cibus-26-COP

 

Nuovo appuntamento con Giacomo Saver e la sua rubrica che ci porta a contatto con il mondo finanziario ed economico. Dopo aver parlato di come rapportarsi agli investimenti nei Paesi Emergenti, ecco un altro tema di grande attualità: i fondi obbligazionari.

Investire in fondi obbligazionari ti permetterà di ottenere una grande diversificazione. Ma attenzione ai costi e al rischio di oscillazione del valore della quota.

STORIA - Investire in fondi obbligazionari è diventato "di moda" dopo il 2007, anno in cui fallirono sia la meno nota banca Bear Stearns, sia il colosso Lehman Brothers.
In quell'occasione gli investitori più grandi e i risparmiatori più piccoli si resero conto del fatto che anche con le obbligazioni è possibile perdere denaro, nonostante fino a quel momento esse fossero considerate investimenti sicuri.

Ecco allora che l'investimento in fondi obbligazionari, in grado di frazionare il proprio capitale su decine, se non centinaia di titoli diversi, acquistò immediatamente il suo fascino. E frotte di risparmiatori dirottarono presto i loro soldi verso questi strumenti, confondendo l'acquisto diretto dei titoli con l'investimento in fondi, dimenticando del tutto l'aspetto costi.

IL LATO OSCURO DEI FONDI OBBLIGAZIONARI - I prodotti obbligazionari presentano due tipi diversi di criticità. Anzitutto i costi dei fondi incidono in modo negativo sul loro rendimento a lungo termine. Questo è vero per qualsiasi categoria di strumento finanziario, ma quando si tratta di obbligazioni, il cui rendimento è modesto e corroso dalla persistenza di tassi bassi, la cosa appare più evidente.

Costi elevati (di ingresso, gestione o uscita) deprimono il rendimento, finendo con l'"annacquare" i benefici offerti dalla grande diversificazione di portafoglio.

Per questa ragione è bene scegliere prodotti con costi ridotti ai minimi, meglio ancora se si tratta di fondi passivi senza commissioni di entrata o di uscita.

Un altro aspetto riguarda la maggiore volatilità che un fondo obbligazionario ha rispetto a un portafoglio di bond acquistato direttamente.
Mi spiego meglio...
La sensibilità del prezzo di un'obbligazione al variare dei tassi di interesse di mercato è strettamente collegata con la durata residua del titolo stesso.

Tanto più essa è lunga tanto maggiori saranno le fluttuazioni che la quotazione dell'obbligazione subirà in risposta a una variazione dei tassi di interesse.
Per regolamento i fondi obbligazionari non "permettono" ai loro titoli di avvicinarsi troppo alla scadenza, perché al di sotto di una prefissata vita residua i bond saranno venduti per essere sostituiti da obbligazioni con scadenza più lunga.

Questo fa sì che il semplice trascorrere del tempo impedisce al portafoglio del fondo una naturale riduzione della volatilità.

QUANDO CONVIENE SOTTOSCRIVERE I FONDI OBBLIGAZIONARI?

Investire in fondi obbligazionari è conveniente, a patto di scegliere i prodotti meno costosi, come abbiamo visto. Inoltre è opportuno optare per prodotti che investano in obbligazioni con durata media non troppo lunga, diciamo inferiore ai 5 – 7 anni, per lo meno in tempi "normali".
Qualora, invece, ci attendessimo un ribasso dei tassi di interesse, potremo tranquillamente scegliere fondi obbligazionari con durata dei portafogli sottostanti più elevata.

In questo modo beneficeremo dell'effetto "leva" derivante da un maggiore apprezzamento della quota in risposta ad una riduzione dei tassi di interesse.

Se decidessimo di investire al di fuori dalla zona euro dovremmo poi tenere in debita considerazione il fattore cambio.
I rendimenti dei fondi che investono in valute non euro, infatti, dipendono non solo dagli interessi pagati, ma anche dall'andamento del tasso di cambio tra euro e valuta straniera.

Una buona soluzione, in questo caso, potrebbe essere rappresentata dai fondi comuni hedged, che potranno essere inseriti all'interno di un portafoglio in abbinamento a prodotti tradizionali a cambio aperto.

MEGLIO LE OBBLIGAZIONI O I FONDI?

Su questo credo non ci siano dubbi. I fondi sono sempre da preferirsi all'investimento diretto in poche singole obbligazioni. Qualora un emittente andasse in default ed il portafoglio non fosse adeguatamente diversificato attraverso l'investimento simultaneo in centinaia di titoli differenti, l'obbligazionista si troverebbe in gravi difficoltà.

Inoltre molte obbligazioni particolarmente redditizie non sono disponibili per il comune investitore a causa del taglio minimo elevato (50.000 o addirittura 100.000 euro).
I fondi obbligazionari ci permettono di superare entrambi questi problemi.

In questa fase di mercato, in modo particolare, è bene privilegiare fondi che investono in obbligazioni con una durata non eccessivamente lunga, che costino poco e presentino una volatilità ridotta.

Pubblicato in Economia Emilia
Mercoledì, 28 Giugno 2017 14:02

Guida ai CFD, come e chi dovrebbe utilizzarli

Chi ha esplorato il mondo del trading online avrà probabilmente sentito parlare dei CFD. Investire in CFD continua ad essere una delle tendenze più allettanti per molti risparmiatori in cerca di investimenti con rendimenti sopra la media.

Il trading online si è affermato negli ultimi anni come una valida alternativa agli investimenti più tradizionali. Molti risparmiatori hanno trovato in questo strumento un metodo pratico per investire anche piccole somme senza doverle vincolare per lunghi periodi. I costi di gestione delle operazioni sono contenuti, non occorrono particolari conoscenze tecniche per poter operare in questo settore e i guadagni possono essere anche piuttosto consistenti o comunque più alti rispetto ad altre formule.

Grazie a queste caratteristiche e a una massiccia campagna di informazione promossa dalle piattaforme per il trading online, oggi investire i propri risparmi online è diventata una pratica comune per molti.

Fra gli strumenti proposti dalle piattaforme per il trading online, il CFD Trading è probabilmente il meno conosciuto. È una forma di investimento leggermente più complicata delle opzioni binarie classiche e presenta delle interessanti opportunità per i risparmiatori.

Non sono prodotti adatti a tutti i risparmiatori e le opportunità di guadagno offerte non dovrebbero far perdere di vista una variabile molto importante. La componente di rischio collegata ai CFD può essere elevata. Ne consegue quindi che prima di prendere in considerazione un investimento in CFD occorre conoscere questi strumenti e le tecniche di investimento che se utilizzate correttamente possono limitare la componente di rischio.

Definizione Di CFD

CFD è l'acronimo del termine inglese "Contract For Difference" o, tradotto in Italiano, "Contratto Per Differenza". Questa definizione è piuttosto esplicativa del meccanismo alla base di questi investimenti. I CFD generano guadagni basandosi sulla differenza tra il loro prezzo all'inizio dell'investimento e lo stesso prezzo nel momento in cui il contratto si conclude.

L'investitore può giocare al rialzo o al ribasso sulla quotazione. Nel caso che la previsione si riveli corretta, la differenza del prezzo del CFD al momento della sottoscrizione e il suo prezzo finale determinerà l'ammontare del guadagno per l'investitore. Nel caso la previsione non risultasse corretta, la stessa differenza di prezzo determinerà invece l'ammontare della perdita per il risparmiatore.

Come viene stabilita la quotazione dei CFD? Il loro valore dipende esclusivamente da un asset finanziario sottostante a cui sono collegati. Infatti i CFD rientrano tra i prodotti finanziari derivati che non hanno un loro valore intrinseco. Un CFD collegato a un titolo azionario, ad esempio, avrà un valore che sarà determinato dalla quotazione di quel specifico titolo azionario sui mercati ufficiali. Quindi chi investe in CFD non comprerà il titolo azionario stesso ma un contratto collegato alla quotazione ufficiale di quel titolo.

I CFD possono essere collegati a diversi prodotti finanziari come ad esempio titoli azionari, valute, indici di borsa, materie prime, ETF o anche valute virtuali come il Bitcoin.

Come Investire In CFD

I CFD devono la loro popolarità ad alcune caratteristiche che li rendono particolarmente appetibili per molti investitori.

In primo luogo si deve rilevare l'entità delle somme necessarie per investire in CFD. Anche poche decine di Euro possono essere sufficienti per poter fare le prime operazioni. Questo è un aspetto molto importante specialmente per i piccoli risparmiatori. Investire direttamente in azioni, materie prime, valute o altri asset a cui i CFD sono collegati è proibitivo per molti investitori. Sono investimenti che richiedono capitali iniziali spesso abbastanza elevati e una buona conoscenza dei complicati meccanismi che regolano i mercati su cui questi asset vengono scambiati.

Grazie ai CFD, il risparmiatore si può permettere di trarre vantaggio da quali stessi mercati utilizzando però somme notevolmente più contenute. Inoltre, all'investitore non è richiesto di conoscere le tecnicità dei mercati ufficiali. Deve semplicemente conoscere i meccanismi dei CFD che sono abbastanza semplici.

Lo strumento più importante che l'investitore ha in mano e che determina in ultima analisi quanto redditizio o rischioso sarà il suo investimento è la leva finanziaria. Questa leva finanziaria è la vera protagonista dei CFD ed imparare ad utilizzarla in maniera accorta è fondamentale per l'investitore.

La leva finanziaria funge da moltiplicatore. Ad esempio, una leva 1:200 significa che ogni Euro investito corrisponderà a €200. Un investitore che entra su un CFD con un capitale iniziale di €100 potrà quindi investire su un determinato asset per un valore pari a €20.000. Quindi anche piccole somme mettono in condizione il risparmiatore di entrare in investimenti piuttosto importanti ed è proprio grazie a questo meccanismo che i guadagni generati dai CFD possono essere molto consistenti. Allo stesso tempo, però, la stessa leva finanziaria agisce anche sulle perdite nel caso l'investimento risultasse sbagliato. È evidente quindi che i CFD possono essere molto rischiosi se non utilizzati con assennatezza.

Occorre comunque rilevare che all'investitore viene data la possibilità di scegliere la leva finanziaria con cui operare. È generalmente consigliato cominciare a operare con i CFD utilizzando delle leve molto basse cosi da contenere le eventuali perdite. Anche i guadagni saranno inferiori ma si avrà però la possibilità di acquisire esperienza senza esporsi a rischi elevati. Una volta che l'investitore ha acquisito dimestichezza potrà decidere se passare a delle leve più alte aumentando le proprie possibilità di guadagno. Anche in questo caso, il buon senso dovrebbe sempre spingere l'investitore a non assumersi mai rischi più alti di quelli che è in grado di sopportare senza mettere a repentaglio il proprio capitale.

Chi Dovrebbe Investire In CFD

Data la componente di rischio a cui sono soggetti, i CFD non sono adatti a tutti i risparmiatori.

La loro gestione è più complessa rispetto alle opzioni binarie classiche. Quindi chi si avvicina ai CFD dovrebbe essere un utente che ha una buona esperienza in ambito finanziario o che è disposto ad investire sulla propria formazione. In particolar modo occorre capire a fondo il meccanismo della leva finanziaria e come utilizzarla correttamente per incrementare le proprie possibilità di guadagno e limitare i rischi allo stesso tempo.

I CFD sono strumenti adatti agli investitori più intraprendenti e che hanno una politica di investimento in cui viene prevista una componente di rischio. Non sono invece adatti a chi cerca nel trading online una fonte di guadagno mensile extra ma senza mettere a repentaglio il proprio patrimonio.

Ogni investitore deve essere in grado di valutare tutti questi fattori nella loro interezza e operare delle scelte che siano in linea con le proprie politiche di investimento e le proprie possibilità economiche. Se utilizzati correttamente, i CFD sono dei prodotti con un'importante componete di rischio ma che offrono delle possibilità di guadagno certamente interessanti.

Pubblicato in Economia Emilia

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 16 - n° 25 25 giugno 2017 -
Editoriale: Ciao bella ciao! Latte spot, dalle stalle alle stelle. - Cereali e dintorni. Cresce il grano. - Strepitosa Farm Run. - Ismea, ortofrutta: primo comparto dell'export agroalimentare-
SOMMARIO
Anno 16 - n° 25 25 giugno 2017
1.1 editoriale
Ciao bella ciao!
2.1 lattiero caseario
Latte spot, dalle stalle alle stelle.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Cresce il grano.
4.1 eventi Farm Run: Un successo da incorniciare.
5.1 export Ismea, ortofrutta: primo comparto dell'export agroalimentare-
6.1 promozioni "vino" e partners
7.1 promozioni "birra" e partners

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 20170625-cibus-25-25giu17-COP

 

Domenica, 25 Giugno 2017 12:20

Ciao bella ciao!

Imprese e intelligenze se ne vanno dal Bel Paese alla ricerca di lavoro, stabilità e sicurezza. Qui non ci resta che attendere la legge elettorale e nuove batoste.

di Lamberto Colla Parma 25 giugno 2017
Se l'economia occidentale ha ormai recuperato gli indicatori che erano nel 2008. l'Italia rimane saldamente ancorata alla crisi. Non è certamente un PIL in leggera ripresa, a cavallo dell'1%, capace di lasciare intravedere una rapida uscita dalle sabbie mobili in cui l'Italia si è ritrovata dal 2008.

Dall'inizio della crisi ben il 10% del PIL nazionale è andato disperso e il traguardo del pareggio, a forza di 1 punto percentuale all'anno, è molto lontano, almeno vent'anni, stando così le cose.
Ma purtroppo le cose non resteranno così, gli indicatori di un efficace rinnovamento nella società e nell'economia nazionale sono ben difficili da intercettare.

Più facile invece leggere di imprese che trasferiscono le sedi all'estero, di manovre finanziarie imminenti che andranno a toccare pesantemente il portafoglio di privati e imprese , anche in forza della rinnovata e rafforzata "Equitalia", e l'apertura di una nuova campagna acquisti dei gioielli di famiglia (ENI, Poste ecc...) da parte di grandi gruppi stranieri. Già perché con la scusa del debito pubblico troppo elevato, la UE sta insistendo sulla necessità di procedere con altre privatizzazioni.

Tasse, privatizzazioni e prelievi forzati dai conti correnti, sono i prossimi impegni ai quali i governi nazionali saranno chiamati a realizzare.
E' questo uno dei motivi che stanno alla base dell'impegno parlamentare sulla questione della legge elettorale. In ballo ci stanno i numeri per una assoluta governabilità del Paese, alla stregua della Francia di Macron, il Lider Maximo transalpino.

Un Parlamento che possa quindi esprimere sicurezza a un Governo che nel corso della nuova legislatura possa ultimare il progetto di colonizzazione del Bel Paese.
Intanto, chi può e ha il coraggio di farlo, se ne va. Dal 2008 a oggi sono oltre 800.000 i cittadini che hanno abbandonato la penisola. 509.000, per lo più giovani e laureati, hanno varcato il confine per cercare occupazione, stabilità e sicurezza, e quasi 300.000 gli stranieri (est europa) che invece hanno fatto rientro nei loro paesi d'origine una volta appurato che qui non è l'America dei nostri nonni. Ma, come ha registrato l'Osservatorio statistico dei Consulenti del lavoro, il flusso migratorio si è accentuato anche all'interno dell'Italia con 380.000 persone che dal sud si sono trasferite nelle regioni del centro-nord.

Purtroppo l'Italia rimarrà schiacciata a terra sino a quando non avranno depredato tutto il nostro patrimonio, privato e pubblico, e allora le catene verranno tagliate e si "liberalizzeranno" altri sacrifici per fare tornare il Paese prospero, grazie alla forza e capacità degli italiani di riciclarsi e risparmiare, per poi chissà aprire una nuova stagione della favoletta del debito pubblico e della necessità di manovre a base di lacrime e sangue.
Quel giorno non ci saremo, per ora ci basti vivere l'attualità e berci le balle che, nemmeno tanto abilmente ci raccontano. Tanto ormai siamo nell'oblio generale e tutto ci fanno credere, distratti come siamo da trasmissioni televisive demenziali e anestetizzanti, soggiogati dai selfie e educati dai social nessuno, o quasi, è in grado di guardare in faccia la realtà e dare ordine alle priorità.

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Pubblicato in Politica Emilia

Giovedì 22 Giugno alle ore 18:00 presso il megastore La Feltrinelli di Parma in strada Farina n°17, nell'ambito della programmazione "Blog Digitale" (progetto formativo dell'agenzia parmigiana Imprenditore Online), sarà presentato il libro "EMAIL MARKETING acquisisci clienti e aumenta le tue vendite" (Flaccovio Editore) di Guglielmo Arrigoni.

Guglielmo Arrigoni, docente in Email Marketing e Lead Generation per InnovNess Sagl, Studio Samo, Talent Garden, DoLab School e altre Academy, dialogherà con Ferdinando Vighi (Imprenditore Online – Blog Digitale) sui contenuti del proprio libro e nello specifico, fornirà preziose informazioni su come trasformare i potenziali clienti in clienti pronti all'acquisto, e aumentare così le vendite e i proditti.

emailmarketingLibro.jpeg

Un evento rivolto a Imprenditori, aziende e a tutti coloro che desiderano capire meglio come sfruttare appieno le enormi opportunità commerciali offerte dall'email marketing e da tutto il mercato "digitale".

"L'email è a tutti gli effetti uno strumento di vendita. Ed è il più importante strumento di vendita che abbiamo. Guglielmo Arrigoni ha creato una specie di galateo in cui ti spiega passo passo come sfruttare al meglio l'email marketing per il tuo business. Questa è la sua teoria applicata sul campo, che oggi è diventata a tutti gli effetti pratica."

L'evento sarà anche trasmesso in diretta Live Streaming sulla pagina FB @BlogDigitale facebook.com/BlogDigitale.

Pubblicato in Comunicati Lavoro Emilia

La cooperativa logistica La Giovane inaugura 35.000 mq di nuovi magazzini e lancia un percorso di internazionalizzazione che punta al mercato USA. Tra gli ospiti il Presidente di Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini

Gainago Torrile, Parma - venerdì 16 giugno 2017 -

20170616-Min-Poletti-video-IMG 5610"E' un punto di partenza", dichiara con orgoglio Ginetto Donati, presidente de "La Giovane" illustrando i nuovi magazzini di logistica di Gainago, e "a settembre molto probabilmente apriremo - continua il Presidente - inaugureremo a Chicago "la Giovane USA" per la gestione logistica dei brand dei nostri partner".
L'inaugurazione di nuovi stabilimenti, soprattutto in tempo di crisi, è un evento di notevole importanza al quale in molti hanno inteso partecipare tra i quali lo stesso Governatore della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, forte del fatto che, per il secondo anno consecutivo, il territorio emiliano romagnolo si colloca ai vertici nazionali in termini di crescita e di occupazione con l'obiettivo, entro breve tempo, di tornare alla piena occupazione, ovvero almeno al quel 3,5% che era prima della grande crisi economica. Era previsto anche la presenza del Ministro del Lavoro Poletti che trattenuto da impegni governativi ha però inteso mandare un video di saluti e auguri per la nuova intrapresa della cooperativa parmigiana.

La cooperativa La Giovane, infatti, è una realtà unica tra le cooperative italiane per quanto riguarda la gestione logistica di merci presso i magazzini dei committenti e presso quelli di sua proprietà, ha inaugurato 35.000 mq di nuovi magazzini destinati alle nuove esigenze della committenza, in particolare quelle legate al mercato dell'e-commerce ed al settore del vetro grazie alla partnership consolidata con l'azienda di Parma Bormioli Luigi s.p.a. per la quale la cooperativa gestisce la logistica di tutto il reparto casalingo.

Dal 1973, anno di nascita dell'azienda, la crescita de La Giovane è stata costante e continua ed il 2016 ha rappresentato un anno particolarmente importante e significativo in termini economici e di crescita occupazionale. Il fatturato si è chiuso con un incremento del +12% rispetto al 2015 ed anche i numeri relativi all'occupazione sono positivi: dal 2008 al 2016, infatti, il personale impegnato è quasi raddoppiato e oggi La Giovane investe in 1.000 figure professionali di cui oltre il 40% sono donne.

Non solo presente ma anche futuro. I nuovi magazzini testimoniano lo sviluppo e l'innovazione de La Giovane che guarda al futuro prefissandosi nuovi importanti traguardi da raggiungere, il mercato degli U.S.A., e da consolidare come l'e-commerce, settore chiave per il futuro della cooperativa. Oggi per l'azienda l'e-commerce significa: 50 persone occupate, 4.500 ordini al giorno, 2 milioni di euro di fatturato e la concreta possibilità di rivolgere l'attenzione oltre-oceano, in particolare al mercato statunitense. Le nuove strutture sono inoltre dotate di attrezzature innovative come scaffalature fisse con 50.000 posti pallet, un magazzino compattabile da 10.000 posti pallet, una linea di imballo pick to light con pesatura e rilevazione volumetrica dei colli e reparto per confezionamento e riscelta.

«Per la Giovane questo traguardo è molto importante e significativo. - Racconta Ginetto Donati, Presidente e Responsabile de La Giovane dal 1996 - Oggi guardando al passato possiamo ritenerci molto soddisfatti del percorso realizzato e dei risultati conseguiti che sono frutto del solido lavoro e della forza dei valori della cooperazione da sempre alla base della nostra azienda. I nuovi magazzini di 35.000 mq confermano lo sviluppo e la forza dell'azienda che guarda agli obiettivi futuri, come al nuovo mercato degli U.S.A., con orgoglio e maggiore consapevolezza. Voglio ringraziare tutti quanti, dal Vice Presidente Danilo Adorni a tutti i nostri impiegati e soci per aver contribuito alla crescita de La Giovane diventata nel tempo non solo eccellenza del nostro territorio ma anche importante realtà nazionale».

20170616-Taglio-Nastro1-IMG 5576Dopo il taglio del nastro sono stati presentati i nuovi spazi ed i prossimi obiettivi dell'azienda.
Insieme al Presidente di Regione Emila Romagna - Stefano Bonaccini, sono intervenuti il Presidente dell'Unione Parmense degli Industriali - Alberto Figna, il Presidente di Legacoop Emilia Ovest - Andrea Volta, il Presidente Regionale Legacoop - Giovanni Monti, il Sindaco del Comune di Torrile - Alessandro Fadda ed il Presidente dell'azienda Bormioli Luigi s.p.a. - Alberto Bormioli.

Di seguito le dichiarazioni degli ospiti presenti:

Stefano Bonaccini - Presidente di Regione Emilia Romagna: «Penso che oggi sia una giornata importante: l'Emilia Romagna sta andando nella direzione corretta, come pensavo e dissi due anni fa. Sono due anni che la regione è la regione che cresce di più in Italia superando la Lombardia. L'Emilia Romagna è diventata la locomotiva del paese. Abbiamo raggiunto il Trentino per quanto riguarda i dati di occupazione, siamo anche i primi per l'occupazione femminile ed il tasso di disoccupazione è sceso di oltre il 2% nel giro di due anni. Si è riusciti come regione a diventare una delle aree più ricche d'Europa, non solo in termini economici ma anche di qualità della vita. Abbiamo bisogno di aggregazione come dimostra La Giovane che oggi inaugura qualcosa di davvero importante perché ha saputo internazionalizzarsi ed innovarsi, ha saputo interpretare il bisogno di cambiamento come dimostra il settore dell'e-commerce. Se l'Emilia Romagna vuole competere con altre zone d'Europa deve continuare a credere in aziende come questa, bisogna sapere cambiare e stare al passo con i tempi. Non può esserci impresa che non punti sulla ricerca, l'innovazione e i saperi».

Alberto Figna - Presidente dell'Unione Parmense degli Industriali: «La Giovane si è fatta interprete di una nuova visione della logistica, sempre più orientata alla specializzazione, all'innovazione e all'e-commerce. Ciò è avvenuto grazie alla sua capacità di capire le evoluzioni del contesto industriale e di dare risposta alle nuove esigenze di servizio, una capacità che le ha consentito un vero cambio di passo e la proietta oggi verso il futuro».

Andrea Volta - Presidente Legacoop Emilia Ovest: «Questo traguardo perseguito con ammirevole lungimiranza da La Giovane inorgoglisce tutto il movimento cooperativo del nostro territorio. Nel mezzo di questa lunga congiuntura difficile, esempi di innovazione e crescita come quello di cui è protagonista la nostra storica cooperativa ci fa guardare avanti con più ottimismo e ci sprona ad essere sempre uniti nello spirito che ci contraddistingue. L'impegno, la vision, lo spirito cooperativo sono punti di forza che fanno di La Giovane una grande realtà».

Giovanni Monti - Presidente di Legacoop Emilia-Romagna: «In oltre 40 anni di attività la cooperativa La Giovane è cresciuta costantemente mantenendo al centro della sua missione il benessere del territorio, delle comunità dove opera e dei soci. Investendo in innovazione ha garantito sviluppo, investimenti sul territorio, sicurezza del lavoro e nel lavoro: un esempio importante per tutto il movimento cooperativo».

Alessandro Fadda - Sindaco del Comune di Torrile: «A Torrile l'Amministrazione e gli uffici lavorano per le aziende perché la mentalità che abbiamo portato è quella di essere tutti dalla stessa parte, la parte di chi vuole far rinascere e crescere il mercato. In tre anni sono ripartite diverse realtà produttive sul nostro territorio ed altre si stanno ampliano. Lavorare con noi significa avere una tempistica certa che riesce ad aiutare le imprese a programmare i propri investimenti»

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Pubblicato in Economia Parma
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