Sgozzano 21 egiziani e ne versano il sangue nel mare, bruciano vivi 45 iracheni e rapiscono 35 cristiani il cui destino sarà lo sgozzamento o l'inferno. La Merkel e Hollande candidati a negoziare la resa dell'Isis in Libia.
di Lamberto Colla - Parma, 22 febbraio 2015 -
Sogno o son desto? Con l'ultima dichiarazione dell'ONU che sollecita una azione diplomatica per la Libia un brivido di terrore mi sale dai piedi alla testa. Gli hooligan dell'Isis hanno lanciato l'ennesimo attacco mediatico, che pare una promessa, con l'hashtag su twitter #stiamo arrivando a Roma (#We_ Are_Coming_O_Rome) e l'occidente è pronto a opporre resistenza con una efficace azione diplomatica.
La Giordania e l'Egitto entro le 24 ore successive all'uccisione dei propri connazionali, senza ma e senza se, hanno scagliato i loro aerei sopra le postazioni del Califfato e l'occidente, Italia compresa, opta per una azione diplomatica!
Peraltro non sarà imminente la trasferta libica del team di negoziatori "Pacifix-chic". Gran bagarre all'interno del palazzo di vetro, si stanno già tutti accapigliando per ottenere un posto nella delegazione diplomatica che farà viaggio a Tripoli. I commessi dell'ONU hanno già ricevuto ordine di mettere in pre allarme i sarti che dovranno confezionare le tute arancioni a misura per ciascun componente della delegazione. Non potranno sfigurare quando avranno l'onore della visìbilità. Davanti alle telecamere dell'Isis dovranno mantenere una certa immagine anche una volta inginocchiati con il coltello alla gola. La forma è sostanza, o forse no?
Il nostro inviato da New York ci sta riportando indiscrezioni circa feroci accapigliamenti tra i rappresentanti di tutti i paesi per fare parte della delegazione. E sino a quando l'elenco non sarà deciso non si potranno trasmettere le misure al sarto per confezionare le splendide tute arancioni di rappresentanza.
Speriamo che nel frattempo le bandiere nere con il motto coranico non arrivino a fare i danni che fecero gli hooligans olandesi lo scorso giovedi.
In tutto questo stupisce che la coppia Merkel - Holande non sia partita in avanscoperta a risolvere, da soli, la questione come fecero con Putin.
Ma sorprende anche di non vedere sui cieli libici (ma anche sui cieli di qualche isoletta italiana - leggi Ustica) i Mig francesi sempre pronti a partire e colpire per un interesse (inter)nazionale come per primi partirono insieme ai britannici, 4 anni fa, per "liberare" la Libia da Gheddafi e dalle aziende petrolifere italiane.
No, oggi sui cieli della Libia non vola niente e nessuno almeno per ora.
Potrebbe essere che, tra non molto, possano arrivare nuovi armati clandestini da terra e gli scud dell'arsenale di Gheddafi, sulla nostra terra e sulla nostra testa.
Forse i primi cento missili non arriveranno a bersaglio ma presto o tardi anche gli uomini dell'Isis impareranno a usare l'armamento missilistico a medio raggio. Forse ancora prima che le loro cellule dormienti in Italia vengano attivate per agire con la popolazione già in panico.
Il Corano, se questa volta arriverà in Italia, non sarà donato alle 100 ragazze spontaneamente offerte a fare visita a Gheddafi, ma verrà imposto con lama e fuoco con buona pace dei nostri pacifisti radical chic che magari, nel frattempo, si saranno ricongiunti con i loro soldi depositati in svizzera.