Sabato, 16 Dicembre 2023 07:09

Francesco: nel nome del Padre del Figlio e del bergoglionismo In evidenza

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Papa Francesco e il suo bergoglionismo hanno iniziato a dprovocare una sensazione di dissenso da parte dei fedeli, nei confronti del suo essere pastore Vicario di Cristo.

Di Andrea Caldart Cagliari, 16 dicembre 2023 (Quotidianoweb.it) - Oggi percepiamo una Chiesa che si adegua in modo eccessivo alle “deviazioni” contemporanee, perdendo di vista la sua missione salvifica a favore di un ruolo più centrato sull'etica che sulla gestione pastorale.

Un cambiamento significativo, considerando che il Magistero cattolico è tradizionalmente radicato in dottrine ed insegnamenti che spesso riflettono valori morali ed etici stabiliti da lunga data.

Un Papa con posizioni ultra-progressive, aperto a una visione più inclusiva e orientata verso il cambiamento sociale, indirizzato verso le tematiche dell’Agenda 2030 cercando di convogliarle nel Magistero cattolico, stravolge in qual modo i principi morali e sociali presenti nella dottrina cristiana.

La Chiesa cattolica è caratterizzata da una lunga storia di continuità e tradizione, e i cambiamenti significativi richiedono una considerazione attenta delle implicazioni teologiche, morali e sociali.

Quello che emerge invece è il prevalere prepotente del bergoglionismo, che influenza le interpretazioni della dottrina con le prospettive volute da Papa Bergoglio.

Quello che oggi viene chiamato l’evoluzione progressista come, ad esempio, l’educazione alla teoria gender e alla dottrina LGBTQ+, le istanze del psicoambientalismo o quelle dell’immigrazionismo incontrollato, per non parlare dell’accettazione di sodomiti e transessuali nel ruolo di padrini e testimoni di nozze, sono situazioni tutte sposate da Papa Francesco e chi, all’interno della sua Chiesa progressista non le accetta, viene allontanato.

Parliamo, ad esempio, del Vescovo della diocesi di Tyler in Texas, Joseph Strickland uno dei più grandi critici della dottrina di Papa Francesco, o anche del Cardinale Burke che dal 1 dicembre non riceve più il suo stipendio.

Da un lato, c'è l'importanza di preservare la verità della dottrina e degli insegnamenti religiosi, mentre dall'altro, c'è l'invito a praticare una modernizzazione della Chiesa, stringendo alleanze improvvide anche a costo di compromettere i suoi principi fondamentali nel tentativo di affrontare le questioni contemporanee.

È indubbio che ci sono cambiamenti significativi ed anche pericolosi nello status generale della natura della Chiesa, e allo stesso tempo, non vi è un dibattito e discernimento all'interno della stessa, grazie alla complicità del silenzio di Vescovi e Cardinali.

Siamo forse alle soglie di una corruzione morale ed ecclesiale che coinvolge un peculato spirituale nello stravolgimento del Magistero cattolico.

Forse sta iniziando a manifestarsi più un privato Jorge Bergoglio che un Papa Francesco perché, questo “cattolicesimo da libera dottrina" assomiglia più ad una Chiesa del mercato delle idee in un’economia di libero mercato.

Siamo di fronte ad una trasformazione social-religiosa da “Grande Reset” preoccupante, con cambiamenti che sono indirizzati ad influenzare l'identità individuale, compresi appunto gli aspetti spirituali e religiosi.

Questo potrebbe includere la promozione di nuovi valori, prospettive o modelli di comportamento che possono sfidare le concezioni tradizionali e non ci resta che farci il segno della Croce, ma nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

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