Giovedì, 16 Marzo 2023 05:53

Un drone americano colpito dall’Esercito russo sul Mar Nero. In evidenza

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L’Ambasciatore russo a Washington Anatoly Antonov “Non vogliamo uno scontro tra Stati Uniti e Russia

Di Flavia De Michetti Roma, 15 marzo 2023 (Quotidianoweb.it) - Ieri, un aereo da combattimento russo Su-27 ha intercettato e colpito un drone Reaper americano sopra il Mar Nero, area strettamente monitorata dalla NATO dall'inizio della guerra in Ucraina. Un atto descritto come "sconsiderato" dalla Casa Bianca.

L'Esercito russo ha, in effetti, ammesso che due suoi caccia hanno intercettato un drone americano sul Mar Nero, ma ha assicurato anche di non averlo colpito né di averlo fatto cadere, contrariamente a quanto si afferma.

“A seguito di una brutale manovra, il drone MQ-9 ha iniziato un volo incontrollato con perdita di quota e ha colpito la superficie dell'acquaI combattenti russi non hanno usato i loro armamenti, non sono entrati in contatto con il drone e sono tornati sani e salvi alla loro base”, queste le parole del Ministero della Difesa russo, il quale ha aggiunto che “L'aereo stava volando con i transponder spenti, violando la zona del regime provvisorio di utilizzo dello spazio aereo, istituito per lo svolgimento dell'operazione militare speciale in Ucraina, che ha portato alla sua intercettazione”.

In seguito a questo incidente, gli Stati Uniti hanno subito convocato l'Ambasciatore russo Anatoly Antonov a Washington, presso il Dipartimento di Stato, per esprimere la loro "forte disapprovazione"

Di fronte alla stampa, il portavoce del Dipartimento di Stato, Ned Price, parlando ancora una volta di “chiara violazione del Diritto internazionale”, ha spiegato che anche l'Ambasciatore statunitense a Mosca ha riportato le proteste di Washington in un messaggio al Ministero degli Esteri russo.

Il Generale James Hecker, Comandante delle Forze aeree americane in Europa, in un comunicato stampa ha dichiarato che "Il nostro drone MQ-9 stava svolgendo operazioni di routine nello spazio aereo internazionale, quando è stato intercettato e colpito da un aereo russo, provocando lo schianto e la perdita dell'MQ-9. Questo è un atto pericoloso e poco professionale da parte dei Russi”.

“I droni statunitensi e alleati continueranno a operare nello spazio aereo internazionale – ha aggiunto l’Esercito americano – Gli atti aggressivi degli equipaggi russi potrebbero portare a calcoli errati e a un'escalation involontaria”.

Che cos’è il drone Reaper?

Il drone Reaper viene prodotto dall'azienda americana General Atomics ed è un velivolo a pilotaggio remoto di tipo MALE (Medium Altitude Long Endurance - media quota lunga resistenza), dotato di sensori di bordo all'avanguardia (sfera optronica e radar) per effettuare operazioni di sorveglianza a velocità di crociera 335 km/h. 

Con un'apertura alare di 20 metri, ha un'autonomia di oltre 24 ore di volo. 

Può, inoltre, trasportare diversi tipi di armamento, quali bombe guidate laser e/o GPS (GBU) o missili Hellfire. 

Il suo equipaggio di terra è composto da quattro persone. Oltre agli Stati Uniti, diversi eserciti europei li hanno nella loro flotta, inclusi inglesi, italiani, francesi e spagnoli.

L'incidente di ieri sembra aver avuto luogo nello spazio aereo al largo di Odessa, secondo l'US Naval Institute. Invece, secondo il sito web Flightradar24, che offre servizi di tracciamento di voli in tempo reale, un aereo da ricognizione marittima P-8A Poseidon stava volando al largo delle coste della Romania dopo essere decollato dalla base aerea di Sigonella (Italia).

Secondo il Ministero della Difesa russo, l'esistenza di questa zona aerea istituita per le operazioni militari russe è stata “comunicata a tutti gli utenti dello spazio aereo internazionale ed è stata pubblicata secondo gli standard internazionali” e afferma, inoltre, che “il drone è stato rilevato nella zona della penisola di Crimea, avanzando in direzione dei confini della Federazione Russa”.

John Kirby, portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, intanto, ha denunciato l’accaduto come un “atto sconsiderato” da parte dei Russi, osservando che in passato si erano già verificate intercettazioni di droni americani da parte di aerei russi, ma che questo incidente è stato "unico", poiché ha portato alla perdita del MQ-9A "Reaper", letteralmente “mietitore”.

Tuttavia, la Russia sembra non volere il confronto con gli Stati Uniti, secondo le parole dell'Ambasciatore russo, il quale ha riferito all'Assistente del Segretario di Stato americano Karen Donfried: “Preferiamo non creare una situazione in cui potremmo affrontare scontri o incidenti non intenzionali tra la Federazione Russa e gli Stati Uniti “.

Anatoly Antonov ha aggiunto che “Mosca aveva avvertito che lo spazio aereo in cui si è verificato l'incidente è stato identificato come zona di operazioni militari speciali. Abbiamo avvertito di non entrare. Come avrebbero reagito gli Stati Uniti se un drone russo si fosse avvicinato a New York o San Francisco?”.

Non convinto e con una punta di sarcasmo, Kirby ha risposto: “Penso che tutti, dopo un anno, dovrebbero prendere le dichiarazioni russe su ciò che stanno facendo in Ucraina e nei dintorni con le pinze. Ovviamente non vogliamo vedere questa guerra intensificarsi oltre ciò che ha già fatto al popolo ucraino".

Infine, l’Ambasciatore russo ha ricordato: “Siamo favorevoli all'instaurazione di relazioni pragmatiche nell'interesse dei popoli russo e americano e, per quanto ci riguarda, non vogliamo uno scontro tra i due Paesi”.

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