Giovedì, 15 Settembre 2022 06:10

Il buio in un click In evidenza

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Una nuova umiliazione o, meglio dire sottomissione, è in arrivo e forse, è giusto chiamarla con il suo vero nome: Lockdown energetico.

Di Andrea Caldart Cagliari, 14 settembre 2022 (Quotidianoweb.it) - In questi ultimi due anni ai più, la storia non deve aver insegnato molto se non ricordano che, con un click, gli è stato impedito di salire su di un bus, un treno, un aereo, entrare in ospedale, andare al ristorante o prendere un caffè al bar.

Al contrario invece, sfoggiando il classico “selfie del babbeo” davanti al QRcode del green pass, gli è parso come un appagamento sereno del dovere del “bravo cittadino” che, pagando le sue tasse, si fa privare delle libertà individuali, appunto con un click da remoto.

E se ora con un click spegnessero il suo bancomat, il suo conto corrente o peggio ancora la corrente di casa, sfoggerà ancora quel sorrisetto?

Ebbene non siamo in un videogioco della Nintendo, ma nella realtà dove, complice la stampa di “regime”, si sta cercando di far apparire addirittura “vantaggiose” le nuove misure imposte da Bruxelles per la limitazione dell’utilizzo della corrente elettrica.

Se vogliamo, abbiamo tutti gli ingredienti per capire la condizione in cui governi non eletti, condotti da tecnocrati, ci hanno portato prima, la follia di una pandemia della quale ormai la verità sul fatto che, “andrà tutto bene”, sta venendo fuori e, ora la pazzia di una guerra, senza chiedere cosa davvero volessero gli italiani.

Tutto ormai passa per la stampa mainstream quasi sia essa diventata l’organo democratico al quale ci si debba conformare, nel tentativo di toglierci la consapevolezza del pensare.

Si sta facendo qualcosa di devastante per la nostra economia e, di conseguenza, per noi stessi.

Secondo una recentissima ricerca curata da Demoskopika la guerra in Ucraina: “ha generato una perdita di valore aggiunto pari a 16,3 miliardi di euro” all’economia italiana.

Chi è fortemente colpito, sono le aziende medio piccole che rappresentano la maggior parte del PIL di questo Paese e le loro famiglie, lavoratori diretti e indiretti a cui, le “sagge” politiche dei “migliori”, hanno decimato il potere d’acquisto, dovuto all’innalzamento dell’inflazione e alla speculazione energetica.

Questa politica ha così definitivamente stroncato i margini operativi di queste imprese che, con un click, chiuderanno, fallendo.

Ma cosa accadrà all’economia italiana nei prossimi mesi?

Di Divino Otelma ce ne è uno solo ed essere veggenti non è una nostra competenza, ma possiamo dire che verranno a galla tutti i fallimenti dei bonus governativi, delle speculazioni con i nomi degli speculatori e tutto il lassismo del conformismo in cui una massa si è lasciata fagocitare.

Tutto questo era forse “imprevedibile”?

Purtroppo no, perché i segnali c’erano già da molto tempo, scritti nero su bianco con il titolo: “Distruzione Creativa”, un rapporto compilato con la super visone di un altro “divino”, Mario Draghi.

Un testo esplicito sulla distruzione della piccola e media impresa privata e della società come oggi la conosciamo e, che in un passaggio, che sembra un delirio, dice che: “E’ compito delle istituzioni politiche e quindi degli Stati, attuare una distruzione creativa del sistema economico per permettere al settore Corporate la ricostruzione”.

Il lockdown energetico, così come pensato dalla UE, porterà ad un’altra voluta “solitudine telematica” bramata dall’imperialismo del modello unico del consumo, disconnesso dalla realtà sociale.

Gli eventi li conoscevamo e chinare la testa su di essi non era la scelta più conformista, anzi è stato proprio l’inizio per far scattare lo switchare di un click.

Link Utili

https://demoskopika.it/wp-content/uploads/2022/09/CS-Impatto-guerra-UCRAINA.pdf