Infatti, scorrendo le pagine Facebook ci si può imbattere in frasi e commenti omofobi, retrogradi che non fanno altro che alimentare odio e disprezzo nei confronti del popolo omobitransessuale.
Espressioni assurde come “bisogna preoccuparsi dei bambini” o “gli omosessuali erano nelle liste elettorali maschili o femminili?” o “d’ora in poi bisogna proteggersi il fondoschiena” non fanno altro che mostrare la cattiveria e l’ignoranza di talune persone che sanno solo offendere perché odiano chi è diverso. Qualcuno ha scritto che gli omosessuali pretenderanno che il giorno del Pride sia segnato come festivo sul calendario o che l’esibizionismo di certe manifestazioni spinge alle discriminazioni e all’omofobia; ma, c’è anche chi invita tutta la cittadinanza ad andare al mare e chi si augura una violenta grandinata sul Pride cittadino.
Finora il dibattito elettorale aveva distratto e tenuto impegnati questi “fini pensatori” e pertanto non si erano ancora letti commenti e valutazioni assurde e retrograde circa il Pride ma tutto questo odio non fa altro che rafforzare la convinzione che serve sempre più un impegno marcato e deciso contro l’omobitransfobia e che ben fa il popolo rainbow a non indietreggiare nemmeno di un passo quando si parla di diritti civili e di libertà. Occorre avere la barra ben dritta, essere equilibrati ed avere ben chiari gli obiettivi e i traguardi.
Gettare benzina sul fuoco che da sempre arde circa lo scontro sulle tematiche LGBTIQ+ produce solo altro odio e disprezzo favorendo un’involuzione della società e della sua cultura che dovrebbe essere sempre più inclusiva e rispettosa nei confronti di tutti.
Non è scrivendo frasi ingiuriose che si risolvono i problemi e ci si chiariscono le idee ma in tal modo si manifesta l’ignoranza e la paura per ciò che è diverso non solo in termini sessuali ma anche sotto il profilo razziale.
Giustamente il nostro Pride si intitola “nutriamo l’amore” perché è contro ogni forma di odio e di disprezzo e si prefigge di abbattere infondati pregiudizi ed assurdi stereotipi. L'invito è a partecipare mostrando con i gesti e le azioni che le offese e le ingiurie non hanno fondamento e che nei fatti la nostra città vuole essere sempre più una realtà accogliente e dialogante.