Di Lamberto Colla Parma, 30 gennaio 2022 324° giorno dell'anno 2 dell'era COVID-19 - domenica
Tutto come prima, ma tutto è cambiato. Le coalizioni, di destra e sinistra, hanno fatto harakiri e le segreterie dei partiti, nessuna esclusa, hanno dimostrato, se ancora ci fossero stati dei dubbi, di non essere capaci, nè di strategie e tantomeno in tessere rapporti negoziali.
Come se non bastasse, si sono dovuti abbassare a chiedere l’intermediazione di Mario Draghi per dare l’ultima spallata alle resistenze di Mattarella.
Mai si è visto in passato che il Governo entrasse nella discussione per eleggere il Presidente, ancor meno se il premier è un tecnico come Mario Draghi.
Dulcis in fundo, il nomade dei gruppi parlamentari, Pier Ferdinando Casini, ha dichiarato di aver fatto un passo indietro, senza mai averne fatto uno in avanti.
Un teatrino ridicolo che ha visto gli attori uscire trionfanti dall’incontro con Sergio Mattarella, prima dell’ultimo tempo della commedia che si conclude con l’incoronazione di Sergio Mattarella a 13esimo Presidente della Repubblica Italiana.
E’ giunto il momento di recitare il De Profundis della politica e di un Parlamento eletto attraverso una legge che ha avuto il privilegio di allontanare i politici dai loro territori e i cittadini dalla politica.
E’ ora che il popolo torni a eleggere i suoi rappresentanti con una legge proporzionale e introducendo un blocco al nomadismo tra i gruppi parlamentari.
Attendiamo ancora un po’ prima di fare commenti più approfonditi. Per ora limitiamoci a augurare …
LUNGA VITA AL RE!
(Quirinale - il Discorso del Presidente rieletto - 29 gennaio 2022)
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