Di Lamberto Colla Parma, 23 gennaio 2022 317° giorno dell'anno 2 dell'era COVID-19 - domenica
Da domani si apriranno le selezioni per la nomina a Presidente della Repubblica, il 13esimo per la precisione.
Nella speranza che il “numero” porti fortuna, confidiamo che la convergenza delle forze politiche vada verso una soluzione di alto valore, morale, ma anche di prestigio professionale e capacità di governo e negoziale.
E’ diffusa l’opinione che il Presidente non abbia poteri, ma a ben vedere, dallo stesso Mattarella e già da Cossica per non parlare di Napolitano, le leve di comando al Quirinale ci sono, basta sapere come utilizzarle.
Non per niente il Presidente della Repubblica è capo Supremo delle Forze Armate e Presidente del CSM, l’organo più elevato della magistratura.
La tradizione vuole che gli inquilini del Quirinale siano uomini discreti, con mogli, quando ci sono state, poco intraprendenti e infatti solo due hanno lasciato un segno nella storia repubblicana. La Signora Leone, per l’austera bellezza e eleganza e la Signora Franca Ciampi che, con la sua arguta intelligenza condita con semplice ironia, aveva raccolto la simpatia di tutti, dai giornalisti ai cittadini.
Purtroppo la situazione attuale è molto difficile e gli “uomini”, che sono in maggioranza, nel breve non riescono certamente a rischiare di passare la mano a una Donna e, personalmente, farei il tifo per la Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati. Una donna, capace, elegante, competente e equilibrata.
Ma molte altre Signore avrebbero analoghe qualità da far valere per onorare il Palazzo del colle più alto della Città Eterna.
Quali scenari plausibili e di fantasia?
Anche i Bookmaker inglesi danno Draghi in pole position e dietro a lui il vuoto. Prodi, Bersani, Bindi sono fuori dai radar e Mattarella bis poco probabile.
Difficile quindi trovare un nome sul quale far convergere un Parlamento così fuori esercizio. Da troppo tempo i nostri parlamentari hanno messo da parte il negoziato politico per fare strategie di ampio respiro, perciò trovarsi la pappa pronta è una opportunità da non rifiutare soprattutto se nelle condizioni ci sarà il completamento della legislatura e quindi l’acquisizione della tanto agognata “pensione” da parlamentare. Il giusto premio per l’impegno al servizio del popolo che li ha eletti.
Infatti, se Mario Draghi fosse furbetto lascerebbe la Presidenza del Consiglio, dove ormai rischia di lasciarci le manine e la reputazione, avendo perseverato nel ricatto vaccinale, e accetterebbe la prima carica dello Stato.
Da lì avrebbe in mano le forze armate e il CSM e potrebbe mettere uomini e donne di fiducia nei gangli più riservati, come Palazzo Chigi e le Forze Armate, altrimenti l’ultimo ricatto sarebbe lo scioglimento anticipato delle camere e… “tutti a letto senza cena”.
Se non è ancora il momento per una donna al Quirinale, può essere che sarà Palazzo Chigi a venire presidiata da una donna.
Se poi fosse, oltre che una ottima diplomatica, anche la prima donna che assunse ai vertici dei Servizi Segreti (DIS Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza), ecco che Elisabetta Belloni potrebbe essere la Donna giusta al posto giusto e per l’uomo giusto, quello stesso Draghi che l’aveva nominata al DIS.
In questi giorni al Generale Figliuolo è stato assegnato il comando del COVI (Comando Operativo di Vertice Interforze), il braccio operativo del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito.
(Elisabetta Belloni(
A marzo terminerà l’emergenza COVID e il Generale avrà una ulteriore postazione di prestigio e di vertice, in attesa di diventare, molto probabilmente, egli stesso il Capo di Stato Maggiore.
Nel breve periodo si verrebbe perciò a completare un Organigramma molto “Militare” che si giustifica con due anni di paure e palesi atteggiamenti opachi, se non addirittura false o non completamente vere informazioni e pure “inviti ricattatori”, che pesanti strascichi e fratture sociali e economiche hanno lasciato sul campo. E’ perciò praticamente obbligatorio o quantomeno prudente, concentrare i poteri per intervenire con rapidità, efficacia e efficienza, andando a rafforzare gli strumenti di “conoscenza”, d’indagine e di controllo, non solo dei confini, amministrativi ma anche e soprattutto del territorio interno e del web. Nel COVI, infatti, sono state raccolte tutte e 5 le armi; a quelle tradizionali di terra, di cielo e di mare è stata aggiunta anche quella destinata alla cyber sicurezza.
Così come il COVI è lo strumento attraverso il Quale effettivamente il Capo di Stato Maggiore può esercitare le sue funzioni di comando, analogamente il DIS governa tutte le varie anime dei Servizi di Sicurezza (cosiddetti Servizi Segreti) della Repubblica.
Infine, con la stabilizzazione dei ristori per i giornali e Tv ecco che il quinto potere, invece di essere messo a tacere è stato acquisito a organo di stampa di Governo e di contro informazione.
Dovranno solo dichiarare chi sono i nemici e potremo tutti così attrezzarci alla difesa.
Sarà solo un esercizio di fantasia? Forse e intanto confidiamo in un Buon Presidente.
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LINK suggeriti
https://www.gazzettadellemilia.it/cronaca/item/35325-error-e-horror.html
https://www.difesa.it/SMD_/COI/Pagine/default.aspx
https://www.sicurezzanazionale.gov.it/sisr.nsf/chi-siamo/organizzazione/dis.html
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