Mercoledì, 03 Novembre 2021 12:58

Green Pass o non Green Pass nulla cambia per i degenti. In evidenza

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Green Pass, croce e delizia dei nostri giorni.

Di LGC Bologna, 3 novembre 2021 - E' o non è un lasciapassare, questo benedetto Green Pass? E' la domanda che si sono posti alcuni ospiti di una importante struttura sanitaria del capoluogo, ricoverati per accertamenti e in regola con le norme sanitarie, sono nella condizione di sentirsi "reclusi", isolati dagli affetti come se il tempo fosse stato arretrato di quasi due anni.

"Sono qui, ospite dell'ospedale, per approfondimenti clinici, segnala Luigi Angeletti la cui anima da sindacalista non si sopisce mai, e ritenevo che dopo un anno e mezzo di pandemia con circa l'80% delle persone vaccinate e in regola, come peraltro mia moglie, con il "Certificato Verde" che la mia degenza sarebbe stata allietata con alcune viste esterne. E invece niente. Nonostante i numeri confortanti, come si è potuto apprendere dall'indagine pubblicata da Gazzettadellemilia.it giusto ieri, dal confronto ottobre'20 su ottobre'21 si è riscontrato in Emilia Romagna il -58,4% contagi, -68% casi attivi, +93,4% tamponi, -75,1% ospedalizzati, -18,4% decessi. Una situazione che ormai indica una normalità seppure sia necessario mantenere alte le difese. Ma il totale isolamento sembra una bestialità, che promuove l'ideologia dei NO VAX e dei NO Green Pass. Ci tengo però a sottolineare che la mia osservazione è indirizzata a sollecitare una riflessione generale sull'argomento".

In effetti, i dati pubblicati nelle scorse ore, a cura del dottor Luca Fusaro, citati da Angeletti dimostrano  come la situazione sia nettamente migliorata rispetto allo scorso anno, nonostante  che nella seconda parte di ottobre si sia assistito, in tutta Italia, ad una ripresa dei contagi e il tasso di positività crescente mostri un incremento nella circolazione del virus. L’alta percentuale di vaccinati, ai quali vanno aggiunti coloro che hanno sviluppato anticorpi naturali, a seguito della guarigione dal Covid-19, e vista la situazione nettamente migliore rispetto al 2020, non giustificherebbe una misura come un lockdown ai non vaccinati stile Austria.

Auguriamoci quindi, che dalle dirette testimonianze come è appunto quella di Luigi Angeletti,  portavoce peraltro anche per conto di altri assistiti, possa scaturire, a più livelli, una seria e equilibrata riflessione senza che questa venga inquinata dagli "urlatori no vax", ma consideri invece i tanti più moderati che non convengono con le eccessive limitazioni e che comunque, per quanto minoritaria, rappresentano una quota consistente della popolazione nazionale.

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